Ok...manco da molto ma non sono nemmeno riuscita ad avvicinarmi al computer in questi ultimi giorni.
Oggi però mi è balenata un'ideuzza e grazie al tempo che sono riuscita a ritagliarmi ho dato vita a questo capitolo. Vorrei ricordarvi che la gravidanza di Bella discosterà notevolmente da quella descritta dalla Meyer (mi spiace ma questa è la mia personale visione...) insomma anche gli autori di FF si devono sbizzarrire dopo un pò! Spero che vi piaccia...ma penso di sì dopo che avrete letto il capitolo!
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate...Un bacione a tutti voi!
Siete fantastici e senza di voi questa ff nn esisterebbe! vi adoro e vi ringrazio immensamente per il tempo che date alle mie storie!
BELLA:
Non potevo crederci. Non
potevo assolutamente crederci.
Il posto più sicuro nella
villa si era rivelato essere quello più
bersagliato.
I licantropi avevano fatto
irruzione e sembravano seriamente intenzionati a fare la guerra.
-Stupidi cani!-mormoro
sbirciando dalla tenda. Noi almeno avevamo un piano, un piano solido su cui
basarci. Questi stupidi secondo me hanno attaccato alla cieca. Per poi
cosa?
Credo che questo sia solo
il preludio della guerra. È stata solo una missione per far uscire dalla villa tutti gli
abitanti umani. Mi chiedo se qui al campo sono state portate anche le altre
cantati, se i loro vampiri sono ancora vivi probabilmente adesso staranno
impazzendo e non ci metteranno molto per riprenderci con loro.
Edward mi aveva spiegato
che i licantropi erano invisibili per le visioni di Alice ma nel caso che una
persona con cui un vampiro ha uno stretto legame viene a contatto persistente
con i licantropi, allora è possibile sbirciare nel futuro. Per pochissimo tempo
ma è sempre meglio del buco nero che all'incontrario ci sarebbe nelle
visioni.
All'inzio mi sentivo
prigioniera dei vampiri...ora mi sento prigioniera dei
cani.
Guardo ancora nello
spiraglio della tenda ma le due guardie non si sono spostate di un
millimetro.
-Non sembri contenta di
essere qui.-dice Jessica. La ignoro. È chiaro che preferirei stare in tutt'altro
luogo. Ero finalmente tornata da Edward.
Cheryl mi aveva portato a
Port Angeles in quell'hotel per parlarmi. Pensava che cercassi la libertà e che non volessi
più stare con lui anzi, non ha mai pensato che in realtà la cosa che volevo di
più fosse quella di stare con Edward.
Quanto si era sbagliata.
Solo perchè lei non ha trovato la felicità insieme ad Emmet non vuol dire che io
non sia felice con Edward. Ovviamente potrei essere felice se non continuassero
a rapirmi per portarmi lontano da lui.
La situazione era
diventata veramente scocciante.
Non un attimo. Non un
attimo!
Tutti sono stati presi
dalla smania di diventare il mio personale principe azzurro salvatore. Quanto
sono idioti!!
Se fossi sola adesso
sicuramente urlerei dalla rabbia.
Quanto avevo passato
insieme ad Edward? Cinque minuti? Quattro? Tre?
Due?
Se solo quella cretina di
Cheryl si fosse preoccupata di darmi da mangiare, in quel momento non avrei
avuto fame e non gli avrei chiesto ad Edward di farmi quel fottutissimo toast e
adesso sarei potuta essere ancora con lui.
Insieme a me nella tenda
c'era Jessica che se ne stava in silenzio e mi fissava. Non fissava proprio me
ma la mia pancia.
-Chi è il padre?-mi chiede
improvvisamente distogliendomi dai miei pensieri.
-Edward.-rispondo senza
nemmeno guardarla. Voglio scappare e ci riuscirò.
Ci sono riuscita una volta
e lo rifarò.
Non sapevo però cosa era
successo dentro quella villa. Mi avevano rapita, o come dicono loro "salvata"
proprio all'inizio.
Non sapevo come stava
Edward. Avevo sentito alcuni licantropi congratularsi per aver ucciso dei
vampiri. Speravo solo che non ci fosse nella lista anche Edward. Se fosse morto,
gli avrei uccisi tutti. Senza lasciare vivo
nessuno.
Un calcio alla pancia mi
fa sussultare. In pochi giorni ero diventata veramente enorme, sedici giorni e
sembravo già incinta di nove mesi.
Evidentemente per una
gravidanza come la mia era del tutto normale. Effettivamente le altre cantanti
sparivano solo per poche settimane poi tornavano con dei bambini. Le ho viste
solo da lontano.
Io con le cantanti di Aro,
Marcus e Caius stavamo sempre insieme e controllate in una maniera maniacale
aggiungerei.
-Vieni con
noi!-
Le guardie entrano e mi
prendono per le bracci alzandomi di peso.
La luce del Sole mi
colpisce negli occhi ma presto vedo davanti a me Jacob con le braccia conserte
che mi guarda serio.
-Lasciateci.-dice quasi
ringhiando.
Mi accascio a terra per
l'improvvisa mancanza di sostegno ma Jacob mi tira su in meno di due
secondi.
Non mi lascia il braccio
anzi continua a stringerlo forte poi le sue labbra sono improvvisamente sulle
mie.
Dopo la sorpresa gli
assesto uno schiaffo sulla faccia. Smette di baciarmi ma non mi molla ne tanto
meno si sposta di un centimetro.
-Che cazzo fai!?-gli urlo
in faccia ma i suoi occhi si infiammano.
-Non mi importa
sai...-mormora mettendo una mano sulla mia pancia. Mi allontano di scatto
mettendo alcuni metri tra di noi.
-MA SEI
IMPAZZITO?-
I suoi occhi si infiammano
e il suo volto si irrigidisce.
-Tu sarai mia con le buone
o con le cattive.-dice
-Ma chi ti conosce! Ma chi
ti vuole! Non osare mai più toccarmi!-urlo in preda ad una rabbia cieca. La mia
mente si ottenebra e sento come se il veleno mi stesse scorrendo nelle
vene.
-Non riuscirai più a
scappare via da qui. Non commetterò lo stesso errore un'altra volta.-dice
serrando i pugni.
Sangue. Voglio il suo
sangue. Dammi sangue.
Improvvisamente scorrere
nella mia gola un liquido caldo e gustoso. Apro gil occhi di scatto e quello che
vedo mi disgusta pienamente. Sono sopra a Jacob e i miei denti sono conficcati
nel suo collo.
Il liquido caldo e gustoso
non è altro che il suo sangue.
Sento il battito del suo
cuore ed ogni rumore possibile immaginabile che ci circonda. Il cinguettio degli
uccelli, lo zampettare degli insetti, gli ansiti di Jacob e un odore orribile
arrivarmi dritto nel naso.
Schifata mi
allontano.
Jacob rimane a terra con
lo sguardo vacuo ma nello stesso tempo sorpreso.
Mi pulisco la bocca dal
sangue con la lingua. Mi sento più forte e più
felice.
-Che cosa sei?-dice
lentamente alzandosi in pieni e tamponando la ferita fatta dai miei denti poco
prima.
Appena vedo il morso
realizzo quello che ho appena fatto. Ho attaccato come un
vampiro.
Mi sono nutrita come
farebbe un vampiro.
Il mio cuore inizia a
battere più forte poi mi scappa da ridere. Una risata che riempie tutta la
foresta dove i cani ci hanno portate.
-Dovresti lavarti…-mormoro
ma sembra di più un ringhio.
Sento le pupille dilatarsi
e quella strana energia scorrere nuovamente nelle mie vene. Potere allo stato
puro.
È una sensazione
inebriante, strana e del tutto inaspettata ma mai in vita mia mi sono sentita in
questo modo.
Forse è il
bambino.
Sfioro con le dita il
pancione. Potrebbe essere lui la causa di questo cambiamento nel mio corpo.
Dopotutto è figlio di Edward.
Jacob è ancora fisso
davanti a me che mi guarda con gli occhi di fuori.
Lo guardo sorridendogli
malignamente.
-Hai
paura?-