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Autore: Dioni    18/06/2020    1 recensioni
In un mondo di eroi,mostri,uomini e dei,dove immense nazioni si fanno guerra per la supremazia,Milziade,un uomo dalle mille professioni e abile combattente viene contattato da Lucilla,una giovane sacerdotessa di Apollo per scortarla fino alla città-stato di Aegis,dove sa di poter trovare rifugio dalle grinfie di Nova,l'impero che lui legioni si spandono sempre più per posare il vessillo della'aquila dorata su nuove terre e su nuove razze e dal suo imperatore,Lucio Cornelio Silla,il segreto per la quale la ragazza e perseguitata,intrecciando così il suo destino con quello del mercenario,trascinandolo in un avventura che li porterà alla ricerca di un antichissimo potere,pari forse a quello degli dei stessi e che nelle mani sbagliate può cambiare il destino del loro mondo per sempre.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era passata mezz'ora da quando il gruppo aveva lasciato il tempio di Artemide,continuarono il viaggio a velocità sostenuta permettendo così al gruppo di accorciare i tempi del loro arrivo ad Aegis,presto sarebbero giunti nella città stato che non si era mai arresa alle legioni di Nova,tuttavia,era presto per cantare vittoria dato che mancava un ora buona all'arrivo al confine della città, ma era meglio stare attenti visto che sarebbe potuto accadere qualunque cosa durante il tragitto. Durante il tragitto avevano programmato di spostarsi in formazione,Milziade in avanti,così che in caso di problemi avesse potuto usare la lancia da cavallo e combattere con tattiche di sfondamento così da poter liberare la strada in caso di pericolo,Nym e Gordlack sarebbero rimasti nelle retrovie così che l'elfo potesse offrire copertura,con le sue abilità come tiratore provetto avrebbe abbattuto qualsiasi cosa alla velocità di un battito di ciglia,poi,dato che il nano era con lui sarebbe stato protetto dagli scontri corpo a corpo,con la corazza e l'arma che si ritrovava sarebbe stato in grado di ingaggiare un scontro senza troppi problemi,persino da cavallo la lunghezza del suo maglio gli permetteva di spaccare qualsiasi cosa anche con lo svantaggio della bassa statura,visto che con la forza tipica della sua razza sarebbe stato in grado di usare quell'arma anche con una mano sola. Invece Lucilla sarebbe rimasta al centro dove la sua difesa sarebbe stata facilitata dalla posizione dei suoi difensori,ovviamente lei era quella meno dotati per gli scontri diretti,ma sarebbe stato meglio dire che il combattimento in qualsivoglia variante,diretto o meno,era qualcosa per la quale non era portata,ma l'animale che montava era un assicurazione in più per la sua salvaguardia,poi con le corna che si ritrovava e la sua stazza spropositata,la cerva sarebbe stata un ottima guardia del corpo. In sostanza avevano buona possibilità di farcela in caso di attacco.

Continuarono a spostarsi sempre più avanti,sempre più vicini alla zona sicura e senza che niente e nessuno li aggredisse da quando avevano lasciato il tempio,le cose stavano andando a gonfie vele. Passò un altra mezz'ora e stavano ancora avanzando verso la destinazione prefissata,quando ad un certo punto Milziade rallentò la corsa,facendo rallentare anche il resto del gruppo,per poi alzare una mano come a fermare le altre due cavalcature.

Che succede?”

Chiese Lucilla preoccupata,nel sentire quel tono di voce l'elfo scese da cavallo e si diresse verso Milziade,quest'ultimo a sua volta era a sua volta sceso dal cavallo,notò qualcosa sul loro percorso,coperti dalla vegetazione e dall'erba alta alcuni solchi fatti nel terreno a gli occhi del guerriero sembravano un cerchio con all'interno un mano artigliata,appena lo vide cominciò a guardarsi intorno preparando la lancia a sferrare il primo colpo,controllò tra gli alberi,tra i cespugli,tra le felci,ovunque,ma non vide niente,eppure non si era sbagliato,c'era qualcosa li ma non sapeva bene cosa.

Hai sentito?”

Chiese Milziade a Nym,che lo aveva sentito avvicinarsi.

Si,un gruppetto ma non saprei dire quanti sono.”

Nervi saldi e armi in mano,questa a tutta l'aria di essere una trappola”.

Concordo,per quanto darti ragione mi faccia schifo”.

Prego,non c'è di che”.

I due si misero ad osservare zone opposte e controllando che nulla uscisse dalla fitta vegetazione che potesse prenderli alla sprovvista,mentre gli occhi guizzavano di qua e di la con la relativa calma mentre con l'udito cercavano di percepire il più piccolo segno di scoperta, la loro posizione era svantaggiata per quella situazioni, o almeno lo era per la maggior parte di loro , ma non per Nym, lui era un elfo e come tale era abituato a scontri che richiedessero capacità sensoriali sviluppate e una buona mira,la sua lunga vita gli aveva insegnato che colpire un secondo prima o un secondo dopo faceva la differenza tra la vita e la morte ed infatti,l'esperienza ebbe ragione anche in quel momento. L'improvviso rumore di un ramoscello che si spezzava lo fece girare ad un velocità che molto avrebbero definito disarmante e senza pensarci puntò l'arco nella direzione da lui scelta e istintivamente scoccò,facendo volare la freccia verso quello che sembrava il bersaglio giusto. La punta acuminata della freccia si infilò nel petto di uno strano esserino dall'aspetto buffo,sembrava una specie di omino alto all'incirca due piedi e aveva la pelle di un verde chiaro abbastanza scuro e dalle sfumature cupe,la bocca grande con denti sottili e triangolari,due orecchie lunghe e triangolari e occhi piccoli ma dallo sguardo maligno. Era un goblin, creature famose per la loro malignità,solitamente erano molto deboli sopratutto se presi singolarmente,ma il guaio e che dove c'è ne era uno c'è ne erano molti altri. Era questo a renderli pericolosi,infatti, colpito il primo ne sbucarono fuori altri due, armati di piccole spade arrugginite, tentarono subito di colpire il guerriero sfruttando il fattore sorpresa, peccato però che Milziade fosse poco sorpreso e senza esitazione fece vorticare la lancia e con un sol colpo uccise entrambi gli assalitori,poi ne sbucarono altri,questa volta da ogni direzione,se ne poteva contare almeno una decina,cinque per lato. Da dietro Gordlack si occupò velocemente dei due goblin che lo attaccarono,questi in particolare non sembravano tanto furbi dato il che stavano cercando di aggredire un avversario in un posizione rialzata e con armi dal raggio molto corto,uno dei due non fece in tempo a tentare un attacco decente che ricevette una martellata sui denti così forte che la testa del maglio gli sfondò la mandibola,riducendogli la testa ad un colabrodo,il secondo nel frattempo provò a compiere un balzo nel tentativo di raggiungere il nano,ma venne preso a mezz'aria da un mano di quest'ultimo e con una poderosa testata degna della sua razza lo abbattè sul colpo per poi lasciarlo andare. Altri due nel mezzo cercarono di colpire la sacerdotessa alla stessa maniera dei due compagni caduti,ma la cerva fu veloce a rispondere e con dei veloci movimenti di testa infilzò entrambi i mostriciattoli che in preda alla paura della morte si contorsero per sfuggire alle affilate corna,ma ottennero solo una morte più veloce ma non meno indolore,dato l'orrendo fetore delle viscere che rilasciarono liquami era ormai chiaro che i loro organi interni erano ormai maciullati e ben presto morirono,la vista di quella scena inorridì la sensibilità di Lucilla. Nym e Milziade ci misero meno di un attimo a sbarazzarsi degli altri goblin,qualche freccia e qualche veloce sferzata di lancia aveva migliorato la loro situazione,ma era ormai chiaro che a lunga andare le cose si sarebbero complicate ed oltretutto c'era qualcosa che non quadrava,solitamente quegli esseri erano si abituate a tendere imboscate,eppure molte cose non tornavano,la maniera di ingaggio era la più sospetta,le imboscate dei goblin comportava solitamente un numero molto più alto di assalitori,una ventina sarebbero stati troppo pochi,a quel punto l'arciere e il guerriero si guardarono negli occhi,complici di aver covato lo stesso sospetto,senza dare spiegazioni a nessuno salirono subito in groppa sopra i loro destrieri.

VIA DI QUI”

Urlò Milziade in preda ad un atroce preoccupazione,un po' come tutti gli altri del resto. Subito ripartirono facendo scattare gli animali con la fretta di chi si sente preda della muta di caccia personale della stessa Artemide. Sfrecciarono in mezzo agli alberi come soffi di vento originati da un tifone improvviso e violento,nonostante il terreno non fosse il più adatto a loro i cavalli si mossero bene in mezzo alla vegetazione,mentre per la mitica cerva era come sentirsi a casa,la foresta e gli alberi erano il suo ambiente naturale e nonostante la grossa stazza la creatura si mosse con agilità e prontezza nei riflessi nel superare le grosse radici e i fastidiosi cespugli che di tanto in tanto comparivano sulla loro strada. Nella rocambolesca fuga da quella trappola il gruppo intero notò la presenza di altre due creature ai loro fianchi,sembravano particolarmente grossi e correvano su quattro zampe,ma la forte presenza di alberi nel loro campo visivo e la distanza che li separava non li rendeva ben nitidi ai loro occhi,poco alla volta le creature si avvicinavano sempre più rivelandosi nell'aspetto per quello che erano in realtà,a un primo sguardo sembravano dei grossi orsi bruni,grandi quanto un elefante adulto,avevano due occhi completamenti bianchi con il volto contratto in un espressione feroce e sul pelo delle strane strisce nere percorrevano tutto il corpo con tratti ondulatori,cosa ben peggiore e che sopra la schiena portavano tre goblin ciascuno,adesso le cose si mettevano male. Uno degli orsi cercò di azzannare la cerva per le corna,nel tentativo di farla cadere,ma l'animale fu più svelto del suo aggressore e in un rapido movimento schivò il morso del grosso predatore e rispose a quell'attacco con una feroce incornata al collo dell'orso,che seppur preso in pieno se ne uscì solo con una ferita leggera,dato che a proteggerlo sia il pelo che il grasso corporeo giocarono a suo favore. A quel punto intervennero i tre goblin che portava in groppa,tutti e tre si lanciarono verso Lucilla che in preda allo scontro tra il grande erbivoro e l'orso la sua situazione non poté far altro che peggiorare,L'altro orso invece decise di aggredire La giumenta di Milziade cercando di prenderla a se con una poderosa zampata,ma la Briseide non era estranea a quel genere di attacchi scartò di lato il colpo mentre il suo cavaliere portò un colpo di lancia verso il muso del predatore,che con la vicinanza della punta vicino agli occhi rallentò di poco perdendo il suo vantaggio contro la preda designata. Cosa ben peggiore però andò ad uno dei passeggeri dell'orso,che nel tentativo di saltare sulla cavalla non previde quell'improvvisa piega degli eventi e mentre saltò cadde e si ruppe la testa contro un albero,se c'era qualcosa che la maggior parte dei goblin non comprendeva bene era la mancanza di saggezza nelle loro azioni,infatti morivano nelle maniere più stupide che si potessero immaginare,cosa che li rendeva popolari nelle storie di paese per divertire i bambini e in quel momento Milziade ebbe prova che quel storie erano più che autentiche,l'orso tornò ad attaccare,rimasto indietro per colpa dell'attacco precedente l'orso decise di attaccare con un morso diretto al posteriore della cavalla ma per fortuna del suo bersaglio Milziade aveva intercettato la bocca del predatore e diede un veloce colpo di punta verso la bocca della bestia che per timore di restare ferito restò dietro alla cavalla con ancora due goblin smaniosi di uccidere il guerriero e la sua cavalcatura,doveva ammetterlo a se stesso,il suo primo giorno con quel gruppo non era cominciato nel migliore dei modi. In quello stesso istante Lucilla si trovò nei guai,due dei goblin che volevano uccidere la sacerdotessa si erano aggrappati alle corna della cerva mentre un altro,finì maldestramente sul muso del cavallo di Nym,la cavalla ritrovatosi con lo vista occlusa cominciò ad agitarsi che correndo continuò ad avanzare alla cieca,l'elfo voleva tirare col suo arco agli altri due goblin che erano finiti sulla cerva,ma era troppo impegnato a tenere le briglie per poter combattere con efficacia il mostriciattolo di fronte a lui,che mentre si arrampicava sulla testa dell'equino teneva nel contempo la sua arma tra le marce fauci. Ma proprio quando la situazione sembrava più disperata ecco che un mossa più azzardata ancora saltò nella mente nel nano,con la mano libera si aggrappò ad una spalla dell'elfo e facendo forza su di essa si alzò in piedi sulla groppa del cavallo e con l'altra mano impugnò il manico della sua arma sull'estremità di legno così da poter aumentare il massimo raggio d'azione della sua arma,poi con molta forza e poca precisione colpì il goblin,che ormai arrivato a portata di colpo ricevette un martellata così forte da rompergli le ossa della faccia,cosa che lo uccise immediatamente e lo fece cadere da cavallo,ora bisognava pensare agli altri due,oltre che all'orso.

TI E' DATO DI VOLTA IL CERVELLO?AVRESTI POTUTO SPACCARMI LA TESTA”

Disse Nym rivolto al suo passeggero con tutta lo stupore che provò in quel momento,sapeva bene che quel colpo era stato tirato quasi a casaccio e per poco non lo avrebbe colpito,lo aveva sentito fin troppo vicina la pesante testa d'acciaio che per poco non lo mandava dritto dai suoi antenati.

OH TRANQUILLO,LA TENTAZIONE ERA MOLTO FORTE”

TU RAZZA DI...”

Ma non era quello il momento di litigare,c'era una persona che aveva bisogno di loro. In quel momento Lucilla era in balia degli altri due goblin che impigliati sulle corna della cerva cercavano di scendere fino a raggiungerla mentre l'orso continuava a importunare il grande ruminante,anche perché in caso di vittoria avrebbe fatto un pranzo degno di un predatore della sua grandezza,il tempo per intervenire era davvero poco e avrebbe dovuto pensare bene a come reagire dato che usare l'arco a cavallo era impossibile vista la sua posizione sul retro del cavallo con il basso compagno a ostruirgli la traiettoria e il maglio del nano non era abbastanza lungo per poter colpire i piccoli assalitori,l'elfo non sapeva cosa fare e l'attacco verso la sacerdotessa sarebbe stato solo questione di secondi. Poi l'elfo spostò lo sguardo verso la ragazza e nonostante la furia del momento la vide nell'intento di pronunciare qualche parola e fare strani gesti con le dita,nonostante i sensi acuti tipici degli elfi lo stesso Nym non seppe riconoscere quali suoni fossero usciti dalla bocca di lei,che in quel frangente appariva vulnerabile e debole, poi avvenne ciò che temeva di più,i due goblin ormai giunti liberatosi dal fitto groviglio di corna si lanciarono addosso alla ragazza sicuri delle loro azioni di poterla uccidere con i loro rozzi strumenti di morte,ma proprio li,nella loro sicurezza furono imbrogliati da un eventualità inaspettata. I due esseri sbatterono a mezz'aria contro qualcosa di solido, a prima vista pareva una sostanza non ben definibile,era solido come una roccia ma al tatto e alla vista era liscio e semitrasparente come vetro,era apparsa dal nulla,come se fosse stata evocata e in virtù di quella strana presenza i due aggressori non solo fallirono l'attacco ma caddero a terra e furono lasciati indietro così da non rappresentare più un problema,ora restava solo l'orso di cui occuparsi. Per Milziade invece le cose non potevano essere peggiori,dalla sua aveva ancora a che fare con altri due goblin e un orso che lo volevano tutto per l'oro,sfortuna voleva anche che in quel momento nessuno gli coprisse le spalle,cosa che con il suo mestiere succedeva fin troppo spesso,ma ormai ci aveva fatto il callo per cui fece quello che gli riusciva meglio,cavarsela da solo.Continuava a correre,mentre la bestia e i suoi sudici cavalieri continuavano ad inseguirlo,certamente la sua giumenta avrebbe potuto anche continuare a correre data la sua grande resistenza,se non fosse che continuare a respingere l'orso a colpi di lancia non avrebbe fatto che mantenere quella sfiancante situazione di stallo,doveva risolvere il problema e in fretta,il rischio di cadere nelle grinfie dei suoi inseguitori era veramente alta e per vincere avrebbe dovuto giocare il tutto per tutto. Entrambi gli orsi occupavano il gruppo su due fronti diversi,se si fosse ricongiunto col resto del gruppo avrebbe portato con se il predatore,chiudendo il gruppo su se stesso rischiando così di essere circondati e attaccati tutti e quattro da due bestie contemporaneamente,no doveva trovare un altra soluzione e forse sapeva bene cosa fare,era rischioso ma se ci fosse riuscito sarebbe sopravvissuto per vivere un altro giorno,la rapidità sarebbe stata la sua più grande alleata. Tutto ad un tratto Milziade spronò la cavalla ad allontanarsi dal gruppo e percorrendo una zona totalmente differente della foresta, com'era ovvio l'orso e i due goblin lo seguirono cosa che stava dando credito all'efficacia della sua strategia,poi cominciò a passare di nuovo in mezzo agli alberi e naturalmente l'orso gli fu dietro in men che non si dica e fu proprio a quel punto che scattò la trappola. Proprio mentre stava correndo di nuovo in rettilineo subito il guerriero si spostò in un altra direzione e di nuovo l'orso cercò di seguirlo,continuò così ancora per diverse svolte improvvise,sinistra,destra,di nuovo dritto,due volte a sinistra,tre volte a destra,il tutto in una corsa all'apparenza confusa e disordinata,priva di qualsivoglia logica accettabile. Ma presto si videro i frutti di quella caotica corsa,l'orso,data la grande mole aveva un fisico forte e resistente,ma il peso eccessivo e la poco agilità,faceva del predatore un goffo inseguitore,fin tanto che l'inseguimento si svolgeva su un percorso dritto e con poche varianti era un perfetto maratoneta,ma quando si presentavano ostacoli improvvisi,continui cambi di strada e curve improvvise allora i suoi vantaggi diventavano i suoi più grossi ostacoli,il peso,le zampe corte e tozze e la destrezza di un zoppo ubriaco lo rendevano inagibili con creature molto più veloci di lui,a quel punto Milziade girò per l'ennesima volta,questa volta tornò rapidamente indietro e senza che l'orso potesse fermare la corsa della giumenta,essendo troppo impegnato per capire in quale punto girarsi,subì l'ennesimo attacco dell'umano che con velocità fulminea colpì entrambi i goblin,che rimasti storditi da tutto quel turbinoso movimento non seppero reagire con efficienza e morirono per mano del guerriero,che lì passò entrambi con un solo fendente di lancia,ora l'orso era rimasto solo nell'affrontare Milziade e la sua giumenta,quest'ultimo spinto dall'istinto tentò di colpire grossolanamente il guerriero con pesanti zampate che con forza avrebbe potuto abbattere cavallo e cavaliere in un colpo solo,ma nella sua lentezza riusciva a colpire solo gli alberi attorno a lui,mentre Milziade con la sua lancia continuava imperterrito a girare attorno alla goffa bestia che veniva colpita più e più volte in tutto il corpo. Dalla schiena al ventre,dalle zampe al volto,nessun punto venne risparmiato dai rapidi affondi di lancia che a forza di colpire più e più volte passarono le naturali difese dell'orso e alla fine,un colpo portato in carica affondò così profondamente da trapassare le costole e bucando un polmone facendo accasciare così la bestia,l'orso pareva sofferente,piena di ferite che formavano numerosi rivoli di sangue che si univano in altri piccoli fiumi che poco alla volta abbandonavano il corpo. Lo scontro con quel mastodontico essere era finito,non avrebbe aspettato che l'orso emettesse il suo ultimo respiro,gli diede un ultima occhiata e se ne tornò indietro,fortuna che a ricondurlo dal gruppo ci fossero i rumori dello scontro in corso,almeno così non avrebbe avuto il timore di perdersi,Milziade fece scivolare una mano sul collo della sua Briseide,facendo sentire alla cavalla una leggera carezza,segno di ringraziamento verso una vecchia compagna di sventure.

Cosa farei senza di te?”

Disse Milziade con aria quasi divertita,ora l'unica cosa che restava da fare era tornare indietro.

Mentre si allontanava un dubbio si insinuò nella sua mente,quell'imboscata era stata preparata in precedenza,su questo non c'era alcun dubbio,la presenza di goblin in una foresta non era una cosa poi così sorprendente,ma la presenza di quei due orsi,con in groppa tre goblin ciascuno,la tattica di accerchiamento e quello strano simbolo che aveva trovato in mezzo alla vegetazione, c'era qualcosa che non quadrava,tutto questo non poteva essere opera di semplici goblin,no, la mente dietro a questo attacco era da tutt'altra parte,ma non c'era tempo per pensare a certe cose,era meglio ritrovare il resto della squadra,ai suoi pensieri ci sarebbe tornato in un secondo momento. Era rimasto solo un orso ancora in piedi e questa volta era lui ad essere in svantaggio,dalla cerva al nano in fondo ora tutti poteva collaborare per uccidere la grossa bestia tuttavia, quest'ultima non aspettò che gli altri potessero reagire e con un improvviso slanciò si scaraventò contro la cerva che con le grosse zanne la addentò al collo,mentre le due zampe si aggrapparono al corpo del sacro erbivoro,una teneva con forza la punta del muso mentre la conficcava gli artigli nella schiena,in modo da portare a terra la cerva e finirla,la forza e il peso dell'orso interruppero la corsa della cerva che subito finì al suolo,per fortuna non cadde facendo leva sulle giunture delle zampe che si fletterono al momento giusto per acconsentire al grande ruminante di appoggiarsi al suolo e non di cadere rovinosamente contro il suolo erboso della foresta,che attutì l'impatto evitando così all'animale di farsi più male del previsto,tuttavia la situazione era critica,il grande orso stava affondando le zanne nel collo dell'erbivoro,che essendo una creatura leggendaria possedeva muscoli più forti e resistenza più grande del normale,ma quelle zanne così vicine alla gola erano un grande pericolo e gli artigli stavano danneggiando gravemente il muso e la schiena,che in quella condizione non riusciva a fare molto. Fu li che la situazione cambiò nuovamente,Lucilla assistendo alla scena cominciò a sentire un forte empatia verso quella povera creatura,lei l'aveva chiamata,lei era salita sulla sua groppa,segno che la dea della caccia e delle foreste le dava il suo sostegno ed ora,quell'animale così bello,così buono era sotto il doloroso giogo di quella bestia dall'aspetto innaturale,no avrebbe permesso di farle più male di quello che stava già subendo,strinse le mani in segno di preghiera mentre dalla bocca uscirono delle parole comprensibili solo a lei,poco alla volta una tenue luce comparve da sotto le mani della sacerdotessa ma che si faceva sempre più radiosa,poi arrivò il momento decisivo,separò le mani e con i palmi aperti urlò verso la bestia con tutto il fiato che aveva in gola.

BAGLIORE DI APOLLO”

Una luce accecante colpì in pieno il volto dell'orso i cui occhi furono travolti da un lampo accecante,le pupille entrarono in contatto con quella luce che non solo lo accecò ma gli ustionò anche le pupille provocandogli così un acuto dolore che lo costrinse a lasciare la presa sulla cerva,cosa che permise alla sua vittima di scampare a morte certa,tuttavia l'orso non si arrese e nonostante la cecità continuò a combattere,girava su se stesso come una furia impazzita colpendo tutto ciò che gli capiva a tiro,si muoveva confuso mentre le pesanti zampate ad abbattere arbusti,lasciare profondi solchi nel terreno e lasciare il segno dei propri artigli sui robusti alberi della zona,ormai era andato nel panico e tutta quella violenza era la manifestazione della sua attuale condizione,la paura permeava ogni sua azione. A quel punto la cerva ne approfittò per alzarsi,gli ci volle qualche secondo per potersi riprendere dai traumi subiti dal predatore che causavano in lei un dolore lancinante,il naso era ridotto ad un grumo ad un orrendo sfregio dalle quale si mostrava,oltre alla carne rossa e sanguigna una parte bianca di osso sottostante,la schiena invece se l'era cavata meglio,gli squarci erano presso che più brutti a vedersi che a sentirsi dato che nonostante il dolore e le lacerazioni non aveva intaccato punti più sensibili come le costole o la spina dorsale.

Ma era il collo il punto più sensibile tra quelli colpiti,le zanne rischiarono di bucare la trachea oppure prendere la parte ossea del collo e girarlo a tal punto da spezzarlo come se fosse un ramoscello,ma fu grazie all'intervento di Lucilla se la cosa non accadde e quindi poté riprendersi la sua occasione sul nemico ormai disorientato,la cerva irrigidì il corpo e subito dopo partì alla carica lanciandosi verso il suo nemico con una tale furia che un animale così aggraziato non avrebbe mai dovuto possedere,colpì l'orso a testa bassa con forza tale da far penetrare le corna nel ventre della bestia, che si ritrovò infilzato e spinto con la sola forza della rabbia contro un massiccio albero nelle vicinanze. Le corna erano penetrate tanto in profondità da passare da parte a parte il corpo dell'orso che adesso in preda all'agonia e alla violenza dello scontro da cercare di colpire la cerva,ma le ferite erano talmente gravi da causare ulteriori lacerazioni mentre l'orso si dimenava,portandolo così rapidamente alla morte,era fatta,lo scontro si era finalmente concluso. Il grande erbivoro dovette appoggiare una zampa al corpo del predatore per estrarre le corna e liberarsi così dalla carcassa di quest'ultimo,la ragazza nel vedere una scena simile dovette girare lo sguardo verso tutt'altra direzione dato che la violenza di quella fine fu tale da farle venire la nausea, non era abituata a quella violenza nuda e cruda.

Eh brava la mia bambina,hai saputo fargliela vedere a quel maledetto bestione”.

Era Gordlack ad aver parlato che insieme all'elfo si erano posizionati con il cavallo vicino alla sacerdotessa,tutti e tre osservarono il corpo del loro bestiale aggressore spinti da una più che naturale curiosità,lo videro lì accasciato contro il tronco dell'abete mentre i loro occhi catturavano i dettagli del suo corpo con grande attenzione,le grandi linee che percorrevano il corpo non aveva nulla di naturale,sembravano seguire un intricato disegno composto da una mano abile ed esperta,tuttavia il significato di quei tratti aveva qualcosa di misterioso e di diabolico.

Nym,per caso sapresti dirmi di più su come sono stati fatti quei simboli?”

Chiese Lucilla all'elfo con voce preoccupata.

Controllo subito.”

L'elfo scese dalla sua cavalcatura e si avvicinò al corpo esanime dell'orso,per poi inginocchiarsi di fronte ad esso,con un mano percorse il cadavere alla ricerca di segni particolari,come ossa dislocate in maniera innaturale oppure escrescenze particolari,cosa che trovò in numerose parti del corpo,in particolare su busto e sulla base del collo,poi passò le dita su una delle strisce nere e strappò una ciocca di peli di quel punto preciso,se la portò sotto il naso e ispirò assorbendo così l''odore di quel composto nei suoi polmoni,era un aroma assai strano,ricordava in qualche modo l'odore del legno,ma con una nota sgradevolmente ferrosa.

Quest'orso presenta numerosi segni di cambiamenti fisici,come se il corpo fosse stato in qualche modo deformato,inoltre le linee che percorrono tutto il corpo devono essere state fatte con l'ausilio di un pennello e la tintura usata sembra un qualche miscuglio di carbone vegetale e sangue,c'è qualcosa che non mi torna in tutto questo,voi cosa ne pensate?”

Non saprei,la forma delle linee potrebbe essere frutto di un qualche rituale tribale,ma non saprei indicare nulla di preciso,le mie informazioni riguardo a questi argomentazioni non sono sufficienti,vi chiedo scusa.”

Tranquilla piccola”. Disse il nano con tono rassicurante, “Hai detto tu stessa di essere ancora alle prime armi e poi, tu di queste cose nei sai molto più di me e di lui messi assieme, senza di te noi due saremmo perduti”.

La ragazza si rivolse verso il nano e in cambio di quelle parole gli mostrò uno dei suoi sorrisi più teneri,il nano in cambiò gli ricambiò un sorriso così grande da aprire da mostrare tutti i denti davanti quasi stesse digrignando,lei era grata di quel supporto emotivo che seppur così semplice lei lo sentiva così importante,sopratutto da quando aveva iniziato quel cammino,già,quello stesso cammino che stava percorrendo con così tanta difficoltà e fin troppa inesperienza del mondo,se non fosse stato per Nym e Gordlack sarebbe stata spacciata fin dal primo istante,troppo delicata per combattere come faceva il nano,troppo poco pratica della natura e delle strade del mondo per muoversi come l'elfo e fin troppo buona per essere come...

Ma lui adesso dov'era? Che fine aveva fatto? Si guardò attorno mentre il suo sguardo vagava convulsamente tutt'attorno,suoi suoi occhi da cerbiatta si poteva chiaramente leggere una grande preoccupazione.

Dové andato?”

Disse lei con tono preoccupato, gli altri due in compenso la osservarono confusi, si guardarono l'un l'altro quasi a cercare una risposta nell'altro, solo per poi tornare sulla figura di lei con espressione completamente vaga.

Chi?”

Risposero entrambi all'unisono mentre lei li osservava ansiosa.

Milziade, dev'essersi perso mentre combatteva contro l'altro orso, dobbiamo andare a cercarlo, forse si è fatto male, forse si è perso...e se lo avessero circondato? E se fosse caduto in una trappola? Per gli dei dobbiamo cercarlo.”

Ma non sappiamo neanche dov'è andato,oltre tutto e stato lui a separarsi da noi, saprà tornare indietro, ma forse e meglio così visto che era un comune mercenario, te lo dico io bambina mia, certa gente e meglio perderla che trovarla, tanto a farlo stare con noi ci avremmo solo perso”.

Disse il nano con una tale schiettezza da far sembrare le sue aspre e dure,alle orecchie della sacerdotessa suonavano come parole ingiustamente cattive,dopo tutto Milziade aveva tenuto testa all'altro orso completamente da solo e senza battere ciglio, com'era possibile insinuare parole tanto cattive verso qualcuno che conoscevano da così poco,certamente lui non aveva fatto nulla per apparire migliore di quello che dava a vedere e si era anche comportato male verso i suoi salvatori sbeffeggiandoli e prendendoli in giro, per non parlare poi che come pegno per il pagamento promesso aveva chiesto in cambio il suo anello, non gli era bastata la parola di una sacerdotessa di Apollo,ma aveva chiesto il possesso di quell'oggetto come se fosse una qualsiasi valuta economica e ora c'è l'aveva lui,che si era perso da qualche parte in mezzo agli alberi ed altri possibili assalitori.

Eppure in cuor suo,mentre pensava a lui rivide di nuovo quelle scene,quei momenti così violenti e dolorosi che aveva visto in lui:violenza,devastazione,sangue e morte,seguite alla fine da un dolore acuto e straziante,sapendo quelle cose,come poteva provare antipatia per lui se dentro al suo cuore si nascondeva così tanta tristezza? All'improvviso si udì il frusciare di alcuni cespugli da dietro le loro spalle,istintivamente ognuno si preparò al meglio per affrontare cosa sarebbe uscito da li. ,L'elfo impugnò l'arco mentre nello stesso momento il nano strinse tra le mani il grosso martello e la cerva si mise in posizione per caricare in caso di combattimento,dai cespugli videro uscire la testa di un equino seguito dalla figura di un uomo.

Ehi gente vi sono mancato?”

Era Milziade,che coperto in buona parte dalla vegetazione non era stato riconosciuto,si avvicinò agli altri membri del gruppo mentre i tre che si erano preparati al combattimento tornarono a rilassarsi,le armi furono rinfoderate e i nervi non furono più tesi come prima,erano appena sopravvissuti ad un imboscata e non avevano certo voglia di combattere ancora,anche se per Nym e Gordlack la voglia di colpire Milziade era certamente un invito difficile da ignorare.

Dove eri finito?”

Disse l'elfo in maniera scontrosa.

Forse non te ne sei reso ma ho tenuto a bada un orso e i suoi cavalieri completamente da solo,senza contare il fatto che quel grosso ammasso di pelo ci ha messo un po' a morire,comunque,vedo che anche voi avete risolto la vostra parte di problema”.

Si,si e rivelato piuttosto ostico per essere un comune predatore,in questi due esemplari c'era qualcosa di strano.”

Che intendi?”

Pare che qualcuno abbia modificato il corpo e la mente dei nostri due assalitori,le strisce nere che hanno sul corpo odorano di sangue e carbone vegetale e il corpo di questo orso presenta delle strane protuberanze,forse dovute ai cambiamenti subiti,comunque e meglio proseguire,prima arriveremo in città e meglio sarà per noi”.

Penso che sia una magnifica idea”.

Disse Milziade finendo così la loro breve discussione,il fatto che non si fossero insultati era già un passo avanti per quella strana collaborazione con il resto della squadra,Milziade si spostò nuovamente davanti a tutti e cominciando ad avanzare si rivolse agli altri mostrando loro un espressione beffarda e impudente.

L'ultimo che arriva e un goblin basso,grasso e stupido”

E detto ciò Il guerriero spinse il cavallo a fare uno scatto improvviso e poco dopo venne raggiunto da tutti gli altri,si guardò ancora una volta indietro e si chiese perché mai era finito in una situazione simile,prima la taverna e adesso quell'attacco,ripensandoci le cose non gli erano andate poi così bene,ma quell'attacco in particolare,l'imboscata dei goblin prima e l'attacco degli orsi poi,aveva già visto una cosa simile, a prima vista poteva sembrare un attacco confuso e disorganizzato,il fatto che due orsi uscissero poco dopo un imboscata avrebbe potuto far sembrare la cosa come un arrivo improvviso di rinforzi giunti all'ultimo momento,ma se la cosa veniva osservata da un punto di vista esterno allora l'attacco appariva come qualcosa di ben elaborato,certamente non era un capolavoro di tattica militare ma sembrava più simile a una buona tattica di caccia,simile a quelle usati dai lupi con le prede più grosse,solo che qui erano stati adoperati dei goblin,chiunque li avesse mandati contro di loro sapeva bene della loro scarsa efficacia come combattenti era palese,erano gli orsi il vero pezzo forte di quella tattica,spuntati all'ultimo da entrambi i lati della squadra,la cosa più sorprendente era che gli orsi erano animali solitari ed era raro,se non impossibile,che due predatori del genere potessero collaborare volontariamente come parte di una squadra,no una cosa simile era da escludere a priori. Il vero problema ora non era capire se ci fosse qualcuno che avesse escogitato tutto questo,ma piuttosto era meglio chiedersi dove si trovasse,quali altre risorse erano a sua disposizione e sopratutto perché mai compiere un imboscata verso questo gruppo,c'erano troppe cose che non quadravano. Se non altro adesso erano tutti insieme e per il momento era il vantaggio migliore che Milziade potesse sfruttare a sua favore per restare in vita,dopo tutto aveva ancora una grossa somma da intascare,non poteva permettersi di morire così facilmente.


Nel frattempo,mentre la squadra si rimise in cammino verso Aegis,un piccolo fringuello aveva assistito all'uccisione dell'orso da parte della cerva,aveva un corpo piccino piccino,retto su due zampette nere,piccole piume marroni scuro ricoprivano il suo corpo e con sguardo innocente assisteva alla disavventura capitata alla sacerdotessa e al suo seguito,aveva osservato attentamente ogni parte dell'accaduto con meticolosa attenzione,vide il ritorno del guerriero in mezzo alla squadra e di come stesse parlando con l'elfo delle ultime scoperte fatte,per poi vederli allontanarsi sui loro destrieri. A quel punto l'uccellino volò via diretto chissà dove,superando fitti grovigli di rami e voluminose fronde rigogliose fino a giungere all'antro di una caverna,il piccolo volatile si posò sul duro terreno della grotta guardandosi attorno come se nulla fosse.

Che notizie mi porti oggi,mio piccolo amico?”

Una voce maschile si fece sentire sul fondo della cavità naturale e poco dopo il fringuello volse lo sguardo verso l'entrata della grotta,rivolgendo il suo sguardo al proprietario di quella voce,era un uomo alto,dai lunghi capelli neri che gli arrivano fin dietro le ginocchia e gli coprivano parte del volto,aveva occhi marroni,un viso liscio e un espressione selvaggia,enfatizzata da un sorriso simile al digrignare di un lupo inferocito,il petto e le braccia era totalmente scoperte mostrando segni incomprensibili,tutti neri,su tutta la parte alta del corpo mentre sotto indossava lunghe braghe di pelle sporche di terra,polvere e fuliggine e ai piedi non portava niente.

L'uomo si abbassò allungando un indice verso il fringuello e quest'ultimo vi si posò sopra,per poi essere portato all'altezza del viso del sinistro individuo.

Mostrami quello che hai visto”

L'uomo chiuse gli occhi e con la fronte si avvicinò ancora di più all'uccellino che,come in una sorta di irreale tranquillità non fece nulla per spostarsi,l'uomo restò fermo per una manciata di secondi,il volto parve cambiare espressione,più concentrata,come se quell'uomo si stesse impegnando in una qualche tipo di azione,ma il ghigno non parve scomparire dal suo volto,che restò li anche per tutta la durata di quella strana operazione,infine aprì gli occhi. L'uomo sembrò in qualche modo felice di quello che era successo dato che ora il selvaggio sorriso sulle sue labbra si fece ancora più inquietante,con un veloce movimento della mano cacciò via il fringuello spingendolo così a volare via,mentre il selvaggio guardò l'uccellino volare via ripercorrendo così lo stesso percorso fatto in precedenza per poi perderlo poco dopo mentre volava via attraverso i numerosi alberi che dominavano il paesaggio.

Dunque le cose stanno così,uno dei miei orsi e stato ucciso e l'altro è scomparso,ma dato l'arrivo di quello nel gruppo devo intuire che nemmeno l'altro possa essermi più utile,peccato,se non altro adesso so con chi ho a che fare,di questo passo arriveranno in città in men che non si dica e una volta superati i confini non potrò più prenderli,però forse...un modo ci sarebbe”

E mentre rifletteva sul da farsi si girò verso l'entrata della grotta sapendo già quale soluzione avrebbe potuto risolvere il suo dilemma,non aveva bisogno di pensarci un secondo di più,sapeva esattamente cosa andava fatto.

Si diresse verso l'interno della caverna con passo calmo ma deciso,mentre la sua figura scompariva ancora una volta nelle viscere della terra,mentre la sua mente andava già alla sua prossima azione,il piano era deciso,la risolutezza permeava le sue intenzioni e il suo ghigno si fece ancora più crudele,ora sapeva bene cosa c'era da fare e l'avrebbe fatto senza alcuna esitazione.

Se faranno come previsto andranno in città percorrendo l'unico punto per la quale saranno costretti a passare e quando ci giungeranno vedremo se saranno ancora così fortunati,la battuta di caccia non e ancora finita,voglio proprio vedere come si comporteranno di fronte ad un vero cacciatore.”

  
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