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Autore: gamberosolitario    23/06/2018    0 recensioni
[https://it.wikipedia.org/wiki/Vandal_Hearts_II]
Nel Sacro Anno 986, Lagore, il Re di Natra, fu assassinato da sua moglie, la Regina Agatha, e dall’amante della Regina stessa, il Cardinale Ladorak.
Dopo aver reso l'infante Principe Franz il nuovo Re, la Regina nominò il Cardinale come Premier. Insieme, loro assunsero il potere con il pugno di ferro, uccidendo tutti i loro oppositori.
L’aggressivo ruolo di Ladorak fu rinforzato da un truppa di Cavalieri d’elite. Usando torture, inganni ed informatori, questi Cavalieri distrussero spietatamente tutti i loro avversari. Questi Cavalieri erano soprannominati "Cavalieri Neri".
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nirvadia

Cattedrale di Nigran

 

La cattedrale era una delle costruzioni più imponenti di sempre. Al suo interno, da secoli, venivano incoronati i Re di Natra.

Di notte, i Draghi Bianchi, più Yuri, Nicola, Clive, Adele e Rosaly giunsero alla cattedrale. Adele era armata di scettro ed era una buona maga; Rosaly, tra tutti era ampiamente la più debole, tuttavia, se la cavava con l’arco e voleva essere d’aiuto.

Qui, trovarono Mahler a capo di trenta Seguaci.

Adele: “E’ stato stregato da Godard… non è più lucido… lo vedo da qui.”

Cid: “In questo caso, mi occuperò io di lui, mentre voi vedetevela con gli altri.”

Cid prese la direzione della Calamità. Intanto, gli altri abbatterono facilmente i Fanatici.

Cid, dopo essere arrivato vicino Mahler, lo purifico completamente.

Mahler: “Cosa è successo?”

Cid: “Ti ho liberato da ben due incantesimi… il primo è quello per cui Godard ti aveva reso suo schiavo, l’altro riguarda l’oscurità nel tuo cuore…”

Adele raggiunse Mahler e lo abbracciò.

Cid: “… anche tu, come Yuri, un tempo eri un normale essere umano… poi, Godard avvicinò anche a te alle tenebre… ora, se nel tuo cuore non ci fosse stata una goccia di bene, non saresti mai tornato un umano.”

Pratau: “Mahler… cosa sta facendo Godard in questa cattedrale?”

“Io non lo so… so solo che si trova nei sotterranei… ma dovete fare attenzione alla Calamità che è rimasta…”

Yuri: “Stai parlando di Mohosa?”

“Lui è diverso da me e Yuri. Quando Godard lo ha potenziato con le sue tenebre, lui era già connesso con quell’oscurità. E’ successo che i suoi poteri, col tempo, sono cresciuti a dismisura… finendo quasi per raggiungere quelli di Godard. Attualmente, Mohosa è la Calamità più forte e pericolosa…”

Un’esplosione distrusse la cattedrale. I nostri caddero ma si rialzarono subito.  Una creatura era uscita dalla cattedrale, distruggendola dall’interno. Davanti a loro, era apparso un enorme Drago.

Cid: “E’ Mohosa… lo riconosco…”

Il drago era di un colore marrone scuro ed aveva due grandi ali.

Dalla sua bocca partì una potentissima onda di fuoco. Per poterla parare, si dovettero unire le Barriere di Maria ed Adele. Tutti gli altri contrattaccarono nello stesso momento. Ma il drago sopravvisse.

Cid corse velocissimo verso il mostro, poi saltò altissimo e colpì con la sua spada il cuore della bestia. Dopo pochi secondi, il corpo del mostro si dissolse completamente.

I nostri proseguirono in un passaggio verso i sotterranei, fino a quando non si trovarono faccia a faccia con Godard, nel corpo di Franz. Si trovavano in una grande caverna; erano quasi al buio ed a terra c’era solo sabbia. Godard questa volta aveva un abito rossastro ed era diventato più forte, rispetto l’ultima volta in cui lo avevano combattuto.

Nicola: “Siamo arrivati alle battute finali.”

Godard: “Cid… nelle tue mani, vedo una spada che un tempo era stata mia. Ma sappi che non ti basterà… sto risvegliando un Essere molto più forte e pericoloso.”

I nostri si gettarono tutti al suo attacco.

Gordad: “Ultimatum!” – dal suo corpo, partì un’onda d’urto che stese tutti, tranne Cid. La sua spada lo aveva protetto.

Il nostro eroe, con in mano la spada leggendaria, si diresse come un razzo verso il suo acerrimo nemico. Saltò in aria e cerco di colpirlo, ma quest’ultimo schivò la spadata e contrattaccò con un poderoso pugno, rompendo due costole a Cid e scaraventandolo a diversi metri di distanza.

Godard: “La mia forza ha raggiunto livelli divini… dopo averti sistemato, raderò al suolo questo pianeta.”

“Non te lo permetterò…” – si rialzò e le costole gli si aggiustarono da sole, quindi corse di nuovo verso il suo obiettivo, questa volta ancora più veloce di prima – “… GOOODAARDDDD!!”

Questa volta, Cid riuscì a colpire Godard con un suo fendente, prendendolo al torace. Il corpo non fu tagliato in due perché non era più un corpo umano normale, tuttavia, si aprì un enorme squarcio sulla sua veste e la sua pelle.

Godard: “… non hai ancora visto niente…” – ridendo, si lasciò cadere nella sabbia. La caverna iniziò a tremare, e dopo pochi secondi, uscì un enorme mostro dalla sabbia. Era una creatura molto più grande del drago in cui si era trasformato Mohosa; un mostro dalla forma indefinibile.

Cid: “Così… questa è la sua forma finale. Ebbene, non potrò battere un tale Essere da solo. Ho bisogno dei miei amici… Reditus!”

Tutti i compagni di Cid si rialzarono.

Cid: “Questa è la vera resa dei conti… andiamo!”

“Io vedo tutto… percepisco qualsiasi cosa… sono diventato un Dio…”

I nostri lo attaccarono tutti insieme, ma il mostro dalla forma indefinibile sembrava intangibile e nessun attacco sembro ferirlo veramente.

Mahler: “Il suo punto debole è il suo cuore… ma il suo cuore non è nel suo corpo… dovremo trovarlo.”

Cid: “Forse, ho capito dove si trova…” – si tuffò nella sabbia. D’improvviso, si trovò a nuotare sott’acqua. L’unica luce veniva dalla sua spada. Il giovane eroe scese per decine di metri. A breve, sarebbe morto affogato. Ma, poi, Cid trovò il cuore del mostro. Si trattava di un organo grande quanto una casa. Gli conficcò la sua spada all’interno, distruggendolo, ma la sua spada si spaccò e si frantumò in mille pezzi.

Cid risalì di nuovo, fino a raggiungere la superfice. L’enorme mostro precipitò nella sabbia da dov’era comparso.

“NOOO…. E’ TUTTO PERDUTOOO!!”     

Il mostrò sparì per sempre.

Adele: “Abbiamo vinto!!”

Un terremoto iniziò a percorrere l’intera caverna.

Yuri: “Nooo… non è ancora finita!”

Godard, o quello che rimaneva di lui, uscì fuori di nuovo dalla sabbia. Era poco più alto di un uomo normale, ma le sue fattezze erano a metà tra un uomo ed una bestia. Sembrava ferito gravemente ed era in preda al dolore ed alla rabbia.

Intanto, le scosse di terremoto continuavano.

Maria: “No!! E’ tornato!”

Clive: “E’ immortale…”

Hammet: “Quante volte dovremo ucciderlo ancora?!”

Pratau: ”No… questa è la sua ultima forma… sta morendo ormai… dobbiamo dargli solo il colpo di grazia.”

Cid: “Andate via! Se rimaniamo tutti qui per finirlo, finiremo uccisi tutti sotto le macerie… lasciatemi da solo qui! Gli darò io il colpo di grazia.”

Godard creò una palla di fuoco e la lanciò sui nostri. Nicola porse la sua spada a Cid, che bloccò il colpo nemico.

Cid: “Correte via… vi raggiungerò subito.”

I compagni di Cid decisero di proseguire verso l’uscita della caverna.

La spada che Cid aveva ricevuto da Nicola era imbevuta del potere dell’elemento Sacro.

Venti minuti dopo, i nostri erano preoccupati ad aspettare fuori dalla caverna. Finalmente, arrivò Cid.

“Non pensavate che potessi morire così facilmente, vero?”

Tutti gli andarono incontro. Alcuni lo abbracciarono.

“Comunque, in realtà, sono stato salvato da qualcuno…”

Venti minuti prima

Nella caverna

Cid stava combattendo contro quello che rimaneva di Godard.

Godard: “Io mi impossesserò del tuo corpo… non è ancora finita… non finirà mai.”

Ma, all’improvviso, s’immobilizzò.

“Cosa mi succede?! C’è una forza che mi si oppone…”

Fu in quel momento che Cid vide il fantasma di Re Franz alle spalle del mostro.

Cid: “Non può essere…?!”

“Ragazzino… non ci provare nemmeno!”

Re Franz: “Prode guerriero… per favore, dai il colpo di grazia a questa creatura dimenticata da Dio. La sua anima è stanca… ha vissuto fin troppo.”

Cid: “Come lei comanda, Vostra Maestà.”

Finalmente, riuscì a dare il colpo di grazia alla creatura. Il fantasma si congedò con un “grazie” e sparì nel nulla.

 

Adele: “Re Franz ti ha salvato?! Stupefacente!!”

Gilti: “Ora che è caduto Godard, credo che per noi si prospetterà un lungo periodo di pace.”

Pratau: “Temo di no! E’ andata distrutta la Cattedrale di Nigran, che era il simbolo della religione di San Nirvath… ho idea che questo sarà l’inizio di tutta una nuova serie di conflitti, purtroppo…”

 

Come il Barone Pratau aveva immaginato, la caduta della Cattedrale causò altri battaglie. Il Doppio Impero e Vernantze si dichiararono guerra a vicenda, e i conflitti si allargarono a tutto il continente di Rognant.

Una cosa era certa: il tempo degli Dei e dei Diavoli era finito.

 

Barone Pratau. Per aver fallito di riunificare Natra, provò ad suicidarsi, fallendo. Dedicò il resto della sua vita ad occuparsi di un Paese ferito ancora profondamente. Purtroppo, finì ucciso da dei terroristi.

 

Lira. Posò le armi, per diventare un’infermiera e potersi occupare delle persone bisognose, tra cui vecchi, feriti e bambini. S’innamorò di un artista, che gli dedicò un quadro, che divenne molto famoso. I due, poi, si sposarono.

 

Pike. Si scoprì un abile uomo d’affari ed aprì tutta una serie di taverne, accumulando una grossa ricchezza. Tuttavia, un giorno perse tutto al gioco e fu aiutato da sua moglie…

 

Maria. Sposò, sorprendentemente, Pike e passò tutta la sua vita a tirare fuori da guai suo marito. Ebbero molti figli.

 

Hammet. Anche dopo la morte di Godard, il suo spirito vendicativo non si era ancora dissipato. I demoni continuavano a perseguitarlo di notte. Continuò a dare la caccia ai Fanatici che rimanevano, uccidendoli tutti senza pietà. La sua ira ebbe modo di placarsi solo un giorno; quando, tra le braccia di un Fanatico che aveva ucciso, riconobbe un neonato dai capelli biondi. Quel giorno prese con sé il neonato e non uccise mai più altri esseri umani. Lui ed il suo figlio adottivo si ritirarono sulle montagne.

 

Vlad. Ritornò nella sua isola d’origine e divenne il capo dei ribelli che si opponevano al duro regime di Vernanzte, che aveva imposto fino a quel momento a quell’isola. Dopo la sua morte, che avvenne per vecchiaia, fu ricordato come l’eroe che aveva liberato la sua isola natia e gli fu dedicata una statua di cinque metri.

 

Gilti. Divenne un noto poeta e cantastorie. Si sposò, formò una buona famiglia ed ebbe una vita felice. Tuttavia, molti anni dopo, da vecchio, un giorno scomparve e non se ne seppe più niente.

 

Agress. Dopo la caduta della Cattedrale, scomparve nel nulla. Molti anni dopo, iniziarono a circolari voci di persone che l’avevano vista tra le fila dei Cavalieri Nomadi, dei guerrieri che venivano dall’Oriente e che in seguito avrebbero conquistato una buona parte del continente.

 

Dieci anni dopo

Una foresta fuori il nuovo villaggio di Polata

Un uomo era steso su un albero. Aveva un po’ di barba incolta; i capelli riuniti in un codino; un mantello ed una bandana viola scuro.

Una coppietta camminava nella foresta. L’uomo aveva i capelli e la barba biondi, la donna era bruna e carina.

“Non può essere…?!” – disse l’uomo. I due riconobbero l’uomo, e lui riconobbe loro.

Rosaly: “Fratellone!”

Clive: “Cid… cosa ci fai qui?”

L’uomo si alzò, sorridendo – “Non sapevo che vi eravate trasferiti qui… sono qui semplicemente di passaggio.”

Rosaly: “L’ultima volta che ci eravamo visti, è stato sette anni fa… al nostro matrimonio.”

Clive: “Mi dispiace per Adele… alla fine, decise di sposare Mahler…”

Cid: “Si, alla fine, sono riuscito a superarlo… ho riscoperto la bellezza e la pace di vivere da soli e liberi… da piccolo, era il mio sogno… te lo ricordi, Clive?”

“Come potrei dimenticarlo… è passato così tanto tempo… ma sono cose che ti rimangono impresse per sempre.”

Rosaly: “Ma cosa hai fatto tutto questo tempo? Non sarai tornato a fare il bandito??”

“Noo, niente bandito. Ho viaggiato, un po’ per tutto il continente. Quando si viaggia, non si finisce mai d’imparare cose nuove. Mi porto dietro ancora la mia spada, ma raramente mi è servita in questi anni. Forse, la pace è effettivamente, arrivata… dopotutto.”

Clive: “Hai saputo di Yuri?? Sei anni fa, fondò una nuova Chiesa… da allora, è diventato Papa… chi l’avrebbe mai detto?!”

“Sono felice per lui… ditemi una cosa… voi due, siete felici?”

Rosaly: “Certo che lo siamo… ed io sono anche incinta.”

“Ne sono felice… tuttavia, ora devo andare… mi occupo di commercio e devo andare a trattare con un mercante qui in zona… vi prometto che vi verrò a trovare in seguito.”

Cid abbracciò entrambi.

Clive: “Stammi bene.”

Rosaly: “Ti voglio bene, fratellone…”

Cid salì sul suo cavallo e partì alla riscossa. Dietro di lui, c’era il tramonto.

 

The End

   
 
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