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Autore: Phigadelphia    20/12/2018    2 recensioni
Sana vive la sua quotidianità: scuola, amici, lavoro e Akito. Ma ad un certo punto qualcosa cambia, un contratto la metterà davanti a scelte difficili e situazioni complesse. Ma tra vecchi e nuovi personaggi i nostri due testoni preferiti riusciranno finalmente ad aprirsi l'uno con l'altra?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo due: 

Una serata tra amici



-Voglio parlarti…- La guardò dolcemente, un po intimidito.

-Non ho nulla da dirti- Era furente. Fece per allontanarsi il più in fretta possibile. Il ragazzo però la afferrò per un braccio, finendo faccia a faccia. 

-Ascoltami bene, sono innamorato di te.-

STOP!

-Ottimo lavoro ragazzi! Pausa pranzo e poi riprendiamo con la scena della cena!- L’aiuto regista era veramente puntiglioso. 

-Bel lavoro Sana- sorrise Naozumi. La ragazza arrossì, quella era la parte del film che più la preoccupava: il primo bacio dei protagonisti. La loro storia era travagliata, erano innamorati ma per una serie di motivi non riuscivano mai a stare insieme. Sakura, il suo personaggio, era decisa, forte e molto orgogliosa. Il personaggio di Naozumi, Shinichi, era timido, impacciato, ma avrebbe fatto di tutto per la ragazza di cui era innamorato. 

Sana sospirò.

Aveva preso le distanze da Hayama per ritrovarsi a girare un film che parlava della loro storia. Dannazione

-Sei agitata per domani?- Chiese il ragazzo, di punto in bianco. Sapeva bene che Sana non aveva mai dovuto baciare qualcuno davanti ad una telecamera. 

-Abbastanza, non so se riuscirò ad essere credibile- Ammise lei. Voleva impegnarsi con tutta se stessa e riuscire a dare al suo personaggio lo spessore emotivo che si meritava. Ma non era certa di essere in grado di baciare Naozumi con tanta leggerezza. Aveva baciato un solo ragazzo in vita sua, d’altronde. 

-Ho un’idea!- Affermò il suo co-protagonista sorseggiando dell’acqua. -Stasera usciamo assieme, chiamiamo anche i tuoi amici e rilassiamoci. Ci pensi troppo Sana, vedrai che sarà facile- Sorrise rassicurante. 

Dopotutto non sembrava una pessima idea. Era come baciare suo fratello, in fondo. Sì, forse una serata di divertimento era quello che ci voleva! 

-Sento subito gli altri- Disse, prendendo il cellulare e avvisando i suoi amici. Risposero tutti, eccetto lui. 

Era già una settimana che non lo vedeva. Era stata impegnata sul set e, l’unico giorno in cui era andata a scuola, lo aveva evitato in tutti i modi: aveva pranzato da sola, aveva rincorso vari professori per portarsi avanti con il programma, si era persino nascosta nel ripostiglio, ma il suo sguardo se lo era sentito addosso durante tutte le ore di lezione, costantemente. Non era innamorato di lei e quello era un dato di fatto ormai, doveva accettarlo. Erano solo vecchi amici che, di tanto in tanto, si baciavano, niente di più. Tutti i film sul bacio sotto il gazebo di cui era stata la regista nella sua mente erano inutili fantasie e basta. Aveva deciso che Akito Hayama sarebbe stato solo un caro amico, niente più speranze, niente più domande, niente più film. 

Finalmente anche il suo ‘nient’altro che amico’ si degnò di rispondere:

Ok. 

-Sempre di molte… parole…- Probabilmente per lui non si era neanche posto il problema di dover troncare quel particolare rapporto, era già andato avanti e lei che invece era lì a preoccuparsi, che idiota.

-Sana, Naozumi salve, sono Emily- I diretti interessati si voltarono, trovandosi davanti una ragazza biondissima e con il viso d’angelo, probabilmente della loro età. Il vestito largo copriva quelle che dovevano essere delle forme davvero perfette lasciando però intravedere delle gambe lunghe, fasciate da stivali neri al ginocchio. Era il genere di ragazza che chiunque si sarebbe voltato ad osservare. 

-Ciao…- Dissero i ragazzi, incantati. 

-Ecco io sono l’addetta stampa per promuovere il film, mi occupo della pubblicità speciale- Sorrise. Aveva un qualcosa di vagamente familiare. 

-Oh… Ah aspetta!- Disse Sana, realizzando il vero significato di quelle parole. -Quella pubblicità vero?- Iniziò a diventare, inevitabilmente, rossa. 

-Già, la vostra ‘relazione’ ecco, chiamiamola per quello che risulterà essere sui tabloid.- 

-Quindi tu ci dirai cosa fare, quando e dove farci fotografare, giusto?- Chiese Naozumi, improvvisamente molto professionale. 

-Esattamente! Allora: nessun tabloid sa ancora di questo progetto, lo faremo sapere settimana prossima quindi, intanto, voi dovreste uscire assieme ma senza dare nell’occhio, evitate i paparazzi ad ogni costo.-

Tutte quelle parole stavano agitando e confondendo Sana. 

-Si ma…-

-Questa sera abbiamo già in programma di uscire assieme!- Il ragazzo interruppe prontamente la castana.

-Ottimo! Allora mi raccomando, non fate parola con nessuno di questa promozione, neanche con i vostri amici, sicuramente una volta trapelata la notizia i paparazzi intervisteranno anche loro. Deve essere tutto molto credibile.-

Sana era sempre più imbarazzata e confusa. Era convinta di aver già visto quella ragazza da qualche parte. 

-Perfetto, siamo professionisti e poi ci conosciamo da sempre, sarà facile per noi- Sorrise Naozumi, con fare rassicurante. 

-Scusami ma io non ti ho già vista da qualche parte?-Chiese Sana, timidamente. 

-Probabilmente su qualche giornale di gossip mentre fa scalpore alle serate, nell’ultimo caso avevi in mano un paio di bottiglie di vodka mentre ballavi sul tavolo o sbaglio?- Intervenne Mr. Sinclair. 

-Papà lo sai che stavo lavorando: era importante che qualcuno animasse la festa per il lancio della nuova marca di alcolici, altrimenti non mi avrebbero pagata, ho solo recitato-Rise lei. 

-Sei Emily Sinclair! Avevo l’impressione di averti già vista da qualche parte!- Rise Naozumi. L’aveva incontrata a qualche festa a New York e, in effetti, era una vera e propria it girl americana, sempre in mezzo a feste, sfilate, cene importanti. 

-Non pensavo lavorassi per tutti gli eventi- 

-Si beh, io odio lo star sistem, ma fare pubblicità è il mio lavoro e sono piuttosto brava.- Fece spallucce, noncurante del fatto che a diciannove anni stesse costruendo un vero e proprio impero del marketing. 

Sana era rimasta incantata da tutta quella vicenda e cominciò fare domande alla sua nuova amica. Non credeva che potesse esistere qualcuno che per lavoro dovesse bere o ballare, era affascinante.

-Non sono io la star, sei tu! Mi piace moltissimo come reciti e…- Nao alzò gli occhi al cielo, conscio che avrebbe passato un’intera pausa pranzo ad ascoltare le chiacchiere tra ragazze. 

 

**

 

-Non lo lascia proprio un attimo eh? Si sarà scattata minimo un miliardo di foto con lui- Rise Fuka, sorseggiando il suo drink. Aya era impazzita quando aveva rivisto Kamura e aveva abbandonato il suo ‘orsacchiotto’ per riempire di domande, e foto, il giovane attore. 

-E’ sempre stata una sua fan, d’altronde- Sorrise Sana. 

-Si ma non ci si comporta così- Tsu piagnucolava vedendo che il suo ‘pasticcino’ non lo degnava di uno sguardo. 

Akito era rimasto tutta la sera in disparte, seduto sul divanetto rosso sorseggiando una birra. Non voleva rischiare di ritrovarsi solo con Sana, non sapeva come avrebbe potuto reagire. 

-Basta piagnucolare Tsu, balliamo!-Fuka trascinò il ragazzo nel mezzo del piccolo locale, iniziando a ballare come due idioti, facendo ridere Sana a crepapelle. 

-Ehi, ragazzina egoista…- Aveva preso coraggio e si era seduto sullo sgabello vicino a lei, continuando a sorseggiare la sua birra. Il cuore di Sana iniziò a battere davvero troppo forte, quasi volesse uscirle dal petto. 

-Ehi, tu…- Si sforzò di fingere nonchalance, era un’attrice cavolo. -Barista! Vorrei un Gin Tonic- Chiese, lasciando Akito di sasso. 

-Kurata sai bene di non reggere l’alcool- disse fissandola con fare minaccioso. 

-E’ solo un po di Gin Tonic, cosa vuoi che sia- Beata ingenuità. 

Si scolò tutto il bicchiere in pochissimi sorsi e poi corse verso Fuka e Tsu, iniziando a ballare con loro, I tre vennero presto raggiunti da Nao ed Aya e infine, contro voglia, da Akito. 

Il biondo non toglieva gli occhi di dosso dal suo rivale, solo una mossa falsa e lo avrebbe steso per terra con un bel pugno. 

Sana, invece, era totalmente partita per la tangente. Ballava e saltava come se ne andasse della sua vita. Fuka l’aveva trascinata in un ballo totalmente diverso da quello che era intenta a fare poco prima con Tsu: ancheggiavano, scuotevano i capelli. Probabilmente, da sobria, si sarebbe vergognata troppo, ma il Gin faceva effetto e lei, in quel momento, trovava quel ballo del tutto liberatorio. Presa dall’estasi allungò una mano per afferrare il ragazzo con gli occhiali e lanciarlo in mezzo a loro due ma, sfortunatamente, dietro di lei Tsu non c’era più da un pezzo. Il contatto con Akito fu elettrico e in pochi istanti il giovane si ritrovò nel mezzo delle sue due ‘ex’ con non poco imbarazzo. Se fosse stata sobria non avrebbe mai fatto nulla di tutto ciò, ma non era più lei a comandare il suo corpo: ancheggiò davanti al biondo ridendo senza nessun motivo logico, il vestitino rosso, che ad inizio serata le fasciava perfettamente il corpo, si stava alzando più del dovuto, ma non era importante, Sana voleva solo ballare. 

Smettila subito, siete solo amici. La ammonì la parte sobria della sua mente.

La ragazza tentò di tornare in se e alzò lo sguardo: Akito era sbalordito dall’audacia di Sana, visibilmente stregato dai suoi movimenti. I loro sguardi si incontrarono per un istante che parve infinito. Lui le avrebbe volentieri strappato quel vestitino senza farsi troppi problemi e lei voleva che lo facesse, diamine se lo voleva. 

Fuka, a conoscenza delle ultime vicende però, non era d’accordo. Si intromise, trascinando via Akito e guardando Sana in modo furibondo. 

Non pensarci neanche.

La minacciò con gli occhi e, dopo aver chiesto ad Hayama di portarle un cocktail, trascinò la sua amica in bagno, per farla riprendere.

 

**

 

Era rimasto incantato, vederla così e non poterla avere era troppo anche per uno come lui. 

-Ti ho già detto di lasciarla in pace- Kamura aveva infranto il suo spazio vitale in modo irruento. Appoggiò i gomiti sul bancone e guardò dritto davanti a se. 

-Che cazzo vuoi Kamura? Non è aria- Ringhiò minaccioso. 

-Vedi di starle alla larga, quante volte devo dirti che non le fai bene?- 

Fortunatamente Tsu e Aya si unirono ai due prima che i fiammiferi lanciati da Naozumi prendessero fuoco accendendo il biondo. 

-Allora, cosa ci siamo persi?- Rise il ragazzo moro, palpando la tensione tra i due. 

-Niente, vado a dormire, sono stanco.- Ringhiò Akito, continuando a guardare minaccioso il giovane attore che, ovviamente, colse la palla al balzo: 

-Stavamo pensando di invitarvi sul set domani, cosa ne dite?- Disse in modo gentile.

Ad Aya si illuminarono gli occhi.

-Davvero? Possiamo vedere una parte del film?- 

-Certo.- Sorrise Kamura. -Siete tutti invitati! Però non ditelo a Sana, vorrei farle una sorpresa, questa settimana ha lavorato molto e sicuramente le farebbe piacere- 

Akito non si fidava. Quel damerino era sempre stato un doppiogiochista. 

-Certo che verremo! Più tardi allora avviseremo anche Fuka- 

-Io non credo che ci sar…- La frase morì in gola ad Hayama. 

-Ma quello è Naozumi!!- -Si è lui!!- -Ti amo!- Un’orda inferocita di ragazze li stava accerchiando. Qualcuno, probabilmente, li aveva visti e aveva chiamato i paparazzi e i fans. Kamura intravide Sana tra la folla e la trascinò via per salvarla dall’orda di persone, mimando un ‘a domani’ a Tsu e agli altri. La ragazza, nonostante fosse ancora piuttosto alticcia, non ci mise molto ad intuire i motivi della loro fuga. Si precipitarono in macchina e Nao sfrecciò verso casa di Sana. 

La strada la rilassava, l’alternarsi di luci, il buio pesto in sottofondo, il calore della macchina e la musica rilassante la stavano spingendo verso un sonno profondo. Un sonno che la spingeva a ripensare a quanto era stata stupida ed incosciente e a quanto desiderasse solo che Akito la baciasse in quel momento.

 

**

 

-Ehi Sana- Nao sussurrava, non voleva che si svegliasse di soprassalto. 

-Mhmh- mugugnò lei, persa nel mondo dei sogni. 

-Siamo arrivati- sorrise nel vederla così tenera, sembrava ancora la bambina di cui si era innamorato anni prima. Finalmente la ragazza razionalizzò. 

-Oh Kami! Nao perdonami se mi sono addormentata- Era imbarazzata da morire. 

-Non preoccuparti- Sorrise sincero lui.-Sei carina quando dormi-Disse, facendola arrossire. 

La accompagnò sino davanti al cancello della villa. 

-Riposati, domani ci aspetta una scena importante- Disse lui, guardandola dritta in quegli occhi cioccolato.

-Speriamo bene Nao, sono preoccupata sai? Non so se…- Non terminò la frase perchè le labbra del ragazzo si appoggiarono delicate, ma intense, sulle sue. Non era un vero bacio, era più un bacio da bambini con un retrogusto alcolico. Kamura era delicato, quasi aveva paura di distruggere quel momento anche solo respirando. Le cinse piano la vita e, dolcemente, si staccò da lei. 

-Vedi?- Disse ad un palmo dalla sua bocca. -Ci pensi troppo, basta solo rilassarsi- Sorrise per poi darle la buonanotte e salire in macchina. 

Sana era rimasta immobile, davanti al suo cancello, con il freddo che le pizzicava le guance rosse. Naozumi l’aveva baciata e, nonostante fosse confusa e assonnata, doveva ammetterlo: le era piaciuto.


Alloraaa adesso iniziamo a vedere quali sono i piani di Nao per il povero Akito. Dite che riuscirà a distruggerlo? Posso solo spoilerarvi che ha molti assi nella manica. Staremo a vedere però!
Volevo ringraziare LallyQueenRossana e Heric per le recensioni. 
Così come ringrazio chi ha messo la storia tra i seguiti, ricordati e preferiti. 
A presto!

   
 
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