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Autore: Aliasor    19/09/2019    2 recensioni
-Seguito de "La farfalla senza occhi"
Dal capitolo tre: " Gatto e Pavone/ La Coccinella e l’Ape son nella regnatela,/ Quando, oh quando arriverà il pranzo? Nell’alba del crepuscolo insanguinato/ La Farfalla e il Mostro della Licia muoiono/ Chi è davanti nella bara?"
Oltre dieci anni dopo la sconfitta di Chimaira le cose Parigi sono ormai tornate tranquille.
Il secondo Papillon ormai è dalla parte degli eroi, Marinette e Adrien sono finalmente una coppia, qualcuno ha messo su famiglia.
Tutto questo verrà interrotto dal ritorno di una persona. O di una cosa.
Contemporaneamente appare Shelly che dovrebbe essere ormai morta. Cosa sta succedendo? E come è possibile l'apparizione di altri due Papillon?
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nooroo, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
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Robert allungò la testa verso i due con un sorrisino di divertimento. Avrebbe potuto ucciderli e mangiarli immediatamente, ma, si sa, ai bambini piace giocare col cibo.
Anche a quelli più cresciuteli.
Li aveva messi all’angolo, poteva farli scappare di nuovo magari.
Mael si mise eroicamente davanti all’amica, doveva aver sviluppato un qualche istinto masochistico a parer mio. Ma a be vedere come il padre faceva da scudo tre volte su quattro alla madre questo spiegava molte cose.
<< Prendi me!>>
<< Sì, ecco, prendi lui!>> Esclamò la ragazza indicandolo. Alla sguardo confuso dell’amico non poté fare meno di fare un’aggiunta. << Beh? È stata una tua idea!>>
<< Non prendermi alla lettera. Era per fare scena.>>
<< Vi rendete conto che posso mangiarvi entrambi e basta? I giovani.>>
Spalancò la bocca e, dalla gola, uscì l’ennesima massa di grasso e vesciche. Non è facile mangiare due persone con una bocca così piccola, era meglio crearne una più grande.
Era tentato di dirsi da solo qualcosa come “Nonnina, che bocca grande che hai”.
Tirò fuori la lingua colante di un mare di saliva semitrasparente ed appiccicosa e…
ZACK.
La lingua cadde e terra alzando un polverone e frammenti di pietra tra la nebbia. Qualcosa l’aveva tagliata di netto, un taglio così perfetto che nemmeno il sangue riusciva a cadere. Sempre che di sangue ne possedesse quell’orrore.
Lì davanti, con l’aria di chi voleva solo farsi un pisolino, l'ennesimo del giorno, era in piedi Johan armato di una lama almeno tre volte più grande di lui. Da come la portava sembrava che, però, fosse leggera come una piuma.
<< Ehi, ragazzi… cosa è questo… coso?>>
<< Poi ti spieghiamo, ora dacci una mano!>>
<< Se ci tenete.>> Si girò verso di lui e gli lanciò qualcosa in bocca. << Boom.>>
L'esplosione che ne conseguì fece esplodere la massa che avevano davanti in mille pezzi di grasso e lardo. Gli aveva lanciato in bocca una piccola bomba, veniva da chiedersi da dove uscisse. Non aveva una minima tasca in quel costumino da uccello.
Mael lo guardò. << Come ci hai trovato, Phantast?>>
Phantast, bel nome da eroe. Una parola tedesca che stava per “Sognatore”, un nome che gli calzava a pennello.
Lo guardò di rimando con le palpebre mezze calate. << Quel tipo là sopra.>> Puntò il dito verso l’alto.
Con l’aria di chi non sapeva cosa ci facesse lì sopra, aggrappato a uno squarcio, c’era un ragazzo vestito da supereroe stile Silver Age, con tanto di maschera alla Batman. Herartist era stato convinto dalla voce nella sua testa ad aiutarli col suo potere: materializzare varchi di teletrasporto e un briciolo di superforza. Che eroe era senza superforza… Batman, ma lui ha i soldi.
<< Tesoruccio mio, chiudi la bocca. Stai sbavando.>>
<< Chiudi il becco, gattino. Il panorama non è niente male.>>
Sì, avete capito tutti da chi è attratta Arlette senza tanti mezzi termini. Decisamente lo nascondeva poco.
Fece un gesto di ciao con la mano.
<< Salite a… >> Si girò verso Prince. << … coso ci penso io.>>
Non se lo fecero ripetere due volte, si aggrapparono al bastone del biondo che, nemmeno fosse Sun Wukong, lo fece allungare verso la crepa e la salvezza.
Il violaceo alleato si grattò la nuca, aveva sonno, voleva tornare a dormire, avrebbe passato tutta la vita a dormire. Che bello dormire, riposare.
Ma doveva lavorare. Lavorare per vivere. Che rottura lavorare. Ma se lavorava poi dormiva meglio.
<< Voglio tornare a casa, coso. Stai a cuccia, grazie.>> Fece calare sul corpo una serie di ghigliottine senza che fossero attaccate a nessun filo o montatura di legno, erano solo apparse dal nulla.
La forza fu abbastanza da tranciarlo in più fette e tenerlo a bada per qualche minuto.
Ora lo scopo primo era fuggir anche lui come gli altri. Come fare?
Serviva una scala, una scala mobile verso il cielo possibilmente… puff. Ecco la scala mobile verso il cielo comparsa dal nulla.
Petit non poteva crederci. << Non lo capirò mai come fa. Perfino la fata Smemorina resterebbe traumatizzata.>>

Mentre il novello assistente Akumizzato si impegnava per cancellare, con una colossale gomma sull’altro lato di una ancor più grande matita, il varco da lui creato gli altri erano intenti a parlare. Si aspettava un po’ di più nel lavoro di supereroe, ma era ancora in rodaggio.
Non che il suo lavoro sarebbe durato oltre quella notte, ma magari avrebbe avuto un compito tipo Alpha 5 dei Power Rangers. O tipo Robin , magari senza gli imbarazzanti pantaloncini attira pervertiti dei primi anni.
Johan rimase un po’ dondolante, come se stesse per cadere per un momento all’altro.
<< Gatto, tu...>> Si buttò addosso ai suoi pettorali palpandoli come se stesse sprimacciando un cuscino. << Sei morbido. Scusa, ma dormo addosso a te dieci minuti.>>
Inutile dire l’imbarazzo del povero ragazzo usato come giaciglio.
<< Sei il primo uomo che vedo che preferisce i pettorali di un ragazzo al seno di una bella ragazza!>>
<< Ma i dossi sarebbero scomodi, lui è rialzato solo in una zona. È molto più comodo.>>
E il desiderio di pisolare batte quello degli ormoni dieci a zero. Ammirate tutti la determinazione di quell’uomo.
Contemporaneamente si ritrasformò nella sua forma normale, aveva usato sin troppo il suo potere: Dreameater.
Johan alias Phantast, era in grado di materializzare i propri sogni in oggetti immateriali entro un limite id tempo di dieci minuti. Potrà sembrarvi poco, ma non dovete solo pensare che un potere alla sua età dura solitamente cinque minuti, ma il suo uso è multiplo e dura sino allo scadere del tempo. Era definibile come O.P.
Era questo il motivo per cui Pouff l’aveva scelto, era pieno di sogni e determinazione.
Era l’essere umano più determinato mai nato.
Forse gli altri sarebbero stati determinati a scappare al più presto.
Endrick comparve alle spalle della figlia toccandole la spalla con il bastone facendola raggelare sul momento. Poteva percepire la sua rabbia e persino toccarla.
<< Papino, cosa stai… cioè… salve, signor sindaco!>> Cercò di cambiare voce con una ridicolmente maschile.
<< Io e te facciamo i conti dopo, ragazzina. A te, Mael, ci penseranno i tuoi genitori. Ritrasformatevi immediatamente e tornate a casa. Pollen, Pouff e Plagg restano qui, noi adulti abbiamo un impegno importante e loro ci devono aiutare.>>

L’impegno importante era qualcosa a cui i giovani non avrebbero dovuto assistere. Gli eroi si erano riuniti per fare una discussione importante: chi era quella tizia.
Viperion si era già ritrasformato in un sudato Luka, spiegare la situazione era abbastanza difficile di suo e il fatto di essere così in tanti non era facile. Se non fosse stato largo di suo si sarebbe tirato il colletto della camicia.
Anche “Shelly” si era ritrasformata nella sua forma normale e per i due Nooroo vedersi non era facilmente comprensibile. Era come trovarsi davanti a uno specchio.
<< Due Noorootatata?! Due Noorootatata! Ho due fratelli gemelli! Due Noorootatata!>> Pouff li stritolò in un abbraccio in contemporanea. << Giorno gioioso! Davvero tatatatatata!>>
Magari fossero tutti come Pouff, semplici e spensierati. Peccato che non lo fossero il resto dei presenti.
<< Okay.>> Iniziò Marinette. << Shelly? Non era diventata… cioé, sapete.>> Tento di evitare di dirlo per non ferire Endrick.
<< No, dillo. Di pietra, son passati oltre dieci anni, lo reggo. E poi sono sposato con Chloé ora.>>
Shelly spalancò la bocca. << Chloé sposata?! Questa mi mancava! Pensavo sarebbe morta zitella. O al massimo con Sabrina tipo Burns e Smithers.>>
La ragazza ebbe un palese tic all’occhio, come se fosse avvolta da una furia omicida.
<< Ehm… okay.>> Adrien si mise in mezzo. << Facciamo quattro chiacchiere con calma. È ovvio che lei sia Shelly, ma c’è qualcosa di strano. O Chimaira si è liberato o qui c’è qualcosa di strano.>>
Fecero bene o male la lista di differenze tra le loro memorie: Endrick non esisteva e la sua vita fu vissuta da Shelly, Rebecca non era paralitica ma viveva lo stesso con gli zii, gli avvenimenti legati a Chimaira non sono mai avvenuti e lui non esisteva, Pouff non si era mai legato a un Miraculous, Chloé non era sposata, Adrien e Marinette erano solo fidanzati e non sposati, la madre di Adrien era viva e vegeta quindi Gabriel non si era mai risposato e non aveva mai avuto l’identità segreta di Papillon.
La domanda era: come è possibile che esistesse Shelly e che fosse nel suo mondo.
Johan resta rimasto sdraiato in un angolino nel vano tentativo di prendere sonno, come portatore ufficial egli era stato dato il permesso di restare ad osservare.
<< Posso spiegarlo io… almeno quella del viaggio. Da diversi anni si ipotizza che tramite l’uso di buchi neri si possano costruire dei worm hole che permetterebbe di ridurre il tempo di viaggio da due punti separati, ma altri ipotizzano che potrebbe permettere di viaggiare tra le possibili realtà. Se ipotizziamo che in un modo o nell’altro sia finita inconsapevolmente in uno di questi buchi allora non è impossibile. L'esistenza di miss.Shelly è spiegabile con un qualcosa che ha alterato in modo radicale lo scorrere degli eventi, forse sovrascrivendolo… ho sonno, ho usato troppo il cervello.>>
Il potere dei Miraculous della coccinella e del gatto nero insieme. Forse in qualche modo qualcuno aveva riscritto il passato… la vita di Endrick per Shelly e quella di Chimaira per Emilie Agreste.>>
Semplice. Un mondo dove i due Papillon avevano fatto un accordo riscrivendo il mondo stesso.
Quindi… quella era davvero Shelly. Veniva quasi da ridere.

La farfalla tornò la lui, gli sarebbe stata utile in futuro.
<< Quindi cosa facciamo? Hai idee? Sì che le ho. Dopotutto conosco bene il Kwami del Ragno. Ragno? Credevo fosse una capra. Spiacente, ma è un ragno. Conosco mio fratello. Tragico. Già.>>
Parlava da solo, ma era palese che ci fossero come due persone diverse.
Spostò la coda con forza.
<< Ho solo una domanda. I nostri nomi non sono più adatti. Quale useremo per combattere Efarr? Ne ho uno perfetto, dimmi se ti piace: Yinglong, come il più potente dei draghi e uno dei miei portatori. Suona bene, noi saremo Yinglong!>>







Sono riuscito a scrivere il nuovo capitolo, scusate se non è la livello degli altri, ma ultimamente sono stato poco bene.
A questo proposito ho preso una decisione: non risponderò più ai messaggi. Risponderò solo alle recensioni, ma dopo di quello non risponderò a nessuno, ignorerò quindi i messaggi di risposta alle mie risposte alle recensioni e altri messaggi privati, quindi se avete domande o volete inviarmi link scrivetemelo/allegate nella recensione.
Non è cattiveria o maleducazione, ma non ho letteralmente il tempo di farlo. Fare ff è un hobby divertente e non mi spiace fare quattro chiacchiere, ma io spendo il mio poco tempo libero a fare ricerche per lavoro o lavorando sui miei cosplay. Se continuo a rispondere non avrò più tempo libero, mi spiace.
Detto questo i diverto a far apparire Johan, è in bilico tra il genio e l'idiota.

   
 
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