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Autore: queenjane    15/10/2018    2 recensioni
Caterina di Aragona, Giovanna di Castiglia, sorelle e regine, eroine e prigioniere.. Dal primo capitolo "Giovanna era a Tordesillas dal 1509 in avanti, aveva vissuto, le raccontavano, i suoi giorni di Regina vestita di nero, oppressa dalle spie e dalla gente malevole, la volevano piegare e non si piegava ..
Era fiera, irreversibile e immutabile, come i Pirenei dalle cime color miele, bella come un tramonto di indaco e zaffiro anche nella sua sconfitta.."
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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- Questa storia fa parte della serie 'The Tudors, white and red roses '
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Il suo stemma araldico era  la melagrana ..


Che rappresentava la fecondità e Granada, che ironia che il falcone di Nan Bullen lo beccasse ..
Rideva per non piangere, come faceva Giovanna ..
La sua ironia, limpida come uno dei diamanti che Isabella loro madre impegnava insieme a altri gioielli del tesoro per finanziare la Riconquista della Spagna da parte dei Re Cattolici oppure le spedizioni nel Nuovo Mondo di Cristoforo Colombo ..
Suntuosa, potente, Giovanna tornava come  un vivido profilo, anche lei sarebbe partita alla caccia di tesori ..
                     
Amazzone ..
Guerriera
Ironica ..
E misericordiosa, lei aveva avuto pena degli arabi convertiti e non dopo la conquista di Granada ..
Non credeva nei roghi dei moriscos .. o degli eretici in generale ..


Era misericordiosa e piena di dubbi, appunto, al contrario della loro madre Isabella.. sposa fedele di un re infedele ..  che si confessava  ed era implacabile .. soprattutto dopo che Ferdinando, passata la breve età fertile di una donna, disdegnava il suo letto.


Giovanna dalle mille battaglie, fertile come un chicco di melagrana.

Compiuta, sapiente con quale facilità si era adattata ai costumi delle lussuriose Fiandre,  parlando il francese e vestendo abiti scollati e con le ricche pellicce di zibellino ..


Lei no.
Dopo decenni sull'isola di Albione parlava ancora inglese con l’accento spagnolo ..
Giovanna che aveva partorito il primo figlio maschio Carlo in un gabinetto, vicino  a lei un suntuoso banchetto e i rumori di una festa da ballo ..
Indomita, ognuna a suo modo ..
Il suo primo figlio maschio, Enrico, era nato il primo gennaio 1511 ..
Il principe del nuovo anno ..
Era morto dopo 52 giorni, allora era iniziato il suo regno delle preghiere ..Il distacco..
Enrico era solo un viziato della sorte, bello e pigro, come Felipe,il marito di Giovanna ..


Non aveva capito il suo dolore, erano appena al principio del suo regno dorato, lei Caterina discendeva da grandi re e certo avrebbe avuto un grande principe .. come prediceva ERASMO ..

A furia di preghiere ne avrebbe avuti una decina ..


Giovanna, eretica per la loro madre Isabella.
Per sei volte aveva portato a compimento la gravidanza e aveva due figli maschi vivi e quattro femmine, dei suoi era sopravissuta solo Maria ..


Il suo destino fino alla morte, essere una regina ..
E Dio era dalla sua, Nan Bullen  aveva partorito una inutile femmina Elisabeth . il 7 settembre 1533 ..

Scendeva amabile l’autunno, un brivido passato ..

Oggi come allora si rifugiava nei libri e nelle lettere, il principe Arturo la aveva definita la sua preziosa diletta e ..
Quanto avvenuto tra loro riguardava essi solo e Dio ..
Come quello che poteva avere fatto Giovanna per salvare la Spagna da suo marito, morto troppo presto .. o troppo tardi.
Di veleno o peste o pazzia?

Solo Giovanna sapeva, qualunque cosa avesse fatto di male la riscontava in prigione ..
Come lei, Caterina..
 
Umile e leale era il motto che si era scelta,quando era salita al trono con Enrico..

Nan invece la plus hereuse, la più felice, come pure “Sarà quel che sarà”, mutandolo da quello della Borgogna ..
Era sicura di sé fino all’eccesso, di sicuro lo aveva irretito .. Aveva avuto molte amanti, né lei si aspettava la sua fedeltà ..
Ferdinando d’Aragona, suo padre, senza andare tanto lontano, aveva avuto un numero imprecisato di figli illegittimi, sempre Isabella aveva ingoiato senza scene ..
Pure aveva sempre distinto le infatuazioni dal rispetto che doveva a Isabella ..


Nan non aveva regola o rispetto, la sua stessa sorella Maria era stata amante di Enrico, prima che tutto quello avesse inizio ..E accusava lei ..svergognata, meretrice.


Aveva sposato Arthur, il principe TUDOR, nel novembre 1501, da quando aveva tre anni la chiamavano principessa del Galles  ..

Lui era poi morto a Ludlow nell’aprile 1502, aveva atteso sette lunghi anni prima di sposare Enrico e diventare chi doveva essere, la regina che era predestinata ..
Vivendo in povertà, lei, Infanta, che suo suocero non le pagava la pensione dovuta come vedova e suo padre Ferdinando, morta Isabella, non aveva più le ricchezze della Castiglia e Giovanna era a Bruxelles ..
Prigioniera, in un dato senso, guardata a vista e additata come pazza …

Certo suo marito voleva governare per lei, un Asburgo, uno straniero e non voleva sottomettersi alle Cortes ..
 
I braccialetti che le aveva regalato Giovanna per il fidanzamento con Arturo erano stati gli ultimi gioielli che aveva venduto, dovevano pur mangiare, lei e il suo seguito ..
Le si era spezzato il cuore, era diventata come un freddo diamante, una goccia d’acqua ..


Il Papa aveva approvato la dispensa che potesse sposare Enrico ..
Il gioco dell’attesa di suo suocero ..sarebbe mai finito?



Giovanna era sbarcata in Inghilterra mentre si recava in Spagna per navi ..
A fatica si erano trovate, entrambe strettamente sorvegliate ..
1506 .. Cercherò di aiutarti hermanita ..
Le iridi lucenti come scuro onice, i capelli che scintillavano di preziosi riflessi, alta e sottile, l’aveva stretta tra le braccia ..
Non dimenticherò, fidati, baciandola. ..

Aveva poi dimenticato lei  Caterina  ..
Perdonami sorella ..


Felipe El Hermoso era morto nel settembre 1506 (pazzia? Peste? Veleno? ..era stata Giovanna a ucciderlo  salvare la Spagna da un Asburgo che voleva spremere quelle terre e le loro ricchezze come forziere per gli Asburgo .. Quien sabe)



L’ultima figlia di Giovanna era nata nel gennaio 1507.
Il suo epiteto di battesimo, Catilina, alla spagnola.
Caterina ....
La figlia più cara, l’ultimo conforto nella prigionia, che nel 1525 aveva sposato il Re del Portogallo, lo zio, il vedovo di Isabella e Maria..
Gli altri erano cresciuti lontano da lei ..
Povera Giovanna.



E povera lei, Caterina, sua figlia, Maria, l’unica sopravissuta, non la vedeva da circa due anni, le tenevano separate per piegarla..
Il dibattito se avesse consumato o meno il matrimonio con Arturo aveva tenuto banco per anni, inchiesta dopo inchiesta ..
Testimoni  affermavano di sì, che il principe era giovane e vigoroso, che era stato in Spagna e che avere moglie era uno spasso (testuali parole dopo la loro prima notte) ..
E altri di no .. che erano troppo giovani ..
La sua dama di compagnia, Dona Elvira e il suo confessore affermavano che non si erano mai congiunti carnalmente.

Lei  medesima, al legato papale, il grasso Cardinale Campeggio aveva affermato a chiare lettere che era emersa intacta dagli abbracci del consorte, come quando era uscita dal ventre di sua  madre ..
Comunque,  serviva?
Il Papa aveva dato la sua dispensa, sia per un matrimonio consumato che non, dopo sette anni aveva sposato Enrico e sarebbe rimasta sua moglie e sua regina fino alla fine ..


Quelli attuali erano cavilli e tribolazioni, non temeva quello che potevano fare al suo corpo ma aveva timore per la sua anima ..



Giovanna era stata picchiata e angariata dal marito, tradita in maniera sfacciata ..
La loro passione era stata incommensurabile e leggendaria .. Appena si erano visti, dopo le nozze per procura, si erano così piaciuti da non aspettare la cerimonia ufficiale e erano andati a letto insieme dopo una frettolosa benedizione ..



Con grave scandalo della pia Isabella loro madre, che anteponeva le cure dello spirito ai piaceri del corpo ..



Giovanna aveva conosciuto la passione, sicuro, Enrico nei primi tempi del loro matrimonio le era stato fedele e la veniva a trovare notte dopo notte .. per il piacere e generare un principe per il trono.



E Isabella di Castiglia, la fiera e indomabile regina, si era dovuta arrendere alle miserie della malinconia, che avevano piegato il suo corpo dopo una serie infinita di lutti.



Giovanna aveva fatto del suo corpo una macchina da ribellione contro i suoi aguzzini, sia prima che dopo ..


Digiunava, rifiutava di lavarsi, non voleva essere rinchiusa ..
Maestosa e serena nelle sue gestazioni, adesso chissà come era ..

Lei, Caterina, era ingrassata, anni di gravidanze e aborti avevano inciso la sua figura, i capelli venati di grigio, non era più la giovane principessa dorata che aveva danzato con una damigella le danze spagnole alla presenza di Arturo e suo padre.

La sua Reina sarebbe rimasta giovane e perfetta nel ricordo, non piegata dal tempo e dalla malinconia ..



Ma certo Enrico non sarebbe più tornato a essere il giovane che aveva sposato, snello e vigoroso ..
Ora era un gigante obeso, convinto che ogni suo desiderio fosse il volere di Dio ..



 
 
   
 
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