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Autore: Trivo    17/09/2018    0 recensioni
Le informazioni che ho, riguardanti gli avvenimenti, verranno descritti senza però utilizzare la medesima metodologia, con cui ne sono venuto io a conoscenza, altrimenti, non credo potreste capire, nemmeno dopo aver letto la fine della fine, le vicende che involontariamente, hanno contribuito, al far finire tutto.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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-”Il fatto che la donna sia fuggita prima di esser riusciti anche solo a parlarle, fa capire quanto siamo arrugginiti”- si lamentava Bolpa -”è sicuramente stato in questa casa, ma l'unico indizio che abbiamo, è che quella donna fosse o una strega o una maga, e nemmeno una di quelle sprovvedute”- commentò il principe dei vampiri cambiando discorso, mentre si dava una pettinata inserendo le dita fra i capelli tastandone la morbidezza.

Il corpulento amico, aveva cambiato forma, mutando nell'aspetto di un ragazzo che si sarebbe tranquillamente meritato un lavoro come buttafuori, e dopo aver perquisito l'abitazione ormai abbandonata, uscì dalla porta pensoso -”scusate la mia ignoranza”- si espresse mentre si avvicinava ai due -”ma Tone, non sarebbe meglio che tornasse al Monte? La donna ci ha espressamente detto che è lì che aveva intenzione di portarlo, e non solo dovrai avvisare il tuo regno del suo ritorno, ma anche gli altri piani e ovviamente, anche la cima”- disse, cominciando con una domanda ma concludendo con una affermazione che lasciò un triste silenzio fra loro.

-”Romix, a te quand'è che si è illuminato l'amuleto?”- chiese Bolpa incuriosito dal suo ritardo -”ha cominciato a brillare mentre ero al lavoro, fortunatamente dovetti aspettare solo una ventina di minuti prima che mi finisse il turno”- rispose lui toccando la collana nel quale era incastonato, evidentemente rammaricato di non esser riuscito a incontrarsi col loro prima che decidessero di andare a cercare il loro amico da soli.

-”Michael, Vasco e Lancio avranno sicuramente visto illuminarsi anche il loro, ma pare siano stati più impegnati persino di te”- sentenziò Bolpa mentre si sfilava da una tasca dei pantaloni, il telefono cominciando a pigiare tasti -”a questo punto, mi sembra di capire.... -” sintetizzò Romix visibilmente irritato dalla cosa -”che abbiamo fatto quello che potevamo. Credo che dovremmo aspettarci altre occasioni simili, dato il suo ritorno e lanciarci nell'inseguimento, pur sperando di ricomparire dove sono comparsi loro, ormai, non ce li farebbe trovare e ci farebbe correre rischi inutili, per di più, la ragazza mi sta aspettando e credo che anche voi abbiate le vostre vite sociali al quale tornare, anche solo momentaneamente”- concluse Romeo dispiaciuto fissando l'assassino intento, a quanto pareva, a scusarsi per messaggio con la morosa del suo ritardo.

Decisero quindi, come al loro solito, all'unanimità, di tornare alle loro notorie vite salutandosi con strette di mano, ed ognuno di loro, oltrepassò tunnel differenti:

 

Romeo per tornare a casa propria, dove incontrò la sua ragazza che lo attendeva li fuori preoccupata per il suo orario di rientro insolito.

Non le aveva mai parlato di nulla riguardo alla sua innaturalità, nulla, né dei suoi super amici, né di se, dal profondo....

Stava con lei, dopo che la guerra lo aveva distrutto emotivamente, dopo aver preso la difficile scelta di vivere fra gli umani, dopo aver trovato lavoro come metalmeccanico, dopo essersi preso un appartamento in affitto e dopo averla conosciuta quasi completamente per caso.

Ora, entrambi, hanno amici umani, lavori e vite monotone anche se, la sola loro relazione, rende entrambi abbastanza felici da farli star bene, tanto bene, da dirsi appagati dalla vita che svolgono, fra i loro sogni, fra i loro incubi e il loro amarsi.

 

Bolpa, per ritornare dai propri 3 gatti, dal proprio cane, dalla propria ragazza che lo aspettava già in pigiama nel letto matrimoniale, mentre leggeva uno dei suoi tanti libri di legge, con la quale fa l'amore, litiga, conversa e convive in un condominio dal panorama proteso su una strada principale ghermita da auto, camion, autobus, fortunatamente, non anche di notte.

 

Tone, per ritornare, sconfortato, nella dimensione dalla quale sperava di non tornare tanto presto dato che se l'era svignata senza informare nessuno, a parte la wicca che l'aveva aiutato, della sua improvvisata partenza.

Avrebbe ricevuto una bella ramanzina, ma il ritorno del Vecchio Drago, gli avrebbe dato la giusta scusa per la sua partenza improvvisata, dato che, avrebbe dovuto spiegare la situazione, non solo al suo regno, ma anche a tutti gli altri presenti all'interno del monte.

Sarebbe cambiato tutto da lì a poco, non solo per i Super, non solo per gli umani, ma soprattutto, per gli Dei, che probabilmente, lo avrebbero strumentalizzato, come tempo prima, se solo lo avessero trovato prima di loro.

 

Mentre si allontanavano da quella bella casa nel bel mezzo del bosco, erano accomagnati da pensieri che cambiavano da un momento all'altro, e dal brillio dei loro amuleti, che li avrebbe accompagnati per tutto il resto della loro personale vita, in qualsiasi luogo, in qualsiasi circostanza, tenendo accesa anche la loro speranza.

   
 
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