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Autore: Red Saintia    17/01/2019    14 recensioni
L'amore... un sentimento dalle mille sfaccettature, spesso difficile da comprendere o da definire. In Saint Seiya questo sentimento è presente in molti modi diversi; devozione, amore celato, amicizia, spirito di sacrificio e affetto fraterno. Sono tutti tasselli di un unico sentimento. Qui troverete tante storie e coppie diverse, ognuna interpretata in modo personale ma cercando di non snaturare le originali caratteristiche del personaggio. Sono tutti racconti autoconclusivi quindi semplici da leggere. Spero davvero possano piacervi.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Avevano trascorso tante notti insieme proprio come quella. Stretti l’uno all’altra contemplando le costellazioni e il cielo terso che sembrava rischiarare l’intera altura di Goro-ho del candido e lucente bagliore lunare.
Non era destinato a durare a lungo quel momento lo avevano sempre saputo lei lo aveva sempre percepito. Gli era rimasta accanto da quando erano solo ragazzi era abituata alle sue partenze, molto meno ai suoi ritorni.
I periodi di pace non sono destinati a durare a lungo è una cosa che sapevano bene, eppure inizialmente tutte quelle stelle cadenti in quel cielo sgombro di nuvole non lasciavano presagire che di lì a breve qualcosa di oscuro li avrebbe avvolti.

Abbassò lo  sguardo, non aveva il coraggio di guardarlo in viso per dargli l’ennesimo addio.

“Sapevi che sarebbe successo, come sai che il mio posto adesso è accanto ai miei compagni.”

“Il fatto che lo sappia non significa che debba rallegrarmi la cosa.”

Shiryu la capiva molto bene, quante volte le sue preghiere e il suo sostegno gli avevano salvato la vita tante…troppe forse.
“Il maestro è andato via, credo d’intuire dove fosse diretto.”

“Certo, in battaglia dove vuoi che sia? Il fatto che anche lui si sia deciso a combattere non lascia presagire nulla di buono.” disse Shunrey

“Forse è così, forse davvero questa è la sfida decisiva tra le forze oscure e noi cavalieri della speranza.”
Lei strinse le mani camminando nervosamente lungo la montagna. “Perché sei così turbata Shunrey, cosa c’è di diverso rispetto alle altre volte. Non hai mai reagito così, sei sempre  stata comprensiva?”

Lei provò a parlare ma qualcosa trattenne le sue parole. Dubbi e incertezze che rendevano il suo cuore pesante oltre che triste per quella partenza.
“E che… mi chiedo quando finirà tutto questo. Per quanto tempo ancora dovrete sacrificarvi in nome della giustizia. Sei pur sempre un uomo Shiryu non puoi trascorrere la tua vita a combattere. Questo non è giusto.”

“Dimentichi che prima di essere solo un uomo io sono un cavaliere di Athena, il mio compito è difendere la dea e la terra da qualunque minaccia. So che ti chiedo tanto, ma vorrei il tuo sostegno anche questa volta. Dimmi che mi aspetterai ti prego?”

Si avvicinò alla fanciulla abbracciandola di spalle e poggiando dolcemente il viso sulla sua spalla.
“Ti amo Shunrey, tutto ciò che sono io lo devo a te ed al maestro Dohko, ma tu in modo particolare sei quella che da sempre mi da la forza di combattere e non arrendermi.”

Lei si commosse, ma non volle pensare che quelle fossero parole d’addio no, non lo avrebbe permesso. Si fece coraggio e gli diede un ulteriore motivo per tornare da lei.
Prese le mani di Shiryu e le fece scivolare dolcemente sul suo ventre.
“Non dubitare mai del mio sostegno cavaliere, io sarò sempre al tuo fianco. E noi aspetteremo il tuo ritorno.”

“Noi?”

Può una semplice parola avere un effetto così prorompente ed esaltante da far battere il cuore senza controllo? Shiryu non lo sapeva, ma lo scoprì in quel momento.
Voltò la fanciulla e mai come in quell’istante avrebbe voluto vedere i suoi splendidi occhi e perdersi nell’immensità di quella dolcezza.

“Vorresti forse dire che tu?” l’emozione gli impedì di esprimersi liberamente.

“Si e così, lo sono, noi aspettiamo un bambino. Sarai padre Shiryu.  Adesso hai una ragione ben più grande che ti riporterà da me, non dimenticarlo.”

“Sarò padre… che parola meravigliosa. Amore mio in questi tempi così oscuri e costellati di atrocità la notizia che mi hai dato è come se illuminasse il mio cammino. Grazie, grazie Shunrey per il bellissimo dono che mi stai facendo.”

Un abbraccio forte e dolce allo stesso tempo suggellò per sempre quel momento. Una nuova vita stava per nascere, qualcuno al quale tramandare tutti gli insegnamenti appresi, da veder crescere come un giovane uomo o una splendida donna. Sarebbe stato il destino a decidere.

Le sfiorò il viso e la baciò, lei si strinse alle sue spalle con tutta la forza che aveva, non avrebbe mai voluto lasciarlo, ma sapeva che non sarebbe stato giusto.
“Verrà un giorno in cui niente, nessuna guerra nessun nemico ci separerà più. Saremo solo tu, io e il nostro bambino. Tra queste montagne costruiremo la nostra felicità e nessuno ce la porterà via.”

Le asciugò le lacrime baciandola tra i capelli e respirando il dolce profumo della sua pelle affinché la sua mente ne avesse memoria per i giorni a venire.
“Aspetterò quel giorno amore mio, come attenderò fiduciosa il tuo ritorno e quello del vecchio maestro.”

Era ora di andare adesso, l’incessante caduta di stelle in direzione del Santuario presagiva che la battaglia sarebbe cominciata di lì a breve. Raccolse lo scrigno con la sua armatura, guardò per un attimo l’impetuoso scorrere dello cascata la stessa che lo aveva reso cavaliere. E il suo pensiero per un istante andò al suo venerabile maestro Dohko. Cosa faceva in quel momento?

“E tempo che io vada Shunrey…”

“Lo so.”

“Tornerò… tornerò da voi, è una promessa.”

“E tu mantieni sempre le promesse, non è vero cavaliere?”

“Sempre, amore mio.” Si chinò per un istante e le baciò il ventre mentre lei gli accarezzò i capelli.

“Abbi cura di te.” le disse

“Anche tu, Dragone…”

Si voltò dandole le spalle, esitò un istante, ma non tornò sui suoi passi. Scomparve tra le acque della cascata come il suo maestro prima di lui.
Alla giovane fanciulla non restò altro che farsi forza e pregare affinché coloro che l’avevano vista crescere presto sarebbero tornati per gioire insieme nel vederla diventare madre.




Loro sono la coppia per eccellenza, non si può negarlo, anche se sperare in qualcosa di più di sguardi languidi e parole appena accennate in Saint Seiya è come chiedere la luna. Questo dialogo tra Shiryu e Shunrey è antecedente alla guerra contro Hades ed ho volutamente inserito la gravidanza della ragazza richiamando così la serie Omega dove compare, appunto, il figlio della coppia. Spero come sempre che sia stata una piacevole lettura. A presto
 
   
 
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