Personaggio: Rin
Prompt: “Il pesce non si cucina a quel modo!”
Day 19: Amore ai fornelli
Da
quando era iniziata la
quarantena, Rin si era messa in testa di imparare a cucinare e
così,
una volta al giorno, si metteva ai fornelli con grande apprensione
dei suoi coinquilini Obito e Kakashi. Nonostante tutta la buona
volontà dell'amica, infatti, certi esperimenti erano davvero
disastrosi, ma nessuno dei due aveva cuore di dirglielo, limitandosi
a rassicurarla che in fondo non era poi così male.
Quel giorno toccava al
pesce, e la ragazza, dopo aver cercato su internet una ricetta che la
ispirasse, prese dal frigo gli ingredienti, cominciando a tagliare le
verdure di buona lena e mettendole poi a cuocere in una padella.
Ben presto in casa cominciò
a espandersi un buon profumo e Rin, canticchiando, si
preparò ad
aggiungere il pesce mentre Kakashi tornava finalmente dal
supermercato con la spesa per i giorni successivi. Fece appena in
tempo a salutarla, però, che corse subito a bloccarle i
polsi.
«Il pesce non si cucina
così!» esclamò inorridito,
allontanandola dalla padella prima di
lavarsi le mani e cercare in un cassetto gli strumenti giusti.
L'amica lo guardò confusa,
dando poi una rapida occhiata alla ricetta sullo schermo del
computer, che aveva appoggiato sul tavolo. Non riusciva a capire cosa
stesse sbagliando, visto che finora aveva seguito passo passo le
istruzioni.
«La ricetta dice a questo
punto di metterlo a cuocere» obiettò con le
sopracciglia
aggrottate.
«Bisogna pulirlo prima!»
la corresse Kakashi con un po' troppa veemenza, abbassando il fuoco
sotto la padella.
«È
quello che ho fatto» ribatté lei, leggermente
offesa da una simile
mancanza di fiducia.
«Tu l'avrai solo
sciacquato, immagino» la corresse l'amico, togliendole i
pesci che
teneva ancora in mano prima che facessero una brutta fine.
«E non è la stessa cosa?»
domandò mentre si sciacquava le mani.
«No. Devi pulirlo anche
all'interno e togliergli le squame prima di metterlo a
cuocere» le
spiegò con una leggera impazienza mentre Obito, appena
riemerso dai
libri dell'università, si affacciava anche lui sulla porta
della
cucina.
«Che sta succedendo?»
chiese con un velo di apprensione.
«Ho appena salvato il
nostro pranzo» rispose sbrigativo Kakashi, pulendo abilmente
il
pesce. In realtà detestava quel lavoro, ma quando avevano
fatto la
spesa qualche giorno prima non ce n'era di già pulito, e non
gli
sembrava il caso di lasciarlo fare a Rin, che stava già
protestando
a gran voce per la sua affermazione con quel piccolo broncio che
entrambi i ragazzi avevano sempre trovato adorabile.
Nel frattempo Obito, alle
loro spalle, sospirava di sollievo. Aveva sempre cercato di finire
con gusto tutto ciò che preparava l'amica, ma un pesce
così
dubitava seriamente di riuscire a mandarlo giù, e sebbene
gli desse
fastidio l'evidente ammirazione della ragazza per il loro
coinquilino, non poteva che ringraziarlo mentalmente per il
salvataggio.
Come sempre, infatti, Rin
non era capace di rimanere arrabbiata troppo a lungo con nessuno e si
era persa in fretta a guardare i rapidi movimenti di Kakashi con il
coltello prima che questi mettesse nella padella i loro pesci
finalmente puliti.
Poco dopo erano tutti a
tavola e la ragazza mise in bocca curiosa il frutto dei loro sforzi
combinati, cercando di non pensare al fatto che era la prima volta
che cucinavano insieme loro due, come marito e moglie. Non aveva mai
avuto il coraggio di parlarne con nessuno, nemmeno con Obito, ma lei
aveva da tempo una cotta per Kakashi, e quel breve momento l'aveva
resa felice, facendole dimenticare subito il guaio che avrebbe
rischiato di combinare senza di lui e il rimprovero ricevuto.
«È
buonissimo!» esclamò poi, iniziando a
mangiare con gusto
mentre gli amici sospiravano di sollievo per il disastro evitato.
«Dovresti proprio darmi lezioni di cucina, Kakashi. Mi
insegnerai,
vero?» gli chiese poco dopo, già entusiasta
all'idea di poter fare
qualcosa loro due da soli. In realtà dubitava, a quel punto,
che
sarebbe riuscita a concentrarsi davvero sulle lezioni, ma quello per
il momento era un dettaglio di scarsa importanza, visto che durante
la quarantena di tempo ce n'era fin troppo.
Presa com'era dai suoi
pensieri, non si accorse nemmeno dell'espressione terrorizzata
dell'amico -fin troppo consapevole delle sue abilità
culinarie- e
del fatto che Obito quasi si strozzò con un boccone di pesce.
«Guarda che anch'io so
cucinare» le fece notare quest'ultimo appena
riuscì di nuovo a
respirare.
«Credevo che tu avessi da
fare con lo studio. Come va la preparazione dell'esame?»
rispose
subito Rin, guardandolo leggermente preoccupata. Perché la
stava
guardando con quel misto di rabbia e disperazione nello sguardo? Si
era forse persa qualcosa di importante mentre preparava il suo piano
di conquista?
Ora che glielo faceva
notare, Obito doveva riconoscere che non era esattamente il momento
più adatto per pensare alle lezioni di cucina con il suo
amore
segreto, ma gli dava comunque fastidio lasciare a Kakashi campo
libero. Non che lui avesse mai mostrato particolare interesse nei
confronti dell'amica, ma non si sa mai. Possibile che la ragazza non
riuscisse proprio a capire che la amava da sempre?
«Sono a buon punto» mentì
istintivamente, incoraggiato dal suo sguardo pensieroso. Se era
fortunato, magari avrebbe chiesto a lui di sostituire il loro
coinquilino come insegnante. In fondo anche il compagno avrebbe avuto
a breve un esame, mentre lei per un po' sarebbe stata tranquilla,
avendone appena dati due a distanza ravvicinata.
«Potremmo fare a turno»
propose a quel punto Kakashi, lanciando a entrambi una strana
occhiata. Gli dispiaceva un po' deludere l'amica, che evidentemente
ci sperava molto per chissà quali ragioni, ma non credeva di
poter
gestire il tutto. Quell'incosciente di Obito, che sapeva essere
ancora in alto mare con lo studio, aveva appena dimostrato, per
l'ennesima volta, di non avere tutte le rotelle a posto a offrirsi
volontario per quell'impresa disperata, tra l'altro in un momento del
genere in cui avrebbe avuto cose ben più importanti da fare,
ma lui
non aveva intenzione di farsi coinvolgere troppo in quell'assurdo
piano. L'aveva aiutata quel giorno per il bene di tutti, ma aveva
sempre preso molto seriamente lo studio e non sarebbe mai venuto meno
al suo dovere morale di svolgere alla prima occasione tutti gli esami
con la migliore preparazione possibile. Sperava solo che Rin capisse,
dal momento che, nonostante tutto, non voleva rattristarla.
La ragazza studiò per
qualche secondo l'espressione impassibile di Kakashi e quella
speranzosa di Obito, leggermente delusa nel veder sfumare in parte il
suo piano perfetto, prima di annuire.
«Immagino sia la cosa
migliore» disse infine, ricordandosi all'improvviso che anche
il suo
amato aveva molto da studiare. Doveva essere per quello che aveva
proposto di dividersi il compito, ma non capiva il motivo della
strana occhiata che lo vide lanciare al suo migliore amico. Al
momento però non aveva voglia di pensarci, visto che il
risultato
ottenuto era comunque soddisfacente, e non vedeva l'ora di scoprire
cosa le avrebbe riservato il futuro nei giorni successivi.
I due ragazzi nel frattempo
esultarono mentalmente, ma persino Obito, qualche sera dopo, dovette
ammettere con se stesso che la sua non era stata una grande idea. E
il fatto che non avesse superato l'esame non c'entrava, visto che
l'amica, sebbene si fosse sforzata di seguire le sue istruzioni, gli
aveva ustionato la mano con il brodo della zuppa che stavano
preparando per cena. Se non altro, mortificata, lo aveva medicato con
tutta la dolcezza del mondo per poi ammettere che forse sarebbe stato
meglio dedicarsi a qualcos'altro per passare le giornate. Da quando i
suoi amici avevano iniziato ad aiutarla, era persino peggiorata,
visto che spesso si perdeva in dolci ricordi o fantasie del momento
su un possibile futuro con Kakashi, e non voleva certo che qualcuno
di loro si facesse male seriamente per colpa sua. Erano amici da che
aveva memoria e non avrebbe sopportato di vederli soffrire. Del
resto, chiunque la conoscesse le aveva detto, almeno una volta, che
non era tagliata per la cucina.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Purtroppo la storia non
mi convince per niente e con ogni probabilità sono finita in
un OOC
pazzesco con Rin, ma spero vi siano piaciute lo stesso le
(dis)avventure di questi tre.
Fatemi
sapere che ne pensate, se vi va, e grazie a tutti coloro che mi hanno
dedicato un po' del loro tempo anche solo leggendo. <3
In
teoria questa avrebbe dovuto essere l'ultima storia della raccolta,
ma credo che la farò durare ancora un po' per inserire
alcuni prompt
che ho dovuto scartare in questi giorni, adattandoli magari a coppie
e personaggi diversi da quelli previsti dagli organizzatori (che
ringrazio come sempre per questa simpatica iniziativa, che mi ha
aiutato moltissimo in questi giorni di quarantena <3). Devo
ancora
decidere se mantenere il filo conduttore della raccolta e mettere qui
solo quelli riconducibili alla situazione attuale oppure no, ma
vedrò
nei prossimi giorni come organizzare il lavoro. Spero abbiate
apprezzato le storie pubblicate finora e che continuerete a seguirmi.
u.u
Cambiando
argomento, ricordo a chi fosse interessato di aver fondato tempo fa
un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma
anche sugli anime e manga in generale. Per il momento siamo ancora in
pochi, ma saremo ben felici di accogliervi qui.
Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso
di non avere altro da aggiungere, quindi per ora mi dileguo, dandovi
appuntamento a non so bene quando (spero presto) con la prossima
storia.
Un
bacio a distanza e buona serata!
Ellygattina