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Autore: Chiaroscura69    17/02/2018    0 recensioni
Cosa succederebbe se ci rendessimo conto di aver sbagliato tutto? Se avessimo perso la persona giusta irrimediabilmente? Come ci comporteremmo se avessimo una seconda possibilità?
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di aprire gli occhi ho l'orribile sensazione di essere risucchiato in un vortice.
Mi sveglio di soprassalto.
La prima cosa che sento è un freddo terribile. Il che è abbastanza strano dato che siamo in pieno Giugno. Mi rendo conto che ho dormito col piumone grosso e il pigiamone in pile.
Com'è possibile? Guardo il mio telefono. Segna 3 gradi.
Strano.
Ho fatto un sogno assurdo e sono ancora molto sconbussolato, ho sognato Clara. Questo non è strano; mi capita spesso quando chiudo con qualcuno di continuare a sognarlo per molto tempo. Credo che sia un meccanismo del mio subconscio. Comunque la parte strana era quella di quell'assurda donna che mi proponeva di tornare indietro nel tempo.
Devo essere davvero molto stanco ultimamente. Ripensare al sogno mi fa sentire malinconico, una parte di me vorrebbe con tutta se stessa che fosse reale.
Non so perchè...
Eppure ho lasciato io Clara. E ora, contro ogni previsione, mi manca da morire.
La mia pancia brotola, è ora di colazione. In cucina Luca sta bevendo il suo latte e mi saluta sorridente appena mi vede. Come faccia ad essere sempre allegro questo ragazzo davvero mi sfugge.
''Robi ma questo Natale torni dai tuoi o rimani qui per preparare gli esami?''mi chiede.
Lo guardo confuso. ''E perchè me lo chiedi ora? Un po' in anticipo, non ti sembra?'' rispondo sfregandomi gli occhi ancora assonnati. ''Beh non proprio, oggi è già il 23''
''Tu non ti sei ancora svegliato bene, dai retta a me''rido.
''Robi sei sicuro di stare bene?''risponde tra il serio e il divertito.
Vedendo il mio sguardo sempre più confuso mi allunga il telefono e mi indica la data.
Non posso credere ai miei occhi: è il 23 Dicembre.
''C-come è possibile? Non siamo già a metà Giugno?''balbetto sconcertato.
''Mi stai spaventando, sai?''
Alessio irrompe nella cucina con un sonoro sbadiglio.
''Ragazzi cos'è tutto questo chiasso?''chiede svogliatamente.
''Roberto è convinto che siamo in Giugno''ridacchia Luca.
''Io l'ho detto che si è rincoglionito da quando esce con Clara''mi prende in giro Alessio.
All'improvviso ricordo il mio sogno.
Che sia vero?
Ma cos'ho fatto il 23 Dicembre dello scorso anno? Ci sono! Ho rotto con Clara.
Non ho mai raccontato a nessuno di quella sera; in effetti, non so nemmeno se lei abbia capito cosa sia realmente accaduto.
La missione è semplice: basterà non invitarla da me oggi. Non deve essere troppo difficile in fondo.

''Ragazzi, io vado a comprare le ultime cose per stasera''dice Nicola prima di uscire di casa.
''Sempre convinti a fare quella stupida festa?''chiedo a Luca e Alessio.
''Ora perchè la chiami ''stupida''? Fino a ieri dicevi che sarebbe stato un bel modo di fare conoscenza di certe colleghe'' mi ricorda Alessio.
Ma che mi importa di altre colleghe? Io ho Clara.
''Non mi interessa più così tanto''
Luca mi viene vicino e mi guarda con attenzione.
''Non ci staremo innamorando della rossa?''mi prende in giro.
''Sì, no, no. E se anche fosse?''rispondo in imbarazzo.
''Firmeresti la tua condanna a morte''mi fredda Alessio.
Scuoto la testa e mi ritiro in camera a pensare. La giornata di oggi è stata una delle peggiori della mia vita e avere la possibilità di cambiarla mi mette su di giri, per non parlare del fatto che non vedo l'ora di rivedere Clara, ora che è ancora mia.
''Hei Robi, ti va se pranziamo insieme?''mi scrive proprio lei.
Sorrido al telefono. Certo che mi va.
''Ovvio. Old Wild West?''rispondo.
''Perfetto. Lì alle 12?''.
''Ottimo''.

La vedo da lontano seduta vicino alla fontanella della piazza, un punto rosso in mezzo a tanti grigi. Vedo il suo piede tamburellare nervosamente sul terreno e noto che si sta arricciando una ciocca con le dita. E' palesemente in ansia.
Ricordo che prima mi scocciava che fossi io il motivo di tanta aspettativa, ora, onestamente, mi lusinga.
Appena mi vede arrivare si illumina, ed è davvero una reazione notevole. I suoi occhi si spalancano e sorride raggiante. E' decisamente più in carne rispetto all'ultima volta che l'ho vista nel tempo reale ma sinceramente l'ho sempre preferita paffuta.
''Ciao''le dico dandole un bacio a stampo. Rimane un po' sorpresa, non se l'aspettava.
''Ciao a te'' risponde poi.
Durante il pranzo non parliamo molto, siamo entrambi facenti parte di quella categoria di persone che ritiene il pasto quasi un rituale sacro, da non interrompere con futili chiacchere.
Alla fine vedo che si sta agitando sulla sedia e intuisco che deve dirmi qualcosa ma la mette a disagio.
''Cosa vuoi dirmi, Clara?''le chiedo divertito.
Lei mi guarda e nei suoi occhi vedo il disagio di essere stata scoperta.
''Mi chiedevo se...ecco, stasera ti andrebbe se venissi anche io alla festa a casa tua''
Diavolo! Ma come ha fatto a saperlo? Ricordo distintamente di averla invitata io a venirci l'anno scorso.
Probabilmente il fastidio mi si legge nel viso perchè lei fraintende.
''Non come la tua ragazza, s'intende. Come una tua amica''suggerisce con un sorriso timido.
Scuoto la testa. ''Come hai fatto a sapere che c'è una festa a casa mia?''chiedo in tono più aggressivo di quanto volessi.
''Me lo ha detto Alessandra. Comunque non c'è bisogno di alzare i toni''risponde stizzita.
Il terrore di perderla si insinua in me come un veleno paralizzante. Le prendo la mano e gliela stringo un po'.
''Scusami, è solo che non me lo aspettavo. Comunque non mi va di andare a quella stupida festa stasera''
''Eh dai, almeno facciamo qualcosa di diverso''insiste lei con un sorriso dolce.
''Il fatto è che ti volevo tutta per me stasera''sussurro rispondendo al sorriso.
La vedo arrossire e fremere di piacere e a mia volta fremo.
''Sei strano oggi''sussurra guardandomi negli occhi.
''Cioè?''
''Oggi sembra quasi che stiamo insieme''dice abbassando gli occhi con un po' di tristezza.
''Perchè non è così?''chiedo ingenuamente cercando il suo sguardo e perdendomici.
La vedo strabuzzare gli occhi e all'improvviso ritira la mano dalla mia.
''A che gioco stai giocando, Roberto?''mi chiede con indignazione. Vedo i suoi occhi verdi velarsi leggermente.
''Non capisco''dico onestamente.
''Una settimana fa hai chiarito che non stiamo insieme perchè non vuoi avere nessuna relazione seria e ora te ne esci così? Ma non lo capisci che così mi fai del male?''mi accusa con la voce incrinata.
Allora ricordo. Non me ne importava nulla di lei quando ci stavamo frequentando, poi lei se n'era uscita con il fatto che si stesse innamorando di me e io avevo fatto un passo indietro. La verità è che ci facevo davvero del buon sesso e se le avessi detto chiaramente che non mene importava nulla di lei, mi avrebbe di sicuro lasciato andare. L'avevo trattata esattamente come una pezza. Ora non mi riconosco più in quella persona.
''I-io sono solo molto stanco oggi, scusami Clara. E comunque riguardo a quella storia, quel giorno ho detto solo un mucchio di stronzate. Mi piacerebbe davvero avere una relazione seria con te''affermo guardandola negli occhi con serietà.
''Perchè?''chiede con voce rotta.
''Perchè cosa?''
''Perchè dovrei crederci?''
''Perchè è l'unica cosa di cui sono sicuro della mia vita''rispondo sinceramente.
Lei mi esamina con cura e decide di credermi. Un sorriso si affaccia sul suo viso e la illumina.
''Perciò stasera facciamo qualcosa di carino, solo noi due?''mi chiede sorridendo timidamente.
Annuisco e le riprendo la mano portandomela alle labbra senza smettere di guardarla.
In quell'istante capisco quanto sono stato fortunato ad averla e quanto sia fondamentale battersi per non perderla.
   
 
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