Prompt #7:
Vento
(komeroshi)
Juvia
era felice.
Da
quando si era trasferita a casa dell’amato Gray la loro
relazione non era
cambiata di molto, ma la sola vicinanza del ragazzo era più
che sufficiente a
metterla di buon umore. Le sembrava di vivere in un sogno, uno talmente
bello
che a tratti temeva di svegliarsi e scoprire l’illusione.
Non
era ancora successo, però. Juvia si augurava che non
accadesse mai.
A
confermarle nuovamente che era proprio sveglia pensò un
soffio di vento gelido;
Juvia si riscoprì a tremare, bloccandosi davanti alla porta
di casa.
Si
guardò intorno: le foglie sugli alberi brillavano
d’arancio e rosso, ma erano
sempre meno, notò. Una nuova folata ne staccò un
paio da un ramo alla sua
destra. Juvia raggelò; quel freddo era unico nel suo genere,
lo conosceva bene.
Non
si era resa conto fosse già passato così tanto
tempo.
«Komeroshi»,
mormorò tra sé.
Komeroshi,
il vento che soffia per annunciare l’inverno, il periodo in
cui la evitavano
tutti con più fervore del solito, quand’era
piccola. Vento e pioggia
non sono
una bella combinazione.
Quand’era
bambina per Juvia komeroshi aveva
un
unico significato: solitudine.
Tristi
ricordi le saettarono in mente. No,
si disse, è tutto finito. Juvia
ora…
«Che
fai lì impalata?»
La
sensazione di gelo svanì rapida com’era arrivata,
quando fu raggiunta dalla
voce calda di Gray.
Il
ragazzo la superò e aprì la porta, per poi
voltarsi con sguardo indagatore.
«Stai
tremando. Vieni dentro, forza» l’esortò,
tendendole la mano.
Juvia
l’afferrò, scuotendosi dal torpore che
l’aveva colta. Vedere la porta aperta la
rese stranamente sollevata. Sorrise a Gray, accettandone
l’invito.
Il
mago era al suo fianco ora – non era sola.
Non lo sarebbe più stata.