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Autore: Spensieratezza    02/06/2018    6 recensioni
Spin off della storia "il quinto mondo." e sesta storia del ciclo delle fiabe.
Castiel e Gabriel raccontano a Dean e Sam, lo sbocciare della loro storia d'amore, iniziata in Paradiso, ma non rivelata mai veramente, fino a quando non si sono rincontrati dopo la presunta morte di Gabriel, nel mondo delle fiabe
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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“Prima che scoppiasse l’apocalisse, prima che arrivasse Lucifero, io e Castiel eravamo ancora vicini, anche se un po’ lontani, ma non del tutto. Come due numeri primi, vicini, ma mai abbastanza per toccarsi davvero.

Castiel stava facendo amicizia con voi due, anche se il suo era ancora un rifiuto amore, amore – rifiuto. Erano i primi tempi che Dean era tornato dall’inferno e l’amicizia con voi era ancora all’inizio. Lui veniva da me a confidarsi, a chiedere consigli. Successivamente il rapporto divenne più stretto e mi infastidì un po’. Restavamo lunghe settimane senza vederci e sentirci. Io scomparivo per darmi alla lussuria, al divertimento, alle donne, poi di punto in bianco, ci incontravamo…” raccontava Gabriel.

“E cosa..vi dicevate?” chiese Sam curioso. Non riusciva proprio ad immaginare che cosa potessero dirsi, in una tale situazione di imbarazzo come la loro.

Gabriel sembrò leggere dentro le loro menti e sorrise prima di rispondere.

“Sai, quando lasci perdere la razionalità, per lasciarti trascinare semplicemente dai sentimenti e dalle emozioni, ti rendi conto di quanto sia facile lasciar accadere le cose, quando non pensi troppo.”

“Non avevamo bisogno di pensare a cosa dire quando ci saremmo rivisti, perché la voglia di vederci faceva tutto da sé. Il tempo scorreva più velocemente quando stavamo insieme..” rispose Castiel.
 
C’era la nebbia. Nessuno dei due si aspettava di vedere l’altro. Semplicemente accadde.

Castiel vide dipanarsi la nebbia  e l’arcangelo comparire in essa.

“Il mondo è così grande, ma noi due riusciamo ad incontrarci sempre..” sorrise l’arcangelo.

“Beh, non più grande del Paradiso.” Sorrise Castiel. “Camminiamo?”
 
 

*

Un altro giorno,  fu Gabriel a sorprendere Castiel. L’angelo stava bevendo una birra irlandese in un pub. L’arcangelo gli arrivò da dietro e lo fece spaventare.
“Gabe!”
“Sembra buona. Fammi assaggiare, posso?”

E senza aspettare una risposta, l’arcangelo bevve.

Castiel lo guardò sorridendo. Anche solo vederlo, gli faceva sentire un senso enorme di sollievo.

“Ottima birra irlandese! Ne ho bevute così tante da saperle riconoscere!”

“Sei qui per me o per la birra?”

“Sono qui perché ho seguito il tuo filo d’Arianna.” Ridacchiò Gabe.

“Sarebbe che mi stai seguendo?”

“No.” ammise Gabriel.”Ma ammetto che qualcosa di strano c’è. Avevi voglia di vedermi?”

“Cosa te lo fa pensare?”

“Perché noi angeli siamo tutti collegati, quando la nostra anima cerca l’altra, è come se mandassimo un segnale..per ritrovarci. Non è così per gli umani invece, che cercano per anni la propria anima gemella, senza mai ritrovarla. Loro dimenticano le loro vite passate e quindi le loro anime non riescono a riconoscersi e quindi a ritrovarsi, ma per gli angeli..”

“Quindi tu saresti la mia anima gemella?” ridacchiò Castiel, bevendo un altro po’ della sua birra.

“Sai perché andiamo tanto d’accordo,io e te?” chiese Gabe.

“Sono curioso.”

“Perché anche tu come me, non prendi mai niente sul serio!” disse Gabriel, bevendo un altro sorso della sua birra.
 
A Castiel non importavano queste battute passivo – aggressive. Gabriel era andato da lui, perché sentiva il suo richiamo. Era quello che più lo faceva felice.
 
 
C’era qualcosa di profondamente grande che mi legava a Gabriel. Più qualcosa è sfuggente, più te ne innamori. Gabriel prendeva male il fatto che non dissi a voi, che lui era mio fratello, ma io non me la sentivo. Non ancora. Era così profondo, così complesso, quello che provavo per lui, che volevo tenerlo per me, custodirlo gelosamente, non volevo condividerlo. Non avrei neanche saputo spiegare a voi, cos’era per me Gabriel.

E poi sentivo di doverlo proteggere.

Gabriel non voleva avere a che fare co gli angeli, né con gli umani, sentivo di dover rispettare il suo volere, finchè fosse possibile.

Il nostro era un continuo incontrarsi, mordi e fuggi, come due amanti clandestini. E quanto erano eccitanti quegli incontri da soli!

Non facevamo niente di passionale né sessuale, ma ci sentivamo ardere.

Lui faceva ardere la mia anima e io la sua.

Era tutto platonico , ma era irresistibile, era come una droga.
 
 
Pov Gabriel.

“Castiel, quando gliene davo la possibilità, mi allietava con la sua dolcezza. In uno dei nostri momenti di spensieratezza, lo passammo in una biblioteca, su suo desiderio e lì mi sorprese.
 
Gabriel e Castiel erano seduti su una grossa e morbida sedia verde con un grosso cuscino viola. Castiel teneva in mano un libro poderoso e leggeva per Gabriel.

Era un libro sugli ANGELI.

Gabriele. “ leggeva Castiel. “Il nome deriva dall’ebraico e significa POTENZA. L’arcangelo comunicatore, può risvegliare il ricordo dello scopo della tua vita.” leggeva dolcemente.

“Troppi complimenti. Potrebbero gonfiarmi troppo e poi potrei esplodere e sarei costretto a cercare un altro tramite.” Disse Gabriel, sorridendo, chiudendo il libro dolcemente, ma si vedeva che era imbarazzato.
 
 
 




*

Dopo la fugace apparizione di Lucifero, non lo vidi più per un po’, lui nel frattempo, stava continuando a indagare su di me, a mia insaputa.” Spiegava Gabriel.

“E cosa scoprì?” chiese Dean.

“Quello che voi già sapete. Venne a conoscenza del fatto che gli angeli ce l’avevano con me a causa del casino temporale che avevo combinato e che non erano disposti a perdonarmi altre intemperanze. Al prossimo sgarro, mi aspettavano le prigioni celesti. “ disse Gabriel.

“Io ero a conoscenza che Gabriel era diventato una pecora nera a causa del fatto che aveva pasticciato con il tempo, ma sono uno di quelli a cui non venne detto nulla di esplicito su cosa si intendesse. Non immaginavo assolutamente che riguardasse voi e Gabriel non me lo disse. Si vergognava.” Disse Cas.

“Il mio senso di colpa era ancora di più accentuato, una volta che vidi che fraternizzò con voi. Temevo che mi avrebbe odiato, se avesse saputo.” Disse Gabriel.

“Vai avanti.” Lo spronò Dean.

“Beh, alla fine, Lucifero comparve in una stanza di un albergo in cui mi ero fermato un paio di giorni.” Disse lui.
 
 





“Lucifero..” disse Gabriel, facendo cadere la tazza che teneva in mano, che rotolò sul pavimento.

“Ciao, fratellino.” Sorrise lui.
“Che cosa vuoi da me?”

“Solo parlare. “ disse lui, alzando le mani. “Sai, ho fatto molte indagini in questo periodo. A quanto pare, gli angeli del Paradiso ti detestano.” Disse in tono adorabile.

“Non ho mai detto che sia facile amarmi.” Disse Gabe con un sorrisetto.

“Beh, allora abbiamo una cosa in comune!” disse Lucifero raggiante.

Lucifero si avvicinò senza perdere il suo sorriso.
“Magari non solo quello.”
“Io non sono come te, Lucy!”

“Sei un perseguitato, come me. Ho saputo che hai combinato un gran bel pasticcio con il tempo.”
Gabriel non si scompose a sentire questo.

“Sai, immaginavo da quando non mi hai  ucciso quel giorno, che avresti indagato su di me, comunque non vedo dove sia il problema. Non sono il primo, né l’ultimo. Angeli meno importanti di me hanno osato..Anna..Zaccaria..angeli che hanno manipolato il tempo, come me..”

“Ma sono MORTI, giusto? Tutti e due morti. “ disse Lucifero sorridendo. “Chissà se forse morendo, sono scampati a qualcosa di più orribile della morte.”

“Stai forse cercando di mettermi contro i miei simili, Lucifero?” chiese Gabe sorridendo. “Beh, non attacca, perché vedi, a me non importa proprio un fico secco di loro."

“Loro ti odiano. Questo ti lascia indifferente?”

“Sono abituato all’odio della gente, degli angeli, di tutti. Te l’ho detto. Non è semplice amarmi.” Rispose Gabriel sempre senza perdere il suo sorriso straffottente.

“Però non impossibile, vero? Vediamo.” Disse Lucifero con un sorriso molto più ampio.
“S-stai indietro.Cosa vuoi fare?”

“Che cosa desidera un tipo come te, Gabriel? Sesso? Donne? Libertà? Distruggermi? Perfino questa opzione sembra lasciarti indifferente.”

“C-che cosa vuoi fare? No!”
 
Lucifero non lo ascoltò e gli mise le mani sulle tempie. Un bagliore di luce illuminò la stanza. Lucifero stava leggendo la sua mente.



Gabriel tenne gli occhi chiusi, mentre Lucifero forzava la sua mente.

“ Tu desideri LUI.” Disse Lucifero con gli occhi sbarrati.

“T-ti prego..non dirlo...a nessuno..non posso sopportare..”

“Anche tu odii i Winchester, perché ti portano lontano da lui! È una posizione difficile la tua. Ho le mie spie, sai…e ho scoperto cosa ti fa soffrire tanto, cosa quel genio del tuo innamorato non capisce. Tu quel giorno non piangevi per lui, caro fratello, no, non completamente. Piangevi perché lui non capiva la tua posizione! Gli angeli ti odiano per quello che tu hai fatto a Dean Winchester. Altri angeli prima di te hanno manipolato il tempo, ma non hanno mai preso di mira uno dei tramiti di Lucifero e Michele, giusto? Hai cancellato sei mesi di vita terrestre, creando quindi dei dejavu inconsapevoli negli umani, vale a dire che molte scelte che erano destinati a fare, tornando indietro, preda di una sorta di presentimento, non sono successe e non hanno compiuto. Ora addirittura c’è chi dice che se Sam e Dean non combatteranno tra di loro, nei panni miei e di Michael, sarà tutta colpa tua.”

“Questo è assurdo.”

“Davvero? Quindi non hai ucciso Dean tutte quelle volte, per traumatizzare i fratelli in modo tale che nel momento cruciale, decidessero di stare insieme, proteggendosi l’un l’altro, a causa dello shock perpetrato durante questa esperienza, in modo che non dessero il loro benestare per fare da tramiti e in questo modo non sarebbe stato possibile trovare dei tramiti per combattermi? Geniale, fratello, devo ammetterlo, anche se in realtà, una cosa che non avevi previsto, ha funzionato di più di tutta quella manfrina.Quei famosi sei mesi in cui Dean Winchester è rimasto MORTO.”

“Loro non possono avercela con me per questo!!”

“Davvero? Beh, in fondo, hai solo dimostrato di voler proteggere il DIAVOLO, mettendoti contro gli angeli, manipolando la mente dei tramiti, per convincerli a non cedere il loro corpo, che sarà mai!” ridacchiò Lucifero.

“LORO NON AVREBBERO ACCETTATO COMUNQUE!!” Gridò Gabriel, stufo che gli venisse data la colpa di tutto.

Lucifero tornò serio.

“Forse, o forse no, ma ad ogni modo, tu sei consapevole che hanno solo bisogno di trovare un capro espiatorio cui dare la colpa di tutto, vero? Prima ero io, ora sei te…e in tutto questo, il tuo dolce innamorato non capisce! Vieni con me, ti dice, è facile per lui, perché non sarà lui che gli angeli prenderanno, se dopo quello che tu hai fatto, farai l’ennesima azione ribelle, alleandoti con i Winchester. Lui non sa quanto ti costerebbe! Sai che dovrai prepararti a combattere anche contro di me? Gli angeli hanno stabilito tra le varie punizioni, anche questa. O la prigione celeste, o farti possedere da Michele, qualora Dean dovesse rifiutarsi. Una punizione esemplare per la tua ribellione.”

“Credi davvero che io..abbia paura di LORO?” chiese freddamente Gabriel.

 “ Resta al mio fianco, Gabriel..passa dal carro del vinciore.. e sarai ricompensato. Faremo piazza pulita di tutti gli angeli ipocriti che ti hanno fatto sentire perseguitato. ”

“Io..non posso…Castiel..lui..non me lo perdonerebbe..”
Lucifero sorrise. “Capisco. Scegli lui.”

“Ora che vuoi fare…uccidermi?” sospirò l’arcangelo.

“Non ne ho motivo ora,  MA se intralcerai la mia strada..ricordati queste parole..” disse scomparendo nel nulla.
 
 
 




*

Il resto lo sapete… Credo che Lucifero sperasse che Gabriel avesse cambiato idea o che perlomeno non si sarebbe messo in mezzo..ma non fu così.. “ disse Cas.

“C’è qualcosa che non ci torna…” disse Dean grattandosi la testa. “ Gabriel VOLEVA uccidere Lucifero quel giorno, ma Lucifero non voleva uccidere lui? Ma com’è stato possibile che l’avesse mandato in una dimensione fatata, se è stato pugnalato a morte dalla lama angelica?”

“Ehm..già..ci siamo dimenticati di spiegare questo dettaglio..” disse Castiel, guardando Gabe, che ridacchiò nervosamente.

“Okay, le cose stanno così. Quella non era una vera lama angelica!” disse Gabe.
“COSA??”

“Andiamo, se non sono morto, avreste dovuto intuirlo, no? Diciamo che..era una lama incantata per il cosiddetto altro mondo, quello fiabesco. Non chiedetemi come sapevo di esso, devo proteggere i miei informatori. La mia idea non era quella di uccidere Lucy, ma di spedirlo in quel mondo. Lui è stato molto più furbo di me e ha infilzato lui me, con quella lama, avrebbe potuto benissimo schivarla, ma ha voluto proprio colpirmi, perché sapeva che gli angeli non mi avrebbero mai lasciato in pace.”
 
Detto questo, fu il turno di Castiel, di raccontare come si era sentito, una volta appreso della morte di Gabriel.

“Io non ero a conoscenza di tutti questi retroscena, ero solo venuto a sapere che Gabriel aveva mantenuto la sua promessa, che si era messo contro Lucifero e che aveva pagato con la vita per questo! Dopo la sua morte, mi sentii annientato..”
 
Dicendo questo, Castiel ricordò quei momenti. Lui che si chiudeva in Paradiso, da solo, a piangere, in ginocchio, a gridare, dove era sicuro che non poteva vederlo nessuno.
 
“Avresti dovuto dircelo che stavi male! ti saremmo stati vicini!” lo rimproverò Sam.

“Se non aveva voluto condividere questo legame con me, quando ero ancora in vita, figuratevi quando non c’ero più. Voi non capite l’orgoglio degli angeli. È raro che ci mostriamo quando cadiamo e sto parlando di una caduta morale.” Disse Gabriel.

“E poi non volevo darvi altri problemi a cui badare.” Disse Castiel.
 
 
 
 






















Note dell'autrice: per riuscire a mantenere la promessa di finire questo capitolo con la morte di Gabe, ho dovuto fare un cap più lungo degli altri, in modo da farlo più corposo xd credetemi, se avete fatto fatica voi a leggerlo, pensate io, che sono dovuta andarmi a leggere e rileggere le parti in cui si parlava di Lucifero nei capitoli scorsi per il timore di cadere in contaddizione ahha xd e meno male che l'ho fatto! Stavo dimenticando cose importanti! Comunque ora ho scritto tutto per quello che riguardava la faida con Lucifero! Allego qui le parti dove parlano nei capitoli scorsi per chi come la sottoscritta vuole andare a rileggerle e vuole evitare di diventare scemo a cercare i capitoli xd almeno vi risparmio sto fastidio xd

allora, quando parlano per la prima volta di lucifero e gabe, è nel cap 10 di "il quinto mondo" 

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3759064

  ne parlano ancora nel capitolo 37! https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3769414&i=1

nel prossimo passiamo direttamente a quando Cas lo trova nel mondo delle fiabe, state tranquilli, saranno scene brevi! Più che altro a me preme di scrivere quando lo porta fuori di li!  
   
 
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