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Autore: Elena Des    24/11/2018    2 recensioni
Amsterdam, 1942. Rah'el Amì è una ragazza ebrea 15enne trasferitesi nella città all'età di 7 anni. Le leggi razziali entrano in vigore anche in Olanda e Rah'el è costretta a seguire tali leggi, andare in una scuola ebrea ed essere discriminata da coloro non ebrei. Stringe amicizia con Yaacov Mazloun ma i tedeschi bussano a tutte le porte di ebrei per portarli ai campi di concentramento. Per Rah'el inizierà l'inferno ma qualcuno riuscirà a renderlo più piacevole.
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Dal capitolo 11:
-Cosa abbiamo fatto di male? Cosa ho fatto di male?
-Sei ebrea
-Non l'ho scelto io
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Olocausto
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Da qualche giorno io e Yaacov siamo andati insieme a scuola. Mia madre mi ha cucito la stella gialla degli ebrei sulla giacca. Beh, non solo a me, ma a tutta la famiglia. Non mi piace averla addosso. Yaacov ce l'aveva già quando ci siamo conosciuti. H'anna dice che possiamo uscire da osli qualche volta io e Yaacov... ma per me è solo un amico, o ameno è quello che dico, ma non so in realtà cosa provo...
Il campanello suona e vado ad aprire ritrovandomi proprio Yaacov davanti

-Ehi, ciao. Come hai fatto a sapere precisamente dove abitavo?- chiedo perplessa

-Beh...- non sa che rispondere e poi continua- posso entrare?

-Certo. Perchè sei venuto?

-I tuoi sono in casa?- perchè non risponde alle mie domande?

-No, perchè?

Fa spallucce e mi porge un vassoio coperto spiegando:- li ha fatti mia madre. Non volevo venire a casa tua senza portare niente...

E' un pensiero davvero dolce!- sorrido e lui ricambia il sorriso

-E' davvero graziosa, la tua casa, Rah'el, mi piace. Hai anche un pianoforte?

-Sì, era di mia nonna. Era una pianista

-Affascinante... e tu lo suoni?

-Certo! Vuoi sentire?

-Mi piacerebbe!

Inizio a suonare cercado di calmarmi. Ho sempre suonato in famiglia o con dei vicini, o amici dei miei genitori, ma non sola con un ragazzo che conosco da qualche giorno e che si dimostra sempre gentile con me.
Quando finisco di suonare Bach lui batte le mani e si congratula con me sorridendomi:- brava! Sei davver brava, Rah'el!

-Grazie- rispondo arrossendo un po'

-Ho sempre apprezzato questo strumento- ammette sedendosi accanto a me e iniziando a suonare con un po' di difficoltà una canzone. Si ferma e spiega:- non so un granchè ma... è uno strumento che si presta a tante interpretazioni. Esprime la propria anima, ciò che si ha dentro...

Annuisco colpita dalle parole. Nessuno dei due parla e si crea un momento di imbarazzo. Lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso. Deglutisco e lo vedo avvicinarsi un po'. Non so che fare! Ti prego, Dio, dimmi cosa deve succedere!
Il campanello suona e lui apre gli occhi. Io mi alzo e vado ad aprire la porta

-Mamma, papà, Dvona!- li faccio entrare e togliere i soprabiti.

Mia madre passa per il salone per andare a lasciare la spesa in cucina e nota Yacoov. Mi guarda chiedendomi con lo sguardo cosa ci facesse un ragazzo

Yaacov si alza dallo sgabello del pianoforte e si presenta:- ehm, scusate... mi chiamo Yaacov Mazloun!

-E' un tuo amico, Rah'el?

-Sì, mi ha aiutata qualche giorno fa...- spiego io

I miei si presentano stringendo la mano e Yaccov aggiunge dicendo:- scusate, non era mia intenzio disturbarvi; in realtà io stavo per andare via...

-No, non preoccuparti, puoi restare se vuoi- interviene mia madre

-No, grazie signora Amì, ma... devo proprio andare. Buona serata!- saluta Yaacov alla mia famiglia ed io lo accompagno alla porta

Esco fuori con lui e mi confessa una cosa che mi lascerà confusa per un bel po':- volevo dirti prima una cosa Rah'el... ti amo. Forse mi picchierai ma è una cosa seria ciò che provo per te

Stavolta mi si avvicina ancor di più e mi bacia. Era destino, anche se il campanello mi aveva "salvata". Restiamo così un altro po' e poi si stacca sorridendomi:- ci vediamo domani Rah'el!

Va via ed io rimango sulla sogli della porta guardando il punto in cui se n'è andato. Non me l'aspettavo. Il mio primo bacio... cosa farò quando ci incontreremo?
   
 
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