Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: Cara93    09/01/2020    1 recensioni
Raccolta di One shot e fash fic.
Le storie avranno come filo conduttore una certa dose di angst, dramma, amori, tradimenti e una canzone
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia partecipa alla challenge "La challenge delle sei coppie" creata da GiuniaPalma sul forum di EFP
Coppia slash 



Il giovane bardo canta brandendo il suo liuto, ogni tanto lancia uno sguardo allarmato ai due uomini seduti in fondo alla stanza. Sta per finire la sua esibizione, spera di riuscire a racimolare qualche soldo per una buona causa, ergo, non farsi ammazzare.
 
"Dai un soldo a questo bardo
Oh valle dei fiumi, oh valle dei fiumi.
Dai un soldo a questo bardo
amico della Fratellanza"
 
Fa il giro dei tavoli, tendendo il cappello. Alla fine, tira un sospiro di sollievo. Vedrà un'altra alba. Per ora.
 
Si siede allo stesso tavolo dei due uomini intabarrati, che, chissà come, avevano la capacità di apparire feroci e minacciosi anche sotto le spoglie di cenciosi mercanti. C'è una taglia sulla testa di quegli uomini e, se Jaq non fosse più preoccupato delle ripercussioni che il loro arresto avrebbe sugli affari a lungo termine, li avrebbe denunciati agli uomini della Corona da un bel pezzo. Invece, aveva preferito lasciare che lo malmenassero come preferivano. Sospira. In fondo, non ha fatto niente di male.
 
 
La scena era esattamente la stessa, solo pochi mesi prima. Nel corso dei suoi viaggi, Jaq aveva racimolato un'enorme quantità di storie e canzoni sulla Fratellanza Senza Vessilli e i suoi componenti. Neanche per un momento aveva preso in considerazione la possibilità di incontrarli.
 
"E infine disse,
il lord che sconfisse la morte
solo il dio può decidere la tua sorte.
 
Baciato dal fuoco il cane
con un ringhio rispose e l'eroe attaccò
e nel fuoco, neanche a dirlo, la sua fine segnò.
 
Sfidando del dio l'ira
il lord della Folgore lo salvò
e come ricompensa, il cane di Joffrey lo baciò."
 
Le sue preferite, così come quelle del pubblico, o almeno così sembrava, erano la serie di ballate sull'amore tormentato tra Beric Dondarrion e Sandor Clegane. Era estremamente orgoglioso del risultato, mai prima di allora, era riuscito ad avvincere il pubblico. Se non si contano le canzoni sconce e Jaq non aveva alcuna intenzione di contare simili bassezze, anche se gli avevano procurato il pane in più di un'occasione. Si considerava (e si considera tuttora, anche se deve adattarsi alle circostanze) un'artista.
Quella sera in particolare, aveva dato il meglio di sé, forse ispirato dalla rapita attenzione della comitiva di avventori; forse per il bel seno dell' ostessa con cui contava di dividere il letto per quella notte. Alla fine della sua esibizione, era calato un silenzio insolito, ma Jaq non se n'era dato peso: era la magia della musica, la sua musica. Infatti, poco dopo si levò un applauso solitario, subito seguito da molti altri. Solo un avventore era uscito dalla locanda borbottando bestemmie irripetibili, chiaramente non un intenditore. Soddisfatto, fece il solito giro per riscuotere la sua ricompensa. Distrattamente, vide la sua ostessa chiacchierare con un tizio vestito di stracci e ridotto piuttosto male. Impietosito e intenzionato a fare colpo sulla formosa ostessa, allungò qualche spicciolo al mercante, che lo salutò con un cenno e un ironico luccichio dell'occhio privo di benda.
 
Le cose stavano andando anche meglio del previsto: la bella ostessa lo aveva portato fuori, in un luogo tranquillo, e palpava ogni centimetro del suo corpo, scansando al contempo le sue mani. Raramente si era imbattuto in una donna così focosa e al contempo così pudica. Era una combinazione interessante. Il compito l'aveva assorbito così tanto che il colpo di tosse lo colse di sorpresa.
"Chi è là?" chiese. I due uomini, perché si trattava di due uomini, non proferirono parola.
 
"È pulito" disse la donna, scostandosi. L'uomo più alto, l'avventore che era uscito prima della fine della sua esibizione e che aveva portato il cappuccio calato sul volto anche nel locale, lo prese per il bavero della camicia e lo sollevò senza alcuno sforzo lasciandolo a ciondolare le dita dei piedi alla ricerca di un terreno d'appoggio.
"Vuoi che quel mandolino te lo faccia ingoiare o che te lo infili su per il culo?" domandò con un ringhio. Vedendolo a pochi centimetri dalla faccia, Jaq indovinò chi fosse e cominciò a sudare freddo, la bocca secca. Era impossibile non capire, dalle ustioni che gli ricoprivano metà del volto, che aveva di fronte Sandor Clegane.
" Andiamo, Clegane. Non era poi così male" commentò l'altro, il mercante con la benda su un occhio.
"Forse non sono un cavaliere raffinato come te, ser e sono incapace di apprezzare una bella canzone. Ma sono ben capace di ficcare l'altra estremità di una chitarra nel tuo petto sfondato e vederti finalmente crepare, non appena questo damerino decide quale estremità preferisce, Dondarrion."
" Vi prego, signori, vi prego, cerchiamo di ragionare" quasi balbettò Jaq.
"Ragionare? Metà dei Sette Regni mi crede un fottuto finocchio" ringhiò ancora il Mastino.
"Ne sono profondamente addolorato, ser" deglutí Jaq con forza. "Vorrei scusarmi per aver infangato il vostro onore e vi prometto che farò ciò che è in mio potere per ripagarvi, mio signore"
"L'unico modo che hai per ripagarmi, fighetta, sarebbe farti ingoiare i denti"
"No no no, vi prego" gemette il bardo.
"Forse c'è un modo per far ottenere a Clegane la sua giusta vendetta e per tenerti in vita" intervenne Dondarrion.
"Farò qualunque cosa. Tutto"
"Elsie mi ha detto che stai facendo bei quattrini con quelle canzoni..."
"Beh... si tira a campare" rispose Jaq, lusingato, ignorando il fiato di Clegane sul viso.
"Ho una proposta"
 
 
E così eccolo lì, ad offrire i suoi servigi in favore della Fratellanza Senza Vessilli.
 
Aveva iniziato a viaggiare con loro e a "offrire" il ricavato delle sue esibizioni a Lord Beric, il doppio quando cantava le ballate incriminate. 
 
Una sera, però, aveva sorpreso Beric a fischiettarne una, triste. Il bardo non aveva avuto il coraggio di fare domande. Forse un giorno, avrebbe vissuto abbastanza per raccontare la storia (quella vera) dell'amore non ricambiato di Lord Beric per il Mastino.


Nota dell'autrice: questa storia è ispirata dalla figura di Jaskier, il bardo/compagno d'avventura di Geralt di Rivia, così come la canzone da cui sono partita per costruire la storia "toss a coin to your Witcher" (qui riscritta nella prima parte). Da qui, ho cercato di scrivere una storia slash senza che questa sia una storia palesemente slash (ha senso? No, lo so) e di amore unilaterale. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Cara93