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Autore: MonicaX1974    01/07/2020    0 recensioni
Attenzione! SPOILER! Si consiglia la lettura solo dopo aver letto "The beginning".
Approfondimenti, momenti inediti, restroscena e spin-off, in questo libro troverete tutto quello che ancora non sapete su Harry, Chloe e tutti gli altri protagonisti dai quali proprio non riesco a separarmi.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Chloe

Non è la prima volta che ho questa sensazione: stare accanto a Harry è sempre stato un continuo di alti e bassi, il famoso vagoncino delle montagne russe rende bene l'idea. E siamo ancora seduti su quel vagoncino. Al momento non siamo né in discesa, né in salita. Stiamo viaggiano a una velocità costante, godendoci il panorama e le persone che incontriamo durante il percorso.

Nello stesso modo in cui mi sto godendo il suo sguardo, quello che ha da qualche minuto, da quando si è svegliato e non ha detto una parola, ma continua a sorridere. Lo faccio anch'io, quando allunga una mano e mi sistema i capelli di lato. Arrotola una ciocca intorno all'indice, un gesto che non faceva da un po', e che mi mancava parecchio.

Ho impiegato parecchio tempo, prima di lasciarlo entrare nella mia vita. Il vagoncino ha viaggiato al rallentatore per mesi, ma quando è salito a bordo la velocità è aumentata in maniera vertiginosa. È successo tutto in fretta, nel giro di pochi mesi abbiamo deciso di convivere, di sposarci, e ora stiamo per diventare genitori.

«Pensi di mettermi al corrente dei tuoi pensieri?» mi domanda sottovoce.

«Non sono molto diversi da quelli di ieri sera» rispondo, allungando una mano sul suo torace scoperto, facendo scivolare lente le dita da un tatuaggio all'altro.

«A proposito di ieri sera...» lascia andare i miei capelli e si sistema meglio sul fianco. La sua mano si posa sul mio viso, mentre io perdo il contatto con la sua pelle. «C'è una cosa che vorrei dirti».

«Si tratta di quello che vi siete detti tu e Zayn?»

Ieri sera abbiamo riunito qui a casa tutti i nostri amici per comunicare la notizia della gravidanza. Abbiamo festeggiato fino a tardi e devo dire che non li ho mai visti così felici per lui. Ha degli amici straordinari, che l'hanno sostenuto in maniera incondizionata, e ora gli sono accanto anche in questo momento così felice.

Kurt si è offerto come padrino, non che ci fosse bisogno di proporsi, perché sarebbe stato comunque la prima scelta. Era fuori di sé dalla gioia e ha travolto tutti con il suo entusiasmo, soprattutto Dylan, che ha costretto ad ascoltare tutto il suo programma per i mesi di gravidanza, e dopo. Ha intenzione di restarmi accanto per tutto il tempo e io non potrei chiedere più di quello che ho.

Ho parlato a lungo con mia sorella, ci siamo confrontate su così tanti argomenti che nemmeno li ricordo tutti, e nello stesso momento Harry ha fatto compagnia a Zayn mentre è uscito per fumare una sigaretta. Solo che quella sigaretta è sembrata interminabile. Forse Zayn deve aver finito mezzo pacchetto, perché sono rimasti fuori per diverso tempo.

Jordan è andato a chiamarli al momento del dolce e ho notato il sorriso tirato di Harry, ma ho fatto finta di niente, almeno fino a stamattina.

Non c'è più quell'ombra nei suoi occhi, ma sono certa che abbia affrontato qualche argomento serio con Zayn. Adesso è sereno, il suo sorriso è disteso, i suoi occhi verdi sono pieni di felicità, ma vorrei lo stesso sapere cosa si sono detti.

«Già. Avevo bisogno di parlarne con lui, prima di dirlo a te». Sta sorridendo, è tranquillo, eppure non posso evitare di sentirmi agitata.

«Devo preoccuparmi?» Sorride di più, mentre mi accarezza il viso.

«Con me sempre, Stewart» scherza. «E forse avrai di che preoccuparti sul serio» conclude, senza perdere il sorriso.

«Avanti, parla, prima che i miei ingranaggi rischino di farmi impazzire». Ride ed è uno dei suoni più belli che abbia mai sentito.

«Se i tuoi ingranaggi si inceppassero, potrei dormire un po' di più la mattina» mi prende in giro, infila le dita tra i miei capelli, e io mi avvicino per stringerlo a me.

«Tranquillo. Tra qualche mese i tuoi ingranaggi faranno perfino più casino dei miei. Vedrai: quando non potremo più restare così a letto la mattina, come rimpiangerai il rumore dei miei pensieri» lo rimprovero perché continua a tergiversare e io sto morendo di curiosità.

«Avremo un buon motivo per stare svegli, perché Evelyne sarà con noi».

«Cosa? Evelyne?»

«È il nome che ho scelto».

«Perché Evelyne?» gli domando curiosa.

«Perché è il tuo secondo nome, ma lo vorrei rendere più francese. Mi sembra giusto nei confronti dei tuoi genitori, che mi hanno accolto come uno di famiglia».

Il cuore batte forte perché continua ad avere mille attenzioni, come quella di rendere omaggio alle mie origini francesi. Mamma è nata e vissuta a Montréal. Papà si è trasferito lì per lavoro. Si sono conosciuti e innamorati lì, hanno creato una splendida famiglia, hanno dato tanto a me e a mia sorella, e sono felice che occupino un posto importante anche nel cuore di Harry.

«Dio, Harry, hai la minima idea di quanto ti amo?» Sorride, mi bacia, e torna a guadarmi, mentre io mi innamoro di nuovo di lui.

«Questo vuol dire che approvi la mia scelta?» domanda con un tono scherzoso.

«Approvo tutto quello che fai, Styles» ammetto sincera.

Lui ridacchia, poi mi stringe di più a sé. «Tutto eh?»

«Tutto, sì, ma devi rimandare il tuo appetito. Adesso voglio sapere cosa devi dirmi». Ride di nuovo.

«Stai sempre a pensare al sesso, Stewart. È diventato un chiodo fisso» mi prende in giro, mi accarezza, ride, non può essere così terribile quello che deve dirmi, giusto?

«Harry».

«Okay, okay, te lo dico». Mi attira a sé ancora di più, imprigionando le mie gambe con le sue. «Ieri sera ho fatto una lunga chiacchierata con Zayn sul matrimonio. Ci siamo confrontati su come la pensiamo e gli ho parlato di tutti i miei dubbi».

«Hai dei dubbi, Harry?» lo interrompo preoccupata.

«Non sul fatto che ti voglio accanto a me per il resto della mia vita» risponde sicuro.

«Ti prego, non avrai ancora dubbi sul fatto di non essere all'altezza dopo quello che mi hai appena detto sulla scelta del nome?» sottovalutarsi è uno dei suoi più grandi difetti, se così vogliamo chiamarlo. «Sei un uomo straordinario e non c'è modo che possa cambiare idea al riguardo».

Sorride, mi stringe, e lo bacio.

«Ho sbagliato tante volte in passato, l'ho fatto anche con te e lo farò ancora in futuro, ma quello che mi preoccupa di più è sbagliare con lei» mormora a bassa voce, posando una mano sulla mia pancia.

«Harry...»

«Lasciami finire». Richiudo la bocca e allungo le braccia fino a incrociare le mani dietro la sua nuca. «Da quando stiamo insieme abbiamo corso» trattengo il fiato, nel sentire i miei stessi pensieri espressi dalla sua voce. «Nel giro di pochi mesi abbiamo deciso di sposarci ed è arrivata subito lei. Non ti nascondo che ci sono stati momenti in cui ho pensato che avrei perso tutto, altri in cui ho creduto che non sarei stato in grado di darti niente, ma poi mi bastava tornare a casa, guardarti, e quando mi sorridevi mi sentivo il padrone del mondo. È ancora così, a dire la verità» ridacchia e io sento che il cuore sta per esplodere.

«Cos'è che ti tormenta, Harry?» gli domando, incapace di aspettare oltre.

«Mi ero preparato un bel discorso. Non mettermi fretta, Stewart».

È agitato, glielo leggo negli occhi, lo sento nella sua stretta, dalla sua voce che trema. «E io inizio a essere preoccupata, perciò deciditi a dire ciò che devi».

Sospira, mi accarezza ancora, mi guarda con tanta intensità che ringrazio di essere sdraiata nel letto, perché le gambe non mi reggerebbero.

«Voglio che mi sposi, Chloe» mormora con un filo di voce, dando il colpo di grazia al mio cuore.

«Certo che ti sposo, Harry» rispondo allo stesso modo, cercando di ritrovare l'uso delle corde vocali.

«Adesso». Tutto il mondo si ferma: il respiro, il cuore, ogni movimento, è tutto congelato nel tempo. «Non voglio aspettare» continua. «Io ti amo, stiamo per diventare genitori, non c'è motivo di aspettare. Evelyne nascerà che saremo già sposati e tu potrai indossare l'abito dei tuoi sogni».

«Harry...» il suo nome lascia le mie labbra in un sussurro.

«Voglio vederti con quel vestito addosso. Non potrò mai dimenticare l'espressione che avevi quel giorno e voglio vederla di nuovo. Voglio vederti felice e non voglio aspettare» ripete, senza smettere di rotolarsi tra le dita i miei capelli.

«Adesso?» domando con un filo di voce.

«Adesso, sì. Proprio adesso» continua a ripetere.

«Tu sei fuori» ribatto con una piccola risata. «Non possiamo sposarci adesso» gli faccio notare. «Non abbiamo organizzato niente e i miei sono in Canada».

«Va bene, allora non proprio adesso, ma il prossimo weekend» insiste.

«Tu non stai scherzando». La mia è un'osservazione a bassa voce, dato che lui non ha ancora sorriso, da quando ha tirato fuori questa idea.

«No, Stewart, non sto affatto scherzando. Puoi farti aiutare da Kurt e Hazel per la parte pratica. Nel frattempo avvisi i tuoi. Fatti bastare questi cinque giorni, io non voglio più aspettare» ribadisce serio, deciso ad andare fino in fondo.

«Vuoi davvero fare questa pazzia?»

«Fosse per me l'avrei già fatto cinque minuti fa, ma continui a tergiversare. Inizio a credere che tu abbia più dubbi di me» afferma ironico.

Porto una mano sul suo viso, lo accarezzo, e mi perdo nel verde dei suoi occhi. Harry è la mia gioia, la mia felicità, l'amore, la speranza, il mio futuro. E ha ragione: cosa dobbiamo aspettare?

«È una follia, Harry» ironizzo, con un gran sorriso sulle labbra.

«Non sarebbe la prima che facciamo». Sorride anche lui.

«A mia madre prenderà un colpo».

«Questo è un sì?»

«Lo sai che non sono capace di dirti no».

«Allora sposami adesso». Ripete la frase per l'ennesima volta, ma lo fa mettendosi seduto.

«Harry, ma cosa?» mi interrompo, quando lo vedo alzarsi in piedi a andare verso la cassettiera.

«Dove cazzo è?» lo sento borbottare. «Eppure l'avevo messo qui» continua, rovistando tra calzini e mutande.

«Cosa stai cercando?» mi metto in ginocchio, e osservo con attenzione ciò che sta facendo.

«Ecco!» esclama in tono trionfale, voltandosi verso di me con una scatolina rossa nella mano destra.

Mi si ferma il fiato, porto una mano alla bocca, perché sono certa di aver capito cosa sta per succedere. Mi guarda con un gran sorriso, le fossette sono ben in evidenza sulle sue guance. Apre la scatoletta, ne estrae il contenuto, e la lascia cadere per terra. Si avvicina al letto, sale in ginocchio sul materasso, e si ferma di fronte a me, che sono rimasta immobile a guardarlo.

«Sposami, Chloe. Sposami adesso» ripete con un filo di voce.

Afferra con dolcezza la mia mano sinistra e infila una piccola fedina bianca all'anulare. Abbasso lo sguardo e osservo con attenzione ogni gesto. L'anello scorre lento lungo il mio dito, torno a guardarlo, ed è il ritratto della felicità. Il mio cuore batte a mille. Porto la mano sinistra sul suo petto e sento il suo cuore battere forte come il mio. Appoggia la sua mano sulla mia e sento le lacrime pronte a uscire. Butto fuori l'aria che stavo trattenendo e allontano la mano da lui. Sfilo uno dei miei anelli e lo infilo al suo anulare sinistro. L'anello non va fino in fondo, ma non importa, la sua espressione è straordinaria.

«Io ti sposo, Harry. Adesso, oggi, questo weekend, e tutti i giorni della mia vita». La voce trema, le mani anche, e il cuore batte così forte che sembra impazzito.

«Ti amo, piccola Stewart. Ti amo così tanto».

Non posso più aspettare. Lo bacio, lo tengo stretto, mi perdo sulle sue labbra, nel tocco delle sue mani, nel contatto del suo corpo, nelle sensazioni che mi regala la sua voce quando esce in un sussurro, finendo sulla mia pelle.

«Ti amo» mormoro, quando mi permette di respirare.

«Davvero mi hai sposato?» domanda divertito.

«Oh, sì. Con questo anello io ti sposo» pronuncio con una voce stupida.

«Allora siamo in luna di miele?» continua, mentre inizio a capire dove vuole andare a parare.

«Sì, due sposini» confermo, con la voglia di stare al gioco, perché ho bisogno di alleggerire questo momento troppo intenso. Troppo Harry.

«Quindi direi che possiamo consumare il matrimonio» prosegue con un sorriso malizioso, facendo scivolare le mani verso il basso, per infilarle sotto la mia maglietta.

«Direi di sì, marito». Rimarco l'ultima parola e i suoi occhi si accendono.

«Continua a dirlo, Stewart. Ha un bel suono» mormora sulle mie labbra, mentre poggia le mani sui miei glutei per tirarmi a sé.

«Se vuoi posso dirlo in spagnolo». La sua presa si fa più salda, morde il mio labbro inferiore, e mi guarda dritto negli occhi, poi lo lascia andare, ma non si allontana.

«Adesso voglio che tu lo ripeta in spagnolo per tutto il tempo».

Poi un bacio più profondo, più appassionato, più stretto, più Harry. Perché ormai il suo nome è diventato ciò che descrive meglio la mia vita. Perché lui è la mia vita.

 Perché lui è la mia vita

SPAZIO ME

Buonsalve belle persone!

E stiamo arrivando agli sgoccioli. Il matrimonio è anticipato. Harry non vuole aspettare e le dà solo cinque giorni di tempo per organizzarlo. Ha così fretta di sposarla che improvvisa un matrimonio solo per loro due, un gesto simbolico che gli permette di dimostrare a Chloe quanto voglia sposarla. La piccola Stewart è della stessa opinione e sta al gioco, mettendogli un suo anello, anche se piccolo.

I due piccioncini sono più innamorati che mai, più felici che mai. Il giusto coronamento della loro storia sta per arrivare. Siete pronte?

Eeeee niente, grazie sempre per essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento. Intanto buona lettura 😍

 

   
 
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