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Autore: evelyn80    13/01/2020    12 recensioni
Una raccolta di dodici momenti, più o meno romantici, tra Peter Cetera e Robert Lamm.
Questa raccolta partecipa alla sfida "12x12" lanciata da Soul Dolmayan su EFP
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Peter Cetera, Robert Lamm
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Hot Streets'
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Non possiamo negare ciò che siamo

 

Peter Cetera      Robert Lamm

 

 

Pasadena (California), 13 maggio 1979

 

Il Rose Bowl Flea Market era particolarmente affollato, quella domenica. Tantissime persone avevano approfittato della splendida giornata per visitare il famoso mercatino delle pulci situato attorno all'omonimo stadio. *(1
Peter e Robert, accompagnati dalle rispettive compagne, ne varcarono i cancelli alle dieci di mattina, godendosi l'atmosfera festosa prima che l'aria si facesse troppo calda. Le due sorelle si allontanarono subito insieme – Julie spingendo il passeggino con sua figlia – dirette alle bancarelle di abiti usati. Gli uomini le lasciarono fare, per godersi alcuni minuti da soli. *(2
Passeggiando lentamente, Peter si avvicinò a uno stand che, oltre a cianfrusaglie varie, esponeva una numerosa selezione di gioielli di bigiotteria, prevalentemente orecchini.
«Credo che Diane si meriti qualcosa in più di questa paccottiglia, non trovi?», gli sussurrò Bobby all'orecchio, facendolo fremere. Il corpo del suo amante gli era talmente vicino da poterne sentire il calore attraverso i vestiti.
«In realtà stavo pensando che mi piacerebbe molto mettermi l'orecchino», rispose il bassista senza voltarsi.
Robert si irrigidì. «L'orecchino!? Ma è da finocchio!», sibilò d'istinto.
Peter gli lanciò un'occhiata strana, un misto di irritazione e sarcasmo. «Perché, non è forse quello che sono?».
In quel momento, il tastierista si rese conto di ciò che aveva detto.
«Scusami Pete... ho sparato una cazzata. Ma, forse è perché non ci considero tali. Noi due siamo semplicemente due uomini che si amano», mormorò in tono sommesso mentre si allontanavano, scostandosi dalla gente che affollava la bancarella.
«Due uomini che si amano di nascosto, perché se lo facessero alla luce del sole sarebbero osteggiati da tutti», replicò Peter con amarezza, fissandolo negli occhi. «Due froci... ecco quello che siamo, Robert».
Il tastierista lo trascinò verso un angolo poco affollato del mercatino, spingendolo tra due bancarelle di frutta e verdura.
«Non voglio che tu usi quella parola, Peter! È... denigrante! E io non mi sento affatto diverso dagli altri!».
«Neanche io... e forse in futuro sarà così per tutti. Ma per il momento dobbiamo accettare la nostra condizione e tenerla nascosta al resto del mondo» replicò il bassista con aria cupa.
Guardandosi attorno per essere sicuri che Julie e Diane non li avessero visti, i due uomini ripresero a passeggiare tra gli stand.
«E comunque», riprese Peter in tono improvvisamente più allegro, «è da gay mettersi l'orecchino all'orecchio destro. Io voglio metterlo al sinistro». Sorrise al suo amante, che rispose mettendosi a ridere. *(3

 

* * *

 

Columbia (Maryland), 26 luglio 1979

 

Bobby si avventò come una furia sulle labbra di Peter, catturandole con le proprie. Dopo averle torturate con un bacio mozzafiato prese a leccargli i lobi. Una volta giunto alle prese col sinistro, la sua lingua danzò attorno al bottoncino d'oro che adornava l'orecchio del bassista.
«Adoro il tuo orecchino», ansimò, sfregando il proprio petto villoso contro quello dell'amante.
«Non pensi più che sia da finocchio?», ridacchiò Peter, passandogli le dita tra i lunghi capelli neri.
«Io!? Mai pensata una cosa del genere...», rispose Robert.
Il bassista ridacchiò ancora, per poi mutare il riso in un sospiro mentre il rumore del mare gli inondava le orecchie.

 

 

Spazio autrice:
Ed eccoci al secondo capitolo della sfida. Questa volta il prompt è “mercatino”, ed è stato suggerito da alessandroago_94. Perciò, mio caro, tutto questo è merito tuo :-)
Ho deciso quindi di ambientare il capitolo (o almeno la prima parte) in uno dei più famosi mercatini della contea di Los Angeles. La seconda parte è ambientata un po' di tempo dopo a Columbia, dove, nella data indicata, i Chicago hanno tenuto un concerto.
Anche questa volta, il momento che ho immaginato non è proprio “tranquillo”. Soprattutto Peter, nella mia story line, soffre moltissimo la sua condizione di “diverso”, (diverso almeno per quel periodo storico, in cui gli omosessuali venivano ancora visti con occhio molto maligno) e quando Robert, senza riflettere, spara la sua cavolata galattica, il bassista ne risente. Per sua fortuna, Peter è dotato (per davvero) di un grandissimo senso dell'umorismo, che gli permette di superare il momento abbastanza in fretta.
Tanto per la cronaca: Ho immaginato che Peter abbia indossato l'orecchino nell'estate del 1979. È molto difficile appurare con certezza quando abbia forato per davvero il lobo perché, avendo i capelli lunghi che gli coprono le orecchie, è quasi impossibile vederlo. In un video dell'estate del 1979, comunque, mi pare di averlo intravisto. E a partire dal 1980, quando taglierà i capelli, sarà sempre ben visibile.
E ora, le note numerate.
*(1 – Il Rose Bowl Flea Market è un famoso mercatino delle pulci che si svolge ogni seconda domenica del mese, a partire dal 1975, all'interno dei cancelli dell'omonimo stadio di football (il Rose Bowl) di Padasena, nella contea di Los Angeles. Tra le sue bancarelle si può trovare veramente di tutto.
*(2 – Julie e Diane Nini, rispettivamente moglie di Robert e compagna di Peter, sono sorelle. Julie e Robert, come detto nel capitolo precedente, hanno avuto una figlia nel 1978.
*(3 – Stando a quanto ho trovato su internet, l'orecchino maschile è un ornamento utilizzato sin dall'epoca storica. Già gli antichi egizi ne facevano uso. Secondo la tradizione della marina, e della pirateria in particolare, però, l'orecchino andava portato all'orecchio sinistro. Chi lo metteva al destro comunicava la sua disponibilità ad avere rapporti omosessuali.

 

  
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