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Autore: Giady66    03/12/2018    0 recensioni
Non tutto ciò che vedi è reale, a volte molte cose che non vedi sono ancora più reali della realtà.
Basta solo crederci.
Io non ci credevo, ma forse seguire i consigli di mia madre sarebbe stato meglio, mi sarei preparata, ma sono stata stupida.
Imparate a vedere le cose anche dove non ci sono...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

Seconda stella a destra, questo è il cammino.. e poi dritto fino al mattino!

E’ sabato mattina, mattina poi sono le 12:30, perciò è tardi, ho sonno, non ho colazione e ho voglio di torta alle fragoline di bosco

“MAMMAAAA!!!” urlo da camera mia, lei sale e si pulisce le mani sul grembiule

“Astrea, tesoro, che c’è?” dice con il suo tono dolce, mi ricorda Wendy nella favola di Peter Pan.

“Ho voglia di torta con le fragoline di bosco”

“Vai da nonna Clara, è da un che non ci vai.” Io annuisco sorridendo e inizio a prepararmi, mentre mamma torna giù in cucina. Nonna Clara è una simpatica signora di origini Italiane che gestisce una pasticceria. I suoi dolci sono la visone del paradiso terrestre sia per l’aspetto sia per il gusto, un qualche cosa di eccezionale. Prepara un torta con le fragoline di bosco buonissima. Non ricordo quando io abbia iniziato ad andare da lei, ma sono sicura sia tantissimo, mi tratta come un nipotina e lei è la nonna che non ho.

“Mamma io vado, ti lascio la macchina” urlo dall’entrate ed esco senza aspettare che risponda. Anche se è abbastanza lontano ho deciso di andare a piedi e poi ho la fortuna che Nonna Clara è aperta tutto il giorno. Infilo le cuffiette e parte “A sky full of stars”. Mentre sto camminando un jeep nera rallenta e inizia a camminare a pari passo con me, faccio finta di non essermene accorta, fin quando non abbassa il finestrino e dal lato del guidatore vedo Unakite, mi lascio scappare un sospiro di sollievo e lui sorride.

“Dove stai andando?” domanda lui dopo avermi fatto segno di togliermi le cuffiette.

“A mangiare una torta” rispondo ovvia

“Ma è mezzogiorno, non dovresti pranzare ora?” replica lui alzando un sopracciglio.

“"Ma io non ho fatto colazione" dico seria
"E allora? Pranzerai direttamente." Dice lui come se fosse le cosa più normale al mondo
"No, la colazione il pasto più importante della giornata" lui mi guarda stranito e poi sorride
"Non fa niente se salti la colazione sai."
"No, io non pranzo senza aver fatto colazione” continuo imperterrita

 

“E posso venire anche io a fare colazione con te?” sorride lui, io annuisco e lui, mi fa segno di salire in macchina.

“Dove andiamo a fare colazione?”

“Ovvio da Nonna Clara”


 

Venti minuti dopo ci ritroviamo davanti alla pasticceria di Nonna Clara, e anche se ci vengo da una vita, il nome sull’insegna mi ha sempre fatto sorridere "the Underworld" che oltre ad essere il nome della pasticceria, è il nome che mia mamma dava sempre al mondo delle fate.

"The Underworld"legge l'insegna azzurro cielo facendo uno strano sorriso
"È la casa delle fate" dico io di getto.
"Delle fate, eh, molto appropriato direi" afferma sorridendo, sorride spesso questo ragazzo, io ricambio il sorriso ed entriamo.

L'interno è tutto azzurro con scritto sulle pareti le frasi di alcune favole, delle fate di alcune favole, i mobili sono rustici, i tavoli sono di legno rotondi con della sedia che si trovano di solito nelle cose delle nonne, il posto non sarà all'ultima moda ma per me è perfetta.
Ci sediamo ad un tavolo e nonna Clara viene a prendere gli ordini, quando mi vede mi stringe in un abbraccio e dice molto velocemente parole confuse su quanto io sia cresciuta, non mi chiede neanche cosa voglio perché sa già cosa prenderò, una torta con le fragoline di bosco. Unakite prende due capcake al cioccolato con un cappuccino. 
Dopo neanche cinque minuti arrivano i nostri ordini ed io guardo la mia fetta di torta come se fosse la cosa più bella al mondo.
"Dovresti vedere la tua faccia in questo momento" dice Unakite addentando un capcake.
"Perché ho qualcosa di strano in faccia?" Dico toccandomi una guancia.
"Oh nono, assomigli ad una bambina che guarda la sua nuova bambola, sei così carina." Dice sorridendo come sempre, ma non gli viene una paralisi mi chiedo io?
Io non rispondo mettendomi in bocca un pezzo di torta. 
"Verrai al ballo delle lucciole?" Cambia discorso lui
"Certo che verrò, e tu andrai?"
"Si, mi ha inviato Ashley." Dice lui " E visto che non conosco nessuno non mi lamento di andare con lei." Continua 
"Io andrò con Careen, siamo una coppia fissa io e lei" dico ridendo
"Sai già da cosa mascherarti?"
Già il ballo delle lucciole è un ballo in maschera ed è da sempre una tradizione del nostro liceo, a cui il preside tiene tantissimo...solo perché a questo ballo quando lui era giovane ha conosciuto la moglie.
"No, non lo so ancora, é l'unica scocciatura di questo ballo, magari riutilizzo il vestito dell'anno scorso." Dico prendendo un altro boccone 
" Era carino, ero vestita da marionetta"sorrido al ricordo di quel costume stile destroy cabaret
"Siamo in due allora, non so proprio cosa mettere." Dice e ci alziamo per andare a pagare, vuole pagare anche per me ma riesco a spuntarla e sorridente saluto Nonna Clara uscendo dalla pasticceria.

Uscendo sentiamo qualcuno piangere. Piangere ed urlare disperatamente. Una ragazza all'angolo della pasticceria è inginocchiata a terra, è lai che piange. Ha indosso un vestito strano un po' strappato la pelle bianchissima e i capelli neri le coprono il viso. Faccio per avvicinarmi ma Unakite mi ferma e si avvicina lui, le dice qualcosa che non riesco a capire e torna da me con una strana espressione sul volto.

In macchina il tragitto è silenzio e pesante.
"Sai cosa sono le Banshee?" Chiede lui spezzando il silenzio
"No, non ne ho idea"
"Sono delle donna che preannunciano la morte, le persone che le vedono solo coloro che moriranno o che hanno un forte legame affettivo con loro. Loro preannunciano la morte piangendo e disperandosi. Sono classificate negli spiriti maligni ma io non credo siano cattive." Spiega lui mantenendo quella strana espressione che ha da quando abbiamo visto quella ragazza.
"Perché mi stai dicendo questa cosa ora?"
"Non credi che la ragazza piangente sia una Banshee? Rappresenta appieno la descrizione. Si dice che vestano di bianco e che la loro pelle sia quasi trasparente."
"Non credo più in queste cose" dico sorridendo amaramente ricordando le prese in giro che ricevevo per credere a queste cose.
"Sbagli, non tutto ciò che non si vede non è reale" dice serio guardandomi.
Sorrido e scende dalla macchina.

La giornata passa noiosa, leggo e guardo serie TV mangiando schifezze, è proprio una giornata no e poi ha iniziato anche a piovere. La pioggia rovina il mio umore. Almeno è tardi e posso rintanarmi nel letto e sprofondare nelle braccia di Morfeo fino a domani. Ed ciò che accade, mi addormento subito, ma ho una strana sensazione addosso.

L'indomani quella strana sensazione non si è ancora tolta. 
Scendo le scale andando in cucina e l'aria è stranamente pesante, mamma non sta cucinando come al solito, è seduta sul divano con gli occhi un po' arrossati. Qualcosa non va. Mi guarda e scoppia a piangere. Già c'è proprio qualcosa che non va. È sono le cinque parole che pronuncia che mi tolgono il respiro per qualche secondo. Il dolore mi investe.

Nonna Clara è morta.

   
 
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