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Autore: terryoscar    04/08/2018    5 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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L’astuzia del Generale
 
Palazzo Jarjeyes
 
Qualcuno bussa al portone del palazzo, la cameriera si precipita ad aprire.
 
“Buongiorno, sono una delle ragazze di madame Beltrin, sono venuta a consegnarvi l’abito dello sposo …. Eccolo qua ….. tenete.”
 
Entro nel salone, vedo la cameriera con una grande scatola tra le mani, mi avvicino e le chiedo: “E’ l’abito di Andrè?”
“Si madame Marianne,dove lo porto?”
“Ma nella stanza di Andrè, su portiamolo di sopra, così lo tiriamo fuori da lì, altrimenti si sciupa!”
“Si madame.”
 
 
Qualche giorno dopo
 
E’ quasi l’alba, mi sono svegliato da un po’, non riesco più ad addormentarmi, è meglio che mi alzi, tanto tra poco più di un’ora Oscar ed io andremo in caserma.
Con tutta calma mi sono dato una rinfrescata ed ho indossato la divisa, mi appresto ad uscire dalla mia stanza per andare in cucina, percorro il corridoio del palazzo, che stamattina mi sembra più enorme del solito, forse perché non c’è nessuno, in casa tutti dormono, è ancora presto.
Entro in cucina, sento il profumo del cioccolato appena fatto, credevo che a quest’ora non ci fosse nessuno, invece intravedo un’ombra in cucina, avanzo di qualche altro passo e con mia meraviglia, vedo una chioma bionda seduta al tavolo a sorseggiare una tazza di cioccolato caldo.
 
Sento dei passi dietro di me, e senza voltarmi dico: “Sei tu Andrè, ti va una tazza di cioccolata calda, l’ho appena preparata!”
Sorrido, avanzo dietro di lei, la abbraccio e poso un bacio sui suoi capelli profumati, le dico: “Ehi Comandante, da quando in qua la mattina prepari la cioccolata!”
“Pensavi che non ne fossi capace Andrè?”
“Non ci ho mai pensato Comandante, però so che sai benissimo impugnare una spada ….”
Mi chino su di lei e la bacio, le siedo accanto, mi porge l’altra tazza, mi dice: “Tiene l’ho appena fatta.”
“Sei mattiniera Oscar.”
“Anche tu Andrè, perché in piedi a quest’ora?”
“Non so, mi sono svegliato e non riuscivo più ad addormentarmi, e tu?”
“Ho dormito poco e male … tanti pensieri …….”
“Quali pensieri Oscar, forse ti stai ricredendo, non ti va più di sposarmi?”
“Ma cosa dici Andrè? È solo che …… Andrè fino a pochi mesi fa,io e te eravamo …. Amici … e io ti ho sempre visto come mio … fratello … e adesso ..”
“Ah ah! ..”
“Cosa c’è perché ridi?”
“Niente, è che …  eccome se lo ricordo, in più di un’occasione mi hai ribadito che fidanzarti con me, era come commettere un incesto ah ahah! …. E poi quella tua strana gelosia con Anne …”
“Strana dici? Ma se quella gatta morta ti è venuta dietro nonostante sapesse che tu eri il mio fidanzato e …”
Allungo la mano e con il pollice le pulisco le labbra sporche di cioccolata, le dico: “Fidanzata ….. tra qualche giorno, potrò chiamarti moglie …”
 
Mi avvicino, la bacio, la stringo, mi allontano da lei, sorrido.
 
“Oscar sei davvero dolce, le tue labbra hanno il sapore della cioccolata!”
 
La mano di Andrè accarezza la mia guancia, la mia mano intreccia la sua,la bacio, Andrè mi sorride, mi dice: “Sto contando i giorni … desidero con tutto me stesso che tu diventi mia moglie …voglio addormentarmi stringendoti tra le mie braccia, voglio svegliarmi e vederti accanto a me, voglio accarezzarti, perdermi nel tuo profumo, voglio dividere il letto con te, senza nascondermi più, o temere di essere scoperti ed essere continuamente rimproverati da tuo padre. Ti voglio … ti desidero Oscar …”
 
I nostri pensieri vengono distolti dal tossicchiare di qualcuno che è appena entrato in cucina.
 
“Scusatemi se interrompo l’idillio, ma ormai è troppo tardi per andare via!”
“Alain!”
“Buongiorno fidanzatini, come va? Vedo che siete già pronti per prendere servizio, ma non è un tantino presto?”
“Be, si, ma Oscar ed io ci siamo svegliati un po’ prima e allora …”
“Capisco, certo che non vorrei essere al vostro posto, per combinare qualcosa siete sempre costretti a nascondervi, con un Generale costantemente alle spalle ...”
“Ma cosa hai capito Alain?!! Noi ..”
“Andrè, mancano o no ancora due ore abbondanti per prendere servizio, e non mi dite che adesso Voi due andrete in caserma che non è così, comunque era ora che vi prendeste un po’ di libertà.”
“Alain, piuttosto tu che fai a quest’ora in cucina, non è presto anche per te?”
“E’ vero, è che Sabrina ed io siamo svegli da un pezzo, e mi ha chiesto una tazza di cioccolata, vedo che voi la state già bevendo.”
“Si Alain, ce n’è dell’altra nel pentolino, ed è ancora calda.”
“Andrè, Comandate, ho da darvi una splendida notizia … diventerò padre!”
 
Andrè si alza e abbraccia Alain.
 
“Congratulazione Alain, che bella notizia!”
“Grazie Andrè!”
Lo guardo, e gli dico anch’io: “Ti faccio i miei auguri …. lo sapevo, me l’ha detto ieri sera mio padre.”
“Andrè, Comandante, adesso mi aspetto da voi una notizia come questa!”
“Ma Alain, dacci almeno il tempo di sposarci!”
“Ma su Andrè,per mettersi a lavoro non serve certo sposarsi prima ah ah!”
“Alain!”
“Su Andrè, lo sai che dico ciò che penso, e poi non è così per caso? Beh comunque buon divertimento ihihih! Adesso scusami Andrè, ma porto la cioccolata a mia moglie, immagino che ora Voi ve ne andiate, Vi consiglio di fare in fretta, prima che il vec … cioè volevo dire, prima che il Generale passi in rassegna le vostre stanze e non vi trovi …. A dopo!”
 
Alain prende le due tazze e lascia la cucina.
 
Andrè mi prende la mano e mi dice: “Oscar, Alain ha ragione, andiamo via immediatamente, tuo padre potrebbe svegliarsi prima del solito e se ci trovasse pronti ad andare via andrebbe su tutte le furie, io dico di tagliare la corda.”
Lo guardo con infinito amore e gli dico: “Andiamo Andrè.”
 
 
E’ ancora buio, ma non manca molto all’alba, Andrè ed io prima di recarci in caserma, siamo passati al nostro solito posto, dove stiamo vivendo il nostro amore, la nostra passione …….Andrè è una continua scoperta, ogni volta si inventa qualcosa di nuovo, riesce a farmi sorridere di qualsiasi cosa, è un uomo dolce, premuroso, instancabile! Ci amiamo senza riserve, rubiamo al tempo ogni minuto che ci offre, fino a che non giunge il tempo di lasciarci andare e indossare nuovamente le nostre divise, per compiere anche oggi il nostro dovere.
 
 
 
Mancano due giorni al nostro matrimonio, palazzo Jarjayes è in fermento, è diventato invivibile: c’è confusione, un continuo via vai incredibile, mia madre e le mie sorelle si assicurano che tutto sia perfetto, tutti non fanno altro che dirmi cosa devo e non devo fare. Mio padre continua a tenermi impegnata con i miei allenamenti, e di tanto in tanto lancia qualche battutina al povero Andrè riguardo alla sua alimentazione, e sinceramente non ne capiamo il motivo. Mah! Sarà qualche altra stramberia che si è inventato.
 
Sono in ufficio, a firmare gli ultimi rapporti, prima di assentarmi per un piccolo congedo matrimoniale, sento bussare alla porta.
 
“Buongiorno Comandante!”
“Buongiorno Colonnello De Guillé.”
“Mi avete mandato a chiamare Comandante?”
“Colonnello, in questo cassetto ho riposto tutti i rapporti firmati e nell’altro ci sono gli elenchi dei turni di lavoro dei soldati, quindi in mia assenza, non dovrete preoccuparvi di prepararli.”
“Grazie Comandante. Bene Comandante, a quanto pare è tutto pronto, da oggi Voi e il Capitano Grandièr siete in licenza.”
“Si Colonnello, questi due giorni ci serviranno per organizzare le ultime cose.”
“Mi fa piacere …. Comandante ma … permettetemi una domanda … ma Voi pensate ancora di prestare servizio? Voglio dire, Vi sposate e continuerete a svolgere questo lavoro?!!”
Sorrido e rispondo: “Vedete Colonnello, io sono un soldato, questo è quello che so fare. Sinceramente, mi ci vedete a casa a fare la calza? Non saprei come passare il tempo. E poi, mi piace quello che faccio.”
“Sinceramente…..no….non vi ci vedo a casa! Però non Vi capisco, comunque non mi permetto di chiedere altro. Bene non mi resta che salutarvi e auguravi ogni bene.”
“Vi ringrazio Colonnello, comunque ci vedremo dopo domani alle nozze, con la Vostra signora.”
“Si certo Comandante!”
 
 
Sono passato dalle camerate per salutare i miei amici.
 
“Ehi Capitano, e così il gran giorno è arrivato, ormai mancano solo due giorni, e poi il Colonnello ti mette il cappio al collo ah ahah!”
Un secondo incalza: “Certo Andrè, che nella storia dell’esercito francese, non si è mai visto che due ufficiali si sposino ah ahah! … Ma con due come Voi, tutto è possibile!”
Un terzo aggiunge: “Andrè, non ti intimorisce l’idea di sposare il Comandante Oscar, sai, lei è abituata a comandare, non a obbedire ah ahah!”
Un altro ancora interviene: “Su lasciamo stare Andrè, non vedete poverino che non gli abbiamo fatto dire nemmeno una parola! .. Su forza Andrè dicci qualcosa, vogliamo il discorso prima che tu venga messo agli arresti a vita ah ahah!”
Sorrido e rispondo: “Beh, se mi parlate in questo modo, è perché la maggior parte di Voi è sposato, quindi sapete già a cosa andrò incontro, ma sono sicuro che la mia sarà una dolce e interminabile tortura ah ahah!”
“Ben detto Andrè ah ahah!”
 
 
 
Sono ancora nel mio ufficio, sto riponendo gli ultimi documenti in archivio, quando sento bussare alla porta.
 
“Avanti!”
 
Vedo il caposquadra accompagnato dai Sodati della Guardia, si mette sull’attenti e mi dice: “Comandante Vi dispiace venire fuori dall’ufficio per qualche minuto?”
“Cosa succede?”
“Nulla di importante Comandante, se non Vi dispiace …”
“Ma si certo, adesso arrivo!”
Esco dal mio ufficio e, nel corridoio, vedo tutti i miei soldati schierati davanti a me sull’attenti, ad aprire la fila c’è Alain.
Andrè mi si avvicina e mi dice: “È un modo di porgere i loro auguri al loro Comandante, Oscar.”
“Sono davvero commossa, grazie … soldati!”
 
Appena rispondo anch’io al saluto militare, sento partire uno scoscio di applausi, e all’unisono mi dicono: “Auguri Comandante, auguriamo a Voi ed al nostro Andrè ogni bene!”
Lo sguardo si illumina, a me non rimane che mormorare commossa: “Grazie ancora amici!”
 
 
 
Palazzo Jarjayes
 
La tensione al palazzo aumenta, tutti si danno un gran da fare per le nozze ormai imminenti.
C’è un gran numero di personale per l’allestimento del giardino,vedo sistemare tavoli e sedie, nel parco sono stati allestiti dei tendoni per ripararci dal sole, e sotto sono posizionati i tavoli per gli invitati, ricoperti con lunghe tovaglie bianche. Ad ogni tavolo, sono affiancate le sedie, anch’esse rivestite con un morbido tessuto bianco. Al centro verranno posizionati degli addobbi floreali, per ornare i tavoli. Stanno poi predisponendo lo spazio per i musici e per ballare. Ho voluto che tutto fosse all’insegna della grandiosità, nonostante mia figlia sia assolutamente contraria. Abbiamo trovato un accordo, uno sfarzo sobrio, senza orpelli, ma comunque opulento, per festeggiare il matrimonio dell’erede del casato. La mia amata piccola figliola!
 
Osservo e faccio attenzione affinché tutto venga fatto nei migliori dei modi.
 
“Generale Augustin, ormai è quasi tutto pronto, non preoccuparti, vedrai che andrà tutto per il meglio, proprio come tu desideri!”
“Nanny, nulla sta andando come io desidero e lo sai bene!”
“Ma di cosa ti lamenti Augustin?”
“Oh lascia stare che è meglio ……”
“Beh e adesso cos’è tutto questo mal contento … comunque va bene, come vuoi, io vado.”
“No un momento aspetta, senti Nanny, cerca di convincere tu mia figlia a congedarsi ed a …. Dedicarsi a tuo nipote …….. in tutto e per tutto, mi comprendi vero?”
“E come non potrei comprenderti Augustin, ormai non dici altro da quando hai favorito questa unione!”
“Quindi Nanny, stasera che Oscar rientrerà a palazzo falle un bel discorsetto, fa capire a mia figlia che adesso è suo compito … cioè da dopo domani sera, che deve stare continuamente a stretto contatto con Andrè, almeno finché ….…”
“Non rimanga incinta!! Lo so, lo so Augustinnn!”
“Cos’è questa cantilena Nanny?! Per caso mi stai canzonando?”
“Come potrei mio caro Augustin, te l’ho già detto, ormai non fai che ripeterlo all’infinito, ma sta tranquillo tanto i ragazzi non hanno bisogno di essere istigati a fare certe cose, ormai sanno quello che fanno!”
“Mi prendi in giro Nanny, lo so benissimo che sono ben due mesi che non fanno altro, e mia figlia non è ancora rimasta incinta, e questo per me è un motivo di preoccupazione!! Capisci adesso?”
“No, sinceramente non ti capisco. E poi non è detto che una donna rimanga subito incinta, lo sai o no?”
“Ma cosa dici? Ma se Margherite, nemmeno la sfiorai che … che … rimase incinta!”
“Questo non significa che valga anche per Oscar, magari ci vorrà qualche mese prima di ….…”
“COSA?!!! Non lo dire nemmeno per scherzo, che Dio non voglia! Io non intento aspettare ancora per avere il mio erede, mi auspico che la sera stessa delle nozze vadano a letto in due e si alzino in tre a costo di mettermi dietro la porta ed assicurarmi personalmente che Andrè faccia del suo meglio!”
“Augustin ma ti rendi conto di ciò che dici?”
“Certo che si, e poi lo sai che è l’usanza che abbiamo a Versailles, e non solo lì: quando due futuri sovrani convolano a nozze, i genitori dei principi stanno tutti dietro alla porta ad origliare, per accertarsi che facciano il loro dovere, per avere l’erede al trono.”
“Augustin, ma qui non siamo a Versailles, e mio nipote e la mia bambina non sono dei futuri sovrani!”
“Nanny, per me è come se lo fossero, quindi che si diano da fare immediatamente, sono stato chiaro?”
“Sei davvero impossibile …”
“Non dire sciocchezze, piuttosto, ti stai occupando personalmente della dieta di tuo nipote? Solo cibi sani e nutrienti ……. e di prima scelta! E poi, di ad Andrè che in questi due giorni deve riposarsi e non fare nulla, sai per darsi da fare al meglio per la prima notte di nozze.”
“Se l’hai dimenticato Augustin, la loro prima notte di nozze c’è già stata, due mesi fa, a quanto sappiamo entrambi, quei due non hanno fatto altro per tutto il tempo, quindi sta tranquillo e pazienta che a breve arriverà il tuo primo nipote, magari è già in arrivo.”
“Uhmmm ……”
Vedo Nanny felice, giungere le mani e mi dice: “Se sarà una bambina, vorrei che somigliasse alla mia Oscar e …”
“COSAAA?!!! Non lo dire nemmeno per scherzo, voglio che sia un maschio, e su questo non transigo … anzi stasera stessa dirò ad Andrè di concentrarsi in merito e di ….… mangiare tanto e di bere tanta cioccolata …... così recupererà le forze e ….”
“Augustin stai farneticando, è meglio che vada altrimenti prendo il mio mattarello e te lo suono in testa di santa ragione!”
“Invece di dire idiozie Nanny, è meglio che tu te ne vada!”
Vedo Nanny allontanarsi borbottando: “Oh Questa poi …”
 
 
Vedo arrivare una schiera di donne, varcare il salone.
 
“Buongiorno Generale, siamo le sarte di madame Beltrin, dobbiamo consegnare l’abito e tutto il necessario di madamigella Oscar.”
Sorrido felice e ribatto: “Si certo da questa parte, vi faccio strada, andiamo!”
 
 
 
E’ pomeriggio inoltrato, sono seduto nel salotto a fumare la mia pipa, le parole di Nanny di stamattina mi tormentano, rimbombano continuamente nella mia testa; mi ha detto che non tutte le donne rimangono incinta immediatamente, mi chiedo, e se Oscar fosse una di queste? Devo riconoscere che lei e Andrè stanno insieme già da due mesi e lei non mostra segni tangibili di alcuna gravidanza, anzi, il mese scorso ho visto le sue pezze ed erano sporche!
Tamburello nervosamente con le dita, vedo entrare Marguerite, che mi porge il mio solito bicchiere pomeridiano.
 
“Cos’hai Augustin, sembri nervoso?!!”
“No, non ho niente, piuttosto dimmi, Oscar è tornata dalla caserma?”
“Non ancora Augustin, lo sai che prima di sera i ragazzi non rientrano.”
“Certo che lo so, quei due passano prima per il casino e poi tornano a casa.”
“E tu come lo sai?”
“Non ci vuole mica poi tanto a capirlo, lo si legge in faccia quando tornano a casa, e come si batte con me … tutta quella energia che tira fuori! E poi me lo riferisce Antoin, il custode, gliel’ho chiesto.”
“Vuoi dire che lo hai incaricato di informarti? Quindi li fai spiare?”
“Ma no, che spiare! Marguerite,lui si accerta se passano tutte le sere di là e basta, non gli ho detto mica di guardarli!”
“Ci mancherebbe solo questo Augustin, che rimanesse lì a guardarli, e poi a te cosa importa di cosa fanno Oscar e Andrè?! Ti ricordo che tra poche ore saranno sposati e …”
“E basta con questa storia Marguerite, lo so benissimo che quei due si danno da fare è solo che … insomma Marguerite io … sono davvero preoccupato, come puoi tu essere così tranquilla, qui lo sappiamo tutti che quei due … e proprio per questo sono preoccupato che Oscar non ancora ….… insomma che le servono ancora le sue pezze, capito adesso?”
“COSA?!! Augustin, smettila!! …”
“E se ad Oscar capitasse quello che sta succedendo a Luisa? Ti ricordo che sono più di dieci anni che è sposata e non ha avuto figli, ed è per questo motivo che è così … dispotica …”
“Ma cosa dici Augustin?!!”
“Si hai ragione Luisa sta bene, è quel Maxim che non è capace di … magari nemmeno la tocca mia figlia, ed è per questo che è così squinternata, invidiosa, poi le basta parlare con Joséphine che i suoi atteggiamenti e le sue parole sprigionano erotismo da ogni parte! ..”
“AUGUSTINN !! Ma cosa dici? Stai male forse? Ma senti come parli!”
“Marguerite ti prego, almeno tra noi parliamo con assoluta sincerità, tra tutte le figlie, la più sfrontata è Joséphine, forse, anzi, sono sicuro che ha ereditato i suoi modi da un mio zio, che con le donne era un vero e proprio mandrillo, invece la nostra Oscar è così ….. monacale …… basta pensare che è arrivata a più di trent’ anni per …… vabbè lo ammetto, un po’ è pure colpa mia, l’ho voluta così ……. Mascolina, povera figlia, che secondo me, ha fatto fatica a comprendere il suo ruolo di donna e per fortuna ci ha pensato Andrè a risvegliare in lei certe passioni, anche se quel …….. quello scellerato poteva anche aspettare altri due mesi, mi chiedo Marguerite, cosa gli cambiava se aspettava ancora un po’? Mah! …”
“Tu Augustin, perché non aspettasti?”
“Oh Marguerite! Adesso non stiamo parlando di noi!”
“Augustin è inutile parlare con te, è tempo perso, io vado di là a vedere se hanno bisogno di qualcosa, a dopo!”
 
Mentre tutti stanno lavorando per allestire ancora il giardino, vedo allontanarsi Marguerite. Sono ansioso, devo escogitare qualcosa, voglio che Oscar parli con il dottore Lassonne, e che magari la visiti, e vediamo cosa dice il medico. Però per farla andare dal dottore ci vuole una buona scusa ed io la devo trovare.
Mi porto la mano al petto, fingo di stare male, e mentre mia moglie si allontana urlo: “MARGUERITEEE!!”
“Cosa c’è, perché strilli adesso?”
“Marguerite ti prego sto male!”
 
Fingo di accasciarmi al pavimento e dico, fa chiamare immediatamente il dottore Lassonne sto male!”
“Augustin, cosa ti succede caro?”
Fingo di avere il respiro affannato e continuo la mia recita: “Marguerite, non sto bene … ti prego …”
Vedo la mia Marguerite preoccupata che si precipita verso di me e mi sussurra: “Oh caro cosa ti succede?”
“NON LO SO!!! TI HO DETTO DI MANDARE A CHIAMARE LASSONNE!!”
“Augustin, sicuro di sentirti male, stai urlando e certo non ti manca la grinta marito mio!”
“Marguerite, vuoi forse vedermi morto? TI HO DETTO DI MANDARE A CHIAMARE LASSONNE, SU SBRIGATI, MANDA QUELL’ IMBECILLE DI JACQUES, CAPITOOO?!”
“Si si, certo caro, ora vado ..”
Marguerite si allontana ed io mormoro: “Oh, finalmente si è decisa, tanto conoscendo quei due, arriveranno insieme al dottore e così farò in modo che Oscar venga visitata immediatamente e mi levo ogni dubbio!.....ho avuto proprio una bella idea! Almeno saprò se è in buona salute, e poi cercherò di fare visitare anche Andrè….si sa mai….
 
 
“Oscar, ma quella non è la carrozza del dottore?”
“Si è la sua, ma cosa ci fa qui …è sicuramente successo qualcosa, su Andrè entriamo!”
 
Entriamo in casa e troviamo tutti nel salotto con aria preoccupata, appena entro chiedo: “Cosa sta succedendo, perché il dottore è qui?”
Mia sorella Silvia mi dice: “Vedi Oscar, nostro padre si è sentito male e …”
“Come? Cosa gli è successo?”
“Non lo sappiamo ancora, ma temiamo che possa essere il cuore, sai, quando l’abbiamo soccorso, si portava la mano al petto e diceva di sentirsi male.”
“Il cuore?”
Luisa ribatte con strafottenza, e dice: “Secondo me, ha semplicemente sudato e adesso sta male, ricordate che nostro padre è un uomo molto forte, al limite è agli altri che farebbe venire il crepacuore!”
Antoinette ribatte: “Ma come fai a parlare in questo modo Luisa? E’ mai possibile che tu sia sempre tanto acida?”
Joséphine incalza: “Non è il momento di litigare sorelle, cerchiamo di mantenere la calma, e attendiamo che esca il dottore Lassone dalla sua stanza!”
 
 
 
 
Sono nella mia stanza con il dottor Lassonne, lo guardo gli dico: “Dottore ho mandato via tutti perché ho bisogno di parlavi.”
“A proposito di cosa Signor Generale?”
“Vedete devo parlarvi di mia figlia Oscar e di Andrè …”
“Lo facciamo dopo Generale, adesso devo visitarvi!”
“Lasciate perdere me dottore, e vediamo di parlare di loro.”
“Ma Generale, Madame Marguerite, mi ha detto che il Vostro cuore …”
“Il mio cuore sta benissimo dottore, chi non sta bene e ha bisogno di aiuto sono mia figlia e il suo fidanzato!”
“Ma che genere di problemi hanno Generale?!!”
“Vedete dottore, vorrei che Voi li visitaste e …”
“Un attimo Generale, fatemi capire, ma Voi perché mi avete mandato a chiamare, per Voi o per gli sposi?”
“Dottore, io non ho niente, sto bene, benissimo. Vi ho mandato a chiamare perché dovete visitare Oscar e Andrè … sisi anche lui visto che è parte in causa. Adesso sono stato chiaro?”
“Si ma, mi sorge un dubbio, ma vostra figlia e Andrè lo sanno?”
“Ma certo che no, ascoltate, dunque, io adesso li faccio salire e Voi vi fate dire dalle cose da loro, e se necessario li visitate e magari li curate. Magari poi mi riferite tutto e …”
“Un momento Generale, le persone in questione, non sono dei bambini ma persone adulte, come faccio a visitarli se loro nemmeno lo sanno? E poi che problema hanno?”
“I problemi che hanno tutte le coppie sposate a cui tardano ad arrivare i figli!”
“COME?!! Ma Generale, a quanto ne so Vostra figlia Oscar si sposa dopo domani, non credete di preoccuparvi  in anticipo?”
“Dottor Lassonne, Voi prima di essere un medico siete o no un uomo?”
“Ma certo che si, che domanda!”
“E allora, possibile che Voi non capiate?! Quei due hanno già consumato, da ben due mesi, e mia figlia non è ancora rimasta incinta, quindi io adesso desidero che parliate con loro, indaghiate e cerchiate di capire se Andrè funziona perfettamente oppure si astengano da … si insomma avete capito.”
“Generale, spero che Voi stiate scherzando …”
“Ho la aria di chi sta scherzando? Sono serissimo dottore! … Allora lo farete? Io adesso vedo se sono arrivati così parlate con loro!”
“Ma Generale, Vi rendete conto di ciò che dite, come potrei chiedere loro certe cose, e poi i ragazzi, lo avete già detto Voi, sono solo due mesi che hanno rapporti, ed è troppo poco tempo per preoccuparsi in merito Generale. E in tutta sincerità cosa potrei dirgli!”
“Ma che ne so io, siete Voi il dottore non io, almeno dategli delle indicazioni. Dottore oltre al cioccolato esistono altri afrodisiaci? Non so delle spezie, o dei cibi, magari li faccio somministrare nelle loro pietanze, se fosse necessarie anche a loro insaputa!”
 
Lassone mi guarda in maniera strana e mi dice: “Generale, non è Vostra figlia o Andrè a preoccuparmi, ma Voi!”
“Io? E perché mai io Vi preoccupo?”
“Generale ascoltatemi, noi siamo amici di vecchia data, permettetemi di parlarvi con molta franchezza!”
“Non Vi capisco Lassonne, cosa avete da dirmi?”
“Vedete Generale, Voi siete alquanto ansioso, e tutto questo si ripercuote non solo su tutta la vostra famiglia portando loro scompiglio, ma soprattutto su madamigella Oscar e Andrè ..”
“Spiegatevi meglio Lassonne, continuo a non capirvi.”
“Vedete Augustin, i ragazzi non hanno niente di strano, l’unico problema che hanno, siete Voi!”
“Ancora io! Ma cosa centro io?”
“Ripeto, siete Voi il loro l’unico problema, lasciateli tranquilli e vedrete che i Vostri nipoti non tarderanno ad arrivare, anzi, Vi dirò di più, se gli state addosso e li opprimete, magari tarderanno con il concepimento … volete i vostri nipoti? Lasciate i ragazzi tranquilli.....madamigella è una donna in salute, ma non è più giovanissima. Dovete assecondarla, viziarla, coccolarla e soprattutto assicurarvi che sia tranquilla,non contrariatela mai! E vedrete che il vostro primo nipote arriverà …”
“CO .. COSA??!! IO SAREI LA CAUSA?!”
“Si certo siete Voi la causa, ve lo ribadisco, lasciateli vivere tranquilli, non assillateli e …”
“Ma io … ecco … io non sono assillante e poi … si è mai Visto che quei due abbiano …. Avuto una relazione prima di sposarsi? E per giunta mia figlia non è nemmeno gravida?!”
Lassonne mi guarda con severità e mi dice: “ Constato che il Vostro cuore sta benissimo, ma la Vostra testa un po’ meno.”
“COME?!! Ma come Vi permettete dottore, sapete chi sono io? Io sono il Genera …”
“So perfettamente chi siete, ed è proprio per questo che Vi dico, lasciate in pace madamigella Oscar, credo che abbia già pagato abbastanza le Vostre stramberie, allevandola come un uomo. E ve lo dico in tutta amicizia! Lasciatela tranquilla! Non assillatela, non stancatela. Lasciate che i ragazzi facciano quello che devono quando, come e dove vogliono.”
“MA COME VI PERMETTETE?!! FUORI DI QUI.. FUORIII!!”
“Si certo vado via, tanto non serve intrattenermi ancora qui, ho altri pazienti da cui andare.”
 
 
Siamo di sotto e udiamo le grida di nostro padre, ci guardiamo gli uni con gli altri senza capire cosa stia succedendo.
 
“Madre ma avete sentito? Perché nostro padre sta gridando? Non vorrei che il dottore gli stia praticando un salasso, o peggio ancora lo stia operando senza narcotizzarlo!”
Luisa incalza immediatamente:“Ma cosa dici Antoniette?!! Nostro padre, sta benissimo, altrimenti non lo sentiremmo strepitare in questo modo, come un ossesso!”
 
Nessuno di noi ribatte, rimaniamo in silenzio, finché non udiamo aprire la porta della stanza e chiuderla.
 
Il dottore scende le scale, ci guarda, gli chiedo: “Allora dottore, cos’ha mio padre?”
“Nulla madamigella Oscar, lui non ha assolutamente nulla, è semplicemente un tantino esausto e ha bisogno di riposo e tranquillità …”
Lassonne guarda mia madre e continua: “Madame Marguerite, dopo le nozze di madamigella, portate il Generale via di qua, magari in campagna o al mare, insomma una bella vacanza, vedrete che tornerà l’uomo di un tempo!”
“Grazie dottore, lo farò. Tenete, questa è la Vostra parcella.”
“Grazie madame …. Madamigella Oscar, Andrè, vi porgo i miei auguri per il vostro matrimonio!”
“Grazie dottore!”
 
L’espressione del dottore è alquanto strana, non mi convince affatto e decido di accompagnarlo alla porta, siamo fuori, sotto il porticato, gli chiedo: “Dottore ho capito che c’è dell’altro e non avete detto nulla,cosa è davvero successo in camera di mio padre, forse l’avete a suo dire contrariato? Perché urlava in quel modo?”
“Madamigella, l’ho già detto a Vostra madre, Vostro padre non ha assolutamente nulla! Sapete perché ha finto il malore?”
“Come finto?”
“Si madamigella, Vostro padre ha finto di sentirsi male, sapete in realtà a chi avrei dovuto visitare?”
“Chi”
“Voi e Andrè!”
“Cosa? Ma …”
“Si, era una scusa la sua, per attirarvi in camera sua, e voi due dovevate sottoporvi ad una visita!”
“Non capisco, ma per quale motivo io e Andrè dovremmo farci visitare?”
“Per il semplice motivo, che Voi madamigella non … attendete ancora un figlio!”
“Cosa?!! Ma dottore io …”
“E’ così madamigella, vi do un consiglio: appena Vi sarete sposata almeno per i primi tempi allontanatevi dal palazzo e cercare di vivere in tutta tranquillità, perché con Vostro padre sotto lo stesso tetto, tutto potrebbe diventare difficile, spero di essermi spiegato.”
“Si … si certo dottore, ho capito …”
“Bene era quello che dovevo dirvi, ho fatto il mio dovere di avvisarvi. Buona sera madamigella.”
“Buona sera a Voi dottore e grazie!”
 
Vedo Lassonne allontanarsi con la sua valigetta in mano, lasciandomi interdetta, stordita, mio padre è assurdo!
Sono ancora sul ciglio della porta, Andrè mi raggiunge.
“Oscar cosa c’è perché quella faccia?”
“Andrè, mio padre ha finto di stare male, per … sottoporci a una visita dal dottor Lassonne …”
“Una visita? Ma cosa dici?”
“Hai capito benissimo, lui teme che non riusciremo a dargli l’erede che tanto desidera e ha chiesto a Lassonne di visitarci, naturalmente lui si è rifiutato.”
“Oscar …”
“Andrè mio padre sragiona … però … andiamo in camera sua … ho un’idea!”
“Ma Oscar cosa hai in mente?” Oscar ha lo stesso sorriso che aveva da bambina, quando mi coinvolgeva in una delle sue marachelle……certe volte mi preoccupa….chissà cosa ha in mente!
“Vieni con me Andrè, andiamo da mio padre a confortarlo dalla sua malattia.”
 
 
 
 
 
 
 
“Possiamo entrare Padre?”
“A siete voi due!”
“Cosa avete Padre, non Vi fa piacere vederci?”
“Ma cosa dici, certo che si.”
“Sarà, ma dalla vostra espressione non si direbbe, comunque Padre, Andrè ed io siamo qui per sapere come state.”
“Siete gli unici che sono venuti a farmi visita,tutti  pensano che io stia fingendo.”
“Fingendo? Forse lo credono gli altri, ma non certo noi. Sappiamo benissimo che Voi non state bene, ce l’ha detto Lassonne.”
“Co .. cosa? Lassonne ha detto che non sto bene? E quando ve l’avrebbe detto?!”
“Poco fa nel patio, vedete Padre, alla famiglia non ha raccontato nulla per non destare preoccupazione, invece a me si …”
“Sentiamo che cosa ti ha detto.”
“Che Voi non state affatto bene, che avete bisogno di tanto riposo, magari chiedete il congedo e partite, dovete partire, andate ….. magari in Normandia, subito dopo il mio matrimonio voi avete bisogno di una lunga e tranquilla vacanza lontano da tutti e da tutto.”
“Ma cosa dici Oscar, io sto benissimo e non posso certo allontanarmi  adesso dal palazzo, devo sistemare delle cose che sono … rimaste ancora in sospeso.”
“Ma no padre, invece il dottore ha detto a me e Andrè, che voi non state affatto bene, e che se continuaste a trascurarvi potreste peggiorare.”
“OSCAR, IO STO BENISSIMO, NON HO ASSOLUTAMENTE NULLA, VUOI METTERTELO IN TESTA?”
“Padre, questo lo dite Voi ma il dottore che Vi ha visitato ha detto esattamente il contrario.”
“Vi … visitato? Lassonne ti ha detto che mi ha visitato?”
“Si certo, e mi ha detto che è davvero preoccupato per la Vostra salute …”
“Ma quale salute Oscar, sono tutte sue invenzioni, io sto benissimo.”
“Padre forse lo ha detto a Voi ma a me …”
“Ora basta Oscar, smettila con queste sciocchezze, io sto benissimo e non capisco perché Lassonne ti abbia detto che mi ha visitato quando non è vero.”
“Ma come, non avete avuto un malore al petto e Vi siete accasciato a terra?”
“Be .. si … ecco ..”
“E il dottore mi ha detto che Voi state davvero male, siete grave, il cuore di questo passo non reggerà più ad alcune emozioni.”
“Ma … ma … ma che cosa dici? Dimmi, ti stai divertendo con me, come il gatto gioca con il topo?”
“Ma no cosa dite! … Ho deciso, desidero salvaguardare la Vostra salute. Lunedì partirete immediatamente per la Normandia, per un lungo e meritato riposo, parlerò io con il Generale Boullié, state tranquillo, sarò io personalmente ad informarlo.”
“Ora basta Oscar, se tu Vuoi vendicarti lo capisco, ma io non  vado da nessuna parte,  rimango qui a palazzo ed è inutile che tu insista!”
“E la Vostra malattia al cuore?”
“Ma quale malattia, te l’ho già detto, io sto benissimo!”
“E allora perché avete fatto venire qui il dottore?”
“L’ho fatto venire per voi due!”
“Parlate di me e di Andrè?”
“Si si voi due, che ormai siete diventati per me una costante preoccupazione.”
“Sinceramente, non ne capisco il motivo.”
Vedo mio padre adirato, guarda intensamente Andrè e dice: “Tu .. tu Andrè sei sicuro di andare fino in fondo con mia figlia?”
“Cosa? … Ma Generale, ma si può sapere cosa dite? Io non Vi capisco!”
“Fingi di non capire Andrè, invece mi hai capito benissimo, sono due mesi che voi due …. E mia figlia non è ancora incinta, perché? … Allora sto aspettando, parla!” inizio a tamburellare un piede con impazienza.
“Ma Generale, Vi rendete conto di ciò che dite?”
“Certo che si, me ne rendo conto, sono ben due mesi che tu e Oscar …”
“Ora basta Padre, dovete smetterla con questa storia, Voi siete petulante e assillante!”
“AH Ti sei messa d’accordo con Lassone!”
“Io d’accordo con Lasson?”
“Si tu, hai usato le stesse parole .. E tu Andrè dovresti sapere perfettamente come si praticano certe cose, visto che mia figlia non è l’unica donna con cui sei stato.”
Guardo la mia Oscar sbiancare in volto e mormora: “Cosa?”
Immediatamente ribatto: “No Oscar io ...”
“Andrè, tu stesso quando eravamo in missione mi hai detto che Jacques da ragazzo ti ha portato nei bordelli, o sbaglio?”
“Ma Signore io … ma sono discorsi da fare?”
“Certo che si, voglio capire perché non sei in grado di concepire, temo che tu sia malato, capisci adesso tutta questa mia preoccupazione?!!”
Oscar continua a guardarmi con rimprovero, e a passo marziale lascia la stanza e mi lascia con suo padre, ma io la raggiungo e la chiamo: “ No aspetta Oscar, non andare, dove vai?”
Sento la voce del Generale alle mie spalle: “Andrè non andare, abbiamo un discorsetto in sospeso da affrontare … TI ORDINO DI TORNARE QUIII!!”
 
Non ascolto nemmeno le parole del Generale, rincorro Oscar che è entrata in camera sua.
 
Entro con lei, chiudo la porta, le dico: “Non è come pensi tu …”
“Mi hai mentito Andrè tu …”
“Non è come tu pensi …”
 
Vado dietro a quei due, voglio sapere cosa hanno da dirsi, sono dietro la porta di mia figlia e ascolto la fiera che è in  lei  strepitare.
 
 
“A no?!! E allora come giustifichi ciò che ha appena detto mio padre? Lui è stato molto chiaro, te lo ha chiesto quando eravamo in missione, e tu .. tu .. gli hai detto …”
“Ma era una bugia Oscar, gli ho detto quello che lui voleva sentire. Quando eravamo in missione, non ha fatto altro che assillarmi con questa storia, non faceva altro che chiedermi se io … si insomma, se ero stato con una donna e lui … senti Oscar gli ho dovuto dire quelle cose per assecondarlo, tutto qui ecco!”
“TUTTO QUI? TUTTO QUI ANDREE’!!”
“Ti prego non gridare Oscar, non è il caso che gli altri ascoltino la nostra conversazione.”
“Ma Andrè, se non ricordi male anch’io ti ho fatto la medesima domanda e tu …. Per me lo sai che non avrebbe fatto alcuna differenza …. Beh almeno credo .. però tu .. tu .. mi hai detto che io sono stata la tua prima donna e adesso viene fuori che non è così, perché mi hai mentito Andrè, perché?”
“Ascolta Oscar io …”
“Jacques, ti ha portato o no in una casa di piacere? SII SINCERO ANDRE’! PRETENDO DI SAPERLO!!”
“In questo momento mi sembri tuo padre Oscar …”
“In questo momento non venirmi a dire che ti sembro mio padre, perché non è così … allora rispondimi, ci sei o non ci sei andato?”
“Si, ci sono andato e …”
“Sei un bugiardo Andrè, sei un maledetto bugiardo, perché mi hai mentito? Temevi forse che io non ti volessi più?”
“Ma no Oscar lasciami finire io …”
“Cos’hai ancora da dirmi Andrè?!!”
“Lasciami parlare Oscar …”
“Avanti ti ascolto … su dai ..”
“Vedi … anche se Jacques mi ha portato in quei posti svariate volte ….. io ….. io …… non ci sono mai riuscito, perché quelle donne non mi interessavano, mi erano indifferenti, io ….. io desideravo te soltanto e nessun altra e …”
“Cos’è la tua, un’ altra bugia Andrè?”
“No! Te lo giuro Oscar, non sto mentendo ti sto dicendo la verità. A Jacques, ho sempre fatto credere il contrario affinché mi lasciasse in pace, e così è stato, ma io  non ho mai fatto nulla con quelle donne, te lo giuro!”
 
Devo ammettere che Oscar, quando si arrabbia fa davvero paura! Ah…la tempra dei Jarjayes! L’ho cresciuta proprio bene, a mia immagine e somiglianza. Di certo è solo colpa di Andrè se non ho ancora il mio nipotino in viaggio……ah, ma adesso lo aggiusto io! Quanto adoro la mia piccola Jarjayes!
 
Vedo entrare mio padre che sbraita: “Lo sapevo, lo sapevo che tu mi avevi mentito, adesso capisco tutto, tu Andrè manchi di pratica, di esperienza, è per questo che non sei stato ancora in grado di mettere incinta mia figlia, è tutto chiaro adesso!”
“MALEDIZIONE PADRE, MA COME VI PERMETTETE?”
“Sta zitta e non gridare tu, scellerata, che hai già urlato abbastanza, non voglio che qui tutti sappiano che tu e Andrè avete già consumato il matrimonio!”
“Ma padre smettetela, che non sono certo l’unica figlia che lo ha fatto …”
“CO … COSA?!! E CHI L’AVREBBE FATTO PRIMA DI VOI SENTIAMO!!”
“Non ve lo dirò mai, e adesso, vi prego di andare via che debbo parlare con il mio …. Fidanzato.”
“Beh cosa significa quel modo strano di chiamare … fidanzato?! Andrè è il tuo fidanzato eccome, anzi, se vogliamo dirla tutta, io al tuo posto lo chiamerei già marito!”
“Padre, andate via, ve l’ho già detto, ho una questione in sospesa con Andrè.”
“Oscar non penserai di litigare con lui, alla vigilia delle nozze, perché se è così io non te lo permetto, Voi dovete sposarvi, anche perché tu e Andrè avete già fatto quello che non dovevate fare e adesso è troppo tardi per tornare indietro, è chiaro?”
“Padre, come ve lo devo dire, uscite dalla mia stanza!!”
“Si si esco, ma Voi due vedete di riconciliarvi, il mio è un ordine, mi sono spiegato? ……..JOSEPHINNNE DOVE SEI?!! VIENI QUA CHE DOBBIAMO PARLARE!!!”
 
Vedo uscire mio padre dalla mia stanza in tutta fretta e strepitare contro mia sorella, nemmeno se io avessi fatto il suo nome.
 
 
“Padre cosa Vi succede, perché urlate in questo modo?”
“VIENI SU NELLA MIA STANZA CHE DOBBIAMO PARLARE!”
“Arrivo Padre!”
 
Vedo mia sorella chiudersi nella stanza di mio padre e chiudere la porta. Povera sorella ….. però non devo preoccuparmi più di tanto, sa come difendersi da nostro padre!
 
 
 
“Si può sapere cosa avete? Perché strillate in questo modo!”
“Per un semplice motivo, perché voglio che tu mi confessi una cosa!”
“A quale riguardo Padre?”
“Tu e tuo marito …”
“Non Vi capisco …”
“Andiamo su, una donna smaliziata come te, adesso non mi capisce?”
“Siate più chiaro Padre, così potrò rispondervi.”
“Benissimo, perché è proprio quello che voglio, dunque tu e Charles, siete stati insieme prima di sposarvi?”
“Oh no, questa è bella! Ma Padre davvero Vi sentite bene o cosa?!”
“Ma come ti permetti di parlarmi in questo modo,avanti su rispondimi, che non ho certo tempo da perdere, allora? E’ vero si o no?”
Sorrido e lo stuzzico: “Ma adesso, chi Vi ha messo in testa certe cose?!”
“Questo non è affar tuo, e vedi di rispondermi, e poi conoscendoti, solo tu puoi aver fatto una cosa simile …. Avanti muoviti, prima che perda la pazienza!”
Vedo la mia Marguerite entrare in stanza e dice: “Si può sapere adesso perché ce l’hai con Joséphine?”
“Marguerite, ho fatto una domanda a tua figlia e lei non si è degnata ancora di rispondermi, allora tu e Charles ………….. l’ho avete fatto, si o no?”
“Ci tenete proprio a saperlo Padre?”
“Certo che si! Allora? Su avanti sbrigati!”
Vedo mia figlia accigliarsi e con tono deciso e sicura di se mi risponde: “Certo che si, lo abbiamo fatto sei mesi prima di sposarci, e se volete conoscere tutti i particolari, Ve li dirò senz’altro; lo abbiamo fatto nel Vostro letto, soddisfatto?”
“COSAAA?!! MI STAI PRENDENDO IN GIRO O COSA?”
“Non Vi sto prendendo in giro Padre, mi avete fatto una domanda ed io Vi ho risposto, oppure Volevate che Vi mentissi?!!”
“TU TU SEI UNA SPUDORATA! LO HAI FATTO ADDIRITTURA NEL MIO LETTO, NON È POSSIBILE!”
“E invece è possibilissimo, e adesso che ho soddisfatto la Vostra curiosità posso anche andare!”
“No un momento dove vai? Io non ho ancora finito! Spero che quella sia stata l’unica volta che tu e .. tuo marito l’abbiate fatto …”
“Nel Vostro letto si, è stata l’unica volta, ma poi lo abbiamo fatto in camera mia, nelle scuderie e anche nel Casino di Caccia! Soddisfatto? E se Volete saperla tutta, non sono stata l’unica figlia che si è servita del Casino di Caccia per spassarsela. Siete soddisfatto adesso Padre?”
“FUORI, FUORI DI QUI SPUDORATA!! ….. “
Guardo Marguerite e le dico: “Moglie mia, ma l’hai sentita? Quell’esercito la fuori ce l’ha fatta sotto il naso, mentre noi … o meglio io, pensavo che si fossero tutte sposate come Dio comanda, e che solo l’ultima, la ribelle di casa avesse osato tanto, invece qui … tutte loro … l’intero esercito femminile della famiglia Jarjayes non si è risparmiato per niente,e come se non bastasse, addirittura Joséphine nel …. NOSTRO LETTO!! Margheritema ti rendi conto? … A questo punto mi domando dove abbiamo sbagliato con le nostre figlie? ……. MA l’hai sentita? No no , non ci posso credere nel nostro letto ….. MARGUERITE HAI SENTITO?!!!  Joséphine ha mancato di rispetto suo padre, IL SUO È STATO UN ATTO GRAVISSIMO …. Lo sapevo che ha ereditato da quel mo zio, però che arrivasse a tanto noooo non lo accetto!!! Joséphinnnne FIGLIA SPUDORATA E SVERGOGNATA!!!”
“Certo che l’ho sentita Augustin, e allora? Se non sbaglio lo ha fatto negli stessi posti in cui lo abbiamo fatto noi, e adesso scusami che devo assicurarmi che l’argenteria venga ben lucidata … a dopo Augustin!”
Vedo Marguerite lasciare la mia stanza in tutta tranquillità, come se la questione per lei fosse normale,e mi dice: “Vedi di darti una calmata Augustin, altrimenti il tuo cuore non arriverà fino a dopo domani!”
“Marguerite .. fermati dove vai? Rimani con me! Almeno tu consolami per tutte le mancanze che mi hanno fatto ,questo esercito di figlie che mi hai dato …MARGUERITEEEE!!!!”
 
 
Scendo nel salone dove la famiglia è riunita, appena mi vedono, tutti mi guardano con curiosità, la prima a farmi domande è Silvia: “Allora Joséphine che succede a nostro padre, perché sta strepitando come un ossesso?”
“Ma no niente , state tutti tranquilli, lui sta benissimo, una volta tanto devo dare ragione a Luisa.”
“Lo sapevo che avreste tirato in ballo me, allora che ha nostro padre, su dai racconta!”
“Ma nulla nulla, sta bene, è solo che è un po’ nervoso per via del matrimonio di nostra sorella, tutto qui tranquilli, però devo ammetterlo, nostro padre quando vuole diventa un vero spasso ah ah ah!”
Antoinette ribatte: “Povera Oscar, e pensare che dovrà sopportare i suoi malumori ancora per un giorno, non la invidio per niente!”
 
 
 
“Allora Andrè cosa mi dici a tua discolpa?”
“Oscar Oscar ma quale discolpa! Ti ho detto tutta la verità, perché non mi credi?”
“Dopo avermi mentito, come potrei crederti?”
 
Vedo mio padre irrompere nuovamente nella stanza e ribatte: “Oscar gli devi credere, non vedi che glielo si legge in faccia che non mente, sei o no un soldato? Un buon soldato capisce al volo chi ha di fronte, e tu … lo dovresti capire che … Andrè ha mentito a me e non a te, ed io gli ho creduto, mi chiedo …  ma come ho fatto a farmi raggirare…”
“Perché se voi non gli avreste creduto cosa avreste fatto?”
“L’avrei portato io personalmente in un bordello e mi sarei accertato che imparasse qualcosa prima di sposarti, come si fa in tutte le famiglie nobili, che portano i loro figli maschi ad apprendere l’arte del … del…..l’ars amandi insomma!!! Oh insomma…non si è mai visto che un uomo, bell’e fatto come Andrè, non abbia pratica di certe questioni! Tieni, leggi almeno il libro di Sossoin!!”
“Padre, fuori di qua!”
“Ma come ti permetti di mettermi alla porta?!”
“Ho detto fuori Padre,FUORIII!”
Vedo mio padre spalancare gli occhi e mormora: Oscar .. tu .. tu …”
Sento Andrè ribattere: “Signore di cosa Vi lamentare: è tale e quale a Voi. La mia fidanzata Vi somiglia talmente tanto che qualche volta mi fa perfino paura!”
Oscar mi guarda impettita e mi dice: “Andrè ma cosa dici? Vuoi davvero litigare con me?”
Il Generale incalza: “NO no per carità non litigate …”
“Se stiamo litigando Padre è tutta colpa vostra, per quello che avete appena detto.”
“Ma cosa dici Oscar io .. io … ma se Andrè  … non ha fatto abbastanza pratica non è certe colpa mia!”
“Padre, Andrè sta imparando e fa pratica con me, non ha bisogno di farlo con nessun’altra, avete inteso? E adesso fuori di qui!!”
Guardo ancora mia figlia e mestamente esco e le mormoro: “Voi non potete litigare, domani vi sposate e dovete amarvi come non avete fatto mai e poi vi ricordo ….. Andrè metticela tutta, voglio un nipote maschio ….  Vi prego, per favore non litigate.”
“FUORI !!”
“E va bene, io vado via ma tu … tu sei una figlia ingrata!”
 
Andrè ed io rimaniamo finalmente da soli, lo vedo sorridere e mi dice: “Finalmente ti ho sentito dire qualcosa di sensato da quando stiamo discutendo.”
“Cioè cosa, a proposito di cosa?”
“Che vuoi che io faccia pratica solo con te, e nessun’altra!”
“Cosa fai adesso, mi prendi in giro?”
“Non ci penso affatto a prenderti in giro, so benissimo che in questo momento sarei in pericolo di vita ah ahah!”
“Dopo quanto è successo, tu Andrè riesci anche a riderci sopra?!”
“Oscar, io sono semplicemente felice che tu abbia finalmente capito che io non ti ho mentito, e che non avevo alcun motivo di farlo … e adesso ti sei un poco tranquillizzata?”
Vedo Oscar guardarmi ancora con diffidenza e mormora appena: “ Si Andrè … voglio crederti.”
“Bene … è questo che conta per me … e adesso vieni qui e dimostrami che mi credi!”
“Come?”
“Dandomi un bacio …e magari facendomi fare pratica di certe questioni….”
 
Ci guardiamo intensamente e mi avvicino a lei, l’abbraccio con impeto e la bacio con passione. La sento mia, sento che si lascia cullare dalle le mie braccia, piano piano si rilassa, mentre le sue labbra diventano insistentemente mie, fino a che non ci saziamo l’uno dell’altro!
 
Spio dal buco della serratura, vedo mia figlia e Andrè baciarsi … meno male, hanno fatto pace, che Dio sia ringraziato!! Si però…..fermi….niente pratica adesso!!!




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