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Autore: MagiaOscura    22/06/2019    2 recensioni
Sono ormai passati diciannove anni dalla sconfitta del Signore Oscuro e dei suoi alleati. Adesso è giunto il momento dei figli, che dovranno vedersela anche loro con le forze oscure. In questa storia vorrei raccontare come i giovani Albus e Rose con l'aiuto dei propri amici e dei loro genitori affronteranno i tanti ostacoli che incontreranno a Hogwarts.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Teddy Lupin | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Albus non chiuse occhio a causa dei tanti pensieri che gli scorrevano nella mente: non riusciva ancora a crederci che il Cappello Parlante lo avesse sorteggiato nei Serpeverde. Quando il ragazzino si svegliò, nel dormitorio dei Serpeverde non c'era nessuno, mentre nella sfarzosa Sala Comune c'era solo Delphi Fawley, con la quale aveva fatto amicizia durante il banchetto.
“Che hai?” chiese Albus a Delphi, sentendola singhiozzare
“N…Niente. Mi…hai spav…entata” sobbalzó Delphi alzandosi di scatto.
“Qualcosa che non va? Perché piangevi?” chiese Albus, cercando di essere il più delicato possibile.
“Ma no…figurati, cosa vuoi che succeda? Soltanto emozionata – disse velocemente la ragazza, con il palese intento di cambiare discorso – andiamo alla Sala Grande, ho una fame!” rispose Delphi, alzandosi di scatto dirigendosi verso l'uscita della Sala Comune. Albus, perplesso per l'accoglienza che ha ricevuto da Delphi, preferì non insistere e, quando lei si voltò il ragazzo guardò curioso il particolare colore dei capelli platino con le punte blu. Quando i due ragazzi entrarono nella Sala Grande, quest'ultima era gremita e rumorosa, con tantissimi studenti che discutevano sulle materie che sarebbero state insegnate a Hogwarts, sui professori e già si stavano formando i primi gruppetti. Albus fece per avvicinarsi al tavolo dei Grifondoro per salutare Rose, ma fu trattenuto per un braccio da Delphi.
“Ehi! Non puoi avvicinarti al tavolo delle altre Case…andiamo!”
“Ma volevo salutare le mie cugine e mio fratello!” protestó Albus, scontento.
“Ci saranno altre occasioni, nuovi amici! Non è il momento di infrangere le regole” disse decisa Delphi, trascinando Albus per un braccio verso il tavolo dei Serpeverde. Il ragazzo non era per nulla contento di non aver potuto salutare Rose, ma decise di accomodarsi al tavolo della sua Casa, vicino a Scorpius dato che tutti gli altri non sembravano essergli particolarmente simpatici, soprattutto Goyle.
“Bella cugina che sei…lasciarmi solo in mezzo a questa feccia" bisbiglió Scorpius a bassa voce, rivolto verso Delphi.
“Scusa…mi ero alzata tardi"
“Cugini???” chiese curioso Albus, immaginando che Delphi e Scorpius fossero semplici amici e non parenti, anche perché avevano un aspetto e un modo di vestirsi totalmente opposto.
“Si, cugini – rispose stizzito Scorpius – mai sentita questa parola?”
“Ehi – protestó Delphi – non serve rispondere così, non ha detto nulla di strano"
“Tranquilla, fa nulla" disse Albus, che tutto desiderava tranne che essere la causa di una discussione tra qualcuno. Il ragazzo non si aspettava di essere accolto come un eroe nella Casa dei Serpeverde però non poteva fare a meno di trovare stranissimo Scorpius. Nonno Arthur lo aveva avvertito che è meglio stare alla larga dai Malfoy, mentre Victoire ogni volta gli diceva che fosse un ragazzo tranquillo. I ragazzi mangiarono in silenzio, ascoltando il chiacchiericcio dei Serpeverde, che si lamentavano ad alta voce di quanto fosse caduta in basso Hogwarts, e ciò fece ribollire il sangue nelle vene di Albus, mentre Scorpius e Delphi mangiavano senza prestare il minimo ascolto.
Quando tutti finirono di mangiare e si dicessero verso le rispettive classi, Albus fece cenno a Delphi di andare, perché l'avrebbe raggiunta a momenti in classe.
“Al!” esclamò Rose, raggiungendo in fretta il cugino. I due ragazzi non avevano avuto neanche cinque minuti per parlare da quando ci fu lo smistamento.
“Ciao…Bhe…divertente essere in qualche modo…nemici" disse il ragazzo con tono imbarazzato.
“Ma non dire sciocchezze! – esclamò Rose, tanto divertita quanto contrariata dalle parole di Albus – non dare retta alle idiozie di James e di mio padre. A proposito…sbaglio o hai già fatto le tue prime amicizie?”
A Albus non sfuggì il sorrisino malizioso di Rose, e ciò lo infastidí ancora di più, ma si sforzó di mantenere la calma, mentre si stavano dirigendo verso l'aula di Pozioni, dove avrebbero avuto la loro prima lezione con il professor Lumacorno, che stranamente aveva accoppiato Grifondoro e Serpeverde cambiando orario immediatamente dopo lo Smistamento.
“Lei si chiama Delphi…Te la presenterò appena capita, ma è molto piacevole e simpati…”
“Oh oh oh! Come cambiano i tempi!”
Una voce bonaria interruppe la vivace discussione dei due cugini, e quando si votarono di scatto, notarono che era il professor Lumacorno, ancora più grasso e ancora più somigliante a un tricheco.
“Tu dovresti essere Albus, tuo padre mi parla pieno di orgoglio di te! E tu Rose…se hai ereditato almeno la metà dell'intelligenza di tua madre Bhe…farai grandi cose" disse entusiasta il professore.
Albus e Rose erano ben consapevoli del fatto che Lumacorno fosse interessato più alla fama dei loro genitori, ma preferirono non mostrare in modo palese il loro disprezzo per l'atteggiamento dell'insegnante.
“Proprio sorprendente comunque- continuò Lumacorno nel suo monologo, per nulla interessato alle eventuali risposte dei ragazzi, che lo seguivano da dietro – un Potter Serpeverde, chissà cosa avrebbe detto Lily…tuo padre però è molto contento , ne abbiamo discusso per let…”
“Lei cosa!?” esclamò furibondo Albus, stringendo i pugni colmo di rabbia e Rose puntualmente lo strinse al polso per calmarlo.
“Cosa è successo, ragazzo mio? Volevi che te li salutassi?” chiese Lumacorno, non capendo per nulla il motivo dell'ira del ragazzino.
“Tranquillo, signore. Mio cugino voleva soltanto scrivere stasera ai miei zii…ci è rimasto male" intervenne tempestivamente Rose, per evitare che Albus dicesse qualcosa di sbagliato che potesse costargli una punizione.
“Cugino, zii? Ma non eravate fratelli?” chiese all'improvviso Lumacorno incuriosito, e la rabbia di Albus lasciò spazio allo stupore.
“Bhe – parló di nuovo Rose, cercando di rimanere il più seria possibile – si, signore. Io sono la figlia di Hermione Granger e Rom Weasley, e Albus di Harry e Ginny Potter”
“Oh che sbadato! Credevo che Hermione e Harry si fossero sposati, erano complementari. Bhe, grazie di aver colmato questa mia lacuna, Wonsley. Siamo arrivati! Entriamo!” disse Lumacorno, entrando in classe.
“Ehi – bisbiglió Albus, fermando Rose per un braccio – ma ci fa o ci è? Dovrebbe essere un nostro professore???”
“A quanto pare…potrebbe fare qualche altra sua uscita…cerca di mantenere la calma, promettimelo"
“Non dipenderà da me"
I due ragazzi entrarono in classe. Albus si sedette vicino a Delphi mentre Rose nella fila dei Grifondoro, vicino ad Alexis, con la quale sembrava aver legato moltissimo. Lumacorno invece, dopo aver preparato gli studenti a un difficoltoso primo anno, interrompeva il suo discorso per ricordare i vari studenti avuti. Albus era sul punto di perdere la pazienza dopo che Lumacorno ricordó alla classe per l'ennesima volta che lui fosse il nipote di Lily Evans e che si aspettasse grandi cose da lui.
“Lascialo stare – disse Scorpius, cogliendo di sorpresa Albus, visto che non si erano mai parlati prima d'ora – è fatto così, ma non è male come professore"
“Ce l'hai fatta a parlargli, buono a vedersi” disse sarcastica Delphi, girandosi verso il cugino.
“Che vuoi? Lo studiavo soltanto” disse a sua discolpa Scorpius, suscitando l'indignazione di Albus.
“Studiarmi!?”
“Bhe…si…per vedere se ti atteggiavi, se volevi pavoneggiarti dato che te lo puoi permettere”
“Io non mi pavoneggio” sbottó seccato Albus
“L'ho visto, per questo ti sto parlando”
“Comunque fissi di continuo mia cugina, come mai?” chiese Albus. Il ragazzo in effetti aveva notato che Scorpius guardasse con vivo interesse Rose, ma non avendogli mai parlato, non ebbe modo di discuterne con lui. Lumacorno nel frattempo si era dimenticato che aveva una lezione in corso e si era abbandonato completamente ai suoi ricordi, elencando tutti gli studenti dei Grifondoro che rientravano nelle sue simpatie.
“Si, è interessante. Ha un caratteraccio, ma se ha dato un pugno in faccia a mio nonno Bhe…deve essere figa”
“Non sei arrabbiato?” chiese meravigliato Albus, non aspettandosi queste parole da Scorpius.
“No, per nulla. Avrei soltanto voluto esserci in quell'istante. Quando mi ricapiterá più ”  
“Pensavo che tu fossi…insomma che tu mi odiassi per questo” disse Albus ancora più meravigliato, mentre Delphi fingeva di prende appunti.
“Ma quale odiarvi…ero soltanto curioso. Anche io a volte darei volentieri un pugno a mio nonno…ma la mamma dice di doverlo rispettare. Mio padre invece dice sempre che è come un elfo domestico, ma io non lo penso perché un elfo domestico è leale oltre che utile, mio nonno invece ha tradito chiunque, anche l'aria che respira”
Albus non sapeva cosa dire, perché il nonno Arthur, pur raccomandandosi di non far scoppiare intenzionalmente nuovi conflitti, non aveva parlato del fatto che Scorpius potesse trovare divertente il fatto che Lucius Malfoy sia stato picchiato da una ragazzina di 11 anni. Delphi invece sembrava essere a disagio, come se parlare della sua famiglia non le facesse particolarmente piacere. Il resto della lezione di Pozioni duró altri dieci minuti, durante il quale Albus scoprì che Scorpius è amico di Victoire perché di solito passa le vacanze da Andromeda Tonks, zia di Draco e nonna di Teddy, il ragazzo di Victoire.
“Bene! Questa nostra prima lezione è terminata – disse Lumacorno alzando il tono in modo che fosse sentito da tutta la classe – potete andare. Scorpius caro, saresti così gentile da venire vicino alla cattedra?” disse Lumacorno con tono bonario rivolto a Scorpius, che ubbidì, mentre Albus uscì dall’aula insieme a Delphi, venendo spintonato in modo piuttosto brusco da Goyle.
“Lascialo stare" disse Delphi a bassa voce, per placare Albus pronto a farsi rispettare.
“Al!” esclamò una voce che per Albus era piacevolmente familiare.
Era Rose, che reggeva a fatica la borsa piena di pesantissimi manuali, ma nonostante ciò rifiutò l'aiuto del cugino.
“Certo che quel Lumacorno…sempre più svitato rispetto a quando insegnava alla mamma, al papà e agli zii” borbottó Rose, che evidentemente non provava simpatia per l'anziano professore.
Delphi, che era insieme a Albus, si sentiva piuttosto a disagio e non sembrava sentirsi gradita, per questo si era allontanata leggermente dai due e ciò non sfuggì a Rose.
“Perché ti sei allontanata?” chiese con tono indagativo.
“Oh…Bhe…immagino…abbiate altro di cui…parlare" rispose Delphi, colta alla sprovvista da Rose.
“Piantala, vieni qua – disse Albus tirandola per il braccio – lei è Delphi, fate amicizia”
Delphi sembrava molto a disagio, mentre Rose le sorrise.
“Sembri simpatica, Rose Granger Weasley, tu chiamami Rose”
“D…Delphi. Scusa…te…devo proprio andare” disse la ragazza, allontanandosi in fretta dai due cugini, lasciandoli perplessi.
“Che ha? Le sto antipatica?” chiese Rose sospettosa.
“Oh…niente, secondo me è  timida, con me è normale. Comunque senti questa…” cominciò a parlare Albus e raccontò a Rose del suo dialogo con Scorpius, lasciando meravigliata la cugina.
“Accidenti…e io che pensavo che mi odiassero…Bhe, se diventerò loro amica chissà come reagirà il nonno" disse Rose ridendo sotto i baffi.”
A malincuore, i due ragazzini si dovettero salutare, anche perché Albus aveva la sua prima lezione di volo, mentre Rose, che aveva un'ora libera, preferì prima di cominciare con i compiti, spedire una lettera ai genitori e agli zii per tranquillizzarli e aggiornarli sulle recenti vicende.
   
 
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