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Autore: Uptrand    06/02/2019    17 recensioni
Gli Yahg hanno deciso di non rispettare gli accordi con il Consiglio della Cittadella e una numerosa flotta di conquista si sta muovendo verso la colonia salarian indipendente di Erinle.
Da due settimane sotto assedio degli yahg e difesa dalle forse dell Iniziativa di Difesa Galattica (I.D.G.) agli ordini del Consiglio.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suggerisco per una lettura di più facile compressione di leggere prima le seguenti storie OS per capire meglio certi eventi citati o legami tra personaggi:
https://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3709869 (Vita da studente, protagonistaTrish Weaver)
https://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3723820&i=1  (Diana Weaver, ) 
https://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3734955&i=1 (L'imperatrice Alexya Weaver) 
https://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3768680&i=1 (L'eccitazione di essere vivo, protagonisti Tiaga e William )
https://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3762371&i=1 (Rating rosso!!! Scene di sesso!!! Un tesoro da centinaia di miliardi di crediti, protagonisti Diana e Henry )


Come Decunia, in compagnia di Arturus e Dante, tornò a casa si fiondò in camera propria. 
Il padre adottivo sospirò pensiero, grattandosi con la mano a tre dita la nuca. Cosa fare? 
La partenza di Olivia stava facendo rivivere alla ragazza traumi passati, ma lui aveva solo due ore libere. In teoria non avrebbe dovuto avere neanche quelle, ma l'improvvisa partenza della flotta I.D.G. aveva scombussolato la vita quotidiana di tutti quelli che avevano una persona cara arruolata al suo interno. 
Tra questi non poche persone che come lui lavorarono al carcere di massima sicurezza. Facendo tutti un sacrificio avevano dovuto rivedere gli orari di lavoro, per permettere a ognuno di svolgere le attività più banali. 
Come nel suo caso, dovendo andare a recuperare i figli al termine delle lezioni compito che quel giorno sarebbe toccato alla moglie.
Cosa avrebbe dovuto dirle? Olivia tornerà di sicuro. Certamente i suoi genitori gli avevano detto la medesima cosa, a certe promesse era evidente non credeva più. 
Bussò sulla porta semi aperta, la scorgeva distesa sul letto persa nei suoi pensieri e in probabili ricordi dolorosi. Quello che le serviva era qualcosa che non le facesse pensare al passato, aveva bisogno di distrarsi. 
Rimuginò su quell'idea. Lei era già abbastanza grande per andare in giro da sola avendo quattordici anni, almeno all'interno della base. Dante aveva dodici anni, abbastanza buon senso da non ficcarsi in un gaio annunciato. 
Si chinò davanti a lei « Io non posso accompagnarvi, ma che ne diresti di passare questo pomeriggio alla spiaggia? » 
Questa era una cupola ambientale in cui era stato ricreato un ambiente tropicale, con tanto di finto mare. Era stato realizzato un lago di acqua salata, con simulatori di onde e altri accessori che ricreavano in modo naturale le sensazioni di una spiaggia. 
Non che ai turian il mare interessasse molto, in un'acqua che non fosse quella di una vasca potevano solo annegare. Ma potevano fare tutte le altre attività e in particolare erano maniaci del sole e del calore.
« Non mi dispiacerebbe. » rispose mestamente. Lui le sorrise speranzoso che quello l'avrebbe aiutata. 
« Molto bene, andiamo a dirlo a Dante. »

***** 


Il paradiso poteva capitare di trovarlo anche mentre si era in vita, sicuramente era così che la pensavo Henry e William Coats. 
Ospiti su Noveria, insieme a Taiga, delle ragazze Weaver erano appena al secondo giorno di due settimane di vacanze. 
I gemelli Coats, dicianove anni ciascuno, altezza nella media, capelli e occhi scuri presi dal padre, una pelle appena più chiara del normale di eredità materna, erano cresciuti in quell’anno passato nell’esercito dell’Alleanza. Acquisendo una sicurezza e maturità che avevano preso il posto dell’aria spensierata tipica dell’adolescente. Ritornavano però i soliti combinaguai, anche se separati perchè distaccati su mondi diveri, appena gli veniva data la possibilità.  
Nessuna persona avrebbe mai definito quel pianeta un paradiso, ma se ci mettevi una cupola abitativa a tema tropicale con tanto di piccolo mare artificiale, i diversi intrattenimenti tipici di una spiaggia e le tre sorelle Weaver in bikini anche quell'inferno di ghiaccio poteva essere piacevole.
« Concluso qualcosa con Taiga? » domandò Henry al gemello.
« Qualsiasi cosa tu stia intendendo la risposta è un no. Stiamo assieme solo da sei mesi. » rispose  seccato William. 
« Un bacio almeno? »
Gli rivolse un'occhiataccia « Non tutti abbiamo una ragazza in stile Diana Weaver “so cosa voglio e non temo niente e nessuno.” Anche i caratteri gentili hanno il loro fascino. »
« Mmh... Zia Jack lo sa che state assieme? »
« Sono vivo, quindi la risposta è no e lo sai benissimo. »
« Ok, ma almeno potevi farle un complimento per il costume. È carina. »
« Da quando per te Taiga è carina? » chiese allibito. 
« Che c'è? Per me è solo un'amica, ma questo non significa che non mi sia mai accorto che ha un certo fascino. Certo, non sono io il maniaco che ha sempre collezionato miniature di qualsiasi cosa. 
Solo di una ragazza in miniatura poteva innamorarti. » disse divertito, riferendosi al fatto che l'amica d'infanzia per lui e ragazza del gemello nell'ultimo periodo era alta solamente 143,6 cm, per trentaquattro chili di peso. 
Ma quello che gli mancava nel corpo l'aveva nell'animo. Coraggiosa e testarda come poche persone, seguiva i gemelli nelle loro avventure da quando aveva imparato a camminare. 
Avventure che a questo trio non erano mai mancante, come salire clandestinamente a bordo della nave di Dasha Weaver quando era ancora una criminale. 
Oppure raggiungere la Cittadella durante l'invasione dei grigi assieme alle sorelle Weaver,  mentre la stazione spaziale era un'autentica zona di guerra. 
« Spiritoso, il problema è che ogni volta che mi complimento con lei per qualcosa si zittisce e abbassa lo sguardo. Insomma, diviene imbarazzante per entrambi. »
« Ecco a voi ragazzi, sei frullati da portar via. » disse il barista mettendo sul bancone presso cui avevano atteso i prodotti ordinati. 
Tra di essi faceva capolino un biglietto piegato che Henry prese incuriosito e aprì. 
L'espressione cupa che assunse fece si che William si sporgesse per vedere anche lui di cosa si trattasse. 
Era una foto, si vedeva Henry che spalmava la crema solare sulla schiena di Diana dopo che lei si era slacciata il reggiseno del bikini. 
Sotto la foto c'era la scritta:  – Ti teniamo d'occhio. Divisione N.-
Lui era su quella che poteva essere definita la “lista nera” dell'esercito privato al servizio nella Noveria Corps. 
Essere il ragazzo di Diana Weaver non l'aveva esattamente reso simpatico ai loro occhi, ed essere quello che aveva “colto” la verginità di lei non era stato d'aiuto. Piacevole, ma non d'aiuto. 
Quel piccolo avvertimento era per fargli sapere di non prendersi troppo libertà, non che Diana potesse essere in pericolo se lui avesse avuto cattive intenzioni. 
Lei ci avrebbe impiegato meno di cinque secondi ad ucciderlo, impiegando magari solo un dito.
« Abbiamo delle ragazze fighe ma complicate...decisamente complicate. » Commentò William
« Già! »  fu la secca risposta del gemello. 

Taiga aveva deciso che sarebbe diventata un vegetale, per non alzarsi mai più da quel lettino da spiaggia massaggiante. Era un sollievo incredibile quello che sentiva su tutta la schiena. 
Alla sua sinistra Alexya, in un bikini blu elettrico, sedeva rivolta verso di lei. 
« Ah...Henry e William stanno tornando. » disse vedendoli in lontananza con i frullati chiesti da tutti. Rivolgendosi all'amica « Non pensi sarebbe stato meglio scegliere un costume più sensuale per William? » 
« Questo va benissimo! » esclamò Taiga presa allo sprovvista e riferendosi al suo costume intero a rise bianche e rosa. « Deve piacere a me, non a lui! » 
« Se una femmina non fa in modo di risaltare in mezzo alle altre, il maschio potrebbe sceglierne un'altra. Quindi devi spiccare, il modo più semplice è indossando qualcosa di sensuale e … aaaahhhh! » non finì la frase che si ritrovò a lievitare a qualche metro d'altezza, al interno di un campo biotico che la faceva fluttuare sempre più in là, al di sopra al piccolo mare artificiale.  
Ci cadde dentro con un sonoro tuffo. 
Taiga rise di gusto, ma anche Trish artefice di quello scherzo e a differenza della sorella indossava un costume rosso. Inoltre portava i capelli in modo più femminile e con maggior lunghezza, aiutata in questo anche nel non frequentare una scuola militare con regole sulla capigliatura come invece facevano Alexya e Taiga.
« Scusa mia sorella, cercava di essere d'aiuto. Il più grande problema di Alexya è non capire le debolezze altrui, secondo lei le decisioni difficili andrebbero presa con la stessa risolutezza con cui si ordina un panino. » 
« Nessun problema. » 
« Però...anche se detto in malo modo il concetto non era sbagliato? »
Taiga si voltò, decisa a ignorarla. 
Ma Trish era decisamente più abile di su sorella a trattare con le persone, le sedette accanto dicendo « Non ti piacerebbe ricevere qualche complimento da William? » 
L'amica riuscì solo a mormorare « Non dico di no...ma... » 
« Perfetto, più tardi si va a scegliere un costume per te... non preoccuparti offriamo noi. » 
Quelle parole non rassicurarono per niente Taiga, lei non si sentiva bella, non si era mai sentita tale. 
Non si reputava brutta, semplicemente nella media e non adatta a indossare dei costumi appariscenti come le amiche. Erano loro tre quelle con la pelle candida, delicata e liscia come il marmo. Alte, bionde e con un autentico fisico di modella. 
« Su questo però Alexya aveva ragione, con un simile atteggiamento prima o poi qualche ragazza ti porterà via William. Non credo che tu abbia vinto il torneo nazionale di biotica comportandosi così. Devi metterci la stessa sicurezza. »
« Dici che dovrei fare allo stesso modo? » 
« Certamente e ancora complimenti complimenti per quella vittoria. »
« Beh ecco...grazie, ma ammetto che senza gli allenamenti abituali con Alexya non ci sarei mai riuscita. »
« Non essere modesta, sei un livello 1 che ha battuto tutta una serie di biotici di livello 4 o 5. Ma sopratutto riesci a resistere ben tre minuti in combattimento contro Alexya, insomma... tralasciando me, Diana, Isabella e poche altre persone è un risultato ancora maggiore. Mia sorella ti stima e non solo perché sei sua e nostra amica, non avrebbe dato altrimenti il tuo nome alla sua spada. Ovviamente anche io e Diana ti stimiamo in ugual misura. » 
Taiga era più imbarazzata che mai, non sapeva rispondere a una dimostrazione di stima così diretta. A volte, veramente, era difficile misurarsi con delle amiche così dirette nelle loro azioni e pensieri. 
« Era Alexya quella che fluttuava in aria? » domandò William.
« Proprio lei. » rispose allegramente Trish. 
« Visto che la mia ragazza non è qui, vuoi dirmi che è stata opera tua? In ogni caso, dov'è Diana?» chiese Henry, guardandosi in giro non la vedeva da nessuna parte. 
« Un piccolo scherzo tra sorelle. » commentò Trish « Diana aveva voglia di fare una passeggiata, ma sono sicuro che sarà qui a breve. » 
« Lo stesso vale per Alexya, conoscendola...non sarà un tantino incazzata. » affermò Taiga leggermente preoccupata a quell'idea. 
« Sicuramente. » fu la risposta che diede Trish, mostrando un sorriso quanto mai eccitato. 
Il problema di avere le tre sorelle Weaver assieme era che amavano combattere fra loro.
« Ehm... Taiga. » disse William facendola voltare « Questo costume ti sta proprio bene. » disse tutto a un fiato. 
Lei si sentì avvampare in volto, all'imbarazzo di lei corrispose quello di lui che non sapeva cosa rispondere a quel silenzio. 
Trish e Henry intanto osservavano entusiasti, incapaci di farsi gli affari propri. 
Diana ritornò in quell'istante in un autentico polverone di sabbia, alzato dal salto biotico utilizzato per arrivare in pochi secondi, guadagnandosi gli insulti di tutti. L'unica delle tre ad aver mantenuto l'originaria coda di cavallo, su imitazione di quella di Isabella. 
« Sorella! I salti biotici sono proibiti in spiaggia. Diavolo, ho ingoiato non so quanta sabbia...che schifo la bocca...devo bere qualcosa. » commentò Trish mentre sentiva un bocca un miscuglio di sabbia e saliva.
« Diana, cazzo, non farlo mai più! » le grido Taiga. 
« Uffa, è solo sabbia. Guardate chi ho trovato. » commentò Diana, ignorando i loro commenti.  Distratti dal fastidio della sabbia nessuno si era ancora accorto che Diana non si era presentata da sola. Mise a terra qualcuno, tenuto fino a quel momento a spalle come un sacco. 
Aveva l'altezza di un bambino, pelle ambrata e capelli bianchi. 
« Dante! » esclamarono all'unisono, conoscendo ben il figlio di Olivia.
« Ciao, io... dove sono? » domandò leggermente spaesato, tenendo nella mano destra quello che sembrava una stecca di gelato. 
Taiga si inginocchiò davanti a lui « Dante, tutto bene? »
Lui sembrava quanto mai confuso « Io... credo.. stavo... »

Dante uscì dal bar per ritornare da Decunia, aprì la carta del gelato che si era appena comprato. 
Riuscì a dare giusto una leccata quando qualcuno esclamò « Sei Dante! » 
Voltandosi vide una ragazza bionda in un bikini verde, l'aveva riconosciuta e stava per dire qualcosa ma prima di poterlo fare venne sollevato, gettato in spalle e lanciato in una folle corsa di cui ricordava solo la triste immagine del gelato che si staccava dal bastoncino di legno.

« Diana, ma sei impazzita?! » esclamò Trish veramente arrabbiata, al termine del resoconto. 
«  È stato semplicemente stupido quello che hai fatto! » gridò Taiga furibonda.
La povera ragazza corse a cercar riparo dietro le spalle del proprio ragazzo, ma Henry girò appena il capo « Non si fa! » e a niente valsero gli occhioni da cerbiatto con cui cercavo di intenerirlo. 
« Ma io volevo solo invitarlo a unirsi a noi. » mormorò Diana affranta, senza convincere nessuno.
Taiga e Trish sospirarono esauste « Ti pare quello il modo?! » disse la prima.
« Ok, però glielo avresti dovuto chiedere e non portarlo qui a peso. » precisò la seconda, anche se ad entrambe la rabbia iniziale stava passando. 
La ragazza non aveva avuto cattive intenzioni, come al solito aveva agito prima di pensare. Dando maggiormente ascolto al suo carattere esuberante che al buon senso. 
« Ragazzi... » li richiamò Dante « C'è una persona che cammina sull'acqua! »
Tutto si voltarono e l'assurdità di quell'affermazione risultò vera. 
Al di sopra delle acque, Alexya Weaver stava ritornando camminando letteralmente su di esse dopo il lancio a tradimento che aveva subito. 
Henry e Williams, anche se soldati rimanevano tra i migliori e più geniali studenti dell'Accademia Grissom, presero a parlottare fra loro attirando l'attenzione di Dante. Notando il suo interesse « Vuoi sapere di cosa stiamo parlando? » domandò Henry. Lui annuì con convinzione.  
« Stavamo cercando di dare una misura di quanto la tecnica biotica di Alexya sia migliorata. » gli spiego William.
« È sbalorditiva! » affermò entusiasta il bambino. 
« Molto più di quanto credi.» commentò Henry.  
« Perché? »
« Ok. » disse William « Facciamo un esempio, conosci la teoria su come si propaga il calore? »
« Certo! »
« Immagina una sbarra di metallo, se noi la scaldiamo le particelle che la compongono aumentiamo l'energia cinetica che possiedono. La conseguenza sarà che le particelle si agiteranno sempre di più, oltre una certa soglia perderanno la loro formazione ordinata per una più caotica. Quando questo accadrà la sbarra di metallo comincerà a fondersi. » 
« Fin qui tutto chiaro? » chiese Henry, Dante fece si con un vigoroso cenno della testa spingendo William a proseguire nella spiegazione. 
« Ora paragona la sbarra di metallo a una cupola biotica, come in un corpo solido abbiamo delle particelle anche se in questo caso sono di energia. Per formare una cupola è necessario che il biotico riesca a disporre le particelle in modo ordinato aggregandole fra loro. Quando ci riesce la loro densità aumenta e si ha una cupola. Detta così sembra complicata, ma si tratta di una delle tecniche base per ogni biotico. » 
« Sempre se non sei un eezo 19. » commentò Henry.
« Perché? Cosa cambia in quel caso? » domandò Dante e il rgazzo fu ben felice di rispondergli.  
« Praticamente tutto, l'energia oscura raccolta dall'eezo 19 si trova in una condizione di eccitazione estremamente più elevata rispetto a quella abituale. Per questo tecniche come la cupola sono le più difficili da usare per chi ne è dotato. Continuando l'esempio di prima potremmo dire l'eezo 19 è come la sbarra di prima una volta che è completamente fusa, le sue particelle hanno totalmente perso la loro posizione, vibrano eccitate libere di muoversi come vogliono. Hanno tanta di quell'energia cinetica che tenerle ferme è impossibile, si possono raccogliere, addensarle e questo permette di lanciare notevole attacchi biotici ma se si tenta di realizzare un corpo energetico statico questo andrà in pezzi...eppure in qualche modo Alexya ci sa riuscendo. »
« Eh? » disse lui sorpreso
Henry si chinò verso di lui e col braccio gli indicò la direzione in cui guardare « La noterai più facilmente man mano che si avvicina, ma se guardi i suoi piedi noterai il classico bagliore blu elettrico dei poteri biotici a ogni passo. »
Dante gli fece come gli era stato detto e dopo alcuni secondi che gli sembrarono interminabili riuscì a vederlo. Eccitato si voltò verso di loro « Quindi? Cosa significa? » 
William gli rispose senza problemi « Che la nostra amica sta tenendo miliardi di particelle energetiche in una condizioni per loro totalmente innaturale, da cui cercano costantemente di fuggire, con la semplice forza di volontà è un'incredibile concentrazione. »
« Quello che sta facendo, costruire una base abbastanza solida di energia da camminarci sopra, ovviamente è infinite volte più difficile che creare una cupola e per lei lo è dieci volte tanto vista la natura del suo eezo. Come fare un videogioco a livello leggendario e metterci ancora tutte gli svantaggi possibili. » disse Henry aggiungendo tale spiegazione a quella del gemello. 
Intanto la diretta interessata di quei discorsi era arrivata alla spiaggia, difronte a sua sorella
« Non è stato divertente. » il tono contrariato non lasciava dubbi, il bagliore biotico che l'avvolgeva non era un segno rassicurante. 
« Ogni tanto pecchi di buon senso sorella. » fu la risposta di Trish, circondata dalla medesima luce. 
Una terza presenza si avvicinò « Non so cosa sia successo, ma spero non mi escluderete. » commentò Diana. 
Nessuna di loro avrebbe rinunciato a una lotta contro le sorelle. Loro erano per ciascuna tra i pochi avversari validi capici di costringerle a fare sul serio. 
Vincere facile era divertente per un po', alla lunga stancava. 
« Alexya sei incredibile! » annunciò Dante correndo affianco alla ragazza che gli piaceva. 
Il bagliore si spense, lei lo guardò incredula « Dante! Ma...? Ciao, come mai qui? »
Diana scattò in una corsa in direzione opposta, ma Alexya fu ancora più rapida ad usare stasi e lei si ritrovò bloccata. Se l'eezo 19 dava enormi vantaggi contro un biotico normale, non ne dava nessuno contro un altro 19. 
« Sorella, cosa hai fatto? » il tono tagliente e duro costrinse la ragazza a uno smorfia di preoccupazione. 
Lo sguardo di disapprovazione di Alexya, dopo una breve spiegazione degli eventi, fu più eloquente di qualsiasi discorso.
« Adesso però sarà meglio andare a cercare Decunia, sarà preoccupata. » suggerì Henry, gli altri si mostrarono d'accordo. 
In quel momento, dagli altoparlanti giunse un annuncio: “Dante Shepard è pregato di farsi riconoscere dal personale della struttura, sua sorella Decunia lo sta cercando.” 

« Tu sei tutta scema! » esclamò furiosa Decunia contro Diana. Era stata stupita di trovarlo in compagnia di quelle persone che conosceva per lo più di vista. 
Henry, William e Taiga erano stati ogni tanto ospiti a casa sua e gli aveva trovati simpatici, ma il suo rapporto con loro non andava oltre la semplice conoscenza.
« Su su adesso basta, Diana non aveva cattive intenzioni. Ti assicuro che è dispiaciuta di averti fatto preoccupare. » disse Henry intervenendo.
Capiva la rabbia della turian, motivata dal fatto che Decunia si era davvero spaventata non vedendolo ritornare. Però gli sembrava giusto porre un freno alla situazione, era della sua ragazza che si parlava e non gli piaceva che venisse insultata. 
La spiegazione parve calmarla, con Dante che stava bene e quello sfogo la rabbia venne meno lasciando il posto al sollievo.
« Siete solo voi? » domandò Taiga. 
A quella domanda la turian parve calmarsi e assunse un'aria malinconica « Si, Olivia è dovuta salpare con la flotta. Lo zio Arturus, lui è occupato col carcere. »
In particolare la prima notizia fu per i ragazzi una vera sorpresa, ma non era strano che non ne fossero informati. Ben prima di Dasha Weaver su Noveria non c'era mai stata libertà di stampo o un ente giornalistico. 
Sia prima che dopo il pianeta custodiva troppi segreti industriali per correre il rischio che venissero divulgati, in più la Signora di Noveria odiava la stampa anche se pubblicamente non poteva farlo sapere. 
La partenza della flotta I.D.G. era quindi potuta avvenire senza che nessuno ne desse la notizia al pubblico. 
Trish si avvicinò a lei sorridente « Possiamo invitare te e Dante a unirti a noi? Consideralo come il nostro modo di scusarci. »
« Mi sembra una magnifica idea. » commentò William « Non preoccuparti per la navetta di ritorno, credo che se è una Weaver a chiederlo ne troverai una pronta in qualsiasi momento. Ben oltre gli orari previsti. » 
« Ma certo. » confermò felice Trish. Quello che rimase da fare fu avvertire Arturus, lui accetto di buon grado. Felice di sapere che erano in buona compagnia.

Dante, seduto sul lettino, era a capo chino mentre cercava di capire cosa fosse giusto fare. 
Alexya aveva sempre pensato che Dante fosse carino, sebbene fosse la prima a trovare che fosse ridicolo avere simili pensieri su un bambino cinque anni più giovane di lei. 
Averlo però così vicino l'aveva fatta cedere, quasi senza rendersene conto gli accarezzò la testa.
Fu sopraffatta dalla piacevolezza di quell'imprevisto, quei capelli bianchi e morbidi erano fantastici al tocco. Emanavano un tepore di cui era sicura non si sarebbe mai stancata. 
Non riuscì a controllarsi, esclamando « Che incredibile sensazione! » 
Questo attirò l'attenzione delle altre, facendo ritrovare il dodicenne circondato dalle tre ragazze che gli accarezzavano la testa. Non che gli dispiacesse, la sensazione che provava era strana ma piacevole, solo che rimanere a capo chino era scomodo e non osava alzare lo sguardo. 
Tre paia di seni lo circondavano, gli sembrava brutto mettersi a fissarli anche se per qualche ragione   avrebbe voluto farlo. 
Aveva delle compagne di classe umane della sua età, eppure era sicuro di non aver mai avuto un simile interesse per loro. Non riuscì a evitare un confronto, notando come quelli delle Weaver sembrassero più pieni. 
Quando sentì una quarta mano spostò lo sguardo per controllare, sorrise alzando finalmente la testa in una posizione più comoda sicuro che non ci fosse peccato a fissare Taiga. 
Dopotutto il suo petto era come quello delle sua compagne di classe. 
Taiga gli sorrise a sua volta, gli era sembrato preoccupato ma era contenta di essersi sbagliata. Anche lei con un padre militare, sapeva quanto certe situazioni potessero essere difficili. 

Decunia osservava pensierosa la scena, maledicendo che Dante gli aveva raccontato di essersi preso una cotta per Alexya. Per niente tranquillizzata che proprio lei, si fosse lasciata andare accarezzandogli la testa. 
« Alexya non ti sembra più rilassata? » mormorò William al gemello.
« Adesso che me lo fai notare si, le sarà passato il nervoso per il volo che le ha fatto fare Trish. »
« Mmm...scusate...» disse Decunia attirando la loro attenzione. « Che tipo di persona è Alexya? » 
I due si scambiarono uno sguardo indagatore e si presero qualche secondo per rifletterci.
Il primo a rispondere fu William « Direi il genere di persona che piacerebbe alla ferrea e disciplinata Gerarchia Turian: forte senso del dovere e quando prende una decisione la porta fino in fondo. »
Henry si sentì il diritto d'intervenire e chinandosi verso di lei disse a bassa voce « In termini umani  diciamo che le persone così hanno “un bastone su per il culo” ma non credo sarebbe carino dirlo. Oltre a quello detto da William aggiungiamoci che è bella, i soldi che ha sono troppi da contare e come se non bastasse è quasi un genio quando si tratta di poteri biotici. »
« Un genio? » ripeté lei stupefatta.
« Si e non per merito di un raro isotopo. Non è un termine che mi piace usare a vanvera, ma non c'è altro modo per descrivere il suo talento. Se te la trovi davanti come avversaria, sei destinata a farti surclassare da lei. Tutte e tre hanno un enorme spirito d'osservazione, possono assimilare tecniche e stili di combattimento durante lo scontro e usarle contro di te ma Alexya riesce a fare di meglio. Ha un'intelligenza davvero sorprendente. » puntualizzò William. 
Henry annuì convinto « Infatti, più delle sorelle, è davvero difficile riuscirne a capirne le intenzioni in combattimento. In termini di forza o attacchi basati sulla potenza del colpo Trish domina indiscussa, in velocità è Diana a fare da padrona, Alexya invece non ha una specialità e forse è questo il suo vantaggio. »
« Perché? » domandò la turian.
« Non si concentra su un singolo modo di combattere, capisce il suo avversario è cerca di adattarsi a lui. Molte persone dando retta al buon senso, decidono che ci sono cose per loro impossibili. Erigono un muro tra loro e quello che possono fare, per lei quel muro non esiste. Per questo è la sola delle tre a saper usare lo “stadio rosso”, il concetto di impossibile è qualcosa che semplicemente rifiuta di riconoscere quando si tratta di poteri biotici. » affermò William. 
Decunia ritornò a osservare Alexya, ma la sua mente era in subbuglio “Dannazione, dannazione... sia dal punto di vista turian che umano lei sembra perfetta. Cosa dovrei fare? È meglio che li tengo separati o cosa? Fino adesso non è successo niente di male, però dovrei proteggere Dante prima che si ritrovi col cuore spezzato. ” notò quindi un dettaglio di poco conto. La ragazza sembrava davvero troppo contenta di avere Dante seduto lì accanto a lei.
L'allegro gruppo di amici si abbandonò alle più divertenti ma anche classiche attività da spiaggia per diverse ore, non dando occasione a Decunia di preoccuparsi ulteriormente.   
Nel mentre Alexya spiegava che per riuscire a camminare sull'acqua si era allenata per diversi mesi nella piscina della scuola, l'idea le era venuta leggendo la Bibbia. Aveva pensato che per essere un miracolo le sembrava abbastanza fattibile. 
« Vi piacerebbe visitare Caninea? Che ne dite? » si sentirono domandare i figli adottivi di Olivia da Trish. Accertarono di buon grado per pura curiosità. 
Fu durante questa gita improvvisata che incrociarono Mores, il krogan era il responsabile nelle ultime novità in fatto di armi della Noveria Corps. 
Ma oppose un netto rifiuto alla richiesta delle ragazze Weaver di fargli provare alcuni degli ultimi ritrovati. Non per la sicurezza, ma perché non aveva tempo da perdere a giocare. 
Diana gli fece le boccacce mentre si allontanava, poi si girò nella direzione da cui era arrivato. 
Esaltata per quel nuovo pensiero si voltò verso gli altri.
« Ho un'idea! » affermò risoluta.

   
 
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