Serie TV > Lucifer
Segui la storia  |       
Autore: Lucinda Slytherin    22/01/2020    2 recensioni
La vita del diavolo sta per essere stravolta dall'arrivo di un giovane sconosciuto che si presenterà improvvisamente alla sua porta e che si rivelerà essere più vicino a lui di quanto si possa pensare. Lucifer entrerà nuovamente in contrasto col padre, colpevole, secondo il re dell'inferno, di aver messo Simon sulla sua strada.. Ben presto, però, si renderà conto che è stato lui stesso a farlo. Il diavolo accetterà questa sua nuova e inaspettata identità? Riuscirà a proteggere colui che si scoprirà essere sangue del suo sangue? Sarà in grado di proteggere il principe dell'inferno?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen, Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Blood For Blood"


[ The Lux, Los Angeles. Poco dopo l'arrivo di Simon al locale. ]

《 Quindi non hai cambiato idea sulla poledance? 》 ironizzò Lucifer, ottenendo per tutta risposta, uno sbuffo ed un finto sguardo algido da parte del ragazzo. Quest'ultimo svirgolò lo sguardo dall'uomo alla persona che stava per interromperli. Lo scambio di sguardi fra i due sembrò interminabile agli occhi del re dell'inferno che dovette frenarsi dall'esprimere entusiasmo per l'arrivo dell'ospite per non smorzare quel momento.

《 Scusate.. 》 tossì, protendendo il busto in avanti per farsi notare dal giovane, poi sventolò una mano davanti al suo viso.

Simon, apparentemente disconnesso, fece un piccolo salto sul posto preso alla sprovvisa. Arrossì, non si era neppure reso conto del tempo che aveva trascorso a guardare la persona alla porta. Reazione impulsiva che quest'ultima ebbe la parvenza di contraccambiare.

Lucifer distese gli angoli delle labbra in un ghigno sardonico, nonostante non sapesse cosa pensare riguardo a ciò cui aveva da poco assistito.

《 Vieni, entra. 》 Disse il diavolo, fiancheggiando il bancone per poi raggiungere l'entrata.

《  Suvvia, signorina Lopez. Non mangia mica. 》 prese a rispondere, non riuscendo a trattenersi dal ridere.

Simon chinò il capo verso il basso, tornando pian piano del colorito naturale e delle ciocche di capelli gli ricaddero sugli occhi, nascondendo parzialmente il suo sguardo.

Ella, invece, tornò in sé stessa e portò lo sguardo sul moro, ingarbugliando quattro parole di fila, prima di fargli recepire il corretto messaggio. 《 Lucifer, mi dispiace interrompere la tua serata fra uomini con.. 》 con la mano indicò il giovane Martin, non conoscendone il nome.

《 Simon.. 》 l'aiutò Mr Morningstar, vedendola in difficoltà.

《 Simon. 》 ripetè lei, quasi a volerlo memorizzare. 《 Abbiamo un caso di duplice omicidio. 》 gli spiegò. Simon sollevò nuovamente gli occhi, interessato al discorso del medico forense. 《 Io e Chloe abbiamo bisogno del tuo aiuto. 》

《 La Detective ha bisogno di me? 》 dondolò le spalle e sfregò le mani palesemente contento della notizia. 《 Te l'ha detto lei? 》 Continuò, venendo subito interrotto dal biondo.

《 Due persone hanno perso la vita e tu ti metti a saltellare di gioia? 》 gli chiese confuso, avanzando di qualche passo sino a posizionarsi al suo fianco.  Lucifer sbuffò e alzò gli occhi al soffitto. 《 Sembri mio padre quando parli così. 》

Il ragazzo arcuò un sopracciglio. Si stava abituando allo strambo carattere del proprietario del Lux. 《 Comunque, signorina Lopez. 》 ripetè, rivolgendosi a lei come aveva fatto l'altro.

《 Ella. 》 puntualizzò la mora, donandogli uno dei suoi sorrisi migliori. Al cospetto dei due, la donna, minuta, sembrava venire sovrastata.

《 Ella. 》 si corresse lui.

《 Non è che.. Bhe, sarebbe possibile per me aiutarvi? 》 tentò di mettersi in gioco. 《 Mi servirebbe un po' di pratica prima dell'arruolamento. 》 spiegò, stava cercando di cogliere l'occasione senza pensarci due volte.

Il signor Morningstar e il giovane medico strabuzzarono gli occhi. 《 Arruolamento? 》 Domandarono quasi in simbiosi.

《 Ho fatto domanda per entrare nel corpo di polizia. 》 sprizzava gioia da tutti i pori. Era il sogno di una vita e finalmente aveva trovato qualcuno da cui imparare. 《 Ancora non conosco la mia ubicazione, spero di essere all'altezza del ruolo. 》

《 Il fisico non ti manca. 》 sentenziò  evidentemente imbarazzata la donna, riferendosi alla corporatura nerboruta del coetaneo che non si nascose dal mostrare apprezzamento per il complimento ricevuto.

《 Ti ringrazio. 》 sorrise. 《 Magari lavoreremo insieme, chi lo sa? 》 poggiò una mano sulla spalla dell'amico. 《 Non sarebbe un problema, vero? 》

La signorina Lopez aggrottò la fronte, ma la rilassò subito dopo. 《 Parlerò io con Chloe, se a Lucifer non dispiace. 》

《 Non ostacolerei mai le porte all'amore! 》 punzecchiò sarcastico, ricevendo uno sguardo da parte dei due che non aveva bisogno di parole.

 

[ Poco più tardi sulla scena del Crimine ]

Simon, quella scena, l'avrebbe dimenticata difficilmente. Quei corpi distesi sul ciglio della strada, quei teloni gialli, gli davano un senso di angoscia.

《 Povera donna.. 》 pensò, intravedendo delle calzature femminili rimaste scoperte dal telo. Poi s'avvicinò ancora di qualche passo, seguendo per filo e per segno l'amico diavolo.

《 Conosciamo già la sua identità? 》 si intrufolò Ella, rivolgendosi alla Detective che, naturalmente, aveva prontamente adocchiato quello sconosciuto al fianco del suo partner. Con la coda dell'occhio la bionda cercò di capire chi fosse e cosa ci facesse lì, mentre, nel frattempo rispose incerta alla collega. 《 Purtroppo non ci sono documenti o tracce che ci possano far risalire all'identità delle vittime. 》 Disse, indicando il secondo telo giallo ove era stato trovato l'altro cadavere. 《 Sappiamo solo che sono un uomo ed una donna, 20 anni al massimo. 》 aggiunse ed allungò il collo in direzione dell'amica. 《 Chi è quel ragazzo accanto a Lucifer? 》

《 Ti riferisci a Simon? 》 chiese per assicurarsi che intendessero la stessa persona.

《 Lui! 》 esclamò la Detective, puntando il dito verso lo sconosciuto.

Ella si voltò. I due uomini erano alle loro spalle, intenti a guardarsi intorno. 《 Sì, è Simon. È il nuovo amico di Lucifer. 》 specificò, lasciando sbucare fuori un sorriso imbarazzato che l'altra notò immediatamente.

《 Che c'è, Ella? Ti piace? 》 punzecchiò l'amica con una leggera gomitata che il medico forense si sforzò di ricambiare. 《 Non ti sfugge proprio nulla. 》 accennò con tono sarcastico.

Chloe, avendo intuito l'imbarazzo della donna, cambiò completamente argomento. 《 Da quando Lucifer si porta dietro un &amico&? 》 Le domandò, svirgolettando con le dita.

《 È un agente novizio.. e.. e c'è possibilità possa essere un nostro collega. 》 le spiegò, per poi chinarsi e sollevare il primo telo.

La bionda si limitò ad annuire e lasciò lavorare la mora, anch'ella oramai abituata alle stranezze del collega.

《 Simon, vieni. Seguimi. 》 s'annunciò il diavolo, palesando la sua intenzione di avvicinarsi alla Detective. Il giovane Martin lo seguì.

《 De-tec-tiveeeee! 》 Sapeva sempre come attirare l'attenzione. 《 Lui è Simon. Simon, lei è la Detective. 》 Continuò presentandoli e i due si scambiarono una stretta di mano vigorosa e un sorriso cortese.

《 Che forza! 》 proseguì la donna, soddisfatta.

《 Potrai partecipare, ma solo per questa volta. 》 specificò con l'indice puntato verso l'alto. Il biondo la ringraziò con un enorme sorriso. 《 La ringrazio, Detective. Le prometto che farò il bravo e non intaccherò minimamente il suo lavoro. 》 la rassicurò, poi avanzò verso Ella, interessato a mettersi in gioco sin da subito.

《 Un vero ometto, non è vero? 》 se la rise il re dell'inferno che ebbe come tutta risposta una smorfia da parte della partner di lavoro.

Simon s'accovacciò al fianco della signorina Lopez e non fece nemmeno in tempo ad indossare i guanti che gli erano stati quasi istintivamente passati dalla donna, che il suo entusiasmo venne subito a mancare quando riconobbe la prima vittima di quell'efferato omicidio. Deglutì, ispirò ed espirò più volte, prima di proferire parola.

《 La conosci? 》 gli domandò il diavolo che nel frattempo gli si era affiancato.

《 Era una mia compagna al liceo. 》 biascicò il futuro agente, senza staccare gli occhi dal quel corpo. Subito Ella, seguita dal suo dolce istinto, posò una mano sulla spalla del ragazzo come a volerlo confortare.

《 Si chiamava Cathy Price. 》 Disse con voce affranta. 《 Era un anno più grande di me. 》 aggiunse, osservando il corpo esile e martoriato della compagna.

《 Mi dispiace tanto, Simon. 》 mormorò confortante la mora, Lucifer sembrava dello stesso avviso.

《 Simon.. 》 la bionda si avvicinò a lui. 《 Sapresti riconoscere chi era con lei? 》 gli chiese, approfittando della sua apparente conoscenza.

Simon si alzò e stette al fianco della Detective che stava avvicinandosi alla seconda vittima. 《 È un ragazzo di origine asiatica, sul metro e 90. 》 Lo informò, credendo potesse aiutarlo. Simon, d'improvviso, portò una mano a coprire la bocca. Non era possibile. Quel ragazzo disteso a terra senza vita era uno dei suoi più cari amici. 《 Dom.. il suo nome è.. 》 ebbe un attimo di sgomento. 《..era Dominic Zegers.. 》

Deglutì, come a voler mandare giù quella terribile notizia.

 

[ Nelle ore precedenti; Cathy e Dominic. ]

Vecchi compagni di liceo, i due erano rimasti in ottimi rapporti (qualcuno sospettava fossero più di ottimi amici, sebbene loro avessero sempre ribadito il contrario) e, di tanto in tanto, s'incontravano giusto per trascorrere qualche ora in buona compagnia.

Cathy era la diciannovenne figlia di un pastore, dalla statura minuta e dai capelli biondi ed ondulati che, seppur non molto lunghi, le coprivano le spalle. Dal fisico esile, non praticava alcun tipo di sport (almeno non a livello agonistico). Alla Beverly High era conosciuta principalmente per il suo ruolo all'interno delle Cheerleaders e per la sua turbolenta relazione con Billy Wright, atleta e capitano della squadra di Baseball del liceo dalla brutta ma mai confutata reputazione. La giovane Price conobbe Simon sui banchi di scuola, i due andarono subito d'accordo grazie anche alla similitudine del loro carattere. Questo finché il ragazzo di lei non si intromise fra loro, accecato dalla gelosia. Billy sosteneva che i due amici passassero troppo tempo insieme e questo non andava bene, data la fama del biondo di essere molto apprezzato fra la cerchia di giovani liceali. Sebbene a malincuore, Simon e Cathy interruppero qualsiasi tipo di rapporto, sperando, un giorno, di poter riprendere l'amicizia perduta.

Dominic, un ragazzone alto e bruno, dai tipici tratti asiatici, era un tipo solare, energico. Anche lui giocatore dei Blue Devils (squadra di baseball della scuola), inizialmente aveva cominciato una discreta amicizia con Billy, sino a quando quest'ultimo non si vide derubato del posto di capitano. Il moro, il quale aveva palesemente meritato quel titolo, si era prontamente prodigato, per il bene della squadra, a cedere il posto all'altro. Billy, ormai preso dall'orgoglio, rifiutò in maniera netta e veloce. Simon, anch'esso facente parte della squadra, aveva difeso il compagno e, così facendo, si era conquistato a pieni voti il rancore del giovane Wright che promise che non gliel'avrebbe fatta passare liscia.

 

[Un'ora prima del delitto; PicBoulevard. ]

Il locale era colmo di gente, più affollato del solito nonostante i festeggiamenti natalizi fossero passati già da un bel po'.  Cathy e Nick, s'erano dati appuntamento proprio lì, consapevoli di dover aspettare ore in piedi prima che un tavolo si liberasse.

《 Entriamo. 》 Disse improvvisamente scoraggiato lui, intravedendo delle facce poco piacevoli all'interno.

《 Che ti succede? Hai cambiato idea? 》 lei sembrava di tutt'altro avviso, non aveva intenzione di demordere. Lo afferrò da un braccio e lo trascinò dentro, dove attesero oltre mezz'ora.

Nick lì non voleva proprio starci, si sentiva degli occhi puntati addosso. Cathy, notando il fare inconsueto dell'amico, si issò sulle punte e gli scompigliò i cappelli e posò flebilmente le labbra sulla sua guancia in un bacio accennato. Il ragazzo dalla giacca di pelle non desisteva e fu lì che lei si arrese e, con un vaporoso sbuffo, si incamminò con lui verso l'uscita.

《 Alla fine hai vinto tu..come al solito. 》 sbuffò lei di nuovo, rimanendo al suo fianco.

《 Non che ci fossero dubbi. 》 Tirò fuori la lingua lui, rilassando finalmente il viso dopo averlo contratto a causa del forte disagio provato dentro a quel locale. 《 E poi esistono migliaia di altri locali a Los Angeles. Potremmo andare al Lux, per esempio. Simon mi ha detto che chi va a LA, deve andare al Lux almeno una volta nella vita. 》

《 Simon.. 》 ripetè la giovane Cheerleader. 《 Non lo vedo dal diploma. 》 Continuò dispiaciuta, le mancava molto trascorrere del tempo con lui.

《 Ti piace ancora? 》 Le domandò, essendo al corrente dei sentimenti contrastanti dell'amica nei riguardi del biondo.

《 È un ottimo amico ed è una brava persona. 》 Continuò a passeggiare. 《 Mi piacerebbe molto rivederlo e, chi lo sa, magari stavolta potrebbe essere diverso. 》 ipotizzò la ragazza per poi ridacchiare.

《 E tuo padre lo adora! 》 Esclamò Nick, spalleggiando la bionda.

Poi improvvisamente si voltò, aveva la sensazione di essere seguito.

《 Insomma, Nick. Che ti prende adesso? 》 gli chiese lei, vedendo il viso di lui cambiare nuovamente espressione.

《 Nulla, sarà solo una mia impressione. 》 la rassicurò, ignaro di trovare la morte dietro l'angolo.

 

[ Sulla scena del crimine, circa un'ora dopo il decesso. ]

Ella, dopo svariati accertamenti, attendeva su un lato della strada che i soccorsi caricassero i corpi all'interno dell'ambulanza per poi ricongiungersi ai colleghi.

La scena del crimine, nonostante fosse sera inoltrata, veniva circondata da una calca di gente curiosa di sapere cosa fosse successo. Simon, intento a chiacchierare con coloro i quali sarebbero divenuti suoi colleghi, percepì un senso di oppressione, come se qualcuno lo stesse guardando insistentemente.

《 Qualcosa non va? 》 gli domandò Lucifer, captando segnali strani provenire dal viso del ragazzo.

Simon aveva la parvenza di stare tra le nuvole, in realtà stava cercando di capire se fosse soltanto una sensazione sbagliata o se davvero qualcuno lo stesse osservando. Immobile, continuava a guardarlo la Detective, avendo intuito i pensieri del futuro agente.

Nel contempo, Lucifer, non ricevendo alcuna risposta, si indirizzò verso la signorina Lopez, poi legò le mani dietro alla schiena in attesa di raggiungere il dipartimento e dare il via alle indagini.

《 Simon.. 》 Chloe inclinò il capo. 《 È tutto okay? Ti vedo distratto. 》 chiese, corrucciando la fronte.

Il biondo annuì semplicemente.

La Detective, però, non si diede per vinta. Non era possibile rimanere tanto in una posizione senza muoversi d'un passo, anchse il giovane pareva molto portato nel farlo.

《 Che dia.. 》 sembrava confuso. 《 Che cosa vuole fare? 》 Si domandò, puntando gli occhi sulla folla dalla quale sbucò qualcuno dall'aria sospetta che ricambiò immediatamente la sua attenzione.

Il tizio dalla felpa verde militare estrasse un oggetto dal tascone anteriore, pronto a procedere nelle sue intenzioni. Chloe capì con immediatezza che stava per accadere qualcosa e, senza esitazione, si interpose fra l'uomo e Simon. Quest'ultimo si rese conto soltanto un istante dopo di essere il bersaglio di quello sconosciuto e no, non poteva andarci di mezzo un altro innocente. Si interpose a sua volta e scansò la donna che cadde subito sull'asfalto, mentre la traiettoria della Calibro 32 centrò l'obiettivo.

Il ragazzo venne colpito in pieno petto per poi cadere sulle proprie ginocchia.

《 Simon! 》 si sentì urlare e Chloe, seppur terrorizzata dall'accaduto, riuscì in tempo ad afferrare il viso del biondo, impedendogli di sbattere il capo sull'asfalto.

La folla attonita si dileguò e con lei l'uomo dalla felpa verde.

Lucifer stette immobile, sembrò quasi pietrificato. Ella, invece, palesemente scioccata, chiamò subito il 911, intimandoli di affrettarsi.

La Detective strinse in un istinto materno Simon a sé, scuotendolo poi lievemente. 《 Simon.. ehi, guardami. Rimani sveglio, stanno arrivando i soccorsi. 》 gli ripetè tremante, cercando di tamponare la ferita grondantdsangue.

Il diavolo si inginocchiò ed adagiò una mano sul viso dell'altro. 《 Ehi.. 》 mormorò con voce rotta, guardandolo dritto negli occhi. 《 Andrà tutto bene, figliolo. 》 gli sussurrò, tentando di tenerlo sveglio.

《 N-n-non voglio m-morire.. 》 biascicò lui, mentre le sirene in lontananza si facevano sempre più nitide.

《 Non succederà. 》 gli rispose in piena certezza il re dell'inferno. 《  Mio padre dovrà aspettare ancora tanto per averti. 》 aggiunse, per poi voltarsi verso Ella che, sbigottita, provava a trattenere un pianto. 《 Hai ancora tante cose da fare. 》 gli disse sorridendo, poi gli afferrò una mano.

《 Mi dispiace, Detective. 》 Disse il futuro agente, rivolgendosi alla donna che aveva cercato di salvargli la vita. In quel momento nella testa di lei balenarono vecchi ricordi, ricordando quanto successo molti anni prima al padre.

《 A me dispiace per lui. 》 un sorriso più che cinico comparì sulle labbra del moro, mentre la Detective Decker lo guardava preoccupata, temendo potesse commettere delle sciocchezze.

《 Tu occupati di lui, che io devo accertarmi vada tutto come deve andare. 》 Disse Mr Morningstar alla collega, abbandonando la scena soltanto quando si assicurò che Simon fosse nelle mani di chi potesse soccorrerlo. 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lucifer / Vai alla pagina dell'autore: Lucinda Slytherin