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Autore: queenjane    20/03/2019    1 recensioni
Riprendendo spunto da una mia vecchia storia, Beloved Immortal, ecco il ritorno di due amati personaggi, due sorelle, la loro storia, nella storia, sotto altre angolazioni. Le vicende sullo sfondo tormentato e sontuoso del regime zarista.. Dedicato alle assenze.. Dal prologo .." Il 15 novembre del 1895, la popolazione aspettava i 300 festosi scampanii previsti per la nascita dell’erede al trono, invece ve ne furono solo 101.. "
Era nata solo una bambina, ovvero te..
Chiamata Olga come una delle sorelle del poema di Puskin, Onegin ..
La prima figlia dello zar.
Io discendeva da un audace bastardo, il figlio illegittimo di un marchese, Felipe de Moguer, nato in Spagna, che alla corte di Caterina II acquistò titoli e fama, diventando principe Rostov e Raulov. Io come lui combattei contro la sorte, diventando baro e spia, una principessa rovesciata. Sono Catherine e questa è la mia storia." Catherine dalle iridi cangianti, le sue guerre, l'appassionata storia con Andres dei Fuentes, principe, baro e spia, picador senza timore, gli eroi di un mondo al crepuscolo" .... non avevamo idea,,, Il plotone di esecuzione...
Occhi di onice.
Occhi di zaffiro."
"Let those who remember me, know that I love them" Grand Duchess Olga Nikolaevna.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Dragon, the Phoenix and the Rose'
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Negli anni successivi, quando il mio nome era Xavier Fuentes, figlio adottivo di Andres, che viveva in Spagna, sopravissuto, scampato al massacro, ebbi la ventura di leggere alcuni frammenti dei quaderni che Olga aveva scritto a Catherine, consegnati molto dopo la sua fine.
Non so, per ricercare un contatto, rievocarla almeno un poco, il sospiro, il battito di un cuore ormai spento.
Dai quaderni di Olga alla principessa Catherine  la guerra, iniziata con tanto slancio,qui mi ripeto,  recò invece delle promesse vittorie morti e feriti e sconfitte inenarrabili. Lo so con cognizione di causa, che nel mese di agosto 1914 avevo frequentato con mia madre e mia sorella Tatiana un corso per infermiere, trovandoci poi a lavorare nel Palazzo di Caterina riconvertito in ospedale militare. Se tutto andava male la colpa era dei tedeschi e quale migliore capro espiatorio della zarina nata in Germania? Il pomeriggio frequentavamo i corsi supplementari, la mattina assistevamo agli interventi, facendo le medicazioni e assistendo e confortando come potevamo. Sporcizia, fatica, nausea.. la prima volta che mi hanno dato un braccio amputato da mettere via stavo quasi per vomitare, a malapena sono riuscita a non svenire.
 Leggevo i giornali, interrogavo gli ufficiali, cercavo di capire.
Poi conobbi LUI, Michael, il soldato delle assenze, il mondo divenne dorato, che ero innamorata e ricambiata, distante come una galassia dalle tiepide apparenze, i flirt e i balli.
Io lo amavo.
E viceversa, era un soldato, io una fanciulla al primo amore, nonostante i miei 19 anni.
Un segreto, un peccato, lo risconterò vivendo. 
“..Je t’aime.”
“Moi aussi, je t'aime. Je t'aimerai pour toujours.”
Le nostre voci, leggere, come piume di cigno. 
 Mozzi ritornelli, come un disco grammofonico, i baci e le strette.
Lui al fronte, io prigioniera, dopo l'abdicazione di mio padre, lo ZAR..
Non scorderò, che una principessa non dimentica.
E tra le pagine del mio libro preferito, i petali di una rosa che mi hai regalato, un bocciolo colto di soppiatto, era san Valentino, solo quello potevi darmi, sulle labbra i segni dei tuoi baci.
  Io, Olga Nicolaevna Romanova, ho amato, come una fanciulla al primo amore, sognando un principe soldato ..Era la guerra, il mondo contro tutti, ma noi eravamo storia a parte, solo due giovani che si amavano, era AMORE, non i flirt e le tiepide infatuazioni del passato, so che non è stato invano”
Sempre.
Un perduto frammento, i sogni perduti e invincibili di mia sorella, che era solo una ragazza, come io ero stato solo un ragazzino, la cui infanzia era terminata nel marzo 1917, con l’abdicazione dello zar Nicola II.
Un tempo dolce amaro, con le mie sorelle, mie certezze e compagne fidate, infanzia che non avrebbe più fatto ritorno, sarei cresciuto, diventando un uomo, credendo ai sogni quando ero disilluso, al termine.
E sempre fiorivano le rose, nella primavera siberiana, come in Crimea, delicati i petali, poi allargando poco per volta il  centro, luminoso. Solitarie, splendide come le mie sorelle, al pari della Spagna.
 
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,. il 25 luglio 1918, l’esercito controrivoluzionario, i Bianchi, conquistò  Ekaterinburg. Il precettore di francese delle granduchesse e dello zarevic, Gilliard, visitò casa Ipatiev, le stanze e la cantina.
Scorse la svastica, il simbolo di buon augurio della zarina Alessandra, su una finestra, una icona che pendeva sul letto da malato di Aleksey, la sua sedia a rotelle.
Oggetti commoventi. 
In attesa, come il cagnolino di Alessio, Joy.
Scorse  i muri crivellati di proiettili e sangue, le scritte oscene, un verso che Baldassarre fu ucciso nella notte dai suoi servi ..raccolsero i mormorii di chi raccontava di un viaggio, un furgone Fiat nella notte e di roghi e ..
Misteriosi fuochi nella notte. 
Comprese e dentro si aprì il vuoto .. Il giurista S. condusse una accurata indagine, prima che i rossi riprendessero la città, concludeva che la famiglia imperiale era stata fucilata in quella cantina, insieme ai pochi fedeli rimasti con loro, undici persone in tutto. 

 
Una vita tragica, una fine da martire, nel 1981 la zarina Alessandra  venne canonizzata a New York, dalla Chiesa Russa ortodossa in esilio, come martire della fede, appunto, insieme ai suoi famigliari. Le ossa furono infine trovate in una fossa anonima. 
Furono poi sepolti nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo nel 1998, 80 anni dopo l’eccidio, tra l’altro alla presenza del presidente Boris Eltsin, che ebbe a dire che un giorno storico per la Russia,che per anni era stato mantenuto il segreto su quel crimine mostruoso ma infine la verità era stata rivelata.
Nicola, Alessandra, tre delle loro figlie ebbero i solenni funerali di cui sopra, i resti di Aleksey e di una delle  granduchesse mancavano all’appello
Cinque piccole bare di rovere, con dentro le ossa, sopra le insegne imperiali, furono posate accanto alle tombe dei loro antenati. Glorioso, il profumo delle rose era recato dal vento, al pari degli omaggi e delle fanfare.
Sempre nel 1998, l’ultima figlia di Catherine e Andres Fuentes  si recò a San Pietroburgo per rendere un omaggio, in nome di sua madre, la principessa Catherine a quelle tombe immobili, i nomi ritagliati nel marmo, un soffio delle persone che erano state ..
Deponendo un mazzo di rose bianche, perfette e nitide come una sinfonia, contro i cancelli di marmo, come usava fare per sua madre.
Per un momento, il vento smise di soffiare e le parve di sentire il suo profumo, una giovane principessa con le iridi color onice, che tornava dal passato.
Solo immaginazione, che era tra i morti, ormai, come loro.
A rose..
"and teach me wrong from right, and I'll show you what I can be."
.. You’ve taught ME the wrong from right, now I show you what I AM..
   
 
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