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Autore: Tatystories    16/11/2019    0 recensioni
Maya è una ragazza come tante che però deve fare i conti con una sedia a rotelle, con un vicino fastidioso e con una realtà celata nella sua memoria che si ripete fin dai tempi più antichi e che prevede la lotta del bene contro del male, di Madre Natura contro Caos e di cinque Elementi contro forze oscure e diaboliche. Passione, magia e mistero...
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La battaglia finale



Fuoco p.o.v.


Non deluderò Madre Natura, ma non lascerò che sia Terra a pagare il prezzo di questa guerra. È colpa mia se deve gestire un potere che non conosce, avrei dovuto raccontarle la verità e non nasconderle che il nostro legame andava oltre il semplice piacere. Io e lei siamo stati destinati ad essere un tutt’uno, siamo destinati a perderci l’uno nell’altro per salvarla da se stessa, per impedirle di fondersi nel suo stesso elemento. Quando è stata creata da Madre Natura Terra doveva essere diversa da noi Elelments. Terra non era destinata ad essere un guerriero volto a difendere il pianeta, ma l’anima di esso, il fulcro vitale, l’essenza primordiale. Io, Aria, Acqua ed Etere invece saremmo stati i guardiani protettori del pianeta, ma anche di Terra. La perdita di Etere ha cambiato le carte in tavola. Madre Natura ha ritenuto opportuno che Terra diventasse un Elements a tutti gli effetti, ma per farlo ha dovuto imbrigliare il suo potere fino a renderlo meno pericoloso possibile per l’esistenza del pianeta. Se Terra sprigionasse l’intera energia che possiede distruggerebbe tutto e tornerebbe il Nulla assoluto, lo stesso che Caos dominava prima che Madre Natura arrivasse a fecondare il pianeta. Per dominare questo immenso potere fu necessario che qualcosa controllasse Terra costantemente e per questo motivo nacquero i Protettori, ma quando le sembianze degli Elements divennero umane non furono più sufficienti nemmeno loro. La prima volta che Terra si svegliò sotto forma umana era una donna che riuscì con il suo potere a costringere un uomo a raccogliere la mela del peccato e da qui l’uomo divenne imperfetto e il suo libero arbitrio una condanna. Allora Madre Natura chiese il mio aiuto, capì da subito che era necessario legare Terra a qualcosa o meglio qualcuno di terreno e sfruttò il suo ardore per imprigionarla in un legame totalitario con me che avrebbe dovuto distrarla e indebolire almeno in parte la sua forza. Così accadde, ma altre conseguenze seguirono a questa decisione. Per Terra divenni un’ossessione, quasi un tormento. Non poteva vivere senza avermi accanto e ad ogni risveglio mi cercava per possedere il mio corpo e la mia anima. Io stesso ero pazzamente innamorato di lei, lo ero sempre stato anche quando eravamo semplice essenze, ma compresi che ben presto avremmo pagato lo scotto. Ogni volta che io e Terra consumavamo il nostro amore l’umanità veniva abbandonata a se stessa. Aria e Acqua nulla potevano poiché l’unica che aveva il potere di fermare l’effetto devastante dei Predonum, le spore che infuocano gli animi, era Terra che nel momento stesso in cui si univa a me rimaneva completamente indifferente mentre gli uomini si annientavano l’un l’altro ed io diventavo completamente succube della sua passione.
Questa volta però è stato tutto differente. Madre Natura ha percepito un pericolo diverso, più potente che mai, capace di distruggere l’intera umanità. Ha capito che il pericolo era di natura terrena, riguardava Terra più di chiunque altro e ha pertanto deciso che niente doveva distrarre Terra e soprattutto che era necessario restituirle le sue piene potenzialità anche a scapito della sua stessa vita. Ma io non lo permetterò! La amo a prescindere dal nostro legale e l’ho compreso in questa vita più che mai. Fin dal primo incontro, ancora prima di ricordare il nostro amore ossessivo, ho percepito un’affinità di spirito e l’ho desiderata fin quasi a non sapermi trattenere. Più passava il tempo più mi accorgevo che non ero attratto solo dal suo aspetto fisico, ma era la grinta, la determinazione, il coraggio, la spavalderia e anche le sue rispostacce che mi attiravano come una falena è attratta dal fuoco e nello stesso modo sapevo che mi sarei scottato perché Madre Natura mi aveva avvisato di starle alla larga, di non lasciarmi sopraffare dal desiderio, ma è stato quasi impossibile. La amo per quella che è stata e per quello che è oggi, la amo perché mi fa sentire vivo e umano e non solo un essere creato con l’unico scopo di difendere il pianeta da Caos. Sebbene essere un Elements sia un onore e un privilegio, con il passare dei secoli qualcosa è cambiato. Ho visto nascere la razza animale e poi quella umana, ho visto l’uomo amarsi, odiarsi e amarsi di nuovo. Ho visto lacrime per la perdita di un figlio o per la procreazione di esso, ho visto lacrime di gioia, di paura, di rabbia, di sollievo e di sofferenza… anche tutte insieme e ho invidiato tutto questo. Ben presto ho cominciato a desiderare una vita normale, fatta di piccoli gesti e soprattutto scandita da un inizio e una fine che non dipendessero dall’esistenza di Caos. Terra rappresenta questo, Terra, anzi Maya, rappresenta la possibilità di essere più umani e se a me questa possibilità non sarà concessa di certo voglio che a lei lo sia e pertanto la difenderò finché le forze me lo permetteranno e finché Madre Natura non me lo impedirà con la forza… E poi la lascerò libera di amare chi desidera.

Etere p.o.v.

Non posso credere che mio Padre abbia dato inizio alla battaglia finale senza consultarmi. l’ho pregato di attendere fino a quando non fossimo stati certi della fedeltà di Terra, il gesto di questa notte è stato certamente un segnale, ma ancora troppo debole per avere la certezza che sceglierà me piuttosto che nostra Madre e soprattutto che sceglierà me piuttosto che Fuoco.  A questo punto non posso più fermarlo e dovrò far capire a Terra qual è la scelta giusta o la ucciderà... oppure ucciderà me.
Sento la sua mano che mi afferra e strige forte la mia, la forza, il calore, l’energia che mi trasmette sono combustibile che mi accendono, mi infiammano. Corriamo verso il punto dove si concentrano i Predonum, Chicco ci guida, ma non sa esattamente dove andare. Io al contrario conosco esattamente dove si trova la breccia, appena al di là della cascata dove Terra mi ha salvato, dove mi ha dimostrato per la prima volta un interesse molto superiore al semplice affetto. Ricordo ancora le sue parole:

 
  • E ti ho salvato… diversamente mi sarei uccisa. Non avrei potuto perderti una seconda volta. Sei tutto per me.

Poi mi baciò. Un bacio casto e puro, non certo passionale e sfrenato come avrei desiderato. Ma ogni cosa a suo tempo. Quando avrà capito cosa ho da offrirle, quando Fuoco sarà stato sconfitto e umiliato, quando potrà usare il suo potere senza aver paura delle conseguenze sceglierà me e staremo insieme per sempre. Pregusto la sua bocca famelica, il suo seno voluttuoso, le sue mani avide e il calore della sua umanità avvolgere la mia umanità. Questi esseri così imperfetti sono pieni di difetti e assurdità, ma sono stati capaci di unire la carnalità dell’animale alla spiritualità degli elementi celestiali dando origine ad un’esplosione di sensi mai esistita prima d’ora. Ho giaciuto con molte donne, ognuna mi ha regalato magie diverse, ognuna ha esplorato il mio corpo umano donandomi piacere ed io a loro ho donato più di quanto avranno mai con un compagno, ma solo Terra era nella mia mente, solo Terra potrà soddisfare la mia brama di piacere e potere, solo Terra è la mia metà e solo con lei troverò la pace che cerco da tutta la mia esistenza.
Stringo la sua mano a mia volta, voglio che sappia che ci sono e sarò al suo fianco, anche se forse non il fianco che pensa in questo momento. Ce la farò, capirà e mi seguirà, sceglierà me perché il suo cuore porta da me. Me lo ha ripetuto tante volte.
  • Padre, mi senti padre. Parla con me.
È un tentativo, non so se funzionerà, ma ho la necessità di parlare con mio padre e capire come ha intenzione di agire.
 
  • Padre rispondimi.

Cerco di usare gli astri come legame tra me e Caos, le stelle non sono altro che corpi celesti che irradiano energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche, quindi un flusso di particelle. Sto cercando di usare questo flusso per comunicare con mio padre come se fossero dei cavi del telefono. Non è facile concentrarsi mentre tengo il passo di Terra ed Egida, ma è essenziale che io sappia cosa aspettarmi una volta alla cascata.
 
  • Padre, vi prego, rispondetemi! Ho bisogno di spiegazioni.
  • Figliolo!    
 
  •  Ditemi cosa succede? Perché avete dato avvio alla battaglia senza avvisarmi? E soprattutto senza aspettare che Terra fosse completamente dalla nostra parte?
 
  • Figlio ho visto il potenziale di Terra e a prescindere dal suo volere sarà dalla nostra parte, non avrà scelta. Portamela qui e al resto penserò io stesso.
 
  • Padre, non siamo soli, c’è un Protettore con noi e credo che tra poco ci raggiungerà anche Fuoco. È potente, molto più di quanto immaginassi. Dovremo fare attenzione anche a lui.
 
  • Figlio, fidati di tuo padre. Ho una sorpresa per tutti i tuoi nuovi amici… non avranno scampo!
 
  • Padre di cosa parlate?
 
  • Padre?
 
  • Padre?

La comunicazione si è interrotta. Di cosa parlava?
 
  • Etere! Etere!

Terra mi sta chiamando, devo fare attenzione.
  • Per favore puoi creare qualcosa che ci illumini? Non si vede nulla in mezzo a questo fogliame e per vedere da che parte proseguire abbiamo bisogno di un po’ di luce. Se ci fosse Fuoco…
Il resto della frase le muore in bocca. Si volta e con occhi preoccupati cerca nel buio dietro di noi qualche segnale della sua presenza, ma pare non ci abbia seguiti, forse Madre Natura l’ha punito per l’affronto ai suoi danni e non parteciperà alla battaglia. Mi spiacerebbe non affrontarlo, desidero mortificarlo davanti a Terra, ma sono anche consapevole della sua forza, l’ho provata questa stessa sera sulla mia pelle e non devo sottovalutarlo.
  • Provvedo subito.
Senza indugiare oltre su fantasie omicida attiro la luce di una tra milioni di stelle che illuminano questa notte di paura e la dirigo sopra le nostre teste. E luce sia mia dolcissima Terra.
La scena che si para davanti ai nostri occhi è agghiacciante. A qualche centinaio di metri da dove ci troviamo si possono distinguere senza ombra di dubbio almeno una cinquantina di Predonum che volano in circolo vorticosamente creando una sorta di imbuto intorno a qualcosa di imprecisato. Le ali sbattono così forte cha anche a distanza siamo investiti da un vento gelido e nauseabondo e le grida acute e stridule di quei mostri alati ci straziano le orecchie. Ho imparato a sopportare il loro olezzo e frastuono, ci sono cresciuto e per molto tempo ho pensato quello fosse il tutto. Per un tempo indefinito ho creduto che non esistesse altro oltre i confini della gabbia diamantata. Caos non mi ha da subito spiegato chi fossi, dove fossi e perché mi trovassi in quel luogo, ma quando conobbi la verità cominciai ad odiare Madre Natura e da allora covo vendetta.
  • Figlio mio è giunto il momento di raccontarti la verità. Non sono tuo padre e tutto quello che ci circonda è falso

Ero sconvolto da quella rivelazione. Non avevo altro che lui, era il mio giorno e la mia notte, madre e padre, amico, alleato e istruttore. Era l’unica presenza oltre a me in tutto quel nulla fatto di specchi e pietra. Il luogo dove vivevamo era splendido, pieno di ricchezza e lusso, comodità e stravaganze, sempre diverso, nuovo e sfolgorante ad ogni epoca. Tutto rispecchiava la vita che scorreva esternamente, se fuori era la preistoria noi vivevamo tra immensi laghi, foreste e vulcani. Se fuori era il Medioevo, banchettavamo in sale sontuose di castelli merlati. Se fuori era il Rinascimento noi eravamo circondati da opulenti lampadari e mobilio riccamente decorato. Era tutto finto, ma io credevo fosse reale. Erano gli specchi che mio padre aveva dislocato intorno alle sbarre che riflettevano dentro ciò che era fuori, era finzione, falsità, una vita riflessa. Caos mi spiegò tutto questo e il mio mondo fittizio crollò e la memoria tornò. Ricordai che mia madre, Madre Natura, mi aveva abbandonata e con lei i miei fratelli. Di loro avevo un ricordo vago, solo Terra era un’immagine indelebile. Immagine legata a sensazioni piacevoli, sensazioni che non sentivo se non pensando a lei. Ricordavo la lotta furiosa e sapevo di averla protetta e che lei avrebbe fatto lo stesso, ma non sapevo il motivo di quello scontro e perché io ero con lui e non gli altri. Caos allora mi rivelò tutto quello che non conoscevo. Mi disse che Madre Natura voleva impadronirsi del suo pianeta e per farlo aveva generato gli Elements: Terra, Fuoco, Acqua, Aria e per ultimo Etere che però si era rivelato debole e incapace di combattere. Per questo motivo Madre Natura lo aveva abbandonato e durante l’aspra lotta Caos lo aveva raccolto di nascosto, ma dopo la sconfitta non ebbe altra scelta se non quella di portarlo con se nella prigionia e crescerlo come un figlio. Con un incantesimo mi aveva rimoso la memoria per permettermi di crescere libero da pregiudizi, ma poi era arrivato il momento della verità e da quel momento in poi la mia esistenza si è sviluppata intorno ad un unico pensiero: vendicare mio padre, annientare mia Madre e riprendermi Terra. Sapevo che era perfetta e potente, la mia metà: io l’universo lei la terra. Dopo avermi rivelato la verità, Caos cominciò pian piano ad aggiornarmi su ognuno dei miei fratelli e mi permise anche di vedere delle scene dei loro combattimenti tramite la vista delle Sentinelle. Più li osservavo più li odiavo, fatta eccezione per Terra. In particolare odiavo Lukas perché vedevo come la guardava e come cercava di starle sempre accanto e notavo anche come lei lo cercava continuamente. In quel momento decisi che Fuoco sarebbe stato il primo che avrei eliminato. Quando finalmente sono giunto sul pianeta e ho cominciato a crearmi una copertura la voglia di cercare subito Terra è stata difficile da combattere, ma sapevo di doverla raggiungere pian piano perché si fidasse di me. Mi sono costruito un’esistenza che potesse attirare la sua attenzione. Un giovane artista di successo riconosciuto dalle maggiori testate del settore come il genio del secolo e inevitabilmente sulle copertine dei giornali scandalistici per le mie avventure vere, false e presunte. L’amicizia con il preside della scuola d’arte di Maya è stata la ciliegina sulla torta e l’incidente stradale che ha impedito al professore di presentarsi all’esame un piccolo trucchetto per accelerare i tempi. Sapevo già tutto di lei, conoscevo le sue abitudini, i suoi amici, i suo i gusti, quello che mangiava al mattino e la musica che ascoltava. Poi finalmente l’incontro al bar, non ha deluso le mie aspettative, non l’ha mai fatto, al contrario ha aumentato la mia voglia di possederla perché ogni sua cellula sprigionava sensualità e carnalità. Ho cercato di avvicinarmi a lei velocemente, saltando qualche passaggio, ma mi ha rimesso al mio posto e mi ha fatto capire che sa usare il suo libero arbitrio, anche sotto l’effetto della magia. Pian piano però ci siamo avvicinati sempre di più, fino a quando ha scoperto chi sono e a quel punto nulla ci ha più potuto separare. Terra mia ama, lei sostiene si tratti di un amore platonico, come quello tra fratelli e sorelle umane, ma io so che non è così. Io sento il suo cuore che pulsa, il suo sangue che scorre più veloce nelle vene quando le sono accanto, sento il suo desiderio di proteggermi. Questo è amore ma ora siamo giunti alla resa dei conti e dovrà scegliere.
 
  • Fermi!

È un urlo che ci raggiunge nel silenzio della notte. È la voce di Chicco che ci ha preceduti, corre molto più veloce di quanto pensassi, credo che il ragazzo non sia da sottovalutare. È già in cima alla cascata, mentre io e Terra, lei davanti a me, abbiamo appena iniziato la risalita.
 
  • Etere ferma immediatamente Terra!


Buona lettura da Tatystories
 
   
 
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