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Autore: Myriru    01/07/2020    5 recensioni
“Sono stata al fianco del signor Oscar lungo tutta la durata della sua malattia, sono stata l’unica persona di cui si è fidata e l’unica alla quale ha confidato i suoi segreti e le sue paure.
Posso dire di essere una delle poche persone che la conosce davvero, e mi ritengo molto fortunata.
Il mio nome è… Celine Gautier”
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Nuovo Personaggio, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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[Oscar e André]
 
Oscar stava seduta sul bordo del letto, con indosso una vestaglia leggera, respirando a pieni polmoni l’aria fresca che entrava dalla finestra. Non aveva visto André per tutta la mattinata da quando suo padre l’aveva chiamato nel suo studio e ora stava iniziando a sentire la sua mancanza.
Girò lo sguardo sul vassoio che aveva poggiato sul comodino, metà pieno di cibo che la nonna di André le aveva preparato. Aveva cercato di mangiare il più possibile ma il suo stomaco sembrava rifiutare qualsiasi cosa ingerisse, così lasciò perdere.
Non volle neanche alzarsi per fare qualche passo per la stanza, si sentiva troppo stanca per farlo.
La governante entrò nella stanza per prendere il vassoio e non le disse nulla riguardo il cibo che aveva lasciato, al contrario le aveva accarezzato il viso e aveva lasciato la stanza in silenzio.
«Maledetta malattia… maledetta me… »
Pensò guardando il riflesso dello specchio, non troppo distante dal letto, che rifletteva, appunto, la sua immagine. Si odiò. Per il suo pallore – la regina o le altre dame di corte ne sarebbero state invidiose –, per la magrezza eccessiva, per quegli occhi che sembravano sempre sul punto di lacrimare e per le guance sempre colorate di rosa.
«Per fortuna non indosso il corsetto… respiro a fatica senza, non riesco ad immaginare con »
Abbassò le spalle e si aggiustò lo scollo della vestaglia, tossendo appena.
Non uscì sangue.
Sentì qualcuno bussare alla porta.
«Avanti… »
Disse con aria stanca senza nemmeno girarsi a vedere chi fosse entrato e si alzò appena per sedersi meglio sul letto, incrociando appena le gambe.
Quando però vide la figura di André nel riflesso dello specchio un sorriso nacque spontaneo sulle sue labbra e tutti quei pensieri tristi sembrarono sparire come in una nuvola di fumo.
«André… »
Lui avvicinò la sedia al suo letto e si sedette di fronte a lei, stringendole le mani e baciandone il dorso.
«Come stai? Ti senti meglio? »
Le chiese guardandola in viso sinceramente preoccupato.
«Sono stata peggio… ho mangiato qualcosa ma non ho appetito e non ho febbre per ora… mi sento meglio »
André sorrise e, dopo un attimo di pausa, parlò di nuovo.
«Oscar io devo saperlo, da quanto? Da quanto sei a conoscenza di essere malata?»
Quel dubbio lo assillava dalla sera prima, era impossibile che  Oscar avesse appena scoperto di essere gravemente malata senza avere neppure una minima reazione e che nessuno si fosse accorto, lui compreso, del suo male. Oscar non mutò espressione, abbassò il capo e fece un respiro profondo.
«Dall’arrivo di Celine. È stata lei a convincermi a farmi visitare e… io l’ho costretta a mantenere il segreto con tutti, nessuno escluso. Mi dispiace… »
André intrecciò le loro dita, improvvisamente silenzioso. Oscar sperò che gli rivelasse cosa avesse fatto con suo padre per tutto quel tempo e la curiosità vinse su di lei.
«Cosa voleva mio padre da te? »
Gli chiese a bassa voce liberando una mano dalle sue per accarezzargli il volto. Il suo viso era stanco, non aveva dormito per stare al suo fianco, così le aveva detto Celine.
«Stiamo preparando la tua partenza »
Rivelò lui alzando lo sguardo su di lei per qualche istante per poi tornare a guardare le loro mani.
«Cosa…? »
Disse con un filo di voce.
«Sì… il medico ha detto che devi allontanarti da Parigi e che per guarire devi riposare in un luogo asciutto e più tranquillo. Tuo padre aveva considerato Arras ma il medico ha bocciato subito la proposta… vogliamo salvarti Oscar. Voglio salvarti. Io… voglio portarti via di qui e restare al tuo fianco, fino alla fine della tua malattia amore perché tu guarirai… tu guarirai… »
Parlava velocemente, stringendole  le mani e le lacrime riempirono di nuovo i suoi occhi. Aveva troppa paura di perderla. Non riusciva ad immaginarsi una vita senza di lei e non voleva neanche farlo.
Il solo pensiero della sua morte lo faceva letteralmente impazzire.
«André io… »
André si inginocchiò davanti a lei, posò le loro mani ancora unite sulle sue cosce.
«No, lasciami finire. Quando sarai guarita… tu ed io ci sposeremo, anche prima se tu vorrai! Io ti amo… ti amo e resterò sempre al tuo fianco »
Oscar restò in silenzio per alcuni istanti, commossa dalle parole e con le lacrime che le pizzicavano gli occhi. Gli asciugò il viso accarezzandogli le gote e baciandogli la fronte mentre un brivido le passava lungo la schiena.
«Davvero? Vuoi veramente che io diventi tua moglie? »
«Sì… tu lo vuoi? »
La sua voce le risultò talmente dolce che i suoi occhi si riempirono di lacrime e annuì rapida, sorridendo emozionata e lui la baciò1, prendendo il viso tra le sue mani felice come non mai.
Ti amo.
Le aveva ripetuto tra un bacio e l’altro e l’aveva stretta a sé così forte che ebbe paura di spezzarla.
«André… promettimi una cosa »
Erano in piedi, l’uno di fronte all’altro, stretti nel loro abbraccio e nel calore dei propri corpi.
«Qualsiasi cosa amore mio… qualsiasi… »
Disse sussurrando mentre respirava il profumo della pelle del suo corpo. Gli ricordava il profumo lontano che aveva sua madre, quel profumo di amore, purezza e dolcezza che l’aveva sempre ammaliato e che aveva curato il suo cuore tante volte.
«Promettimi che se io dovessi morire tu non resterai solo, che sarai felice anche al fianco di un’altra donna… »
«No… non puoi chiedermi questo »
André fece per allontanarsi ma lei lo trattenne.
«Promettimelo André… me lo devi promettere »
Disse lei prendendo il suo viso tra le mani e cercando il suo sguardo. Lui scuoteva il capo in segno di “no”, teneva le braccia lungo il corpo.
«Tu non morirai »
«Se non morirò sarà una promessa vana e un giorno pensandoci ne rideremo insieme… ma ti prego… promettimi che sarai felice! Ci sono tante donne che vorrebbero essere al mio posto, ora, tra le tue braccia come… Celine e voi siete così belli insieme, sareste una bellissima coppia »
La voce di lei era rotta dal pianto, Oscar prese le sue mani e le poggiò sui suoi fianchi magri e lui le fece scivolare dietro la sua schiena.
«Ma nessuna è come te, nessuna potrà mai prendere il tuo posto, Oscar. Nessuna… ha l’azzurro dei tuoi occhi, il biondo dei tuoi capelli, la tua risata cristallina o la tua espressione buffa e dolce quando sei contrariata e nessuna… nessuna ha il tuo sorriso… »
«André… »
La baciò di nuovo, questa volta più lentamente. Oscar sentì tutto il dolore di André nella stretta delle sue mani e delle sue braccia e sentì le guance bagnarsi di nuovo, ma non riusciva a capire di chi fossero le lacrime, se le sue o le proprie.
«André io ti amo »
Aveva detto quando si allontanarono, lui le accarezzò il viso sorridendole. Oscar si morse il labbro inferiore e poggiò il capo e le mani sul suo petto, sentì le sue braccia avvolgerla e il suo calore invaderla completamente. Come aveva fatto a vivere fino a quel momento senza il calore del suo corpo?
Si aggrappò a lui, le gambe sembravano non reggerla più. Lui la prese in braccio e la stese dolcemente sul letto, si stava per allontanare ma lei gli tirò la manica della camicia, invitandolo a stendersi al suo fianco per riposare e seppur con un attimo di esitazione lui acconsentì.
Oscar lo abbracciò, lui poggiò il capo sul suo petto beandosi delle sue carezze.
«Va bene »
Le sussurrò  facendola sussultare.
«Tanto… non potrò mantenere la mia promessa perché tu… tu diventerai mia moglie »
 
 
 1= ovviamente nella vita reale loro non potrebbero stare vicini e/o baciarsi ma nell’universo delle fanfiction il “fattore contagio” non esiste :D
Piccola licenza che mi prendo, abbiate pietà di me <3

 
   
 
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