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Autore: EdelSky    21/05/2019    3 recensioni
Minna-san sono tornata!
Ho revisionato i capitoli scritti fino ad ora, apportando qualche leggera modifica alla trama ( che mi sarà utile per proseguire).
La storia è principalmente una NaLu, ma con tanto di GaLe e Gruvia!
È ambientata dopo il torneo magico, e i nostri protagonisti si ritrovano a partecipare ad una missione tutti assieme, “obbligati” a vivere a stretto contatto per più giorni in un rifugio di montagna.
Lì avranno modo di riscoprire loro stessi e sopratutto i loro sentimenti!
Spero vogliate leggerla e commentarla insieme a me!
A presto, Edel ❣️
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 10 - Gray [ 2 ]

 

 

 

 

Che situazione surreale pensò Gray portandosi il calice di vino alle labbra prima di fare un altro lungo sorso.

 

Era stata una giornata lunga e sfinente, sopratutto considerato che la notte non aveva praticamente chiuso occhio e  la mattina stessa era stato malamente scaricato da Lucy. 

Non che non avesse già capito dalla reazione che lei aveva avuto la sera precedente che per lui non ci fossero possibilità, ma sentirselo effettivamente dire faccia a faccia aveva fatto più male di quanto avesse immaginato. Un gran bello schiaffo morale! 

 

Era palese, così palese che lei fosse innamorata di quell'idiota di Natsu, che spesso in quelle ore si era chiesto cosa gli fosse passato per la testa quando aveva deciso di dichiararsi a lei.

 

La guardò di sottecchi alzando lievemente gli occhi da dietro il vetro del bicchiere che ancora teneva in mano, Lucy aveva le guance più rosee del solito e gli occhi leggermente lucidi, chiaro segno che l'alcol stava iniziando a fare il suo effetto.

Stava chiacchierando con Natsu, finalmente rilassata, il rosato la stava ascoltando totalmente assorto e stregato da lei, e la guardava come se la stesse vedendo per la prima volta.

 

Con un moto di irritazione distolse lo sguardo dai due ragazzi, e si maledisse, era solo colpa sua se quel cretino, si perché gli insulti non erano mai abbastanza, di Natsu aveva cominciato a svegliarsi dal suo mondo fatato fatto solo di amicizia e scazzottate nel quale la parola amore non aveva alcun significato.

Si sentiva egoista, avrebbe dovuto essere felice che le cose iniziassero a girare bene per Lucy, avrebbe dovuto volere la sua felicità come ogni persona innamorata che si rispetti vuole per l'altro, eppure non ci riusciva.

Rosicava e basta. 

 

- Gray-Sama va tutto bene? - la voce di Juvia interruppe i suoi pensieri e lo riportò con i piedi per terra

 

- si grazie - rispose cercando di sorriderle in modo gentile, in quei giorni l'aveva tratta in modo poco carino e ora si sentiva obiettivamente un po’ in colpa

 

Lei sorrise di rimando, Gray però colse un velo di tristezza a velarle lo sguardo - tu tutto bene? - si sentì di chiederle 

 

La ragazza evitò i suoi occhi indagatori  e si allungò a prendere anche lei un bicchiere di vino che prima fece oscillare con la mano, assorta nei suoi pensieri, e poi scolò tutto d'un fiato lasciando con quel gesto Gray interdetto, e solo allora gli rispose  - certamente, Juvia è contenta che Gray-Sama si sia interessato a lei - 

 

Gray non seppe cos'altro dire e giusto per fare qualcosa si allungò a prendere la bottiglia davanti a lui per versare altro liquido scarlatto nei bicchieri ormai vuoti.

 

- Gray versane anche a me - lo raggiunse Happy svolazzante con il calice tra le zampe, che il corvino notò essere decisamente più grande di lui 

 

- non esiste, ai gatti l'alcol fa male - 

 

- ma io sono un exceed -

 

- rimani comunque un gatto -

 

- stai cercando di litigare? - 

 

Gray sbuffò sconsolato, happy non gli avrebbe mai dato ascolto e avrebbe continuato a battibeccare all'infinito e lui non era dell’umore giusto per proseguire quella insulsa conversazione - Natsu - chiamò a voce alta il rosato che si girò verso di lui con fare scocciato 

 

- cosa vuoi ghiacciolo? -

 

Il tono scortese di Natsu  fece voltare anche lucy che ora guardava entrambi con aria preoccupata

 

Un respiro profondo, due respiri ancora più profondi, voleva spaccargli la faccia, ma doveva essere superiore, almeno per una volta.

 

- happy vuole bere e non vuole sentire ragioni - gli spiegò stanco 

 

- adesso fai anche la spia? - lo accusò il gatto 

 

- Happy, amico mio, ti avevo già detto di no prima, ti devo ricordare come sei stato l'ultima volta? - gli parlò il rosato mentre con rapidità gli prelevava il calice dalle zampe e lo poggiava sul tavolo

 

- ma Natsu! - piagnucolò happy 

 

- Natsu ha ragione, hai vomitato e sei svenuto dopo un solo bicchiere, il fisico dei gatti non è adatto a bere alcolici - gli ricordò Lucy guardandolo con misto di affetto e rimprovero

 

Gray alzò le spalle e si estraniò dal discorso, ormai la sua parte l'aveva fatta, che litigassero pure tra loro!

Al suo fianco Juvia si alzò all'improvviso spostando la sedia all'indietro facendole fare involontariamente un suono simile alle unghie sulla lavagna. Gli si rizzarono i peli sulle braccia.

La vide barcollare all'indietro e inciampare sulla gamba della sedia che aveva appena spostato; Gray si mosse velocemente e la afferrò per il braccio evitandole la caduta, e lei gli afferrò a sua volta la manica della maglia per sorreggersi.

 

Lo guardò un momento imbarazza biascicando un grazie. 

Lasciò la presa e fece un altro passo incerto all'indietro con un equilibrio decisamente compromesso.

 

Gray si alzò e le si posizionò al fianco - dove devi andare? - le chiese cortese

 

- al bagno, ma Juvia riesce tranquillamente da sola grazie -

 

Il corvino la guardò indeciso per un momento e poi le cinse i fianchi con un braccio - ti accompagno - le disse iniziando a spingerla nella giusta direzione 

 

Lei si staccò subito lasciandolo totalmente di stucco; quella era la prima volta che la ragazza rifiutava non solo la sua compagnia, ma anche il contatto fisico con lui. 

 

- Juvia ha detto che non c'è bisogno - rimarcò il concetto la ragazza

 

- insisto - 

 

Juvia guardò esasperata verso il tavolo, probabilmente alla ricerca d'aiuto da parte delle ragazze che però non arrivò.

Gajille e Levy erano in una momentanea e perfetta bolla di sapone che li isolava da tutto il resto, intenti a parlottare, scherzare e stuzzicarsi come avevano fatto altre volte quei giorni, Lucy stava ancora litigando con Happy e cercava di togliergli dalle mani la bottiglia che il gatto doveva aver afferrato quando loro si erano alzati da tavola, mentre Natsu si godeva la scena incitando la bionda e scommettendo sulla sua riuscita.

 

- devo andarci anche io - aggiunse Gray con la speranza di convincere la maga dell'acqua ad accettare; non se la sentiva di lasciarla andare da sola, oltretutto non vedeva l’ora di allontanarsi da quel tavolo e schiarirsi un po’ le idee.

 

- non c'è soluzione allora - dicendo ciò la ragazza si avviò decisa e senza aspettarlo verso i bagni, incespicò qualche volta, ma non cadde mai, e Gray affrettò il passo per starle dietro.

 

 

 

 

 

 

Si sciacquò nuovamente il viso nelle mani piene di acqua gelida respirando profondamente, si sentiva un po’ intontito e tutti i suoni sembravano essere ovattati: da quello dell'acqua che scorreva nel lavandino al rumore proveniente dalla sala al di là della porta.

Si guardò allo specchio e si passò la mano bagnata sui capelli corvini spettinandoseli leggermente, il riflesso gli mostrava un Gray pallido con delle leggere occhiaie scure.

 

Uscì dal bagno e si mise in attesa di Juvia davanti a quello delle donne, beccandosi un'occhiataccia da una ragazza appena uscita.

Non aveva tutti i torti, sembrava davvero un pervertito appostato lì fuori immobile a fissare la porta. Batté più volte con il piede a terra andando a ritmo con un motivetto che gli risuonava per la testa, del quale non riusciva a ricordarsi il titolo, ingannando un po’ l’attesa. 

Cinque minuti dopo Juvia uscì e quando lo vide i suoi occhi si aprirono in un espressione stupita che Gray trovò molto divertente.

La ragazza si fermò un momento indecisa e poi lo raggiunse.

 

- Gray-Sama cosa ci fai ancora qui? -

 

- ti aspettavo - le rispose con una scrollata di spalle 

 

La bluetta si morse un labbro pensierosa, a Gray il gesto risultò essere particolarmente sexy e distolse lo sguardo leggermente imbarazzato.

 

- oh, Juvia non se l'aspettava. Torniamo di la? - 

 

Onestamente? Non ne aveva la minima voglia, tornare a tavola a doversi sforzare di conversare e non sembrare scortese, a trattenersi dal prendere a schiaffi Natsu e tenere lontano lo sguardo da Lucy. Nah.

 

- ti va di fare due passi? - 

 

Juvia si appoggiò al muro guardandolo in modo indecifrabile. 

 

- con Juvia? -

 

- si, con te - che problemi aveva? C'erano soltanto loro due li! 

 

Juvia non rispose e rimase a fissarlo con sguardo vacuo e le labbra increspate in una smorfia non ben identificabile.

 

- allora? Mi fai compagnia o no? - la incalzò 

 

- va bene - rispose finalmente staccandosi dal muro ondeggiando nuovamente 

 

Gray le si avvicinò e le passò nuovamente il braccio lungo i fianchi - non ti scostare, non sei molto stabile - la ammonì con voce dolce

 

Questa volta Juvia non lo allontanò, anzi, si allacciò anche lei alla sua vita in un tacito ringraziamento.

 

 

 

 

 

Erano finiti nel salottino antecedente alle loro stanze, e non sapeva nemmeno lui spiegarsi come; Juvia voleva sedersi e onestamente anche lui aveva avuto voglia di allontanarsi dal caos.

Avevano parlato molto, ed erano state conversazioni davvero piacevoli, ed ora dopo aver deciso che andare ancora a zonzo per la struttura fosse inutile, si erano entrambi seduti sul divano in silenzio, lo scoppiettio proveniente da camino era l'unico rumore di sottofondo.

 

Si voltò a guardarla, la luce aranciata del fuoco che si rifletteva su di lei donava ai suoi capelli delle sfumature particolari e rendeva la sua pelle solitamente diafana più ambrata.

Era davvero carina.

Non aveva mai prestato particolare attenzione a lei; le ciocche color oceano che le ricadevano scomposte sul viso e sulle spalle facevano risaltare i suoi occhioni blu lucidi e le regalavano un'aria indifesa che non avrebbe mai pensato di poter attribuire alla forte maga dell'acqua.

 

- scusa, a causa mia non abbiamo finito la cena - 

 

Juvia lo guardò sorpresa che avesse interrotto il silenzio

 

- non ti preoccupare, Juvia non avrebbe potuto bere più di così - ridacchiò la ragazza 

 

- si, direi che è stato più che sufficiente - le sorrise anche lui divertito 

 

Juvia puntò gli occhi su quelli di Gray con un'intensità tale da lasciarlo un momento senza respirare 

 

- la colpa è sempre tua, gray-Sama -

 

- come? - domandò incredulo boccheggiando  - direi che sono il primo ad aver avuto buone ragioni per bere - 

 

- ma non l'unico - 

 

- cosa significa? - 

 

- che non sai guardare più in là del tuo naso - le sfuggì - Gray-Sama -

 

- ti ho detto tante volte di chiamarmi solo Gray! Mi hai mai ascoltato? - 

 

- e tu hai mai ascoltato Juvia? - 

 

- certo che ti ascolto -

 

- e allora dovresti sapere perché non sei  l'unico ad aver avuto buone ragioni per bere oggi - 

 

Gray la guardò pensieroso , non era mai stato bravo in questi discorsi e onestamente non aveva idea a cosa si riferisse, eppure lei aveva uno sguardo così triste da sembrare molto più a pezzi di lui. Non l’aveva mai vista fare un’espressione simile e gli si strinse il cuore.

 

- non lo so, mi dispiace - mormorò 

 

- Juvia sa cosa è successo tra te e lucy - 

 

Gray sgranò gli occhi impallidendo, tutto si sarebbe aspettato fuorché sentire parlare di quella situazione. Un moto d'ansia iniziò a farsi largo tra le sue viscere nel tentativo di risalire in superficie. Per un istante si sentì nauseato.

 

- le voci corrono in fretta eh - commentò lievemente seccato 

 

- a Juvia dispiace tu stia male e capisce come ti senti - gli disse poggiando la mano su quella di lui - se posso aiutart -

 

- come puoi pensare di capirlo? - la interruppe

 

- perché Juvia ti ama - gli rispose con semplicità non distogliendo mai gli occhi dai suoi 

 

Stava per ribattere di smetterla con quella cavolata, che era certo fosse sempre stata una specie di presa in giro, che magari si, le poteva interessare ma fin lì, ma lei pareva così seria e sincera che dovette mordersi la lingua e tacere, non voleva essere scortese.

 

- io non penso tu capisca quello che stai dicendo - le disse soltanto dopo qualche secondo 

 

Lei strinse la presa sulla sua mano facendogli quasi male

 

- io sono innamorata di te Gray, e tu della mia migliore amica, come puoi pensare che non capisca? Come puoi pensare che dica queste cose a cuor leggero? -

 

Una lacrima scese dall'occhio di lei, e poi tante altre la seguirono.

Juvia si asciugò in fretta con la manica gli occhi portando poi le mani a coprirli, probabilmente non voleva mostrarsi così a lui.

 

- scusa - biascicò 

 

E lui capì, per la prima volta si rese conto di quanto seri fossero i sentimenti di Juvia nei suoi confronti, capì che l'aveva sempre fatta stare male, capì che lei davvero sapeva cosa lui stesse provando, capì che era sempre stata sincera e che quello che lui aveva sempre preso per qualcosa di infantile e superficiale era invece vero e profondo.

Queste informazioni l'avevano travolto come uno tsunami, portandolo sott'acqua, facendolo girare vorticosamente, togliendoli il fiato, il respiro, la forza.

Era senza parole, non sapeva cosa dirle, cosa rispondere a questa dichiarazione.

Sapeva che non era una risposta che lei voleva, era certo che lei sapesse che non aveva una.

Si sarebbe dovuto, voluto scusare, ma aveva importanza a questo punto? Sarebbe servito a qualcosa? Ci sarebbe dovuto arrivare prima, le avrebbe dovuto prestare molta più attenzione e si chiese  perché invece non l’aveva fatto, come aveva potuto sfuggire dalla sua vista una ragazza tanto fragile e bella, ma altrettanto coraggiosa?

 

Le tolse delicatamente le mani dagli occhi, e le scostò una ciocca umida dal viso.

 

- mi dispiace non aver saputo ascoltarti prima - Le disse con sincerità 

 

Juvia arricciò le labbra in un sorriso triste - lo so che ora non c'è spazio per Juvia nel tuo cuore, ma voglio essere la tua forza adesso e anche in futuro. Sarò solo un'amica se sarà quello di cui avrai bisogno -

 

Come poteva una ragazza così piccola, dolce e indifesa avere tutta quella forza? Quella forza che lui stesso non aveva avuto in quegli ultimi giorni.

Juvia metteva davanti la sua felicità alla propria; il suo amore per lui era così grande che era disposta a "sacrificare" sé stessa.

Lui invece? Che razza di persona era?

 

Le asciugò le lacrime rimaste con il pollice in un gesto quasi inconsapevole, la mano ancora sul viso di lei non voleva saperne di spostarsi.

In quel momento intontito dal vino, dalla situazione, dal calore del fuoco, dal calore di Juvia, dalla forza dei sentimenti di lei avrebbe solo voluto baciarla, abbracciarla e rassicurarla.

Se prima era lui ad essersi sentito a pezzi, ora semplicemente guardandola, semplicemente vedendola, stava male, si, ma per lei, con lei.

 

Come il pensiero lo raggiunse scostò la mano con rapidità, avendo quasi paura di sé stesso e portò la mano stretta a pugno sul divano a fianco della sua gamba.

Poteva veramente pensare una cosa simile dopo che nemmeno ventiquattro ore prima aveva baciato un'altra?

 

Lei a questo gesto repentino lo guardò stupita, gli occhi annebbiati dal vino e dal pianto.

Gli si avvicinò, silenziosa e leggera come un felino, graziosa e femminile nei movimenti e il cuore di Gray iniziò a battere rapidamente.

 

- non lo so di cos'ho bisogno adesso - le rispose onestamente, scombussolato con lei che si faceva sempre più vicina facendolo sentire come un uccello in gabbia

 

- Gray- Sama - 

 

- si? - soffiò tutto d’un colpo

 

- Juvia ti chiede scusa - 

 

- per che cosa? -

 

- perché adesso di forza non ne ha - e con quest'ultima affermazione azzerò la poca distanza rimasta tra loro premendo le sue labbra contro quelle di Gray con delicatezza, ma al tempo stesso con talmente tanta forza da fargli capire tutta la passione e l’amore che c'era dietro.

 

L'avrebbe dovuta respingere, lo sapeva bene, avrebbe dovuto baciarla solo una volta che sarebbe stato certo di ricambiare i suoi sentimenti, non doveva illuderla, non poteva farlo, almeno quello glielo doveva.

 

Ma in quel momento non era forte neanche lui, anzi, si sentiva come un panetto di burro lasciato a sciogliere al sole. I muscoli delle sue braccia non volevano rispondere ai suoi comandi, non trovavano la forza di allontanarla.

 

E se in un primo momento si era stupito per quel contatto, quello dopo i suoi muscoli avevano finalmente risposto, ma non come avrebbe voluto lui.

Aveva portato la mano tra i suoi soffici capelli blu, le dita tra le sue ciocche e aveva risposto al bacio, inerme e impotente al cospetto della sua poca e inutile forza di volontà.

 

Juvia che prima gli era semplicemente vicino, senza staccarsi da quel bacio si posizionò a cavalcioni sulle sue gambe schiudendo la bocca e lasciando così al corvino libero accesso.

Gli portò le mani al viso, al collo e le lasciò scivolare sulla pelle liscia e fredda di Gray al quale vennero i brividi e la pelle d'oca.

 

Gray non si lasciò sfuggire l'occasione e si intrufolò con la lingua nella bocca di lei, mentre con l'altra mano le cingeva la schiena e la schiacciava contro di lui, contro il suo petto, cercando di sentirla più vicina, cercando più contatto ancora.

 

Un barlume di lucidità lo colse quando un legno immerso nel fuoco scoppiettò più forte degli altri con un gran schiocco e allora si staccò ansimante da quel bacio che tanto l'aveva coinvolto da fargli perdere anche la minima consapevolezza di quello che avrebbe voluto e dovuto fare.

 

- Juvia aspetta, mi dispiace, mi dispiace davvero - si passò una mano agitato e nervoso tra i capelli 

- non è giusto, non è giusto nei tuoi confronti - 

 

Lei lo guardò con gli occhi socchiusi velati di piacere e le gote arrossate ancora seduta su di lui

- non decidere tu cosa sia meglio per me, l'ho presa io questa decisione -

 

Si l’aveva presa lei, ma questo non significava fosse la decisione corretta.

 

- sei ubriaca - la allontanò finalmente rinsavito con tono fermo, malgrado il fiatone, facendola scivolare dolcemente al suo fianco 

 

- ciò mi rende soltanto più audace -

 

Da quando era così sicura di quello che diceva e faceva? Gli stava anche rispondendo in prima persona... gli venne da chiedersi se fosse sempre la stesse Juvia che conosceva, o semplicemente lui era stato stupido e non le aveva mai dato la possibilità di farsi conoscere per davvero.

 

- se domani sarai ancora certa di quello che vuoi possiamo riparlarne - mormorò Gray in risposta, differentemente da lei lui non era certo di niente in quel momento.

Sapeva solo di sentirsi un verme per aver baciato Juvia, innamorata, ferita e ubriaca quando a lui in teoria piaceva un'altra ragazza.

Eppure quel bacio l'aveva coinvolto talmente tanto da non esser riuscito a ragionare in modo lucido e non era riuscito a fare la cosa migliore, ovvero evitarlo. Non si spiegava come fosse possibile, come un semplice bacio gli avesse scosso le viscere dal profondo; sia chiaro, a tutti piacerebbe essere baciati da una bella ragazza, sopratutto quando si è di pessimo umore, ma addirittura perdere contro la propria forza di volontà? 

 

Si sentiva una persona orribile.

 

Juvia lo guardò pensierosa, chinò il capo un momento prima di tornare a guardarlo.

 

- va bene, lo capisco. Hai ragione -

 

- bene - concluse il corvino a bassa voce 

 

- è meglio che torniamo dagli altri? - Gli domandò Juvia prendendo le distanze da lui

 

Gray diede un'occhiata all'orologio appeso al muro, era praticamente mezzanotte. Quanto erano stati via? Un’ora? Due ore? Aveva totalmente perso la cognizione del tempo.

 

- no ormai è tardi, è meglio andare a letto, fra poco arriveranno anche gli altri- ragionò - io comunque dormo sul divano sta sera, ok? - 

 

- ok - gli rispose Juvia per la prima senza contestare.

 

 

 

~L’angolino di Edel~

Buon pomeriggio 🦊

Eccomi, i did it! 

Sono riuscita a pubblicare anche questo, per niente semplice da scrivere, ve lo voglio dire!

Spero di essere riuscita a rendere al meglio la situazione che si è creata e tutte le sensazioni di Gray che finalmente ( ‼️ ) si rende conto che Juvia è davvero innamorata di lui 😭❤️ beh beh beh, che dire, aspetto siate voi a commentare!!

Perché grazie all’audacia della nostra bluetta la situazione ha preso una piega ben diversa! 😏 Who knows che succederà!

Per voi? E le altre coppie? Che sarà successo mentre i due se ne sono andati per la loro strada? 😉

A presto, con amore, Edel ❣️

  
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