Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: ali04    26/05/2019    4 recensioni
Gli dei del Monte Olimpo raggiungono una piccola isola nel Mar Giallo per portare a termine una missione: ritrovare Eros, il dio dell'amore, rapito da Crono e dai Titani e nascosto tra i mortali.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic



1. Uno
(ένας)
 
 
 
Due settimane dopo...
 
Non sapeva cosa fosse stato a svegliarlo, se il fastidioso suono della sveglia oppure il bussare alla porta. Fatto sta, che Baekhyun abbandonò il mondo dei sogni ed aprì gli occhi. La stanza era ancora immersa nell'oscurità e lui sperò fosse perché era notte, ma una breve occhiata alla sveglia fece sparire tutte le sue speranze.
Si alzò, ignorando i colpi alla porta che diventavano sempre più insistenti, ed aprì le finestre, lasciando che la luce del sole lo accecasse.
Solo quando si fu lavato e vestito in tutta calma, andò ad aprire.
Nonostante l'avesse fatto aspettare e bussare per più di venti minuti, il ragazzo davanti a lui sorrideva entusiasta.
- Buongiorno Baekhyun! 
Quest'ultimo alzò gli occhi al cielo, poi prese lo zaino ed uscì di casa, chiudendo la porta dietro di sé. Tutto ciò, con gli occhi dell’altro sempre puntati addosso.
Luhan. Come poteva descrivere Luhan? 
Era uno dei suoi due migliori amici ed ogni mattina, da quando avevano iniziato l'università, passava a prenderlo a casa. Luhan diceva che doveva passarci per forza, ma Baekhyun sapeva che non era solo quello il motivo: Luhan non voleva andare a scuola da solo.
Era di origine cinese e già questo bastava ad attirare su di lui le malelingue e gli sguardi carichi di ignoranza. Poi era talmente pieno di vitalità, da sembrare venire da un altro pianeta. Ed infine, Luhan era incredibilmente bello. 
Ma non una bellezza normale, comune. Luhan aveva una bellezza unica nel suo genere. I tratti del suo viso erano delicati, quasi femminili; i capelli erano di uno stravagante rosa pallido, rasati ai lati, da cui si poteva intuire il suo scuro colore naturale; le sue sopracciglia curate si inarcavano sopra due occhioni che, nonostante fossero pesantemente truccati, erano dolci, da cerbiatto; infine, il suo sorriso faceva cadere ai suoi piedi qualunque ragazzo o ragazza che trovasse sulla sua strada. 
Baekhyun ancora si chiedeva come poteva un ragazzo così, aver deciso di essere suo amico. 
Lui era così... normale. 
Era bassino di statura e i suoi capelli castani erano sempre fin troppo arricciati, quasi un disastro, nonostante provasse ogni mattina a sistemarli. I suoi occhi, al contrario di quelli di Luhan, erano vispi, vivaci, luminosi anche se, molto spesso, riuscivano a dargli un’aria adorabile da cucciolo. Aveva 22 anni e frequentava l'università dell'isola. Era nato in quel piccolo pezzo di terra in mezzo al mare e sapeva che ci avrebbe vissuto per il resto della sua vita, non come il suo amico, che molto probabilmente desiderava tornare sul continente o in Cina. 
- Quando inizierai ad aprirmi la porta al mattino? - stava chiedendo quest’ultimo - Aspettarti fuori per venti minuti mi fa fare la figura dell'idiota. 
- No - Baekhyun ridacchiò - È bussare senza tregua per venti minuti a farti fare la figura dell'idiota. 
Luhan gli diede uno spintone, mentre lui stava già ridendo a crepapelle.
- Sei sempre così simpatico, Baek. 
- Tanto lo so che mi vuoi bene. 
- E questo chi l'ha detto?
- Lo sappiamo tutti. 
Quell'ultima frase non uscì dalle labbra di Baekhyun: erano arrivati a casa di Doyeon.
Era una routine che si ripeteva da quando Luhan si era trasferito sull'isola.
Il ragazzo cinese passava a prendere Baekhyun, poi insieme andavano da Doyeon e, infine, a scuola.
Baekhyun e Doyeon erano amici d'infanzia. Erano vicini di casa ed entrambi troppo timidi ed impacciati per fare amicizia con altre persone. Il ragazzo non ricordava nemmeno chi era stato a fare il primo approccio, ma da quel momento Doyeon era stata parte della sua vita. 
Molte volte si era chiesto se tra loro potesse nascere qualcosa, ma poi aveva accantonato l'idea: lei era la sua migliore amica, nient'altro. 
Non aveva idea di cosa ne pensasse Doyeon al riguardo.
- Ora che ci siamo tutti - disse Luhan, mettendosi davanti a loro e camminando all'indietro - Ho una notizia da darvi!
- Di chi hai conquistato il cuore stavolta? - chiese Doyeon, sistemandosi una ciocca scura dietro l’orecchio.
- Dimmi che è un maggiorenne. - disse Baekhyun. 
- Dimmi che non è un vecchio. - concluse Doyeon e i due amici scoppiarono a ridere, alle spese di Luhan. 
- No! Niente di tutto ciò.
- Allora cos'è? - chiese Baekhyun, ma senza troppo curiosità.
Nella loro piccola isola non succedeva mai nulla. La novità più eclatante degli ultimi anni era stato proprio l'arrivo di Luhan, tre anni prima.
- Abbiamo dei nuovi inquilini nell'isola.
Doyeon e Baekhyun si guardarono, poi spostarono lo sguardo verso Luhan, increduli. 
- Ma davvero? Tu eri il primo nuovo isolano da... quanto, Baek?
Baekhyun ci pensò e ricordò le parole dei suoi genitori: - Almeno 50 anni.
- Già, ma ora è arrivata una famiglia molto numerosa - precisò Luhan - Almeno credo siano una famiglia.
- Che intendi? - chiese Baekhyun.
- Beh - Luhan fece spallucce - Da quello che ho scoperto, sono tutti molto vicini come età e i più grandi non lo sono abbastanza da essere i genitori degli altri.
- È strano - commentò Doyeon - Magari sono una specie di setta. 
Luhan rise: - Lo scopriremo presto, visto che alcuni di loro verranno nella nostra università.
- Davvero?
- Hanno più o meno la nostra età. 
Parlando, erano arrivati davanti alla scuola ed entrarono insieme nei corridoi.
Nonostante il traguardo dell'università potesse spingere i ragazzi ad andare nel continente, lì preferivano tutti frequentare quella presente sull'isola. 
I tre ragazzi avevano molte lezioni in comune e si diressero subito verso l'aula della prima ora. 
- Oggi non si parla d'altro che dei nuovi arrivati - stava dicendo Luhan - Vedrete che li incontreremo presto.
Baekhyun ridacchiò: - Perché sei così entusiasta per questi ragazzi? Ora che sono arrivati loro, perderai il tuo bonus da ultimo arrivato.
Luhan aprì la bocca per rispondere, ma la frase gli morì in gola. 
Baekhyun e Doyeon guardarono verso ciò che aveva fatto perdere la parola al loro amico e li videro.
Erano in tre. 
Il primo aveva i capelli neri, lisci, che incorniciavano il suo viso dalla pelle ambrata; era alto, ma non il più alto dei tre; il suo sguardo aveva un che di seducente e le sue labbra carnose, piegate in un ghigno, sembravano intente a protestare per qualcosa. 
Il secondo era totalmente diverso: i capelli erano biondi, quasi d'oro; era molto magro e il suo viso niveo aveva un'espressione svogliata, apatica. 
Il terzo, invece, era il più alto dei tre, con un fisico possente. I morbidi capelli ondulati sembravano  intralciare la vista dei suoi grandi occhi neri, le cui pupille scorrevano velocemente da uno all’altro dei suoi amici. La sua espressione era divertita e, quando scoppiò a ridere, quel suono riecheggiò per tutto il corridoio. Erano tre ragazzi totalmente diversi tra loro, perciò era chiaro che quel nuovo gruppo non era una famiglia.
Baekhyun si accorse di essersi imbambolato, solo quando Doyeon lo scosse.
- Tutto bene? - chiese e il ragazzo annuì. 
- Dobbiamo andare in classe. - disse, prendendo Luhan per un braccio e trascinandolo, con la forza, via dal corridoio.
- Ma li avete visti? - chiese Luhan, quando si sedettero ai loro posti. 
Baekhyun e Luhan si sedettero nei posti davanti a quello in cui si era seduta Doyeon.
- Abbiamo visto sia loro che la tua chiara eccitazione. - Doyeon rise, aspettandosi che Baekhyun la seguisse.
Ma il ragazzo era silenzioso e distratto.
- Baek? - lo chiamò, sporgendosi verso di lui, ma l'arrivo dell'insegnante la costrinse a zittirsi. 
Però non era entrato solo il professore, ma anche i tre nuovi arrivati.
Dopo una veloce occhiata, si accorsero che gli unici posti liberi erano proprio accanto a Doyeon.
Si sedettero vicino a lei e, contemporaneamente, Luhan e Baekhyun si voltarono a guardarli. 
- Baek? - bisbigliò Luhan, pochi minuti dopo, per attirare l'attenzione del suo amico. 
Baekhyun lo guardò con la coda dell'occhio, ma non rispose.
- Baek, dimmi che non sono l'unico ad aver avuto dei pensieri indecenti su quei tre.
Baekhyun arrossì: - Ma sei matto? Potrebbero sentirti.
I due amici lanciarono un'occhiata alle loro spalle, trovando i tre concentrati sulla lezione.
- lo dico che dobbiamo presentarci. - sussurrò ancora Luhan - Magari faremo amicizia. 
- L'amicizia è l'ultima cosa che tu hai in mente. - lo sgridò Baekhyun, ma il suo amico ridacchiò. 
- Allora, Baek, tu quale vuoi? 
Il ragazzo interpellato arrossì ancora di più e finse di dare tutta la sua attenzione alla lezione.
- Dai Baek, ce ne dev'essere uno che ti piace di più.
- Smettila. 
- Allora scelgo prima io - decise Luhan e, un'altra breve occhiata alle sue spalle, bastò per decidere - Io prendo quello biondo. 
Baekhyun alzò gli occhi al cielo: se l'aspettava.
- Tocca a te. 
Il ragazzo guardò male il suo amico: se non l'avesse accontentato non avrebbe mai smesso.
Si voltò per guardare i ragazzi dietro di sé, ma proprio in quel momento, i suoi occhi incrociarono quelli del ragazzo più alto. 
Come se avesse ricevuto una scossa elettrica, Baekhyun sussultò e si voltò di scatto, tornando a guardare la lavagna.
Con un gestaccio fece capire a Luhan di non voler più parlare e, per tutta l'ora, si sforzò di non voltarsi mai, nonostante sentisse come se quegli occhi scuri avessero una calamita.
Se si fosse voltato anche solo una volta, avrebbe visto il ragazzo alto sorridere sornione. 

 
***

- Sono tornato! - urlò Baekhyun, appena entrato in casa. 
La voce di sua madre lo guidò verso la cucina. 
I genitori di Baekhyun vivevano sull'isola da tutta la vita ed erano i proprietari di un supermercato. 
Per tutta la cena, l'argomento principale furono i nuovi arrivati: i suoi genitori dissero che un paio di ragazzi erano andati a chiedere un lavoro al supermercato. Avevano quasi tutti circa l'età di Baekhyun ma, a quanto pareva, non tutti andavano a scuola. 
Non era un segreto che il supermercato fosse il ritrovo perfetto per i pettegolezzi degli isolani, perciò i suoi genitori avevano molte più informazioni di lui. 
Erano in 13 ed erano andati a vivere nella grande villa sulla collina, una costruzione moderna e molto bella, ma da anni disabitata: una giovane coppia l'aveva fatta costruire come casa per le vacanze, ma evidentemente l'isola non era stata di loro gradimento perché, dopo solo un'estate passata lì, l'avevano messa in vendita. 
Dalla villa si aveva una bellissima vista sul mare e sulla scogliera. Baekhyun l'aveva sempre trovata stupenda. 
I due, che erano andati a chiedere un lavoro al supermercato, erano un ragazzo ed una ragazza. Si chiamavano Chen e Wendy e i signori Byun avevano deciso di assumerli part-time. Un aiuto in più non guastava mai.
Quando per Baekhyun fu ora di andare a dormire, diede la buonanotte ai suoi genitori e si rintanò nella sua stanza.
Per quel giorno non voleva più pensare ai nuovi arrivati. 


Il mare era in tempesta. 
Delle enormi onde si infrangevano contro la scogliera, producendo un suono forte e quasi insopportabile. 
Freddo. Sentiva tanto freddo. Era come se le sue mani e, soprattutto, i piedi si stessero congelando. 
Aveva la sensazione di camminare, ma non era possibile: stava dormendo. 
Inizialmente, sotto i suoi piedi, sentì la durezza del pavimento, o forse era altro... asfalto. All'improvviso diventò molto più morbido, come fosse in un prato. 
Poi più nulla. 
Il vento ululava e il mare era mosso. 
Il suo corpo pareva non avere nessuna consistenza, era come se stesse volando. 
Che strano sogno.
Le onde alte si schiantavano sugli scogli e lui ora aveva molto più freddo, ma un'altra sensazione si impadronì di lui.
L'orribile sensazione di soffocare. 
Non riusciva a respirare e, più ci provava, peggio si sentiva. 
Mentre lottava per cercare aria, sentì una cosa strana. 
Acqua. 
Poi più nulla.



- Ehi, stai bene?! 
Strano, quello non era il suono della sua sveglia. 
- Mi senti? Devi aprire gli occhi!
Quella non era la voce di sua madre e nemmeno quella di Luhan, fuori dalla porta. Era troppo profonda. E allarmata.
- Ragazzino, forza, apri gli occhi!
No, qualcosa non andava!
Baekhyun spalancò gli occhi e, istintivamente, iniziò a tossire. Gli mancava il fiato e stava tremando per il freddo.
Sentiva di essere bagnato fradicio e, appena la sua vista non fu più appannata, vide che sotto di sé c'era sabbia. 
- Sei impazzito?! Ma che ti salta in mente?
Baekhyun alzò lo sguardo e lo riconobbe subito.
Accanto a lui, altrettanto bagnato, c'era il ragazzo alto. 
- C-cosa succede? - la sua voce era flebile e tremante. Non stava capendo nulla.
Ricordava di essere andato a letto e... perché ora era sulla spiaggia, bagnato, e con quel ragazzo che sembrava molto spaventato e arrabbiato con lui?
- Cosa succede? - l'altro si passò una mano tra i capelli, per non averli davanti agli occhi - Succede che ti sei buttato giù dalla scogliera.
- Cosa?! - Baekhyun sgranò gli occhi - Non è possibile.
- Ti ho visto io - ribattè l'altro - Ti ho visto in cima alla scogliera e un attimo dopo non c'eri più. 
Il ragazzo alto sospirò e il suo sguardo si addolcì: - Stai bene? 
Baekhyun non sapeva cosa rispondere. Si era davvero buttato giù? Lui credeva di dormire e lo disse al ragazzo. 
- Se sei sonnambulo dovresti prendere delle precauzioni. - disse l'altro, alzandosi in piedi. 
Nonostante fosse fradicio, non sembrava congelare come Baekhyun che, solo in quel momento, si accorse che l'altro era a petto nudo.
Baekhyun non poté fare a meno di arrossire. 
- Mi hai salvato - disse e si alzò a sua volta, tremando - Grazie. 
- Non c'è di che. Ma stai più attento la prossima volta che vai a dormire. 
Baekhyun annuì, preferendo non correggerlo: lui non era mai stato sonnambulo in vita sua. 
- A proposito - disse il ragazzo alto, sorridendo - Mi chiamo Chanyeol. E tu? 
Baekhyun sorrise timidamente: - Baekhyun.
- Beh, Baekhyun, devi togliere quei vestiti bagnati o rischi di ammalarti. 
Il ragazzo raccolse da terra una felpa asciutta che, con ogni probabilità era sua, e la allungò a Baekhyun.
- Ma tu come fai? - chiese lui e l'altro fece spallucce.
- Tranquillo, io sto bene. 
Faceva troppo freddo in quei vestiti bagnati, perciò Baekhyun pensò che non era una cattiva idea accettare quell'aiuto. 
Prese la felpa e fece per spogliarsi, ma improvvisamente si fermò.
- Girati. 
Chanyeol rise, ma poi capì che l'altro non stava scherzando. 
- Davvero? - chiese e, quando Baekhyun annuì, si voltò, sbuffando.
Si stava infilando la felpa asciutta, quando alzò lo sguardo e vide per la prima volta la schiena del suo salvatore. 
Vi era tatuato un enorme tridente, che partiva dalle spalle ed arrivava al fondo schiena. 
Baekhyun restò incantato a guardare quella che poteva essere tranquillamente un'opera d'arte, finché Chanyeol non si schiarì la voce.
- Hai fatto? 
- Ehm... sì sì. - disse Baekhyun, raccogliendo il suo pigiama bagnato. 
Quella felpa era così enorme, che lo copriva fino a metà cosce. 
Chanyeol si voltò di nuovo, sorridendo: - Vieni, ti accompagno a casa. 
Baekhyun scosse la testa, in imbarazzo: - Non è necessario. Davvero. 
- Lo è, invece - decise Chanyeol per entrambi e, nonostante non sapesse dove fosse casa del ragazzo, si incamminò verso la strada - Sei palesemente sconvolto, perciò preferisco assicurarmi che arrivi a casa sano e salvo. 
Il suo tono non ammetteva repliche, perciò Baekhyun si affrettò a seguirlo, mentre nella sua mente si accendeva una lampadina: non ci aveva fatto molto caso inizialmente, ma era certo di non sbagliarsi. Nel poco tempo che lui ci aveva messo a cambiarsi, il corpo e i capelli di Chanyeol si erano completamente asciugati, al contrario dei suoi.

 
***

Camminarono fianco a fianco, nel più totale silenzio. Baekhyun era imbarazzato, confuso e ancora spaventato da ciò che era successo poco prima. Era davvero arrivato alla scogliera camminando da sonnambulo e poi si era buttato nel mare mosso?
Se non ci fosse stato quel ragazzo...
- Allora, sei sempre stato sonnambulo? 
La voce del più alto interruppe i suoi pensieri funesti e Baekhyun alzò la testa, per guardarlo.
- Io... se devo essere sincero, non sono mai stato sonnambulo. Questa era la prima volta. 
Chanyeol si fece pensieroso: - Non sono un grande esperto, ma forse c'è qualcosa che ti preoccupa.
- Non mi viene in mente niente di particolare. - disse Baekhyun, facendo spallucce e rallentando: era uscito a piedi scalzi e camminare così per la strada non era piacevole. 
Ma non si voleva lamentare, visto che, per dare la felpa a lui, Chanyeol era ancora mezzo nudo nel freddo della notte.
Baekhyun lo guardò con la coda dell'occhio e nella sua mente non poteva non pensare che era davvero sexy.
Scosse la testa arrossendo: ma a che pensava?!
- Tutto bene? - chiese l'altro, confuso.
- Sì, sono ancora sconvolto da quello che è successo. Se tu non fossi arrivato sarei... beh, sarei morto.
Chanyeol sorrise. Un sorriso rassicurante.
- Per fortuna sono arrivato allora. Non potevo accettare la dipartita di un ragazzo bello come te. 
Baekhyun sgranò gli occhi ed arrossì di colpo, facendo ridere Chanyeol.
- Non prendere fuoco.
- Zitto! Ci siamo conosciuti due minuti fa, non puoi dire certe cose.
- È vero, ci siamo conosciuti poco fa, ma ho visto che mi guardavi in classe. 
Baekhyun sbuffò sonoramente ed accelerò il passo, per sfuggire a quel discorso imbarazzante. 
- Perché scappi? È la verità.
Nonostante non stessero urlando, a quell'ora della notte non c'era nessuno in giro per le strade e le loro voci erano gli unici suoni nella notte silenziosa.
Solo quando furono quasi arrivati a casa sua, Baekhyun trovò il coraggio di fare una domanda.
- Cosa ci facevi sulla spiaggia a quest'ora? 
Chanyeol si prese un momento prima di rispondere.
- Passeggiavo.
- Di notte?
- Anche tu stavi passeggiando di notte, o sbaglio? 
Baekhyun non riuscì a trattenere una risata: - Ma io non ero cosciente! Non è la stessa cosa! 
Chanyeol alzò le spalle e sorrise: - Non riuscivo a dormire, così sono andato a fare una passeggiata sulla scogliera. Il mare riesce sempre a calmarmi. Ti ho visto sul bordo e poi sei scomparso, così mi sono buttato. 
Baekhyun stava per ringraziarlo di nuovo, quando si rese conto che qualcosa non andava. 
- Ma se eri sulla scogliera con me, perché la tua felpa era sulla spiaggia? 
Fu quasi impercettibile, ma Baekhyun notò che il corpo di Chanyeol si era irrigidito.
- Scogliera? Volevo dire che ero sulla spiaggia. 
Poi sorrise e cambiò discorso, chiedendo a Baekhyun dove fosse casa sua. 
Il ragazzo si guardò intorno e vide che erano nel suo quartiere, proprio davanti casa di Doyeon.
- Siamo arrivati.
Chanyeol lo accompagnò proprio davanti alla porta.
- Ti ridarò la felpa. - disse Baekhyun, aprendo la porta, ma l'altro scosse la testa.
- No, tienila pure. Ti sta meglio che a me. 
Baekhyun sorrise: - Grazie, per avermi salvato e per avermi accompagnato a casa. 
Chanyeol si allontanò dalla porta, camminando all'indietro.
- È stato un piacere, piccolo sonnambulo. E sappi che ora veglierò la scogliera ogni notte, per evitare che tu perisca in mare. 
Baekhyun non era sicuro del significato di quella parola così antiquata, ma rise e salutò Chanyeol con la mano, per poi entrare in casa.
Tornò nella sua stanza senza fare il minimo rumore e, appena chiuse la porta, ci appoggiò la schiena, scivolando poi a sedere.
Il suo cuore batteva impazzito e, nonostante fosse ancora leggermente bagnato e facesse freddo, non stava più tremando. 
Si rese conto che non aveva chiesto nulla a Chanyeol riguardo la sua... famiglia? O era davvero una setta? 
In ogni caso, la presenza di quel ragazzo altissimo aveva monopolizzato tutta la sua attenzione e non aveva minimamente pensato a curiosare un po'. 
Se non l'aveva ucciso il mare, ci avrebbe pensato Luhan.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: ali04