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Autore: ali04    01/12/2019    2 recensioni
Gli dei del Monte Olimpo raggiungono una piccola isola nel Mar Giallo per portare a termine una missione: ritrovare Eros, il dio dell'amore, rapito da Crono e dai Titani e nascosto tra i mortali.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lay2
 

 
12. Dodici
(δώδεκα)
 
 
 
La casa sulla scogliera aveva sempre attratto Baekhyun: le grandi vetrate, il vasto giardino, la vista mozzafiato. Tutto in quella casa gli piaceva.
Quando quel pomeriggio suonò alla porta, dentro di lui sperava avrebbe aperto Chanyeol, per evitare così di incontrare qualche altro membro di quella strana famiglia. Non voleva mettersi in imbarazzo e fare brutte figure, e non voleva nemmeno vedere nei loro occhi la tensione che la sua presenza in quella casa sembrava portare ogni volta.
Era già passato qualche minuto e ancora nessuno aveva aperto la porta. Baekhyun posò nuovamente il dito sul campanello, ma proprio in quel momento l’uscio si spalancò.
- Baekhyun, giusto?
Il sorriso di Lay lo accolse calorosamente e Baekhyun non poté fare a meno di ricambiarlo. Il ragazzo aveva un abbigliamento fuori dal comune: i pantaloni in pelle nera fasciavano le sue cosce muscolose, ma essendo corti, lasciavano scoperte le gambe toniche. Baekhyun notò subito il grande tatuaggio che il ragazzo aveva sul polpaccio sinistro: un grappolo d’uva. Inoltre, indossava una maglia a manica lunga leopardata, con un profondo scollo a V.
- Sì, ciao, sono qui per…
- Chanyeol - completò la frase Lay, facendolo entrare - Ci ha avvertiti che saresti venuto qui. Però devi aspettare qualche minuto, è in riunione con i suoi fratelli.
Baekhyun annuì e seguì Lay in salotto.
L’immagine della sera in cui Chanyeol lo aveva salvato dal mare e l’aveva portato lì per essere medicato, apparve vivida nella sua mente. Ora quella stanza non gli sembrava più sfocata e gli oggetti non erano doppi.
Sul divano, intenta a leggere, c’era Yeri. I lunghi capelli biondi le ricadevano sulle spalle e la pelle chiara spiccava grazie all’abbigliamento verde scuro.
La ragazza non si accorse subito di Baekhyun e girò pagina, permettendogli di notare il tatuaggio, raffigurante una freccia, che aveva sul dito.
Quando alzò gli occhi e incrociò quelli di Baekhyun, gli sorrise.
- Ehi, ciao, siediti.
- Grazie.
Baekhyun fu felice di accettare l’invito e si sedette sul divano, poco distante da Yeri, mentre Lay prendeva posto sulla poltrona accanto.
- Allora, come va? - gli chiese la ragazza.
Per sua fortuna, aveva trovato due dei componenti della famiglia che gli erano più simpatici. Non osava immaginare l’imbarazzo se gli avesse aperto la porta la severa Irene.
- Sto bene - rispose - Sono qui per fare una relazione.
- Chanyeol ce l’ha detto, per questo ora sta parlando con Suho e Kyungsoo. - spiegò Lay e subito Yeri gli lanciò un’occhiataccia.
- Beh, almeno voi fate cose interessanti all’università. - disse la ragazza, posando sul tavolino accanto al divano il libro che stava leggendo. Solo in quel momento Baekhyun si accorse che era un libro sulla caccia.
- Perché, tu non la frequenti? - le chiese Baekhyun e lei scosse la testa e sbuffò.
- Magari! Mi hai vista? Devo andare al liceo!
Baekhyun aprì la bocca per rispondere, ma qualunque frase gli morì in gola.
Che intendeva dire?  Un momento: ma non era gemella di Sehun?
- Ti hanno bocciata per caso? - chiese, ritenendola l’unica spiegazione sensata.
- Bocc… che?
- Bocciata? - ripeté Baekhyun e guardò Lay in cerca di aiuto, ma anche lui lo guardava confuso.
- Significa che non hai superato un anno e hai dovuto ripeterlo.
- Ah, no no. - rispose Yeri, ma poi notò lo sguardo confuso di Baekhyun - O forse era meglio se rispondevo di sì?
Baekhyun non sapeva davvero se ridere o scappare a gambe levate. Ma dov’era finito Chanyeol?
Yeri fece spallucce: - Il liceo non è male però, devo ammetterlo. Ho anche fatto amicizia, sai?
Baekhyun ridacchiò: - Mi fa piacere.
- Mi fanno sentire una specie di capo. Dici che è normale?
- Ehm…
- Anche Lay ha trovato lavoro! - esclamò poi, indicando il ragazzo con la fossetta, che fino a quel momento non aveva quasi aperto bocca.
Il diretto interessato sorrise: - Oh sì, vedo un sacco di persone lavorando lì.
- E che lavoro hai trovato? - chiese Baekhyun, incuriosito da tutto quell’entusiasmo.
- È un bar notturno, si chiama Gravity.
Baekhyun rabbrividì visibilmente: il Gravity? Era uno dei peggiori locali dell’isola. Non aveva affatto una bella fama e si diceva che girassero anche droghe, oltre che alcol a fiumi.
- Lo conosco, ma non so se sia…
- Piccolo sonnambulo!
La voce profonda di Chanyeol lo interruppe e, come se fosse stato seduto su una molla, Baekhyun scattò in piedi.
- Da quanto sei qui? - chiese il ragazzo alto, osservando attentamente gli altri due, come se potesse leggere nella loro mente.
- Ah, non da molto.
- Gli stavamo raccontando del nuovo lavoro di Lay - spiegò Yeri - Baekhyun conosce il posto.
- Sì, ma Baekhyun adesso è impegnato - disse Chanyeol e lo afferrò per un braccio - Andiamo in biblioteca, lì non saremo disturbati.
Baekhyun fece appena in tempo a salutare con un cenno della mano i due ragazzi, prima che Chanyeol lo trascinasse via.
 
***
 
La biblioteca era silenziosa e l’atmosfera di pace e tranquillità era la stessa delle volte precedenti in cui Baekhyun ci era stato. Una grande differenza però c’era, e spiccava a un lato del tavolo in legno: un computer portatile.
- Wow, e quello? - Baekhyun ridacchiò e indicò l’oggetto che, in quel contesto, stonava non poco - Sono abbastanza certo che l’ultima volta tu non sapessi cosa fosse (?) un computer.
Chanyeol sorrise e seguì Baekhyun, che si era seduto e aveva aperto il portatile.
- Spero tanto che tu sappia usarlo, perché io non saprei nemmeno da dove cominciare - disse in imbarazzo - L’ho comprato appena finite le lezioni, perché sapevo che a te sarebbe servito.
Baekhyun tolse gli occhi dallo schermo del computer, che si stava accendendo, e guardò Chanyeol.
- L’hai comprato apposta? Chanyeol, non dovevi!
Il ragazzo alto fece spallucce: - Però a te serve, perciò… Anzi, quando abbiamo finito portatelo via. Se Seulgi lo vede qui, nel suo prezioso tempio dei libri, mi trafiggerà con la sua lancia e ci sono andato vicino già troppe volte.
Baekhyun lo guardò in silenzio per qualche secondo, prima che la luce proveniente dallo schermo acceso lo distraesse: ormai aveva smesso di provare a far avere un senso a tutto ciò che usciva dalle labbra di Chanyeol.
Appena apparve la schermata del motore di ricerca, il ragazzo alto si sedette accanto a lui e gli si avvicinò.
- Ma è fantastico! - esclamò, con gli occhi enormi per la sorpresa.
- Una vera magia, eh? - disse ironicamente Baekhyun e, voltandosi, si accorse di quanto Chanyeol fosse vicino.
Poteva percepire il calore del suo corpo e sentire la scossa elettrica che passava tra di loro.
- Allora - digitò il titolo del quadro, per tentare di ritrovare il controllo - I cavalli di Nettuno.
- Non mi è mai piaciuto particolarmente il nome romano - commentò Chanyeol, mentre l’immagine del dipinto appariva sullo schermo - Meglio Poseidone.
- Mi trovi d’accordo - disse distrattamente Baekhyun, cercando informazioni sul dipinto - Non c’è molto qui, dice solo che è stato dipinto nel 1892.
- Ma perché sempre con la barba e i capelli bianchi?
- Eh?
Chanyeol puntò il dito sul dio Poseidone, ritratto nel quadro.
- Guarda, sempre un vecchio!
Baekhyun ridacchiò: - Beh, è un dio dell’antica Grecia. Ormai avrà i suoi anni.
- Non è vecchio! È un bel giovanotto.
- Ed è rimasto così dall’antichità?
- È immortale! - Chanyeol sbuffò e appoggiò la schiena sulla sedia - Non lo trovi irrispettoso?
- Perché? - chiese Baekhyun - Temiamo che Poseidone si offenda?
Chanyeol si imbronciò e borbottò parole a Baekhyun incomprensibili. Lo ignorò e tornò a concentrarsi sul dipinto, aprendo varie pagine e leggendo diverse informazioni. Dopo alcuni minuti, in cui si era quasi dimenticato dove fosse, tanto era concentrato, si voltò verso Chanyeol.
- Ho una notizia bella e una brutta.
- Inizia con quella brutta, ho già l’umore sotto le scarpe.
- Non ci sono molte informazioni su questo quadro - disse, indicando le poche parti davvero interessanti - Anche con una biografia dell’autore non verrà comunque una relazione degna di essere chiamata tale.
- Ahi, questo è un problema. E la bella notizia?
Baekhyun sorrise: - Che potremmo concentrarci sul dio Poseidone e tu sembri essere un grande esperto.
Chanyeol scoppiò a ridere:- Davvero possiamo farlo?
- Beh, sì. Altrimenti preparati a un’insufficienza.
- No no, non avremo nessuna insufficienza! - esclamò Chanyeol e strofinò le mani l’una contro l’altra - Da cosa iniziamo?
- Da te che mi aiuti a mettere insieme le informazioni sul quadro, tanto per cominciare. - disse Baekhyun, e rise vedendo l’espressione delusa di Chanyeol.
Nonostante le poche informazioni, lavorarono un’intera ora per radunarle, riorganizzarle e scriverle. Le dita di Baekhyun volavano velocemente sui tasti e il loro ticchettio era spesso l’unico suono presente nella stanza. Chanyeol lo guardava incantato, facendo scorrere lo sguardo dalle dita alla pagina bianca, che si riempiva di parole.
- Caspita, è incredibile. Vi siete evoluti così tanto…
Baekhyun aggrottò le sopracciglia, ma non fece commenti.
Quando anche l’ultima parola fu scritta, si stiracchiò e fece dei movimenti con il collo irrigidito.
- Okay, la parte più noiosa è fatta.
- Stai bene? - gli chiese Chanyeol, osservandolo serio.
Baekhyun arrossì e smise subito di muoversi: - Sì, sono solo stato nella stessa posizione per troppo tempo.
- Vuoi che…
- No - rispose prontamente, anche se non era certo di quale sarebbe stata la domanda - Ora ho bisogno che tu dia libero sfogo a tutta la tua conoscenza sul dio Poseidone.
- Dillo di nuovo.
Baekhyun si voltò a guardarlo, confuso: - Come?
- Dillo, dai.
- Cosa? Conoscenza? Poseidone?
- Sì, ancora.
- Poseidone.
Chanyeol sospirò: - Mi piace sentire come lo dici.
Il viso di Baekhyun andò a fuoco e si alzò di scatto dalla sedia: - Puoi essere serio? Dobbiamo lavorare!
Chanyeol alzò le mani in segno di resa: - Scusami, ma dove stai andando?
Baekhyun, che si era già avviato verso gli scaffali colmi di libri, si bloccò: - Cerco dei libri sul dio Poseid… quello lì.
- Non è necessario - disse Chanyeol - Ti dico tutto io.
- Ma non puoi sapere tutto.
- Sì, invece.
- No, invece - protestò Baekhyun - È impossibile. Non voglio che ci sfugga niente.
Chanyeol sembrò titubare ancora, ma poi si arrese: - D’accordo, come preferisci, Baek.
- Hai dei libri sull’argomento? Non sono tutti in greco antico, vero?
- No, ci sono anche in sumero, arabo, etrusco, latino, antico persiano,  gallico e cinese antico.
Baekhyun spalancò la bocca per la sorpresa e la confusione: - E il coreano?
Chanyeol sorrise, trattenendo a stento una risata: - Terzo scaffale.
Dopo aver alzato gli occhi al cielo per l’irritazione, Baekhyun si avviò verso lo scaffale che gli era stato indicato. I libri, in quelli accanto, erano davvero tutti scritti in lingue a lui sconosciute. Anzi, non sapeva nemmeno distinguerle l’una dall’altra.
Appena riuscì a leggere i titoli dei volumi, si fermò e iniziò a cercare.
Quella biblioteca era davvero particolare: c’erano letteralmente solo libri che parlavano di antica Grecia!
Miti greci, profezie, storie sugli dèi… Baekhyun prese un libro dallo scaffale e lo aprì su una pagina casuale. Dopo una rapida occhiata, lo sguardo si fermò su una frase in particolare:
“Ares è il più affascinante e bello tra gli dèi dell’Olimpo, ma per questo motivo è spesso in lite con Apollo, convinto di essere lui il più bello”.
Baekhyun aggrottò le sopracciglia e voltò pagina.
“Il dio Efesto lo si può trovare spesso nella sua fucina, dove lavora a nuove invenzioni insieme ai ciclopi. Nonostante sia brutto e deforme, è incredibilmente muscoloso e forte. È in grado di sollevare enormi pesi senza troppa difficoltà”.
- Ehi, ti sei perso?
La voce di Chanyeol, apparso accanto a lui, lo fece sussultare, tanto che il libro gli sfuggì di mano. Il ragazzo alto si piegò per raccoglierlo.
- Che stavi facendo?
- Io… cercavo libri sul dio Poseidone - rispose Baekhyun, odiandosi per il tremito della sua voce - Anzi, tieni e aiutami.
Detto ciò, afferrò ogni libro che recava il nome del dio, totalmente a caso, e li diede a Chanyeol. Tra le braccia del ragazzo alto la pila aumentava sempre di più.
- Non ci serve tutta questa roba, Baek.
- Ecco, iniziamo da questi. - rispose l’altro, ignorandolo.
Quando tornarono al tavolo, Chanyeol lasciò cadere la pila e i libri si sparsero su tutta la superficie.
- Iniziamo a leggere, poi quando troviamo qualcosa di interessante ci confrontiamo.
Chanyeol sbuffò, ma non oppose resistenza e, preso un libro, si sedette a leggere.
Anche Baekhyun si sedette con un libro aperto davanti agli occhi, ma aveva badato bene di essere il più lontano possibile da Chanyeol.
Lui gli aveva lanciato un’occhiata confusa, ma Baekhyun aveva evitato di incrociare il suo sguardo, fingendo di essere già immerso nella lettura.
Quel libro parlava della nascita del dio Poseidone, di come il padre Crono lo avesse ingoiato da neonato e di come il fratello Zeus lo avesse salvato.
Baekhyun scorse velocemente le pagine dove si parlava della battaglia contro i Titani e della divisione di cieli, mare e inferi tra i tre fratelli. Si fermò quando trovò un capitolo sulle caratteristiche di Poseidone e una sua immagine.
La prima cosa che Baekhyun notò fu che era davvero sempre ritratto come un uomo di mezza età, con capelli lunghi e barba.
La seconda cosa che notò, invece, fu…
- Il tridente! - esclamò e guardò Chanyeol, che in quel momento stava alzando lo sguardo dalle pagine a una lentezza estenuante.
- Cosa?
- È come il tuo tridente! Guarda. - Baekhyun voltò il libro, per fargli vedere l’immagine.
Chanyeol boccheggiò: - I-il mio c-cosa? N-non capisco. I-il mio…
- Tridente - Baekhyun alzò gli occhi al cielo e ridacchiò - Quello enorme che hai tatuato sulla schiena.
Chanyeol lasciò andare un lungo sospiro di sollievo, che fece alzare un sopracciglio a Baekhyun.
- Ah, già. Parlavi del tatuaggio.
- E di che altro avrei dovuto parlare?
Chanyeol fece spallucce e posò il mento sul palmo della mano, mentre tornava a dare tutta la sua attenzione al libro.
Baekhyun sospirò e prese a leggere ciò che era scritto nella pagina accanto all’immagine.
“Poseidone è il dio del mare, dei fiumi, dei laghi, delle alluvioni, dei maremoti e dei terremoti. Il suo simbolo è un tridente, arma che usa per combattere. I suoi animali sacri sono il delfino e il cavallo.
Poseidone vive principalmente in acqua, dove è imbattibile. Il mare è il suo regno e combattere nelle profondità marine per lui non è di nessuna difficoltà. Inoltre, non ha bisogno di riprendere fiato, ma può respirare tranquillamente sott’acqua”.
Baekhyun alzò leggermente gli occhi e guardò Chanyeol, che teneva lo sguardo fisso sulle pagine, ma sembrava annoiato. Si alzò dalla sedia e si spostò, per sedersi accanto a lui.
- Qui dice che i suoi animali sacri sono i cavalli. Potremmo scriverlo, visto il quadro.
Chanyeol sembrò risvegliarsi dal suo stato di torpore e sorrise.
- Sì, è un’informazione importante.
- D’accordo - Baekhyun riprese il computer e scrisse, osservando Chanyeol con la coda dell’occhio.
Le parole del ragazzo alto gli rimbombavano nella mente con così tanta intensità, da non permettergli quasi di concentrarsi.
 
- Sono sicuro di passare le selezioni perché sono un campione nel nuoto.
 
- In acqua non mi batte nessuno.
 
- Annegare, io?
 
Chanyeol che resisteva sott’acqua quaranta minuti. Chanyeol che era sempre in mare quando lui stava per annegare. Chanyeol che non rimaneva bagnato più di qualche secondo.
Chanyeol che faceva goal da una posizione impossibile.
Chanyeol che aveva due fratelli.
Chanyeol che viveva in mare.
- Non mi sembra sia venuta male, che ne dici? Baekhyun?
Il ragazzo fermò le dita sulla tastiera e si voltò verso Chanyeol, che stava sorridendo divertito.
- Ehi, a che stavi pensando?
- A niente, io… - Baekhyun spostò le dita dalla tastiera e rilesse le ultime cose che aveva scritto. Nonostante avesse avuto la testa da un’altra parte, aveva scritto cose di senso compiuto.
- Va bene così. Adesso dobbiamo stampare. Immagino tu non abbia una stampante.
- Immagini bene.
- E nemmeno una chiavetta USB.
Chanyeol ridacchiò: - Chiavi ne ho, ma che devi farci?
Baekhyun trattenne a fatica una risata: nonostante avesse la mente colma di dubbi e informazioni, l’ignoranza di Chanyeol per quanto riguardava l’era moderna non poteva non divertirlo.
- Lascia stare. Hai detto che posso portare via il computer.
- Sì.
- Allora stamperò io a casa.
Detto ciò, lo chiuse e si alzò dalla sedia, cercando con lo sguardo le sue cose.
- Vai già via? - chiese Chanyeol, alzandosi a sua volta.
- Sì, noi… abbiamo finito, no? - rispose Baekhyun, sentendosi improvvisamente in imbarazzo. Allungò una mano per afferrare il suo quaderno degli appunti, ma Chanyeol fu più veloce, e lo allontanò da lui.
- Aspetta, non andare via.
I due ragazzi si guardarono, senza che nessuno dei due avesse il coraggio di dire qualcosa. Alla fine, fu Chanyeol a parlare.
- Sei diventato improvvisamente strano.
- Non è vero. - ribatté Baekhyun, abbassando lo sguardo.
- C’è qualcosa che non va? Ho detto qualcosa di sbagliato?
Baekhyun fece un passo indietro, ma era bloccato dal tavolo.
- No, non hai fatto niente di male. Sono solo… sono confuso.
- Riguardo a cosa?
- A te. - rispose, ma la sua voce era stata così lieve che Chanyeol non aveva capito.
- Come?
- Devo andare a casa, Chanyeol. - disse poi Baekhyun, provando a far spostare l’altro, che però gli bloccava la strada.
- Se c’è qualcosa che non va, devi dirmelo.
- Oh beh, tu non mi dici mai niente, perciò…
Chanyeol sembrò ferito da quella risposta, ma si riprese in un attimo: - Va bene, hai ragione. Però voglio che tu ti senta libero di essere sincero con me.
- Dovrebbe essere una cosa reciproca, Chanyeol - senza rendersene conto, Baekhyun aveva alzato la voce - Io dico le cose a te e tu le dici a me. Sincerità e fiducia, è su questo che si basano le relaz…
Arrossì di colpo e, con tutta la forza di cui disponeva, spinse via Chanyeol, che per sua fortuna non oppose più resistenza.
- Su cui si basano le relazioni?
- Le amicizie - si corresse Baekhyun e, fatto il giro del tavolo, prese il suo quaderno - Siamo amici, no?
Chanyeol ridacchiò, con tono seccato: - Amici? Sì, forse prima. Ma credo che ormai siamo andati un po’ più in là dell’amicizia, non credi?
- Solo perché mi hai baciato?
- Tu mi hai baciato!
Baekhyun imprecò e si affrettò a raggiungere la porta, ma Chanyeol fu nuovamente più veloce e la bloccò con la mano.
- Dovremmo parlarne.
- Prima voglio che tu sia sincero con me. - ribatté Baekhyun.
La sua mente non faceva altro che ripetergli che era impossibile, che si stava immaginando tutto, che non erano in un film.
Ma tutte quelle prove… e se gli avesse semplicemente detto qual era il dubbio che lo attanagliava?
No, l’avrebbe preso per pazzo e addio Chanyeol.
- Vuoi che sia sincero? Vuoi la verità? - chiese Chanyeol - Va bene, ti accontento. Mi piaci, Baek. Mi piaci così tanto che mi sembra di camminare a un metro da terra. Mi piaci così tanto che ho passato l’ultima mezzora a leggere un libro noiosissimo su Poseidone, tutto sbagliato oltretutto, solo per farti piacere. Mi piaci così tanto che sto rimandando un compito fondamentale e ho litigato con i miei fratelli poco fa per questo, ma non me ne importa niente. Mi piaci così tanto che mi fai essere debole e io non lo sono mai, non posso esserlo. Ma nemmeno di questo mi importa qualcosa. Vuoi che siamo amici? No, te lo scordi che io sia tuo amico, Baek. Mi piaci troppo perché io possa essere solo questo per te.
Baekhyun aveva ascoltato tutto a bocca aperta, incredulo di fronte a quella che aveva tutta l’aria di essere una dichiarazione d’amore.
Lo era? Eccome se lo era!
- Io… non intendevo che dovevi essere sincero su questo. - disse, quasi bisbigliando.
Chanyeol sbattè le palpebre, confuso: - Ah no?
- Eh no.
Baekhyun sorrise, per poi scoppiare a ridere. Chanyeol rimase interdetto, ma non passò molto prima che iniziasse a ridere anche lui.
- La mia intenzione non era farti ridere, ma… - iniziò a dire il ragazzo alto, ma le sue parole furono interrotte dalle labbra di Baekhyun, posate sulle sue.
Si era alzato sulle punte dei piedi e gli aveva preso il viso tra le mani, lasciando cadere a terra il quaderno.
Chanyeol aveva subito ricambiato il bacio, avvolgendo le braccia intorno ai fianchi di Baekhyun e facendolo avvicinare a sé.
Il bacio sembrò durare all’infinito, ma improvvisamente Baekhyun lo interruppe.
- Adesso ti ho baciato io. - sussurrò, facendo ridere Chanyeol.
Poi si piegò velocemente per prendere il suo quaderno e sgusciò via, senza dare al più alto il tempo di fermarlo.
Chanyeol sistemò i libri, che avevano usato per la ricerca, come un automa: gli sembrava di essere in una bolla. Forse era quella la sensazione che i mortali provavano quando erano sott’acqua.
 
***
 
Stavano cenando intorno al grande tavolo della cucina.
Nonostante spesso avrebbero preferito saltare i pasti, quei corpi mortali avevano bisogno di nutrimento.
Improvvisamente, un forte urlo interruppe il loro vociare e, come una furia, Seulgi entrò nella stanza.
- Cos’è questo? - chiese, tenendo con solo due dita un oggetto. La sua espressione esprimeva disgusto e tutti si guardarono tra loro, confusi.
Chanyeol sospirò e si preparò mentalmente a una litigata che, sperava, si sarebbe conclusa con una scazzottata, vista tutta l’adrenalina che sentiva di dover scaricare.
Baekhyun si era dimenticato il computer.
 
 
 
Dioniso è spesso rappresentato vestito con pelle di pantera o leopardo. È il dio del vino, delle feste, delle droghe e dell’estasi.
 
Artemide è la dea della caccia e degli animali.
 
L’arma prediletta di Atena è una lancia.

 
   
 
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