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Autore: Vittoria94    22/03/2020    2 recensioni
Questa storia è ambientata nella Londra vittoriana di fine Ottocento. Essa narra le avventure della famiglia Crafthole tra intrighi, misteri, amori e amicizie. Tutto condito da un pizzico di ironia.
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Età vittoriana/Inghilterra, Il Novecento
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                                                                                                            CAPITOLO IV
                                                                                                  "Proposta di matrimonio"
Il giorno dopo Emily si alzò e, insieme al fratello, si recò da Louise.
-Buongiorno, c’è la signorina Beaumont?- chiese John alla governante di Louise.
-Buongiorno, signori Crafthole. Certo, vi annuncio subito. Prego.- disse la donna, accompagnandoli in salotto.
-Signorina Beaumont, ci sono delle visite per lei.-
-Chi mi cerca?- chiese la ragazza, mentre s’ingozzava di pasticcini.
-Il signor John Crafthole e sua sorella Emily.-
-Bene! Falli passare pure.- disse Louise, mentre si sistemava.
-Louise. Come stai?- chiese John, avvicinandosi.
-John, tesoro. Meglio. Ma, sai, lo spavento ancora mi passa del tutto…-
-Guarda, io ed Emily ti abbiamo portato un regalo ed un mazzo di fiori.- disse il ragazzo, porgendole un pacchetto ed il mazzolino.
-Oh, John. Che pensiero carino.-
-E’ stata un’idea di Emily. Sai…per rimediare a quello che è successo tra di voi.- disse John, guardando la sorella.
John la spronò a chiederle scusa, guardandola intensamente. Così Emily, sotto la pressione silenziosa del fratello, disse:- Louise, ti chiedo scusa per quello che è successo al ballo e per quello che è successo ieri. Spero che tu possa perdonarmi.-
Louise la osservó per un po', con aria soddisfatta per poi dire:-D’accordo Emily. Accetto le tue scuse.-
Subito aprì il regalo ed esclamò:- Ma sono degli orecchini di diamanti!!- e si alzò di scatto per provarli davanti ad un grande specchio.
-Bene. Da quello che vedo, li apprezzi molto.- disse John, sorridendo.
-Moltissimo!-
-Emily, non devi dirle qualcos’altro?- disse John.
Louise la fissò, sempre con la solita aria soddisfatta, aspettando di sentirla parlare.
-Sì…Louise, io ed Austin saremmo molto felici se ti unissi alla nostra festa di fidanzamento, questa sera.- disse Emily, porgendole l’invito.
La ragazza prese di scatto l’invito, lo aprì e lo lesse con gli occhi. Dopodiché lo posò e disse:- Sarò molto felice di esserci, mia cara.-
-Ottimo. Allora ci vediamo questa sera. Ora dobbiamo scappare.- disse il ragazzo, e la salutò con un bacio.
-Va bene, caro. Grazie per la visita.- rispose la ragazza mentre si ammirava con i suoi orecchini nuovi.
Una volta andati via, Louise prese l’invito, lo strappò nervosamente e lo gettò nel camino acceso.
Appena tornati a casa, Emily andò in camera sua e cominciò a scrivere sul suo diario.
                                                                                                                                                                                                                                Londra, 24 marzo 1897
"Caro diario,
ieri sera il nonno mi ha detto che devo comportarmi meglio con Louise: l’ho dovuta anche invitare alla mia festa di fidanzamento. Questa mattina, inoltre, ho dovuto accompagnare John a trovarla per chiederle scusa per quello che NON le ho fatto. Non penso di riuscire a sopportare questa situazione! Non ce la faccio proprio! Spero solo che tutto si sistemi al più presto."
Qualcuno bussò alla porta della camera della ragazza: era nonna Margaret che voleva parlarle.
-Posso?-
-Certo nonna. Accomodati.-
-Come stai?- chiese dolcemente Margaret.
-Vorrei poter stare meglio. Sono molto confusa e triste, ultimamente.-
-Capisco mia cara, ma vedrai che si sistemerà tutto. Basta solo un po' di pazienza.- disse, accarenzzandole i bei capelli biondi ed aggiunse:-Ascolta...fammi vedere cos'hai intenzione di metterti stasera.-
-In realtà non ci ho ancora pensato...con quello che sta succedendo, sto trascurando i preparativi per la festa di fidanzamento.- disse Emily.
-Beh, allora scegliamolo adesso!- disse la nonna dirigendosi verso l’armadio della ragazza, aprendolo:-Che ne dici di questo verde con le balze? Oppure questo rosa confetto con i fiocchetti bianchi oppure...ecco! Questo é magnifico! Provalo!- e porse l'abito alla nipote. Quest’ultima lo prese e lo indossò con l'aiuto di Flora e di Wilhelmina.
-Mio Dio! E' stupendo! Ti sta davvero benissimo!- disse Margaret con un grande sorriso.
-Sì, é vero! E' bellissimo!- disse Emily, guardandosi allo specchio.
-Allora indosserai questo?- chiese la nonna.
-Assolutamente sì.-
 
Poche ore più tardi la villa era tutta illuminata, pronta per ospitare gli invitati alla festa di fidanzamento. Cominciarono ad arrivare i primi ospiti: i signori Maloney, i signori Wellington, i signori Berry con Austin, Louise ed altri parenti ed amici.
-Emily, sei pronta?- chiese Margaret, da fuori la porta della camera da letto della ragazza.
-Sì, ecco. Arrivo subito.-
Tutti la stavano aspettando impazientemente, soprattutto Austin. Emily apparse in cima alle scale, in un abito celeste con rifiniture color argento, il viso truccato e le scarpette di raso abbinate. Nel vederla, tutti rimasero a bocca aperta: Louise e Molly comprese. Austin rimase abbagliato dalla bellezza della ragazza. Piano, piano la ragazza scese le scale e diede la mano ad Austin che le sorrise non appena la vide di fronte a sé.
La festa ebbe inizio.
-Scusate, scusate. Un attimo di attenzione, prego.- disse Horace tintinnando un bicchiere con un cucchiaino e continuò:-Signore e signori, questa sera siete stati invitati tutti qui per assistere al fidanzamento ufficiale di mia nipote Emily e del giovane Austin Berry.- e aggiunse, sedendosi:- Bene. E ora cominciamo la cena. Flora, Wilhelmina: potete iniziare a servire.-
Detto ciò, tutti iniziarono ad accomodarsi. Emily era molto felice ed agitata allo stesso tempo.
Dopo l'abbondante cena, tutti gli invitati e i futuri sposi si recarono nel grande salotto tutto illuminato per danzare.
-Che nervi! Quell'abito sarebbe stato meglio su di me e, invece, é toccato a quella!-
-Hai proprio ragione, Louise. Più passa il tempo e più mi chiedo cosa ci trovi mio cugino in quella ragazza.-
-Qualunque cosa sia, io sono e sarò sempre migliore di lei.- disse Louise, sventolando il ventaglio, con aria fiera.
Austin ed Emily danzarono insieme per ore e si divertirono come non mai. Alla fine della serata, Emily si recò nella sua stanza, si mise la camicia da notte e si addormentò.
Il giorno successivo si svegliò e scrisse sul suo diario:
                                                                                                                                                                                                                            Londra, 24 marzo 1897
"Caro diario,
é stata una serata fantastica! Mi sono davvero divertita. Io ed Austin abbiamo ballato tanto. Alla fine è andato tutto bene e tutta l'ansia, la paura e l'angoscia che avevo, sono svanite nel nulla.
P.s. il mio abito era stupendo."
Quel giorno, John aveva invitato Louise a casa sua per passare una giornata insieme.
-Miss Beaumont é qui, signorino Crafthole.- disse Wilhelmina.
-Ah, bene. Fatela entrare.-
-Subito, signore.- la cameriera andò all'ingresso, chiamò Louise e le accennò di seguirla in salotto dove si trovava il suo fidanzato.
-Prego, signorina Beaumont.-
-Grazie!- rispose presuntuosamente Louise.
-Eccoti qui. Sono molto felice di vederti.- disse John, sorridendo.
-Anch'io, caro.-
-Bene, allora adesso possiamo parlare.-
-Di cosa?- chiese Louise, incuriosita.
-Del rapporto tra te ed Emily. Voglio che questa situazione si risolva subito. Sono stanco di vedervi discutere.-
-Mi pare che ieri sera non sia successo nulla. Quindi la situazione è ben che risolta.-
-Ieri sera no, ma potrebbe risuccedere e voglio evitarlo.-
-John, ascoltami: io e tua sorella non ci sopportiamo per niente. Non puoi chiedermi di andarci d’accordo di punto in bianco.-disse Louise.
-Certo che potete! Anzi dovete! E poi tu farai parte di questa famiglia quando ci sposeremo. E cosa farete? Vi eviterete per sempre? Provateci almeno. Magari potrebbe cambiare qualcosa tra di voi.-
Louise ci pensò su e poi disse -Sì, é proprio questo quello che succederà!- e sorrise.
John cercò di convincerla in tutti i modi, ma senza alcun risultato. Allora, ad un certo punto, disse:-D’accordo, allora. Se non hai intenzione di provarci, vorrà dire che non ci sposeremo più!-
Al suono di quelle parole, Louise rabbrividì: il matrimonio con John era indispensabile per la sua condizione economica e sociale. Allora disse:-Ehm...va bene, ci proverò. Ma sappi che lo faccio solo per te, tesoro.-
Nel frattempo Margaret era in salotto a prendere il thè e chiese ad Emily di unirsi a lei. La ragazza si sedette e cominciò a sorseggiare dalla tazza, quando la nonna le chiese – Allora...come va con Austin, cara?-
-Molto bene.- rispose Emily.
-Ti ha già chiesto di sposarlo?- chiese Margaret sorridendo.
Sentendo quelle parole, Emily per poco non soffocò col thè e rispose -Ehm, no non ancora.-
-Ricordo ancora quando tuo nonno mi chiese di sposarlo: era una sera d'estate, stavamo passeggiando tranquillamente nel parco. Ad un certo punto si mise in ginocchio, prese un cofanetto dalla tasca e lo aprì dicendo se volessi stare con lui per tutta la vita. Ovviamente dissi di sì perché, ormai, mi ero completamente innamorata. -
-Che cosa romantica. Vorrei tanto che succedesse una cosa del genere anche a me. Quando sarà ora, ovviamente!-
-Mia cara, io alla tua età avevo già avuto tua zia Florence e tuo padre!- disse orgogliosamente Margaret.
-Oh!-
Margaret vide la faccia sconvolta della nipote e cominciò a ridere ed Emily si unì a lei.
Poco dopo entrò in salotto anche Louise. Margaret le chiese di accomodarsi e di prendere il thè con lei e la nipote. Louise accettò volentieri, ma Emily non voleva e fece di tutto per non farlo capire alla nonna.
-Quanto zucchero, Louise?- chiese gentilmente Margaret.
-Due zollette, signora Crafthole.- rispose quest'ultima e aggiunse -Vi ho sentito ridere. Di cosa parlavate?-
-Oh, stavo solo ricordando il mio fidanzamento col signor Crafthole.- rispose Margaret.
Emily era ancora seduta lì, in silenzio, con la tazza del thè in mano. Ad un certo punto Louise le chiese:-Emily, cara. Mi stavo chiedendo se volessi fare una passeggiata con me più tardi.-
-Non ne ho voglia, grazie.- rispose nervosamente la ragazza.
-Emily!- la richiamò subito Margaret, che aggiunse:- Penso che volesse dire che non può, perchè deve prepararsi per stasera: uscirà con Austin. Però potreste fare domani pomeriggio.-
-Per me va benissimo.- rispose Louise.
Emily non ripose e Margaret disse:- Perfetto! Allora vi vedrete domani pomeriggio.-
Quella sera Austin ed Emily uscirono a fare una passeggiata nel parco cittadino. Il ragazzo fece fermare la carrozza, il cocchiere aiutò Emily a scendere e si sedettero sul prato. Ad un certo punto Austin chiese ad Emily di alzarsi; lui si mise in ginocchio, prese un cofanetto di raso dalla sua tasca e disse:-Spero tanto che questo serva a farti capire che voglio stare con te per sempre.- e aprì la scatola, che conteneva un bellissimo (e costosissimo) anello di diamanti. -Emily Crafthole, vuoi sposarmi?- le chiese il ragazzo.
Emily era diventata rossa in viso per via dell'emozione. Ci riflettè un po’, ripensò al racconto della nonna e della proposta di matrimonio che le fece il nonno, e poi disse:-Certo Austin.-
Allora il ragazzo prese l'anello, lo mise al dito della ragazza e si baciarono.
Quella notte Emily non riuscì a dormire per l'emozione. Così si sedette allo scrittoio e cominciò a scrivere sul suo diario.
                                                                                                                                                                                                                              Londra, 30 marzo 1897        
"Caro diario,
stasera Austin mi ha chiesto di sposarlo. Gli ho detto di sì, anche se all'inizio non ne ero molto convinta. Però poi ho ripensato a quello che mi ha raccontato la nonna sul suo fidanzamento con il nonno, e quindi ci sposeremo! Non so ancora quando, so solo che sono molto felice.”
Il giorno seguente Emily scese di sotto per fare colazione e incontrò Flora per le scale, che la stava aspettando con un sorriso stampato in faccia.
-Buongiorno Flora.- disse la ragazza.
Ella non rispose, ma la guardava sorridendo.
-C'è qualcosa che non va?- chiese Emily. In quel momento la ragazza capì:-Aspetta un minuto...vuoi sapere cosa è successo ieri sera, giusto?-.
Flora annuì, sorridendo.
-Beh, ecco...diciamo solo che tra poco tempo diventerò la signora Emily Berry.- disse sorridendo Emily.
-Sìììì! Lo sapevo! Che bello, sono felicissima per te! Devo dire che t'invidio anche un po'. Austin è un così bravo ragazzo. Ed è anche molto affascinante.- disse la cameriera sorridendo.
-Però non lo sa ancora nessuno.-
-Ah, no? E quando hai intenzione di dirlo ai tuoi nonni e a John?- chiese Flora, incuriosita.
-Non ne ho idea, ma al più presto.-
-Ehi! Perchè non glielo dici a colazione, questa mattina?-
-Mmm...no! Preferisco dirglielo un’altra volta. Vorrei evitare che si parli troppo di questa cosa. Non mi piace essere al centro dell'attenzione, lo sai.-
-Ma per loro sarà un'ottima notizia, vedrai! Ora, vai lì e dì loro tutto!- disse Flora, facendole l'occhiolino e sorridendo.
La ragazza ci oendó su, per poi dire:Ok, Flora. Lo farò.- disse la ragazza e si avviò verso la sala da pranzo, dove si era riunita già tutta la famiglia.
-Buongiorno, cara. Dormito bene?- chiese dolcemente Margaret.
-Certo, nonna.- rispose Emily e si sedette a tavola.
-Tutto bene?- chiese Horace.
-Sì, certo! Perchè?-
-Così, chiedevo. Allora com'è andata ieri sera con Austin?-
-Ehm...bene, tutto bene.-
-Sei sicura di sentirti bene, cara? Sei un po' rossa.- chiese preoccupata la nonna.
-Certo, tutto bene!- rispose Emily, sorridendo nervosamente.
-Allora buon appetito.- disse il nonno.
John, nel frattempo, stava scrutando i comportamenti della sorella e aveva capito che c'era qualcosa che non andava. Intanto Flora stava raccontando tutto a Wilhelmina e François.
-...e così le ha chiesto di sposarlo!-
-Mon Dieu! Quindi Emily si sposerà davvero? E quando?- chiese il cuoco.
-Sì! La data ancora non è stata decisa, però.- disse la cameriera.
-La mia piccola Emily si sta per sposare. Mi sembra solo ieri che le rimboccavo le coperte. Oh, come vola il tempo...-disse Wilhelmina, commuovendosi.
Poco dopo, Emily uscì dalla sala da pranzo per salire di sopra nella sua stanza: non era riuscita a dire nulla sulla proposta di matrimonio che le aveva fatto Austin.
Ad un certo punto, mentre saliva le scale, incontrò John, che le chiese:-Allora? Com'è andata ieri sera?-
-Bene! Ma perchè continuate tutti a chiedermelo?-
-Perchè è successo qualcosa, ma non vuoi dirlo.-
-Vado in camera mia: sono stanca.- disse Emily, facendo finta di sbadigliare.
-Ma se ti sei appena alzata!- le disse il fratello.
-Beh? Non posso avere sonno solo perchè mi sono appena alzata?-
-Emily, che succede?-
-E va bene. Austin mi ha chiesto di sposarlo ed io ho accettato.-
-Davvero? Era ora!-
-Beh, ecco...non sapevo come dirlo. Non mi piace essere al centro dell'attenzione.-
-Dillo anche ai nonni, vedrai che andrà tutto bene. Ne saranno felicissimi! Dopotutto era quello che volevano.-
-Ok, allora più tardi glielo dirò.-
-Meglio ora.-
-No. Stasera a cena.-
-No, ora. Vieni, ti accompagno.-
Horace e Margaret stavano finendo di fare colazione, quando entrarono Emily e John.
-Cosa c'è?- chiese Margaret.
-Emily deve dirvi una cosa importante.-
-Va bene, cara. Ti ascoltiamo.-
-Beh, ecco...non so come dirvelo: ieri sera Austin mi ha chiesto di sposarlo ed io ho accettato.-
Margaret e Horace furono molto felici di aver ricevuto quella notizia.
-Emily, nipotina mia, congratulazioni! Sono felicissima per te!- disse la nonna.
-Mia cara, sapevo che non ci avresti deluso. Ne ero sicuro! Ora non ci resta che organizzare tutto.- disse Horace sorridendo.
Il pomeriggio Emily dovette uscire con Louise, perchè lo aveva promesso alla nonna.
-Allora...ho visto che i tuoi nonni erano molto felici. Come mai?- chiese Louise, incuriosita.
-Austin mi ha chiesto di sposarlo ed io gli ho detto di sì!-
-Davvero? Ma...- Louise restò a bocca aperta.
-Che c'è?- chiese Emily.
-Nulla- disse la ragazza e cambiò discorso:-A proposito non ho dimenticato quello che mi hai detto al ballo. Sappi che non sono una meretrice. E non provare a dirlo più, altrimenti…- e si fermò.
-Sì, che lo sei. L'estate scorsa ti ho visto con un uomo molto più grande di te, il signor Maloney suppongo, mentre lo intrattenevi. E lui è anche sposato.- ribatté Emily.
-Questi non sono affari tuoi, tesoro! Quello che faccio io, a te non deve importare!-
Emily non rispose, ma la guardó imbronciata.
Louose le disse:-E che sua l'ultima volta che parlo di questo argomento, chiaro?- e, di nuovo, cambiò immediatamente discorso:-Guarda quella bancarella con le collane. Che dici di comprarci qualcosa per il tuo matrimonio, cara? -
Una volta tornata a casa, Louise si recò a casa di Molly per raccontarle le notizie inerenti al matrimonio con Austin.
-...e si sposeranno tra poco tempo!- disse Louise, furibonda.
-Oh, cielo!- esclamò Molly.
-Che nervi! Proprio non la sopporto quella ragazzina! Austin avrebbe dovuto sposare me! Però potrei far saltare le nozze, in qualche modo.-
-Perché?- chiese Molly, preoccupata.
-Perché sì! E poi che c'è? Ti è simpatica quella ragazza?- chiese Louise all'amica.
-Ehm...no, no!-
-Bene! Vediamo...devo fare in modo che non si sposino, ma come?-
-Beh, magari dovresti rendere impossibile organizzare le nozze.-
-Brava, Molly! Ottima idea! E vedremo se quei due si sposeranno.- disse malvagiamente Louise.
   
 
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