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Autore: AlekHiwatari14    06/12/2019    0 recensioni
Questa è la storia di My Hero Academia vista sotto un altro punto di vista. Ecco a voi una What if insolita con la "variante" immessa nella storia principale, una variante che potrebbe cambiare sotto molti aspetti la storia dei nostri protagonisti, una variante di nome Rin Aizawa.
In fondo... questa non è una storia normale, ma la storia degli eroi più grandi che il mondo abbia mai conosciuto.
Se volete sapere come sarebbero andate le cose se ci fosse stata la variante, allora questa è la storia che fa per voi.
BUONA LETTURA!
***
[ATTENZIONE : Cambio rating da giallo ad arancio per eventi che partiranno dal capitolo 26! Eh si! La situazione si scalda ragazzi! ]
{IL PERSONAGGIO SORPRESA È GIÀ PRESENTE, MA SARÀ EFFETTIVO NEL 65.}
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 53

E' sera e l'argentea non riesce a far a meno di fantasticare nella sua mente riguardo al cinema. Quelle emozioni e quelle sensazioni sono state talmente avvolgente che la voglia è rimasta.
La sua mente naviga, pensando gli scenari più sconci, ma scuote la testa cercando di allontanare quei pensieri.
"Porca misera. Questa, Bakugou, me la paga!" Si alza dal letto. Non vuole starsene in camera. Va a sgranocchiare qualcosa al piano di sotto, quando sente Kaminari e Mineta parlare.
"E chi se lo aspettava."
"Eh già! Abbiamo fatto bei acquisti online."
"Già! Sono pienamente soddisfatto delle compre. Dobbiamo solo attendere l'arrivo." Continua il biondo, seguito dal nanerottolo: "E' davvero una bella fortuna che Bakugou ti abbia dato il PC. Che poi non ho capito come ha fatto a beccarsi il virus."
"Guardava roba porno-bondage. Secondo me è attratto da quella disciplina."
"Bondage, eh?" Pensa Rin avendo una sottospecie di lampadina che le si accende nella mente. Fa due conti e
comprende come agire.
Quale modo migliore di vendicarsi con Bakugou se non utilizzare la tentazione contro di lui?
Così non perde tempo ad entrare in cucina e avvicinarsi ai due, attirando l'attenzione: "Ragazzi."
"Aizawa?!"Chiamano i due, sperando che lei non li abbia sentiti, ma l'argentea va subito al sodo avvicinandosi a loro: "Ho sentito i vostri discorsi e sarei curiosa di sapere di più sull'argomento."
"Di quale argomento parli?" Mineta fa il finto tonto, mentre Denki tenta di deviare:"Già, stavo solamente facendo uno spuntino. Non parlavamo di nulla di..."
"Avete detto che a Bakugou piace il bondage, giusto? Posso sapere di cosa si tratta?" Sorride lei maliziosamente, mentre l'elettrico tenta ancora una volta di non farla entrare nei loro discorsi perversi: "Non credo che tu possa capire."
Vedendo che non vogliono per niente aiutarla, la ragazza sospira e trova un'altra via. Si avvicina ai due, mettendo il braccio destro sulla spalla di Kaminari e il sinistro su quella di Minoru, per poi fare una proposta indecente: "Se mi aiutate, vi regalo la mia biancheria usata."
"Biancheria usata?"
"Parli di mutande e roba del genere?"
"Si, avrete tutto ciò che volete, ma ho bisogno di informazioni. Chi meglio di voi due porci può saperlo?"
"Ehi, guarda che noi non siamo pervertiti."
"Si, ma sicuramente ne sapete meglio di me. E poi avrei un leggero conto in sospeso con Bakugou. Se è come penso, mi divertirò un bel po'."Pensa ad alta voce lei, insospettendo l'elettrico: "Divertirti?"
"Devo fargliela pagare per avermi messa in ridicolo. Ditemi, com'è questo bondage?"
"Dovrebbe essere una cosa in stile tortura se non sbaglio." Tenta di ricordare il biondo, ma il nanerottolo si intromette: "No, aspetta, era legata e inbavagliata..."
"Non era col frustino?" Chiede l'altro perplesso, illuminando l'argentea.
"Avete detto frustino? Adesso si che si ragiona!" Afferma lei, sfogiando un ghigno malefico che fa tremare i due. Si abbracciano, mentre Kaminari fa notare: "Aizawa, l'aurea malvagia che emani non promette nulla di buono."
"Vi darò tutte le mie mutande usate che volete, ma spiegatemi tutto per filo e per segno."
I due la trascinano in camera dell'elettrico, dove iniziano a documentarsi sull'argomento.
Il sorriso sadico della ragazza si manifesta in viso. Ha un piano in mente e vuole attuarlo il più presto possibile.
Venuta a conoscenza del bondage, che solitamente Bakugou controlla sul suo computer, l'argentea vuole rendere quel suo desiderio vivo.
Va in camera del biondo, con quel sorriso subdolo e con in mente chissà quali piani.
Apre la porta e lo vede lì, che cerca di ultimare gli ultimi ritocchi prima del grande giorno dell'esame. Ha tra le mani quei suoi guantoni a forma di granata che ha appena finito di completare.
Sentendo la porta aprirsi, si volta verso di lei.
"Huh?! E tu che ci fai qui?"
"Sono venuta a romperti le scatole."
"Sono impegnato ora. Passa più tardi, bastarda!" Aggiunge lui, alzandosi e mettendo da parte quei suoi guantoni granata.
L'argentea è troppo presa dal volergliela far pagare. In fondo non gli è ancora scesa giù il fatto che lui l'ha presa in quel modo l'altro giorno in classe. Si sente ancora presa in giro e umiliata e non può non utilizzare finalmente la sua vendetta.
Si siede sul letto, provocandolo con lo sguardo.
"Kacchan..."
"Che diamine vu..?"
"Ti sfido!" Interrompe lei, mentre lui si volta e la vede lì seduta.
L'esplosivo inizia ad avere le idee confuse.
"Mi sfidi? E a cosa che non stiamo nemmeno scommettendo nulla?"
"Tanto lo so che non hai il coraggio di farlo."
"Fare cosa?"
Con occhi maliziosi, la ragazza lo fissa per poi sorridere e provocare:"Ti sfido a scoparmi."
Quelle parole intrigano il biondino. La osserva con lo stesso sguardo dell'argentea per poi chiedere: "Cos'è? Un invito o una provocazione?"
Si avvicina a lei, mentre questa si alza e va da lui. Ha le mani dietro di sé, mentre avvicina le labbra baciandolo.
Si blocca e lei risponde: "Entrambe, ma voglio che tu faccia una cosa particolare per me."
"Huh?" Farfuglia lui non capendo a pieno ciò che ha in mente.
"Sai, ho visto che ti intriga e non sei l'unico."
Lui ancora non capisce e, irritato, continua:"Ehi, parla chiaramente! Mi intriga cos...?"
Viene bloccato da quell'avvicinarsi della ragazza al suo orecchio.
"Bondage. Ti dice nulla?" Sussurra lei per poi allontanarsi e vedere chiaramente il suo stupore.
"Huh?! E tu che diamine..?" Tenta ancora di dire, quando lei  caccia le manette e ordina: "Legami!"
Lui, conoscendola, si rende conto che c'è qualcosa sotto. Sa che non si farebbe mai legare se non ci fosse un tranello o una trappola. Incrocia le braccia e domanda:"Dov'è il trucco?"
"Huh?!" Mormora lei, mentre lui dice chiaramente:"Guarda che non sono un idiota! "A te non piace essere legata. Quindi, dov'è il trucco?"
"Non c'è nessun trucco. Voglio solo provare qualcosa di nuovo. Tutto qui." Rassicura lei, con quel sorriso che inizia a confondere il biondino, ma allo stesso tempo lui rimane scettico.
"Scordatelo! Non ti lego."
"D'accordo." Afferma lei, andando verso la porta.
Quel comportamento lo insospettisce. Non sa che sta cadendo in pieno nella trappola dell'argentea.
"Ehi, adesso dove vai?"
"Visto che tu non vuoi provare, vado a Shocchan. Lui mi accontenterà sicuramente."
"Huh?!"
"Sinceramente, pensavo avessi le palle di fare determinate cose. Sei davvero una delusione." Provoca lei e lui esplode. Risponde alla provocazione, attivando il suo quirk e volando dritto verso la porta. Si piazza davanti a lei, impedendole di uscire e urlando:"Ehi! Guarda che io le palle ce l'ho!"
"Non dico solo in senso figurato, tesoro." Stuzzica ancora, quando lui afferra quelle manette. Le guarda per poi chiedere:"Dove diamine le hai prese?"
"Devo proprio dirtelo?"
"Sei andata ad un sex shop senza me?"
"Volevo farti una sorpresa. Non ti piace?" Domanda lei, avvicinandosi a lui e baciandogli il collo.
"Rin..." Chiama, avendo i sensi e le ragioni che iniziano ad andare per fatti suoi.
Lei alza lo sguardo, baciandolo sulle labbra. La passione e la voglia invadono il biondino. L'afferra per le gambe, sollevandola, mentre lei avvolge le braccia al suo collo per continuare a baciarlo e amoreggiare con lui.
Cadono su quel letto poco distante. L'esplosivo tocca ogni centimetro di lei. Non riesce a trattenere l'eccitazione.
Afferra i polsi e la lega, proprio come ha richiesto lei, ma si ferma un attimo prima. Ha ancora quella sensazione che ci sia qualcosa sotto.
"Sei sicura che non ci sia nulla?"
"Guarda che se hai paura posso anche andarmene con Shocchan."
"Tsk... io non ho paura."
"Beh, allora che aspetti a farmi tua?" Provoca lei e lui, ignaro di ciò che gli attende davvero, fa come gli è stato chiesto. La lega con quelle manette.
Agiata su quel letto, la ragazza lo fissa intensamente negli occhi. Prende le sue labbra, mentre lui la manetta. Una volta fatto, si ferma un attimo a fissarla.
Sorride per poi dire convinto:"Finalmente hai finito di fare la donna alfa. Ti lasci dominare, eh?"
Ci pensa attentamente. Tutto quello è fin troppo strano per lui. La bacia sussurrandole:"Avanti, dimmelo. Cos'hai in mente?"
"Niente. Voglio solo provare e devo dire che non pensavo si stesse così bene sotto di te. Soprattutto in questo modo." Stuzzica ancora lei, ma lui è ancora confuso. Si sposta da lei.
"Questa non sei tu." Dice, capendo che si tratta di una trappola, ma lei sa esattamente come prenderlo.
"Cosa c'è? Non mi vuoi più adesso?" Domanda lei, aprendo le gambe per avvolgerle sulla sua vita e avvicinare il bacino di lui a lei. Lui è scettico. Sa che ce qualcosa sotto. Lo sente.
"Dov'è il trucco?!" Continua a chiedere e lei risponde:"Kacchan, ho solo voglia. Sono tutta tua ora. Cos'è? Hai paura di farlo con me adesso?"
"So che c'è qualcosa sotto."
"Sotto di me sicuramente ed è in trepita attesa." Replica lei, sentendo l'erezione del ragazzo. Lui la fissa ancora. Riesce a trattenere i sensi ancora un po', avendo sempre quella sensazione. Lei, vedendo che lui non vuole cedere, continua:"Kacchan, sentimi un po'."
"Che vuoi ora?"
"Se non vuoi scoparmi almeno puoi avere la decenza di chiamare Shouto."
"Huh?! Perché dovrei chiamarti il bastardo diviso?" Si agita lui, avendo come risposta dalla ragazza:"Perché sono tutta un fuoco e se non vuoi scopare tu così, vado con lui. Non so se resisterò a lungo."
"Eh? Ma sei imbecille o cosa?" Si altera ancora il biondino, ma Rin utilizza ancora un altro asso nella manica.
"Kacchan..."Chiama, cominciando a strofinare la parte bassa contro di lui per poi rivelare ansimando:"Mi sento come la protagonista di cinquanta sfumature."
"Eh?!" Sbraita lui, scioccato da quelle parole, ma lei butta ancora un altro amo e lui abbocca. Si avvicina al suo orecchio sussurrando:"Lo sai quante cose zozze fanno quei due? Mi piacerebbe farle con te, una ad una."
Il ragazzo rimane senza parole. L'eccitazione è ormai troppa e cede. La passione ne è tanta. Comincia a spogliarla e si toglie anche lui quei vestiti scomodi. Sono quasi arrivati a farlo. Hanno solo le mutande da togliersi, quando Katsuki trova un impedimento, ma non sa che è solo la trappola bastarda dell'argentea.
"Che cazzo è questo?" Sbraita, vedendo che le mutande della ragazza non vanno giù. Ci riprova, ma nulla.
"Perchè diamine non si tolgono?!"
"Ti è piaciuto prendermi in giro? Adesso subisci!" Afferma lei, facendogli comprendere che i suoi sospetti erano fondati, per poi continuare:"Adesso voglio proprio vedere come mi scopi. Ti sfido a farlo e non pensare di farmi usare la bocca perché non vale."
"Sei una troia!" Urla lui, cercando disperatamente di calare quelle mutande, ma nulla.
Cerca anche di farle esplodere, utilizzando il quirk, ma non vanno giù in nessuna maniera.
"Ma che cazzo è?" Grida lui, tentando di capire, quando lei rivela: "E' solo un gioiellino regato da Shouto e progettato dalla cara Hatsume. Mutande antistupro. Non vengono via a meno che non sia io a disattivarle."
"Brutta stronza! Levatele!"
"Non posso. Sarei leggermente ammanettata, quindi arrangiati."
"Dove cazzo è la chiave?! Porca puttana! Dove l'ho messa?" Sbraita lui, sentendo di scoppiare dall'eccitazione.
"La chiave non te l'ho data, carissimo."
"Cosa?!"
"Dovrai sudare un po' per trovarle, visto che le ho lì dentro." Fa capire lei, innervosendo il ragazzo: "Come diamine faccio a toglierle se le hai li dentro?!"
"Ah, questo dovresti saperlo tu, non io." Continua lei, facendolo correre in bagno urlando:"Cazzo! Sei una misera troia! E' umiliante!"
Cerca di riprendersi. Gettandosi acqua gelata sulle parti intime e tentando di calmare l'erezione.
Una volta riuscito, si innervosisce e non poco.
"Questa me la paghi! Maledetta!" Sbraita lui aprendo con violenza la porta del bagno per dirigersi in camera, ma nota qualcosa. Su quel letto lei non c'è più. Infatti, l'argentea è riuscita a svincolarsi grazie al suo quirk che ha utilizzato per portare indietro il tempo delle manette per liberarsi.
"Huh? Ma che diamine..?" Tenta di capire lui, quando l'argentea lo prende di sorpresa. Tra le mani ha una benda e non perde tempo a coprirgli gli occhi per impedirgli di vedere.

 
"Ma cos...?" Mormora lui, quando viene bloccato dal quirk della ragazza.
"Adesso ci divertiamo." Afferma, facendo un ghigno malefico. Lo mette sul letto, nella stessa e identica posizione utilizzata da lui a scuola.
Lo lega con le manette a quel letto per poi sbloccarlo.
"Ah? Cosa diamine..?" Tenta di capire lui, ma non riesce a svincolarsi dalle manette.
Improvvisamente, sente qualcosa scivolare sul suo sedere, facendogli il solletico.
"Ma che ca..?" Tenta di capire, per poi sbraitare:"Rin! Porca puttana! Che diamine è?"
L'argentea, non si sa come, ha trovato un frustino nell'armadio del ragazzo.
"Dimmi, questo volevi utilizzarlo con me?"
"Questo cosa?"
"L'ho trovato nel tuo armadio. Non credevo avessi questi desideri proibiti."
"Lasciami!" Esclama lui, sentendosi palpare il sedere. La ragazza si mette su di lui, mentre egli è di schiena.
"Rin, che razza di posizione è?"
La ragazza replica afferrandogli i capelli e trascinando la sua testa all'indietro. Prende la sua bocca, baciandolo avidamente.
"Rin..."
"Non mi piace essere dominata. Lo sai." Ribadisce, alzandosi dalla sua schiena e allontanandosi, ma è solo l'inizio di una tortura che Bakugou non dimenticherà facilmente.
Con quel frustino tra le mani, comincia a colpire il sedere del ragazzo con un infamità assurda sgridandolo:"Sei stato un bambino cattivo!"
Ecco che arriva il primo colpo e l'urlo del biondo non può non uscire:"Porca puttana! Sei impazzita?"
"A te piacciono queste cose, no?"
"Pensavo di farle diversamente."
"Certo, perchè dovevo subire io, vero?" Chiede lei per poi colpirlo ancora urlando:"Prendilo!"
"Fanculo!" Sbraita lui, riuscendo ad afferrare le manette e farle esplodere.
Come un pazzo si toglie la benda e si volta verso di lei, vedendola completamente nuda. Afferra il suo polso, facendole cadere quell'oggetto tra le mani, mentre la passione inizia a farsi sentire di nuovo. Stavolta, non c'è alcun impedimento.
L'urlo di piacere del ragazzo inizia a farsi sentire, ma il dolore al sedere ne è troppo. Non riesce a farlo come vorrebbe e tutto si conclude ad un solo round.
Nel frattempo, Shouto va in camera dell'argentea, ma non la trova.
Rimane lì ad aspettarla, quando qualcosa attira la sua attenzione. C'è un pacco di preservativi lì, sul comodino. Li prende, ricordando l'accaduto al cinema, mentre Rin esce dalla camera di Bakugou. Sta andando verso camera sua, quando sente una porta chiudersi.
Pensando fosse il biondino che la stesse seguendo, si blocca, ma nota qualcun altro agirarsi nell'ombra. E' Aoi che riprova ad andare in camera di Toru. Ne approfitta delle tenebre, agirandosi nell'ombra.
"Stavolta non mi beccano. Ne sono sicuro."
E' abbastanza tardi. Non sono nemmeno l'una di notte e, vedendo che lui si agira in modo sospetto e avendo le disposizioni da suo padre di capire chi è la talpa, l'argentea non può far a meno di dire: "Ehi, Molleggino, ti sembra questa l'ora per andartene in giro?"
Un brivido sale lungo la schiena del ragazzo, si volta chiamandola: "Aizawa?"
"Tsk... no, sono tua nonna, cretino!" Si altera lei, incrociando le braccia per poi chiedere:"Ovvio che sono io, no? Dove diamine stai andando a quest'ora?"
Shinkawa, avendo avuto brutte esperienze con l'altro Aizawa, mente utilizzando la prima bugia che gli capita in mente e non citando il bagno: "Sto andando nelle cucine a rubare qualcosa... tu piuttosto, dove stai andando?"
"Mi sono appena tappata il buco e adesso sto andando in camera, anche se ne vorrei ancora..." Pensa ad alta voce, incuriosendo il ragazzo:"Tappata il buco?"
"Ho voglia di banana di nuovo, ma me ne vado a letto. Non posso stare sempre con la banana in mano."
"Tsk... la chiamavano Rin la mangiabanane."
"Imbecille." Ribatte lei. I due si guardano in faccia per un po', quando poi dice:"Va beh, sai che ti dico? Ti accompagno a sgranocchiare qualcosa."
"Huh?! Che?!" L'argentea se lo prende sotto al  braccio, andando al piano di sotto e vedendo Mineta e Kaminari che chiacchierano:"Secondo te ce l'avrà fatta?"
"Ah, non lo so."
"E voi che ci fate qui?" Domanda Aoi, sorpreso della presenza dei due, mentre Denki ribatte:"Che ci facciamo qui? La domanda giusta è voi cosa fate qui?"
"Sono venuto a sgranocchiare qualcosa."Mente lui, mentre la ragazza guarda attentamente i compagni.
I due la osservano e il sospetto cresce ogni secondo sempre di più, quando lei afferma:"Ragazzi, cacciate la banana!"
"Che?!"
"Ho voglia di banane." Conferma lei facendo andare in tilt prima il biondino e poi il nanerottolo.
"Forse non ci ho sentito bene."
"No, non può essere. Stiamo sognando mi sa."
"Kaminari, dammi la banana!" Afferma lei avendo tutti gli occhi puntati contro ed essendo fraintesa da tutti i presenti.
"Che?!" Sbraitano guardandola male, mentre Kaminari inizia ad andare in escandescenza: "Eh?! Vuoi... la... banana? Cioè... la mia...?"


Lei comprende l'ambiguità del momento, rimproverandolo subito.
"Ehi, non farti strane idee!" Dice lei, avvicinandosi a lui e allungando la mano sul tavolo dietro, mostrando la banana a cui si riferisce:"Dicevo questa, non quella che hai pensato tu."
"Ah..." Sospirano i tre delusi da quel gesto.
L'argentea la rimette a posto:"Sai che vi dico? Mi avete fatto passare la voglia. Me ne torno a letto. Buona notte."
"Eddai! Non fare la permalosa!" Richiama Mineta, ma lei non si gira.
"Già, stavamo scherzando." Continua Aoi, ma il biondo non è dallo stesso parere: "Veramente io pensavo veramente che volesse la mia banana."
"Beh, anch'io." Si aggrega il nanerottolo, facendo mettere una mano in fronte all'unico sano di mente lì in mezzo.
"Oh, povero me." Poi, inizia a pensare in mente sua:"Di questo passo non riuscirò mai ad andare da Toru."
Intanto, in camera di Rin, Todoroki sta ripensando a quel comportamento strano della ragazza e non può far a meno di dire:"Mi sa che Ricchan..."
Non ha tempo di finire la frase che sente la porta aprirsi. Si volta e vede lei, ritornata con aria sconfitta dalla perversione dei compagni e delusa da Bakugou. Anche se l'hanno fatto, non è stata soddisfatta a causa del dolore infitto al ragazzo. Inoltre, la sua voglia di stare con entrambi non è ancora andata via.
"Shocchan..." Chiama lei, vedendolo lì.
"Come mai questi sono qui?" Domanda lui.
"Mi spiace, io..." Abbassa gli occhi, imbarazzata dalla cosa e da quei pensieri che ancora ha nella mente.
"Ricchan..." Lei alza lo sguardo, vedendolo avvicinarsi. Sono vicini pochi centimetri.
"Shocchan... io..."
"Sh..."Inzittisce lui, volendo assecondare le sue voglie per poi dire:"Dobbiamo riprendere ciò che abbiamo lasciato a metà."
La bacia per poi portarla verso il letto. La fa sdraiare lì, mentre lui mette via quel pacco, prendendone uno.
Inizia a spogliarsi e quella visione per l'argentea è la più bella che abbia mai visto.
Lui con il preservativo imbustato in bocca che si toglie quella camicia per farlo con lei.

"Shocchan..." Sospira, facendolo andare tra le sue braccie lasciandosi andare alla passione con lui e soddisfando a pieno i suoi più remoti desideri, cosa che però non riesce a portare a termine il povero Aoi.
Riesce a svincolarsi dai due e andare fuori la camera di Toru, ma durante il tragitto si imbatte in lui. In Eraser Head.
Fa dietro front e se ne torna in camera. Arriva il mattino successivo, i ragazzi vanno in classe e non possono non notare la stanchezza di Todoroki.
"Shocchan, sembri ancora giù."
"Sto bene, Ricchan. Sono solo un po' abbattuto dal caldo."Rassicura lui, mettendole una mano sul capo.
Sorride dolcemente, mentre lei propone:"Che ne pensi se dopo, a pranzo, ci prendiamo un bel gelato?"
"Ottima idea, Rin!" Afferma Kirishima, unendosi al gruppo.
Le lezioni mattutine finiscono e i ragazzi si ritrovano in mensa. Al tavolo di Bakugou, Kirishima, Aizawa, Todoroki, Midoriya, Urakaka, Kaminari, Mineta, Iida e Yaoyorozu si sta consumando il pasto, mentre il Cook Hero sta togliendo tutte le pietanze calde per mettere frutta, yogurt e tutto il resto.
L'esplosivo si alza. E' il primo ad aver finito di mangiare e, sentire l'argentea parlare di gelati, gli ha fatto venire voglia di mangiarne uno. Va in direzione del bancone per prendere la sua desiderata coppa di gelato, quando qualcuno lo blocca:"Kacchan, dove vai?!"
E' Rin a chiamarlo. Lui si ferma e si volta:"Secondo te dove posso andare?"
Lei, capendo, gli chiede "Ehi, prenderesti un gelato anche a me e a Shocchan?"
"Per chi diamine mi hai preso? Per un facchino? Alzati e va a prendertelo da sola! Non sei mica diventata disabile?"
"Dai, sei già alzato, cosa ti costa?"
Il biondo sospira irritato, quando l'argentea continua:"Qualcun altro vuole il gelato?"
"Anche io gradirei, Kacchan." Si aggrega Midoriya, innervosendolo, ma non ha tempo di parlare che si vede invaso da richieste.
"Io vorrei del mochi!" Afferma Ochaco, seguita da Shouto: "Ricchan, preferirei un thé freddo piuttosto che del gelato."
"Ok, Kacchan, cambia ordinazione. Qualcun altro?" Chiede ancora l'argentea avendo come risposta da Momo: "Per me uno yogurt bianco!"
Kirishima si alza in piedi urlando con Kaminari:"Gelato per noi!"
"Ma mi avete preso per un fottuto cameriere? Alzate quel culo e andate a prendervelo da soli!" Sbraita Katsuki, sentendo la tensione salire, ma Rin tenta di calmarlo: "Avanti, Kacchan, non fare lo scontroso."
"Tsk... brutta stronza befana sfregiata!" Si altera lui, andandosene verso il bancone sbuffando, quando viene chiamato anche da Mineta: "Porteresti del gelato anche a me e a Iida?"
Ormai a limite, il ragazzo non ne può più. Si volta verso il nanerottolo, guardandolo con sguardo omicida, per poi sbraitare: "Alza il culo e prenditelo da solo!"
"Tutto d'un tratto... mi è passata la voglia di gelato..."Farfuglia intimorito il ragazzo, quando il biondo arriva finalmente al bancone.
"Ehi, sottospecie di cuoco, dove sta il gelato?" Domanda, non vedendone e Cook Hero non tarda a rispondere:"Purtroppo i fornitori non hanno rifornito questa mattina. Ci sono degli scioperi e il prossimo carico di gelato è previsto domani."
Deluso, il ragazzo fa dietro front, quando nota una coppa gelato nascosta nel frigo.
"Ehi, eroe chef del cazzo? Quella cos'è?! Avanti! Caccia il gelato!"
"Mi spiace, ragazzo. Quella non si può avere."
"Perchè te la devi strafogare tu?" Pensa il biondo, ma la realtà ne è un'altra:"Assolutamente no! E' una sola e non la metto a disposizione se non possono averla tutti. Altrimenti sarebbe il delirio."
"Ma che razza di ragionamento sarebbe? Sono arrivato per primo, quindi spetta a me."
"In realtà sono venuti anche altri prima di te e non gliel'ho data, quindi non si discute."
"Tsk... razza di babbeo!" Nervosamente, il ragazzo si allontana. Va al tavolo, risedendosi, mentre Rin domanda:"E il gelato?"
"E' finito. Lo rivedremo domani."
"Che peccato. Mi sarebbe piaciuto leccarlo oggi."
"Perchè ho sempre la sensazione che provochi quando parli?"Domanda il biondino, facendosi guardare dalla ragazza:"Nessuna provocazione."
"Già, l'ho notato anch'io." Afferma Kaminari, avendo l'attenzione di tutti:"Anche tu?"
"Ieri sera mi hai fatto credere chissà cosa tu e la banana."
"Ehi, Pikachu, guarda che se avevi la banana dietro non è colpa mia." Ribatte a tono la ragazza, facendo scoppiare tutti a ridere.
"Questo discorso è altamente ambiguo e la banana è un frutto, non quello che pensate voi."
"Si, però davvero ce l'avevi dietro."
"Piantala di dirlo!" Ribatte l'elettrico.
Cominciano le lezioni pomeridiane e si concludono alla svelta. I ragazzi fanno ritorno al dormitorio, ma Bakugou vuole prendersi quella coppa di gelato che ha visto in mensa. Esce silenziosamente, controllando meticolosamente dietro ogni angolo per vedere se qualcuno è nei paraggi. Incredibilmente non incontra nessuno. Arriva in mensa e prende quella coppa gelato dal frigo.  La prende e decide di consumarla al dormitorio. Si siede nella sala comune, essendo solo e con gli altri che stanno chissà dove ad allenarsi in vista dell'indomani, giorno dell'esame per la licenza provvisoria. Si siede su quel divano e sta per assaporare il primo boccone, quando viene interrotto da Kirishima che entrano lo becca: "Ma, ma... quella è una coppa gelato! Non erano terminate allora?"
"Certo che sono terminate! Questa è l'ultima ed è mia, quindi vattene a fanculo!" Esclama lui, cercando di metter quel cucchiaino in bocca, quando il rosso si lancia per bloccarlo.
"Ne voglio un po'!"
Sentendo quell'urlo, Kaminari entra per vedere ciò che sta succedendo. Vedendo il litigio e sentendo che è l'ultimo gelato, si fionda anche lui sul biondo: "Dammene un po' anche a me!"
"Avanti, amico, dividiamocelo!"
"Già!"
"Amico? Ma chi cazzo vi conosce!" Rinnega lui, tentando di svincolari. I tre iniziano a contendersi quella coppetta, quando arriva Sero che comprende: "Allora è questo il baccano che stavo sentendo..."
Hanta decide di fargliela al biondino esplosivo. Si apposta dietro li lui, per poi tentare di afferrare la coppa e il cucchiaino.
"Ho detto che dovete andare a farvi fotere tutti quanti! Andatevelo a comprare, questo è mio!"
Come se non bastasse, di lì passa anche Midoriya, ma il suo intento non è quello di rubare il gelato all'amico, ma le sue parole sono peggiori del gesto che stanno compiendo gli altri: "Ehi, Kacchan, guarda che ti si sta sciogliendo tutto il..."
A quel punto Bakugou inizia davvero ad arrabbiarsi, così si alza dal divano e sbraita contro tutti i presenti: "Se non ve ne andate tutti a fanculo, vi uccido! Vi faccio eplodere ad uno ad un...."
Si blocca, quando nota qualcosa. La sua attenzione viene presa da un braccio allungato ed equipaggiato di cucchiaino che tenta di infilarlo in quella coppa. L'esplosivo se ne accorge in tempo e si sposta, togliendo il gelato dalla portata di quel braccio. Oltre tutto lo afferra, scaraventandolo a terra e urlando: "Ci mancava solo la molla arrugginita! State alla larga dal mio gelato!"
"Argh, per poco!" Afferma il ragazzo molla, ma questo irrita solamente l'esplosivo: "Pensavi che un pivello come te potesse farmela da sotto al naso?"
Improvvisamente Katsuki percepisce qualcosa. Sente una strana sensazione nell'aria. C'è qualcuno dietro di lui. Lo sente e non tarda a sorridere e allungare la gamba verso il nulla.
"Ehi, abbi un po' più di delicatezza!" Rimprovera Toru, ritrovandosi a terra con il sedere dolorante, mentre Bakugou sbraita:"Delicatezza un corno! Il gelato è mio!"
mi sono fatta male. Ma come te ne sei accorto?"
"Cavolo, è fallito anche il piano B!" Si dispera Aoi, quando il biondo esplosivo si fa aiutare dal suo quirk per volare verso la porta: "Andatevene a fanculo!"
Arriva verso l'ascensore. Preme il piano e continua:" Guai a voi se..?"
In quell'istante, ad un attimo che le porte si chiudono, si rende conto della sparizione del gelato.
"Cosa?" Sbraita, dando un calcio e bloccando la porta, per poi uscere come un pazzo e sbraitare:"Il gelato è sparito! Chi di voi bastardi se l'è fregato? Chi? Chi se lo sta mangiando?"
Cala il silenzio. Nessuno sa nulla. Tutti iniziano a negare la cosa.
"Io sono troppo lontano, non posso essere stato!" Afferma Aoi, seguito da Toru: "Già, nemmeno io. Ero a terra e non riuscivo a raggiungerti in così poco tempo."
"Nemmeno io, non mi hai lasciato nemmeno usare il mio quirk."Continua Sero, seguito da Eijirou: "Nessuno di noi l'ha mangiato o fregato. Ce lo avevi tu tra le mani."
A quel punto, Midoriya fa ciò che gli sembra più logico e giusto. Rivela la realtà dei fatti: "Kacchan, da qui ho visto tutto. Non può essere stato nessuno di loro. Erano troppo lontani."
Katsuki inizia a ragionare, ma l'enigma è enorme. Sta per esplodore: "Non è possibile! Chi diamine è stato allora? Chi diamine si è mangiato il mio fottutissimo gel..?"
Si blocca di colpo, arrivando ad un'unica soluzione: "Aspetta un attimo. Vuoi vedere che..."
Il biondo-esplosivo si gira di colpo e con il sangue agli occhi non può far a meno di dire:"Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?!"
"Bakugou..." Chiama Kirishima, ma lui scatta. Si dirige verso le camere più minaccioso che mai. Ha intuito chi è il vero colpevole di tutto ciò.
Si avvicina ad una camera in particolare e con un calcio sfonda la porta sbraitando:"Caccia il gelato, fottuta bastarda!"
Lei se ne sta con la gatta in braccio che la coccola. Si volta verso di lui e lo guarda perplessa:"Il gelato?"
"Lo so che sei stata tu!"
Con una calma assurda l'argentea continua ad accarezzare la gattina:"Pensavo che i gelati fossero finiti."
"Lo so che sei stata tu!"
"Con quale coraggio vieni in camera mia ad accusarmi di una cosa del genere?"
"Ah si? E allora perché hai le labbra sporche di gelato alla nocciola?" Domanda lui, accorgendosi della malefatta.
L'argentea si blocca e mormora un:"Ops... forse... avrei dovuto pulirmi le labbra prima di sbloccare il tempo."
"Chi altri poteva essere se non te. Hai bloccato il tempo, ti sei strafogata il mio gelato!"
"Beh, si. Le cose forse sono andate così."
"Forse? Tsk... adesso te la faccio vedere io!" Sbraita lui, gettandosi sull'argentea pronto a dargliene quattro.
"Lasciami!"
"Quello era il mio gelato!"
Sentendo tutta la confusione e comprendendo il colpevole, i ragazzi arrivano in camera di Rin dove se la sta battendo con Bakugou.
Ha ancora la divisa addosso e nell'impatto si alza la gonna.
Tutti i presenti possono vedere finalmente le mutande a righe dell'argentea e qualcuno non manca d'occasione per fare anche qualche foto ricordo come Kaminari e Mineta, mentre altri decidono di andare lì a dividerli. Sentendo il casino e vedendo tutti radunati in camera dell'argentea, Shouto corre per vedere che sta accadendo. Fortunatamente, trova Katsuki legato e imbavagliato da Sero che lo trascina fuori, mentre Kirishima sta accanto a lei.
"Cos'è successo?"
"Non mangerò più gelati di altri. Lo prometto."
"Aizawa..." Chiama Denki, attirando la sua attenzione  e facendogli il pollice insieme a Mineta che continua:"Belle mutande."
"Andatevene a fanculo!" Sbraita lei, tirando dietro loro oggetti vari.
Nessuno sa ancora che quello è solo l'inizio di un dramma che accompagnerà l'argentea ancora e ancora.
Dopotutto la giornata non è ancora finita. Rimane chiusa in camera a studiare, quando la curiosità la prende.
Lancia un urlo di disperazione.
Un:"NO!" sbraitato.
Nessuno sa cos'è successo.
Nessuno sa che la disperazione e la delusione è dentro di lei più forte che mai.
 
 
 
 
 
 
   
 
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