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Autore: Victoria73    20/12/2019    2 recensioni
Isabella e Edward non si conoscono, ma hanno bisogno l'uno dell'altro: i loro affari potrebbero risollevarsi solo con un accordo speciale.
Appena decidono di metterlo in atto , Edward si chiede come farà a vivere ogni giorno con quella donna senza sedurla.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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capitolo 10
Ciao a tutte amiche di efp e molto che manco ma ho problemi di salute ho fatto un intervento al seno immaginate cosa vuol dire ma nn voglio dire altro.
O cercato di scrivere questo capitolo giorno dopo giorno da nn pensare cosa stavo pasando infatti nn so se vi piacera se ci sarano errori spero di no ma nn saprei, lo scritto per nn pensare.
Spero vi piace fatemi sapere accetto tutto anche le critiche e grazie per chi segue ancora la mia storia .
iVi auguro Buon Natale e che porti tanta serenita e anche un Buon Anno che sia migliore per tutti .
A presto spero.



Dove eravamo rimasti
Iasabella penso che la scelta di rivolgesi a edward per salvare la Maison Swan si era rivelata vincente
I dipendenti della Cullens lo consideravano troppo esigente ma lo rispettavano e lei doveva ammetere che in fondo cominciava a rispettarlo anche lei giorno dopo giorno un po di più, anche lui era diverso dove era finito il playboy che Isabella aveva immaginato all'inizio e non capiva dove fosero finite tutte le sue donne lei sperava che lui non aspettava che lei  fosse incinta per rivederle Isabella si auguro proprio di no.



 


Capitolo 10

Finalmente arrivo il giorno della partenza per l' Italia dove Edward avrebbe presentato la moglie ai genitori ma non solo per questo ma anche perchè i genitori festeggiavano 25 anni di matimonio, erano una coppia bellissima, e Isabella era in ansia pensando che non sarebbe piaciuta ai suoceri, era in ansia ma il marito la rassicuro che l'avrebbero amata subito ne era sicuro.
Finalmente  arrivarono a Volterra dove la famiglia Cullen aveva una bellissima residenza.
-Che spettacolo!- disse, Carlasle Cullen mentre abbracciava Isabella, poi si rivolse al figlio e disse.
-Non mi avevi detto che avevi una moglie così bella, Edward .-
I genitori erano andatti incontro agli  sposini li avevano accolti nel cortile ombreggiato da ampi pergolati di vite americane, Isabella si sciolse dall'abbraccio del suocero che sembrava la fotocopia del marito, ma era piu maturo , ma era un bel uomo ed aveva una figura agile e scattante, nonostante la sua malattia, e le pesanti disavventure mediche degli ultimi tempi.
-Come hai fatto a guadagnarti il diritto di tenere per te un simile tesoro?- disse Carlasle al figlio .
-Non avuto scelta- rispose Isabella con un sorriso sulle labbra.
-Ha dovuto accettarmi per forza, se voleva guadagnarsi i miei  alberghi, ero compressa nel prezzo.-
Edward la guardò come per amonire la moglie ma il padre scoppio  a ridere.
-Ah, figliolo! ho sempre pensato che avevi un ottimo fiuto per gli affari, e questa ragazza ne è la prova, sospetto che sia una delle poche ragazze al mondo capace di tenerti testa, finalmente , mia cara lascia che te lo dica , mi hai reso molto felice, e tu Esme che ne pensi.-
Esme Cullen era una bellissima donna e indossava un vestitino di lino che le metteva in risalto la sua figura snella e aggraziata , prese le mani di Isabella e la guardava con uno sguardo scintillande.
-Bevenuta nella nostra famiglia, cara.-
Poi la bacio l' abbraccio, come aveva fatto il marito.
-Grazie.-  rispose Isabella in Italiano.
-Oh, scusate!
 Avete fatto un viaggio così lungo e noi vi teniamo qui in piedi, venite diro a Maria di portare subito qualcosa da bere, sei un pò pallida, cara stai bene?-
Dopo aver fatto un lungo viaggio in aereo e poi il traggito in auto per raggiungere la villa dei Cullen a Volterra, Isabella si sentiva uno straccio,
guardo una potroncina di vimine sotto un pergolato e penso che si poteva riposare un pò li fino che le gambe non avessero ritrovato un pò di stabilità, ma a meta  percorso le gambe gli cedettero e le inizio a girare la testa e subito dopo crollo a terra.
Nonostante Isabella si era ripresa, Edward le chiesse di andarsi a straiare che avrebbe chiamato il medico, quando arrivò la stanza aveva smesso di girare, e lei si sentiva un po  meglio.
Il medico la visito e le fece un paio di domande in inglese, e Isabella rispondeva in monosillibe  quando il medico se ne ando,qualcuno chiuse le tende e Isabella  sprofondo in un sonno ristoratorio.
Edward entro in stanza è si sedete sul bordo del letto, e la bacio sulle labbra Isabella  si sveglio a quel contato caldo e morbido che le fece desiderare qualcosa di più apri definitivamente gli occhie e vide il marito che le stringeva le mani.
-Come ti senti?-
-Meglio - disse Isabella sospirando.
-Mi dispiace di aver causato tutto questo disturbo, appena arrivati.-
Edward le sorrise e disse.
-Non è un disturbo.-
-Anzi , i miei genitori non stanno nella pelle per la felicità, la festa di domani sarà una vera celebrazione.-
-Non capisco.-
-Non lo sai?- le disse con dolcezza il marito.
-Mi chiedevo se volessi solo tenermelo segreto, ma il medico è quasi sicuro, stai per avere un bambino, cara nostro  figlio.-
-Sono incinta?-
Isabella mise una mano sul ventre, e disse un bambino dentro di lei cresceva una creatura.
Possibile?
-Il medico dice che probabilmente sei di otto settimane.-
- Ma il test .-
Isabella aveva detto del risultato negativo del mese precedente , e anche se il ciclo nn gli arrivase, i maleseri i dolori degli ultimi mesi l'avevano convinta che anche quel mese loro non avevano centrato l'obietivo, invece era incinta.
Edward la guardo è disse.
-Secondo il medico puo succedere che il risultato del test non sia attendibile.-
Lei corrugò la fronte e disse.
-Ma, otto settimane ? Vul dire.-
-Si, vuol dire che forse nostro figlio è stato concepito durante la nostra vacanza sull'isola, magari addirittura la prima notte.-
Isabella sorrise ricordandola,
-Adesso devi riposare , ma prima volevo dirti grazie , amore.-
Edward si chino su la moglie, le prese il viso tra le mani e le bacio  la fronte, gli occhi,  sul naso, e infine le bacio le labbra mordide, confondento il respiro con il suo.
Isabella si senti sommersa da un ondata di emozioni, aveva ottenuto per sè qualcosa che prima gli semprava impossibile da realizzare una famiglia con Edward.
Lei lo aveva fatto solo per accontentare lui, ora invece gli sembrava la cosa più straodinaria che gli potesse capitare un figlio suo e di Edward, e lei si sentiva felicè di portare  in grembo il frutto dell'amore che provava per  lui.
Nelle ultime settimane il loro rapporto era cambiato, nn era più una forte attrazione fisica , o di sintonia sul lavoro, lei si era accorta che piano piano , incomingiava ad aprezzare la sua compagnia.
E in tutto quel tempo Edward non aveva mai confermato la sua fama di Don giovanni.
In quei due mesi dopo quello che era succeso la prima notte di nozze, Isabella non  aveva mai avuto motivo di dubbitare di lui, e neppure di sospettare che lei non fosse sufficiente come moglie e amante, tutt'altro.
Lei inizio a pensare che l'infelicità di sua madre non doveva essere necessariamente la sua, e nonostante come era iniziato il loro rapporto, lei e Edward avevano davvero una possibilità di far fuonzionare il matrimonio, adesso i suoi baci erano più dolci la guardava quasi commosso, non sembrava la reazione di un uomo soddisfatto perchè la clausola che c'era sul contratto era stata rispettata.
- Hai reso molto felici i miei genitori- gli disse lui.
- E stato il regalo perfetto per il loro anniversario, io stesso non avrei saputo pensare uno migliore.-
Isabella nascose la sua delusione, lui le era grato perchè aveva reso felici  i sui genitori, non perchè  aspettavano un bambino dal loro amore.
- Oh, è stato un piacere- rispose lei con un finto sorriso .
- Dopo tutto, sono qui per questo, no? Ora vorrei riposare, se non ti dispiace.-
Il marito la guardo confuso.
-Certo, scusa.-
La bacio e si alzo.
-Domani è un gran giorno, ci saranno molte persone che desiderano conoscerti, per questo devi dormire e riposare.-
Isabella di certo avrebbe cercato di riposare, se nn avrebbe avuto la mente affollata di pensieri adesso sarebbe diventata madre, c'era un bambino che cresceva dentro di lei, e meritava comunque il meglio che lei poteva offrirgli, e il meglio sarebbe stato una famiglia unita e che lo amasse, mai e poi mai lei avrebbe desiderato che suo figlio, avesse un'infazia come la sua tormentata dai litigi e tensioni dei suoi genitori.
Se solo le cose fossero state  diverse tra lei e Edward, se lui avesse almeno provato un po di affetto sincero, nei confrondi di sua moglie, e non la vedesse come solo incubatrice necessaria.
Erano troppe domande?
La gionata si presento soleggiata e mite fin dall'alba e quando Isabella si alzo i preparativi gia erano da un pezzo in corso, lei si sentiva molto più serena e riposata del giorno prima,anche se continuava a pensare alla sua nuova situazione.
Primo perchè le importava cosi tanto che Edward provase qualcosa per lei?
Fortunatamente non ebbe il tempo di pensare, perchè la festa inizio e sembrava che tutti gli abitanti della regione fossero tutti stati invitati ai festeggiamenti per Carlisle e Esme Cullen.
Sotto il pergolato, in cortile era stata sistemata una lunga fila di tavoli dalla tovaglia candida, carichi di ogni ben di Dio, c'erano antipasti variopinti, grosse zuppiere di pasta e mille tipi di insalate diverse, il succulento aroma dei capretti allo spiedo riempiva l'aria , già traboccante di voci e di risate.
Tutti volevano congraturarsi con Edward e Isabella per il matrimonio e per il bambino, la notizia si era diffusa in un baleno, che addiritura a Isabella sempro di rubare la scena ai suoceri che erano i festeggiati.
Edward rimase tutto il tempo al fianco della moglie , gli teneva un braccio alla vita le presentava amici, familiari e personalità, e si preocupava se era stanca se avesse bisogno di qualcosa, ma l'accoglienza della famiglia di Edward era stata cosi calorosa e simpatica , che non sentiva nemeno la stanchezza  più.
Isabella penso di aver conosciuti tutti e si preparava a tirare il fiato con un bicchiere di limonata nelle mani, dalla folla usci un giovanotto con abbraccio una ragazza .
-Alici- chiamo lei.
-Che ci fai qua?
 Non immaginavo davvero che ci fossi anche tu!-
Sua sorella l'abbraccio e le presento Jasper, un suo " buono amico", poi gli indico con un dito Edwarde il sorriso si allargo.
- Non lo immagginavo neanch'io, fino a ieri sera, è stato il tuo strepitoso marito a chiamarmi e a organizzare tutto, solo per farti una sopresa.-
Isabella gaurdo il marito negli occhi ma lui portava gli occhili da sole .
-Ah, si?-
- Sicuro.
 È pazzo di te, lo sai, no?
 Specialmente adesso, con il bambino in arrivo , a proposito, congratulazione.-
Isabella cerco una conferma dal marito ma lui si nascondeva nei suoi occhiali scuri , senza smentire ne confermare.
Edward aveva fatto un bel gesto fare venire Alice fino li da Milano , un gesto dolce e inaspettato, e le avrebbe fatto piacere scoprire che era stato dettato dall'affetto che lui provava per lei .
Invece anche quella era una farsa che stavano recitanto , peccato che lei incominciase a sentirsi in colpa con tutte quelle persone perchè li stavano ingannando.
Nel tardo pomeriggio Esme Cullen, prese la nuora, con la scusa di mostrarle il giardino mentre ancora c'era luce. la portò via con sè, lontano dalla confusione, percorsero a braccetto i vialli  che portavano al  vigneto, e intando la madre di Edward le indicava la collina degli ulivi, e i confini della proprietà, da una parte  e dall'altra marcati da file di cipressi , alla fine arrivarono su un'ampia terrazza contornata da rose e cespugli di rosmarino, che si affaciava sull'ampia vallata che circodavano la città fortificata di Volterra.
- La nostra famiglia ha vissuto qui per molte generazioni- gli disse Esme sedendosi su una pacchina ed ammirando il paesaggio.
-Abbiamo anche una villa in città , e possiamo  fermarci in uno degli alberghi, ma questa resta sempre la  nostra casa.-
- Capisco benissimo il perchè - le disse Isabella .
 La dolcezza del paesaggio e qualcosa che va  dritta al cuore.
- Qui è davvero bellissimo.-
Esme sorrise e prese la mano della nuora tra le sue.
- Anche tu sei bellissima, mia cara, ti ho portato qui proprio per dirti quando significhi, per noi  avere qui te e Edward, grazie per aver reso la nostra festa speciale, mia cara.-
- Grazie a voi, per l'accoglienza che mi avete riservato, mi dispiace che non abbiate potuto venire a Sidney per il matrimonio.-
Isabella si blocco per cercare le parole giuste.
-È stato tutto cosi in fretta.-
-Lo capisco , cara- le disse Esme .
- Lo sai, Carlisle doveva ancora finire la sua terapia, e per noi non era il momento giusto per affrontare un viaggio , ma ti assicuro che la notizia del matrimonio gli ha dato una nuova energia .-
Esme le sorrise.
- E adesso, anche l'arrivo del bambino, siamo stati davvero molto  molto fortunati, sono sicura che da adesso in poi, la sua ripresa sarà ancora più rapida.-
Isabella vide la suocera asciugarsi una lacrima in fretta.
- I bambini sono una vera benedizione dal cielo.-
Isabella la strisse in un abbraccio, ma non parlo, per non impedire alla suocera di sfogarsi , se voleva farlo lei l'avrebbe ascoltata.
- Avevo quindici anni , quando ho sposato Carlisle- inizio a raccontare Esme.
- Ero cosi nervosa, non  ci eravamo mai visti prima, capisci?
 Ma lui , a vent'anni, era cosi bello e orgoglioso che non ho potuto fare a meno di innamorarmi al primo sguardo.- La guardo con un sorriso.
- Magari , a voi giovani sembra strana, l'idea di un matrimonio combinato.-
Isabella gli sorrise senza dire niente.
- E invece , eccoci qui  da allora sono passati venticinqueanni e noi siamo ancora insieme, tutto quello che volevo era dargli una famiglia felice, piena di bambini e di risate.-
Fece una pausa.
- Putroppo, non è andata cosi, abbiamo tentato per anni di avere figli, sempre senza successo, poi  quando già da molto tempo avevo abbandonato le speranze , sono rimasta incinta. Carlisle era al settimo cielo , ma non fummo fortunati, al sesto mese persi il bambino.-
Esme scrollo la testa e si asciugo le lacrime con un fazzoletto.
- Mi disperai e pensai che non mi sarei mai più ripresa.
 E invece poco dopo , il miracolo si ripetè, io rimasi incinta e Carlisle non volle sentire ragioni.
Mi portò dagli specialisti migliori, volle per me un'assistenza sanitaria continua, ventiquattr'ora su ventiquattro, e in pratica fini per rimanere nove mesi a letto.-
Isabella ascoltava in silenzo.
Lei rise , e poi  scrollò la testa.
- Credo che sarei impazzita, se anch'io non avessi desiderato cosi tanto quel bambino.
 Alla fine  il  parto arrivo, e  Carlisle non mi lasciò mai  neanche per un attimo, ma qualcosa andò storto e io ebbi un inizio di  convulsioni.
Mi trasportarono di corsa in sala operatoria, Edward nacque con un cesario e tutte due rischiamo la vita.
Dopo quella terribile esperienza , i medici mi hanno impedito di avere altri figli.-
- Per questo mia cara , la notizia di un nipotino in arrivo ci rende tanto contenti, per Carlisle è senz'altro la medicina migliore.-
Esme la guardò con affetto.
- Tu gli hai dato una nuova ragione di vivere, capisci? Ecco perchè siamo cosi felici di accoglierti nella nostra famiglia .-
Isabella si comosse quasi.
- Non solo nostro figlio ci ha portato una giovane donna intelligente e piena di fascino, ma questa donna ci darà presto un nipotino!-
Isabella cerco di non farsi vincere , dalla commozione , mise un braccio intorno alle spalle della suocera e la strinse forte a sè.
Ecco perchè Edward aveva detto, la sera prima che un bambino sarebbe stato il regalo perfetto per i suoi .
Lui conosce certamente tutta la storia.
Isabella senti qualcosa dentro di lei forse era orgoglio, o consapevolezza, comprensione ... Come si può rimproverare un uomo così disposto a cammminare sui carboni ardenti per i suoi genitori?
Come nn si poteva non amarlo?
Isabella era sconcertata, da dove gli era uscita quell'idea.
Lei non lo amava!
Isabella pensava che l'amore non c'entrava affatto, non faceva parte del contratto.
E allora perchè  tutto d'un tratto aveva smesso di pensare che Edward era un nemico?
Perchè  adesso non vedeva l'ora di averlo vicino, di sentire le sue mani che le accarezzavano la pelle, e di addormentarsi  abbracciatta a lui?

Che altro poteva essere se non amore?
Isabella si senti bloccare il respiro in gola, questo non doveva succedere, penso si era promessa a se stessa che mai e poi mai avrebbe donato il cuore ad un uomo.
Invece era successo.
Esme si accorse di qualcosa di strano.
- Che cosa c'è cara?
Non ti senti bene?-
Isabella rimase li seduta perchè  pensava  alle parole che non avrebbe mai pensato di dire.
-Io amo Edward.-
Penso con dolcezza.
-Sono inamorata di vostro figlio.-
Esme sorrisse e abbraccio la nuora e disse.
-Non hai  bisogno di dirmelo, cara.
Si legge nei tuoi occhi ogni volta che lo guardi.-
Si alzarono e Esme la presse sotto braccio e disse.
-E adesso torniamo alla feste, prima che tutti pensino che ci siamo perse.-.
I giorni che seguirono in Italia furono stupendi Isabella fu accolta come una figlia ,
Carlisle smbrava stare meglio sotto gli occhi di Esme.
Edward era diventato molto premuroso verso sua moglie, prenoto  per lei una visita con una specialista in città, che gli confermo  la diagnosi del medico e gli assicurò che la gravidanza procedeva bene.
Prima di rientrare a casa Edward porto sua moglie in una trattoria, dove mangiarono della pasta, e iniziarono a parlare di cosa aveva detto il medico, del battessimo e persino di quandi figli avvrebbero voluto in futuro.
Edwaerd aveva sempre immagginato di avere una famiglia numerosa, non voleva che il figlio fosse solo come lo era stato lui, e sua moglie era più  che d'accordo perchè  nn riusciva ad immagginare la sua vita senza le sue sorelle, e suo figlio nn aveva il dirito di crescere solo!
Isabella penso che era stata una single convinta, e ora invece parlava di figli e famiglia come se fosse una cosa naturale per lei tutto questo.
Non si limitarono solo a parlare di famiglia , ma di altri argomenti, come dell'architettura, alla politica di moda, degli alberghi Italiani, e i ristoranti e persino dei mercatini d'antiquariato della zona, semprava che volevano reccuperare il tempo perso che non c 'era stato prima del  matrimonio, finalmente iniziavano a parlarsi.
L'unico argomento tabù per lei era l'amore non intenteva rivelare i suoi sentimenti che aveva scoperto di provare quel pomeriggio parlando con la suocera, anche lei stendeva a credere cosa aveva capito finalmente, figuriamoci se Edward le avrebbe creduto, era stata  lei a dichiarare che non voleva rischiare di innamorarsi, di lui ed Edward era  d'accordo.
Non gli importava del suo amore, lui  voleva solo una famiglia e un erede, nel contratto non c'era nessuna clausola che specificasse altro.
E cosi Isabella nn disse niente a Edward del resto nn sapeva nemeno da dove iniziare per trovare le parole per dirgli cosa provava.
Isabella doveva imparare a convivere con il  sentimento appena scoperto di provare per suo marito.
Edward insiste a fare provare la Ferrari di Carlisle a sua moglie sulle strade della bellissima Toscana, mentre   rientravano a casa, lei che aveva sempre usato la sua Honda Coupe'!
Ogni comando di quell'auto e ogni leva erano diverse da tutti gli altri e richiedevano movimenti, complessi su cuoi bisognava prendere le misure con attenzione,  a pensarci bene lei nell'amore di certo nn si trovava sul sedile del guidatore.
 E nemeno il marito parlava mai d' amore, era soddisfatto di come erano andate le cose aveva ottenuto quello che desiderava nel minor tempo possibile.
Le emozioni non c 'entravano adesso tranne  quando erano sotto le lenzuola, li la passione e le emozioni, regnavano incotrastanti.
E chi aveva bisogno di parlare d'amore in quel momento, se l'amore si faceva ogni notte?
Trascorsero un Natale splendido in Toscana, con loro si aggiunsero  anche le sorelle di Isabella,
 Alice arrivo da Milano con il suo misterioso Jasper.
Arrivo anche sotto insistenza di Edward Rosali per festeggiare con le sue sorelle.
A Esme nn gli sembro vero di avere casa piena di giovani.
Isabella non si era sentita cosi felicè come in quel momento.
Il Natale non era mai stato cosi, a casa Swan, e Isabella non si sarebbe immaginata che il matrimonio si sarebbe rivelato cosi tanto felicè.
La paura di Isabella era che Edward tornase alle sue abbitudini da Play boy, ma d'un tratto le sembrò ridicolo anche se lui non l'amava, di sicuro non avrebbe rovinato tutto per una avventura, anche se lei pensava che lui non l'amava.









   
 
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