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Autore: GattyP    06/11/2019    2 recensioni
Niamh O'Neil si è appena diplomata ad Hogwarts, dove insegnerà, nel successivo anno scolastico 2016/17 (è quello immediatamente precedente ai "Diciannove anni dopo") "Cura delle creature magiche" ai ragazzini di prima. Sta anche organizzando il suo matrimonio... ma è destino che non potrò riposarsi troppo neanche quest'anno scolastico: questa volta la sua strada si intreccerà a quella di due pericolosi mangiamorte fuggiti da Azkaban...). Ultima puntata della saga.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fenrir Greyback, Rodolphus Lestrange, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 5

 

Lupi mannari, giornaliste da strapazzo e strani animali

 

 

- No, sono contraria! Certo, voteremo, ma, se fosse per me, quella non metterebbe piede qua dentro se non dopo la mia morte - ha detto, con voce ferma, la nostra combattiva preside, Minerva McGranitt.

Eravamo al solito Collegio dei Docenti e stavamo discutendo una proposta della Gazzetta addirittura scandalosa (almeno dal mio punto di vista). Ancora non mi ero espressa, ma non potevo permetterlo…

- E tu cosa pensi, Adrian? - chiese la McGranitt rivolto a Whyte.

Il freddo professore di Difesa si alzò e: - Beh, a parte il generoso contributo della Gazzetta, che ci farebbe comodo per comprare nuove attrezzature magiche, sarebbe una bella pubblicità per Hogwarts… ci saranno decine di giornalisti e la nostra scuola sarà al centro dell’attenzione mediatica dell’intero paese… sapete, per quanto sia odiosa, su queste cose ci sa fare… Se poi le negassimo la possibilità di presentare il suo nuovo libro qui, salterebbe fuori con le solite accuse di censura e ostruzionismo rivolte non solo a te, Minerva, ma al Ministero, a Kingsley, ad Harry Potter… invocherebbe la difesa della libertà di stampa… Io sono per un sì condizionato…

- Niamh?

Era la volta mia. Dovevo cercare di essere oggettiva. Perché, se c’era una donna che disprezzavo, questa era proprio Rita Skeeter. Si poteva proporre una maledizione senza perdono come risposta? No, vero?

- Se accogliessimo la sua richiesta - ho detto con un tono di voce calmo - , daremmo indirettamente l’approvazione ad un libro da lei scritto, in cui, come al solito, scriverà bugie su tutti e su tutto. E si farebbe pubblicità con questo…. “approvato dai docenti di Hogwarts”… “un testo che ad Hogwarts hanno letto con interesse”… “richiesto a gran voce da tutti gli insegnanti”… sarebbero queste, e altre, le bugie che racconterebbe. Non mi importa quanto sia disposta a pagare… per me non è opportuno… la verità non è in vendita… e lei, l'ho provato sulla mia pelle, racconta a suo modo la realtà, deformandola sistematicamente. Io non mi fido...

- Scusami, Niamh, se ti contraddico - ha detto Cooman in quel punto - Tu non hai letto il libro, ma io ho avuto il piacere di leggerlo in anteprima… sai, la Skeeter è amica di mia zia… e mi sembra particolarmente efficace... direi brillante!. E Rita è molto professionale… beh, forse un po’ polemica nei confronti di auror e ministero… ma è una bell’indagine… a me il libro è piaciuto…

Lo guardai con uno sguardo perplesso. Come si fa a sostenere che la Skeeter abbia qualche qualità? O che sia "professionale"? Avevamo idee diverse su di lei e, conseguentemente, su quel maledetto libro: io non l’avrei sicuramente letto, ma “a priori” doveva fare schifo. Come faceva schifo quella che l’aveva scritto. Ok, sono prevenuta. Ma chi se ne frega? La disprezzo...

- Va bene. Ora ci siamo chiariti le idee. Possiamo votare - ha detto la Preside - Chi è favorevole alla possibilità che Rita Skeeter, come ci ha chiesto la Gazzetta, presenti il suo ultimo libro Fenrir Greyback: eroe o mangiamorte? qui ad Hogwarts?

Si alzarono solo le mani di Whyte, Cooman e Karlsberg… Stettero rigorosamente basse quelle di tutti gli altri.

- Va bene. La proposta è respinta - disse la McGranitt.

- Se la prenderà anche con noi… - piagnucolò Cooman - dirà che abbiamo voluto censurarla…

- Cambiamo argomento… - disse la McGranitt, e cominciò a parlare di tutt’altro.

In effetti era arrivata a ciel sereno la richiesta di presentare l’ultimo orribile libro di quella strega (detto con accezione negativo) della Skeeter proprio nella nostra scuola. Quella sottospecie di pseudo giornalista aveva infatti scritto un libro su Greyback, in cui diceva di parlare ampiamente di lupi mannari e di come difendersi da loro (in realtà, immaginavo, piena di malevole insinuazioni su tutti e palese disinformaizone). Cavalcava come al solito la paura che serpeggiava nel mondo magico per la fuga di Greyback e Lestrange (del primo soprattutto, perché il secondo era presentato dai giornali come molto meno pericoloso), che non erano stati ancora trovati. Ci mancava solo che la scuola avallasse quei suoi ridicoli libri scandalistici…

 

Finito il Collegio, me ne tornai nel mio studio insieme a Clementina Gufs, la prof.ssa di Antiche Rune, che, detto tra noi, per me era, probabilmente, l’auror sotto copertura. Era gentilissima, simpatica a Blacky (che invece guardava torvo sia Karlsberg sia Cooman… quest’ultimo avrebbe voluto utilizzarlo in una sua lezione perché era convinto che i corvus glacialis potessero predire il futuro: avrebbe dovuto estrarre dei bigliettini da un grande vaso. Ma l’esperienza non era piaciuta al mo Blacky che, al posto di estrarre il fogliettino, aveva dato una bella beccata sulla mano di chi si stava avvicinando!) e sempre presente in mezzo agli alunni e alle alunne (del resto era più bassa di molte di loro… si mimetizzava perfettamente!), specialmente affabile con le ragazze e i ragazzi del sesto anno (chissà perché?), che invitava talvolta nel suo studio a bere una tazza di thé e parlare del programma. La vedevo poi circolare, di sera, nel Castello, nei posti più strani… non che fosse proibito… ma sembrava veramente che controllasse che tutto fosse in ordine.

Ma se mi sbagliavo? In tal caso doveva essere uno dei due altri insegnanti nuovi.  Alan Karsberg, il palestrato che  mi aveva abbordato, la prima volta, come già detto, mi stava alla larga: aveva però il fisico che mi immaginavo dovesse avere un auror. Che fosse lui? Jeremiah Cooman, il nipote della “mitica” prof.ssa Cooman… era forse lui l’auror? Se non altro perché era proprio imbranato: nella sua disciplina  non ne imbroccava una (sembrava cioè un auror a cui avessero messo, come  copertura, l’insegnamento di una disciplina di cui non capiva niente): circolavano buffe storie di sue strampalate profezie, che non si avveravano mai, da quelle sulle partite di quidditch (regolarmente sbagliate) a quelle personali (del tutto fuori strada).  Faceva poi una gran confusione tra carte, bocce di cristallo, linee della mano e foglioline di thé, tanto che un gruppo di sapute studentesse (prevalentemente serpeverde) erano andato a protestare dalla McGranitt per il basso livello dell’insegnamento proposto in quella disciplina quell’anno.

Mia sorella lo odiava (le aveva predetto che avrebbe incontrato un bel ragazzo, alto e moro, in quell’anno scolastico, ad Hogwarts, con cui si sarebbe sposata di lì a qualche anno) e per poco non gli aveva spaccato la boccia di cristallo in testa; Ryann lo trovava invece divertente, anche se come insegnante era un fallimento.

Il che poi lo rendeva, almeno ai miei occhi, un possibile candidato per essere l’auror misterioso messo nella scuola da Harry Potter: la persona meno sospettabile era forse quella effettivamente coinvolta, come nei gialli babbani! Ma c’era sempre la possibilità che non ci fosse nessun auror… se mi fossi sbagliata e il modus operandi di Harry fosse cambiato?

 

Era iniziato dicembre e, una volta scesa a colazione, notai gli occhi di tutti i ragazzi  puntati verso di me. Che non mi fossi pettinata o avessi dimenticato qualcosa nel mio abbigliamento?  No, mi sembrava di no… Andai nel solito posto, di fianco ad Hagrid, nel tavolo degli insegnanti.

- Io, a quella, le stacco la testa, Niamh… quando la vedo… - mi disse il mio amico mezzogigante - Tanto ad Azkaban hanno allontanato i dissennatori…

Anche Neville mi guardava preoccupato

- Cosa è successo, ragazzi? - chiesi loro.

- Mi dispiace, Niamh - mi disse Neville, passandomi la Gazzetta - Ma sei menzionata nell’ultimo articolo della Skeeter… Non rovinarti la giornata…

Uffa! E’ possibile che non debba avere un attimo di pace con quella arpia? Ma, questa volta, neanche  l’avevo incrociata!

 

UNA SCUOLA SEMPRE PIU’ IN BASSO

Giovani insegnanti, a detta di molti incapaci e incompetenti, hanno affossato la proposta di centinaia di lettori della Gazzetta, che sarebbero convenuti con gioia ad Hogwarts per la presentazione dell’ultimo importante libro della sottoscritta.

 

Perché Hogwarts? Perché presentare proprio qui il mio ultimo libro: “Fenrir Greyback: eroe o mangiamorte?” Beh, la domanda è scontata. Hogwarts rappresenta il luogo in cui si è combattuta un’epica battaglia contro il male, il luogo dove è morto Voldemort, dove i suoi seguaci, tra cui il discusso Lupo Mannaro, sono stati sconfitti. Quale luogo più indicato di questo per presentare un’epica trattazione della vita di quello che molti considerano il più spietato lupo mannaro della storia recente?

“Era sicuramente un’idea brillante, Rita” mi ha detto il carissimo Jeremiah Cooman, uno dei brillanti giovani insegnanti di Hogwarts (sì, perché non tutti i giovani insegnanti sono del tutto incompetenti). “Ma alcuni insegnanti hanno parlato contro… ed una, addirittura più giovane di me… ha anche detto che è pieno di bugie…! E ha portato dalla sua parte alcuni colleghi”.

Niamh O’Neil (è lei la giovanissima… e immaginiamo quanto competente… insegnante che ha fatto una crociata contro un’opera scritta da me per difendere il mondo magico dai lupi mannari), insomma, senza aver letto una sola riga del mio ultimo lavoro, ha capito (dalla copertina?) che è pieno di bugie e si è intestardita, per puro odio, del tutto immotivato per altro, nei confronti della sottoscritta (non ha accolto troppo bene qualche critica che negli anni passati, avevo rivolto a suoi discutibili comportamenti  oppure pensava che sarei dovuta passare nella non troppo folta schiera dei suoi ammiratori?), boicottando la brillante proposta e, dato che diversi insegnanti stranamente si fidano ciecamente di lei (il mezzo gigante Hagrid, il sempre più controverso professore di Erbologia, la vecchia Sinistra e l’ormai prossima alla pensione McGranitt, presumo), non ha esitato a portarli dalla sua parte. E pensare che ha avuto un     T (= troll) all’esame di M.A.G.O. in Difesa contro le Arti Oscure! Bravissima! E, grazie alla sua brillante conoscenza della Difesa delle Arti Oscure (… proprio brillante, non c’è che dire, visti i risultati nel M.A.G.O.) ha espresso un parere negativo… O sarà che lei non conosce tanto la Difesa, ma le Arti Oscure? Un certo Abraxas Onellius, spietato mago oscuro del XV secolo, è tra i suoi antenati…

E’ questa la nuova classe di  insegnanti di Hogwarts? E’ possibile che per innominabili protezioni sia affidata a docenti di tal fatta l’educazione dei nostri figli?

Comunque, senza fare ulteriori polemiche, la sottoscritta ha preso atto della scellerata decisione del collegio dei Docenti di Hogwart e presenterà il suo nuovo libro nel prossimo mese di marzo ad Hogsmeade. Invito tutti, e in primo luogo la giovanissima professoressa O’Neil, a venire per capire cosa vuol dire rigore e onestà intellettuale. Quelle qualità che, probabilmente, non tutti hanno… A buon intenditor poche parole!

La vostra Rita Skeeter

 

- E’  la solita idiota. Ti ha attaccato perché con te ha il dente avvelenato… e ha preso spunto dalla frase di quello stupido di Cooman… - mi ha detto Neville.

E, in quel momento, proprio Jeremiah Cooman mi si è avvicinato: - Niamh… scusami… non dovevo dire niente… ma ho parlato con zia e mi sono lasciato un po’ andare… non ho parlato direttamente con lei… ma lei è amica di zia e l’ha saputo…

- Nessun problema, Jeremiah… Ma sta’ attento la prossima volta… quella donna è cattiva… per un articolo ucciderebbe la madre… - gli ho detto. La Skeeter erano anni che mi attaccava. E io non la consideravo neanche più. Come non consideravo le persone che  la sostenevano leggendo i suoi articoli e i suoi ridicoli libri.

- Certo. Ho già avuto una strigliata dalla McGranitt… Non succederà più. E poco fa ho consultato anche le carte… e mi hanno detto che la Skeeter parlerà bene di te prima della fine dell’anno scolastico…

Sì, proprio, immaginavo. Un’altra di quelle sue strampalate profezie.

 

Era ormai passati due settimane dal velenoso articolo della Skeeter e ormai tutti l’avevano dimenticato. Tutto stava filando  liscio… Unica novità era la partenza… per il San Mungo, dove aveva partorito due bellissimi gemelli, di Sara Teller, la mia collega di babbanologia! Ero felicissima, anche perché sapevo che Sara e il marito era un po’ che li cercavano! Siamo pertanto andati subito a trovarli, io e Charles, e li abbiamo visti: erano proprio due bellissimi bambini, che facevano la felicità dei loro genitori!

In men che non si dica è arrivato il Natale, che abbiamo passato in famiglia (prima a casa dei miei, poi dai suoi), poi dai bambini di padre O’Sullivan (avevamo comprato loro tanti regali e abbiamo fatto festa insieme!). Per Capodanno  invece siamo andati, io e Charles, a Venezia: avevamo già gli inviti per una fantastica festa babbana in quella città, che letteralmente adoro… mi ricordava tanti bei momenti passati insieme al mio dolcissimo moroso (finge di essere una perfida serpe, ma in realtà mi vuole bene e farebbe qualsiasi cosa pur di rendermi felice).

Dopo quella vacanza, mi sono dovuta di nuovo ambientare al clima scolastico. E, purtroppo, Sara è andata in maternità ed è stata sostituita da Othis Copsy… sì, l’imbranato che già aveva fatto una supplenza l’anno precedente. Era stato inviato dal Ministro dell’Istruzione (era un suo lontano parente?), ma in Babbanologia ne sapevo sicuramente più io. Dalle parole storpiate orrendamente (il feletono, la telesivone, il compultore) alle vere e proprie idiozie (diceva che i babbani amano bere il detergente per le mani, che usano vecchi spazzolini usati per lavare i piatti, che si fotografano in continuazione con il telefono… sì quest’ultima cosa mi sa che è vera…) ma dove l’avevano trovato?

E, nel frattempo, erano cominciati i lavori all’ala ovest, per noi interdetta. Si vedeva ogni tanto qualche importante funzionario del governo o qualche famoso magiarchitetto che girava per Hogwarts osservando i lavori. E c’erano naturalmente molti magioperai impegnati nella  sistemazione dell’edificio. Per fortuna, perché, negli ultimi mesi, si erano aperte voragini magiche sempre più spesso e la McGanitt aveva dovuto collocare alcuni elfi che, in continuazione, percorrevano quei corridoi cercando di riparare i danni o almeno mettendo in sicurezza la zona.

Per il resto l’attività scolastica procedeva benissimo: per tutto il primo trimestre avevo svolto il mio programma con una certa sicurezza: i miei amici centauri mi portavano qualche simpatico animaletto, che poi noi studiavamo e lasciavamo poi libero nella foresta… Oddio, per modo di dire, perché poi tornavano spesso vicino ad Hogwarts dai miei alunni che si affezionavano a quei batuffoli pelosi o piumati (si affezionavano anche agli insetti magici!) e fornivano loro da mangiare… Insomma, tra Hagrid che portava thestrall, ippogrifi e altre bestiame non troppo consentito e i miei alunni, mi trovavo, la sera, a sfamare mezza Foresta Oscura (o quasi), per fortuna aiutata da una squadra di aiutanti (parenti e ex alunni in primo luogo). Ma la cosa bella era che… era venuta a trovarci una unicorno gravida che, ferita da qualche bestiaccia malefica nella Foresta Oscura (il sangue di unicorno è una specie di ricostituente-medicina per molte bestie oscure), si era avvicinata ad Hogwarts! Per fortuna le ferite erano superficiali… E quant’era bella! Addirittura adorabile! Dovevo assolutamente aiutarla!

- Gli unicorni si fanno solo avvicinare dalle ragazze vergini - mi aveva detto Hagrid - e mai dagli uomini! Io perciò non posso starle vicino… pensaci tu, Niamh!

Sì, perché lui pensava che io… Ok, dovevo trovare qualcun’altra che mi desse una mano. Per fortuna avevo subito fermato Annah (mia cognata), che stava venendo con Lenny (il suo fidanzato) a darmi una mano (come fanno spesso, quei due) e l’ho portata un secondo in disparte:

- Scusami, Annah, posso farti una domanda privata… molto privata?

- Ma certo, Niamh… dimmi pure?

- Tu e Lenny…. insomma… avete fatto l’amore? - le ho chiesto direttamente.

La povera Annah (che dovrebbe essere abituata al mio comportamento qualche  volta un po’ bizzarro… è praticamente mia cognata!) è diventata tutta rossa: - Beh… no… Ci baciamo… e anche  qualcosa in più, a volte…  ma ancora non l’abbiamo fatto… perché?

- Bravissimi! Perfetto! Sapevo di potermi fidare di voi! - ho esclamato, mentre lei mi guardava sorpresa, domandandosi probabilmente perché le facessi domande tanto personali e perché esaltassi tanto una condizione di cui non ero mai stata una grande sostenitrice.

Poi le ho spiegato: - Mi servi per avvicinare un unicorno!!!!  Serve una ragazza vergine, altrimenti non si fanno toccare! Ti prego, aiutami! Dai, andiamo!

Insomma, quella unicorna si è fatta avvicinare solo da lei (quando mi vedeva mi guardava con due occhiacci, mi soffiava e mi minacciava con il corno! E io le avevo trovato una bella stalla e le portavo da mangiare!), si è fatta medicare e si faceva continuamente accarezzare da lei.

Non dico i miei alunni quando l’hanno visto! Le ragazzine  sono andate ad accarezzarla, mentre io e i ragazzi stavamo prudentemente ad una certa distanza.

- Lei non va, professoressa? - mi ha chiesto un piccoletto.

- No… io rimango con voi a controllarvi. Non vorrei che qualcuno di voi si avvicinasse troppo! - gli ho risposto.

Certo che la cosa era un po’ imbarazzante. E’ possibile che esista un animale che è interessato alla vita sessuale dei suoi interlocutori umani? Il mondo magico, talvolta, è proprio strano!

Comunque Io e Hagrid le avevamo costruito una bella stalla, dove Giuditta (così l’avevo battezzata) stava divinamente e aveva intenzione di rimanere fino a quando non fosse nato il piccolo. A turno le ragazzette le portavano da mangiare e noi tutti, a debita distanza, osservavamo la scena…. Che bello! I miei alunni (le mie alunne in particolare) erano impazziti e anche io ero contentissima: non è da tutti i giorni poter vedere degli unicorni… e sarebbe nato un piccolo, prestissimo! Quanto mi sarebbe piaciuto accarezzarlo!

 

 

Ecco, è tornata anche la Skeeter... Per fortuna ci sono gli unicorni a rallegrare Niamh (che, secondo gli autori del Medioevo,  possono essere catturati solo da una ragazza vergine!). Siamo a metà ff (ci sono in tutto 10 capitoli) e, dalla prossima puntata, comincia tutto a precipitare...

Grazie a chiunque abbia letto il capitolo. A mercoledì. S.

   
 
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