Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: Valenicolefede    05/12/2019    5 recensioni
L’uomo la guardo’ con lo sguardo più sprezzante che poteva avere e le disse:
“Pensi che abbia paura di morire? Sappi che la mia vita non vale un granchè, e la tua? Sei disposta a rischiare la tua vita e la loro?” Kaori rimase profondamente scossa di fronte a quelle parole, tutto si sarebbe aspettata ma mai una risposta simile.
Quell’uomo non aveva paura della morte. E lei? Lei ne aveva? Oh eccome se ne aveva, ma non avrebbe mai avuto dubbi su chi avrebbe preferito dare speranza, non a lei no, ma ai 2 uomini più importanti della sua vita.
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ryo si svegliò che era quasi sera.

Aveva dormito tutto il giorno dopo che Doc e Saeko se ne erano andati. La notizia più brutta della sua vita aveva irrotto come un fiume in piena, e l’aveva fatto sprofondare nello sconforto più totale. 

Decise che era ora di alzarsi finalmente da quel letto, quindi vi sgusciò fuori lentamente per evitare il più possibile che la testa gli giocasse brutti scherzi. Si diresse verso la porta appoggiandosi ogni tanto alle pareti della stanza, e quando fu fuori sapeva benissimo da chi andare a fare visita. 

Entrò silenziosamente cercando con gli occhi la sagoma del suo amico nella penombra della stanza. Mick era lì supino con gli occhi chiusi, quasi pareva dormisse, ma Ryo sapeva che in realtà era sveglio e probabilmente lo stava aspettando. Prese una sedia e si sedette vicino al suo compagno di bevute. 

Rimasero in silenzio per un tempo che parve interminabile, ognuno immerso nei suoi pensieri. Pensieri che riconducevano entrambi ad un'unica persona: Kaori.

Ad un tratto Mick aprì gli occhi, e fu lui a spezzare quel pesante silenzio.

“E così c’è riuscita.”

Ryo non sapeva cosa rispondere, si sentiva svuotato. Sperava di poter trovare un po’ di conforto da Mick, ma in realtà, sapeva che anche lui soffriva. Per quanto il cuore dell’americano appartenesse a Kazue, una parte di lui l’avrebbe sempre amata. Di questo ne era quasi certo.

“E’ riuscita a farci fessi entrambi!”continuò l’americano prima di scoppiare in una risatina isterica, per poi ritornare a guardare il soffitto in modo serio.

Ryo, che non aveva ancora aperto bocca, continuava a guardare dalla finestra il sole che ormai stava tramontando.

“Sai Ryo, non pensavo facesse così male. Non fraintendermi, amo Kazue, ma Kaori è stata la prima donna a far battere questo cuore di pietra, e se non fosse stato per lei non mi sarei mai salvato dalla Polvere degli Angeli. Era la mia migliore amica, e una parte di me l’amerà sempre. Ma un mondo senza di lei? Alla fine era il collante che teneva uniti tutti noi”.

A quelle parole lo sweeper si alzò velocemente dalla sedia, senza badare troppo al capogiro che ne seguì. Voleva uscire il prima possibile da quella stanza. Non sopportava sentire parlare al passato della donna che amava.

Senza degnare di uno sguardo il suo amico si avviò verso la porta. Andare da Mick alla fine l’aveva fatto solo più deprimere. 

Pessima idea pensò.

Prima che uscisse dalla stanza la voce di Mick lo fece fermare.

“Saeko mi ha detto che stanno facendo ancora  ricerche nella zona dell’esplosione, e che non smetteranno fino a ché non avranno delle prove concrete. Tu credi che possa essersi salvata, Ryo?”

Attese qualche secondo prima di rispondere a quella domanda a cui nemmeno lui riusciva a dare una risposta. 

“Non credo nei miracoli, lo sai”

 E con passo svelto se ne andò. Doveva fuggire da quella scomoda conversazione. 

Quando ritornò nella sua camera sentì le gambe farsi molli e si lasciò cadere a terra. Per la prima volta Il Giustiziere di Shinjiuko versava lacrime, lacrime di dolore.


Alle prime luci dell’alba, nella Baia di Tokyo...

“Allora nessuna novità?”

“No Ispettrice Nogami. I sommozzatori hanno perlustrato tutto il perimetro dove è avvenuta l’esplosione ma non hanno trovato nulla”.

“Maledizione! Dove sei Kaori? “pensava Saeko scrutando l’orizzonte. 

“So che sei ancora viva, lo sento. Continuate a cercare!!!”.


Intanto a Choubohantei le prime luci del mattino filtravano dalle persiane, andando a colpire con i loro caldi raggi il viso delicato e profondamente assonnato di Kaori.

A quel lieve tepore la ragazza aprì lentamente gli occhi osservando per la prima volta, da quando aveva ripreso i sensi, la stanza che la ospitava. L’ambiente attorno a lei era molto semplice, con un arredamento davvero spoglio e minimal. A parte l’affascinante dottore che l’aveva visitata la sera prima, e che era rimasto vicino a lei assicurandosi che consumasse la cena, non aveva visto nessun altro. Possibile che non ci fosse nessuno oltre a lei?

Voleva tanto scoprire cosa celasse quella casa a lei ancora misteriosa,  ma si rese presto conto che alzarsi da quel letto le risultava ancora impossibile. La ferita al fianco sinistro le doleva incredibilmente, e anche se non era più attaccata a nessun macchinario, sentiva le gambe ancora tremanti. Cercò di mettersi in posizione seduta, ma non poté far a meno di emettere un piccolo verso di dolore. 

“Sarebbe saggio che te ne stessi sdraiata a letto” fece ad un tratto una voce maschile. 

Kaori con una smorfia di dolore sul volto guardò in direzione del suo interlocutore. Se ne stava a cavallo della porta, quasi avesse timore a farsi vedere. 

Il tono con cui lo sconosciuto le si era rivolto non le piacque per nulla, tant’è che gli rispose per le rime 

“Se qualcuno si degnasse di farsi vedere ogni tanto..!”

L’uomo nascosto nella penombra fece un sorriso constatando il caratterino tutte pepe della ragazza, e le si avvicinò. 

Kaori, che si era nel frattempo si era nuovamente  sdraiata, poté vedere chi fosse e rimase molto sorpresa di trovare davanti a se un ragazzo, probabilmente poco più che trentenne, anche se il suo aspetto gli conferiva qualche anno di più. In mano teneva un vassoio con una tazza di latte caldo e dei biscotti. 

“Tu chi sei? Dove sono? Sei tu che mi hai salvata?” gli chiese.

“Ma quante domande. Onestamente non sono tenuto a darti tutte queste spiegazioni. Ti basti sapere che la tua salute è al sicuro. Il dottor Matsuda è un ottimo medico, e tornerà a farti visita in giornata.”

“Perché questa situazione suona tanto come una reclusione bella e buona?!” 

L’uomo fu divertito da quell’affermazione.

“Una reclusione eh? Molto divertente!! 

No, per ora considerati mia ospite, ma vedi di non allargarti troppo col tuo caratterino. Non mi piacciono le persone troppo curiose e invadenti. Comunque, se ci tieni tanto a saperlo, sono stato io a trovarti sulle rocce dell’isola.”

“Allora immagino di doverti dire grazie” Kaori cominciava a trovarlo parecchio irritante.

“Se proprio vuoi” rispose l’altro con tono del tutto disinteressato. “Ora vedi di startene lì buona, la colazione è sul comodino.” e si incamminò verso la porta.

“Aspetta, dimmi almeno come ti chiami o la buona educazione non è di casa?”

Si, decisamente non lo sopportava. Ma chi si credeva di essere pensò. Anche se doveva essergli grata per averle salvato la vita, non aveva nessun diritto di trattarla in quel modo!

“Mi chiamo Toshio. Ah, e non disturbarti...il tuo lo so già. Me l’ha detto il dottore”.

Ed uscì dalla stanza.

Kaori non ci vedeva più dalla rabbia. Se avesse avuto la forza gli avrebbe scatenato addosso il martello più pesante che avesse con su scritto “MALEDUCATO DELL’ANNO!!

Stizzita da quella conversazione si rimise lentamente seduta per mangiare qualcosa, dopotutto il suo stomaco reclamava cibo. Prese in mano la tazza di latte fumante e ne bevve un sorso, constatando immediatamente l’effetto rilassante e calmante. 

Non le piaceva starsene ferma, per di più costretta a letto, ma per adesso non vedeva altra soluzione. Finché non avesse recuperato le forze per uscire da quella camera, avrebbe fatto come il dottore le ordinava.  

L’unica cosa che sperava con tutta se stessa, era di vedere il meno possibile il padrone di casa.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Valenicolefede