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Autore: Violetta_    31/01/2019    4 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Gelosia














Era un tranquillo pomeriggio al Poirot.
I raggi del sole entravano attraverso il vetro e tingevano di tonalità calde le pareti del bar.
Due clienti stavano gustando il piatto caldo della giornata, Azusa stava preparando il thè e Amuro stava sistemando i piatti sulla credenza.

Improvvisamente la campanellina appesa sopra la porta si mise a tintinnare ed un allegro vociare spezzò quella calma ed il silenzio all'interno del locale.

I tre giovani detective entrarono nel locale parlando a voce alta.

<< Che bello non vedo l'ora >>
<< Chissà se riusciremo a prendere i cappellini ad edizione limitata... >>
<< Io voglio la trombetta! >>
<< No Genta. La suoni troppo vicino alle orecchie! >>
<< Eddai Ayumi. Questa volta giuro che sto attento >>

Dietro i bambini il giovane Kudo camminava a passo lento con le mani in tasca.

<< Abbassate la voce! >>

Ovviamente i tre lo ignorarono.

Shinichi scosse la testa prendendo consapevolezza che rispettavano più Conan che lui, poi si girò verso il balcone salutando il cameriere con un gesto della testa. Il ragazzo ricambiò con un cenno della mano.

<< Amuro-san per caso è pronta l'ordinazione? >>
<< Hai >> rispose andando a prendere un sacchetto di plastica << ...ecco qua i panini. Come mai tutto questo fermento? >>
<< Stasera andiamo al campo sportivo di Beika a vedere una partita >>

Quelle parole ebbero uno strano effetto alle orecchie del ragazzo.

<< Chi gioca? >>

Shinichi fece un sorrisetto malizioso.

<< Come non lo sai? I Big Osaka contro una squadra minore >>

Amuro prese un altro sacchetto da riempire con le bibite incluse nell'ordine celando un'espressione molto, molto irritata.

<< Dev'essere un incontro importante >> disse con calma.

Shinichi incrociò le braccia al petto irritato, sperava con quella frecciatina di sortire qualche effetto.

<< In realtà no. È un piccolo incontro per beneficenza però i ragazzi non stanno più nella pelle >> Assottigliò gli occhi portando due dita vicino al mento << Persino Shiho è contenta di uscire >> mormorò.

Ma dai?

La cosa non lo sorprendeva affatto.

<< Ah alla doc piace il calcio? Pensavo le interessasse solo lo shopping >> disse con un tono talmente innocente che Shinichi non seppe come controbattere.
<< No le piace anche il calcio >> disse sperando di cogliere qualche indizio dalla sua espressione. Niente. Era di ghiaccio << Beh allora vado >>
<< Shinichi >>
<< Si? >>
<< Ci saranno le telecamere? >>

Il ragazzo scosse la testa. Trattenendo un sorriso vittorioso.
Ecco l'indizio.

<< No. Come ti dicevo è un evento minore. Non mi azzarderei mai a metterla in pericolo io >> disse uscendo velocemente dal locale.

Amuro alzò un sopracciglio.






*






All'interno del piccolo campo sportivo c'era una folla incredibile, le urla erano assordanti e si stava stretti.

Shiho si guardò intorno con aria contrariata.

<< Ma ti sembra regolare una cosa del genere? >>

Shinichi, che non si era ancora seduto, venne colpito da una gomitata da un uomo che stava camminando per raggiungere il suo gruppo di amici.

<< Hai. In effetti potevano usare delle tribune più comode... >> disse massaggiandosi il braccio.

Shiho fulminò con lo sguardo un ragazzo che agitava le braccia incurante del fatto che accanto a lui ci fosse una bambina. Il ragazzo si fermò immediatamente arrossendo e chinando il capo.

<< Vieni qui Ayumi, siediti in braccio a me >>

Shinichi si sedette accanto a lei.

<< Eddai non lo vedi che ha smesso? >>
<< Si. Ma sono certa che tra meno di due minuti ricomincerà e non voglio occhi neri >>



Nel senso che, se quel tipo si azzardava a anche solo a sfiorare la bambina coi suoi modi maldestri, lei gli avrebbe fatto gli occhi neri.



<< Vuoi che la prenda io? >> domandò con ton cordiale ma questo scaturì un rossore innaturale sulle guance della bambina.

Shiho non poté fare a meno di sorridere con una punta di malizia: a quanto pare la cotta non le era passata nonostante il passaggio da Conan a Shinichi.

<< Na stiamo bene così. Vero Ayumi? >>
<< Sisi >>





*






La partita si stava svolgendo come previsto con i Big a tre gol di vantaggio sugli avversari, però al sessantaduesimo minuto, come molto spesso succedeva quando c'era il Kudo ed i ragazzi nei paraggi, un folle si mise a minacciare gli spettatori iniziando a sparare sulla folla.

<< Tutti a terra e fate tutto quello che vi diciamo >> disse un secondo uomo.

Shinichi chinò la testa guardando ogni angolo dello stadio: le uniche due vie d'uscita erano state sigillate e le finestre erano troppo in alto.

Nel trambusto Higo venne colpito ad una gamba aumentando il panico generale.

Sanada corse velocemente verso l'amico.

<< Reisuke non ti muovere >>

L'allenatore si mise le mani tra i capelli.

<< Ci serve un medico! C'è un medico? >> disse in preda al panico.

Uno di quegli uomini gli puntò la pistola alla testa.

<< Stai zitto o ti faccio saltare il cervello >>

Nella confusione generale Shiho si avvicinò con fare calmo.

<< Se posso... >>

Il criminale puntò la pistola contro la ragazza.

<< Oh abbiamo wonder woman qui >>

I bambini si misero a tremare mentre Shinichi cercava in tutti i modi di farla tacere.



Era diventata scema? Dov'era la ragazzina riflessiva e cauta che si nascondeva dietro di lui?



Shiho continuò a parlare con una calma invidiabile.

<< Sono un medico e vorrei aiutare. Se quel ragazzo muore la vostra situazione non farà che aggravarsi >>

Shinichi la fissò con insistenza: il modo in cui stava gestendo la situazione era davvero ammirevole.
Certo era abituata a certe situazioni, però quel comportamento era veramente da... manuale.

<< Va bene. Gioca pure a fare il dottore ragazzina >>

Sanada la guardò con un'espressione gentile cercando di nascondere una punta di preoccupazione.

<< Ragazzina... sicura di quello che fai? >>
<< Si. Si calmi e mi faccia dare un'occhiata al giocatore >>

Reisuke Higo era un tipo allegro e dalla scorza piuttosto dura, non era un allarmista ed era rimasto immobile cercando di respirare con calma.
Quando vide la ragazza che senza perdere tempo aveva abbassato il calzino per visitarlo avvicinarsi fece un sorriso tirato.

<< Come... come ti chiami? >>
<< Miyano Shiho... >> disse lei controllando l'emozione di vedere il suo idolo così da vicino.
<< Shiho >> disse dolce << … che cosa si può fare? >>

Lei lo guardò sorridendo rassicurante.

<< Ok allora: so bene che con questa ci devi lavorare. Quindi cercherò di fare in fretta ed evitare i nervi e legamenti. Siamo d'accordo? >>

Higo sorrise.

<< Siamo d'accordo >>

La squadra medica aveva ben poco: garze, anestetico spray e qualche strumento base.

<< Tranquillo la pallottola non ha colpito la vena femorale... cercherò di capire se sono stati intaccati i nervi ma devi rimanere fermo >>
<< Wa... katta... >>






*





Due giorni dopo.




Il corridoio della seconda divisione dell'ufficio investigativo criminale era ancora pieno di gente, testimoni oculari chiamati a deporre la loro versione dei fatti.

Tra questi Miyano Shiho.

Stava appoggiata con le spalle contro il muro ed un'aria indifferente, quasi annoiata, mentre attendeva il suo turno.
Shinichi ed i bambini erano stati chiamati il giorno prima, lei aveva potuto temporeggiare grazie alle sue conoscenze, ma non poteva certo sfuggire a quel dovere, soprattutto non dopo essersi messa in mostra.
Improvvisamente una figura catturò la sua attenzione distraendola dalla noia.
Drizzò la schiena e lo raggiunse con passo svelto, le dava le spalle.

<< Come mai sei tra i testimoni? >>

Rei portò le mani dentro le tasche dei pantaloni e fece un sorrisetto mentre chiudeva gli occhi e faceva spallucce con nonchalance.

<< Questioni di lavoro >>

Shiho assottigliò gli occhi. Quanto lo detestava quando si comportava in quel modo.

<< Eri nello stadio? >>
<< Ti devo forse ricordare che gli attentati fanno parte delle mie competenze come agente di pubblica sicurezza? >>
<< Trovo solo strano che un caso del genere sia di tua competenza >>
<< Potevano essere loro >>


Si. Come no...


<< Visto che ne parliamo... >> disse Rei cercando di approfondire << ...per caso tu...? >>

Venne interrotto prima di poter ottenere qualsiasi informazione.

<< Dottoressa Miyano >>

Lei si girò incontrando gli occhi gentili del bellissimo calciatore.

<< Si? >>
<< Vorrei ringraziarla per l'aiuto. Il dottore ha detto che grazie al suo intervento la mia carriera non sarà compromessa >>

Shiho sorrise.

<< Ne sono lieta >>

Rei alzò gli occhi al cielo e fece per andare via. Non aveva voglia di stare lì a vedere quel giocatore balbettare davanti a miss regina dei ghiacci.

<< Mi piacerebbero ringraziarla... che ne dice di un invito a cena? Magari quando mi toglieranno la fasciatur.... >>

Fece un rapido retrofront.
No. Non stava affatto balbettando. E la regina dei ghiacci sembrava propensa allo scioglimento.

<< Domando scusa... >> disse con un sorriso serafico che celava un'aura degna di uno shinigami << Signorina Miyano la cercano per la deposizione >> disse prendendola gentilmente per un braccio trascinandola con passo deciso.

Shiho inizialmente gonfiò le guance guardandolo con disappunto, poi prese consapevolezza e lo seguì non riuscendo a trattenere una risata.

<< Sei geloso Furuya? >>

Lui si girò fissandola intensamente negli occhi.

<< Shiho sei la ragazza più folle, contraddittoria, sarcastica, isterica ed inquietante che conosca... >>

Lei alzò un sopracciglio pronta a rispondere a tono a quella sfilza di insulti.

<< ... È ovvio che io sia geloso>>

Ammutolì all'istante.

Rei le prese la mano per condurla fuori dall'edificio.

Shiho accennò un sorrisino, poi passò la lingua nel palato incrociando le mani al petto ed inspirò.

<< Comunque sappi che ho intenzione di farmi fare l'autografo >>
<< No. Tu adesso esci da questo edificio >>
<< Allora glielo chiedi tu? >> replicò con dolcezza.

Lui strabuzzò gli occhi.

<< Cos...? No! >>

Lei sorrise dolcissima.

<< Allora mi tocca accettare il suo invito a cena e farmi fare l'autografo durante l'appuntamento >>

Rei si girò e la fissò dritta negli occhi.

Lei sostenne il suo sguardo con un sorrisino malizioso.

Sospirò rassegnato.

<< E va bene... torniamo a farci fare questo dannato autografo >>
<< Torniamo? >>
<< Si torniamo. Io vengo con te >>



   
 
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