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Autore: GattyP    13/11/2019    2 recensioni
Niamh O'Neil si è appena diplomata ad Hogwarts, dove insegnerà, nel successivo anno scolastico 2016/17 (è quello immediatamente precedente ai "Diciannove anni dopo") "Cura delle creature magiche" ai ragazzini di prima. Sta anche organizzando il suo matrimonio... ma è destino che non potrò riposarsi troppo neanche quest'anno scolastico: questa volta la sua strada si intreccerà a quella di due pericolosi mangiamorte fuggiti da Azkaban...). Ultima puntata della saga.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fenrir Greyback, Rodolphus Lestrange, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 6

 

Fenrir Greyback

 

 

 

Era la fine di gennaio. I piccoli unicorni (due gemellini!!!!) erano nati qualche giorno prima: erano adorabili! Avrei voluto tanto abbracciarli, ma la mamma era gelosissima e, quando mi vedeva, mi squadrava da capo a piedi, mi faceva due occhi cattivi e mi fronteggiava puntandomi il suo corno... In compenso le mie alunne e alcune mie amiche potevano tranquillamente giocarci, prenderli in braccio, accarezzarli. Uffa! Non è giusto!!!

Hagrid si era assentato per una settimana e dovevo sistemare tutto io (cioè sfamare la mandria di animali che ormai ci consideravano dei generosi distributori di cibo).  E naturalmente dovevo controllare che la famiglia degli unicorni stesse bene, facendomi aiutare da qualche ragazzetta,  naturalmente, per avvicinarmi a loro.

Era ormai buio (a gennaio in Scozia il sole tramonta molto presto), ma c’era una bella luna piena che ci illuminava la strada. Noi tutti poi illuminavamo la via con fasci di luce provenienti dalla nostre bacchette. Erano venuti con me, per darmi una mano, Annah Montague (mia cognata) e Leonard MacNair (il suo moroso), una coppia tassorosso-grifondoro adorabile. C’era anche Myriam Prewett, una mia ex alunna dell’anno precedente (amica di James Potter e di Jorge Ezer), che avevamo incontrato vicino all’ingresso. Le avevo detto che andavamo a vedere gli unicorni e subito si era aggregata: mi raccontava che aveva sempre desiderato vederne uno, erano leggendari anche nel mondo babbano e che da piccola aveva addirittura dei peluche con cui andava a dormire…

Annah e Lenny stavano qualche passo avanti a noi, ma, all’improvviso Lenny ha tirato fuori la bacchetta e, piano, dando la mano ad Annah, è indietreggiato verso di me e Myriam.

- C’è qualcosa che non va, Niamh - mi disse - Senti?

C’era in effetti qualcosa di strano… di molto strano… non si sentiva nessun rumore!

Di solito a quell’ora, d’estate o d’inverno, si sentivano un sacco di versi, di uccelli o di altri animaletti, che si radunavano ai confini della Foresta Proibita in attesa di vederci (e di prendersi la loro razione di becchime o altro cibo che preparavamo per loro) e, appena comparivamo, venivano verso di noi. Ma in quel momento c’era un silenzio assoluto… un silenzio inquietante…

- Non è normale - ho detto - Presto, torniamo indietro!

Ci siamo girati e, sul sentiero che avevamo percorso, tra noi e il castello c’era… una figura gigantesca, mostruosa, che si stagliava sulla luna piena, già sorta nel cielo. Era impossibile sbagliare… era un lupo mannaro! Ci mancava solo questo!

Che venisse da Hogwarts? Ma come era possibile? Intanto ci aveva tagliato la strada e c’era il pericolo che avanzasse verso di noi.

- Presto, a casa di Hagrid! - ho detto ai ragazzi - Ho anche dato la chiave a Lenny, dicendogli di aprire la porta, mentre io indietreggiavo lentamente guardando quell’essere muoversi, piano piano, verso di noi. Lo tenevo sotto tiro…. per quale motivo, poi? Io non sono particolarmente brava nel combattimento e, poi, i lupi mannari resistono a vari incantesimi. Il lupo sembrava comunque non troppo interessato a noi (per fortuna) e… perdeva sangue… qualcuno l’aveva ferito e si muoveva in modo scomposto e zoppicava… probabilmente se fosse stato nel pieno delle sue facoltà, ci avrebbe raggiunto in tre balzi…

Intanto, piano piano, indietreggiando lentamente, ero arrivata a casa di Hagrid. I ragazzi si erano già messi a correre verso la casa del professore e Leonard aveva aperto la porta. Poi si era messo sull’uscio e mi invitava a raggiungerli: coraggiosamente (era un grifondoro!) puntava lui la bacchetta verso il lupo, con l’intenzione di “coprirmi”, se ce ne fosse stata la necessità.  Indietreggiai velocemente, mentre il mostro si era fermato poco lontano. Se non fosse stato ferito, probabilmente ci avrebbe assalito, se non altro per ritemprare le forze.

Una volta entrati, ci barricammo dentro. La casa era facilmente difendibile: Rubeus aveva montato una porta di robusta quercia e possenti sbarre alle finestre: il luogo, e soprattutto ogni  apertura (porte, finestre) era inoltre protetto da incantesimi contro ogni possibile animale oscuro (abitava vicino alla Foresta Proibita!): saremmo stati al sicuro, lì dentro! Mandai un patronus a Minerva, spiegandole la situazione e dicendole di avvisare gli  Auror: noi potevamo stare lì dentro fino al loro arrivo!

Ma, dalla finestra ho visto il lupo mannaro, sempre zoppicante, dirigersi verso la stalla, situata in prossimità della casa di Hagrid dove erano alloggiati… i miei unicorni!

Ma certo. Era interessato a quelli! Gli unicorni sono esseri magici benefici, e, purtroppo per loro, il loro sangue è particolarmente ricostituente per gli animali oscuri; sicuramente, quella bestiaccia, aveva sentito il loro odore!  Erano  dentro la stalla, la mamma con i piccoli, praticamente in trappola! No! I miei piccoli unicorni! Dovevo salvarli!

- Non uscite per nessun motivo! - ho detto ai ragazzi. E poi a Lenny: - Tu sei responsabile delle ragazze, mi raccomando. Non seguirmi per nessun motivo!

- Dove vai, Niamh? - mi ha chiesto

- A dare un calcio nel culo a quel Lupo Mannaro! - gli ho detto.

Ero arrabbiatissima. Come si permetteva quel mostro di attaccare i miei piccoli unicorni? Le creature più buone della foresta?

Mi diressi nella stalla: il Lupo Mannaro era già scivolato dentro. Stava guardando famelico i due piccoli e la loro madre che si era messa davanti ai due piccoletti e che,  poveretta, cercava di tenerlo lontano puntando vanamente il corno verso di lui

- Vaffanculo, mostro! - gli ho detto. E gli ho lanciato uno schiantesimo, che l’ha colpito in pieno. Però non ha fatto troppo effetto! Il mostro, distolti gli occhi dagli unicorni, mi ha guardato e, con quella sua schifosa boccaccia, ha  fatto un malvagio ghigno. Mi sembrava di sentire i suoi pensieri: mi avrebbe assalito! Si è diretto, zoppicando verso di me… dovevo inventare qualcosa!

Ho agito d’istinto: con un diffindo ho spaccato il pavimento sotto di lui e, appena una sua zampaccia è caduta nella fessura, ho velocemente fatto un reparo: la zampa si è trovata così intrappolata sotto il pavimento e il mostro è rimasto così bloccato. Almeno per qualche secondo, perché ha cominciato a dare grossi pugni, arrabbiatissimo, al pavimento, cercando di estrarre la zampaccia… ma non era ferito? Oddio… presto si sarebbe liberato!

Io subito sono corso dai mie amici unicorni e ho aperto un’apertura, con un altro diffindo, nella parete dietro di loro. Subito i piccoli sono fuggiti, seguiti dalla mamma.

Poi, dall’apertura sono uscita anch’io, velocemente, perché il mostro si era liberato e cercava di raggiungerci. Una volta fuori (e sfuggita per un pelo a quelle unghie lerce che cercavano di afferrarmi la gamba), mi sono girata e gli ho lanciato, a distanza ravvicinato, puntando sul suo schifoso muso che intravvedevo nelle tenebre, uno schiantesimo, un diffindo e non so quali altri simpatici sortilegi, senza neanche pensarci), mi sono diretta verso casa di Hagrid, ma il Lupo è uscito dalla stalla e si è messo in mezzo tra me e la porta della casa…

Per fortuna era ferito e i colpi ricevuti avevano fatto qualche effetto. Ma stava fermo davanti alla porta di casa e non mi permetteva di raggiungere la porta… Ad un certo punto, è cominciato ad\ avanzare verso di me. Sono indietreggiata verso la Foresta Proibita, sempre seguita dal mostro, fino ad avvicinarmi ad un gruppetto di alberi…

- Vaffancullo, mostro! - gli ho urlato e ho schiantato un paio di alberi, che sono precipitati su di lui. Magari l’avrei steso, in questo modo.

Senza aspettare di vedere cosa era successo, mi sono precipitata verso la casa di Hagrid, aggirando il punto in cui si divincolava il Lupo Mannaro. Ma per un attimo: il mostro, uscito dall’intreccio dei rami, mi seguiva. Uffa! Che rottura! Dovevo però risolvere in fretta la situazione. Pronunciai il primo incantesimo che mi affiorava in mente: - Aqua aeterna, urlai e un potente getto d’acqua lo ha colpito, sconcertandolo un poco… Era perplesso quel mostro… Certo, se volevo attaccarlo, era l’incantesimo meno indicato… al massimo lo avrei potuto lavare in quel modo… Però scivolò sul fango…

- Palus aeterna - ripetei e, dopo aver puntato la bacchetta tutta intorno al luogo in cui scivolava quel maledetto Lupo Mannaro, mi girai e corsi verso casa di Hagrid. Il mostro, evviva, continuava a scivolare e piano piano affondava nel fango, che faceva l’effetto “sabbie mobili”. Come sono brillante! Avevo trovato il modo di fermarlo!

Si affacciò alla porta Leonard, pronto a coprirmi: era un grifondoro, veramente coraggioso. Ci fermammo sulla soglia, mentre il Lupo Mannaro, ferito, infangato, scivolava sempre più nella poltiglia fangosa.  Vidi un batuffolo di piume nere svolazzare nel buio e posarsi sulla mia spalla: era Blacky che, accortosi che ero in pericolo, veniva a darmi una mano,  lanciando i suoi gridi di guerra rivolti a quel maledetto lupo mannaro…

- Grazie, amore mio - gli ho detto - Ma l’abbiamo già sistemato… e presto arriveranno gli auror.

E, per fortuna, in quel momento, arrivarono Neville, Cooman e Vitious, accompagnati da una decina di Auror… tutti guardavano sbalorditi la figura fantosa che, furente, ringhiava contro tutti noi, tutta  sporca, immersa ormai fino alla vita nella fanghiglia.

Cooman (toh, c’era anche lui) lanciò una rete magica sul mostro, mentre sei o sette Auror lo schiantavano per benino…  Poi tutti gli Auror si gettarono su di lui e lo impacchettarono… In poco tempo tutto era finito…

Intanto gli unicorni (la mamma e i piccoli) erano intorno a me (vergine o non vergine ero loro amica, l’avevano capito, e mostravano il loro affetto strofinandosi a me… e io li accarezzavo tanto).  Giuditta voleva che la abbracciassi e i due piccoli mi si strofinavano sulle gambe. E non avevano paura neanche di Leonard, che, contento, li accarezzava. Blacky intanto mi si era posato sulla spalla e si strofinava alla mia guancia.

- Secondo me è quel Lupo Mannaro ricercato - mi ha detto un auror, che è venuto ad accertarsi della mie condizioni - Quel Greyback… quando finirà l’effetto della luna piena e si trasformerà in qualcosa di più simile ad un umano, ce ne accorgeremo.

Intanto anche Annah  e Myriam mi avevano raggiunto.

- Sei un’incosciente, Niamh -   ha detto Annah, con la voce incrinata, rivolta a me, mentre Leonard l’abbracciava - Ma ti voglio tanto bene…

- Anch’io, Annah, ti voglio bene. E anche a Lenny… - ho detto loro, abbracciandoli. Erano, in effetti, praticamente miei parenti!

E volevo bene anche A Myriam e agli unicorni, naturalmente, che ora mi avevano circondato e si strofinavano  su di noi! Che bello!

 

____________________________________

 

 

-  Toh! - mi ha detto Charles, che stava leggendo per me l’articolo alla Gazzetta  del Profeta - Quella  strega della Skeeter è riuscita a  non menzionarti nel suo articolo. In compenso ha eletto un tuo collega ad eroe del mondo magico.

Me ne stavo tranquillamente a letto, in infermeria, coccolato da Charles, che si era subito precipitato da me.  Non avevo niente, ma la Chips aveva insistito perché mi fermassi almeno una notte in quel posto.

- Leggi un po’ - gli dissi - Anche se so che mi farà arrabbiare, come al solito.

 

UN EROE AD HOGWARTS

Greyback, il lupo mannaro fuggito da Azkaban insieme a Rodolphus Lestrange, ha tentato ieri di assalire un gruppo di studenti, nel parco di Hogwarts. Per fortuna il tentativo è fallito ed è stato catturato e riportato ad Azkaban.

 

Solo la fortuna ha impedito che ci fossero altre vittime, ieri, ad Hogwarts. Fenrir Greyback, infatti, vanamente ricercato da mesi da tutte le forze auror dello Stato (è possibile che non riescano a scovare un Lupo Mannaro che si aggira furtivo nelle nostre strade  per assalire i nostri figli? Da che gruppo di incompetenti siamo governati?), ha assalito ieri un gruppo di studenti in quello che dovrebbe essere uno dei luoghi più sicuri del Regno Unito: Hogwarts.

Fortunatamente l’intervento dei professori di Hogwarts e, in particolare del brillante professor Cooman, nipote della famosa sensitiva Sibilla, ha risolto la situazione. Il docente, dopo aver avvisato la stampa (di questo lo ringrazio), è uscito a soccorrere tre ragazzi ed una sua collega intrappolati nella casa del guardiacaccia e ha impedito al Lupo Mannaro di aggiungere altre vittime alla lunga lista dei suoi attacchi. Ben presto il Lupo è stato catturato e, a quel punto, naturalmente, sono arrivati anche  gli auror… quando il loro apporto non serviva più a niente, dato  che tutto era già stato risolto da Cooman…

Greyback è stato interrogato (per altro vanamente, dato che non ha aperto bocca) da vari membri del Dipartimento ed è stato riportato di nuovo ad Azkaban. Non è stato possibile invece individuare Lestrange, ancora in fuga. Ma… che ci faceva Greyback ad Hogwarts?Non doveva essere il luogo più sicuro di tutto il Regno Unito, come ha detto, anche recentemente, il Primo Ministro Kingsley? E, soprattutto, dove è Lestrange? Speriamo che l’ormai anziano primo ministro Kingsley, il nostro beneamato capo del Dipartimento Auror, e il viceministro Granger (la cui efficienza sembra ultimamente inversamente proporzionale al grado di trascuratezza della sua capigliatura), possano dare delle risposte non alla Gazzetta,, ma a tutto il mondo magico che le chiede a gran voce.

                                                                                  La vostra Rita Skeeter

A pag. 2 intervista esclusiva a Cooman: - Come le stelle mi hanno predetto l’arrivo di Greyback e come sono tempestivamente intervenuto.

 

- Ma è falso! - ho commentato - Ha solo lanciato la sua rete magica quando c’erano dieci Auror a circondare Greyback! E io l’avevo già bloccato! Ha fatto molto di più Lenny di lui!

- Si vede che eri cosi spaventata dal Lupo Mannaro che non hai percepito il suo importante contribuito - mi ha detto scherzosamente Charles.

Dovevo pensare positiva: io stavo bene, come stavano bene anche i miei ragazzi e i miei animaletti. E chi se ne fregava di quello che diceva quella stronza della Skaater!

- Hai ragione - gli dissi -  Tuttavia sulle domande quella stronza ha ragione. Che ci faceva Greyback intorno ad Hogwarts? Hanno ragione Hans e gli Auror a pensare che siano interessati al castello? O è un caso?

In quel momento sono entrati… Harry Potter ed Hermione Granger! Che bello! Proprio loro!

- Ehi, ragazzina! - ha detto simpaticamente Harry, dopo avermi abbracciato - Ti sei messa in testa di salvare il mondo magico? Punti ad avere il comando del Dipartimento Auror?

- Ma no… - gli ho detto - Sono stata salvata da Cooman, altrimenti sarei la prossima vittima…

- Domani denuncio quella specie di giornalista per palese disinformazione! - ha detto Hermione, anche lei abbracciandomi. - E anche quel Cooman per falso. Tu sei  stata bravissima.

- E’ stata un’incosciente - ha detto Charles - Sarebbe potuta rimanere al sicuro dentro casa di Hagrid, ed è uscita ad affrontare Greyback per salvare gli unicorni....

Charles mi voleva bene, lo sapevo, e la sua non era una critica. E io, come Tassorosso, non potevo permettere che i miei amici fossero uccisi da quel mostro… e lui lo sapeva.

- Vuoi un’altra isola? - ha detto Hermione, scherzando - Non ti basta Lith? Vuoi collezionare un arcipelago?

- Mi basta… mi basta… e non voglio niente, amici… - ho detto sorridendo - Magari un po’ di becchime congelato per Blacky, e la dichiarazione del Ministero di Flora e Fauna Magica che depenni dalle “specie oscure” il mio amico… mi ha difeso ed era pronto ad attaccare il Lupo Mannaro…

- Sarà fatto, vedrai - ha detto Hermione, sorridendo - Contatto subito Luna che inizierà una raccolta di firme sul Cavillo… Vedrai…

Poi cominciammo a parlare di quello che era successo. Neanche loro però avevano idea su cosa facesse ad Hogwarts Greyback e dove potesse essere Lestrange.

- Era ferito prima di attaccarti, comunque. Aveva una ferita da magia oscura, che l’ha indebolito… Il che è strano, molto strano - ha detto poi Harry - Io ho un auror dentro il castello… si tratta di Smith, il nuovo impiegato della biblioteca… quello che dà una mano alla Pince. Ma lui mi ha assicurato che non è intervenuto… e poi non dovrebbe usare magia oscura…

Oh, ecco chi era l’auror! E io che avevo fatto un milione di tentativi di individuarlo tra Karlsberg, Cooman e la Gufs. Smith… nome anonimo, persona anonima! Sì, in effetti ricordavo vagamente di averlo notato… un tipetto molto serio che spolverava in continuazione i libri… l’avevo scambiato per un aiutante bidello!... e non avevo pensato neanche vagamente a lui… Il mio sesto senso aveva fatto cilecca! Ma, poi, avevo un sesto senso? Francamente non ne sono troppo convinta…

 - Comunque Greyback non è entrato ad Hogwarts, presumibilmente, e si aggirava solo nel parco, verso la foresta proibita. Era debole, desideroso di sangue fresco, quando ha incontrato te e i ragazzi, e poi gli unicorni, probabilmente il suo obiettivo: tutti sanno che il sangue di unicorno ha proprietà curative per gli animali oscuri…

- Non voleva attaccare noi, quindi… - ho detto

- Penso di no - disse Harry Potter - voleva gli unicorno… sentiva il loro odore… Ma per sua sfortuna ha incontrato te e Leonard sul suo cammino…

- E anche quell’eroe di Cooman - ha aggiunto Hermione, ironicamente - Da come l’ha descritto la Skeeter, sembra che ti abbia salvato la vita… Scherzi a parte, c’è anche una taglia su Greyback: mille galeoni. Ti  saranno consegnati quanto prima, se vuoi drettamente sul tuo conto alla Gringott…

Beh, ero proprio fortunata. E quella sera, a letto (l’ultima notte in infermeria, me l’avevano promesso!), siccome non ne avevo bisogno, già pensavo a chi avrei potuto darli: a Lorna e Ryann, per comprarsi una bella casetta; un deposito vincolato, sempre alla Gringott per Deirdre e un altro a Patrick; a Charles, naturalmente; e a Seanna; un bel regalo a Rup, a Kyle… ah, naturalmente a Conan, a mio padre e a mia madre, ai nonni… e ai miei amici babbani, i Green; a padre O’Sullivan; un bel regalo a tutti i bambini… sarebbero bastati cinquemila galeoni?

 

- Guarda, vorrei spiegarti, Niamh… - mi ha detto, il giorno dopo, Cooman, poco prima di entrare in Sala Grande. Mi stava aspettando all’ingresso. Evidentemente era arrivato da tempo e aspettava che arrivassi.

- Dimmi pure, Jeremiah… ma non preoccuparti. Conosco la tipa e so che stravolge i discorsi… - mi ero stancata di lei. Era un’arpia!

- Sì, ti chiedo scusa… ma io le ho raccontato tutto! Compreso il fatto che voi due… tu e quel ragazzino… l’avevano già bloccato… Lei però questo nell’articolo non l’ha messo e ha esaltato me solo per sparlare degli auror… - mi confessò - Non so cosa fare… Ho parlato anche con Luna Lovegood e ho raccontato a lei l’intera storia…

Beh, almeno qualcuno avrebbe riportato fedelmente quello che ci era successo. Anche se il Cavillo non avevo lo stesso prestigio della Gazzetta. Quella Skeeter era proprio impossibile!

- Non so perché debba sempre parlare male di te… mi dispiace veramente… tu sei una bravissima insegnante… e sei bella… una bella persona… - ha corretto Cooman, diventando tutto rosso.

Che avesse del debole per me? E… mi sembrava sincero… non era d’accordo con la Skeeter?

Ma, poi… chissà perché quella giornalista da strapazzo ce l’aveva tanto con me?

 

- 4 alla conclusione. Gryback ci lascia (non uscirà più da Azkaban), ma le avventure di Niamh non sono finite... ci sono ancora in giro Lestrange e, un po' meno pericolosa, quella rottura di scatole della Skeeter... scommettiamo che prima o poi li incontrerà entrambi? Grazie a tutti e al prossimo mercoledì. S.

 

 

 

   
 
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