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Autore: Sir Joseph Conrard    19/03/2018    4 recensioni
A Zootropolis, Judy ha risolto il caso degli Ululatori Notturni e si prende una meritata vacanza, insieme a Nick, per andare a trascorre due settimane all'insegna del divertimento sul Lango Landlake. Ma non può sapere che proprio lì avrà inizio un'avventura straordinaria e ricca di colpi di scena.
Nascerà un'amicizia fuori dal comune, si scopriranno nuovi complotti e ci saranno nuovi nemici da sconfiggere. Tutto questo ambientato nell'universo di Zootropolis con i nostri due eroi prefeiti
A tutti una buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 22
Quasi amici
 

Stava percorrendo la strada principale a bordo della sua autovettura, fischiettando il motivetto iniziale della canzone trasmessa alla radio e tenendo il ritmo, battendo le zampe sul volante
La giornata non era iniziata nei migliori dei modi, ma il caffè che Bonnie gli aveva preparato, aveva riattivato quei pochi neuroni assopiti nel suo cervello
Si sentiva pronto ad affrontare un nuovo giorno di lavoro
E quella canzone che la sua stazione radio preferita stava trasmettendo, la sua fidata Radio Carrot One, gli stava facendo dimenticare la figura di quella strana creatura che si era sognato durante la sua piccola pausetta ...
 
Non sapeva il perché, ma la descrizione che Anne gli aveva fatto al telefono del misterioso animale che aveva aggredito l'agente immobiliare, gli aveva fatto ritornare alla mente il mammifero immaginario che gli aveva provocato quel brusco risveglio
Perché ?
Perché il suo istinto aveva fatto quel collegamento, se quella creatura non era reale ?
Ma, d'altra parte, era strano che un altro mammifero avesse incontrato o sognato lo stesso identico mostro del suo sogno ...
Troppe domande e dubbi
Avrebbe dovuto fare luce su quest argomento
Ma la lince era sicura di una cosa: a Bunny Burrow stava succedendo qualcosa di MOLTO strano
Se lo sentiva fin sopra la pelliccia
 
 
 
Living easy, living free
Season ticket on a one-way ride
Asking nothing, leave me be
Taking everything in my stride
 
 
 
Bishop venne riportato alla realtà, dalle parole della sua canzone favorita ... un pezzo insormontabile di quei caproni degli AC/DC che, a detta sua, avevano fatto la storia della musica rock
Avrebbe pensato dopo a trovare una soluzione a quella questione spinosa
Così Rafael chiuse gli occhi ... anche se non avrebbe dovuto farlo, visto che si trovava alla guida ... e, dopo qualche secondo, cominciò a cantare a squarciagola
 
 
 
Don't need reason, don't need rhyme
Ain't nothing I would rather do
Going down, party time
My friends are gonna be there too
 
 
 
Stava per partire il ritornello che gli piaceva tanto
 
 
 
I'm on the highway to ... to ... loving youuuu …
On the ... buzz ... high ...
to ... e ora ecco le ultime ... high ...way …
I'm ... stanco e assonnato ? ... highway to ...
 
 
 
"No ! Non adesso ! Maledetta scatola obsoleta anni 80 !" disse innervosito lo sceriffo, aprendo gli occhi e cominciando a trafficare con l'auto radio che non voleva saperne di funzionare a dovere
Gli stava rovinando la canzone !
 
La lince continuò a premere tasti a caso … ma niente da fare … oggi non era proprio giornata
Esasperato da quella serie di sfortunati eventi, Rafael tirò un pugno secco alla radio che reagì, a fronte di quella mancanza d’amore, producendo un lieve ronzio che poi diventò più forte
Sembrava che dentro l’abitacolo fosse esplosa una bomba, lasciando quel rumore fastidioso che ha il compito di farti accapponare la pelliccia, ovattandoti le orecchie
Se poi, sei un animale con un udito abbastanza fine e acuto … questo è uno di quei rumori che preferiresti evitare
 
Lo sceriffo, colto alla sprovvista da quel suono, si tappò le orecchie, cercando di attutire quel frastuono che gli stava perforando i timpani
Purtroppo, per farlo mollò la presa dal volante, lasciando che l’autovettura zigzagasse a destra e a sinistra sulla carreggiata
Prima di finire contro la staccionata in legno, che avrebbe dovuto assolvere il compito di guard rail, finendo per precipitare di sotto, il felino dovette riprendere il controllo del veicolo … nonostante quel fastidiosissimo rumore continuasse a trivellargli la scatola cranica
Doveva assolutamente fermarsi
 
Così, l'autovettura bianca, a metà del tornante, accostò vicino al margine sterrato della strada, arrestandosi a pochi centimetri dalla recinzione in legno
Un volta che il veicolo si fu fermato, Rafael rivolse uno sguardo assassino verso l’autoradio che continuava a fare le bizze, mollandole un pugno talmente forte da farla spegnare del tutto … finalmente !
Un po’ di pace e tranquillità
“Un giorno di questi devo ricordarmi di far sostituire questo pezzo d’antiquariato” disse lo sceriffo tra sé e sé, sprofondando sul sedile del guidatore, mentre teneva gli occhi chiusi e le zampe sulle orecchie che continuavano a fischiare
Bishop rimase in quella posizione per alcuni minuti, per poi scuotere la testa
Doveva assolutamente ripartire e arrivare alla carpenteria di Hector prima di Sheldon, altrimenti sarebbe scoppiato il finimondo … poco ma sicuro
 
Perciò la lince aprì gli occhi e, prima che potesse girare la chiave d’accensione, il suo sguardo venne catturato da alcuni particolari che si trovavano lungo la carreggiata … particolari alquanto insoliti
Rafael stette in silenzio per alcuni secondi, dopodiché aprì lentamente la portiera della macchina, continuando a osservare quello strano spettacolo
Lungo tutta la larghezza della strada, c'erano tanti minuscoli pezzettini di carbonio bianco mischiati con qualche rimasuglio di terra e parecchi ramoscelli d'albero
Inoltre, sul percorso erano presenti due segni di sgommate che partivano dal margine opposto della carreggiata, dove si trovava un piccolo boschetto, per poi proseguire obliquamente arrivando infine, a una parte della staccionata in legno sfondata da qualcosa che andava a una velocità elevata
 
Rafael, dopo aver chiuso la portiera, si diresse lentamente verso la zona della staccionata distrutta
Una volta arrivato al luogo dell'impatto, la lince esaminò la scena, osservando le due sgommate che partivano dal boschetto, fino ad arrivare al bordo del tornante, riflettendo attentamente sulle dinamiche dell'accaduto
Il conducente del veicolo aveva sicuramente parcheggiato vicino al margine opposto della carreggiata
Dopodiché, si era verificato qualcosa che aveva spinto il guidatore a inserire la retromarcia, senza però, controllare dove stava andando, segno che si trovava nel panico più assoluto
Dopo aver sfondato la staccionata, l’autovettura aveva planato lungo tutto il versante della collina, per poi finire chissà dove
Possibile che fosse la stessa macchina che aveva provocato l’incidente alla carpenteria di Hector
 
Mentre continuava a riflettere, il felino si sporse oltre la staccionata
La carpenteria si trovava esattamente sotto di lui … ms non c’era traccia di alcun veicolo
Quindi avrebbe potuto essere benissimo la macchina che aveva provocato l’incidente alla barca di Sheldon che gli aveva descritto Anne
Sì ora ne era sicuro: numerosi frammenti di carrozzeria bianchi, una parte della recinzione in legno distrutta e nessuna traccia del mezzo che aveva provocato tutto quella baraonda
Evidentemente si trovava ancora incorporato sull’imbarcazione del cinghiale
Rafael si voltò, appoggiandosi a una parte stabile della recensione in legno, incrociando le zampe
 
Perché l'agente immobiliare non aveva semplicemente invertito il senso di marcia ?
Perché aveva deciso di optare per la retromarcia ?
Che cosa aveva visto di così spaventoso da provocargli quella reazione ?
Avrebbe potuto verificarsi un guasto al motore o il conducente avrebbe potuto avere un colpo di sonno ...
Però, se si fosse verificata una delle due ipotesi che aveva pensato, ci sarebbero stati altri segni di frenatura che serpeggiavano a destra e sinistra
Ma sulla carreggiata non c'era nulla di tutto questo ...
Quelle due tracce di sgommate erano ben marcate e proseguivano solo in una direzione
 
Bishop rimase un secondo a riflettere, quando il suo sguardo si concentrò sul piccolo boschetto che si trovava sul margine dell’altra corsia
Rimase a fissare un punto imprecisato della boscaglia per un paio di minuti
Il suo istinto primordiale lo stava avvertendo di qualcosa ... di una ... presenza
Non sapeva il perché, ma aveva la strana sensazione che qualcuno lo stesse osservando dal folto della vegetazione
Forse era solo la sua immaginazione ... peccato che un rumore di fronde spezzate, contornato da numerosi fruscii, fece rizzare le orecchie del felino
 
Eh no ... non era la sua immaginazione
C'era qualcuno che si nascondeva all'interno della vegetazione
Che fosse il responsabile di tutto quel disastro ?
 
Rafael si staccò dalla staccionata, dirigendosi lentamente verso la boscaglia
Forse era uno di quei tanti piccoli teppistelli che, non avendo niente di meglio da fare quel giorno e per far passare il tempo, aveva avuto la brillante idea di giocare un brutto scherzo a qualcuno
Peccato che il povero animale, vittima dello scherzo, avesse reagito in modo esagerato
Gli avrebbe fatto una bella lavata di capo, poco ma sicuro
Quell'irresponsabile doveva capire quello che aveva fatto ... qualcuno avrebbe potuto farsi male
Perché certi animali non si assumevano la responsabilità delle proprie azioni ?
Oltretutto, questo mammifero non doveva essere un granché sveglio
Per quale motivo rimanere nascosto dentro al boschetto invece di darsela a zampe levate, dopo che aveva combinato la sua marachella ?
 
Rafael scosse lentamente la testa
Ah ... i giovani d'oggi ... sempre dietro a smanettare con quelle trappole digitali, chiamate comunemente cellulari che hanno il compito di fondergli quei pochi neuroni presenti nel loro cervello
"Sappi che sei in un mare di guai, chiunque tu sia" disse la lince, continuando ad avanzare verso il margine opposto della strada
"Spero che ti sia inventato una scusa credibile, perché ..." il felino si stoppò di colpo
A pochi passi, tra il ciglio della strada e quello dello sterrato, vi erano dei grossi segni d'artigli e, qualche metro più avanti, vicino a un cespuglio, un telefono con il vetro rotto
“Ma che …”
 
Rafael rimase a fissare per qualche secondo prima i segni sul terreno e poi lo smart phone, mentre la sua zampa si avvicinava lentamente alla fondina della pistola spara sedativi d'ordinanza
La situazione stava prendendo una brutta piega per i suoi gusti
Erano segni veri o solo una mera imitazione che faceva parte dello scherzo ?
La lince sorpassò le artigliate, dirigendosi verso il cellulare, con la pistola tranquillante puntata davanti a sé
"Ti avverto ... non fare brutti scherzi o ti farai un bel sonnellino fino a domani mattina" affermò il felino, avvicinandosi cautamente verso la base dell’arbusto dove si trovava il cellulare
Una volta arrivato, Rafael si chinò per prendere lo smart phone, mantenendo lo sguardo fisso sulla vegetazione
 
Ad un certo punto, la zampa libera del felino toccò qualcosa di viscido e bavoso
Sul muso di Bishop si dipinse uno sguardo interrogativo mentre i suoi occhi guardarono quello che aveva preso tra le zampe
Il telefono era imbrattato da una strana sostanza appiccicosa e bianca ... conosciuta anche come bava
La lince lasciò immediatamente lo smart phone, per poi pulirsi la zampa sulla sua uniforme
"Che schifo !" esclamò disgustato lo sceriffo
"Giuro che se becco quel piccolo ..." continuò il felino, guardando con uno sguardo assassino dentro alla fitta boscaglia per riuscire a scorgere il simpaticone che aveva avuto la brillante idea di fargli quello scherzetto
 
Improvvisamente, un rumore strano, proveniente dalla vegetazione, attirò l'attenzione di Rafael che alzò velocemente lo sguardo, puntando la pistola sedativi davanti a sé
Cos'era stato ?
Sembrava il rumore di un ringhio ovattato ...
Era così o era solo il suo cervello che doveva ancora assimilare le proprietà della caffeina ?
 
Bishop avanzò lentamente verso il cespuglio con l'arma d'ordinanza puntata davanti a sé, mentre il suo cuore cominciava a battere più velocemente ... la situazione cominciava a farsi un po' spettrale
C'era soltanto silenzio ... uno strano silenzio ... di quelli che si creano, soprattutto nei film dell'orrore, dove il povero malcapitato veniva trascinato nell'oscurità da una figura mostruosa che avrebbe banchettato con le sue povere membra
Il felino era talmente in ansia e con i nervi a fior di pelliccia che, una dolce suoneria, proveniente dai suoi pantaloni lo fece sobbalzare, facendogli cadere di zampa la pistola sedativi
Rafael si posò una zampa sul cuore, borbottando qualcosa ... era solo il suo cellulare
Lo sceriffo, dopo un primo momento di sgomento, fece scivolare la zampa libera all'interno dei pantaloni, mentre con l'altra cercava di non far uscire il cuore dal petto
Non guardò neppure chi fosse il mittente
 
 
 
Pronto ?
Anne ?
No ... no ... no ... tutto ... a posto
Ho ... solo ... schivato un … tronco … bah, lascia perdere
Ma che cos'è tutto questo baccano ?
Come ? Parla più forte che non sento nulla !
Ah ?
Sheldon ?
Strozzare ?! Agente immobiliare ?!
Sto arrivando !
Voi tentate di fermarlo ... con ogni mezzo necessario
 
 
 
Detto questo la lince chiuse la chiamata, raccolse la sua pistola sedativi d'ordinanza e, seppur con molta fatica e disgusto, il telefono bavoso, dopodiché si precipitò verso la sua volante
 
Mentre il veicolo si allontanava dal luogo dell'incidente, Bishop rivolse un ultimo sguardo verso la corsia antistante il suo senso di marcia e, in particolar modo, al piccolo boschetto
Il suo istinto era ancora in allarme
Aveva la sensazione che qualcosa lo stesse ancora osservando
Dopo un paio di secondi, Rafael scosse la testa ... forse stava cominciando a perdere colpi
Adesso aveva altro di cui preoccuparsi
Così si allontanò a bordo della sua autovettura
 
Se solo avesse aspetto 5 minuti, Bishop si sarebbe reso conto che il suo istinto non sbagliava affatto
Infatti, dal folto della boscaglia comparvero, a un'altezza di 6 metri, due piccolissime luci rosso fuoco che osservarono la macchina dello sceriffo mentre si allontanava
 
 
 
MINACCIA IN ALLONTANAMENTO ...
ANNULLARE OPERAZIONE DI SOPPRESSIONE ...
PROTOCOLLO 4V AL SICURO ...
 
 
 
Queste parole risuonarono nella testa della misteriosa creatura che rinfoderò gli artigli
Era pronta ad aggredire o, termine più corretto, ELIMINARE il povero Rafael
Fortuna che era stato salvato dalla chiamata di Anne
Ancora qualche secondo in più e per lui sarebbe stata la fine
 
 
 
PROTOCOLLO 4V NON COMPRESSO ...
ARMA IN ALLONTANAMENTO ...
RITORNO ... MODALITÀ NORMALE ...
 
 
 
Dopo qualche secondo, le due luci color fiamma cominciarono a sbiadirsi e a cambiare colore, finché non diventarono di un giallo color ambra
 
 
 
 
Intanto nel cortile della carpenteria di Hector …
 
“Così adottai la medesima manovra che io e Sheldon utilizzammo nelle Marshlands per sfuggire a un gruppo di contrabbandieri che ci beccarono in flagrante mentre … predavamo in prestito … qualche cassa, contente il miglior rum di tutta Zootropolis”
“Davvero ?! È alla fine com’è finita ?”
“Beh … mia cara Elodie
Con quei manigoldi funzionò a meraviglia. Addirittura la polizia riuscì ad arrestarli … grazie al nostro aiuto
Ma, da gentil animali quali siamo, non rivelammo né alla stampa né alle forze dell’ordine il nostro contributo nelle indagini …”
“Anche perché, avreste passato dei guai per occultamento di prove e favoreggiamento di criminali …”
“Ehrm … sono dettagli signor Wilde … dettagli … dettagli essenziali e necessari che ci permisero di raggiungere il nostro scopo e consegnare quei malfattori alla giustizia”
“Avanti signor Gibbs, finisca la storia”
“D’accordo mia piccola amica. Stavo dicendo che, purtroppo la tattica non ebbe successo”
“E quindi …”
“Mi fece la multa per eccesso di velocità” disse infine sconsolato lo stambecco, scuotendo lentamente la testa
 
La volpe e la pantera si guardarono velocemente a vicenda
“E alla fine che cosa ha fatto ?” chiese ancora più curiosa, la piccola predatrice
“Vuoi sapere veramente che cosa ho fatto ?” chiese il caprino, rivolgendo un sorriso alla pantera che annuì velocemente
Lo stambecco  aspettò qualche secondo … il tempo di far creare una suspense adeguata
“La pagai immediatamente e me ne andai a casa”
 
Calò un minuto di silenzio
La volpe scosse lentamente la testa, mentre sul muso della pantera si dipinse uno sguardo deluso
“WOW … una storia ricca di … tensione e azione … davvero” disse Nick con un tono sarcastico
“Beh … Elodie ti aveva chiesto come vi siete conosciuti tu e l’agente Hopps e, parlando di multe e contravvenzioni, mi è venuta in mente questa storia” disse Gibbs, gesticolando con le zampe, per poi aggiungere
“D’accordo, ammetto che non era un granché …”
“Decisamente” affermò la volpe, annuendo lentamente
“Allora, per farmi perdonare, permettetemi di raccontarvi quello che io e il capitano Sheldon affrontammo in mare aperto, una volta lasciata quell’isoletta in mezzo all’oceano” affermò lo stambecco, rivolgendo un sorriso verso la cucciola di pantera che ritornò improvvisamente ad essere interessata
“Sì … io la voglio sentire. Spero solo sia più emozionante della prima” affermò Elodie, squadrando il caprino, mentre Nick espirò profondamente
“Sicuro mia cara Elodie. Allora, tutto iniziò …” Gibbs non riuscì a terminare la frase che un rombo di un motore attirò l’attenzione dei tre mammiferi
 
Una seconda macchina bianca, identica a quella dell’agente Snow, varcò l’entrata della carpenteria, parcheggiando al lato del furgoncino blu della famiglia Hopps
La portiera del veicolo si aprì di colpo e fece la sua comparsa una lince, vestita con un uniforme verde e con cappello dello stesso colore della divisa
“Buongiorno sceriffo !” esclamò lo stambecco non appena vide il felino, per poi aggiungere
“Va di fretta ?” chiese il caprino, notando lo sguardo preoccupato e i modi di fare rapidi del predatore
“Oh … salve Gibbs” disse Rafael, notando solo in quel momento i tre animali
“Sì, vado veramente di …” Bishop si fermò un secondo non appena notò la piccola di pantera e la volpe
“E voi due cosa ci fate qui ?”
“Salve sceriffo !” disse Nick, alzando una zampa in segno di saluto
“Beh … è una storia MOOOOOLTO lunga
Le dico solo che nella nostra vita è entrato un tornado peloso con le zanne … comunemente conosciuto con il nome di SHELDON” disse il canide con un tono sconsolato
“Ah … questo spiega tutto …
Già è un animale un po’strano, lunatico, scontroso … e a volte c’è il rischio che ammazzi qualcuno …”
Non appena terminò di dire quelle parole, gli occhi di Bishop si spalancarono
Doveva muoversi !
 
“Chiedo scusa ma … devo proprio scappare … è una questione di vita o di morte …” affermò Rafael, mettendosi a correre verso il capannone in metallo, lasciando basiti e perplessi i tre mammiferi
“Mah … questi tutori della legge … sempre di corsa …” affermò Gibbs, scuotendo la testa
“Un giorno di questi gli verrà un infarto … allora ?
Dove eravamo rimasti … a sì … tutto iniziò … ”
“Gibbs, mio caro amico, perché non parliamo di altro ? Voglio che tenga in serbo questa storia per un momento speciale” disse Nick, rivolgendo un sorriso allo stambecco che rimase spiazzato dalla risposta della volpe
Non voleva assolutamente sorbirsi un'altra storia assurda e inverosimile di un epopea incredibile … peccato che il nostro caro canide, di lì a poco, avrebbe cambiato subito idea
 
“Ah … ok … e … di cosa vogliamo parlare ?”chiese il caprino, guardando gli altri due animali
“Parliamo di amori segreti” disse Elodie, mentre sul suo musino si dipingeva un sorrisetto perfido
“Voi ne avete signori ?” continuò la cucciola di pantera, adocchiando velocemente la volpe che deglutì a fatica, mentre lo stambecco spalancò gli occhi per la sorpresa
Dopo pochi secondi di silenzio, fu Nick ad aprire bocca
“Signor Gibbs … ci ho ripensato. Sarei felice se mi raccontasse della vostra Odissea verso il ritorno a casa”
“Ma Nick … avevi detto che ...” provò a dire il caprino, sinceramente confuso
“Che avrebbe dovuto tenerla in serbo per un occasione speciale … beh … eccola. L’ascolto” concluse la volpe con un sorriso, mentre Elodie ridusse gli occhi a due fessure, lanciando un’occhiataccia verso il canide
Prima o poi avrebbe scoperto la verità … poco ma sicuro …
 
Nel frattempo, Rafael aveva raggiunto il capannone e, dopo varcato l’ingresso, rimase colpito dallo spettacolo che si presentò davanti ai suoi occhi
In mezzo all’enorme stanza che fungeva da officina, c’era la White Pearl di Sheldon con la poppa rivolta verso l’entrata dello stabilimento e, incastonata davanti alla prua … c’era per davvero una macchina !
Allora era tutto vero …
 
“Mah … io direi di provare con questo …”
“Ma sei impazzito ? Se gli roviniamo la barca, Sheldon ci scuoia e utilizza la nostra pelliccia come spolverino
Posa quel flessibile prima che ti cavi via anche l’altro occhio buono o peggio, ti mozzi una zampa”
“D’accordo Mister SO TUTTO IO … tu cosa proponi …”
“Beh … potremmo utilizzare la fiamma ossidrica …”
“E dar fuco a tutta la barca e al capannone … ottimo direi …”
“Scusami tanto … ma, sai, non mi è mai capitato di dover togliere un veicolo da una barca
Non c’era nel corso di formazione”
 
Lo sguardo dello sceriffo si concentrò sui due animali, precisamente un duo di diavoli della Tasmania, che si trovavano sull’imbarcazione
I due mammiferi stavano discutendo su quale attrezzo utilizzare per rimuovere delicatamente e senza troppi danni, il veicolo dalla barca del cinghiale
Il primo, alto e magro, aveva in zampa un enorme flessibile, mentre il secondo, basso e tarchiato, una lunga lancia termica
Diciamo che quei due arnesi non li avrebbero aiutati un granché …
Anzi, avrebbero ottenuto l’effetto opposto
A volte si chiedeva dove Hector fosse andato a pescare due mammiferi così …
 
“Oh … buongiorno sceriffo” disse Regetti, notando il felino che era rimasto fermo e imbambolato a fissarli
Dopo un primo momento di ripresa mentale, la lince scosse velocemente la testa e, prima che potesse dire qualsiasi cosa, dall’ufficio di Hector si sentirono delle urla
Bishop, allarmato da quelle grida, rivolse uno sguardo al piano di sopra e poi, guardò velocemente i due diavoli orsini, come a voler cercare una spiegazione
“Oh non si preoccupi … è da quando è salito su Sheldon che continuano a sentirsi quelle urla …” affermò Pintel, indicando la porta dell’ufficio, dopo aver salutato con un cenno del capo la lince
“Non mi devo preoccupare ?! Ma state scherzando ?” chiese Rafael con un tono innervosito
“Anche voi … non vi è passato per l’anticamera del cervello, di andare a controllare cosa sta succedendo la dentro ?” continuò il felino, guardando con uno sguardo assassino i due diavoli orsini
“Ehm … beh … eravamo impegnati a …” provò a dire Regetti, venendo interrotto da un rumore di vetri infranti
Non doveva sentire altro
Rafael scattò velocemente verso le scale, salendo di corsa i gradini e fiondandosi in ufficio, lasciando soli soletti i due carpentieri
 
“Forse aveva ragione Abner. È se quel povero agente immobiliare stesse rischiando la vita ? Tu non sei preoccupato ?”
“Ma fammi il piacere Terry. Non hai ancora capito ?
È tutta una tattica che il capo ha attuato per vedere se riusciamo a portare a termine un lavoro senza distrazioni”
“E tutte quelle urla e rumori di cose che si infrangono sulla porta ?”
“È tutta scena ! Perché pensi che sia venuto Rafael ?”
“Ehm … per capire cosa sta succedendo ?”
“SBAGLIATO !
Si è messo d’accordo con Hector, Sheldon e con quel falso agente immobiliare, per mettere in scena tutta questa farsa”
“Come fai a dire che quella lontra è un impostore ?”
“Riflettici bene
Se fosse veramente un agente immobiliare, che motivo aveva di fiondarsi giù da una collina, danneggiando la barca di COLUI che è conosciuto come LO STERMINATORE DI PROPERTY FOUNDERS, rischiando la propria pelliccia ?
Sarebbe una cosa insensata che potrebbe fare solo un’idiota”
“Adesso che mi fai pensare …” disse Terry, grattandosi la testa
“Fidati, è così
È tutta una prova per vedere quanto siamo diligenti sul lavoro e per esaminare le nostre doti quando dobbiamo affrontare dei compiti molto difficili … come questo” concluse il diavolo orsino basso e robusto, indicando l’oggetto del loro esame
 
“Bene. Allora, diamoci da fare” affermò Ragetti, tirandosi su le maniche della tuta blu
“Ben detto ! Ti è venuta in mente qualche idea geniale ?”
“Beh … che ne dici di usare la vecchia Betsie ?” chiese il diavolo orsino alto e magro, rivolgendo un sorriso ad Abner
“No. Pessima idea” affermò Pintel, scuotendo la testa
“Già, hai ragione. Che cosa facciamo allora ?”
“Uhm … fammi un po’ pensare” affermò il diavolo orsino basso e robusto, mettendosi una zampa sotto il mento, in segno di riflessione, per poi esclamare
“Ho trovato ! Utilizziamo la vecchia Betsie”
“Abner … ma sei un genio. È un’idea fantastica !” esclamò Terry tutto euforico
“Lo so. A volte ho questi colpi di genio” disse orgogliosamente Pintel
“Avanti. Muoviamoci”
 
 
 
 
Intanto, nell’ufficio di Hector, pochi secondi prima …
 
“La prego signor Sheldon ! C-c-c-cerchiamo di ragionare ! È stato tutto uno spiacevole malinteso”
“NON MI INTERESSANO LE TUE SCUSE. SARESTI DOVUTO ANDARTENE QUANDO AVEVI TEMPO !”
“Sheldon ! Per l’amor del cielo
Lascia stare quel povero animale”
“L’agente Snow ha ragione. Cerchiamo di risolvere la faccenda in modo amichevole e civile”
“Oh … ma io la sto risolvendo in modo amichevole
Se mi lasciaste andare, io potrei mostrare al nostro caro agente immobiliare, l’affetto che provo per lui … STRINGENDOGLI FORTE IL COLLO IN MODO DA NON FARLO PIÙ RESPIRARE !”
“Hector, per tutti i cracker al formaggio, FA QUALCOSA !”
“Ah ah ah ah ah … mi dispiace agente Hopps …
Ma non sono incline a ottemperare alla vostra richiesta … che, tradotto in parole povere … significa NO
È una scena troppo divertente”
“Ci si mette anche lei adesso ?! N-n-non ho voglia di morire … sono troppo giovane”
“DOVEVI PENSARCI PRIMA DI FARE QUESTO LAVORO !
LASCIATEMI ANDARE !”
 
Chiunque sarebbe entrato nell’ufficio di Hector, in quel preciso momento, avrebbe assistito a una scena veramente strana e divertente allo stesso tempo
Sul palcoscenico erano presenti diversi animali, tra cui: una lontra che si trovava rintanata dietro a una sedia,oltre a una grossa scrivania; un cinghiale abbastanza furioso che tentava di colpire il primo mammifero con i vari oggetti che gli capitavano a portata di zampa; una coniglietta e una femmina di lince che tentavano di trattenere il suino dal compiere un animalicidio e per finire in bellezza, appoggiato a fianco dell’entrata dell’ufficio, con le zampe conserte, si trovava un potamochero che sghignazzava a crepa pelliccia
 
“Sheldon, cerchiamo di calmarci un secondo” provò a dire la femmina di lince, mentre tratteneva il cinghiale per una zampa anteriore
“Già … non c’è bisogno di alzare le zampe” aggiunse la leporide che teneva saldamente la coda del cinghiale, strattonandolo indietro
“Ma io non ho intenzione di alzarle” affermò tranquillamente Sheldon, per poi aggiungere
“VOGLIO SOLO STRINGERGLIELE ATTORNO ALLA GOLA !” concluse il pescatore, ritornando a dimenarsi
“Le ho già detto che mi dispiace … anche se non è stata colpa mia” piagnucolò la lontra, sporgendosi dal suo riparo improvvisato
“TU SEI L’ULTIMO CHE PUÒ PARLARE … ANZI, NON PARLARE AFFATTO!” affermò Sheldon, lanciando una bottiglia di vetro che si trovava sulla scrivania, verso l’agente immobiliare che la schivò magistralmente
“Ehi ! Quella era la mia ultima bottiglia di rum ! Ma che se sei ? Impazzito !” esclamò il potamochero, non appena vide il contenitore di vetro impattare contro il muro, rompendosi in mille pezzi
“QUESTO NON LO DOVEVI FARE ! MALEDETTA CAROGNA PUZZOLENTE SENZA SPINA DORSALE !” esclamò il carpentiere, staccandosi dal muro e serrando le sue zampe intorno al collo di suo cugino
Perfetto … la situazione era appena peggiorata
 
“NO HECTOR ! Non ti ci mettere anche tu !” esclamò la lince, mollando la zampa del cinghiale e cercando di staccare le dita del potamochero, che avvolgevano il collo di Sheldon … senza però riuscirci
Nel frattempo, la leporide, rendendosi conto di come si era evoluta la situazione, aveva cambiato appiglio, cominciando a tirare la coda del secondo suino
“MI DEVI UNA BOTTIGLIA DI RUM E GIÁ CHE CI SEI, MI DEVI ANCORA PAGARE TUTTI I LAVORI ARRETRATI CHE TI HO FATTO GRATIS !” continuò imperterrito il carpentiere, mentre il pescatore, seppur a fatica, continuava a lanciare oggetti verso il rifugio della lontra
Qualcuno doveva mettere fine a tutto quel trambusto …
 
“ADESSO BASTA !” ruggì una voce dietro le spalle dei presenti
Tutti i mammiferi nella stanza si bloccarono sul posto, rivolgendo uno sguardo all’animale che aveva aperto silenziosamente la porta dell’ufficio, per poi urlare quelle parole
 
Fermo sull’uscio della porta, con uno sguardo che non lasciava presagire nulla di buono, si trovava una lince con appuntato all’altezza del cuore, su una divisa verde, una stella a cinque punte
Il felino entrò lentamente nella stanza, continuando a squadrare con un’occhiata glaciale i presenti … per poi chiudere violentemente la porta della stanza, facendo tremare le pareti
Calò un minuto di silenzio
L’unico rumore che si sentiva era quello di un vecchio condizionatore collocato sul lato destro del locale, proprio sopra la finestra
 
“Rafael !” esclamò la lince, sorridendo e mollando la presa sulle zampe del potamochero
“Per fortuna sei arrivato”
“Qualcuno mi può dire … GETILMENTE E CON CALMA … cosa sta succedendo qui ?” chiese il felino, scandendo ogni parola e osservando gli altri animali presenti nel’ufficio
“Beh … se posso dire la mia sceriffo …” disse la lontra, sporgendo la testa oltre la sedia
“Tutto questo è frutto di un grosso malinteso …”
“MALINTESO UN CAVOLO !” esclamò il cinghiale, nonostante avesse le zampe del cugino, avvinghiate intorno al collo
“SHELDON ! CHIUDI – QUELLA – BOCCA O GIURO CHE TI SBATTO AL FRESCO PER UNA NOTTE INTERA
OGGI NON È PROPRIO GIORNATA” tuonò Bishop, guardando ferocemente il pescatore che si zittì di colpo
“Lei dev essere il signor Jeremy Karp. Giusto ?” aggiunse la lince, dirigendosi verso il nascondiglio dell’agente immobiliare, sorridendogli
 
Il piccolo predatore si sporse oltre lo schienale della sedia, annuendo lentamente
“Bene signor Karp. Le dispiacerebbe uscire dal suo riparo e raccontarci che cosa è successo ?
In modo che …” affermò lo sceriffo Bishop, venendo interrotto dal pescatore
“La possa strozzare ?” disse Sheldon rivolgendo un sorriso malvagio verso l’agente immobiliare che si rintanò di nuovo, dentro al suo rifugio
 
Rafael si girò lentamente verso il pescatore, lanciandogli uno sguardo omicida, per poi tornare a guardare l’agente immobiliare
“Non si preoccupi. Il signor Sparrow non le creerà alcun problema” aggiunse la lince, abbassandosi all’altezza del piccolo predatore, cercando di tranquillizzarlo … cosa che non riuscì a fare
Doveva cambiare approccio, altrimenti non avrebbe risolto nulla
 
“Ascolti, facciamo così
Se quel pazzoide di un cinghiale le crea qualche problema, anche solo guardandola male, ha il mio permesso di utilizzare questa” detto ciò, Bishop estrasse dalla fondina, attaccata alla cintura, la sua pistola spara sedativi d’ordinanza, porgendola verso il piccolo mammifero
 
Tutti nella stanza rimasero senza parole
“Rafael ma …” provò a dire la sua simile
“Anne … fidati … so quel che faccio” rispose lo sceriffo, rivolgendo alla sua vice un sorriso
“Coraggio signor Karp !
Non è difficile da usare. Prende la mira e spara al bersaglio che ha scelto” disse la lince, mostrando la procedura alla lontra
“Guardi, le tolgo anche la sicura” aggiunse Rafael, premendo un piccolo rettangolino posto sulla parte superiore del calcio dell’arma
“Non si preoccupi !
Se sarà costretto ad utilizzarla … ripeto COSTRETTO ad utilizzarla … non le succederà niente. Diremo che è stata semplicemente legittima difesa” concluse lo sceriffo, facendo l’occhiolino verso il piccolo predatore
 
Jeremy, dopo qualche secondo d’esitazione, uscì pian piano dal suo nascondiglio, prendendo tra le zampe l’arma non letale
“Allora mi dà il permesso di usarla ?” chiese dubbioso l’agente immobiliare
“Certo ! Ma ricordi .. solo …”
“Se sono COSTRETTO ad utilizzarla”
“Bene. Ora che ci siamo calmati … perché non ci mettiamo tutti seduti e tranquilli, mentre il signor Karp ci racconta quel che è successo ?” chiese Rafael, rivolgendo un sorriso verso gli altri mammiferi
“Ma, prima che mi dimentichi … Hector, ti dispiacerebbe mollare la presa dal collo di tuo cugino ?
Non vuoi passare anche tu dei guai, vero ?” aggiunse la lince, osservando con uno sguardo severo il diretto interessato che, dopo pochi secondi d’inattività, mollò la presa
“Ecco … bravi …
Felice di rivederla agente Hopps. Scusi per il tono di prima, ma con certi individui bisogna utilizzare le maniere forti “ affermò Bishop, sorridendo
“Vedo che ha già fatto la conoscenza della mia vice, l’agente Snow. Anne, ti presento Judy Hopps”
La coniglietta, dopo essere ritornata con le zampe per terra e, accertatasi che la situazione si fosse calmata, mollò la coda del potamochero, rivolgendo uno sguardo verso l’agente Snow
Adesso che ci pensava bene, non aveva neanche avuto il tempo di vedere che animale fosse, visto che, una volta entrata dentro l’ufficio, aveva dovuto darle una zampa a trattenere la furia omicida di Sheldon
 
“Piacere di conoscerla agente Hopps. È un vero onore. Quello che dicono su di lei è vero
Ha una determinazione e forza d’animo incredibili
La ringrazio per prima, non so se da sola c’è l’avrei fatta” affermò la predatrice, porgendo una zampa verso la leporide
Si trattava di una femmina di lince alta e slanciata, con indosso la stessa identica divisa verde del suo superiore. La cosa che di più colpì la coniglietta, furono gli occhi color ghiaccio del felino … Anne SNOW … nome più che azzeccato
Judy non poté far a meno di sorridere, stringendo la zampa della vice
“Oh … la ringrazio agente Snow ! Ma faccio solo il mio dovere
Scusi se prima non l’ho saluta ma …” provò a dire la coniglietta rossa in muso, grattandosi la testolina
“Non si preoccupi. Questo è soltanto uno dei tanti casi che succedono qui a Bunny Burrow
Abbiamo avuto di peggio, gliel’assicuro” disse Anne, trattenendo una risatina
"Già ... è veramente un ottimo esempio di giustizia, dedizione ... eccetera eccetera ...
Brava. Complimenti
Ti hanno già dato una medaglia ?
Ah ... non rispondere ... finiamo col perdere altro tempo prezioso" affermò Sheldon, gesticolando con le zampe e sistemandosi il cappello sulla testa
 
"Perché non cominci a raccontare la tua assurda e falsa storia, QUATTR'OCCHI ? Sono proprio curioso di sentirla" aggiunse il pescatore, rivolgendosi verso la lontra che era rimasta in piedi, ferma e immobile, con la spara dardi nella zampa destra
"Prima di tutto, io ho un nome ... signor Sheldon" disse Jeremy con uno sprazzo di coraggio, guardando dritto negli occhi il suino
"Ah sì ? Il tuo nome è Calamita e di cognome fai Attira Guai ?
Fra tutti gli agenti immobiliari che ho incontrato in vita mia, nessuno e ripeto NESSUNO, mi ha mai creato così tanti problemi in un mese, di quanto TU non me ne abbia combinato in un SOLO giorno
Ho già esaurito la poca pazienza per la quale non sono molto famoso, perciò ti converrà dirmi quello che è successo, altrimenti ..." disse minaccioso Sheldon, avanzando verso il piccolo predatore ... per poi fermarsi di colpo
"Non s-s-si muova. Stia fermò dov'è
Anch'io ne ho passate tante per colpa sua. Perché non comincia col chiedermi scusa" affermò Jeremy, puntando la pistola sedativi verso il suino
 
"Chiederti scusa ? CHIEDERTI SCUSA ?!
Senti Rango o Mister Grilletto Facile, pensi di fare paura a qualcuno ? Guardati ...
Stai tremando come una gelatina alle ciliegie
Posa quell'arma, prima che ti scheggi un unghia, ti accechi da solo o peggio ..." disse il suino, trattenendo una risatina, notando le zampe tremolanti dell'agente immobiliare che impugnavano la spara dardi
"Per poi ritrovarmi un pallettone di sale in mezzo agli occhi o le sue zampacce avvinghiate intorno al collo ?
N-n-non ci penso nemmeno" affermò deciso Jeremy, sostenendo, seppur a fatica, l’occhiata di sfida da parte del vecchio pescatore
 
Calò un minuto di silenzio
La classica calma prima della tempesta
"Finché lei non si scuserà, i-i-io non racconterò un bel n-n-nulla" aggiunse deciso il piccolo predatore, nonostante continuasse a tremare come una foglia
Il cinghiale spalancò gli occhi dallo stupore
"Ah, ho capito ... adesso mi stai ricattando QUATTR'OCCHI
Io non ti devo nessuna scusa
Anzi, dovresti farmele TU … con tutti i guai che mi stai facendo passare"
"Ma le ho già chiesto scusa ..."
"Ah ... davvero ? E quando l'avresti fatto ?" chiese ironico il suino
"Mentre si trovava rintanato dietro a quella sedia e tu gli lanciavi di tutto ... inclusa la mia ULTIMA BOTTIGLIA DI RUM " disse Hector mentre si sedeva comodamente sulla sua poltrona nera, sottolineando le ultime parole
 
"Hector ... per favore ... non ti ci mettere anche tu
Già è una situazione difficile ..." affermò Sheldon, alzando gli occhi al cielo e guardando velocemente il potamochero che aveva dipinto sul muso un sorriso
"Avanti Sheldon ! Che cosa ti costa chiedere scusa ?" domandò Anne, prendendo le parti della difesa dell'agente immobiliare
"Che cosa mi costa ?! Mi costa eccome" affermò il pescatore con un tono innervosito, rivolgendosi verso lo vice
"Avanti vecchio cinghiale rognoso ! Lascia perdere per una buona volta, il tuo stupido orgoglio e muoviti a chiedere scusa ...
Cosí ci diamo una mossa
Mi hai già rovinato la giornata" aggiunse il carpentiere, gesticolando con le zampe
"Prima di tutto, vado fiero del mio orgoglio
Secondo, anche se volessi, non ci riuscirei ... gli agenti immobiliari sono un groppone che non riesco a mandare giù e terzo ... FATTI GLI AFFARI TUOI" urlò il suino, lanciando uno sguardo assassino verso suo cugino
"Altrimenti cosa fai ?
VUOI CHE TI DIA UNA BELLA LEZIONE ?" chiese il potamochero, alzandosi dalla poltrona
"OHOH ... HO FORSE SENTITO UNA SFIDA ?
VUOI FARE UNA BRUTTA FIGURA DAVANTI A TUTTI ?" ribatté il pescatore, avvicinandosi pericolosamente al muso di Hector
 
"Ragazzi ... non ricominciamo. Ve lo chiedo con gentilezza" disse Judy con un tono supplichevole
"Sheldon ... vuoi fare questo sforzo per me ?
Tu non sei così. Sei di gran lunga migliore ...
Altrimenti mio nonno non si sarebbe scomodato a fare tanto per te”
 
Sheldon si girò lentamente verso la coniglietta, rivolgendole uno sguardo strano
Aveva ragione …
Lui, nonostante i suoi modi di fare, non era così. Ma, aver avuto un’infanzia difficile, di certo non aiutava
Tuttavia, se il suo caro papà Otto era riuscito a scorgere del buono in lui, forse significava che avrebbe dovuto impegnarsi a ripagare la fiducia e l’amore che gli era stato mostrato
 
Alla fine di questo ragionamento il cinghiale espirò profondamente
Stava per fare una cosa che MAI e POI MAI, in vita sua, si sarebbe sognato di fare: CHIDERE SCUSA A UN AGENTE IMMOBILIARE
Il pescatore si voltò lentamente verso la lontra che continuava a puntargli, in modo tremolante, la pistola spara sedativi
Dopo un profondo respiro, Sheldon cominciò a parlare
“Senta … QUATTR … erhm … signor Karp. Le chiedo … chiedo …” provò a dire il cinghiale, bofonchiando alcune parole
“Come ha detto ?” chiese perplesso la lontra
“Sì … cioè … le chiedo … chiedo … scusa ...” affermò il pescatore, simulando un colpo di tosse
“Sheldon, credo che il signor Karp, non abbia capito bene” aggiunse Hector, trattenendo una risata
Perfetto, ci si metteva anche quel barbone rosso, come se non fosse abbastanza difficile …
 
“Ecco … io vorrei … vorrei … per il mio comportamento … chiederle ...”
Niente da fare
Non ci riusciva
Era più forte di lui
 
“Coraggio Sheldon !
C’è la puoi fare. Io credo in te” affermò Judy, rivolgendo un sorriso verso il suino che fu colpito nel profondo da quelle parole
Le stesse parole che Otto gli disse quella sera, dove la sua vita cambiò per sempre …
Sul muso del cinghiale si dipinse un sorriso di gratitudine
C’È L’HA POTEVA E DOVEVA FARE
 
Così, dopo essersi schiarito la voce, il suino rivolse uno sguardo verso l’agente immobiliare
“Signor Karp, le chiedo umilmente scusa per il mio comportamento ineducato e aggressivo nei suoi confronti …”

 
Ma che cosa stava dicendo ?
 

“Prima non avrei dovuto reagire in modo esagerato, tirandole addosso ogni oggetto presente sulla scrivania del signor Rush”

 
Peccato che non l’avesse colpito almeno una volta …
 

“Quindi … quindi … io … le … chiedo scusa. Mi … dispiace” concluse il suino, abbassando gli occhi per terra


C’È L’AVEVA FATTA !
NON CI CREDEVA NEMMENO LUI
Ora bisognava vedere come avrebbe reagito il soggetto interessato
 
Tutti i presenti erano rimasti esterrefatti
Sheldon che chiedeva scusa a un AGENTE IMMOBILIARE !
Se l’avrebbero raccontato in giro, nessuno gli avrebbe creduto
 
La lontra abbassò lentamente la pistola sedativi, rivolgendo uno sguardo confuso verso il pescatore
Calò così un minuto di silenzio, dove nessuno osò proferire parola
Cosa che fece preoccupare non poco, il pescatore
“Beh … dica qualcosa
Lo sa che fatica ho fatto ? È stato come non toccare una bottiglia di rum PER UN GIORNO INTERO
Sa cosa significa ?” disse dopo qualche secondo il cinghiale, rivolgendosi all’agente immobiliare che non disse nulla
Il silenzio continuò, finché …
“Beh … la ringrazio signor Sheldon” disse Jeremy, ancora sbalordito da quello che era appena successo
“Anzi … mi sento in dovere di chiederle scusa anche da parte mia …” continuò il piccolo predatore, guardando il cinghiale
“Sa … ho letto i documenti relativi a quella palafitta … Otto Hopps ha fatto proprio un bel gesto nei suoi confronti”
Sheldon spalancò gli occhi per la sorpresa
“Ecco … se fosse stato per me, non sarei venuto a disturbarla … conoscendo il valore emotivo che quella casa rappresenta per lei …” continuò Jeremy, sinceramente dispiaciuto
“Ma … purtroppo, la prospettiva di una promozione e la minaccia di un licenziamento, mi hanno fatto perdere la testa” l’agente immobiliare si fermò un momento, grattandosi la testa
“E mi merito quello che mi è successo. Se fossi stato nei suoi panni, avrei fatto lo stesso … in maniera un po’meno esagerata … ma avrei reagito come lei
Insomma, strapparmi quello che di più mi è caro e che è un contenitore di così tanti bei ricordi … non è una cosa bella” affermò il piccolo predatore, guardando negli occhi il cinghiale
 
“E, mi creda, parlo per esperienza
Lo vede quel morso sulla mia ventiquattro ore ?” domandò Jeremy, indicando la sua valigetta appoggiata su una seconda sedia dove, in basso a destra, vicino all’angolo, vi erano i segni di un morso di medie dimensioni
Evidentemente qualcuno, aveva cercato d’assaporare la piccola valigia nera
“È stata la nostra cucciola a farlo” disse l’agente immobiliare trattenendo una risata
IMPOSSIBILE !
Non poteva essere il morso di una piccola lontra
I segni della morsicatura erano troppo grandi per un cucciolo di quella specie
 
“Ovviamente la nostra piccola non è una lontra … ma un’adorabile leoncina che io e mia moglie abbiamo deciso di adottare dallo stesso orfanotrofio in cui è cresciuto lei” disse l’agente immobiliare, indicando con lo sguardo il vecchio pescatore che aveva spalancato gli occhi per lo stupore
“Aveva bisogno di una famiglia e … ci siamo fatti avanti io e mia moglie
Il giorno in cui tornò a casa con noi, era veramente felice di aver trovato qualcuno che le volesse bene
Sa … è una cucciola piuttosto euforica e un giorno, mentre stavo lavorando al computer, mi morse la ventiquattro ore … piccola birbantella” affermò Jeremy, ridendo lentamente e scuotendo la testa
“Mia moglie mi disse subito di cambiarla e sostituirla con una nuova, ma non l’ho mai fatto … e lo sa perché ?
Quel morso per me, è l’unico ricordo che ho di mia figlia quando sono fuori al lavoro
Quel morso mi ricorda che, quando tornerò a casa dal lavoro, ci sarà una cucciola di leone, più alta e grossa di me … e ha solo 10 anni … che mi dimostrerà il suo affetto e amore, abbracciandomi e strapazzandomi come un peluche”
Jeremy si fermò un minuto, mentre sul suo muso si dipingeva un sorriso, immaginandosi la scena
 
“Mi creda, la capisco perfettamente …
E quello che è successo alla sua barca, non l’ho fatto di proposito o per farle un torto per avermi trattato come uno zerbino … me lo meritavo … però, avrebbe potuto evitare di puntarmi contro una pistola spara pallettoni di sale” concluse la lontra, trattenendo una risatina
“Quindi … accetto le sue scuse e, in cambio, voglia accettare le mie … sempre se vorrà” affermò Jeremy con un sorriso
 
Sheldon rimase in silenzio per un paio di secondi, colpito dalle parole del piccolo predatore, per poi scuotere lentamente la testa, mentre un angolo della sua bocca si alzava verso l'alto
"Sai QUATTR'OCCHI ... sei riuscito a stupirmi … dico davvero
Ho avuto a che fare con tanti PROPERTY FOUNDERS ... ma non mi è MAI successo che qualcuno di loro mi chiedesse scusa per aver cercato di strapparmi la COSA che ho di più caro al mondo ..." disse il cinghiale, fermandosi un momento, per poi continuare
"E soprattutto, che riuscisse a capire cosa rappresenta per me ... quali ricordi ed emozioni racchiude …
Nessuno, e ripeto NESSUNO, di loro mi ha mai raccontato un episodio della sua vita o parlato della sua famiglia ... mostrando nei miei confronti un'empatia come hai fatto tu" affermò il suino, con uno sguardo serio per poi sorridere
 
"Sai ... ho sempre pensato che tutti voi, agenti immobiliari, foste delle sanguisughe pelose senza un'anima, testardi, ipocriti, bugiardi, subdoli, egoisti, manipolatori di menti ... insomma, degli animali senza un cuore pulsante dentro al petto … ma ... mi sbagliavo. Non tutti sono così
È tu ne sei una chiara PROVA
Sei ... DIVERSO ... dagli altri
Al nostro primo incontro l'ho capito subito
In realtà, avevo compreso che mi avresti creato un sacco di guai ... avevo tralasciato l'altra metà" affermò il pescatore, squadrando il piccolo predatore e trattenendo una risatina
"Quindi ... non credo a quello che sto per dire ... accetto le tue scuse" concluse il suino, rivolgendo un sorriso verso la lontra
 
Quello era il colmo !
Prima Sheldon che chiedeva scusa, non a un animale qualsiasi, ma A UN AGENTE IMMOBILIARE e poi questo ...
Ma da lì a poco, sarebbe arrivato il colpo di grazia ...
"Beh ... la ringrazio molto
A volte, quando vuole, vede che può essere gentile senza strozzare gli altri ?" chiese Jeremy, trattenendo una risata
"Uhm ... forse hai ragione ..."
"Quindi ... seppelliamo l'ascia di guerra ?" chiese Jeremy, con uno sguardo dubbioso
Il pescatore rimase in silenzio per un paio di minuti, per poi pronunciare delle parole che non avrebbe MAI pensato di proferire
"Credo ... credo ... credo di sì"
"Bene
Anzi, per farmi perdonare, farò in modo che il mio principale sborsi un bel po' di verdoni per farle riparare la barca e m'inventerò qualcosa per far sì che altri scocciatori non la vengano a disturbare" concluse la lontra con un sorriso
 
Sheldon rimase senza parole
Davvero quell'animale avrebbe fatto tutto questo per lui ?
"Sa Jeremy ... penso che io e lei potremmo diventare quasi amici" affermò sinceramente il pescatore
"Lo credo anch'io ... e penso anche che questa non mi servirà più. Tenga sceriffo" concluse la lontra, porgendo alla lince che si trovava di fianco a lei, la pistola spara sedativi d'ordinanza, mentre continuava a guardare il vecchio pescatore con un sorriso
 
Nel frattempo il resto dei presenti era rimasto a bocca aperta
Non si sarebbero MAI aspettati una cosa del genere, neanche fra un milione di anni ... e i loro musi erano una chiara espressione del loro stupore
Hector si era riaccomodato sulla sua poltrona, trattenendo una piccola risata; Judy e Anne avevano gli occhi lucidi, non avevano potuto resistere a una scena con così tanta fiducia, amore e perdono; infine, Rafael, era rimasto imbambolato come una statua di marmo, incapace di muoversi ... cosa che provocò il disastro che di lì a poco, si sarebbe verificato
 
Infatti, l'agente immobiliare, convinto che il felino avesse allungato la zampa per prendere l'arma non letale, lasciò il calcio della pistola che però, non trovò nessuna superficie sulla quale appoggiarsi
L'ultimo rumore che si sentì fu quello della spara sedativi che impattò sul pavimento in legno dell'ufficio, seguito da un sonoro CLICK e da un sibilo che durò pochi secondi
Quei rumori riportarono Rafael sulla terraferma, mentre i suoi occhi convergerono, insieme a quelli della lontra, sulla superficie in legno dov'era adagiata la pistola non letale
Prima che lo sceriffo potesse abbassarsi per recuperare l'arma a sedativi, la voce di Sheldon interruppe il silenzio che si era creato
 
"Ragazzi ... penso che abbiamo un piccolo problema"
Tutti gli sguardi si concentrarono sul cinghiale che aveva conficcato all'altezza della giugulare, un qualcosa di sottile e allungato con l'estremità finale formata da un batuffolino verde
I presenti ci misero pochi secondi a capire di cosa si trattasse ... UN PROIETTILE SEDATIVO !
 
Jeremy spalancò gli occhi e rivolse uno sguardo stupito verso la lince
"Sceriffo ! Pensavo l'avesse presa !"
" Ehm ... ecco ..." provò a dire il felino mentre il suino si tolse la pallottola tranquillante dal collo
"Mi scusi signor Sheldon. Non si arrabbi
Non l'ho fatto apposta" affermò l'agente immobiliare, dirigendosi velocemente insieme alla coniglietta e alla lince, verso il vecchio pescatore a dargli zampa forte
"Oh ... non si preoccupi QUATTR'OCCHI
Lo so benissimo che è stato un incidente ... e poi, anche se volessi, non riuscirei a infuriarmi ... il liquido tranquillante sta già facendo effetto" affermò il cinghiale, cominciando a barcollare per poi poggiarsi con la schiena sul bordo della scrivania di Hector
“Se qualcuno mi … cercare … no … essere disponibile per … prossime 24 ore” disse Sheldon, voltandosi e appoggiando il cappello sul piano del tavolo, dopo esserselo tolto
“E ricorda … io no pagare niente a te” disse il suino, rivolgendosi al potamochero per poi voltarsi un’altra volta
“Signori … signore” concluse il cinghiale, facendo il saluto militare, per poi crollare narcotizzato in avanti, come un sacco di patate
 
Dopo quell’evento, il silenzio regnò sovrano
Soltanto il russare del vecchio pescatore, nonostante avesse il grugno premuto contro la superficie in legno del pavimento, intervallava quella silenziosità
“Oh … beh … sarà una giornata che si ricorderà sicuramente” disse, ad un certo punto Hector, cominciando a ridere a crepa pelliccia
Nel frattempo, Rafael aveva riposto la spara sedativi nell’apposita fondina
“Oh, per tutte le linci artiche …
Non mi aspettavo succedesse questo” ammise il felino, grattandosi la nuca
“QUESTO SUCCEDE QUANDO NON SEGUI IL PROTOCOLLO !” gli ricordò Anne con un tono abbastanza adirato
“Su Anne …
Non leggo mica il futuro. Non sapevo cosa sarebbe successo” provò a giustificarsi lo sceriffo
“Se avessi evitato di dare un arma appartenete alle forze dell’ordine, in zampa a un civile … questo non sarebbe successo” continuò la vice, indicando il corpo di Sheldon
“Ma perché sei così cocciuto ? Lo sai chi deve rispondere di queste tue continue insubordinazioni ? La sottoscritta” continuò Anne, auto indicandosi
“Oh … avanti Anne !
Avevano già risolto la faccenda. È stato solo un piccolo incidente” disse Rafael, rivolgendo un sorriso verso la femmina di lince, per poi aggiungere
“Comunque è vero. Sarei perso senza di TE” ammise lo sceriffo, facendo diventare rossa in muso la vice
 
Judy, di fronte a quella scena non poté far a meno di sorridere
Il piccolo siparietto a cui aveva appena assistito, le fece ritornare alla mente i classici batti becchi che aveva insieme a quella volpe ottusa …
Tra quei due felini c’era uno strano legame
Un legame che andava ben oltre il normale rapporto di lavoro e amicizia … sentiva che c’era qualcosa di più … come tra lei e Nick …
Ma le due linci appartenevano alla stessa specie …
Lo stesso rapporto, avrebbe potuto funzionare tra una coniglietta e una volpe ? Appartenenti a due specie differenti ?
 
“Adesso non cercare di accampare scuse”
“Non era una scusa era la verità”
La leporide venne riportata con le zampe per terra dalle voci dei due felini che stavano continuando il loro bisticcio
“Ascoltate un po’ piccioncini …
Invece di piangere e rimuginare su quello che è successo, perché non ci facciamo raccontare da QUATTR'OCCHI quello che è successo … COSÍ POI VI LEVATE TUTTI QUANTI DALLE ZAMPE ?” chiese il potamochero, rimarcando le ultime parole
“Ehm … sì … hai ragione Hector. Abbiamo perso abbastanza tempo” disse Rafael, voltandosi verso la lontra e rivolgendole un sorriso
“Signor Karp … se vuole raccontarci come c’è finita la sua macchina sulla barca di Sheldon … noi ne saremmo più che felici”
Il piccolo predatore, dopo essersi ripreso dalla trance in cui era caduto, annuì lentamente
“Bene. Allora si accomodi” continuò lo sceriffo, indicando con una zampa la sedia che era stata utilizzata precedentemente come rifugio, dall’agente immobiliare
Una volta che Jeremy si fu seduto, cominciò a parlare
“Allora, tutto è iniziato …”
 
RONF … CAUGH … RONF … SHHH
CAUGH … COF … COF … RONF
SHHH … RONF … CAUGH … CAUGH …
 
Tutti gli sguardi dei mammiferi presenti nella stanza convergerono sulla fonte di quei rumori: era il vecchio cinghiale che aveva problemi di respirazione, comunemente definito, RUSSARE
“Non vi preoccupate … so io dove mettere il mio caro cuginetto, in modo tale che non ci disturbi” affermò Hector con sorriso, indicando con lo sguardo, una porticina che si trovava in fondo al suo ufficio
 
 
 
 
 
Lo studio dell’autore
 
Ed eccoci qui con il 22 esemio capitolo … uff … mamma che fatica
Allora, vi piace come si sta evolvendo la vicenda ?
Sì, lo so, avrei dovuto raccontarvi la storia del signor Karp e del suo incontro con la "misteriosa creatura"… ma … lo sapete che possono verificarsi dei piccoli “problemi” …

Guardate il lato positivo, avete un capitolo composto da 8.754 parole (che si colloca la primo posto nella classifica dei capitoli più lunghi scritti da me XD) sul quale ci sono parecchie informazioni sulle quali potete riflettere …
Ad esempio, questo mammifero con gli occhi color fuoco che stava per farsi uno spuntino con il nostro caro sceriffo, chi è ?

Ah … pensateci su XD
 
Poi, la scena di riconciliazione tra Jeremy e Sheldon è qualcosa che mi ha fatto accapponare la pelle mentre la scrivevo … per via delle tematiche dolci e delicate che trattano i due
Vi sareste mai immaginati che la lontra avesse adottato una cucciola di leone ?
Bella come idea , non è vero ?
 
Sheldon ne è rimasto talmente colpito che i suoi bollenti spiriti si sono addormentati XD
Poveraccio XD
 
Vedremo che succederà nel prossimo capitolo
Intanto,ringrazio: Plando,EnZo89, Redferne e Mr. Creepy per le loro recensioni nel capitolo precedente (vogliate farmi notare anche eventuali errori ... non sono mica una macchina)
E un ringraziamento anche a coloro che stanno continuando a leggere la mia storia e vorranno lasciare un loro parere
 
Prima di salutarvi, piccola comunicazione di servizio: la prossima settimana, cause vacanze, non sarà pubblicato il capitolo 23. La pubblicazione slitterà a Lunedì 2 Aprile … non me ne volete, ma HO IL DIRITTO di riposarmi eh … XD
 
Un salutone
 
J. Conrard
   
 
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