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Autore: queenjane    20/11/2018    1 recensioni
Riprendendo spunto da una mia vecchia storia, Beloved Immortal, ecco il ritorno di due amati personaggi, due sorelle, la loro storia, nella storia, sotto altre angolazioni. Le vicende sullo sfondo tormentato e sontuoso del regime zarista.. Dedicato alle assenze.. Dal prologo .." Il 15 novembre del 1895, la popolazione aspettava i 300 festosi scampanii previsti per la nascita dell’erede al trono, invece ve ne furono solo 101.. "
Era nata solo una bambina, ovvero te..
Chiamata Olga come una delle sorelle del poema di Puskin, Onegin ..
La prima figlia dello zar.
Io discendeva da un audace bastardo, il figlio illegittimo di un marchese, Felipe de Moguer, nato in Spagna, che alla corte di Caterina II acquistò titoli e fama, diventando principe Rostov e Raulov. Io come lui combattei contro la sorte, diventando baro e spia, una principessa rovesciata. Sono Catherine e questa è la mia storia." Catherine dalle iridi cangianti, le sue guerre, l'appassionata storia con Andres dei Fuentes, principe, baro e spia, picador senza timore, gli eroi di un mondo al crepuscolo" .... non avevamo idea,,, Il plotone di esecuzione...
Occhi di onice.
Occhi di zaffiro."
"Let those who remember me, know that I love them" Grand Duchess Olga Nikolaevna.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Dragon, the Phoenix and the Rose'
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Natale 1918, Spain, Ahumada’s mansion
(punti di vista di Catherine e Alexei)
 
“ Ora dove vai?!
“A distribuire dei doni, siamo quasi a Natale, noblesse oblige, lo sai”, Si unisce a sua volta,  ma..

Puzzo, odore di chiuso, come si fa a dormire tutti insieme, la meno sono persone e galline e muli, si sta meglio fuori, scalcia una pietra, io distribuisco vari pacchetti, mi baciano l’orlo della gonna,arrossisco, lo stesso gesto si ripete di casa in casa, poi l’offerta alla chiesa, intuisce i miei pensieri, ancora si deve abituare, come LUI,al castello, a questa nuova vita, come i miei figli a me e al loro padre. Amare è spesso arduo, sono stata via per mesi, siamo reduci da un lutto infinito, inutile fingere troppo.
Intanto osserva che le sembra assurdo che le persone dormano con le galline, e qui …
 
Oh Anastasia..
Faccio il mio dovere, come te, come ha fatto tua madre, le nostre sorelle ognuna a suo modo.
E non posso rimettere tutto a posto.
Non su tutto e non per tutti.
“Lo  spazio è poco, fa freddo, il raccolto quest’anno è stato scarso, quando hanno pagato il dovuto alla Chiesa, sono messi male”
“E ai Fuentes no? niente del dovuto?”
“No, non ancora”
Tralasciando i malati di febbre che vi sono all’ospedale, mi pare di dover svuotare l’oceano con un cucchiaino.
“In estate, ragiona, se pagano tutto, non gli resta nulla per mangiare, morirebbero oppure sarebbero troppo deboli per coltivare la terra, oppure scapperebbero alla prima occasione” Mi guarda come se parlassi in arabo
“ Non è una vocazione alla santità, bada, se il raccolto va male, è un problema sia per il principe Fuentes che per la sua gente. Se concede una proroga, pagheranno il dovuto, anche un po’ i più, con la differenza che saranno grati e fedeli, ma non devono marciarci sopra” un sospiro.
Noi siamo i Fuentes, proteggiamo tutto e tutti, ora e sempre, siamo i signori millenari dei Pirenei.
“ Pagheranno poi, ma saranno grati. Lo facessero subito, non gli resterebbe nulla e .. Per legge, il principe potrebbe pretendere ma usa il buonsenso, se le persone non hanno cibo, potrebbero scoppiare tafferugli e rivolte..”
Come in Russia, la rivoluzione ha devastato tutto.
Lo sappiamo.
“Lasciamo perdere, ora andiamo a cena, Catherine. Vestiti di rosso, con i rubini stai bene”
 

La cena della Vigilia,la Révellon, la tavola era adorna di piccoli segnaposti con le rosse bacche dell’agrifoglio, le candele che illuminavano i presenti, le risate, abbiamo mangiato cibi spagnoli e salmone affumicato, come a Parigi, insieme all’oca e al prosciutto al forno od al tacchino servito con le castagne, piatti, appunto, francesi che adoro.
E lo champagne, naturalmente.
Oh Cat.

La messa e il senso di calore, il latino e le volute di incenso leggero.
L’albero pieno di decorazioni e regali ammucchiati, i muscoli delle mani dolenti a furia di scartare e slegare nastri, le risatine, osservando che Pere Noel, assistito dal devoto Pre Fouettard, che ha il compito di ricordare al barbuto il comportamento che ha tenuto ogni bambino durante l'anno appena trascorso, era stato molto prodigo.
Un bacio di straforo mio e di Andres sotto il vischio, il giocare con la neve fino ad avere le guance rosse come le calze che ti eri ostinato a voler mettere.
Come a voler fare una scorpacciata di Bûche de Noël, il tipico fagotto al cioccolato di Natale, la colorata e glassata forma a ceppo di abete presto smontata da mani infantili, un miracolo trovare posto per la Galette des Rois, la torta dei re, una dolce pasta sfoglia ripiena di crema di mandorle, te ne spiravi da un pezzo, li avevi chiesti per tempo e li avevi avuti.
La fava tradizionale la trovai io, tu Cat eri la reine del giorno.
 
Per tradizione, dei guitti e dei giocolieri si esibiscono nel cortile interno del castello e la gente del villaggio può partecipare e vedere e divertirsi, spettacolo offerto dai principi Fuentes per rompere la monotonia invernale, atteso con gioia, insieme alla distribuzione di vino caldo e aromatizzato.
Questo Natale, verranno distribuite anche le fette di Bûche de Noël e Galette des Rois,almeno per una volta assaggeranno un pezzo di Paradiso.
Il crepuscolo invernale cade presto e rientriamo tutti, una cena leggera e ..
 
Il disegno con un vaso di rose bianche me lo hai dato la sera, ripiegato in quattro, prima di andare a dormire, una cosa tra te e me osservasti, una simmetria di gesti e di pensieri.
Ti protendesti in avanti, come me e ti facesti abbracciare, poi, senza altre parole, andasti verso la mia camera, a passi stentati ma decisi, finalmente, stavi bene, camminavi, sorridevi e parlavi, tesoro.
 
L’ultimo segno di meraviglia della prima età dell’oro.
Una leggenda troppo presto trascorsa e non ancora tornata.

 
 

Le varie usanze.
I nastri rossi, intrecciati al vischio e all’agrifoglio, le preghiere sussurrate, ma io ho una mia personale idea.

Scruto l’albero, decorato da cristalli, festoni, preziosi decori, una profumata isola resinosa al centro della sala grande.


Mi chino sui talloni e appoggio il mento sopra la spalla di Alessio, che mi stringe una mano mentre con l’altra accende una candela, la fronte corrugata per lo sforzo.
Intorno il fluire delle mie gonne di prezioso satin verde acqua, è stata davvero dolce, in un dato senso ha ragione a sostenere che il bambino più piccolo della casa deve accendere la candela di Natale, ma lui è il mio piccolino.
 
Le sciolgo i capelli, ridendo, sono scuri come onice, con rossi riflessi, mi piace immaginarla bella come una regina delle antiche leggende, dei miti.
Le mie storie della buonanotte sono miti, e leggende e una miriade di fiabe, appunto, o le storie su bucanieri e pirati.
Ha un suo modo splendido di raccontare, tutta luce e bellezza.
La scruto, con intenzione, sfiorando con un dito la fascia di piccole perle che le adorna la scollatura.
“Sei il sole, Cat”

 
Scruto uno dei regali ricevuto per Natale, un piccolo galeone di legno, con le vele di seta leggera, marinai, cannoncini di ottone, posato sul tappeto Savonnerie azzurro pare davvero sulla rotta dei sette mari..
La luce combinata del fuoco e delle candele getta bagliori color ambra sulla mia nave …
Come sui modellini che adornano la mia nuova camera.

L’aria profuma del miele di cui sono composte le candele.
Vediamo, dove andiamo?
Ai Caraibi?
Nel Nord America?
Nel Mar Mediterraneo, come i pirati turchi …
 
Prendo un sorso di infuso di rosa canina, è amaro ma mette forza, semplice ma di effetto, come questo fiore dai semplici petali rosa, che poi si trasforma in una bella bacca rossa.. Plinio il vecchio racconta che un soldato romano venne guarito dalla rabbia grazie a un infuso delle sue radici, da qui il nome …
 
Sto meglio, lo so.
 
 
E la vita passa, appena il battito di ieri, una foglia caduta nell’autunno, il rosseggiare delle ciliegie in estate .. i petali di rosa bagnati dalla luce rosata di una alba primaverile .. 
“Dormi, tesoro, cerchiamo di stare bene”



Mi appoggia il mento sui capelli, sbadiglia, lasciamo fare, mi piacerebbe che  il tempo si fermasse, almeno un poco, in quiete.
I dettagli.
 Le rose nei vasi, le maniche fluenti color indaco del vestito di mia sorella, i suoi capelli abitati da scintille rosse, briciole di biscotti, due bicchieri vuoti e una caraffa di vino, il profumo della cioccolata e del legno di ciliegio dei ciocchi nel camino, il silenzio incantato di una notte invernale.
Le piccole abitudini, la vicinanza, un conforto che non ha prezzo.
Ti voglio bene Catherine, il regalo di Natale che si mantiene anno per anno è questo.. .
E il miracolo.
Siamo sopravissuti.

 
 
 
   
 
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