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Autore: Angel Foster    17/10/2019    3 recensioni
[Storia a Oc | Iscrizioni ancora aperte | Crossover con Fairy Tail]
La vita trascorreva tranquilla nel continente di Fiore. Gli abitanti svolgevano il loro lavoro regolarmente mentre i Maghi risolvevano gli incarichi affidati a loro in cambio di una ricompensa.
Le gilde, associazioni di persone dotate di magia, erano innumerevoli e se avevi un problema ti bastava fare una richiesta e loro lo risolvevano.
Tuttavia tra di loro erano molto competitive e non mancavano certo scontri in mezzo alla strada.
Per evitare di continuare a distruggere città il Concilio della Magia indisse un torneo in cui le gilde, con il più alto numero di incarichi portati a termine con successo, si sarebbero sfidate per decretare la migliore.
Una minaccia ben più grande della rivalità fra qualche gilda, però, stava crescendo all'orizzonte e quando finalmente si resero conto del pericolo non poterono fare nulla se non affrontarlo.
Sarà possibile combattere tutti insieme per il bene di Fiore o alcuni maghi finiranno per lottare tra di loro?
TITOLO PROVVISORIO
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ishgar, Fiore, Magnolia, Fairy Tail, Master's Room, 24 Settembre X793

Tatsuya Kiyama era arrivato davanti alla porta del Master di Fairy Tail, ma esitava a bussare. Entrare in quella stanza avrebbe significato raccontare cosa era successo durante la sua missione e rivivere tutto nuovamente.
Non aveva ancora raccontato a nessuno le sue disavventure e, anche se sapeva che prima o poi avrebbe dovuto farlo, non si sentiva pronto, non ancora.
Tuttavia si fece coraggio e batté il pugno per tre volte, ricevendo un ''Avanti'' come risposta.
Il rosso entrò e riconobbe subito la figura del Master seduto compostamente sulla sedia, intendo a sfogliare alcuni documenti.
«Ah Tatsuya sei tu, accomodati pure» gli fece Seigou Hibiki alzando il capo e sorridendo bonariamente al giovane. Il Master era molto gentile con i suoi maghi e li chiamava tutti per nome, evitando certe formalità che proprio non gli piacevano.
«Ero convinto fossi ancora ad Alakitasia per quella missione di classe S. Tua sorella era preoccupatissima per la tua assenza e aveva già progettato di venire a cercarti. Per fortuna Ryuuji è riuscito a farle cambiare idea. Quando stai via così tanto devi portarti dietro una microlacrima, te lo sei scordato? Così possiamo contattarti e sapere come sta andando» gli disse poi alzandosi e andando a preparare un po' di the da offrire a Kiyama che intanto stava in un religioso silenzio.
«Tutto a posto ragazzo? Non sei mai stato così silenzioso» gli chiese infatti accorgendosi che il suo interlocutore non proferiva parola.
Tatsuya si fece forza e, dopo aver fatto un bel sospiro, raccontò al Master per filo e per segno tutto quello che gli era capitato, anche se venne colpito da uno spasmo involontario al ricordo delle torture da lui ricevute.
Seigou ascoltò tutto con attenzione e annuendo con il capo.
«Capisco- fece alla fine del racconto -quindi hanno fatto la loro prima mossa. Mi dispiace Tatsuya-kun, non pensavo che avrebbero aggredito senza motivo un mago, sopratutto del tuo calibro. Purtroppo non posso raccontarti come stanno le cose ma posso dirti che sei stato davvero fortunato. Se ti avessero scoperto mentre fuggivi la pena che ti avrebbero fatto passare ti avrebbe fatto desiderare di morire. Per questo devi ringraziare ''Ametista''. È sempre stato un ragazzino debole, non credevo sarebbe riuscito ad arrivare così in alto» gli riferì il Master pensieroso. L'ultima volta che aveva visto quel ragazzo era stato sei anni prima prima di trasferirsi ad Ishgar.
Era stato proprio lui a dargli quel soprannome, a causa dei suoi capelli viola scuro e dei suoi occhi della stessa tonalità di quella pietra. Il piccolo era rimasto orfano e si dedicava al brigantaggio prima di incontrare Seigou che lo prese sotto la sua ala e lo crebbe come un figlio. O almeno fino a quando non ebbe dodici anni. Hibiki infatti era stato richiamato ad Ishgar per un incarico importante e sebbene avesse cercato di convincere il ragazzo ad andare con lui, il giovane non voleva lasciare la sua terra natia. Quindi, seppur controvoglia, fu costretto ad abbandonare quel ragazzo. Era contento che stesse bene ma era preoccupato a saperlo coinvolto con tipi così loschi.
Meditando su una possibile azione diplomatica non si accorse che Tatsuya era uscito dal suo ufficio.
Sospirando si ritrovò a chiamare il master di Sabertooth, suo grande amico, per chiedergli consiglio.
«Michiya-san, abbiamo un problema» disse non appena Michiya Kudou rispose al telefono.

Ishgar, Fiore, Magnolia, Fairy Tail, 24 settembre X793

«Ecco qui, ora fate ufficialmente parte di Fairy Tail!» esclamò Natsumi, riponendo il timbro nella sua apposita scatola.
I due fratelli si guardavano l'un l'altro il marchio di Fairy Tail sulla spalla sinistra. Finalmente il loro sogno di entrare a far parte di quella gilda si era realizzato.
Chiacchierarono con alcuni membri per una decina di minuti quando videro nuovamente Tatsuya ritornare dall'ufficio del master.
«Si può sapere perché non ci hai detto di esser tu ''Meteora''?» lo aggredì Atsuya mentre si avvicinava al rosso, che non poté fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata.
«E così lo siete venuti a sapere. Scusatemi ma era troppo divertente» si scusò Kiyama non del tutto dispiaciuto, trovando un motivo di divertimento dopo il dolore dovuto al ricordo della sua missione.
Il rosa sbuffò contrariato mentre Shirou gli si avvicinò con gli occhi luccicanti e gli chiese se poteva mostrar loro la sua magia.
Tatsuya sorrise e acconsentì alla sua richiesta. Si posizionò allargando le gambe e piegando le ginocchia. Dopo aver portato le braccia al centro ne alzò una e puntò il dito contro il soffitto. In un istante un fascio di luce scaturì dal suo dito e prima di toccare il tetto iniziò a diramarsi mostrando la volta celeste.
Tutti, accorgendosi dell'improvviso cambio di atmosfera, alzarono il capo e videro quella meraviglia.
«È sempre meraviglioso Kiyama» affermò una ragazza dai lunghi capelli bianchi tenuti legati in due code avvicinandosi al suo amico.
Il rosso, attirato dalla voce a lui conosciuta, ritirò la sua magia e si voltò a guardare Lilith Rose Kurosawa poco dietro di lui. Con uno slancio d'affetto andò ad abbracciarla, felice di rivedere la sua migliore amica dopo tanto tempo.
«Dove diavolo eri finita? Quando sono tornato non ti ho vista da nessuna parte» gli confidò Tatsuya sciogliendo l'abbracciò e guardandola in quegli occhi rossi tanto particolari.
«Ero in giro a fare shopping» rispose facendo sorridere Kiyama che già si immaginava la ragazza in giro per negozi mentre sfiancava le commesse alla ricerca dell'abito perfetto
«Spero di non essermi persa il racconto della tua missione. Stavamo iniziando a preoccuparci seriamente» continuò poi rivolgendo un tacito rimprovero al rosso che non poté fare a meno di iniziare a sentirsi in colpa. Non poteva raccontare ai suoi amici cosa era realmente accaduto. Non lo sapevano nemmeno i fratelli Fubuki, a cui aveva preferito non rivelare nulla.
«Niente di particolare. Ne ho approfittato per fare un giro ad Alvarez, sai quanto sono curioso» le rispose mettendole un braccio sulle spalle e spingendola versa al bar con l'intenzione di offrirle un po' di sakè, nella speranza di evitare ulteriori domande.
Nel frattempo Maki si era defilata dalla massa per andare a salutare i suoi amici. Trovò Mary intenta a chiacchierare con Kirina mentre Hiroto stava parlando al telefono con sua sorella, Master di Mermaid Heels.
«Ehi ragazzi, cosa mi raccontate di nuovo?» domandò sedendosi vicino a Hiura
«Nulla di particolare. Io ho terminato la mia pratica di telecinesi e tu piccoletta?» gli rispose l'azzurro sorridendole e mettendole un braccio sulle spalle
«Smettila Kirina-kun, sono più piccola di te di soli cinque mesi, non atteggiarti troppo. Ti ricordo che sono forte almeno il doppio di te» lo rimbeccò bonariamente Maki togliendosi il braccio dalle spalle per poi rivolgesi a Mary
«E tu? Spero che tu abbia qualcosa di meglio da raccontarmi rispetto a questo qui» le disse infatti scoccando un'occhiataccia al suo amico che rispose con un sorriso e un alzata di spalle
«Lo raccontavo giusto adesso a Kirina. Ho trovato una nuova chiave dorata, quella dell'Acquario. Ora sono a quota due» annunciò entusiasta la bionda mostrando loro la sua conquista, per poi ridarsi un contegno con un colpo di tosse.
Maki si congratulò con l'amica per poi guardare di sbieco Hiroto, che stava ancora parlando al telefono.
«Amico, quanto tempo hai intenzione di parlare con chiunque tu stia parlando? Saranno dieci giorni che non ti vedo» esclamò leggermente contrariata la rossa incrociando le braccia al petto.
Kira, dopo essersi reso conto del tempo volato, chiuse la chiamata e si rivolse ai suoi amici, concentrandosi totalmente su di loro.
«Hai ragione Maki, ma ora sono tutto orecchie. Cosa sai di tuo fratello? È sparito per circa un mese e nessuno ha avuto sue notizie» disse alla rossa con un sorriso provocatorio sul volto.
Maki sorrise sarcastica e rispose di non sapere ancora nulla ma che Tastuya le avrebbe riferito i particolari quella sera.
All'improvviso lo sguardo di Hiroto fu catturato da una ragazza castana che era appena entrata nella gilda e l'aveva superato senza nemmeno rivolgergli la parola.
«Hai capito il nostro bad boy? Rox ancora non ti parla?» lo prese in giro bonariamente Maki mentre tirava una gamba verso il petto per mettersi più comoda.
«Le ho solo detto che quella gonna lunga non la mette più nemmeno mia nonna, non mi sembra di averla insultata» bofonchiò il grigio mentre continuava a osservare la ragazza che era andata a parlare con Nagumo e Suzuno.
«Mi sembra ovvio che sia arrabbiata. La prima volta che vi siete parlati tu lei hai criticato il modo in cui si veste. Non tutti colgono l'ironia» gli rispose Mary guardandolo male. Spesso lei in prima persona era stata vittima di battute incomprese.
Kira le lanciò un'occhiataccia per essere stato contraddetto ma Mary sostenne il suo sguardo.
«Su, su, amici, non litighiamo. Piuttosto perchè non usciamo più tardi? Ho sentito Nosaka e ci ha invitato ad andare a fare un giro qui a Magnolia con lui e i suoi compagni di Saber» prese parola Kirina per smorzare la tensione che si era creata.
Al nominare il rosa lo sguardo di Maki si puntò in quello di Mary che invece lo indirizzò verso il tavolo, trovando improvvisamente le venature del legno molto interessanti.
«Io ci sto!- esclamò estasiata la rossa -Però non voglio stare fuori troppo, Tatsuya è appena tornato a casa e voglio passare un po' di tempo con lui» continuò poi guardando in direzione del fratello che stava ridendo con i suoi amici.
«Tanto non avevo nulla da fare» proferì invece Hiroto incrociando le braccia al petto.
«Io credo di passare, devo ancora stipulare il contratto con Acquarius» tentò la bionda alzandosi dal tavolo ma Maki la fermò alla svelta.
«Dai Mary-san, vuoi lasciarmi da sola con questi due?» le domandò la rossa mettendolesi davanti con le mani congiunte al petto.
Mary, dopo un primo momento di indecisione, alla fine accettò. L'altra ragazza esultò e, prendendole le mani, si avviò allegra versa l'uscita.
«Onii-chan! Io vado a fare un giro con quelli di Saber! Ci vediamo più tardi!» gridò Maki un attimo prima di chiudersi il portone d'ingresso alle spalle.
Tatsuya non fece nemmeno in tempo ad assimilare le parole della sorella che lei già era sparita.
Il rosso sospirò chiudendo gli occhi ma li riaprì immediatamente perché sentì una risata cristallina proprio vicino a lui.
Il suo sguardo cadde su una giovane ragazza dai lunghi capelli blu tenuti in due codini
«Inoue-chan, che piacere vederti!» disse Kiyama riconoscendo la compagna
«Anche per me. Mi dispiace non essere venuta a salutarti prima ma c'era un sacco di gente e ti ho lasciato nelle loro mani» ammise Kasumi Inoue portando le braccia dietro la schiena e abbassando lo sguardo mentre la frangia gli copriva gli occhi.
«Non preoccuparti, mi fa piacere averti rivisto» le rispose il rosso reprimendo l'impulso di passarle una mano sul capo. Quella ragazza, nonostante i suoi diciotto anni sembrava appena una quindicenne.
«Che sollievo. Comunque devo dire che tua sorella è proprio un peperino» ridacchiò poi la ragazza sorridendo. Tatsuya concordò con lei e si voltò per tornare a parlare con i suoi amici.
Purtroppo per lui Nagumo e Suzuno avevano appena intrapreso una lotta per non si sa bene quale ragione. Fece appena in tempo a spostare il capo che una scia di fuoco passò proprio dove prima c'era la sua testa
«Razza di accendino. Prendi bene la mira!» gli gridò l'azzurro mentre creava delle sfere di ghiaccio e le scagliava verso Haruya.
«Ragazzi basta! Sono passate si e no due ore dall'ultima volta che avete fatto a botte e già ricominciate?» li sgridò una ragazza castana, chiamata Roxane Beckett cercando di fermarli. I due si voltarono contemporaneamente verso di lei, sospendendo per un attimo la loro lotta. Dopo qualche secondo, tuttavia ripresero a lanciarsi incantesimi, ignorando le parole dell'amica.
Rox, esasperata, si allontanò da lì e si diresse verso il bar dove incontrò lo sguardo comprensivo di Natsumi.
Tatsuya, che proprio non aveva voglia di sentire le lamentele del Master e degli altri componenti della gilda per i tavoli rotti dai suoi amici, si decise a intervenire.
«Nagumo, Suzuno, smettetela immediatamente. Non vorrete farmi arrabbiare?» disse avvicinandosi a loro ed emettendo una strana aura nera. I due si fermarono immediatamente. Raramente Kiyama si rivolgeva loro con i loro cognomi e quando la faceva stava a significare che stava iniziando a perdere la pazienza.
Come i cani dopo una marachella tornano dal loro padrone con la coda tra le gambe così loro si misero con la schiena dritta e piegarono il capo in segno di scuse.
Il rosso sorrise contento e poté finalmente tornare a chiacchierare con Midorikawa e i suoi amici.

Ishgar, Fiore, Magnolia, Train Station, 24 settembre X793

I quattro ragazzi incontrarono i maghi di Sabertooth alla stazione. Le tigri* avevano ben pensato di prendere il treno per arrivare fino a Magnolia da Dandylion 
«Hiura! Che piacere vederti! Sono contento che tu e i tuoi amici siate riusciti a venire! Vedo Kira, Kiyama e Nakagawa giusto?» li salutò Nosaka scendendo dal treno e abbracciando l'azzurro.
I due ragazzi era cresciuti insieme e insieme avevano sperimentato per la prima volta la magia, anche se avevano sviluppato due tipi di potere diversi.
Maki scrutò i compagni di Yuuma ma, non appena individuò un paio di occhialini da aviatore, corse incontro al loro proprietario e l'abbracciò di slancio
«Yuuto! Non credevo di rivederti, ero convinto fossi in missione» esclamò la rossa, fin troppo felice di aver rivisto uno dei suoi più cari amici dopo quasi un mese. Kidou infatti era andata a trovarla, come al solito, qualche giorno dopo che Kiyama era partito e poi se n'era andato a sua volta per svolgere un incarico.
«Maki-chan, anch'io sono felice di rivederti, ma qui ci stanno osservando tutti» gli rispose il rasta riferendosi ai loro compagni che li guardavano leggermente sorpresi.
Kiyama sorrise e si staccò dal suo amico per salutare anche gli altri.
Anche Hiroto aveva incontrato un suo conoscente, che però avrebbe preferito continuare a non vedere.
«Guarda un po' chi si vede. L'Ombra si è finalmente decisa a uscire dalla sua comfort zone. Maki segnati questa data sul calendario» lo schernì infatti.
«Senti chi parla. Il mago non di classe S» lo rimbeccò invece Haizaki Ryouhei, rinfacciandogli di non essere ancora stato dichiarato mago di classe S, al contrario suo, che aveva quella nomina da già un anno.
Kira stinse forte i pugni mentre pensava a una risposa da dare a quel pallone gonfiato, che non perdeva occasione di rinfacciargli la sua superiorità. Non che lui credesse che Haizaki gli fosse realmente superiore ma finché anche lui non avanzava di grado non poteva dire nulla.
«Come al solito Haikazi te la prendi con i più deboli, invece che con persone del tuo steso livello, come me. Sai che quando vuoi io sono sempre disposto a duellare» affermò un giovane ragazzo dai capelli mori, con alcuni riflessi blu. Gli occhi verde smeraldo erano assottigliati, come a voler lanciare un'occhiataccia, ma il suo sorriso sghembo sembrava sincero. Tuttavia i canini che si intravedevano era leggermente più appuntiti del normale e i ragazzi di Fairy Tail non poterono fare a meno di pensare che ben si adattavano al nome della gilda.
Ryouhei, sentendo quelle parole, pensò bene di evitare di rispondere. A Sabertooth era ben conosciuto il nome di Hayato Takahashi. Il giovane infatti era rispettato in tutta la gilda ed erano in pochi coloro che osavano sfidarlo.
All'improvviso una specie di gatto con le ali si posizionò proprio dietro di lui e scrutava i ragazzi di Fairy Tail con attenzione.
«E quello cosa sarebbe?» domandò sprezzante Hiroto, che non apprezzava molto gli animali, nonostante il suo potere.
«Non cosa, ma chi. Sono un Exceed, ma dubito che tu capisca di cosa stia parlando, e sono il compagno di Hayato, che senza di me sarebbe perso» rivelò il gatto assottigliando gli occhi azzurri.
Kira rimase contrariato da quella risposta. Non solo Haizaki l'aveva preso in giro ma ora ci si metteva anche quella creatura volante. La fissò con disprezzo e fece per dire qualcosa ma fu anticipato proprio dal proprietario
«Amias! Quante volte ti ho detto di non volare in giro per la città? E poi chi sarebbe perso scusa? Ogni volta che siamo in missione ti spaventi e ti nascondi dietro di me» asservì infatti il moro guardando il suo compagno contrariato. Amias, era questo il nome dell'Exceed, fece una smorfia ma preferì non controbattere, sapendo bene quanto Hayato l'odiasse.
Dopo questo scambio di battute furono tutti, più o meno, concordi a proseguire quell'uscita con Hiura che guidava il gruppo e Maki e Yuuto a chiuderlo, mentre si raccontavano le ultime avventure, anche se il rasta si fermò un attimo a chiamare la sorella per proporre una cena con i fratelli Kiyama.
Proprio dietro l'azzurro vi era Mary, concentrata a non inciampare, come spesso le accadeva, affiancata dal giovane Nosaka, che stava cercando di capire l'età della ragazza bionda. Alla fine, non riuscendo nel suo intento, glielo chiese direttamente.
Mary alzò lo sguardo e lo piantò in quegli occhi grigi senza proferire nulla. Dopo una decina di secondi, resasi conto della domanda, gli rispose di averne compiuti diciotto da poco.
«Cosa? Diciotto? Scusa se te le dico ma sembri decisamente più piccola» le confessò stupito. Sarà stato la sua corporatura minuta o i tratti del viso delicati ma non gliene avrebbe dati più di quindici.
«Non sei il primo a dirmelo» riferì infatti la bionda
«Meno male, così non possono darmi del pedofilo» annunciò il rossa soddisfatto.
«Eh?» domandò invece Mary non capendo a cosa si riferisse Yuuma e perché mai gli avrebbero dovuto dare del pedofilo
«Niente niente. Piuttosto raccontami un po' di te» affermò poi infilandosi le mani nelle tasche del gilet, ricevendo però solo pochi dettagli risicati.

Ishgar, Fiore, Mimosa, Mermaid Heels, 24 settembre X793

Una giovane ragazza albina stava tranquillamente chiacchierando con Haruna, quando il telefono di quest'ultima prese a squillare ininterrottamente, costringendo la ragazza a rispondere.
«Naomi Takashi! Finalmente ti fai vedere alla gilda, eravamo tutte convinte che te la stessi spassando con il tuo amico Nagumo» richiamò la sua attenzione un'altra ragazza dalla pelle scura e i capelli verde acqua.
Al suono della sua voce l'albino perse totalmente il buonumore e si voltò verso l'odiosa Rika Urabe
«Senti cara, anche se, come dici tu, me la fossi spassata con Haruya non sarebbero affari tuoi. Non impicciarti nella mia vita solo perché il tuo caro Ichinose ha occhi solo per Kino Aki e non ti calcola di striscio» gli rispose alzandosi dal tavolo e sistemandosi il vestitino bianco, fin troppo corto.
«Tu, brutta putt-» iniziò per poi venire interrotta dalla sua amica Zaizen Touko.
«Rika! Quante volte ti ho detto di lasciare stare le persone che non vogliono essere disturbate?» la rimproverò la rosa puntandole un dito contro
«Coraggio, scusati con Takashi-san» le disse poi. La verde si sorprese di quella richiesta a cui acconsentì però poco dopo borbottando le sue scuse
«Bravissima, e ora anche tu dovresti scusarti con Rika» affermò rivolgendosi a Naomi questa volta.
L'albina mostrò il suo disappunto incrociando le braccia sotto il seno non molto prosperoso e alzò il mento. Touko le lanciò un'occhiata inquisitoria e alla fine si vide costretta a scusarsi a sua volta.
Dopo questo breve episodio la rosa trascinò la sua amica al bancone chiedendo qualcosa da bere mentre Naomi tirò fuori la sua copia del Weekly Sorcerer, risedendosi al tavolo di prima e ammirando i modelli, per la maggior parte facenti parte di Blue Pegasus
Una nuova ragazza si avvicinò a lei e, scontrosa dalla lite appena avvenuta, alzò gli occhi, preparandosi a mandare via chiunque fosse. Tuttavia fu costretta a ricredersi quando vide Kudou Fuyuka sedersi proprio di fronte a lei.
Naomi sorrise inconsciamente e, abbandonando la rivista sul tavolo, si rivolse a una delle sue più care amiche.
«Ero al telefono con mio padre e non ho potute fare a meno di sentire il tuo scambio con Rika Urabe. Voi proprio non vi sopportate eh?» affermò la viola con un sorriso benevolo in volto. Lei era dell'idea che tutte le ragazze della gilda dovessero andare d'accordo, anche se purtroppo con così tante donne insieme, senza presenza maschile a mitigare l'effetto, era veramente impossibile. Numerose era le litigate su chi aveva rubato il ragazzo a chi, su chi aveva fatto da modella al posto di chi, su chi avesse comprato il nuovo paio di scarpe. Insomma, classiche ''lotte'' tra femmine.
«Lo sai che di natura non sono incline alle liti, ma lei mi fa proprio innervosire. È così arrogante e superficiale e non si fa mai gli affari suoi» sbottò Naomi ripensando, sì a quanto avvenuto prima, ma sopratutto a tutte le volte in cui la verde aveva messo il naso nelle sue faccende private. Come quella volta in cui Haruya era venuta a prenderla per andare a fare un giro insieme o quando era arrivata una lettera da suo fratello e Rika voleva sapere se era il suo fidanzato.
Si costrinse a mantenere la calma e tornò a concentrarsi su Fuyuka che la stava fissando attentamente
«Smettila di guardarmi così. Anche ad Istarion c'erano ragazze come lei e sono abituata a conviverci. Piuttosto mi ricordo che hai detto che tuo padre è il Master di Sabertooth, si può sapere perché tu non fai parte della sua gilda?» le chiese poi cercando di cambiare argomento.
«Ero convinta di avertelo già detto. Comunque fin da piccola, frequentando quella gilda la gente mi trattava con tutti i riguardi e non volevo che entrando a farvi parte continuassero a dimostrarsi sempre cordiali e gentili con me solo perché ero la ''figlia del Master''. In più mia madre era una maga di Mermaid Heels e ho sempre voluto seguire le sue orme, quindi eccomi qua» le spiegò la viola mentre fermava la barista, diretta a un tavola con due succhi di frutta in mano, ordinando a entrambe due frappè, per poi correggersi e ordinarne un terzo quando si accorse che Haruya stava tornando verso di loro.
«Allora? Cosa mi sono persa?» domandò la blu sedendosi al tavolo e facendo scoppiare a ridere le altre due.

Ishgar, Fiore, Lily, Blue Pegasus, 24 Settembre X793

«Oddio, è uno scempio!» gridò un giovane biondo, tenendo in mano una copia del Weekly Sorcerer. Una ragazza, anch'essa dai capelli chiari, gli si avvicino e gli chiese cosa fosse successo.
«E me lo chiedi anche Naomi? Guarda queste foto, ho sempre questo ciuffo fuori posto! La mia carriera è finita» si disperò poi alludendo a un piccolo book a lui dedicato, in quanto secondo mago che ogni maga vorrebbe frequentare.
A queste parole Naoki Mori gli scoppio letteralmente a ridere in faccia. E prima che smettesse ce ne sarebbe voluto di tempo.
«Su su, Afuro, non disperarti. Quel ciuffo ti da quell'aria da ragazzo disordinato e sbruffone che non avresti altrimenti» cercò di consolarlo poi, dopo aver preso un profondo respiro per riprendere fiato per la lunga risata
«Può anche essere, ma io ho la mia fama di rubacuori dongiovanni da mantenere. Le ragazze mi conoscono per essere un tipo impeccabile, gentile e generoso» le rispose di rimando leggermente contrariato a quell'idea
«Dai, Terumi, pensa a noi poveri a cui hanno dedicato solo una pagina invece di cinque come a te» provò questa volta Kazemaru Ichirouta, avvicinandosi ai due e passando una mano tra il ciuffo che gli copriva l'occhio sinistro.
«Hai ragione Kazemaru. Io sono il più bello e la gente non si accorgerà nemmeno di quel ciuffo fuori posto» si convinse finalmente chiudendo la rivista e lanciandola chissà dove.
L'azzurro e la bionda si scambiarono uno sguardo divertito e si batterono il cinque. Entrambi sapevano quanto Afuro fosse preciso e volubile, quindi fargli cambiare idea era molto difficile ma se lo prendevi per il verso giusto, ovvero facendo leva sul fatto che lui sia uno dei maghi più affascinanti, era facile convincerlo di qualcosa.
«Allora vi va di andare fuori a fare un giro? Magari sentiamo qualcun altro. Ho proprio voglia d andare a vedere qualcosa da vestire» propose Terumi, ora totalmente allegro.
Sia Naomi che Ichirouta acconsentirono e, insieme a Girikanan Froy e Ichinoshi Hikaru uscirono dalla gilda per recarsi a prendersi qualcosa da mangiare e a fare shopping. Anche se probabilmente solo i due biondi avrebbero realmente fatto compere.

Ishgar, Fiore, Lily, Main Road, 24 Settembre X793

Terumi trascinò i suoi compagni dentro l'ennesimo negozio. Ormai Froy e Kazemaru non ne potevano più quindi si defilarono e andarono a prendersi una crepe alla bancarella difronte. Anche Hikaru non vedeva l'ora di fermarsi da qualche parte ma non poteva permettersi di lasciare da soli Afuro e Naomi, chissà quanti shop avrebbero svaligiato altrimenti.
«Allora cosa ne pensi Nao?» domandò il biondo portandosi vicino al volto un maglioncino azzurro chiaro.
«Non ne sono sicura Afuro. Non credo che quel colori ti doni» gli rispose la ragazza tirando poi fuori una giacca di jeans verde militare e consegnandola al suo amico
«Prova questa. Ti starà d'incanto- disse convinta -Io invece andò a provarmi questa gonna, sono sicura che insieme a il mio maglioncino bianco con le maniche a tre quarti starà benissimo» continuò poi dirigendosi verso i camerini.
Terumi indossò l'indumento che gli aveva passato la bionda e si guardò allo specchio. Contento di vedere quanto gli stesse bene, se lo sfilò e lo tenne su un braccio, in attesa della sua amica. Mentre stava ticchettando con le dita sul braccio due ragazze lo chiamarono e gli chiesero se volesse fare una foto con loro. Poi, notando che poco lontano c'era anche Hikaru, andarono da lui e gli fecero la stessa richiesta.
«Amico, non so perché ti piaccia tanto essere famoso. Le fan sono carine e tutto, ma pensare di essere sempre fermati e non poter camminare in santa pace è terribile. E se lo dico io non oso immaginare tu, che sei popolare almeno il doppio di me» affermò il blu dopo che le ragazze furono abbastanza distanti da non sentire le sue parole.
Il biondo sorrise e si sposto i capelli sulla parte destra dietro l'orecchio.
Tuttavia non fece in tempo a rispondere che il camerino dove era entrata Naomi si aprì e la bionda fece la sua comparsa.
I due ragazzi rimasero sbalorditi. Nonostante il top che indossava sopra non era il massimo in abbinamento alla gonna, quest'ultima le stava divinamente, fasciandole le gambe e mettendo in evidenza le sue curve al punto giusto.
Afuro andò subito verso l'amica e la obbligò categoricamente a comprarla. La bionda rise per le parole di Terumi ma poi cercò anche l'assenso di Ichinoshi.
Il blu però non ne sapeva proprio di aprire bocca, anche perché la sua salivazione si era fermata di colpo. Aveva sempre pensato che Naomi fosse una ragazza carina, ma aveva due anni in meno di lui, non l'aveva mai considerata una donna. Tuttavia fu costretto a ricredersi.
«Ehm.. stai bene, credo. Dovresti comprarla, se vuoi ovviamente» farfugliò infatti Hikaru, distogliendo lo sguardo.
Naomi, non comprendendo lo strano comportamento del suo amico, decise di far finta di nulla e, dopo essersi rimessa i suoi pantaloncini, andò con Afuro alla cassa.
Dopo essere usciti dal negozio raggiunsero Kazemaru e Froy seduti su una panchina che, accorgendosi dell'arrivo del trio, sorrisero loro e si spostarono, in modo da poter far sedere anche loro. Tuttavia nel momento in cui Girikanan si spostò verso Ichirouta prese inavvertitamebte contro al suo braccio, facendogli cadere ciò che teneva in mano
«No! La mia deliziosa crepe!»


*I maghi di ogni gilda possono essere chiamati con i nomi derivati da quello della loro gilda. Le tigri indicano i maghi di Sabertooth (che vuole indicare la tigre dai denti a sciabola) , le fare per quelli di Fairy Tail, le sirene per quelle di Mermaid Heels e i pegasi per quelli di Blue Pegasus. 
Inoltre nel manga non sono nominate le città di provenienza di ogni gilda quindi le ho scelti io. Si dice però che ogni città di Fiore abbia il nome di un fiore, Ho cercato quindi dei fiori che si adattassero al carattere della gilda, perciò per Saber ho scelto il dente di leone, per Mermaid la mimosa, che indica bellezza e forza, e per Pegasus il giglio, che indica la bellezza e la vanità


My Little Space:
Buongiorno a tutti!
Prima che possiate lanciarmi contro oggetti e maledizione, so di non avere scusanti per il ritardo, ma almeno posso spiegarvelo.
Prima di tutti stava già scrivendo il quinto capitolo di Tricky Trip per aggiornarlo, però proprio quando l'avevo finito il mio bel computer (li mortacci tua) ha deciso di spegnarsi all'improvviso e di eliminarmi tutti i documenti, facendomi perdere il capitolo.
Ora sono senza portatile ma, importunamente, questa storia la stavo abbozzando sul telefono, quindi sono riuscita a finirla. Poi mi sono appropriata del computer di mio fratello, che è a casa per qualche giorno, e sono riuscita ad aggiornare.
Adesso sto riscrivendo tutto l'altra capitolo e spero di riuscire a portarvelo quanto prima.
Passando alla storia vera e propria, vi piace come ho gestito i vostri personaggi? Spero di essere riuscita a caratterizzarli al meglio ^^
Inoltre ho pensato di tenere le iscrizioni ancora aperte perché qualche Oc in più mi farebbe comodo, soprattutto non di Fairy Tail o di Alakitasia.
Bando alle ciance, Per ora ho solo presentato i vari protagonisti, dalla prossima volta li vedremo molto più dettagliatamente.
Come al solito i miei capitoli non possono che essere chilometrici, e per questo probabilmente ci metterò un po' ad aggiornare, oltre ad avere la scuola che mi martella.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi scuso per eventuali errori, che provvederò a correggere al più presto!
Ci vediamo alla prossima
#Angel

   
 
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