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Autore: sonia1977    29/09/2018    1 recensioni
Vader convive con Anakin nella testa, poichè non è sicuro di aver fatto bene a fidarsi di Palpatine.
Cerca e trova Obi-Wan, ma il Jedi non è quello di un tempo.
Insieme si imbarcheranno su di filo sottile chiamato "speranza" ma entrambi sanno che se ci sarà una seconda caduta sarà la fine di ogni cosa.
La storia è una Obi-Wan/Anakin
Genere: Avventura, Commedia, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona sera a tutti voi ^-^
I prossimi capitoli saranno un po' fluff e tranquilli, come se nulla fosse cambiato, non temete, l'oscurità arriverà in tutta la sua magnificenza...
Per tutto il resto ci vediamo nelle N.d.A.

Buon lettura, Sonia.


11. Ritorno al Tempio
 
Il caccia di Vader si appoggiò silenziosamente sul pavimento dell’hangar navette nel Tempio Jedi. Era notte in quel momento e Anakin non accese neanche le luci di posizione della zona atterraggio, nell’attimo in cui i piedi del caccia toccarono il pavimento con un sordo bum, l’uomo poté rilassare la postura rigida che aveva dovuto tenere nei tre giorni appena passati; dare la caccia ai ribelli che erano fuggiti, era stato più stressante che inseguire il Falcon e aveva prodotto i medesimi risultati.
Si tolse il mantello e lo gettò sul sedile di guida, aprì la navetta per uscire per andare a vedere come stava Kenobi, pensando che non avendo sufficienti problemi da risolvere, se ne era creato pure un altro, però questo gli pesava meno della caccia ai ribelli, anche se gli destava più preoccupazione, visto che nonostante le varie idee non aveva trovato nulla che potesse aiutare l’antico maestro.
S’incamminò lungo i corridoi percorrendo sentieri conosciuti, scendendo e salendo scale verso la sala medica, che si trovava sul lato opposto dell’hangar navette.
La sala medica 88/R era vuota, cioè fisicamente vuota, avvertiva chiaramente la presenza di Kenobi
“Obi-Wan” la voce era stanca, non dormiva da quattro giorni per cui non era al massimo della forma, ma era certo che il Jedi avesse ubbidito alla raccomandazione di non girovagare per il Tempio
“Sono qui” la voce non era come se la ricordava, sembrava migliore, ne fu compiaciuto, l’idea di riportarlo a Coruscant allora non è stata una mal pensata; lo cercò con gli occhi e lo vide affacciato alla finestra, ma prima ancora che potesse dirgli che normalmente un luogo senza persone, difficilmente se ne potevano vedere di affacciate, il Maestro specificò che i vetri non permettevano la visione dall’esterno, ma solo dall’interno, giacché era una sala medica, si presupponeva che se ti spogliavi non lo facevi davanti a tutta Coruscant.
“Ti è tornata la favella, stai meglio?” ringhiò per risposta il Sith, osservando il sorrisetto da rimprovero bonario di Obi-Wan
“Stare meglio non è il termine che avrei scelto. Sono in piedi questo sì, ma ti assicuro che non sto bene. Hai una cena diversa dalla zuppa? Se ne vedo ancora la lancio fuori dalla finestra” Vader si fermò a osservare il Jedi, avrebbe pagato per vedergli fare una cosa così poco Kenobi, e tutto sommato non poteva dargli torno, anche lui era stato nutrito a zuppa. Si trovava in un campo medico durante la Guerra dei Cloni e si ricordò che il Maestro Jedi gli portò di straforo una bistecca, sorrise a ripensare alla sua frase quando vide la bistecca
“Cambiati. Nell’armadio a destra nel bagnetto ci sono abiti normali, ti porto a mangiare qualcosa di solido. In un buon posto. Dobbiamo passare inosservati, per cui niente Sith e niente Jedi” affermò risoluto indicando le divise che portavano
“Come pensi di portarmi? Sono in piedi, ma non ho sufficiente resistenza fisica per correrti dietro” questionò il Maestro Jedi che ben sapeva che se aveva difficoltà ad arrivare in fondo al corridoio facendosi una passeggiata tranquilla, figurarsi se riusciva a stare dietro alla falcata di Anakin
“Fino allo speeder posso camminare più piano. Su poche storie se vuoi mangiare qualcosa di diverso da una zuppa di mais cambiati, oppure puoi cenare con la zuppa. A te la scelta” ordinò incrociando le braccia, si fissarono male per qualche secondo poi Kenobi si arrese, l’idea dell’ennesima zuppa lo atterriva, non era esigente, ma dopo otto pasti a base di zuppa si era stancato, così entrò nel bagno per cambiarsi, mentre sentiva Anakin fare lo stesso nella stanzetta medica.
“Va bene che non devo sembrare un Jedi, ma così sembro un politico” affermò uscendo dal bagno sistemandosi la lunga vesta verde che indossava,
“No, sembri una persona normale, di ceto medio, che vive su Coruscant da tutta una vita” replicò Anakin fermandosi a osservare l’aspetto del Maestro Jedi, certo era un tantino bianco pallido, ma meglio di prima, la tunica migliorava l’insieme, lo rendeva un soggetto bello da guardare, nonostante la malattia ne minasse la bellezza naturale, Anakin sorrise tra sé, non era la prima volta che definiva il suo Maestro ‘bello da vedere’.
Anakin aveva indossato una tunica marrone scuro, con cappuccio,
“Hai paura che ti riconoscano?” chiese Kenobi guardando il cappuccio che gli copriva il viso, era quasi più ampio di quello che indossavano i Jedi
“No, ho paura che riconoscano te. Mi conoscono tutti su Coruscant, e la mia faccia abbinata alla tua potrebbe far venire dei sospetti. Eravamo e siamo conosciuti, c’è gente che ancora crede che io non sia realmente Anakin e che lui e il leggendario Kenobi siano nascosti da qualche parte a tramare contro l’Impero” spiegò Anakin sperando di porre fine alla discussione sugli abiti
“Allora non è meglio che nasconda la mia?” questionò Kenobi, allora Vader ringhiò e gli piantò gli occhi gialli nei suoi, lo irritava a morte che lo credesse così stupido da non aver preso in considerazione la possibilità di nascondere il viso del Jedi, ma data la malattia era meno probabile che lo riconoscessero, mentre era certo che avrebbero riconosciuto lui, che accostato al viso del compagno molti potevano fare un due più due che sarebbe risultato molto scomodo da spiegare se avesse raggiunto un determinato paio di orecchie
“No! La tua faccia al momento è poco riconoscibile, al contrario nella mia che è su ogni giornale, quindi fai come ti dico per cortesia, non irritarmi più di quanto non faccia Skywalker!” e uscì a passo di marcia, Obi-Wan sospirò e lo seguì silenziosamente, il suo intento non era quello di irritarlo, ma di non farlo finire nei guai.
Uscendo dalla stanza lo vide che stava camminando verso l’uscita e si avviò per raggiungerlo, Vader si guardò indietro e lo vide arrivare con un passo tranquillo, così si fermò per attenderlo e una volta che il Maestro lo aveva raggiunto senza una parola, ricominciò a camminare con le mani dietro la schiena, impettito e in silenzio, con il Jedi accanto.
Arrivati allo speeder, non si erano detti una parola, finché Obi-Wan non lo afferrò per un braccio e gli disse guardandolo
“Non volevo irritarti” era sincero, e Vader annuì salendo sullo speeder seguito da Kenobi, e si lanciò nel traffico di Coruscant
“Lo so che non volevi irritarmi, Kenobi, ma questi tre giorni sono stati pesanti e irritanti, mi dispiace dirlo, ma sono circondato da incompetenti, anche se tutti i giornali affermano il contrario.  Dato lo stress mi basta una parola di troppo per farmi alterare. Il tuo apprendista ha un caratterino infiammabile, figurati io che dipendo in gran parte dalle mie emozioni” affermò seguendo una colonna di mezzi per la zona sobborgo del pianeta
“Sì, hai ragione me lo sarei dovuto ricordare. Ti ho suggerito di coprire il mio viso perché potrei essere riconosciuto, da un sostenitore della vecchia Repubblica, e questo potrebbe creati dei guai, poiché cercherei di impedirti di ucciderlo. Al contrario a te non fanno domande e puoi facilmente scrollarti di dosso chi prova a farne semplicemente guardandolo come hai guardato me prima. Ti assicuro che si volatilizzano” replicò semplicemente
“Gialli?” chiese
“Gialli” rispose
“Ehm, non li controllo, escono così quando sono arrabbiato” fece per scusarsi, mentre faceva scendere lo speeder e lo parcheggiava vicino a uno verde marcio, che subì alcuni improperi sulla salute mentale del proprietario, Obi-Wan sorrise e replicò che il loro era giallo paglia e ci sarebbe molto da dire anche su quel colore, per tutta risposta Vader sbuffò, e si avviò sentendo l’uomo al suo fianco
“Cosa c’è di divertente?” si chiese Anakin e Vader gli rispose che non ne aveva idea, ma che il suo Maestro doveva trovarlo alquanto divertente, visto che per i suoi standard stava morendo dal ridere.
Entrarono in una specie di betola piena di delinquenti e assassini
“Carino” questionò Kenobi, guardandosi intorno istintivamente cercando un punto per osservare la massa aliena e che fosse sicuro, lo trovò in un punto poco luminoso e poco frequentato
“Ti piace laggiù?” chiese Anakin seguendo lo sguardo del compagno, sapeva che istintivamente Obi-Wan avrebbe cercato un posto di osservazione, e lo aveva lasciato fare, in fin dei conti se si agita sarebbe stato peggio, e poi lo rendeva orgoglioso vedere che nonostante i tre anni nel deserto a non fare nulla, il suo Maestro era ancora uno dei migliori, anche se lui non lo aveva mai capito, ma Anakin come molti altri Jedi sapevano che Kenobi possedeva della capacità innate che molti gli invidiavano
“Si può osservare bene quello che ci circonda” mormorò in risposta, Vader annuì scrollando le spalle, il Jedi che si avviò seguito dal Sith
“Lux per due” urlò Anakin al barista il quale annui, mentre si avviavano verso il punto scelto da Kenobi. Il più anziano dei due si mise spalle al muro per vedere quello che li circondava, Anakin occupò posto davanti
“Posso capire perché tu devi guardare la folla?” domandò mentre prendeva un menù
“Perché i miei sensi sono addormentati dai sedativi, dagli antidolorifici e da non so cos’altro, al contrario la mia vista funziona, ancora, benissimo. Tu invece, preferisci tenere lo sguardo fisso ovunque, mai su quello che ti circonda, usi l’istinto, lo hai sempre fatto e i tuoi sensi sono più attivi dei miei. Il pericolo lo posso vedere, ma tu reagisci prima di me. Tu non ti sei mai fermato, io sono stato in ferie per tre anni” risposta rapida, efficace e senza una grinza come al solito, solamente un leggero tono nostalgico alla fine quindi l’unica risposta era lo sbuffo
“Se mi pagassero per farti sbuffare sarei ricco” affermò Kenobi scuotendo la testa.
Anakin neanche risposte e iniziò a leggere il menù del giorno e trovò alcuni piatti semplici ma nutrienti
“Ti fidi di me?” chiese guardando Kenobi leggere con attenzione la composizione dei piatti
“No, mai fidato per mangiare” la replica era arrivata senza che l’altro alzasse gli occhi
“Ma grazie! Perché?” domandò fissandolo
“Tu digerisci anche il duracciaio” replicò alzando il viso e Anakin poteva vedere la presa in giro dipinta sul viso del Maestro, era strano vederla però, era sempre stato un tipo composto
“Sbagliato. Le cene da Dex erano divertenti perché non aveva mai la faccia computa del Jedi perfetto. Il ‘prima’ della missione era divertente perché ci facevamo i dispetti, quindi evita di pensare certe stupidaggini, preprogrammate da Palpatine”
“Guarda che ci sei cascato anche tu?” l’Anakin mentale ringhiò un lo so e tacque
“Bene allora fai come ti pare” e mise il muso come solo Anakin poteva fare.
Dopo dieci minuti arrivò il barista
“Allora che vi porto, ragazzi?” chiese e rapidamente Anakin ordinò un po’ di tutto e quando il tipo tornò al banco pregustando il conto salato che avrebbe fatto pagare ai due, Kenobi chiese
“Lo hai capito che non digerisco tutto?”
“Tu mangia quello che t’ispira, quello che ti va, il resto lo ripulisco io”
“Hai uno stomaco di ferro, Anakin, fidati che te l’ho sempre invidiato”
“Non è Jedi”
“Non è un tipo d’invidia che può creare danno a nessuno, me compreso”.
 
Dopo una diecina di minuti arrivarono gli antipasti che riempirono il tavolo rotondo
“Anakin, solo per tua informazione ma quel Noghri1, che sta sul lato opposto sulla destra, ci sta fissando da dieci minuti abbondanti” affermò prendendo un piatto pieno di fiori di lago fritti
“Lo so, ma punta al nostro portafoglio, non alla tua taglia. Non te li finire” replicò Anakin prendendo un po’ di pesce da un piatto diverso, quel tipo sarebbe morto se puntava alla taglia, ma dai movimenti il Sith era abbastanza certo che non avesse idea che aveva davanti uno dei grandi ricercati dall’Impero
“Figurati se le finisco, sono fritte” replicò il Jedi sperando di riuscire a mangiarne due prima di sentirsi male
“Smettila di preoccuparti che ti senti male, o ti sentirai male perché hai pensato che ti senti male. Chiaro?” questionò con la bocca piena di delizioso pesce fritto
“Più o meno. E chiudi la bocca quando mangi” il rimprovero era uscito naturale e Vader gli lanciò un’occhiata irritata prima di scuotere la testa e sorridere all’altro che rispose con un altro sorriso, come se fosse la cosa più naturale del mondo stare seduto a un tavolo rotondo, in una betola con Anakin e sorridersi avvicenda.

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Note dell'Autore
1 – Noghri: http://www.swx.it/databank/index.php?title=Noghri

Il nuovo capitolo arriverà il 13 Ottobre 2018
  
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