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Autore: Dragon mother    04/07/2020    2 recensioni
Il Natale, per Isabella è il periodo più magico dell'anno e questo in particolare, le lascerà un regalo inaspettato. Dal prologo -..per chi, per un motivo o un altro, è costretto a vivere per strada.
Ma si sa che l’amore e la magia che avvolgono questo giorno, possono rendere possibile ogni storia.
E questa è la nostra storia.-
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, James | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buonasera ragazze, scusate il ritardo ma ho avuto un attimo di blocco.. volevo scrivere un sacco di cose in questo capitolo che alla fine mi sono anche bloccata.
Comunque ce l’ho fatta.
Vediamo se Edward accetta e cosa succederà.
All’inizio vi avevo detto che sarebbe stata una storia da 10 capitoli ma ora credo che ce ne saranno un po’ di più.
Grazie a tutte coloro che stanno aggiungendo questa storia alle preferite. Un bacio e buona lettura.
 
 
 
 
Edward
 
La proposta di Bella mi lascia stupito, senza parole tanto che all’inizio resto fermo a guardarla.
Mi ha chiesto di lavorare per lei, con lei, sta cercando in tutti i modi di aiutarmi ed io non potrei non provare immensa gratitudine per il suo gesto.
“Bella io.. vedi ti ringrazio tanto ma.. credi davvero che io possa esserti d’aiuto in qualche modo? Io non ho esperienza in quel campo” le domando un po’ dubbioso.
Mi fissa un attimo negli occhi e poi mi dice
“Edward, tu non avrai esperienza ma hai talento e tanta voglia di fare ed è questo che a me serve e che mi piace di te. Se vorrai posso farti seguire dei corsi di formazione ma sono certa che non ne avrai poi tanto bisogno” afferra le mie mani e le stringe tra le sue.
Mi perdo ad osservare il suo viso, così sereno e sincero e la voglia di dirle che accetto è tanta.
“Edward davvero, ho bisogno di te, del tuo aiuto, non so quando James potrà tornare a lavoro e ho delle scadenze tassative. Se non ti piacerà o non ti troverai a tuo agio, potrai smettere ma ti prego, non dirmi di no adesso”
Davanti a quella richiesta così esplicita ed accorata non posso dirle di no e così accetto.
Lei ha tante qualità ed una di certo è quella di metterti sempre a tuo agio.
“D’accordo, accetto” le rispondo con un sorriso.
“Oh ti ringrazio tanto Edward, non sai quanto tu mi faccia felice” mi risponde lei.
Di slancio mi abbraccia e un senso di calore mi avvolge.
 
 
Bella
 
E’ pomeriggio inoltrato quando scopro che entrambi ci siamo addormentati sul divano.
Fuori dalla finestra ha ripreso a nevicare e il paesaggio è davvero da fiaba.
Edward, poco distante da me, dorme ancora, la testa appoggiata allo schienale del divano e un braccio proteso nella mia direzione.
I capelli sparsi sulla stoffa del divano disegnano il contorno del suo viso, ora rilassato e sereno.
In questi due giorni passati insieme, tanti pensieri hanno affollato la mia mente, pensieri riguardanti i miei genitori e pensieri riguardanti lui.
Sono sempre stata una ragazza con i piedi per terra e mi sono sempre permessa di sognare solo a Natale.
Una ragazza riservata e un po’ timida verso gli altri, restia a far conoscere il mondo che c’è dentro di me.
Solo il mio lavoro mi ha permesso e solo a lui l’ho concesso, di mostrare la vera Bella, ciò che si nasconde dentro di me.
Solo Alice e mio fratello Jacob conoscono il grande lavoro che ho fatto su di me per non sprofondare e non morire, affogata dai miei stessi dolori.
Ma ora, questo ragazzo senza chiedermi niente, mi sta portando ad avere fiducia per potermi confidare con una terza persona.
Sono così felice che abbia accettato la mia proposta e non vedo l’ora di portarlo in azienda a mostragli il mio lavoro.
Si sveglia, mentre i miei occhi vagano su quel viso perfetto e presto il suo sguardo si posa su di me.
“Bensvegliato” gli dico con un sorriso.
“Grazie, ho dormito tanto?” mi chiede stropicciandosi gli occhi per svegliarsi meglio.
“No tranquillo, ti ho fatto compagnia, anche io mi sono addormentata, sarà stato a causa della lotta di questa mattina” gli dico ricordando i momenti passati a costruire il pupazzo di neve.
“Già” sussurra voltando lo sguardo altrove.
Immagino a cosa sta pensando e mi dispiace che ancora si senta a disagio.
“Ti prego, dimmi che non stai pensando quello che penso io..” gli chiedo allungando una mano a prendere la sua.
Riporta gli occhi su di me e quello che vi scorgo mi dà la conferma.
“Se ti dicessi di sì..”
“Ti direi che non devi più pensarci, non mi hai turbata con quel gesto, come devo spiegartelo?” cerco di convincerlo nuovamente.
“Mi devi scusare Bella ma è proprio più forte di me, mi sono sentito e mi sento tutt’ora un po’ a disagio”
“Va bene, lo so, facciamo così, non parliamone più e vedrai che poi tutto si sistemerà da sé, va bene?” propongo sperando di poterlo aiutare.
“Ok va bene”
Ci scambiamo un sorriso d’intesa e gli chiedo poi se, in attesa della cena, è interessato ad avere informazioni su ciò che dovrà fare in azienda.
Domani tornerà Alice e fino al suo ritorno avremo tempo di organizzare il lavoro e anche la sua permanenza qui a casa.
E’ entusiasta della mia idea e durante tutta la mia spiegazione non ha mai perso occasione di fare domande.
Capisce al volo cosa vorrei e come vorrei venisse fatto e come immaginavo andiamo d’accordo su molti punti.
Quindi ben presto la discussione si esaurisce ma io so che devo parlargli anche di altro.
“Senti Edward, dato che per un po’ lavorerai da me, ho pensato che avrai bisogno di una giusta sistemazione. Sarei molto felice se tu restassi qui, hai la tua stanza, andremmo a lavoro insieme. Potremmo uscire a fare un po’ di shopping per acquistarti degli abiti nuovi e tutto ciò che ti serve, che ne dici?”
Mi lascia finire di parlare e poi mi dice
“Bella, io ti ringrazio davvero tanto per tutto quello che hai fatto per me e che stai facendo ma davvero credi che sia il caso che io rimanga qui? Domani tornerà Alice e da quanto ne so non credo sarà molto felice di trovarmi ancora qui. Posso trovarmi un’altra sistemazione, ti sarò grato se mi aiuterai ancora ma restare qui, non credo sia il caso”
Che stupida, non mi ricordavo più di Alice.
Lui ha ragione ed è stato molto giusto nel farmi notare quel particolare.
Presa dalla foga e dalla contentezza mi sono completamente dimenticata della mia amica.
“Alice.. sì in effetti hai ragione ma vedrai che non sarà un problema, si sistemerà tutto” gli dico per tranquillizzarlo.
“Non voglio causarvi problemi ma in ogni modo sei tu che la conosci bene e tu sai come la pensa”
“Sì, ci penso io, non preoccuparti. Ma ora lasciamo questi discorsi, vai pure a farti una doccia, io intanto controllo cosa è rimasto per cena, che ne dici?”
“Sì, perfetto così poi ti aiuto ad apparecchiare”
 
Non impiego molto tempo a pensare a cosa mangiare per cena, molte cose preparate da Alice sono rimaste intatte; ho acceso la musica e le note di Home, la mia canzone preferita, risuonano nell’aria.
Mi ritrovo intenta a ballare e a cantare quando Edward torna e si appoggia al muro della cucina per osservarmi.
Non mi accorgo subito della sua presenza ma quando, facendo una giravolta i miei occhi incontrano i suoi, di colpo mi blocco per la vergogna.
Da quanto tempo è lì ad osservarmi?
“Oh..ma.. da quanto tempo sei lì?” gli domando sentendo le mie guance farsi rosse.
“Abbastanza” mi risponde sogghignando.
“Oddio, che vergogna, perché non mi hai chiamata, potevo risparmiarmi questa figura”
“E’ stato interessante e posso garantirti che avresti una gran carriera anche come cantante e ballerina”
E’ stato interessante?
“Ok dai, direi che per oggi entrambi, abbiamo fatto il pieno di imbarazzo. Quindi ora è il tuo turno di farti una doccia mentre io preparo il tavolo e la cena.”
Saggia decisione, una bella doccia sarà sicuramente d’aiuto ai miei nervi.
Oggi è proprio stata una giornata impegnativa e ho bisogno di rilassarmi un po’.
“Sì, cercherò di rilassarmi, ti ringrazio”
Invece della doccia decido di fare un bagno, con qualche olio profumato e il bagnoschiuma preferito.
Resto nella vasca per una mezz’ora e dopo essermi asciugata, mi vesto per andare a cena.
“Eccomi qui, scusa se ti ho fatto aspettare un po’ ma questo bagno si è rivelato un vero toccasana”
“Bene mi fa piacere, ora siediti e godiamoci la cena”.
La serata prosegue tranquilla tra una chiacchiera e l’altra e alla fine siamo talmente stanchi che entrambi andiamo a dormire subito.
Prima di addormentarmi il mio pensiero va a quel ragazzo che dorme nella stanza accanto, che è capitato così per caso nella mia vita, del quale non so praticamente niente ma a me sembra di conoscerlo da sempre.
 
Oggi torna Alice e infatti la stiamo aspettando con ansia; voglio parlarle subito delle novità e spero che lei sia felice almeno la metà di quanto lo sono io.
“Bella, ma davvero sei sicura di voler chiedere ad Alice quella cosa?” mi chiede Edward ancora dubbioso.
“Sì non preoccuparti, vedrai che andrà bene” cerco di infondergli coraggio anche se serve più a me che a lui.
Conosco la mia amica e so che certe volte è un osso duro.
 
Sentiamo girare la chiave nella toppa ed entrambi saltiamo su dal divano come molle.
Appena lei entra in casa, un urlo di bentornata prorompe dalle nostre bocche.
Lei resta un attimo spiazzata, con un piede dentro casa e uno sul pianerottolo ma ben presto si riprende, tirandosi dietro la valigia.
Chiude la porta e poi corre ad abbracciarmi.
“Ciao Bella, mi sei mancata così tanto!” borbotta infilando il naso nei miei capelli.
“Anche tu Alice, anche tu” le rispondo stringendola nell’abbraccio.
Poi si volta a guardare Edward e saluta anche lui.
“Ciao Alice, bentornata” la saluta lui.
“Vedo con piacere che siete sopravvissuti” dice per poi scoppiare a ridere, seguita anche da noi.
“Abbiamo gradito molto le cose buone che ci hai lasciato, vero Edward?”
“Oh sì, tutto molto buono” borbotta sorridente.
“Bene mi fa piacere. Poso un attimo la valigia in camera e poi parliamo un po’, ok?” propone lei salendo le scale.
“Certo Alice, fai pure con comodo, anche io ho alcune cose da chiederti” rivolgo uno sguardo d’intesa ad Edward che subito mi capisce e sorride.
Alice di rimando ci osserva, stupita da quella nostra intesa ma non dice niente e scompare su dalle scale.
 
Alcuni minuti dopo ci raggiunge in cucina ed io, senza girarci troppo intorno, decido di comunicarle le notizie.
“Alice, ho chiesto ad Edward di venire a lavorare nella mia azienda”
Lei mi osserva, per niente stupita e poi mi dice
“Lo immaginavo” mi sorride.
Reazione strana per lei ma decido di proseguire senza pensarci troppo, la mia richiesta potrebbe non essere accolta così bene.
“E poi.. volevo chiederti se in questo periodo possiamo ospitare Edward qui a casa”
“Immaginavo anche questo, per me va bene” sorride di nuovo.
Ok, c’è qualcosa che mi sfugge.
“Alice ma non mi dici altro, solo che va bene.. mi sembra così strano che tu non aggiunga altro e..”
“Bella, Bella fermati. In questi giorni di festa ho avuto molto tempo per riflettere e ho capito tante cose. Sono stata cresciuta in un certo modo ma ciò non significa che io possa cambiare il modo di vedere le cose. Non voglio essere come mia madre”
Di nuovo le sue parole mi lasciano di stucco, non so cosa le sia successo ma più tardi glielo chiederò.
Edward, che è sempre stato in silenzio, la ringrazia.
“Non devi ringraziare me Edward ma lei, è grazie a Bella se tu ora stai avendo una nuova possibilità per la tua vita. Goditela e prenditi tutto ciò che verrà” gli dice lei con un sorriso.
A quelle parole Edward si alza dal divano e si avvicina ad Alice per abbracciarla.
E non potrebbe esserci scena più bella di quella che stanno vedendo i miei occhi.
   
 
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