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Autore: __Lily    07/12/2019    2 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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VENTICINQUE









JON

Così come dal mare era arrivato qualche mese fa al mare era tornato per raggiungere Porto Bianco e poi da lì la Barriera, il suo cuore era rimasto a Roccia del Drago con la donna di cui si era innamorato, una giovane e bellissima regina determinata quanto fragile e l’altra parte era rimasta a Grande Inverno con sua sorella Sansa e con gli altri fratelli che per troppi anni aveva creduto fossero morti.
Bran era tornato a casa e così anche Arya, una parte di lui aveva sempre creduto che fossero vivi, ricordava ancora Estate la notte in cui gli aveva salvato la vita oltre la Barriera, nelle gelide e fredde terre del vero Nord.
Ora però il suo pensiero doveva essere rivolto agli esseri freddi e dagli occhi blu che camminavano in quelle stesse terre che nonostante tutto Jon amava.
Terre a cui si sentiva di appartenere.
Non era più solo ora aveva degli alleati, aveva il vetro di drago e aveva Daenerys al suo fianco insieme ai suoi terribili figli.
Ho lasciato quell’isola da soli cinque giorni e lei mi manca come se non la vedessi da mille anni.
«Quanto manca al Nord?» chiese Gendry.
«Non molto Gendry, ci siamo quasi orami.»
«Vedremo Grande Inverno?»
«No, Grande Inverno è lontana da Porto Bianco» spiegò pazientemente Jorah.
«Ti manca?» chiese Jon, e non si riferiva a Daenerys ma alla casa dei Mormont, all’Isola dell’Orso.
«Sì, è pur sempre casa mia nonostante tutto il tempo passato così come Grande Inverno sarà sempre parte di te, con la differenza che io ho disonorato la mia casa mentre tu sei stato acclamato re.»
«Avrai avuto i tuoi motivi ser.»
«Li avevo. Una giovane e bellissima donna che alla fine mi ha lasciato per un uomo più ricco di me.»
«Lei è stata la causa del tuo esilio?»
«Sì. Ho fatto ciò che ho fatto per darle ciò che desiderava e ho perso tutto ciò che avevo per questo, ho lottato per fare ritorno nei Sette Regni, ho tradito e ho ucciso. Non sono più quell’uomo.»
«Ti conosco poco ser Jorah ma da quel poco ho visto sei un uomo d’onore e il lord tuo padre se fosse qui ne sarebbe fiero.»
Jorah fece un sorriso, ma era quasi forzato.
«Dandoti Lungo Artiglio ha messo in chiaro cosa pensasse di me.»
«Puoi sempre cambiare idea e il pomo.»
«No è tua ora e ti servirà bene e un giorno servirà bene anche i tuoi figli.»
«Se mai sopravviveremo a ciò che ci attende» rispose Jon.
«Tu non morirai Jon Snow, devi tornare da lei e io me ne assicurerò. Ti ama e ha perso fin troppo nella sua giovane vita, un’altra perdita la distruggerebbe.»
Jon rimase senza parole, quell’uomo l’amava a tal punto da proteggere un altro uomo di cui la sua regina era innamorata.
«So che manterrai la tua parola ser Jorah e non voglio che lei soffra per me» rispose Jon posandogli una mano sulla spalla.
«Temo che ormai sia tardi per questo, nella sua vita ha amato davvero una sola volta e purtroppo chi amava le è stato portato via con l’inganno.»
«Lo so, so che ha perso suo marito e anche suo figlio.»
«Si, la maegi… ma non si è lasciata abbattere ed è sopravvissuta a tutte le prove che sono arrivate in seguito.»
«Daenerys è forte, ma non invincibile.»
Jorah sorrise.
«Io voglio vederla sedere sul Trono di Spade, è nata per questo Jon. Sarà una grande regina, buona e giusta e con te al suo fianco sarà anche consigliata bene.»
«Ha Tyrion per quello.»
«Sì, ma gli ultimi consigli di Tyrion lasciano a desiderare per quanto io abbia tentato di difenderlo… le ha fatto perdere tutto ciò che aveva conquistato, dubito che lo ascolterà ancora. Mentre te…»
«Non vuole vedermi, cosa ti fa credere che mi darà ascolto?»
«Non ti è forse venuta incontro cercando di proteggere tua sorella? Come hai detto tu, non è invincibile ed è stanca. Aiutala.»
«Ci proverò ser Jorah.»
Il pomeriggio passò lento, fra racconti e risate e in quei racconti Jon scoprì qualcosa di più su Gendry che proprio come lui era un bastardo.
«Per quanto tempo tu e Arya avete viaggiato insieme?» domandò Jon, erano passati sette anni da quando aveva visto sua sorella per l’ultima volta, da quando le aveva regalato Ago.
«Mesi, fingeva di essere un maschio ma io avevo capito la verità, sapevo che era una femmina solo non capivo perché fingesse di non esserlo.»
«Arya non ha mai amato essere una lady, non mi sorprende che fingesse di essere un ragazzo.»
«Un giorno mi ha confessato il suo vero nome, l’ultima volta che l’ho vista eravamo stati catturati dalla Fratellanza senza vessilli ma ci trattavano bene, soprattutto Arya. Non so forse perché lei era la figlia del lord di Grande Inverno o perché era una ragazzina… ma nessuno ha osato farle del male.»
«Perché vi siete divisi allora?»
«Voleva che la seguissi, eravamo soli e potevamo contare l’uno sull’altra e poi lei era intelligente ma… avevo trovato il mio posto, non era male stare lì. Inutile dirti che Arya non ha apprezzato la mia scelta. Se l’avessi seguita, se fossimo arrivati a Grande Inverno lei sarebbe stata una lady e io… io non c’entro niente con il vostro mondo.»
«Gendry sei il figlio di re Robert.»
Gendry roteò gli occhi.
«Sono uno dei tanti bastardi di re Robert» lo corresse.
«Bastardo o meno nelle tue vene scorre il sangue dei Barathoen e sei l’ultimo rimasto.»
Anche io resto comunque un bastardo - pensò Jon Snow mentre Porto Bianco si fece sempre più vicina.

 






 

 


DAENERYS

Jon e Jorah erano partiti da qualche settimana ma a lei sembrava un secolo, aveva passato l’ultima notte con Jon stando abbracciata a lui e a osservarlo per non dimenticare il suo volto, temeva di dimenticarlo come in parte stava accadendo con quello di Drogo che ogni giorno era sempre meno nitido nella sua mente.
Lei, Tyrion, Varys, Missandei e Verme Grigio si erano riuniti per discutere di come procedere.
«Nessuno conosce Cersei meglio di te, come dobbiamo procedere?» aveva chiesto Daenerys.
Quando pensava a Cersei Lannister la immaginava una donna bellissima dagli occhi verdi così come Tyrion le aveva raccontato, solo che quegli occhi verdi sembravano fatti di ghiaccio e sentiva anche il suo corpo tremare, eppure Cersei per lei era solo il nome di una donna bionda che ancora non conosceva.
«Prudenza mia regina, mia sorella non fa mai niente per niente.»
«Cersei si crede intelligente» disse Varys.
«E non lo è? Mi sembra che ci abbia battuti fino ad ora.»
«E’ stato Jaime a batterci non Cersei. Mia sorella non sa cosa significa realmente governare, non è stata in grado di impararlo e non è stata in grado di insegnarlo a Joffrey ed ecco perché mio padre mi inviò ad Approdo del Re dopo che mio nipote aveva fatto decapitare pubblicamente sui gradini del tempio di Baelor, lord Eddard Stark.»
«Ricordo ancora quel giorno… mai avrei immaginato una cosa simile» disse Varys rabbrividendo.
«Davvero non immaginavi una cosa simile lord Varys?» chiese Tyrion.
«No, affatto. Io stesso ero stato mandato a trattare con lord Stark in più occasioni.»
«A trattare per cosa?» chiese Daenerys.
«Per nascondere la verità su chi fosse davvero Joffrey Baratheon, mia regina. Ero riuscito a convincere lord Stark a tacere in cambio nessuno avrebbe fatto del male a sua figlia Sansa e lui sarebbe stato libero di raggiungere la Barriera e servire come guardiano della notte assieme a suo fratello e a…»
«A Jon Snow» concluse lei.
Dire a voce alta quel nome fu come ricevere un pugno nel ventre, sentiva qualche dolore da un paio di giorni e spesso le girava la testa.
«All’epoca Jon Snow era solo l’attendente del lord comandante Mormont, ed era più di quanto avrebbe mai potuto sperare ma questo prima di diventare re del Nord.»
«Il Nord è parte dei Sette Regni lord Varys, regni di cui io sono la legittima sovrana.»
«E’ così ma… Jon Snow si è inchinato a te maestà?»
«No, non ancora» rispose Daenerys.
Si alzò dalla sedia e si mise ad osservare il mare.
Ormai saranno arrivati a Porto Bianco.
«Se anche Jon dovesse farlo, dubito che il Nord ti accetterà e devi anche considerare Sansa Stark. Non vorrà una regina straniera nel Nord.»
«Anche se quella regina fosse dalla sua parte? Sansa Stark non mi conosce e io non conosco lei, perché mai dovremmo odiarci? Entrambe abbiamo vissuto in un mondo costruito da uomini per uomini, eppure lei ora è la principessa di Grande Inverno e parla in vece di Jon, agisce per suo conto. Siamo più simili di quanto crediate.»
«E’ vero ma Sansa ne ha passate tante per via di mia sorella e di Joffrey, sarà molto diffidente nei tuoi riguardi e non crederà facilmente al tuo amore per suo fratello.»
«Non ha nulla in cui credere e io nulla da dimostrarle in questo senso, qualunque cosa in passato ci sia stata tra me e il re del Nord ormai è finita. Ora non è più il momento di pensare all’amore miei lord ma a come riprendere i Sette Regni senza uccidere innocenti e soprattutto a come salvare il regno dalla minaccia che viene da oltre la Barriera. Nulla deve essere più importante, accantonare i sentimenti per il bene di tutti è questo ciò che deve essere fatto ed è questo che farò.»
«Un nobile gesto il tuo maestà.»
«Un gesto giusto lord Varys. Dobbiamo prepararci per l’incontro con Cersei. Verme Grigio tu e altri Immacolati resterete qui a Roccia del Drago, non voglio che Cersei possa coglierci impreparati e toglierci il nostro unico punto di sicurezza in queste terre, altri Immacolati e alcuni Dothraki verrano con noi ad Approdo del Re.»
«Permettimi maestà di venire con te, di servirti.»
«Ho bisogno che il mio comandante più fidato ora resti indietro e che protegga questa rocca forte, mi fido di te Verme Grigio più di chiunque altro soldato e Missandei…»
«Sì mia regina.»
«Voglio che anche tu rimanga qui.»
«Maestà…»
«Non voglio mettere inutilmente in pericolo la tua vita, sei troppo preziosa per me Missandei.»
«Ho promesso di seguirti il giorno che mi hai liberata.»
«Lo hai fatto» la rassicurò Daenerys prendendole la mano.
«Valar Morghulis» le disse l’ex schiava.
«Tutti gli uomini devono morire…»
«Noi non siamo uomini, maestà» disse Missandei ripetendo le parole che Daenerys le aveva detto anni fa.
«Valar Morghulis» disse la regina stringendo la mano della sua più cara amica.












 

Ciao a tutti! Sì è tanto che non aggiorno e mi scuso per questo solo come al solito non ho veramente idee... scrivo molto poco ultimamente, MA, spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

  
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