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Autore: GattyP    30/05/2018    2 recensioni
Terza fanfic della saga, con protagonisti Lily Anderson e Peter O’Neil, quest’anno alle prese con l’odiosa professoressa Umbridge… Avventure parallele a quelle di Harry e C (le cui vicende talvolta si incrociano con quelle dei nostri due personaggi, comunque nel pieno rispetto del Canon).
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anderson-O'Neil saga'
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Capitolo 11

 

Il Cappello Parlante

 

 

Salutammo il prof. Silente, che andò velocemente in presidenza, ed uscimmo dal bagno. La giornata era stata molto movimentata e ricca di emozioni. Dovevamo concludere in bellezza! Ci fermammo pertanto alcune decine di minuti, in uno dei nostri posticini (ormai eravamo diventati espertissimi su dove intrufolarci per poter limonare in pace…) Era effettivamente molto piacevole passare un po’ di tempo insieme, senza preoccupazioni, in quella sana attività. Poi, mentre stavamo tornando verso la nostra Casa, intravvedemmo un gruppo di ragazzi (Padma Patil, Cho Chang, Anthony Goldstein) correre velocemente, particolarmente agitati.

- Vieni, andiamo a vedere cosa sta succedendo - dissi.

- L’anello, Peter - suggerì Lily.

Ci mettemmo gli anelli tra le labbra: eravamo invisibili. Tirammo fuori le bacchette. Ci spostammo appena in tempo, dato che stavano correndo verso di noi anche Michael Corner e Terry Steeval. Dietro a loro intravvedemmo un paio di Serpi, con lo stemma appeso della squadra di inquisizione (un gruppo di Serpeverde che sostenevano l’Inquisitore Supremo nel suo tentativo di controllare Hogwarts). Uno dei due era Whyte!!!

- Fermatevi o vi schiantiamo! - disse l’altro. Era un certo Adrian Pucey, del settimo anno, che conoscevo di vista.

Per tutta risposta Michael Corner lanciò un blando incantesimo di disarmo… Io mandai uno schiantesimo sulle gambe di Whyte, mentre mi passava avanti, che rovinò fragorosamente a terra.

- Ah, mi sono rotto qualcosa… - diceva, urlando - Devo andare in infermeria…

Posso dire che non mi dispiaceva troppo? Rimasi  in silenzio lungo la parete, mentre Pucey malediceva i ragazzi che erano scappati (non aveva visto chi fossero). Aiutò poi Whyte a muoversi e i due andarono verso l’infermeria… Whyte si lamentava, ma aveva probabilmente fatto solo una storta, anche se dolorosa.

 - Andiamo a vedere cos’è successo. Andiamo verso la Presidenza… - mi propose Lily.

Sempre invisibili ci appostammo vicino ai Gorgoyle. C’era gente che stava scendendo le scale: erano il ministro inglese Cornelius Caramell, con due Auror, ancora frastornati, e quello strano tipo di Percy Weasley (nostra vecchia conoscenza da un paio d’anni).

- Maledetto Silente - diceva Caramell - ce l’ha fatta! Ma ho la sua confessione e voglio che sia ricercato da tutti gli Auror del Paese! Intanto, Percy, fa pubblicare l’articolo nella Gazzetta!

- Certo, Ministro - disse servilmente Weasley - Non mi aspettavo che osasse manifestare la sua ostilità alla sua persona in modo così plateale. Quel Preside non mi è mai piaciuto: era un personaggio ambiguo anche quando frequentavo Hogwarts, da studente. Mi sono anche scontrato con lui in una occasione e alla fine ha dovuto darmi ragione… Vedrà che un lungo soggiorno ad Azkaban non glielo toglie nessuno, questa volta… E quel Potter…

- Che vada al diavolo! - disse il Ministro - E’ solo un ragazzino viziato, instabile mentalmente!

- E’ vero. L’ho anche scritto a mio fratello... Mi dispiace solo di non essermi accorto prima della sua pericolosità… avrei agito immediatamente per allontanare mio fratello da quella pericolosa compagnia…

- Ora va’, Percy, e fa’ pubblicare l’articolo… Io vado a parlare con Dolores, così potrà prendere subito possesso dell’Ufficio di Presidenza. Non vorrei che Silente facesse qualche incantesimo per impedirglielo. Hai fatto comunque bene a disattivare i Gargoyle…

Dunque Silente si era allontanato. E il suo posto sarebbe stato ricoperto da quella odiosa Umbridge, d’accordo con il Ministero… Un’usurpatrice, oltre che un’odiosa insegnante...

- Dobbiamo fare qualcosa per impedirgli di prendere la Presidenza Peter! - mi disse Lily, al mio fianco - Proviamo a passare: non è rimasto nessuno in Presidenza, penso.

Infatti, sempre invisibili, ci materializzammo in presidenza. Non c’era in effetti anima viva. Ci togliemmo gli anelli tornando visibili.

- Toh, due ragazzi nell’ufficio del professore Silente, senza autorizzazione - disse un mago da un quadro.

- Come hanno fatto ad entrare? Forse dovremmo dare l’allarme… - diceva un altro.

- Scusateci - disse Lily, gentilmente - siamo dalla parte del preside Silente e vorremmo bloccare la presidenza, per non farla utilizzare dalla professoressa Umbridge, che il Ministero vuole insediare come preside…

- Scandaloso! - disse un terzo mago - Il Preside è Silente e nessuno può prendere il suo posto, soprattutto se inviato dal Ministero! Ma come si permettono?

Anche gli altri maghi e streghe, nella cornice, assentirono, per fortuna. Erano tutti dalla nostra parte.

- Abbiamo bisogno del vostro aiuto. Come facciamo a bloccare la Presidenza? - chiesi fiducioso.

- Beh, non ne abbiamo idea - disse un mago grassoccio - Noi siamo solo immagine dipinte, non siamo vive, non possiamo fare niente, non possiamo muoverci…

- Perché non parlate con il Cappello Parlante? - suggerì una vecchia strega.

- Buona idea! - disse Lily. Poi, rivolgendosi a me, che ero vicino al Cappello: - Vuoi parlarci tu, Peter, per favore?

Andai dal Cappello Parlante e, preso il vecchio cappello rattoppato in mano, me lo misi in testa. Subito sentii, dentro il mio cervello, una voce:

- Oh, Peter O’Neil. E’ un po’ che non ci sentiamo! Da quando ti ho smistato a Corvonero su suggerimento di Lily Anderson… Ti è dispiaciuto?

Mentalmente pensai la risposta: - No, assolutamente, anzi… mi sono trovato benissimo, a parte per lo studio… Ma ora sono qui per un altro motivo…

Brevemente gli spiegai la situazione.

- Ho capito - sentii di nuovo nella mia testa -  Mi sembra opportuno ostacolare l’usurpatrice. Ti spiego come bloccare tutto… E’ un incantesimo molto efficace, che solo Silente potrà eliminare. Nessun altro potrà nel frattempo entrare in Presidenza e tutto quello che c’è qui dentro non potrà essere preso dalla professoressa Umbridge…

Mi spiegò quindi una astrusa formula, quindi disse che saremmo dovuti uscire dal solito corridoio, quello che avevamo percorso la prima volta che il preside Silente ci aveva chiamato. Anche quello sarebbe stato sigillato trenta secondi dopo la nostra uscita.

Ringraziai il Cappello, ma prima di lasciarlo, dato che era qualche tempo che avevo un dubbio, potrai a chiedergli di risolverlo: . - Grazie mille, Cappello Parlante! Ma… prima di lasciarti, posso farti una domanda personale?

- Certo. Se posso, ti risponderò. Dimmi pure, Peter O’Neil.

- Mi sono sempre chiesto in quale Casa mi avresti messo, se Lily non ti avesse chiesto di collocarmi a Corvonero… - gli chiesi.

- Beh, Serpeverde, naturalmente, come tua sorella! Penso che saresti stata un’ottima Serpe… Ora va’, prima che arrivi la Umbridge!

Tolsi subito il cappello e spiegai a Lily come bloccare la Presidenza. Poi insieme facemmo l’incantesimo (in due forse avrebbe funzionato meglio e lei era sicuramente più brava di me). Poi, salutati velocemente i Presidi nei quadri (che ci guardavano divertiti e mossero le mani gentilmente), uscimmo dal corridoio, lo percorremmo, aprimmo la porta in fondo e subito ci catapultammo fuori…

Ero un po’ sconvolto da quello che il cappello mi aveva detto. Io a Serpeverde? Insieme alla Blockade e a Whyte? Senza Lily, che era la mia vita? Guardai Lily.

- Grazie per l’ultima considerazione. Ma non ti ci vedo come Serpeverde - mi sussurrò Lily.

Pensai che avrei dovuto sculacciarla, e forte, perché dovevo avere un po’ di privacy, almeno nei pensieri!!!

- Non provarci neanche! - E fuggì via, divertita.

 

_____________________________________

 

Il giorno dopo era affisso, in tutto Hogwarts, il Decreto Didattico n. 28, con il quale si affidava l’incarico di Preside  all’Inquisitore Supremo. La Umbridge però non poté godere del titolo, dato che l’ufficio era sigillato e non riusciva, in nessun modo, per quanti tentativi facesse, a penetrarvi (Yeeeh! Aveva funzionato!).

 Inoltre quel giorno la Squadra d’Inquisizione (un gruppo di Serpi, tra cui Malfoy, che obbediva direttamente alla professoressa Umbridge, sostenendo le posizioni del Ministero della Magia) si accaniva contro chiunque osasse criticare il nuovo ordine.

- Non è giusto, Draco Malfoy - disse tranquilla Lily, quando la squadra stava minacciando di orribili punizione due Tassorosso di seconda che  semplicemente sostenevano, a parole, il prof. Silente, dicendo che a loro sembrava simpatico, e non un vecchio pazzo, come volevano che lo chiamassero i “seguaci” della Umbridge. - Ognuno può avere l’opinione che vuole. Purché non infranga la legge…

- Talvolta neanch’io sono d’accordo con i Serpeverde - intervenni -, ma non mi sognerei mai di non aiutare un mio compagno, di qualsiasi casa sia.

Malfoy non poteva continuare con il suo atteggiamento da bullo, rinnegando tutti i buoni propositi di aiutarci che aveva fatto. Disse pertanto di lasciar perdere le due ragazzine e di cercare qualche Grifone da punire.

- Grazie, Draco - disse Lily, mentre se ne andava, facendoci un cenno amichevole.

- Vedi, Peter, con la gentilezza si ottiene tutto - disse sorridendo. Ci credeva veramente?  - Ora però andiamo da Kain…

Il povero Kain Montague, infatti, era ricoverato in infermeria da diversi giorni: era letteralmente scomparso da Hogwarts alcuni giorni prima… Si seppe poi che quegli idioti di Fred e George Weasley (i fratelli gemelli di Ron) lo avevano infilato in un armadio svanitore, dove era rimasto alcuni giorni senza mangiare e senza bere, finché era riuscito a materializzarsi all’esterno, in uno dei bagni delle ragazze. Aveva rischiato la pelle e solo l’intervento di Leanne Kaplett,  una Grifondoro del sesto anno, l’aveva salvato. Purtroppo nessun altro, a parte Leanne (che forse aveva una simpatia per lui… talvolta capita anche tra Serpeverde e Grifondoro) andava a trovarlo… i Serpeverde sono molto individualisti e poco espansivi… ma Lily non poteva mancare, se c’era da aiutare qualcuno! Così andavano ogni tanto da lui e gli raccontavamo cosa nel frattempo era successo nel castello. Inutile dire che l’unica volta che vidi Lily veramente arrabbiata con qualcuno fu con i due gemelli, George e Fred Weasley, i responsabili di quello che loro credevano un divertente scherzo, ma che per poco non provocava la morte del povero Kain: gliene disse di tutti i colori, chiamandoli incoscienti e criminali, davanti a tutti i loro compagni. I due rimasero allibiti, non sapendo (per una volta) come reagire a ciò che non si aspettavano sicuramente: Lily era di solito così mite e gentile! Il che spiega perché i due, da quel momento, giravano al largo quando ci vedevano…

Comunque, riprendendo il discorso, in infermeria, trovammo, il giorno successivo alla partenza di Silente,  anche Marietta che aveva avuto una strana irritazione, assistita dalla sua amica Cho Chang. Giunti lì, però, la trovammo in lacrime: era molto confusa e si lamentava di una forte irritazione cutanea che le disegnava sul volto la parola “spy”.

- Cosa è successo, Marietta? - si interessò Lily.

Rispose Cho, irritatissima (per fortuna non con noi): - E’ la conseguenza di un incantesimo fatto da quella… squilibrata di Hermione Granger. Abbiamo firmato una pergamena, ma era un contratto magico mascherato… Non lo sapevamo e, quando Marietta l’ha infranto, le è venuta quella maledetta scritta sulla fronte… Per me è magia oscura… quella perfettina del c… (e qui continuò con una serie di insulti…) ci ha ingannato…

- Sono pentita! - piagnucolava nel frattempo Marietta disperata. - Mi ha rovinato! Non posso andare in giro con questa scritta tutta la vita…

-- Madama Chips ci ha detto che sarà dura cancellarla completamente non conoscendo i precisi ingredienti della composizione. Forse dovrà andare in un clinica medimagica… - continuò Cho Chang.

- Ma non potete chiedere ad Hermione il tipo di magia utilizzata? Il professor Piton potrebbe fare un antidoto… - suggerì Lily.

- Io… non voglio più vedere nessuno… sono un… mostro! - piagnucolò la povera Marietta.

- E’ stata veramente spregevole la Granger ad ingannarci in questo modo. Noi ci fidavamo di lei, brutta strega del c…. - aggiunse Cho Chang, che continuò con la serie di insulti (era veramente arrabbiata!)

Beh, bisognava vedere cosa aveva combinato Marietta… Hermione mi sembrava una brava ragazza, gentile, sensibile, forse un po’ troppo studiosa. Forse aveva avuto le sue buone ragioni… (ma questo lo pensai soltanto e non lo dissi). Però trovai subito la scusa per allontanarmi da quella ragazza piagnucolosa (già immaginavo di passare il pomeriggio in infermeria insieme a Cho  e a Liy a confortarla) e dissi: - Provo ad informarmi da Hermione stessa. Magari mi dirà quale incantesimo ha utilizzato…

- Sì, bravo Peter - mi disse Lily - Io rimango qui con Marietta…

Così riuscii subito a fuggire  da quello che si prospettava come un noioso pomeriggio. Me ne andai in giro cercando Hermione. Nel frattempo nel castello era scoppiato il finimondo, dato che qualcuno (seppi poi che erano stati i gemelli Weasley) avevano fatto scoppiare alcune decine di fuochi artificiali magici, che scorazzavano per tutta Hogwarts, malgrado la Umbridge cercasse (inutilmente) di bloccarli. I professori guardavano il tutto senza intervenire (sembravano addirittura divertiti), mentre gli studenti non stavano più nella pelle ammirando la confusione che si era creata…

Comunque alla fine trovai Hermione: stava esortando i primini a cambiare itinerario per la presenza, in un corridoio, di non so quale pericolo…

- Ciao, Hermione. Posso disturbarti? - le dissi.

- Certo, Peter. Dimmi pure. Hai visto lo spettacolo?

- Sì… notevole! Vengo da te per un piacere… C’è Marietta in lacrime in infermeria… non so cosa ha combinato, ma ha la parola “spy” formatasi, sembra permanentemente, sul volto… è pentita per quello che ha fatto… Potresti dirmi l’incantesimo utilizzato? Altrimenti sarà difficile trovare l’antidoto…

- Ad essere sincera, volevo farla soffrire un altro pochino, dato che ha infranto un segreto custodito religiosamente e, in definitiva, è colpa sua se Silente è in fuga e ricercato… e quella vipera ora dirige Hogwarts. Inoltre per poco non faceva espellere anche Harry… - continuò Hermione.

- Sicuramente hai ragione, ma non l’hai vista piangente: è distrutta. Tutti possono sbagliare… almeno una volta. Dalle una seconda possibilità. Io e Lily te ne saremmo riconoscenti… io specialmente, perché altrimenti dovrò accompagnare ancora la mia ragazza da Marietta e sentirla piagnucolare in eterno…

Hermione sorrise divertita davanti alla mia ultima motivazione, poi disse: - L’antidoto deve essere a base di radice di pervuncolo e asfodelo, che hanno i principi opposti agli ingredienti utilizzati per creare il sortilegio alla pergamena, cioè flos mytica e estratto di ippoglasso. Se ne beve ogni giorno per una settimana, vedrai che l’acne prima diminuirà, poi scomparirà… al massimo in un mese…anche se poi potrebbe riapparire qualcosa al cambio di stagione… Ma ti do queste informazioni non per Marietta, ma solo per te, Peter, in nome del comune interesse per la storia di Hogwarts…

- Grazie, Hermione. - le dissi - Sei fantastica!

Per fortuna non era una legilimens, altrimenti avrebbe  capito che il mio interesse per la storia della nostra scuola era molto molto limitato…

Tornai in ambulatorio con le importanti informazioni. Lily subito si offrì di contattare il professor Piton.

- Non riuscirai mai a convincerlo ad aiutarmi - disse Marietta, piangendo (tanto per cambiare) - Quel professore mi odia: mi ha sempre torturato da quando sono qui ad Hogwarts…

- Beh, farò un tentativo. A me sembra un ottimo insegnate, serio e disponibile… Vieni con me, Peter?

Beh, rimanere a sentire le ragazze piagnucolare non era la mia massima aspirazione… Salutai Cho e Marietta e mi accodai a Lily. Passammo attraverso Hogwarts ancora sconvolta dai fuochi dei Weasley (“Belli, però” - convenne Lily) e giungemmo nel laboratorio del prof. Piton. Bussammo e, avuto il permesso di entrare, aprimmo la porta. Severus Piton non si aspettava di vederci, alzò il volto da un calderone, dove stava preparando non so quale pozione, e sorrise a sua figlia (avevo visto il professor Piton sorridere! Era un avvenimento più unico che raro!)…

- Ciao, piccola. Che bella sorpresa. Vieni per qualche motivo? - poi mi notò e cambiò subito tono - Oh, O’Neil, ci sei anche tu?

Un’ora dopo eravamo di ritorno in Infermeria con la pozione… Marietta non smetteva di ringraziarci.

- Scherzi, Marietta - disse Lily - Anche tu avresti fatto la stessa cosa per noi. Dobbiamo sempre aiutarci l’un l’altro.

Ho i miei dubbi che Marietta, o Cho, se avessimo avuto bisogno, ci avrebbero dato qualcosa se non una generica solidarietà. Ma Lily era una ragazza veramente buona e generosa.

 

 

Per Kain Montague e Leanne Kaplett (che faranno un paio di apparizione in seguito nelle altre storie della saga) ho preso spunto da una bella fanfiction di AdhoMu (Le prodigiose sorprese di un armadio svanitore), ancora in corso di pubblicazione, che vi invito a leggere: vale veramente la pena! Noi ci vediamo invece sabato con il terzultimo capitolo (Contro la squadra d’Inquisizione). Grazie a tutti vuoi che seguite e leggete. Un ringraziamento particolare naturalmente a ace 95 e a Barbie_Ettelanie_91, che mia aiutano con i commenti e mi segnalano imprecisioni e refusi. Un saluto anche a MorganaWilloWolf che ha scoperto la saga e ha finito la seconda fanfic…

Un abbraccio a tutti. Alla prossima. GattyP :)

   
 
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