Fumetti/Cartoni americani > RWBY
Segui la storia  |       
Autore: Manu_00    08/05/2019    6 recensioni
Il mondo è un luogo molto grande, e in un luogo molto grande sono presenti tanti, tantissimi individui, alcuni comuni, alcuni singolari, e alcuni estremamente particolari.
E poi ci sono io, che non saprei dire con certezza in quale di queste categorie inserirmi.
Se me lo avessero chiesto all'inizio di questa storia, avrei risposto senza esitare di appartenere alla prima, ma il tempo ti cambia, e anche se adesso dubito di potermi definire una persona particolare, di certo, quel che è successo, la mia storia, di “particolare” ne ha da vendere, o almeno così mi piace pensare.
Forse la risposta è che sono una persona comune a cui sono successe cose particolari, ma lascerò a voi che leggete il compito di giudicare, io, d'altro canto, mi limiterò a raccontare.
[Storia presente anche su Wattpad: https://www.wattpad.com/590152446-jiid-story-of-a-thief-prologo]
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Capitolo XXVII

 

Io, Ion Ascuns, cacciatore, mercenario della Compagnia, membro per un giorno del consiglio di Atlas (ok basta, evitiamo la tiritera dei titoli), affermo quanto segue in un capitolo unico di resa:
Che l'origine delle nazioni è storia aleatoria e non ha alcun legame con le inclinazioni caratteriali dei rispettivi nativi;
Che la stragrande maggioranza degli abitanti di Vacuo che ho incontrato sono persone sincere, oneste, integre e che nessuno si può arrogare l'abominevole diritto di applicare difetti o onte individuali a intere comunità umane o fauniste.
In buona fede e per iscritto, ritratto tutte le affermazioni fallaci che questo libro può contenere contro abitanti di Vacuo, fauni, persone dagli insoliti colori di capelli, bambini di età pari o inferiore ai dieci anni, specialisti di Atlas o individui che semplicemente risultano antipatici alla mia persona.
Si tenga presente che correggere tutte le pagine infettate rappresenterebbe un costo di stampa che le mie malconce finanze non possono sostenere, pertanto rimarranno tali e quali a come sono state scritte.


Contento?
Soddisfatto di imporre la tua volontà a questa desolata e agonica carne umana?
Chi l'avrebbe detto che saremmo arrivati a questo punto: io, l'autore, costretto a chiedere scusa a chi redige il mio libro.
Santo Oum, non mi sembra di aver poi esagerato! Voglio dire, ho detto sicuramente cose peggiori al di fuori di questo contesto, era necessario farne una tragedia? Nemmeno avessi offeso tua madre!
Cosa? Viene da Vacuo?... Potevi dirmelo prima...
Sì, hai ragione, andiamo avanti, piangiamo l'ultima lacrima.


Alla fine venne il grande giorno, ed eravamo tutti preparati, e per tutti intendo me compreso.
Non un imprevisto, un incidente o un improvviso infortunio, l'abito non era stato in alcun modo sporcato o distrutto nei giorni precedenti e il team del pene sembrava evaporato nel nulla, sparito come un brutto sogno.
C'eravamo riuniti nel dormitorio dopo le lezioni, e per l'occasione Caesar aveva cortesemente acconsentito a darmi il giorno libero, così che potessi godermelo “al massimo delle possibilità”, il che detto da Caesar poteva rappresentare tanto un bene quanto un male, ma volli essere fiducioso.
Voglio dire, non avrebbe potuto scatenarmi un beowolf in mezzo al ballo... forse.
Il semplice ma elegante smoking fortunatamente era della mia misura, e considerando che ero sempre stato un disastro nello scegliermi i vestiti, interpretai il fatto come un segno positivo.
Agghindati pressoché identici, io, Ilian e Deryck rimanemmo per un quarto d'ora seduti nella cucina vicino alla camera, in attesa che Julia potesse vestirsi a dovere.
<< Eccoci qui dunque, io, te, Mr Simpatia in persona, non vi sentite emozionati? >> chiese l'arciere.
Deryck non rispose, io sbuffai << Suppongo che dovrei, ma mi preoccupa più entrare in sala e trovare qualcosa da mangiare, non credo che potrei reggere una serata a trascinarmi per la sala da ballo >>
<< Siete degli orsi! >> protestò Ilian << Dovreste godere di questo momento, io di certo lo farò >> indicò, con un sorriso sornione stampato sul volto la porta della stanza.
<< Pensavo che aveste fatto coppia perché non avevate trovato nessun altro >>
Deglutì << Si è vero... ma ehi! È un passo avanti! >>
Questo signori miei, era il suo modo per dirci che Julia le piaceva, ma non spaventatevi, non intendo soffermarmi sulla loro storia.
Del resto dobbiamo dare al pubblico quello che vogliono: me!
E zitto tu, non tollererò altre interruzioni oltre a quella a inizio capitolo!
<< Ma parliamo di voi! Ion, quindi vai con Giada? >> << Si, le serviva un accompagnatore per il ballo >>
<< E tu Deryck? Ancora chiuso nel tuo silenzio? >> il coniglio annuì, non che avesse chissà quale oscura verità da nasconderci, semplicemente, credo non ci volesse fra i piedi (sopratutto Julia) mentre ballava con la sua lei, se mai fosse esistita una sua lei.
E i pronostici dicono di no.
Ahy!
Stai diventando manesco!
I minuti passarono veloci, ormai dovevano aver finito con i preparativi e tutto il resto, quando Julia uscì sfoggiando il suo abito giallo canarino a gonna corta ed un foulard viola attorno al collo.
<< Come sto? >>
Ben consci che un semplice “bene” collettivo sarebbe stato interpretato come un insulto, prorompemmo in un rumoroso applauso a cui Julia rispose con un modesto inchino (sottolineare modesto).
<< Grazie, siete un pubblico magnifico! >>
Ilian fu il primo ad alzarsi.
<< Bene my lady, se non hai altro da doverti mettere potremmo andare >> my lady gli pestò il piede con malagrazia << Ahi! Scusa! >>
<< Credo che non vincerete il premio per coppia di affiatata >> mi alzai seguito da Deryck << Adesso usciamo, io vado da Giada >>
L'arciere del team aprì cavallerescamente la porta, facendo uscire la nostra leader per prima, seguita da noi comuni mortali.
Non feci in tempo a chiudere la porta quando udii tutti i presenti sussultare (meno che Deryck, ogni volta è meno che Deryck), e per una buona ragione aggiungerei: il team DIKJ stava passando accanto a noi proprio in questo momento.
Ed a giudicare dalle loro espressioni non sembravano contenti della cosa.
Anch'io ero a bocca aperta: mai mi sarei aspettato di vedere quei fenomeni da baraccone in abiti da ballo, sopratutto lo spilungone con la maschera.
Jack fu quello che faticò di più a trattenere la sorpresa, mi osservò digrignando i denti, ma appena posò lo sguardo su Deryck fece un impercettibile passo indietro.
Fu una questione di attimi, prima che Drake prendesse la parola.
<< Ah voi, vi auguro una buona serata, con permesso >> e senza aggiungere altro si congedò da noi, seguito a ruota dai tre tirapiedi.
<< … Dovremmo preoccuparci? >> chiese Ilian una volta che sparirono al terminare del corridoio.
<< Probabile, ma non lo faremo: sta sera pensiamo a divertirci! >> Julia portò le mani alla vita, sorridendoci << E nessun nerd con dei tirapiedi da cartone animato potrà impedircelo! >>
<< Credo di si... >> << Un po' di convinzione! >> << Si signora! >> << Questo è lo spirito! >>
E senza indugio, Julia si trascinò dietro il suo cavaliere per il corridoio, Deryck li seguì dopo qualche secondo, ed io andai dal team OMGA.


<< Pronta? >> << Si! >>
Prendemmo un grande respiro all'unisono, e varcammo il portone d'ingresso.
<< Benvenuti ragazzi! >> trovammo Xiao Long al banco di ricevimento, visione che apprezzai non poco.
<< Grazie mille >> << Grazie! >> scambiammo in fretta i convenevoli e ci facemmo avanti, c'erano un bel po' di persone dietro di noi che sembravano scalpitare per entrare come chi ha la grande urgenza di entrare in bagno.
<< Grazie ancora per avermi accompagnata, ti devo un grosso favore! >> << Nah, di niente, tutto sommato credo che mi divertirò >>
Avanzammo fra gli astanti, l'ampia sala comune di Beacon era stata trasformata in un vero salone da ballo, tutte le sedie erano state addossate al muro e vicino ai tavoli, anch'essi lontani dal centro della sala, dove dozzine di studenti si stavano esibendo in passi di danza, chi in maniera magistrale, chi in modo alquanto mediocre, e chi con la grazia di un goliath in una cristalleria.
<< A quanto pare sono già tutti qui >> Giada iniziò a guardarsi attorno, e non ebbe problemi ad individuare i suoi compagni di squadra.
Poco distanti da noi, Max e Amber stavano danzando, e contrariamente a tutte le mie aspettative i piedi del primo non stavano venendo massacrati.
Il forzuto del team OMGA indossava un elegante abito nero, papillon rosso e una rosa nel taschino sul petto, la piccoletta invece si era agghindata con un lungo abito (per quanto possa essere lungo un abito di Amber) verde acqua senza manica, e per l'occasione si era messa dei braccialetti d'argento ai polsi.
Accanto a me, infine, Giada indossava un lungo abito argentato con la gonna dai bordi dorati, ed un cerchietto del medesimo colore decorato con una rosa blu.
Avanzammo ancora fino ad arrivare vicino al centro della sala, ma non prima che il sottoscritto ebbe individuato i membri del suo team all'interno della stanza (e guarda guarda: Deryck non era da solo!)
Del team MEAB nessuna traccia, dovevano ancora entrare.
Arrivati a destinazione, la mia accompagnatrice iniziò ad osservarmi con occhi esitanti << Spero non sia un problema per te, intendo ballare... >> << Oh, tutt'altro! >> le porsi la mano << Credo potresti rimanere piacevolmente stupita >>
Sembrò sorpresa, ma prese la mia mano e si mise in posizione da ballo: mano destra nella mia mano, mano sinistra sulla spalla, distanza di 30-60 centimetri fra le nostre teste, e quaranta centimetri precisi di distanza fra un piede all'altro per non intralciarsi.
Giada fece altrettanto, e sembrò notare il mio buon posizionamento.
<< Però, hai ragione >> << Visto? >> iniziammo a ballare con movimenti lenti a fluidi, facendo attenzione a non intralciarci a vicenda, tirando leggermente la mano destra ogni qualvolta dovevamo cambiare posizione, segnali che Giada non aveva problemi a cogliere al volo.
Dopo qualche minuto per adeguarci al ritmo, tutto andò a gonfie vele.
<< Wow... mi stupisci Ion, non avrei mai detto che fossi un ballerino, dove hai imparato? >>
<< Ah... diciamo che è una lunga storia >> risposi prima di girare a destra << Ma per farla breve... >>
Ovviamente il farla breve vale solo per Giada, ma tranquilli, sarò rapido:
Qualche anno fa, quando ero un innocente fanciullo di sedici anni ed avevo maturato una discreta esperienza nell'infiltrarmi nelle abitazioni altrui in occasione di feste, compleanni o ricevimenti, decisi, in occasione di un ballo in maschera tenuto da una ricca famiglia atlasiana di autoinvitarmi, non prima di qualche accurata falsificazione dei miei documenti.
Il piano era semplice: eludere la sorveglianza, raggiungere la cassaforte e diventare un ragazzo molto ricco.
Purtroppo, era un ballo di beneficenza, e la sorveglianza era al massimo, quindi dovetti aspettare molto, moltissimo tempo per potermi allontanare dalla sala senza destare sospetti, e mi ritrovai intrappolato nel salone principale per ore intere.
La parte più tragica dell'evento è che, sempre per non destare sospetti, dovetti uniformarmi a quello che facevano tutti gli altri invitati: cioè ballare.
E ve lo dico, i miei primi tentativi furono tragici, molte fanciulle che mi offrirono un ballo finirono con lo schiaffeggiarmi da quanto le mie pessime prestazioni come ballerino avessero offeso la loro decenza, e credetemi, quelle manacce tempestate di anelli o diamanti erano più dolorose di un colpo di clava.
Pertanto il sottoscritto capì che se voleva lasciare quella sala da ballo con la faccia intatta, doveva imparare a ballare decentemente, e così fra l'assidua osservazione e imitazione dei passi da ballo altrui e numerosi ceffoni correttivi, non solo imparai a ballare senza pestare il ginocchio alla mia damigella, ma riuscii anche a farlo in maniera impeccabile, e gli schiaffi vennero sostituiti da complimenti o numeri telefonici scritti su carta (che il sottoscritto per ovvie ragioni non poté richiamare, nonostante l'innegabile avvenenza di qualche ragazza benestante).
E così dopo quelle che saranno stato quattro ore il sottoscritto si trovò con la vescica piena, i piedi gonfi e la faccia non ancora del tutto ripresa dagli urti di prima, e quando la serata stava ormai volgendo al termine, potei allontanarmi con la scusa di andare in bagno, rimuovere la maschera, mescolarmi fra dei camerieri e avere libero accesso al resto della magione.
Come immaginerete, dal momento che ho dovuto continuare a rubare, non ho trovato la fantomatica cassaforte visto il poco tempo a disposizione, ma in compenso fra l'argenteria, oggetti preziosi, e portafogli e anelli sfilati dalle tasche e dalle dita altrui riuscii a tornare a “casa” con un ingente refurtiva da rivendere, per prima cosa ovviamente mi allontanai dal continente.
Ovviamente, riferii il tutto a Giada modificando non pochi dettagli, a partire dal motivo della mia presenza e dalla conclusione della serata.
Come intuirete, la prese a ridere << Beh, devo ammettere che è stato coraggioso da parte tua voler partecipare ad un ballo di beneficenza anche a costo di farti malmenare >> << Grazie, ma dopo quell'occasione giurai solennemente che non avrei più rimesso piede in una sala da ballo >>
<< Eppure eccoti qui! >> << Adesso sono un cacciatore, uno schiaffo non sarà un problema >> << Sicuro? >> << Dipende: vuoi schiaffeggiarmi? >> rise ancora << No, direi che non ne avverto il bisogno >>
Sta volta ridemmo assieme, ah, quanto mi manca essere giovane.


<< Forza forza! Siamo schifosamente in ritardo! >>
Marlee spalancò il portone con la grazia di un toro imbufalito, per poi trascinare all'interno il resto della squadra; la prossima volta che avrebbero fatto una scommessa simile si sarebbero comprate i vestiti in anticipo invece che andarli a comprare all'ultimo minuto nel negozio più vicino.
<< Eccoci! >> Ashes sbuffò mentre cercava di riprendere fiato << Diavolo Marlee, era necessario trascinarci? >> << Estremamente necessario! >>
<< Per poco non mi strappavi il vestito >> protestò Ellen pulendosi l'abito.
Per l'occasione aveva indossato un abito azzurro a maniche corte e righe bianche, del medesimo colore erano la gonna, il nastrino che la separava dall'abito e la rosa che lo decorava, anche gli stivaletti ai piedi erano di quel colore.
Ben diversi erano gli abiti di Ashes e Marlee: due smoking, nero e rosso per Ashes e nero e viola per Marlee.
<< Bado alle ciance ragazze, ho una scommessa da vincere! >> gridò il caposquadra prima di farsi in avanti e iniziare ad analizzare la folla con lo sguardo, in cerca di qualche ragazza senza accompagnatore o semplicemente libera.
Uno sbuffare irritato fu l'unica risposta << Ho già voglia di andarmene >> protestò Brienne entrando a braccia conserte.
<< Oh andiamo non fare così! Sei bellissima! >> il fauno del gruppo per l'occasione indossava lungo vestito blu, decorato con un grande fiocco bianco poco sopra al petto.
Aveva sciolto la coda di cavallo, lasciando i capelli liberi di caderle dietro la schiena.
<< Come vuoi... ora però credo andrò a cercare da bere >>
Cercò di individuare il tavolo del punch, ma i suoi occhi si posarono invece su una coppia nella pista da ballo.
Prese ad osservarli in silenzio, ignara della presenza di Marlee alle sue spalle, che non colse l'occasione per avvicinarsi furtiva, fino a portarsi alle sue spalle << Sei gelosa, non è vero? >> << Cosa? >> chiese il fauno con aria perplessa: ecco che ricominciava.
<< Non nasconderlo... vedo come lo stai fissando! >> << Ma- >> Marlee non le diede tregua << Non preoccuparti! Appena finirà con lei passerà a te, vedrai, sarete fantastici >>
Brienne sospirò: tutto ma non i deliri della sua amica << Non so ballare, e questi maledetti tacchi che mi hai voluto far indossare di certo non aiutano >>
Marlee le appoggiò una mano sulla spalla << Se è questo il problema, ti insegnerà lui a farlo, è sorprendentemente bravo, non trovi? >>
Un tic nervoso del fauno suggerì che non era molto convinta della risposta, o semplicemente non riusciva più a sopportare il caposquadra.
<< O... in alternativa... >> << Si? >>
Marlee le porse la mano << Puoi ballare con me! Almeno mi porto avanti con la scommessa! Ehy torna qui! >>
Per Brienne era troppo: si incamminò al tavolo del punch, sorda ai richiami del caposquadra, un altro po' e l'avrebbe strozzata.


Il tempo passava, e il lento procedeva a gonfie vele, ormai ero in grado di proseguire con il ballo e volgere ogni tanto lo sguardo fuori dalla pista da ballo.
Buona parte di Beacon era riunita in quella sala, ed io riuscivo a vederli uno ad uno.
Il team DIKJ era al ballo, ma si limitavano a parlare fra loro senza entrare in pista, solo Drake ebbe un piccolo slancio di vita sociale accettando di concedere un ballo a qualche ragazza, gli altri tre invece se ne stavano seduti a mangiare, e Kojo era evitato come se fosse la peste, sarà per la presenza di Moriarty nella sua tasca?
Beh, nulla di troppo sorprendente, e vidi nella loro incapacità di divertirsi una piccola vittoria.
Notai anche quella ragazza strana dell'altra volta, Emerald, appollaiata sulla ringhiera come un uccellaccio malevolo, ed anche la pel di carota che vidi scappare assieme a Rose molti giorni fa, non che sarei riuscito a notarla in condizioni normali, ma ballava praticamente da sola, circondata da due uomini armati, insomma, si notava molto bene.
E sopratutto, vidi Ashes e Marlee correre vestiti da maschi fra gli astanti in cerca di una damigella per il loro ballo, io e Giada non potemmo che fermarci perplessi.
<< Cosa stanno...? >> << Non lo so... avevo il sospetto che Marlee fosse dell'altra sponda ma non avrei mai giurato che lo fosse anche Ashes! >>
Giada mi schioccò un'occhiataccia << Ion! >> << Sto solo cercando di dare un significato a quello che ho appena visto >>
Fece per ribattere, ma le sue labbra non assunsero mai la posizione di rimprovero, anzi, prima si contorsero in una smorfia confusa, per poi trasformarsi in una risata incontrollata.
Risata che si propagò come un incendio fra tutti i presenti, e quando mi girai per capire cosa ci fosse di così divertente da scatenare l'ilarità generale rischiai di rigettare pranzo e colazione.
In mezzo al pubblico, Jaune Arc stava avanzando a passo deciso, testa alta e sorriso sulle labbra, cosa c'era di strano in quell'improvvisa ostentazione di sicurezza?
Il fatto che fosse vestito da donna.
Si sono messi tutti d'accordo per fare coming out in questa serata o cosa?
<< Non ci credo! >> sentii Ashes e Marlee farsi largo fra il pubblico, puntando il ragazzo con occhi famelici, per poi essere seguita a ruota da Ellen << Questo vale come punto bonus! >>
Ah ecco, quindi sono bisex.
Non capii un cavolo degli scambi seguenti, ma vidi chiaramente Jaune avvicinarsi a Pyrrha Nikos, la studentessa più dotata (non il quel senso, sporcaccioni!) della scuola e chiederle di ballare, cosa che lei sembrò accettare fra una risata e l'altra.
La musica cambiò improvvisamente, non saprei dire il nome del brano, ma il punto è che non era da lento.
In un lampo il team JNPR occupò il centro della sala, iniziando a ballare con estrema coordinazione.
<< Ok, credo che dopo questa visione niente al mondo potrà stupirmi! >> commentò Giada prima di unirsi agli altri spettatori, intuii che presto si sarebbero messi tutti a ballare lo stesso ritmo.
Vidi Amber e Max avvicinarsi velocemente a noi per osservare la scena da vicino.
<< Cavolo, quel ragazzo ha più coraggio di quanto ne potremmo mai avere noi altri >> commentò il forzuto osservando l'esibizione del team JNPR.
<< Amber, spero non mi chiederai mai di farlo in futuro! >> il fauno rispose battendosi la mano sulla fronte.
<< A voi come va la serata? >> << Niente male! >> Giada sorrise << A quanto pare abbiamo un ballerino fra noi >> << Anche noi non ce la siamo cavata affatto male, alla fine abbiamo trovato il giusto... equilibrio >>
Amber annuì come a confermare l'affermazione.
Feci per chiedere a Giada se voleva riprendere da dove avevamo interrotto, ma Marlee si materializzò in mezzo a noi << Ehi! Mi concederesti questo ballo? >> Giada osservò perplessa la mano del caposquadra del team MEAB << Ehm mi spieghi cosa stareste facendo? >> << Una scommessa fra me e Ashes! Vince chi riesce a ballare con più ragazze! >>
Giada ci pensò un po' su, poi annuì << Perché no? >> prese la mano di Marlee << Tutta tua! >> quasi simultaneamente, Ashes fece la sua comparsa mentre faceva fare una piroetta alla sua patner: Julia.
<< Ragazze, un po' più piano! >> chiese Ellen nel mentre che cercava di starle dietro, Ashes intanto puntò lo sguardo su Amber << La prossima sarai tu! >> << Scordatelo! >> replicò Marlee << Ci ballerò io! >>
Il fauno le guardò perplessa, poi assunse un'espressione pensierosa, a quanto pareva aveva appena avuto un'idea.
<< Ehy Ion! >> mi allontanai dai ballerini e raggiunsi il tavolo del punch, dove Ilian si stava servendo da solo << Dovevi vedere Ashes quando io e Julia avevamo finito: si è fondata su di noi e l'ha praticamente afferrata al volo! >> << Come Marlee con Giada... pare che al termine della serata le due saranno quelle che potranno vantare più ehm... damigelle? >>
Ridemmo assieme << Indubbiamente, ma ho come l'impressione che abbiano un rivale >> proprio in quel momento Deryck ci passò davanti assieme ad una castana del secondo anno << … Ok, fra maschi che si vestono da femmine e viceversa non credo di avere la forza per spiegarmi anche questo >>
<< E sempre parlando d'impressioni, credo che tu non abbia ancora finito di ballare, si, direi che qualcuno muore dalla voglia di ballare con te >> lo scrutai curioso << Spero che questa non voglia essere una dichiarazione >> Ilian sbuffò << Non hai capito! >> << Allora spiegati! Non ho nulla contro quelli come voi ma non- >> << Ion, sono convintamente e decisamente attratto dal sesso femminile se è questo a preoccuparti! >>
Sospirai di sollievo << Bene, molto bene! >> mi girai e presi del punch per me << Perché sto decisamente assistendo a troppi coming out per una serata soltanto >>
<< Farò finta di non aver sentito >> rispose lui mandando giù un altro sorso << Beh, vado ad aspettare che la mia accompagnatrice si liberi da Ashes, tu? >> << Non lo so >> sospirai << Credo andrò in bagno, questo punch non va d'accordo con il mio stomaco >>
Chiacchierammo per qualche altro minuto prima di salutarci
Scambiati i convenevoli, iniziai a cercare la porta del bagno, pensai di averla trovata all'angolo della sala.
Ormai la danza del team JNPR si era conclusa, e il lento di prima era tornato ad accompagnare i ballerini sulla pista.
Stupido punch! 
Mi feci avanti cercando di appoggiare la mano alla maniglia, ma non ebbi il tempo di sfiorarlo che lo stipite della porta si aprì di scatto spingendo via il sottoscritto.
Finii per ritrovarmi intrappolato fra lo stipite e il muro, ma la porta si richiuse in fretta, permettendomi di vedere chi aveva appena tentato di schiacciarmi: Cinder.
La vidi allontanarsi a passo veloce (ma senza correre) in mezzo al pubblico, e sparire in mezzo ai presenti.
Ma la cosa che mi stupì di più fu chi uscì dopo di lei; non ebbi il tempo di allontanarmi che la porta si aprì di nuovo, mandandomi, di nuovo, a sbattere contro il muro.
Mi allontanai in fretta, pronto a proferire numerosi improperi alla persona che mi aveva appena schiacciato il naso, quando mi accorsi che si trattava di due guardie.
Si guardavano intorno con aria spaesata, sembravano non sapere nemmeno dove fossero finite.
Dal momento che la mia presenza fuori dalla prigione era dovuta ad una gentilissima concessione di Ozpin, decisi che non era il caso di mettermi ad insultare un pubblico ufficiale ed aspettai che si allontanassero e feci per imboccare il corridoio, ora oltre all'urgenza di fare pipì dovevo anche pulirmi il sangue dal naso.
<< Tutto bene? >>
Allontanai lo sguardo dalla porta e lo posai su Brienne, apparsa come per magia alle mie spalle.
<< Brienne! Però, era da inizio serata che non riuscivo a vederti, ehm si sto bene a parte il colpo di poco fa... >>
<< Quale colpo? >> << Diciamo che io e questa porta non andiamo molto d'accordo >>
Inarcò un sopracciglio, ma non fece ulteriori domande.
<< Aspettami >> si allontanò a passi svelti e raggiunse un tavolo vicino, prese un tovagliolo e me lo porse << Grazie >> mi asciugai in fretta il sangue, non proprio il miglior modo di incontrare una ragazza ad un ballo.
<< Allora... a parte il colpo al naso ti stai divertendo? >> annuì << Non mi lamento, tu? >> << Beh, diciamo che ci pensano le altre a divertirsi per me >>
Indicò il centro della sala, dove Ashes e Marlee se ne stavano chinate davanti ad Amber, discutendo animatamente su chi dovesse avere la precedenza mentre alle loro spalle vi era Ellen in qualità di segnapunti, il fauno sorrise, senza il solito colletto avevo una piena visione del suo sorriso, quasi non si direbbe che quella ragazza vestita di blu con le orecchie da peluche sarebbe stata in grado di sollevarmi con un solo braccio e spezzarmi la schiena con il minimo sforzo.
Perché eccome se poteva farlo! Ma al momento davanti a me non avevo una letale macchina di morte, ma solo una ragazza ad un ballo, visibilmente a disagio con i tacchi.
<< Direi che abbiamo i due “reginetti” della serata >> << Si, non pensavo che vedere due persone ballare sarebbe stato così divertente >>
Concluse la frase con un sospiro, lasciando oscillare le pupille fino a portare lo sguardo sui suoi piedi.
Ora, non sono un grande esperto della mente femminile, anzi, non sono un esperto della mente in generale, ma credo, secondo la mia personalissima impressione, che quando una ragazza emette un sospiro e sembra provare un profondo interesse per il pavimento, vuol dire che o c'è qualcosa che la turba o trova terrificanti le piastrelle della stanza.
Dal momento che la ragazza in questione era Brienne, scartai all'istante la seconda ipotesi, e per quanto non possa definirmi una persona dall'indole cavalleresca, capii che c'era soltanto una cosa che potevo provare a fare per allontanare questo suo plausibile turbamento, oltre che per ringraziarla di beh... tutte le volte che mi ha dato una mano con le lezioni, e credetemi, lo ha fatto molto spesso.
Pertanto, dopo qualche finto colpo di tosse per attirare la sua attenzione, presi coraggio e le parlai.
<< Brienne... sei forse venuta con qualcuno >> << No, è così evidente? >> preferii non rispondere e andare dritto al sodo << Beh, credo allora che potremmo rimediare >>
Le porsi la mano cercando di apparire disinvolto, ma confesso che dentro di me avevo più paura di Nick davanti ai suoi bulletti.
Perché? Non sapevo spiegarmelo, non ero di certo nuovo a dei rifiuti, ok forse non in quel preciso campo, ma non è mai stato qualcosa a cui ho dato molta importanza, basta un “no” e fine, non è necessario spiegarsi oltre.
Eppure, malgrado sia completamente inspiegabile per quella che è la mia indole, in quel momento sentivo più caldo che in una sauna, e pregavo che il mio palmo non sembrasse troppo sudato, poi, se non fosse stato che mi scappava già da prima avrei giurato che era l'ansia a spingermi a urinare.
Che dire, l'adolescenza è un periodo complesso,e stop, non credo di voler fare altre analisi a proposito, so solo che sentivo il bisogno di ballare con lei e che un no per qualche motivo a me inspiegabile mi avrebbe turbato di più che non finire in gabbia con un omaccione di due metri che non vede una donna da otto anni.
Mi sentivo stupido per questo? Sì, molto stupido.
Dopo un lasso di tempo che mi parve infinito, sentii la sua mano poggiarsi sulla mia, era così fresca in confronto alla mia che avrei giurato di sentire la temperatura riequilibrarsi in tutto il mio corpo.
Alzai lo sguardo sul suo viso, avevamo appena due centimetri di differenza, per cui non fu necessario piegare il collo o altro, bastava stare dritto in piedi e guardarla negli occhi.
<< Accetto! >> sembrò quasi gridare prima di fingere un colpo di tosse << Accetto... solo... non so ballare >> << A questo possiamo rimediare >> dissi prendendole la mano << Allora: mano destra nella mia, mano sinistra sulla spalla >> si conformò subito alle indicazioni << Adesso, allontanati un po' da me, perfetto! Resta più o meno fra i trenta e i sessanta centimetri dal mio volto, poi i piedi, almeno quaranta centimetri fra loro, ed è perfetto >>
Ormai il lento era ripreso da un pezzo.
<< Così? >> chiese posizionandosi << Perfetto, adesso... >> << Si? >> << Adesso aspettami qui e assimila i concetti, ci metterò giusto cinque minuti, dieci se non riesco a trovarlo subito, poi >> mi schiarii la voce e tirai il petto in fuori mentre presi con la mano destra a massaggiarmi dei baffi immaginari << Poi signorina Harris, valuteremo assieme le vostre capacità come ballerina, non si preoccupi, il sottoscritto ha avuto almeno sessant'anni per affinare la propria tecnica e potrebbe deliziarvi con i suoi magnifici aneddoti, tipo quella volta che stesi un drako a passi di danza >>
La puerile imitazione del professor Port riuscì ad ottenere l'effetto sperato: far ridere Brienne << Ok professore, vi attendo qui, ma non metteteci troppo, avete una certa età! >>
Le sorrisi e imboccai il corridoio << Torno subito! >> << Ion! >> << Si? >> << … Il bagno è a destra! >> << … Grazie >> mi girai verso la porta, entrai e procedetti a fare i miei bisogni.


Quattro minuti precisi dopo ero di nuovo da lei.
<< Pronta? >>
<< Pronta >>
Prese la mia mano ed appoggiò la sinistra sulla spalla << Ora ricorda, questo è un ballo in cui basta lasciarsi guidare, quindi limitati a seguirmi e andrà tutto bene >>
Assentì, anche se tradì il suo nervosismo lanciando un'occhiata nervosa ai tacchi << Non preoccuparti, non ti possono mordere >>
<< Credimi, sarebbe il male minore >>
Iniziammo a ballare, lentamente, e dopo una difficoltà iniziale Brienne riuscì ad adeguarsi con facilità, imparava molto in fretta, come in ogni campo del resto.
<< Sai, è ironico che per la prima volta sia io a insegnare qualcosa a te >> rise << Sì, in effetti è una novità >> girammo assieme << Ma penso potrei abituarmici, però ora voglio sapere dove diavolo hai imparato a ballare? >>
<< Vedi, è una lunga storia... vuoi che te la racconti imitando Port? >> mi diede un calcetto sullo stinco << Ok, senza accento alla Port, ma non sai che ti perdi >> << Sopravvivrò >>
I seguenti cinque minuti di ballo furono accompagnati dalla mia narrazione sulla mia non molto gradevole prima esperienza di ballo, come con Giada apportai le giuste censure, sarò sincero, non penso di aver mai visto Brienne mantenere il sorriso così a lungo, erano di solito momenti abbastanza rari quanto fugaci, ma quella sera no, quella sera si stava veramente divertendo.
E mi stavo divertendo anch'io.
<< Però, sembra un'esperienza... coinvolgente >> << E dolorosa Brienne, sopratutto dolorosa >> << Ora mi sento in colpa per essermi lamentata dei tacchi tutta la sera >>
<< Non hai tutti i torti, sono terribili, e lo dice uno che si è fatto pestare i piedi da quei cosi >> mi guardò perplessa << Certe ragazze sono molto vendicative per i balli andati a male... però, se ti senti in colpa potresti rimediare... concedendomi il bis >>
Un sorriso sornione si dipinse sul suo volto << Signore, acconsento alla vostra richiesta >>
Malgrado fossimo esausti per la lunga serata, ci apprestammo a riprendere il ballo, quando con la coda dell'occhio notai Cinder uscire dalla sala assieme ai suoi due compagni.
E sapevo che era una pessima idea quello che stavo per fare, ma il ricordo delle due guardie che sbucavano perplesse dalla porta era troppo forte per essere ignorato, e il dubbio ululava nella mia testa come un lupo affamato.
Le campanelle tacevano, cosa molto strana.
<< Ion? Ci sei? >> << Sì!... scusa, devo un attimo controllare una cosa, torno subito! >>
<< Ok, ma non metterci troppo! >>
Senza aggiungere altro uscii di corsa dalla sala da ballo, sentendomi subito un emerito stronzo per aver lasciato Brienne ad aspettarmi, ma era più forte di me, sapevo che quella Cinder nascondeva qualcosa, e forse quella cosa poteva mettere a repentaglio la sicurezza dell'istituto, compresa la mia e quella di Brienne.
Insomma, ero in una situazione imbarazzante: era più pericoloso seguire Cinder e gli altri due fuori dall'edificio o non fare niente e aspettare una minaccia che forse neanche esisteva?
Beh se non esisteva nessuna minaccia non avrei avuto niente da temere nel camminargli dietro per una serata, forse era tutta una mia impressione.
Ovviamente, potevo scoprirlo solo controllando di persona.
Lasciai l'edificio appoggiandomi al muro assieme ad altri studenti in cerca di refrigerio, ma senza perdere di vista Cinder e i suoi.
Aggirarono l'edificio e dovetti seguirli, facendomi via via più audace.
Li raggiunsi quando svoltarono un angolo dell'edificio, mi appostai dietro di esso e tesi bene l'orecchio.
<< Quindi è andato tutto a gonfie vele? >> sentii Emerald sussurrare << Si, sospettano qualcosa, ma non hanno la minima idea di cosa gli stia accadendo e di cosa gli piomberà addosso >> la voce di Cinder si poteva distinguere bene da quella della compagna, è quel genere di voce fra il malizioso e il crudele che fai fatica a dimenticare.
<< Ottimo >> parò una voce maschile << Quindi, si tratta solo di aspettare? >>
<< Esattamente, quindi ora possiamo mantenere un profilo basso... aspettate >>
Mi si gelò il sangue nelle vene quando sentii dei passi avvicinarsi, se mi fossi messo a correre sarei stato scoperto in ogni caso e qualcosa mi diceva che ci sarebbero state delle spiacevoli conseguenze.
Per fortuna, il terrore è il principale detonatore della mia semblance, e quasi senza volerlo diventai trasparente.
Saltai all'indietro ed attraversai il muro, quando i miei piedi toccarono terra, incontrarono la pavimentazione del corridoio.
<< Che culo... >> ripresi la mia forma fisica e mi voltai, trovandomi davanti ad uno spettacolo che lasciò tanto perplesso il sottoscritto quanto il sottoscritto lasciò perplessi gli altri.
Mi trovai faccia a faccia con Orion, con Orion e con la sua accompagnatrice.
Il caposquadra del team OMGA era davanti a me con un abito non diverso da quello di Max, ma blu scuro e con un cravattino rosso.
La ragazza indossava un lungo vestito argentato, i capelli ordinati erano decorati da un cerchietto argentato con una rosa azzurra e ballerine blu.
I suoi occhi decorati con un pizzico di mascara mi osservavano perplessi, ancor più di quelli di Orion.
<< Ehm... ho interrotto qualcosa? >> << No no! >> rispose Orion prima di avvicinarsi a me e prendermi da parte, per poi bisbigliare << Ecco, posso spiegare.. >> << Come mai non lo hai detto agli altri? >>
<< Non pensare che mi piaccia nascondere le cose, solo che... lei viene da Atlas ed il suo caposquadra ci teneva che non “fraternizzasse” con il nemico, così abbiamo optato per vederci in segreto, abbiamo ballato assieme nel piano superiore dove non c'erano molte persone, ma perlopiù abbiamo passeggiato fuori >>
<< Capisco... ma perché non farlo sapere ai tuoi compagni? >> << Beh, lei non ha potuto farlo sapere ai suoi, quindi ho trovato giusto fare altrettanto e rendere questo appuntamento un piccolo segreto >>
Annuii << Ah capisco, beh sono certo che Max capirebbe, se si tratta di ragazze... in ogni caso immagino che non dovrò dire niente, giusto? >>
<< Giusto, te ne sarei molto grato se potessi fingere di non aver visto niente >> sorrisi << Nessun problema, ho già rimosso tutto >>
Ci scambiammo un gesto d'intesa, dopodiché Orion tornò dalla sua accompagnatrice, che probabilmente aveva seguito la nostra discussione.
<< Ebbene, non vi ruberò altro tempo, passate una bella serata, ho una ragazza che mi aspetta! >> scambiammo un cenno di saluto e mi incamminai per il corridoio.

 

<< Un tridente? No, una fiamma! >>
<< Credo sia una candela... >>
Le danze non si erano ancora fermate, ma un piccolo gruppo si era riunito all'angolo della sala per assistere ad una scena che aveva del surreale.
La scommessa fra Ashes e Marlee era giunta al capolinea, le due erano rimaste testa a testa e avevano esaurito tutte le possibili compagne di ballo, escludendo quelle che non si erano allontanate spaventate.
Ashes aveva da poco raggiunto Marlee ballando con Jaune e ottenendo il famigerato punto extra, ma adesso per lo spareggio rimaneva una sola ragazza che non aveva ancora ballato con loro: Amber.
Ma la ragazza camaleonte aveva deciso di rendere il tutto più interessante, affermando (tramite Giada) che avrebbe ballato solo con chi sarebbe riuscita a capire la cosa che stava mimando.
La scena era così divertente che i ballerini più stanchi si erano aggregati attorno alle ragazze, e stavano scommettendo su chi avrebbe vinto la scommessa.
Infatti, in mezzo a quella massa di gente stanca e dai piedi doloranti, Amber stava in piedi, con il viso diventato di color arancione e i capelli di un lucente biondo dorato.
<< Uhm Yang Xiao Long? >> Amber negò con un cenno << Un fiammifero? >> chiese Marlee.
Ancora no.
<< Dai, un altro indizio! >>
Amber sospirò, prima di stendere le braccia e farle assumere un colorito verde acceso, il caposquadra del team OMGA sembrò ancor più perplessa, Ashes invece sorrise vittoriosa << Ho capito! Sei un girasole! >>
Amber annuì, mandando in frantumi le speranze di Marlee di vincere la scommessa.
<< Evvai! >> si fece avanti fino a raggiungere il fauno << Allora, mi concedi questo ballo? >>
La risposta fu un sì, Amber le prese la mano e le due si diressero sulla pista da ballo, fra le esultanze del pubblico, le risate di Ellen e le imprecazioni del suo caposquadra.
Il sottoscritto era entrato appena in tempo per godersi la conclusione, e si precipitò in mezzo alla folla, trovando esattamente chi stava cercando.
<< Che mi sono perso? >> << Qualcosa di bellissimo >> sorrise Brienne indicando la scena << Credo che Ashes farà da caposquadra nei prossimi tre giorni >>
<< Non so se possa considerarsi una buona notizia, ma a giudicare dal tuo sorriso credo di si >>
Brienne arretrò vistosamente e si portò la mano alla bocca.
<< Oh, scusa! Non volevo... >> << No no, colpa mia >> rimosse la mano, rivelando le guance arrossate << Scusami >>
Rimanemmo in silenzio per qualche secondo, per fortuna sapevo come rompere quell'imbarazzo.
<< Allora... mi pare avessimo un affare in sospeso >> le porsi la mano << Che ne dici? >>
Recuperò il sorriso, seppur con timidezza << Dico che Brienne Harris non si tira mai indietro >> mi prese la mano, e in un lampo tornammo sulla pista da ballo.
Di nuovo un lento, di nuovo noi due.
<< Hai risolto la tua... piccola urgenza? >> << Sì, e prima che tu lo chieda: non si trattava del bagno >>
Ridacchiò << Per un attimo ho temuto ti fossi perso da qualche parte, successo qualcosa? >>
Il pensiero di Cinder e dell'imminente minaccia irruppe con prepotenza nella mia mente, ingigantendo le mie paure.
Forse ero pazzo a pormi tutti quei problemi, su cosa basavo le mie preoccupazioni del resto? Su due guardie che escono da una porta e qualche frase sentita per "caso" che poteva benissimo riferirsi a ben altro?
Forse ero veramente pazzo.
Ma decisi che per sta sera niente avrebbe dovuto preoccuparmi, non avrei permesso a Cinder, a Drake od a qualsiasi altra cosa di insinuarsi nel mio cervello e far tintinnare i miei campanellini interiori, anche solo per una sera.
Feci lo sforzo di sorridere, e piantai lo sguardo negli occhi giallo-verdi di Brienne, poco a poco non ebbi più bisogno di forzare le mie labbra a sorridere, e il mio cuore divenne più leggero.
Mi stavo finalmente divertendo, mi stavo divertendo e basta.
 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > RWBY / Vai alla pagina dell'autore: Manu_00