Bentornati a tutti, in questo nuovo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!
I nostri protagonisti se la sono vista parecchio brutta con i loro nemici, ma alla fine nessuno ci ha rimesso la pelle. Alla povera Chi, purtroppo, è accaduto qualcosa di orrendo, ma per fortuna Simon è riuscito a ritrovarla e a salvarla da morte certa.
Inoltre, tantissimi partecipanti al Torneo del Potere si sono presentati per dare una mano ai liceali dello Shiketsu. Chi saranno?
Da questo momento, verrà aggiunta una nuova categoria ai crossover presenti in questa storia. Per tale motivo, inserirò sotto ogni capitolo la lista di tutte le opere presenti in tale storia, così da non mandarvi in piena confusione!
Detto ciò, qui sotto troverete il link al sito per le Ost utilizzate in tale capitolo! BUONA LETTURA!
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR Si dia
inizio al Torneo del Potere! (Parte 1)
Lunedì
20 Agosto 2018 – ORE 8:30
CHI
[Hero
A – BOKU NO
HERO ACCADEMIA]
Dovevo ammetterlo… non avevo
la minima idea di come fossi finita all’interno di uno studio
televisivo!
Quella
mattina, all’interno della Ultra Accademy, arrivarono
tantissimi guerrieri di vario aspetto, tutti provenienti dai nostri
universi.
Insieme a loro, tuttavia, giunse un altro tizio, il quale si
presentò a noi
come il padre di Whis, chiedendomi se potessi venire con lui alla sede
televisiva TV ASASHI.
All’inizio
ero parecchio indecisa, perché volevo rivedere
Simon dopo tanto tempo, ma quando lui mi disse che sarebbe stato
più saggio
allontanarsi da quel posto (i Deadly Sins, infatti, partecipavano al
torneo e avrebbero
cercato nuovamente di attaccarmi), decisi di accettare definitivamente.
Il punto era che… chi
se lo immaginava che il Sommo Sacerdote dovesse andare in diretta
universale?!
E come cavolo ci ero
finita a fare la giornalista al posto della
famosissima Sasha Orton?! Io?!
“Vedo che sei già
pronta…” mi disse l’angelo,
notandomi mentre cercavo di non cadere nel
tranello di grattarmi il trucco.
“…
sono… sono nel panico più totale! Io mi occupo di
siringhe e
medicinali… non di riprese e spettacoli dal vivo!”
ammisi io, con gli
occhi vorticanti per l’imbarazzo “Cosa faccio adesso? Io non ho mai fatto
un’intervista o una tele-cronaca!”
“Sta tranquilla!
Ci sarò io a darti una mano, mia giovane collega!”
Sgranai
gli occhi, scioccata, quando riconobbi l’uomo che mi
aveva parlato. Costui aveva i capelli biondi ed il baffo. Indossava un
paio di
occhiali da sole, un completo nero sopra una camicia bianca, ed una
cravatta
rossa.
Quell’uomo era
una vera e propria leggenda nel mondo della tele-visione,
uno dei più famosi tele-cronisti sportivi al mondo!
“Mike Moshimoshi! E’
un piacere conoscerla signorina…”
“C-Chi M-Miura… è…
è
un p-piacere anche p-per me…”
“Vedo che sei molto
agitata… non devi preoccuparti! Whis mi ha già
spiegato tutta la situazione,
perciò non farti prendere dal panico. Fin quando ti
dimostrerai educata, a modo
e rispettosa davanti alle telecamere, nessuno ti
rimprovererà!”
Io
annuii, leggermente imbarazzata, prima di affermare “Ma…
ma questo è solo per oggi? Sasha Orton…”
Lui
si avvicinò all’orecchio, e con
sincerità ammise
sottovoce.
“Vuoi
davvero sapere la verità, Chi? Quella
donna è la più antipatica giornalista che esista
al mondo! Per fortuna lei ed
il suo regista sono stati licenziati da poco! Stavano creando una
brutta
immagine
al nostro programma con i loro discorsi poco inerenti al torneo!
Perfino un
bambino sarebbe più adatto di lei, in questo
ruolo… e Whis mi ha assicurato che
tu sei una ragazza molto diretta, con la quale è facilissimo
diventare subito
amici! Basta notare il modo in cui ti sei vestita… una donna
semplice e non
volgare, che tutti ameranno!”
Io
rimasi leggermente lusingata davanti a quel complimento.
In effetti, il lungo ed elegante abito nero era il solo a non avere una
scollatura imbarazzante. Le uniche zone scoperte erano le mie braccia
ed uno
spacco, comunque molto corto, dietro la mia schiena. Non indossavo,
inoltre, un
tacco esagerato, per paura di non riuscire a raggiungere la fine della
puntata
con le dita dei piedi intere.
“Lei… lei crede?”
“Ma certo! Una ragazza come
te che è più vicina ai gusti del pubblico
semplice, sarà quello di cui avremo bisogno per tirare il
meglio dal nuovo
programma che sta per iniziare…”
ammise Mike, cogliendomi totalmente
impreparata.
“… un nuovo
programma?”
“… esattamente…
‘POWER’S
TOURNAMENT’! Tu sarai la mia co-intervistatrice e mi aiuterai
durante queste
puntate! Ci stai?”
Detto
ciò, lui mi porse la mano, speranzoso.
Io
ero visibilmente sconvolta. Non potevo crederci…
… Mike Moshimoshi mi
aveva chiesto di lavorare assieme a lui?! Mike Moshimoshi!?
“Io… io non posso
rifiutare un’offerta del genere!” ammisi
io, decidendo di stringere la mano
di quell’uomo così spontaneo e buffo, prima di
chiedergli, preoccupata “Ma
per oggi… non credo di essere così
preparata…”
“… quella di
oggi sarà una puntata molto semplice, in
realtà…”
mi spiegò lui, invitando sia me che il Sommo Sacerdote a
sederci sulle nostre
postazioni “…
dovremo fare un intervista al Sommo Sacerdote per spiegare al
pubblico da casa quello che andranno ad assistere…
dopodiché partiremo con la
tele-cronaca di quanto avverrà durante le prime fasi del
combattimento!
D’accordo?”
“S-Sì…
credo di potercela fare!” dichiarai io,
alla fine, più
tranquilla e rilassata.
“E vi svelerò anche
un piccolo segreto…” ci
rivelò lui, ammettendo imbarazzato “… non
sono un grande esperto delle vere arti marziali! E’ anche per
questo che Whis
ha chiesto a lei di presenziare a questo programma, Sommo
Sacerdote… lei saprà
dare delle spiegazioni molto più esaustive e dettagliate su
quello che potrebbe
accadere al torneo, prima che qualcuno possa dubitare della
veridicità di ciò
che osserverà”
“… un saggio del
vostro pianeta diceva, se non sbaglio, ‘Il sapiente
è colui che sa di non sapere’”
ci disse l’angelo, all’apparenza
molto incuriosito da tutto ciò che lo circondava “Avrete tutto il mio
appoggio, se
lo desiderate!”
“La ringrazio
infinitamente signore, e spero che i due Zeno-Sama si divertiranno da
morire…”
dichiarò il tele-cronista, prima di scusarsi con noi
“… possiate perdonarmi,
ma devo andare a parlare con il nuovo regista…
questioni di luci e contro-luci, non me ne vogliate!”
[Nukiashi
Sashi Ashi
– BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Si figuri! Nessun problema!”
dichiarai io, comprensiva,
rivolgendomi al Sommo Sacerdote dopo che Mike si fu allontanato da noi
“Chi
sono i due Zeno-Sama?”
“I due Dei Supremi che ci
governano” mi rispose semplicemente
lui, cercando di spiegarmi con più precisione “Come ti avranno
già spiegato, al
di sopra dei mortali vi stanno due particolari divinità,
ovvero i Kaio-Shin e
gli Hakai-Shin…”
“… gli Dei che
creano e distruggono… me lo ha spiegato Bulma qualche
giorno fa…” affermai io,
ricordandomi di quel discorso.
“… perfetto!
Devi sapere, però, che un Kaio-Shin ed un Hakai-Shin sono
affiancati da una figura chiamata Angelo, che li istruisce per farli
adempiere
ai loro compiti. Gli Angeli, a loro volta, vengono istruiti o deposti
dal
sottoscritto, ovvero il Consigliere del Dio Supremo, o ancora meglio,
Sommo
Sacerdote. Sopra di me, infine, vi sta il Dio Supremo, la figura
più alta
esistente in ogni forma umana e divina che per la prima volta, da
qualche anno,
è detenuta da due divinità, ovvero i due Zeno”
“Un Dio Supremo non
può essere deposto?” domandai io,
incuriosita ed avida di conoscenza.
“No. Solo il Dio Supremo
stesso può decidere di abbandonare il proprio
incarico, quando non desidera più svolgere il proprio
ruolo… oppure, se lo
desidera, può far pronunciare una Profezia, annunciando le
modalità con le
quali concederà il suo ruolo. E’ quello che
è accaduto con il precedente
sovrano divino, ovvero Zarama-Sama, il quale ha deciso di lasciare il
proprio
incarico per poter creare le Super Sfere del Drago messe in palio
durante
questo torneo”
“Le Super Sfere del
Drago sono state create dal precedente Dio Supremo? Che fine ha fatto
Zarama-Sama?”
“Semplicemente ha deciso di
trasformarsi nel Super Drago Shenron e si è
fuso con le sfere, diventando un’entità unica con
esse… per questo quegli
oggetti sono in grado di esprimere qualsiasi desiderio…”
“…
perché hanno al loro interno il potere di un Dio
Supremo… lei è
davvero molto preciso e lineare, quando spiega. E’ una bella
cosa, Sommo
Sacerdote…” gli dissi io, con
sincerità, mentre Mike si avvicinò a noi
con sguardo più soddisfatto del solito.
Il
sorriso che mi rivolse mi lasciò visibilmente confusa,
prima che lui indicasse la telecamera puntata nella nostra direzione.
[Hiro
ni Naru
Nda – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Un momento… non dirmi
che…
“Chi… sei appena
passata in diretta davanti ai tele-visori, computer e
video-proiettori di tutti gli universi… e sei stata
strepitosa!”
“CO-CO-CO-CO-COOOOOOOOOSA?!”
urlai io, sconvolta e rossa per l’imbarazzo, cercando di
coprirmi il viso per
la vergogna.
“Non preoccuparti,
cara… sembri nata per questo lavoro! Credimi! Faresti
mangiare le unghie delle
mani perfino a quella antipatica di Sasha Orton!”
insistette lui, euforico,
prima di chiedere al suo regista, il quale si era appena avvicinato a
noi “Avete
già dei resoconti su Facebook?”
“La diretta è
stata un successo!” dichiarò
l’uomo, soddisfatto “Abbiamo
ricevuto il doppio dei like ed i commenti
sono tutti a favore della nuova intervistatrice… si sono
tutti innamorati di
te! Guarda tu stessa, se non ci credi!”
Io,
confusa, presi il cellulare che mi aveva porto il
regista ed iniziai a leggere tutti i commenti lasciati sotto la mia
‘prima’ intervista.
Stavo per commuovermi quando mi resi conto che gran parte di questi
erano da
parte di tutti i miei amici, dei miei colleghi dell’ospedale,
dei miei vecchi
coinquilini… stavo perfino ricevendo commenti positivi da
parte di altri strani
profili, probabilmente provenienti da altri universi!
Improvvisamente,
però, ne lessi qualcuno che, purtroppo per
me, mi fece scoppiare a piangere per la gioia.
- Sei più stupenda
che mai! In bocca al lupo per questa nuova avventura! La tua mamma
è fiera di
te! –
- QUELLA E’ MIA
FIGLIA! QUELLA BELLISSIMA INTERVISTATRICE E’ LA MIA BAMBINA!
–
- Che bello! Nostra
sorella è diventata famosa! –
- Chi… un giorno
possiamo venire anche noi a vederti dal vivo? Ti
preeeeeeeeego… -
- Sto per
riabbracciarti, angelo mio… vincerò questo torneo
anche per te! Ti amo, Chi! -
“Scu…
scusate… il trucco…”
mi dispiacqui subito io, rendendomi
conto di aver rovinato il duro lavoro delle mie truccatrici, le quali
però non
sembravano affatto arrabbiate.
“Scherzi? Non ci metteremo
nulla a rifartelo, tranquilla!” mi
rassicurò subito una di queste, dicendomi poi “Ora, però,
asciugati quelle
lacrime, ok? Tra un quarto d’ora parte la diretta e hai tutte
le guance
arrossate! Dobbiamo renderti ancora più carina di come eri
prima, d’accordo?”
Io
annuii, e prontamente venni riaccompagnata alla
postazione del trucco, davanti allo sguardo sincero e comprensivo di
tutti i
presenti nella stanza.
Anche
il Sommo Sacerdote sembrava essere rimasto colpito da
quanto avvenuto. Almeno, era quello il significato che riuscivo a
leggergli nel suo sguardo apparentemente indecifrabile.
***
PRIMA
PUNTATA ‘POWER’S TOURNAMENT’
ORE 08:40
[Kyoi To No Kobo
– BOKU NO HERO ACCADEMIA]
MIKE
- Buongiorno a tutti voi, tele-spettatori di ogni
universo! Qui è Mike Moshimoshi che vi parla, dandovi il
benvenuto alla prima
puntata di POWER’S TOURNAMENT, l’unico programma in
diretta universale che vi
permetterà di assistere al XXVIII Torneo Mondiale di Arti
Marziali, oltre ad
essere il II Torneo del Potere organizzato interamente dalle nostre
divinità! Ma
non indugerò oltre! Essendo un galantuomo, se posso
permettermi voglio subito iniziare
col presentarvi l’unica rappresentante del gentil
sesso… è alla sua prima
esperienza, vero… ma sa bucare i tele-schermi come nessun
altro, nemmeno io che
sono, a modesto parere, un vero schianto! –
REGISTA
–
Sì, come no… chi ci crede? –
MIKE
– Grazie tante per l’appoggio… comunque,
diamo il
benvenuto alla giovane e promettente Chi Miura! –
CHI
– Sa… salve a
tutti! E’… è un onore poter far parte
di questo programma. Spero di essere
all’altezza per tutti voi tele-spettatori…
-
MIKE
– Oh, Chi… lo sarai senz’altro! Ora
diamo il
benvenuto al nostro secondo ospite… è una delle
divinità più conosciute ed
apprezzate degli interi universi! I suoi figli saranno gli arbitri
ufficiali
del torneo… ed è inoltre il più grande
esperto di arti marziali in assoluto!
Ecco a voi il Sommo Sacerdote, non che Consigliere dei nostri Dei
Supremi! –
SOMMO
– Ehm… non credo di meritarmi tutti questi
elogi… -
MIKE
– Mi creda, Sommo Sacerdote… il suo sforzo ed il
suo
impegno meritano questo ed altro! Ora passiamo la linea alla U.A., dove
tutti i
guerrieri di ogni universo, che hanno definitivamente ufficializzato la
partecipazione al torneo, stanno attendendo le disposizioni degli
arbitri. Lì,
ad attenderci, la nostra inviata Cus-Sama! –
CUS
– Siamo in diretta? Ottimo! Salve a tutti voi! Come
potete vedere, sotto ai miei piedi, vi stanno tutti i partecipanti
all’imminente II Torneo del Potere, o XXVIII Torneo Mondiale
di Arti Marziali.
I dati che ci sono arrivati, tuttavia, hanno disatteso molte nostre
aspettative, in particolare il numero di partecipanti… non
sono cinque cento
mila come si supponeva inizialmente… MA SONO ADDIRITTURA
DECUPLICATI! SOTTO DI
ME VI STANNO CINQUE MILIONI DI PERSONE, TUTTE RACCHIUSE
ALL’INTERNO DI UN
PERIMETRO DI DIECI CHILOMETRI QUADRATI! Come potete constatare voi
stessi, è un
vero colpo d’occhio quello che si para davanti alle nostre
tele-camere! Gowasu-Sama… la
sposti un pochino di più
sulla linea dell’orizzonte… ecco! Ora
potete vedere con i vostri occhi
quello di cui vi stavo parlando… -
CHI
– E’ davvero stupefacente… e pensare
che, tra tutte
quelle persone, avremo un solo vincitore! –
MIKE
– Puoi dirlo forte, mia cara collega… solo una
persona tra cinque milioni avrà la possibilità di
esprimere un desiderio per
mezzo delle Super Sfere del Drago! Cus-Sama… quanto manca
all’inizio ufficiale
del torneo? –
CUS
– Venti minuti a partire da adesso! La prima fase
inizierà alle nove in punto! In questo momento, i miei
colleghi angeli stanno
usando i loro poteri telepatici per spiegare a tutti le regole di
questa prima
trance… ed io devo raggiungerli! Vi ridò la
linea! Gowasu-Sama… come sono
and…? –
MIKE
– Come potete notare, anche gli angeli sono euforici
in vista di quello che, a detta di tutti, potrebbe essere il miglior
torneo di
arti marziali della storia vivente! Allora direi che possiamo
già iniziare ad
entrare in clima torneo, parlando con il nostro Sommo Sacerdote! Mi
dica,
signore… come si svolgerà la prima
fase?”
SOMMO
– Certamente. Osservate attentamente la video
proiezione del mio scettro… –
[My
Hero Accademia
– BOKU NO HERO ACCADEMIA]
SOMMO
– Ecco! La prima fase durerà dalle ore 09:00 di
quest’oggi alle 21:00 di domani. Si svolgerà su
questo pianeta, creato
appositamente per i nostri combattenti, chiamato Tournament Planet.
Come potete
vedere coi vostri stessi occhi, sarà tale da rendere
impervio il cammino dei
nostri lottatori. A due mila di loro verrà consegnata una
piastra, mille di un
colore e mille di un altro… l’obiettivo
di ciascun partecipante
sarà molto
semplice, a parole. Devono raccogliere due piastre, di diverso colore,
unirle e
raggiungere la Tower of Victory, segnata sulla mappa che
verrà loro consegnata!
Passeranno se inseriranno la piastrina completa all’interno
del salvadanaio
all’ingresso di quello stadio –
CHI
– Quindi passeranno massimo mille partecipanti da
questa fase… una vera e propria scrematura…
c’è un modo per far capire a
ciascun partecipante chi abbia una piastra o meno? -
SOMMO
– Certo, Chi. A ciascun concorrente sarà
consegnato
un radar dal quale potrà controllare quali concorrenti
abbiano le piastre.
Ovviamente, per rendere le cose un tantino difficili, non si
potrà capire di
quale colore possa essere. Ovviamente vi sono delle regole da
rispettare. Ecco!
Questo è l’elenco! –
MIKE
– Signore… io leggo una regola piuttosto
particolare… cosa s’intende con ‘Non ci
prendiamo responsabilità qualora si
vada incontro alla morte per cause estranee ad un combattimento tra
lottatori’?
–
SOMMO
– Esattamente quello che avete letto. Il punto è
che esiste una enorme discrepanza tra i partecipanti in termini di
capacità e
poteri. Per questo, molti di essi potrebbero non sopravvivere al primo
minuto
di partecipazione alla prima fase. Non preoccupatevi,
tuttavia… tutti coloro
che saranno uccisi dallo stesso Tournament Planet verranno resuscitati
e
riportati in vita alla fine del torneo, sotto il permesso speciale di
noi
angeli! Tuttavia… se qualcuno cercherà di
uccidere un proprio avversario, o ne causerà
la morte anche indiretta, verrà squalificato dal torneo a
vita! Anche qui ci
sono delle eccezioni da fare, ma verranno spiegate in seguito
–
MIKE
– O… ok… è stato molto
chiaro, signor Sommo… ora
vorrei farle una domanda più specifica sulle arti marziali.
C’è qualcosa che
noi tele-spettatori abbiamo necessità di conoscere prima di
partire con il
torneo? –
SOMMO
– Forse sì… non tutti sanno cosa sia il
KI o l’aura
e potrebbero pensare che tutto quello a cui assisteranno possa
trattarsi di un
semplice video-montaggio! Uno di voi due sa già cosa sia?
–
CHI
– A me hanno provato a spiegarlo, una volta… mi
hanno
detto che il KI è l’energia pura presente
all’interno di ogni essere vivente.
E’ giusto? –
SOMMO
– Non avrei saputo spiegarlo meglio. I tuoi amici
hanno detto bene… provatevi ad immaginare una persona,
qualunque. All’interno
di essa, come ha detto perfettamente la signorina Chi, scorre quella
che tutti
i combattenti più esperti di arti marziali chiamano aura, o
KI. Per essere del
tutto specifici, tuttavia, il KI non è nient’altro
che la nostra energia
incorporea, la nostra Anima. Ecco! Questo è il modo migliore
per spiegare ad
occhio nudo cosa sia l’aura.
Questa
può essere allenata in due modi, entrambi
efficaci: attraverso un allenamento fisico o con la meditazione. Si
può
scegliere un metodo od un altro, ma i più grandi lottatori
dell’intero universo
sono sempre quelli che sanno svolgere alla perfezione entrambi gli
allenamenti.
Il primo, come potete comprendere, è quello che un qualunque
essere umano
svolge durante dei comuni esercizi fisici, mentre il secondo
è un tantino più
difficile da farvelo comprendere… però
c’è un esempio molto azzeccato per
questo. Pensate a quando, dopo una lunga e faticosa giornata, voi
andate a
dormire nei vostri letti. Il giorno dopo, la maggior parte delle volte,
vi
risveglierete con una stamina rigenerata. Quella è la
meditazione –
MIKE
– Forse sto incominciando a capire. Nei precedenti
tornei, alcuni partecipanti usavano strane onde per attaccare i propri
avversari. Quello era il loro KI, vero? –
SOMMO
– Ottima osservazione. I guerrieri più esperti
sono
in grado di accrescere il loro KI, potenziarlo, raffinarlo e, talvolta,
sfruttarlo per degli attacchi a sorpresa contro i loro avversari. Altri
guerrieri, con il KI, sono in grado di usare delle unicità,
o meglio nominate
come Quirk, che permettono loro di compiere altre particolari manovre
come
quella di volare senza l’utilizzo delle ali, o di
arrampicarsi sui muri come se
stessero camminando, e tanto altro… assisterete a moltissime
unicità, lungo il
corso del torneo, e ne resterete affascinati! –
CHI
– E per le armi? Valgono tutte o ce ne sono alcune
che non possono essere utilizzate? –
SOMMO
– Non ci sono limitazioni di alcun genere…
ovviamente se provocheranno delle morti durante il torneo, i
responsabili
verranno immediatamente cacciati! –
MIKE
– Perfetto! Ora vorremmo parlarle degli
Hakai-Shin…
c’è un motivo in particolare per aver fatto
partecipare anche loro? Non c’è il
rischio che questo torneo possa rivelarsi una semplice passerella per
tutti e
dodici? –
SOMMO
– E’ molto difficile che accada… questo
perché
esistono dei mortali che hanno grande esperienza nella lotta e che sono
in
grado di contrastare perfino un Dio della Distruzione! Parliamo del
più grande
torneo di tutti i tempi… una competizione in cui solo gli
Hakai-Shin sono
favoriti? Non avremmo avuto bisogno di svolgere delle fasi
pre-eliminatorie… ed
anche le divinità faranno fatica a superare la prima fase!
–
MIKE
– Ottimo… direi che non ci sono altre domande da
fare! Allora diamo nuovamente la linea a Cus-Sama, la quale ha
raggiunto il
pianeta su cui si svolgerà la prima fase! Dove ti trovi, in
questo momento? –
CUS
– Brrrrrrr…
mi… mi trovo… brrrrrrrr… nel punto
esatto dove
tutti i guerrieri… brrrrr… tra cinque minuti
esatti… brrrr… dovranno iniziare…
brrrrrr… la loro prova… brrrrrr…
etciù! –
MIKE
– Ehm… qualcuno potrebbe portare un cappotto di
lana
alla nostra povera inviata? –
WHOP!
CUS
– Oh! Grazie,
Gowasu-Sama! Ora sto molto meglio! Dicevo… questo
è il luogo da dove tutti
i cinque milioni di lottatori dovranno partire per combattere e
recuperare le
targhette necessarie alla loro ammissione! –
CHI
– Cus-Sama… quanti gradi centigradi ci sono, al
momento? Devono essere, senza dubbio, molto al di sotto dello zero
celsius… -
CUS
– Eccome! Questo piccolo territorio ha una
temperatura massima di - 98 °C ad un minimo di addirittura
– 300 °C! –
CHI
– ME… MENO TRECENTO?! MA E’ PERFINO
PIU’ BASSO DELLO
ZERO ASSOLUTO!!! TUTTI I GUERRIERI DIVENTERANNO GHIACCIOLI PRIMA DI
POTER
INIZIARE ANCHE SOLO A RESPIRARE!!!”
SOMMO
– Credimi, Chi… alcuni rischiano seriamente di
fare
quella fine… ma sono sicuro che tanti riusciranno a superare
quest’ostacolo
climatico senza alcun problema! I climi e gli ambienti, come si
vedrà durante
le riprese di questa prima fase, varieranno in base alle zone del
pianeta
scelte dai guerrieri per raggiungere la Tower of Victory. Alcune zone
saranno
ricoperte di ghiaccio, come la griglia di partenza. Alcune saranno
desertiche,
con un minimo di 57 °C ed un massimo di 2000 °C. Solo
pochissime zone del
pianeta sono rigogliose, con un clima mite… ma sono, come
prevedibile, popolate
dalle creature più pericolose dell’intero universo
che attendono soltanto un
pranzetto… non c’è zona del Tournament
Planet che non sia sicura, a parte la
Tower Of Victory! –
[Takahide
Koko –
BOKU NO HERO
ACCADEMIA]
MIKE
– ATTENZIONE, SIGNORE E SIGNORI! MANCA UFFICIALMENTE
UN MINUTO ALL’INIZIO DEL XXVIII TORNEO MONDIALE DI ARTI
MARZIALI… IL II TORNEO
DEL POTERE! UN’ULTIMA PAROLA AI MIEI COLLEGHI PER SAPERE SU
CHI
SCOMMETTEREBBERO PER LA VITTORIA FINALE AL TORNEO! IO VOGLIO AZZARDARE,
SIGNORE
E SIGNORI… IO PUNTO SU MR. SATAN E SU SON GOKU! VOI COSA
DITE? –
CHI
– Io sarei contentissima se vincesse uno dei miei
amici che sta partecipando al torneo… ma io spero con tutto
il cuore che a
vincere sia il mio ragazzo Simon! Si è allenato tantissimo
per arrivare fino a
qui ed ha sempre ricevuto porte in faccia… questa
è la sua possibilità di
riscattarsi davanti a tutti! –
SOMMO
– Sono sincero… anche io mi aspetto che a vincere,
con grande sorpresa da parte di tutti, sarà un mortale. Ma
non voglio rivelarvi
il suo nome… tutti rimarranno a bocca aperta per lo shock!
–
MIKE
– E ALLORA DIAMO NUOVAMENTE LA LINEA A CUS-SAMA PER
DARE INIZIO AL COUNT-DOWN DEL TORNEO! MANCANO TRENTA SECONDI!
–
CUS
– Eccomi qui, Mike! Ormai mancano pochissimi secondi!
Mi hanno informato che all’Accademia sono pronti i
preparativi per il
tele-trasporto! E’ ufficiale! Partiremo tra 20…
19… 18… 17… -
SOMMO
– Tutti gli universi assisteranno a qualcosa di
straordinario… qui… ora… davanti ai
nostri occhi… avverrà uno spettacolo che ci
lascerà senza fiato! –
CUS
- … 10… 9… 8… 7…
6… 5… 4… 3… 2…
1… -
MIKE
– E SI PART… ma che… o mio –
CHI
– N… no… che… ma
cosa… NO! -
***
09:00
CHI
[Prophet
+ Crimson Flame
– NARUTO]
Quello a cui
assistemmo dagli schermi ci lasciò del tutto orripilati.
Nell’esatto momento in
cui tutti i lottatori vennero teletrasportati su Tournament Planet,
gran parte
di essi vennero letteralmente arsi dal ghiaccio, il quale li avvolse
completamente. Quei cadaveri si spezzarono con un rumore sordo in grado
di
ammutolire tutti i tele-spettatori.
Tutte le
vittime erano state letteralmente fatte a pezzi dal clima ostile in cui
erano
incappati.
“E’
quello che succede a non saper
utilizzare il KI” ci spiegò,
amareggiato, il Sommo Sacerdote, mentre
stavamo ancora in diretta “Peggio
ancora
se non lo si usa fin dall’inizio. Con l’aura,
è possibile creare una patina in
grado di far sopportare al proprio corpo qualunque temperatura ostile.
Quelli
che non sono stati in grado di prevedere un azione del genere,
purtroppo, lo
hanno pagato a care spese…”
“Sono…
sono morti tutti?” domandai io, quasi sul
punto di piangere.
“Quelli
che non erano in grado di usare il KI… purtroppo
sì” confermò il
padre
di Whis, ricordandoci comunque “Vi
rammento, comunque, che tutti i partecipanti al torneo erano
consapevoli dei
rischi. Non ci saranno morti ingiuste che non verranno considerate.
Tutte le vittime, lo ripeto, torneranno in vita alla fine del torneo!
Questa prima
fase è
un monito per chi ha deciso di partecipare a questo torneo senza avere
un
allenamento reale alle spalle…”
“In
poche parole…”
affermò Mike, cercando in tutti i modi di non vomitare
davanti a quell’ammasso di cadaveri fatti a brandelli
“…
ad essere morta è la gente che
ha deciso di partecipare al torneo senza un briciolo di
esperienza…”
“…
esattamente… e devo constatare, con mio
grande stupore, che non sono morte tante persone al primo
secondo… questo
implica che, tra i partecipanti, vi sono non solo lottatori, ma
guerrieri che
hanno imparato ad affrontare avversità molto simili a
queste! Osservate… se
metà dei partecipanti è fuori
combattimento… l’altra non ha affatto perso tempo
e ha iniziato ad ideare delle strategie senza pensare
all’orrore che si è
parato davanti a loro!”
Era così.
Molti dei guerrieri avevano già cacciato il radar
cerca-targhette e stavano
controllando, macabramente, se tra i cadaveri ghiacciati vi fosse uno
di quei
tesori, mentre tantissimi altri iniziarono ad allontanarsi senza
voltarsi
indietro.
Nel giro di
pochissimi secondi, tutto quello che credevamo su quel torneo si era
dissolto
nel nulla. Se qualcuno aveva dei dubbi sulla veridicità di
quegli scontri, ora
questi ultimi non esistevano più. Quella sarebbe stata una
vera e propria
guerra, e il fatto che tutti quei guerrieri ancora vivi stessero
cercando delle
targhette tra i cadaveri ne era la più palese dimostrazione.
Uno schermo
si affiancò a quello già esistente. Su di esso vi
stavano raffigurate tutte le
targhette in movimento e non.
Nella zona dello START erano rimaste
sette targhette: quattro tra i cadaveri, tre in
movimento
tra essi. Dentro quel cimitero all’aria aperta, migliaia di
persone avevano
avuto la stessa idea dei tre cacciatori.
“Stanno
iniziando a combattere” si rese
conto il Sommo Sacerdote, indicando delle risse che si stavano
spargendo
attorno alla zona ghiacciata ed infestata da cadaveri “Ma tutti quelli che sono rimasti lì,
senza possedere nemmeno una
targhetta, stanno commettendo un grosso errore. Chi di voi potrebbe
dirmi il
perché?”
“Io
credo… perché la maggior parte delle
targhette si sta allontanando dalla
zona ghiacciata...” provai ad ipotizzare
io, con serietà.
“Indovinato.
Quelli che sono rimasti lì ed
hanno le targhette stanno cercando di valutare il colore delle quattro
che si
trovano in mezzo a quei cadaveri. Guardate! Uno di questi si sta
nuovamente
allontanando dalla zona ghiacciata! Sicuramente le targhette rimaste
sono dello
stesso colore della sua, e lui perderebbe tempo in un
combattimento…”
Provai a
capire se quello fosse uno dei miei amici. Rimasi delusa.
L’avevo riconosciuto
come uno dei tanti sconosciuti che ci avevano aiutato contro i Deadly
Sins. Se
non mi sbagliavo, era quello dall’aspetto intimidatorio del
dodicesimo
universo. Era un uomo terrestre adulto, completamente calvo, dagli
occhi neri
come il carbone e con una cicatrice lungo quello destro. Indossava
un’armatura
molto simile a quelle che indossava Vegeta ma con uno stemma sul petto.
Indossava
anche un mantello rosso dietro la schiena, segno che appartenesse ad un
lignaggio
nobile.
“Dalle
informazioni che ci sono appena giunte, sappiamo si tratti di un re
appartenente all’universo 12!”
affermò Mike, riprendendo in parte il
suo entusiasmo “Il suo nome
è Dragon
Oronar ed è considerato uno dei migliori guerrieri del suo
universo. Ci dicono
che ha una capacità unica al mondo… RIESCE A
TRASFORMARSI IN UN DRAGO!?”
Presto
detto, il re si trasformò
proprio in quell’istante davanti a tutti gli schermi dei
tele-spettatori. Ora
era diventato un drago dalle squame nere come
l’oscurità della notte.
Lungo una
ventina di metri ed alto altrettanto, aveva una testa allungata ed irta
di
corna, con occhi rosso sangue e con due file di denti talmente aguzzi e
taglienti che pensai potessero trapassare perfino il metallo. Le sue
zampe erano
molto lunghe, e ciascuna di esse aveva una mano squamata enorme, con
cinque
dita provviste di artigli argentati, seghettati e affilati. La sua
coda,
invece, era molto lunga e provvista di lunghi e spessi spuntoni ossei
laterali.
Ma erano le sue ali che ci lasciarono sbalorditi. Non erano fatte di
squame, ma
erano piumate e candide come quelle degli angeli.
“Ci
riesce grazie ad una usanza tipica del
suo pianeta” ci spiegò il Sommo
Sacerdote, davanti alla nostra curiosità “A causa delle minacce presenti su di esso,
il popolo degli Yilancar sfrutta una loro caratteristica corporea per
accrescere il loro potere. Semplicemente possono trasformarsi nelle
creature di
cui assimilano il DNA. Dragon Oronar, per esempio, ha bevuto il sangue
di una
delle creature leggendarie che lui stesso ha sconfitto senza
uccidere… il Drago
Nero dalle Angeliche Ali! Osservate la potenza di tale creatura!”
Un centinaio
di quei partecipanti, infatti, si era reso conto della fuga di Dragon e
stavano
provando a prenderlo in volo.
Quando il drago si voltò
improvvisamente verso di loro, tutti capimmo che avessero commesso il
peggior
errore della loro vita.
L’enorme
creatura si era improvvisamente irrobustita ed ingigantita. Il suo
volume era
addirittura triplicato, ed aveva raggiunto un’apertura alare
pari a quasi cento
metri. Il suo sguardo fu l’ultima condanna per i poveri
ingenui, che vennero
letteralmente gettati al suolo come missili…
…
semplicemente con un battito delle
sue ali!
“SIGNORI
E SIGNORI! UNA SCENA DA URLO
DAVANTI AI NOSTRI OCCHI! DRAGON ORONAR SI E’ SBARAZZATO DI
META’ DEI SUOI
INSEGUITORI CON UNA SEMPLICE MOSSA… ED ORA SI STA GETTANDO
LETTERALMENTE VERSO
GLI AVVERSARI RIMASTI!”
Mike aveva
ragione. Metà di loro si era salvata evitando
l’attacco, ma nulla poterono sulla
zampata finale del mostro che lì abbatté come se
fossero fatti di pezza.
Anche loro
erano ufficialmente fuori combattimento. Uscire battuti da una
battaglia in
quell’ambiente, purtroppo, si rivelò fatale a
tutti gli sconfitti che, perso il
loro controllo del KI, fecero la stessa fine di tutti gli altri morti.
Prima che
qualcun altro potesse provare ad inseguirlo, tuttavia, lui se ne
andò via
volando il più lontano possibile…
…
ehi… un momento…
“Ma…
ma quello non è…”
“C’è
una persona sopra al dorso di Dragon
Oronar!” dichiarai io, sbalordita, mentre Cus
provò ad avvicinarsi alla
gigantesca creatura…
…
quando io e Mike riconoscemmo la
persona sopra a quel titano, sgranammo scioccati gli occhi!
[My
Name – NARUTO]
“CHE…
CHE MI VENGA UN COLPO! SIGNORE E SIGNORI!
SOPRA A DRAGON ORONAR VI STA IL NOSTRO CAMPIONE DEL MONDO PROVENIENTE
DAL
SETTIMO UNIVERSO… MISTER SATAN!”
“Ma
quando è salito in groppa al suo avversario?”
mi domandai io, a bocca
spalancata.
“Mentre
Dragon si apprestava a girarsi per attaccare i suoi avversari. Mr.
Satan è
stato abbastanza scaltro da non farsi cogliere impreparato e ha capito
di
poterlo sfruttare per liberarsi dei loro avversari… infatti
anche lui ha una
targhetta!”
Era vero!
Sulla sua mano il campione del settimo universo aveva una targhetta
bianca!
Sicuramente era una delle quattro che erano rimaste tra i cadaveri dei
combattenti deceduti!
Dragon
Oronar, tuttavia, si era reso conto subito di avere addosso un
avversario ed
aveva provato a fare un giro della morte per cercare di
scrollarselo…
…
e sembrò riuscirci dato che Mr.
Satan mollò la presa, precipitando inesorabilmente verso il
suolo!
“OH
NO! MR. SATAAAAAAAAN!” urlammo in
coro io e Mike, disperati, temendo fosse giunta la sua ora.
Per fortuna,
invece, l’eroe iniziò a rallentare la sua caduta e
continuò a volare, con
nostra grande sorpresa, senza spiaccicarsi a terra come un pomodoro.
“INCREDIBILE!
IL NOSTRO EROE SA ANCHE
VOLARE! COME VOLEVASI DIMOSTRARE DA UN GRANDE GUERRIERO COME LUI!”
“Ma se
non si allontana da Dragon Oronar, rischia seriamente di essere
surclassato…”
ci fece notare il padre di Whis, preoccupato per il
terrestre…
…
il quale sembrava aver fatto lo
stesso ragionamento del nostro collega, volando in una direzione
diversa dal
drago!
“Grazie
per il passaggio, amico!” lo
sentimmo urlare contro il drago, dalla
telecamera ed i microfoni di Gowasu e Cus “Non me ne volere… siamo qui per
lo stesso
obiettivo, no?”
Dragon,
per tutta risposta, sputò una
fiammata gigantesca verso l’eroe, così
incandescente da incenerire perfino gli
atomi.
Per fortuna,
Mr. Satan evitò facilmente l’attacco e se ne
andò via, salvandosi prima di essere
arrostito come un pollo. Anche Dragon, seppur infastidito per essere
stato
momentaneamente il compagno di viaggio di uno dei suoi avversari,
decise di
allontanarsi e di tornare con un aspetto umano.
“Pazzesco…
sto perdendo la voce già dopo cinque minuti
dall’inizio del torneo!”
dichiarò Mike, elettrizzato, domandando al Sommo Sacerdote
“Signore…
se lei fosse stato in loro, come avrebbe agito in tali circostanze?”
“Molto
sarebbe dipeso dall’avere la
targhetta o meno” ammise l’angelo,
spiegandoci “Quella che si sta
mostrando a noi, in questo momento, è una gara
strategica in tutto e per tutto. Se io avessi posseduto la targhetta e
mi fossi
ritrovato nella stessa situazione di Dragon Oronar, avrei agito nella
sua
stessa maniera. Avrei valutato se tra i cadaveri o tra i rimanenti alla
partenza vi fossero persone che possedessero delle targhette diverse
dalle mie.
In caso contrario, mi sarei allontanato da lì ed avrei
raggiunto i cortili
della Tower of Victory, dove avrei potuto ideare una trappola contro
uno dei
possessori di entrambe le targhette!”
“Ho
capito! Nessuno riuscirebbe a notare un avversario senza alcuna
targhetta dal
radar!” compresi io, ricevendo
l’assenso da parte del padre di Whis.
“Giusto.
Ovviamente, esistono dei guerrieri
in grado di percepire il KI degli altri avversari, ma è
davvero una possibilità
più unica che rara…”
“UN
MOMENTO! CUS-SAMA CI HA APPENA INFORMATO
CHE LA BATTAGLIA NELLA ZONA DI PARTENZA SI SIA BRUSCAMENTE INTERROTTA!”
ci
informò subito Mike, richiamando l’attenzione
verso la nostra collega angelo “PUOI
SPIEGARCI, IN BREVE, QUELLO CHE E’
SUCCESSO?”
“E’…
è assurdo… ma come… come è
potuto…”
[Luffy
Moukou –
ONE PIECE]
Io e Mike ci
guardammo, preoccupati. Cus-Sama era visibilmente scossa da quello che
aveva
appena assistito. Doveva essere successo qualcosa di assolutamente
incredibile
o terrificante per spiazzare un Angelo!
“Chiediamo
al cameraman di mandare indietro
le riprese dello scontro che hanno appena ripreso!”
ordinò il Sommo
Sacerdote, con grande sospetto.
Gowasu-Sama
si affrettò subito ad ubbidire e ci fece rivedere quanto
fosse avvenuto.
La battaglia,
all’inizio, sembrava andare normalmente, o almeno
così sembrava per mezzo della
mia esperienza…
…
poi, però, tutti i guerrieri si
erano paralizzati, indicandosi sconvolti la fronte…
… prima di svenire tutti
come dei baccalà!?
Ma
cosa…?
Non solo!
La temperatura sembrava
essersi alzata a vista d’occhio, visto che tutti i ghiaccioli
dei cadaveri si
stavano sciogliendo a vista d’occhio!
Di
conseguenza, coloro che erano svenuti stavolta non erano morti!
“Riusciamo
ad ingrandire l’immagine?”
domandai io, stranita “Deve
essere successo qualcosa mentre si sono
indicati a vicenda…”
“Possiamo
fare di meglio, signorina!” mi
rispose Gowasu, da dietro le
riprese, cercando di scuotere la sua compagna “Cus-Sama… avviciniamoci al
campo di battaglia”
L’angelo
annuì e ci permise di osservare uno dei tanti guerrieri
privi di coscienza.
Non mi ero
sbagliata… c’era un simbolo
sulla loro fronte!
“Gli
hanno scritto qualcosa con un
pennarello indelebile…” comprese il
Sommo Sacerdote “… e,
chiunque l’abbia fatto, ne ha anche approfittato per cogliere
di
sorpresa i suoi avversari e metterli al tappeto!
Stupefacente… possibile che…”
“Un
momento, Sommo Sacerdote… credo che… SI!
E’ RIMASTO UN SOLO GUERRIERO IN PIEDI
ED HA IN MANO UN PENNARELLO INDELEBILE! DEV’ESSERE LUI IL
RESPONSABILE DI… non
ci credo… HA GIA’ TUTTE E DUE LE TARGHETTE CHE GLI
SERVIVANO!”
Tutti noi,
sia dallo studio che in tutte le case degli universi, strabuzzammo gli
occhi
quando notammo che il guerriero avesse tra le mani due targhette di
colore
diverso e le avesse appena unite per formarne una sola.
Lo
sconosciuto era già a metà
dell’opera!
“Provate
ad avvicinarvi!” chiese il
Sommo Sacerdote ai due inviati “Non
credo che si…”
Improvvisamente
la figura sparì alla vista di tutti, come se non fosse mai
esistito.
“Ma
che… ODDIO!” urlò
panicata
Cus-Sama, voltandosi alle sue spalle ed obbligando Gowasu a spostare la
sua
telecamera alle loro spalle.
Il
guerriero formidabile si era
portato alle loro spalle senza dare tempo ai due di rendersene conto.
Ora potevamo
vederlo più da vicino. Indossava soltanto un paio di
pantaloni larghi, elastici,
ed era completamente scalzo e a petto nudo, nonostante ci fossero
temperature
anomale attorno a lui. Era abbastanza alto e tonico, ma i suoi muscoli
sembravano fossero stati scolpiti da Michelangelo per quanto fossero
lucidi e,
all’apparenza, perfetti. Lui non accennava alcun tremore,
segno che il suo KI
fosse perfettamente controllato. Aveva una cicatrice bianca sul
ventre…
…
un momento… ma quella ferita l’avevo
già vista… non era di…
…
mi affrettai ad osservare il suo
viso, talmente colta alla sprovvista che il mio cuore non la smetteva
di
battere all’impazzata.
Esso era
letteralmente celato dalle bende. Vi stavano scoperti soltanto gli
occhi, il
naso e la bocca…
…
ma io l’avrei riconosciuto perfino
tra centinaia di migliaia di guerrieri…
…
era lui…
… poteva essere soltanto
lui!
“Ecco!
Abbiamo appena ricevuto la comunicazione da parte degli addetti! Questo
guerriero si chiama H.W. e fa parte del settimo universo!
E’… COSA?! QUESTO
TIZIO E’ NATO SUL PIANETA TERRA?! MA DA DOVE E’
SALTATO FUORI!?” dichiarò
sconvolto Mike, iniziandosi ad asciugare la fronte.
Improvvisamente,
però, il guerriero bendato fece una semplice mossa che mi
seppe di conferma…
“Io…
io non capisco…”
ammise Cus-Sama, confusa “… perché ha
allungato il pugno
verso di me?”
“Credo…
credo che voglia battere pugno assieme a te!”
La mia
risposta colse tutti alla sprovvista, ma un gesto di assenso da parte
dello
sconosciuto fece comprendere all’angelo che avessi dato la
giusta
interpretazione…
…
e questo la fece insospettire ancora
di più…
“Tu…
tu non potresti ascoltare quello che hanno detto dallo
studio…”
affermò lei ad H.W., accettando il batti-pugno del
guerriero, il quale non
sembrava affatto intimorito.
Al contrario,
decise di portare il palmo della sua mano verso il cielo
nuvoloso…
…
e fece un qualcosa di ancora più
straordinario!
“E’… è
incredibile… sta letteralmente scrivendo sulle nuvole!”
dichiarai io,
sconvolta come non mai.
Nessuno osava
fiatare davanti a quella plateale dimostrazione di potenza assoluta di
quel
guerriero. Ciò che stava compiendo andava ben oltre quanto
fatto da Mr. Satan e
Dragon Oronar…
…
questo andava ad un livello quasi
divino!
La scritta
sopra al cielo era ben chiara e visibile a tutti…
Deadly
Sins
R.I.P.
Solo a quel punto il guerriero decise
di
mettere due dita sulla fronte, come faceva di solito quando non era
camuffato, andandosene
definitivamente da quella landa.
“Che
mi venga un colpo… sa usare la Trasmissione Istantanea senza
il bisogno di
dover essere presente un’aura!”
esclamò senza parole il Sommo Sacerdote “Questa tecnica è stata perfezionata
soltanto dai Kaio-Shin e da me stesso! Nemmeno gli angeli arrivano a
tanto!”
“Trasmissione Istantanea?”
domandai
con curiosità all’angelo, il quale
iniziò a spiegarci dettagliatamente.
“Consiste
nel trasferirsi dal punto in cui ti ritrovi in un altro che desideri, a
qualunque distanza si trovi la destinazione. In gergo comune, voi lo
chiamate
Tele-Trasporto. Ne esistono di due tipi: quello più semplice
ti permette di
tele-trasportarti semplicemente vicino ad una persona di cui riesci a
percepire
a distanza il KI, ed è molto più simile ad uno
spostamento alla massima
velocità possibile; il più complicato
è chiamato appunto Trasmissione
Istantanea Divina, che ti permette di andare dove desideri
semplicemente
immaginandoti il luogo dove vuoi arrivare. E’ una tecnica
talmente complicata
che nemmeno gli Hakai-Shin sono stati in grado di impararla!”
[IMMAGINE
– SPIEGAZIONE TELE-TRASPORTO]
“NE-NEMMENO LORO?! ALLORA H.W. PUO’ ESSERE
CONSIDERATO COME UNO DEI FAVORITI!”
dichiarò Mike estasiato, prima però
di domandare, confuso “Ma
a proposito… dove crede che lui sia
andato, Sommo Sacerdote?”
“E’
semplice da intuire… direttamente all’interno
della Tower of Victory! H.W. è il
primo guerriero ad aver passato la prima fase eliminatoria!”
Sia io che Mike eravamo rimasti senza
parole.
Era già passato? Simon
aveva già superato la prima fase?!
“Io… io credo che sarebbe meglio
staccare
la linea dalla nostra telecamera”
ammise Cus-Sama, visibilmente
sconvolta, mostrandosi davanti alla ripresa “Non c’è molto altro
da
aggiungere, qui…”
Qualcosa, però, mi aveva
fatto letteralmente
cadere dalla sedia dove mi trovavo. Perfino Mike era rimasto
visibilmente
scosso da ciò che aveva visto.
“Cus… Cus-Sama…”
provò ad
avvertirla Gowasu, il quale stava letteralmente tremando con tutta la
tele-camera.
Il Sommo Sacerdote si rese conto fosse
molto
più saggio interrompere il collegamento, ed usò i
suoi poteri per far ciò.
Poi si voltò rapidamente
verso la nostra
tele-camera ed affermò con una sicurezza degna di un
qualsiasi attore ed uno
sguardo in grado di calamitare ogni cosa.
“Ora
ci sarà un breve spazio pubblicitario! Non cambiate canale!
Vi aspettano altre
incredibili ed entusiasmanti gesta da parte dei migliori guerrieri di
tutto l’universo!”
Poi si allontanò da noi e
uscì fuori dallo
studio, con sguardo indecifrabile.
***
09:30
[The Sealed
Kingdom – BEST OST IN THE WORLD]
Ci misi un minuto intero per
riprendermi
dallo shock di quanto fosse avvenuto. Ero rimasta totalmente orripilata
davanti
a quell’ammasso di cadaveri e ci avevo messo un po’
a riprendermi.
In quello spazio di
pubblicità, comunque, il
Sommo Sacerdote si era tele-trasportato sulla zona dei decessi ed aveva
recuperato i brandelli di tutti i morti, usando i suoi poteri per
riportarli
subito in vita. Fortunatamente, grazie allo strano potere di H.W.,
nessuno
venne nuovamente congelato. Aveva lasciato, per rispetto delle regole,
soltanto
quelli con ancora indosso le piastrine e quelli svenuti.
Poi, Il Sommo aveva premuto un bottone
da un
piccolo telecomando dentro la tasca della sua tunica, ed erano apparsi
tutti e
due gli Zeno, i quali avevano usato i loro poteri per far ritornare gli
sconfitti definitivi nelle loro abitazioni. Solo a quel punto
l’angelo era
tornato da noi e ci aveva spiegato quello che aveva fatto, in diretta.
“Ho
preferito farlo subito, per evitare brutte supposizioni…
tutti
gli altri che moriranno nel tempo rimanente della prima prova verranno
resuscitati
al termine del Torneo” dichiarò lui, con
autorevolezza e saggezza, anche
scusandosi con noi “Non volevo
traumatizzarvi così, ma non c’erano modi
più leggeri per far passare i migliori
in questo torneo… stiamo parlando di uomini, donne o bambini
che non combattono
solo per divertimento… alcuni vogliono esprimere desideri
puri come riportare
in vita una persona scomparsa a cui tenevano molto… altri
desiderano sfruttare
il torneo per guadagnare il secondo premio, così da poter
usare quei soldi per
aiutare il loro popolo in povertà… noi Dei non
possiamo concedere l’utilizzo
delle Super Sfere del Drago alla prima persona che capita, purtroppo.
Tutti
meriterebbero di avere un desiderio espresso dal drago, ma non
è possibile…
l’unico criterio sul quale possiamo valutare i partecipanti
è la loro forza
esteriore ed interiore, la loro grinta e la loro determinazione. Solo
se
possiedono tutte queste qualità insieme, saranno degni di
ottenere un premio
così importante!”
“Certo,
Sommo Sacerdote… la ringraziamo per essere stato molto
più chiaro e sincero con
noi. Siamo felici che le prime vittime di questo torneo abbiano
già raggiunto
le loro famiglie e siano tutte di nuovo in vita…”
dichiarò Mike, iniziando
a capire di cosa stesse parlando l’angelo.
In effetti lo compresi anche io.
“Se decidi di partecipare ad un torneo del
genere, devi essere consapevole dei tuoi limiti, sia corporei che
interiori…
io, personalmente, avrei tanti desideri da chiedere ad un
Dio…” ammisi
io, con sincerità “… ma sono consapevole che…
primo… non ho la forza sufficiente a
combattere contro questi mostri… e secondo…
c’è chi ne ha più bisogno di me, in
questo momento. E’ a questo che lei puntava con la prima
fase, non è così?”
“Esattamente, Chi” mi
confermò il
Sommo Sacerdote, raccontandoci una verità non a tutti
conosciuta “Dovete sapere che il I
Torneo del Potere è
stato organizzato cinque anni fa. Anche in quell’occasione
vennero messe in
palio le Super Sfere del Drago. Quello che non sapete, tuttavia,
è ciò che
accadeva quando tutti i guerrieri di uno stesso gruppo venivano
eliminati… gli
Zeno-Sama cancellavano dall’esistenza il loro universo!”
“Cos… un momento!”
esclamai io,
incredula “Ma allora, come
è possibile
che…”
“E’
tutto merito del vincitore. Anche
quel torneo puntava a capire quanto il cuore dei mortali fosse puro o
meno… lui
poteva soltanto esprimere un desiderio per avere salva la sua vita e
quella di
tutti gli universi, ma non lo sapeva e potenzialmente poteva chiederci
di
tutto… e prese la decisione corretta. Decise di ricostruire
gli universi andati
distrutti, mostrando compassione e pietà verso i guerrieri
che aveva condannato
a morte con le sue stesse mani. E’ solo merito suo se tutti voi siete in
vita… io spero tanto sia lui o uno dei suoi amici a vincere
questo torneo!”
“Qual è il nome di questo guerriero, se
posso
chiederle?” gli chiese Mike, rapito da
quella storia.
“Il
suo nome? Se mi ricordo bene, è C-17 dell’universo
sette…”
Rimasi sorpresa da quella notizia. Era
l’uomo
al quale Simon aveva consegnato la figlia di Ai…
…
era il padre di Ub, quel dolce ragazzo…
…
il marito di Ajyna, la donna che mi aveva insegnato quanto fosse
potente la
forza dell’amore…
…
mi venne da sorridere, lo ammetto.
Sì…
una persona come lui avrebbe meritato di esprimere un desiderio a Super
Shenron, perché lo avrebbe sempre utilizzato per gli
altri…
“Un
Torneo del Potere non è affatto facile da affrontare, per
nessuno dei presenti.
Nemmeno gli Hakai-Shin ne uscirono lucidi… tutti coloro che
hanno partecipato
al precedente torneo, o anche semplicemente assistito, ne sono rimasti
traumatizzati al punto tale che nessuno è riuscito a dormire
la notte per
diversi mesi. Avevano paura di chiudere gli occhi, perché
temevano potesse
riaccadere ancora una volta… che gli Zeno-Sama potessero
nuovamente mettere a
repentaglio la loro esistenza. Quelli del settimo universo, i
vincitori, sono
coloro che hanno subito più traumi. D’altronde,
anche se per soli 100 Takk, hanno
contribuito alla sparizione di intere civiltà…
anche l’imperatore Freezer, noto
per la sua crudeltà, ha iniziato a rendersi conto della
gravità delle sue
azioni… non tutti saranno soddisfatti delle mie spiegazioni,
ma se non siete
d’accordo con quanto sta avvenendo in questo momento, la
miglior decisione che
possano compiere gli spettatori è quella di cambiare canale.
Punto. Questo non
fermerà, tuttavia, i partecipanti a cercare la gloria della
vittoria al Torneo
del Potere, a costo di valutare anche loro stessi! Nessuno ne
uscirà lo stesso…
nemmeno noi… e nemmeno Zeno-Sama!”
Il silenzio era calato
all’interno dello
studio. Le parole del Sommo Sacerdote erano davvero molto forti. Quel
torneo
avrebbe cambiato molte cose, non aveva del tutto torto.
Con la presenza dei Deadly Sins e con
Simon
Kog, quest'ultimo la reincarnazione di Zero, come partecipanti, tutti
gli universi
esistenti
rischiavano di essere coinvolti nuovamente in qualcosa di ben
più grande di
loro…
…
ben più grande di noi stessi!
“D’accordo…
ORA CHE E’ STATO TUTTO CHIARITO! DIREI DI CONTINUARE CON LA
VISIONE DELLA PRIMA
FASE! AL MOMENTO SOLO H.W. E’ GIUNTO ALLA TOWER OF VICTORY.
COLLEGHIAMOCI CON
IL SECONDO INVIATO… L’ARBITRO WHIS-SAMA!”
[Lightning
Flame
Dragon Roaring – FAIRY TAIL]
Quando Whis venne ripreso dalle
tele-camere,
sbiancai nuovamente davanti a ciò che vidi. Anche lui, come
Cus-Sama, aveva la
fronte scarabocchiata!
Il
punto era… quando era riuscito, Simon, a fargli tutto
questo?!
“Salve a tutti! Come potete vedere dal mio
disegnino sulla fronte, anche io sono caduto vittima del vandalismo di
H.W.,
senza sapere quando mi ha fatto questo scarabocchio… OHOHOHOHOHOH!”
ammise l’angelo, sconsolato “… al momento, solo lui ha
raggiunto la
Tower of Victory, ma mi è appena giunta voce che ci sono
altri guerrieri che
stanno per raggiungere la mia postazione! Vediamo… ECCO!
SEMBRA CHE GLI DEI
DELLA DISTRUZIONE STIANO GIUNGENDO TUTTI COMPATTI ALLA TORRE!”
“Pensi che abbiano superato la prova?”
domandò Mike all’angelo.
“Mi
sorprenderei del contrario…”
affermò con severità il padre di Whis “… se non sono riusciti a recuperare le
due
piastrine in questi pochi minuti di torneo… allora
dovrò pensare di sollevarli
dall’incarico! Ne andrebbe del mio orgoglio da Sommo
Sacerdote, capite?”
“Adesso cercherò
conferme… ECCO! HANNO
TUTTI LE DUE PIASTRINE! SONO PASSATI ANCHE LORO ALLA FASE SUCCESSIVA!”
“Quindi avremo un faccia a faccia tra i
promossi!” dichiarò Mike
elettrizzato, annunciando subito “ALLORA
DIAMO LA LINEA A VADOS-SAMA PER ASSISTERE AL PRIMO CONFRONTO TRA I
VINCITORI
DELLA PRIMA PROVA!”
Ok, questa non me
l’aspettavo. Quindi, agli
occhi del pubblico, sarebbe sembrato molto simile ad un programma di
Wrestling,
con tanto di riprese tra lottatori nel dietro le quinte!
***
09:35
H.W.
(Chissà
chi sarà… coff…
SIMON)
[Riku’s
Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
La Tower of Victory era un edificio
molto
simile al Colosseo Romano. La facciata esterna, alta una sessantina di
metri,
era in marmo e si articolava in sei ordini: i tre registri inferiori
con un
centinaio di arcate numerate, rette da pilastri ai quali si addossavano
semicolonne, mentre il gli ultimi tre erano costituiti da una parete
piena,
scandita da lesene in corrispondenza dei pilastri delle arcate.
L’interno era ancora
più impressionante. All’interno
la cavea con i gradini per i posti degli spettatori era interamente in
marmo e
suddivisa, tramite fasce divisorie in muratura, in sei spicchi,
riservate a
ciascuna zona di universo. Vi stava soltanto un palco, riservato
sicuramente a
Zeno-Sama ed ai suoi angeli e divinità, a giudicare dai
tanti posti a sedere
presenti.
I posti degli spettatori, mi resi
conto,
erano più di duecento mila, ed erano coperti da un grande
telo bianco, che
copriva perfettamente la luce solare lasciando solo la zona di
combattimento
completamente illuminata.
Il ring, invece, fu una vera sorpresa
per me.
Non era in pietra, come immaginavo, ma consisteva in uno strano
recipiente
ricoperto di sabbia sottilissima. Se non sbaglio, nell’epoca
romana, l’arena di
combattimento veniva edificata così per permettere al sangue
dei caduti,
animali o umani, di essere assorbito.
Un po’ macabro, pensai,
anche perchè non ci
sarebbe stato alcun morto. Almeno speravo così.
Raggiunsi definitivamente uno dei
tanti posti
liberi riservati al mio universo e mi rilassai.
Non passò molto tempo prima
che qualcun altro
riuscisse a superare la prova. Dodici tizi, di cui due a me ben noti,
erano già
arrivati.
La loro aura divina era perfettamente
percepibile… erano
gli Hakai-Shin.
Prevedibile. Me lo sarei dovuto
immaginare.
Non sembravano, tuttavia, molto
soddisfatti
di loro stessi. In effetti erano ricoperti di bruciature e ferite
superficiali,
dal primo all’ultimo. Il Sommo Sacerdote e gli angeli
dovevano essersi davvero
divertiti nel creare Tournament Planet.
La mia scelta di non allontanarmi
subito
dalla zona di partenza si era rivelata una buona strategia. Cercando di
studiare se, tra i tanti innocenti morti, vi fosse anche qualcuno con
la
piastrina del colore diverso dalla mia, ero stato fortunato. Dopo
averla
trovata, mi ero semplicemente limitato a mettere tutti i presenti fuori
combattimento. Poi lo scherzo dei Deadly Sins e il mio personale
marchio sulla
fronte dell’angelo erano stati un mio tocco personale.
Feci uscire il mio compagno demoniaco
fuori
dal mio corpo attraverso il Rilascio dell’Anima,
permettendogli di raggiungere
i miei avversari…
… un secondo dopo, anche
loro avevano un simbolo stampato
sulla loro fronte e non si erano resi conto di nulla!
Nel momento in cui il mio demone
tornò dentro
al mio corpo, loro si accorsero dell’accaduto e si indicarono
la fronte,
sbalorditi.
[Strange
Friend –
FATE OST]
“No… NON PUO’ ESSERE! ME
L’HA FATTA DI NUOVO!”
urlò Beerus, visibilmente imbufalito “ADESSO LO ACCHIAPPO, QUEL
TERRESTRE DEI MIEI
STIVALI! DOV’E’?!”
Divertito, decisi di rendermi
invisibile. Ora
ero in grado di farlo anche quando la mia aura era completamente
azzerata.
Tutti e dodici gli Hakai-Shin
iniziarono una
ricerca vana.
Il gioco del nascondiglio era troppo
semplice
per me, con le mie nuove capacità…
…
nemmeno gli Dei della Distruzione mi stavano dietro.
***
09:45
CHI
[Continuazione –
Strange Friend – FATE OST]
Più passavano i secondi,
più rimanevo
scioccata davanti alle capacità di Simon Kog. Immaginavo
sarebbe riuscito a
diventare più forte con l’allenamento…
…
ma così tanto?
Perfino delle divinità non
riuscivano a stargli dietro
con lo sguardo.
“O cielo… ha fatto una scritta
anche su di
me! Guardate!”
dichiarò Vados, mostrandoci il marchio sul suo collo
“H.W.
deve essere un guerriero formidabile! E nessuno lo aveva considerato
come uno
dei favoriti! Credo che non avverrà nulla di particolare,
per adesso… lascio a
voi la linea!”
“D’accordo! Grazie infinite, Vados-Sama!
Riprendiamo il collegamento nello studio!”
chiese Mike, prima di
annunciare “Ora
leggeremo qualche commento e qualche domanda che il pubblico da
casa ci ha inviato tramite i post su Facebook! Regista… ci
mostri la ripresa
della pagina ufficiale di ‘POWER’S
TOURNAMENT’!”
Tutti noi osservammo lo schermo mentre
veniva
riflesso il nostro post.
Mi
imbarazzai quando mi resi conto che la maggior parte dei commenti era
per me…
…
passai molti secondi a cercare una domanda adatta da rivolgere al Sommo
Sacerdote, più sconvolta che mai da tutti quegli
apprezzamenti.
“Ecco!
Questa è una questione davvero molto interessante!”
affermai io, leggendo
rapidamente il commento adatto “Un
uomo
di nome Ninzaburo Shiratori ci
chiede – Una domanda al
Sommo
Sacerdote; chi sono i Deadly Sins a cui si riferisce
‘H.W.’? - ”
“Sono
demoni che agiscono con scopi malvagi sul pianeta Terra da un sacco di
tempo…”
ammise l’angelo, con rammarico “…
sono
creature pericolose, potenti quanto i nostri Dei della Distruzione, se
non di
più. Vi basta sapere che nemmeno Zeno-Sama è in
grado di cancellarli. Sono
responsabili di molte delle vostre tragedie… le ultime due
riguardano
l’attentato alla Scuola Elementare Teitan di Tokyo e quello
alla vita di un
povero giovane innocente di nome Simon Kog, un poliziotto che ha
sventato uno
dei loro terribili piani distruggendo la loro azienda fittizia, la
X-X-I!”
“UN
MOMENTO! LEI CI STA DICENDO CHE QUESTI TIZI HANNO FATTO CREDERE A TUTTI
CHE IL
POLIZIOTTO NOTO COME SIMON KOG SIA IN REALTA’ UN CRIMINALE?!”
urlò
sconvolto Mike, al quale caddero gli occhiali per la frenesia.
“Ho
detto esattamente questo. Non a caso, gente come H.W., o come Jiren
dell’undicesimo
universo, o tanti altri, sono in aperta guerra contro questa setta
demoniaca. I
Deadly Sins hanno spinto tanta gente a credere ad una storia falsa e
creata ad
hoc con il solo scopo di infangare la giustizia… tu li hai
visti in prima
persona, vero Chi?”
[False
Transmigration of the Soul – FATE OST]
Io annuii, tristemente.
Io ci ero finita in mezzo senza
nemmeno
rendermene conto. Mi ero innamorata di un uomo il cui corpo era
posseduto da un
demone in fuga dalla sua amata.
Pensare
che due mesi prima lo avevo semplicemente notato per il suo
affascinante
aspetto…
…
ed ora eccomi qui…
“Sommo… lei cosa crede che sia successo a
quel giovane?” domandò Mike,
affranto.
“E’
ancora vivo, ve lo posso assicurare!”
dichiarò il padre di Whis, rivelando
ai tele-spettatori “Si è
allenato per
sconfiggere i suoi nemici e sta partecipando al torneo, nonostante
tutto l’odio
che gli è stato gettato addosso. Ha degli ideali
indissolubili e non sarà la
mala fede dei suoi cittadini ad impedirgli di aiutare il mondo intero
come ha
sempre fatto!”
“Lui sta partecipando al torneo?!”
dichiarò il tele-cronista, sbigottito.
I commenti su Facebook,
improvvisamente,
iniziarono ad aumentare vertiginosamente. Tutti, adesso, viravano
sull’argomento Simon Kog.
“Oh cielo… la pagina internet
sta
crash-ando…” ammise
il regista senza parole ai suoi colleghi,
indicando lo schermo.
“Eppure ci comunicano dalla regia che non vi
è alcun nominativo riguardo alla partecipazione di Simon Kog!”
esclamò
Mike, confuso.
“Credo
non stia usando la sua vera identità…”
ammisi io, con sincerità “…
non me ne sorprenderei, visto che è stato
trattato come il peggior criminale del pianeta.
Magari si è perfino mascherato… magari si
è anche visto davanti alle
tele-camere e nessuno se ne è accorto!”
Nessuno mi rispose. Perfino la pagina
su
Facebook si era improvvisamente arrestata, coi commenti che si
interruppero sul
più bello.
Non mi ero vergognata di dire
ciò che
pensavo, in quel momento. Se mi avessero cacciata subito dal programma
non ne
avrei fatto un dramma.
“Forse sarebbe meglio collegarci nuovamente
sul Tournament Planet… d’accordo, Chi?”
mi rispose Mike, comprensivo,
cingendomi una spalla con affetto. Sembrava avesse già
capito la mia allusione.
Sicuramente Whis gli aveva parlato
anche
della mia relazione con Simon. Il tele-cronista si era reso subito
conto dell’imbarazzo
che avevo provato nel discutere di quella faccenda ed aveva saggiamente
deciso
di passare nuovamente al discorso torneo.
Anche il Sommo, dopo avermi rivolto un
lunghissimo sguardo, decise di lasciar perdere.
Ci sarebbero stati altri momenti e
situazioni
più adatte per discuterne approfonditamente, e non ero
certamente io la persona
più indicata a farlo.
***
12:00
GOKU
[Strange
Whispers – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Io e le mie allieve, più Ub
ovviamente,
avevamo continuato il percorso insieme per un tratto, prima di
separarci e
darci appuntamento alla Tower of Victory.
Ero sicuro sarebbero riusciti tutti a
passare
quella prima fase. Non tutti i guerrieri presenti al torneo possedevano
una
forza inimmaginabile ed eravamo tutti perfettamente in grado di
arrivare tra i
primi mille.
Da quel momento avrei agito da solo.
Fermatomi in mezzo ad un deserto di
fiamme,
recuperai la mia sacca e presi il palmare, controllando la situazione.
Come temevo, gran parte delle
piastrine si
stavano allontanando sempre più tra di loro. Ne erano
rimaste soltanto due
nella zona di partenza ed erano completamente immobili.
Io
ne possedevo già una nera, rubata durante il parapiglia
iniziale… tentare la
fortuna e tornare lì per qualche minuto non costava nulla.
Usai immediatamente il tele-trasporto,
cercando di raggiungere quella landa di morte e distruzione.
Mi sorpresi di trovare soltanto
parecchia
gente svenuta. La temperatura si era improvvisamente alzata in quella
zona di
continente, tornando su climi miti e tranquilli. Dei cadaveri, inoltre,
non ne
era rimasta nemmeno l’ombra. Meglio. Sicuramente erano
già stati riportati in
vita e fatti andare via.
Iniziai la caccia al tesoro. Ci misi
solo un
minuto a trovarla.
Che
fortuna! Era bianca! Avevo completato la prova!
“Urrà! Ci sono riuscito!”
urlai,
felice come una pasqua “Sarà il caso che raggiunga la…”
Non feci in tempo a finire la frase
che venni
improvvisamente attaccato.
[Force
of Will –
THE BEST OST IN THE WORLD]
Una figura esile tentò
letteralmente di
affettarmi con la sua arma ed io feci giusto un balzo indietro,
evitando per un
soffio di fare la fine di un prosciutto in una salumeria.
“EHI!
FAI ATTENZIONE! STAVI PER FARMI FUORI!”
La donna, perché si
trattava di una lei, non
mi rivolse lo sguardo. Era molto alta e slanciata, con una lieve
abbronzatura
che ricopriva la maggior parte della sua pelle scoperta. Aveva braccia
lunghe,
affusolate e toniche, ricoperte da numerose cicatrici segno di
autorevolezza e
forza. Portava una maschera sul viso, dalla forma di un antilope, e di
lei
erano visibili soltanto i suoi occhi e le sue labbra sottili. Il suo
sguardo,
nonostante le sue iridi fossero di una sfumatura molto simile
all’oceano
durante il tramonto, non lasciava trasparire soltanto calma o dolcezza,
ma
anche coraggio, grinta da vendere ed anche molta fierezza, oltre ad un
sorprendente
pizzico di saggezza, segno che la donna davanti a me, nonostante fosse
molto
più giovane di me, avesse affrontato e superato ogni sorta
di avversità. I suoi
capelli erano di un castano molto scuro, più tendente al
rosso, ed erano legati
con piccole ma particolari trecce che la rendevano unica e
indistinguibile.
Erano davvero lunghi, mi resi conto anche. Sul capo portava una corona
molto
strana, fatta di spine, al cui centro vi era stato infilato, tra i
capelli, un
fiore di loto. Un lungo vestito verde smeraldo ricopriva il suo corpo,
a parte
le braccia, il ventre e la schiena.
In una mano portava l’arma
con la quale aveva
cercato di attaccarmi. Era una spada con l’elsa
formata da gioielli così colorati e
brillanti da lasciarmi
incredibilmente senza fiato. Tuttavia, assomigliava moltissimo anche a
una
gigantesca chiave.
Nell’altra portava un
palmare, segno che
anche lei si fosse mossa per recuperare una piastrina.
Ero rimasto sbalordito dalla
velocità con la quale
mi aveva raggiunto. Non ero riuscito a percepire un solo movimento da
parte
sua, segno che avesse un controllo perfetto del suo corpo. Mi aveva
attaccato,
mi resi anche conto, senza utilizzare il suo KI, anche se potevo
sentirne la
presenza.
La
potenza che percepivo in lei era tutta fisica… incredibile!
“Cosa… cosa vuoi da me?”
le domandai
io, impressionato dal suo sguardo.
Le palpebre non sbattevano nemmeno una
volta.
Sembrava una statua.
Lei, per rispondermi, aprì
la sua bocca e
cacciò la lingua. Sopra di essa, infatti, vi stava una
targhetta nera come la
mia.
Ecco
perché mi aveva attaccato…
“Quella
che ho preso io è bianca. Ma non posso lasciartela,
perché ne ho una nera anche
io! Ma ce n’è ancora un’altra non
distante da qui!” le risposi io, pronto
anche a combattere, mettendomi in posizione “Perché non vai a controllare?”
La donna mi gettò il suo
radar delle
targhette, leggermente infastidita.
Il vetro era crepato e non si vedeva
nulla
dallo schermo…
…
probabilmente era fuori uso…
... perciò si era resa
conto del mio movimento ed era
venuta ad attaccarmi, capendo che fossi alla ricerca di una targhetta.
Forse potevamo evitare lo scontro, se
ci
mettevamo d’accordo.
“Ascolta. Perché, invece di combattere,
non
controlliamo di che colore sia la targhetta rimasta? Se è
bianca anche quella,
allora possiamo raggiungere la Tower of Victory insieme… se
è nera, ti lascio
il mio radar e potrai cercarne un’altra bianca da
un’altra parte! Che ne dici?”
Lei inclinò la testa, senza
mollarmi gli
occhi di dosso. Sembrava davvero incuriosita dalla mia proposta, ma
anche molto
insospettita.
“Te lo posso assicurare. Combattere contro di
me non servirà a nulla… io posso allontanarmi da
qui con grandissima velocità e
non avresti di nuovo il tempo di attaccarmi a sorpresa. Ti toccherebbe
aspettare qualche altro guerriero ingenuo… e non tutti
tornerebbero indietro
solo per una targhetta verso la fine del torneo, rischiando di non
arrivare a
destinazione. Perfino tu non faresti in tempo… il mio piano
avvantaggia entrambi!”
Stavolta lei sembrò
ragionarci su. Era una
buona offerta, vero. Ma il rischio restava comunque alto. Non ero
certo,
infatti, di avere gli stessi riflessi di quella guerriera.
Era un azzardo, ma dovevo tentare la
fortuna…
…
lo stesso pensò lei, puntandomi la sua arma contro ed
ordinandomi, perentoria.
“Prendimela… e consegnamela!”
Io, leggermente insospettito da quella
richiesta, usai il mio radar per trovare l’altra targhetta,
con la guerriera
che non la smetteva di seguirmi, lentamente ma con passo deciso, senza
staccare
gli occhi di dosso da me e senza abbassare la sua gigantesca lama.
Un minuto dopo, io riuscii a trovarla,
e
sperai con tutto il cuore di essere stato fortunato…
…
tirai un sospiro di sollievo…
Gliela mostrai, avvicinandomi a lei e
porgendogliela.
La domanda successiva che mi fece mi
dette
più risposte di quante me ne attendevo.
[Merlin’s
Study
–
BEST OST IN THE WORLD]
“Di che colore è?”
“Un
momento… non riesci a… accidenti… ora
capisco perché ti trovavi in difficoltà. Sei cieca!”
“Non
compatirmi,
e rispondi alla mia domanda… di che colore è?”
Io, con tranquillità, le
risposi
sinceramente.
“Sta
tranquilla… è bianca. Manterrò fede
alla mia promessa e ti aiuterò a
raggiungere la Tower of Victory assieme a me in meno di qualche minuto!
A proposito…
come ti chiami? Io sono Goku!”
All’inizio lei sembrava
molto sospettosa e
ricevetti conferma di ciò quando avvicinò la lama
della sua particolare spada
sull’incavo del mio collo.
“Se
mi
hai preso in giro… tornerai da casa senza arti! Ed il mio
nome è Kairi…”
Deglutii, davanti alla sua sicurezza,
ma non
mi preoccupai di ciò e mi accinsi ad utilizzare il
tele-trasporto. Piccolo ed
Ai, infatti, si erano portati vicino alla struttura con
l’intento di preparare
una trappola ai loro avversari. Sarebbe stata una passeggiata.
Mi aggrappai al suo ginocchio
(sospirai,
pensando all’imbarazzo di avere nuovamente il corpo di un
bambino) e mi
tele-trasportai a gran velocità alle spalle del mio amico e
della mia
ex-allieva.
I due, all’inizio, si
preoccuparono quando mi
videro assieme a quella donna, ma io mi affrettai a rassicurare tutti.
“Non attaccate! Io e lei abbiamo un accordo e
teniamo entrambi le nostre targhette!”
Piccolo, leggermente sorpreso,
abbassò la sua
mano, mentre Ai tirò un sospiro di sollievo.
“Allora vi lascio alle vostre faccende! Buona
fortuna!” risposi loro, iniziando ad
allontanarmi da loro in direzione
della Tower of Victory.
Ma Kairi era rimasta sbigottita
davanti a
quello che era appena avvenuto.
“Perché… perché non
ne avete approfittato?”
[Kairi’s
Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
I miei due amici si erano voltati
comprensivi
verso una sbigottita Kairi, la quale non riusciva a comprendere il
motivo per
il quale loro non l’avessero comunque attaccata nonostante
fossimo in superiorità
numerica.
“Non puntiamo ad una vittoria semplice…
vogliamo conquistarcela con onore!”
affermò Ai, sicura di se.
“Goku non ci avrebbe mai perdonato se ti
avessimo attaccata… se lui è arrivato ad allearsi
con te, è perché si è reso
conto tu fossi molto potente ma soprattutto degna di fiducia!”
ammise
Piccolo, con sincerità “Ce ne sono duemila… non ha senso
attaccarti
senza sapere quale sia il tuo vero potenziale. Attenderemo altri
avversari più
abbordabili!”
“Ma
allora…” continuò la donna
dai lunghi capelli verso di me “… ma
allora tu non stavi mentendo! Tu mi hai davvero dato la targhetta
bianca? Io…
io pensavo tu avessi cercato di ingannarmi, piccoletto…”
“…
non
sono così sleale!” la rimproverai io,
con severità, rivelandole “Come
potrei definirmi un guerriero se
cercassi di prendere in giro un mio avversario per avvantaggiarmi? E
poi io
sono un adulto, non un bambino!”
Kairi si tolse sconvolta la maschera,
mostrandomi il suo vero viso.
La riconobbi all’istante.
Era una delle tante
persone che ci avevano aiutato l’altra notte a combattere
contro i Deadly Sins.
Ero
costernato di fronte alla giovane età della ragazza.
Già cieca in quel momento
della sua vita…
“La Tower of Victory è davanti a noi!
Perché
non la raggiungiamo e non facciamo due chiacchiere?”
le proposi io,
allegramente “Così
possiamo parlare un po’ delle nostre esperienze…
ti va?”
Lei, cercando di trattenersi dal
ridere, mi
sorrise ed accettò, seguendomi in volo verso il termine
della prima fase.
Davanti alla cavea dello stadio, un salvadanaio ci chiedeva di inserire
le
targhette unite dentro di esso.
Un contatore si aggiornò
non appena
obbedimmo.
Eravamo ufficialmente il
quattordicesimo e la
quindicesima a passare il primo turno!
“Visto? Che ti dicevo? Ho mantenuto la mia
parola!” dichiarai io, soddisfatto,
indicando la gradinata e
domandandole “Riesci
a salire le scale?”
“Tranquillo, Goku… sono completamente
autosufficiente!” mi rispose lei, colpita
dal mio gesto ed iniziando a
salire lentamente la cavea “Ma
grazie per
il pensiero…”
“Incredibile…
non sembri affatto senza vista!” dichiarai io,
senza parole, mentre lei si
muoveva con sicurezza e grazia “Ci
riesci grazie al KI?”
“Sì… riesco a percepire tutti
gli oggetti che
si trovano vicino a me usando la mia aura per produrre delle onde
radar. Per di
più, riesco a tradurre ciò che dicono le persone
vicino a me semplicemente
leggendo il movimento prodotto dal KI per mezzo della sua
bocca… così riesco
anche a comunicare con chiunque nonostante non possa né
vedere né sentire…”
Strabuzzai gli occhi, scioccato.
Lei… lei era
anche…
“Ma come… come è successo?”
le
domandai io, senza parole.
All’inizio
non sembrava
convinta di volermi
rispondere, ma dopo qualche secondo decise di fidarsi di me. Non sapevo
se quanto mi stesse per raccontare fosse la verità oppure
no, ma
in quel momento decisi di prenderla per autentica.
[Friends
In My
Hearts – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Non è successo… sono nata
così” mi
rivelò lei, dispiaciuta “Per
anni non
sono stata in grado di comunicare o parlare con nessuno. Questo fino a
quando
non ho conosciuto mio marito… è stato lui ad
insegnarmi a leggere, scrivere,
parlare con le persone che mi stavano vicino… nonostante non
fossi in grado di
vederlo, io sentivo di non poter fare a meno di lui. Poi lui mi
insegnò anche
ad utilizzare il KI, ed è stato in grado di donarmi qualcosa
di ancora più
bello… l’indipendenza.
E’ da quel
momento che io mi sono innamorata di lui… ed ora ho anche
due figli
meravigliosi, oltre ad essere la regina del nostro regno!”
Ero rapito da quel racconto. Non
potevo
credere che nell’universo potesse esistere una donna
così intraprendente come
lei. Invece di lasciarsi andare, aveva deciso di rimboccarsi le maniche
ed
aveva imparato a cavarsela anche da sola.
“Da
quale universo provieni?” le domandai io,
incuriosito, entrando nella zona
degli spettatori.
“Il
dodici… ora
però, ci siamo fusi con
il primo e dobbiamo cercare di convivere con esso… MA COSA…?!”
Senza darmi il tempo di capire cosa
stesse
succedendo, Kairi si avventò verso una colonna
dell’arcata di fronte a noi…
… e la tranciò
con la sua enorme chiave,
come se fosse fatta di burro!
“U-urca! Cosa è successo?”
le
domandai io, preoccupato, cercando di non far notare il panico di
fronte
all’ennesima dimostrazione di potenza da parte di Kairi.
Lei, per tutta risposta, si
voltò verso di me
e mi indicò la fronte, tremante di rabbia.
[Kyojin
Shinkou –
SHINGEKI NO KYOJIN]
“Qualcuno… qualcuno ha cercato di farmi
uno
scherzo! Ma non riesco più a percepirlo”
mi disse, furibonda “Forse
l’hanno fatto anche a te… prova a controllarti la
fronte, Goku!”
Io, confuso, recuperai il radar e
provai a
specchiarmi attraverso lo schermo spento.
Sgranai gli occhi quando mi resi conto
di avere uno
scarabocchio sulla pelle!
“Ma che… UNA SCRITTA! MA QUANDO ME
L’HANNO
FATTA!? Un momento… ce l’hai anche tu!”
Lei, scioccata, si toccò la
fronte.
“Impossibile…
pensavo di averlo…”
“GOKU! ANCHE TU?!”
“Oh…
ciao Beerus!” salutai il mio Hakai-Shin, notando un
piccolo particolare “Hanno attaccato
anche lei?”
Lui, tuttavia, si era portato vicino
ad una
confusa Kairi e le aveva rivolto uno sguardo assassino, prima di
domandarle.
“Forse tu sei il suo complice… non
è
così, signorina?”
La giovane donna, confusa, si
voltò verso di
me e mi chiese.
“Goku…
ma con chi stai parlando?”
Solo a quel punto cominciai a capire
il
motivo della sua agitazione, pertanto mi frapposi tra lei e Beerus, e
spiegai
immediatamente alla divinità.
“Lord Beerus! Stia tranquillo! Lei non
c’entra nulla! Si chiama Kairi ed è una guerriera
formidabile…”
“…
e
per quale motivo continua a comportarsi come se non esistessi?!”
continuò a
chiedere l’Hakai-Shin, stranito, mentre Kairi
iniziò a guardarsi attorno
insospettita.
“Ma
Goku… stai parlando con un amico immaginario? Io
non percepisco nulla!”
“E’
perché non riesci a percepire l’aura degli Dei!”
la rassicurai io,
indicando il punto dove si trovava il Dio della Distruzione del settimo
universo “Davanti
a noi, ora, vi sta Lord Beerus, l’Hakai-Shin del mio universo!”
poi sussurrai al mio amico “Beerus…
lei è
cieca e sorda, per questo non riesce a vederti…”
[Strange
Friend –
FATE OST]
“Che… oh…”
cominciò a comprendere la gaffe Beerus, imbarazzandosi
leggermente quando vide lo sguardo terrorizzato della mia nuova amica
la quale
si inchinò di sbieco davanti a lui, mancandolo di pochi
centimetri.
“Oddio!
Mi scusi tantissimo, signor Beerus! Non era mia intenzione mancarle di
rispetto! Che vergogna!”
“Ehm…
io sarei qui…” dichiarò lui,
sempre più impacciato, ricordandosi nuovamente
di avere a che fare con una diversamente abile e tirandosi un ceffone
sulla
fronte per la vergogna.
In effetti rapportarsi con una mortale
non in
grado di vederti, sentirti o, ancora peggio, percepirti, era una vera e
propria
impresa anche per un Dio come lui.
“Lord
Beerus dice che non devi preoccuparti e che non è arrabbiato
con te!” mi
affrettai subito io ad annullare il loro imbarazzo, prima di far notare
a lui “E
comunque… anche Kairi ha lo scarabocchio sulla fronte! Come
potrebbe essere
stata lei?”
“Già… in effetti è
proprio così… ho fatto
cilecca un’altra volta…”
ammise il Dio della Distruzione, scoraggiato,
allontanandosi definitivamente da noi “…
se trovate qualcuno di sospetto, portatelo al mio cospetto…
ed io gli darò una
bella lezione!”
Dopo che si fu definitivamente
allontanato,
rassicurai Kairi dicendole che l’Hakai-Shin fosse andato via.
Lei si rimise
diritta, decisamente scossa ed imbarazzata dalla situazione che si era
creata.
Entrambi raggiungemmo
l’interno dello stadio,
ammirandone la bellezza. Dopodiché ci andammo a sedere su
due posti liberi per
riprendere a parlare.
Io, dopo aver ascoltato la sua storia,
mi
sentii in dovere di raccontargli tutta la mia. Rimase letteralmente
senza fiato
quando gli narrai anche di ciò che era avvenuto al I Torneo
del Potere.
“Assurdo… il tuo universo ha rischiato di
essere cancellato?” mi domandò
lei sbigottita “Come
è andata a finire?”
“Alla
fine io e Freezer, che non avevamo mai collaborato prima, decidemmo di
allearci
per sconfiggere Jiren… ed il nostro universo vinse con il
nostro sacrificio. Il
mio amico C-17, alla fine, ha chiesto al Super Drago Shenron di
ripristinare
tutti gli universi distrutti durante il torneo, facendo resuscitare
tutti gli
innocenti morti a causa del Torneo del Potere!”
“Uao…
e
noi del dodicesimo universo non ne sapevamo nulla…”
dichiarò Kairi,
scostando costernata lo sguardo dal mio viso da bambino “… a dire la
verità… non sapevamo
nemmeno dell’esistenza degli Hakai-Shin fino a qualche
settimana fa!”
“Ecco perché non eri in grado di
percepire
Beerus… tu non hai mai imparato ad usare il KI divino!”
compresi io,
rammaricato, prima di domandarle “Che
desiderio vorresti esprimere se tu riuscissi a vincere il torneo?”
“Io… io spero di non essere troppo
egoista,
ma…” dichiarò lei,
sorridendo malinconicamente “… ma io vorrei tanto chiedere al
drago di donarmi la vista e l’udito… mi fa
soffrire non poter vedere il mondo
con i miei stessi occhi… o poter sentire qualcosa di diverso
dal battito del
mio cuore… vorrei vedere il volto dei miei figli e
dell’uomo che tanto amo. A
te sembrerà un desiderio stupido, ne sono
convinta…”
“Al
contrario… è un desiderio legittimo da parte
tua…”
[Celtic
Song –
FAIRY TAIL]
A parlare, con nostra grande sorpresa,
fu una
persona a me decisamente nota. Era un alieno umanoide dalla pelle
grigia
chiara, alto e muscoloso. Possedeva dei grossi occhi neri privi di
pupilla, ed
indossava un'uniforme rossa e nera, con un paio di guanti e stivali
bianchi.
Era da cinque anni che non lo vedevo,
ma mi
ero reso conto subito del cambiamento del mio compagno. Jiren sembrava
più
rilassato e felice, certamente molto più socievole, dato che
si presentò subito
a Kairi con una galanteria incredibile, inginocchiandosi davanti a lei
e
dandole un baciamano degno di un principe.
“Jiren dell’undicesimo universo, Capitano
dei
Pride Troopers. E’ un onore conoscerla, regina
Kairi…”
“… è… è
un onore anche per me, signor Jiren…”
ammise la donna, decisamente lusingata dalla gentilezza del mio amico,
alzandosi dal suo posto ed inchinandosi con eleganza, prima di sedersi
nuovamente al mio fianco.
Jiren, successivamente, si
voltò verso di me
affermando scherzosamente.
“Sono
io… o cinque anni fa eri un po’ più
alto, Son Goku?”
“Un piccolo incidente… come stai, Jiren?
Come
hai passato questi cinque anni?” domandai
io, stringendo la mano
all’alieno.
“Molto meglio dei precedenti, lo ammetto”
dichiarò lui, sedendosi assieme a me e Kairi “Non sono stato da solo e mi sono riavvicinato a
tutti i miei amici.
Toppo, Dyspo e Kahseral mi hanno davvero aiutato tanto… e sono riuscito perfino a sconfiggere Lusfer,
l’assassino che aveva
ammazzato il mio sen-sei e la mia famiglia! Ora ho aperto una
scuola di
lotta e sto insegnando le arti marziali a tanti giovani appassionati e
volenterosi… loro non sono potuti
venire, stavolta, ma ad un prossimo torneo parteciperanno sicuramente!”
“Anche
tu hai degli allievi, adesso?! Urca! Devono essere già molto
potenti!” dichiarai
io, stupito dall’effettivo cambiamento di Jiren.
“Tu sei un sen-sei?”
domandò Kairi,
incuriosita.
“E’ vero! Non l’ho detto ancora
a nessuno dei
due! Ci stanno dei miei allievi, al torneo mondiale! Hanno iniziato
ancora da
poco…” ammisi io, affermando
però con determinazione “…
ma sono sicuro che si toglieranno delle
belle soddisfazioni qui!”
“Da quanto tempo si allenano con te?”
continuò a domandarmi la giovane regina.
“Eh
eh…
solo da tre mesi” rivelai io, sincero “Sono quattro ragazze ed un
ragazzo che si è
unito a noi solo da un mese circa. Sono ancora molto
giovani… Ayumi ed Ub hanno
rispettivamente sette e dieci anni, mentre Ran, Masumi e Kazuha hanno
tutte
diciotto anni. Ne avevo anche un’altra, ma ora di lei si
occupa un altro mio
amico, molto più saggio di me, e stanno partecipando anche
loro!”
“Ed
hai deciso di farli partecipare al torneo?” mi
domandò sconvolta Kairi,
mettendosi una mano davanti alla bocca preoccupata.
Anche Jiren, in effetti, sembrava
piuttosto
incerto dalla mia decisione, ma io spiegai loro.
“Ecco…
il punto è che un giorno io non ci sarò
più a proteggere il mio pianeta ed i
miei amici. Se mi fossi limitato a combattere solo per me stesso,
nessun’altro
avrebbe potuto prendere il mio posto.
Io ho sempre amato le arti marziali, ma non mi sono mai imposto
realmente come
un vero eroe… semplicemente combattevo contro tutti coloro
che si mettevano
contro i miei amici e la mia famiglia. Ma quando io e Vegeta
raggiungeremo
l’aldilà… chi proteggerà la
Terra? Un giorno ci sarà un nemico più forte di
noi…
e allora? Come maestro, devo essere
severo ed inflessibile, mostrando loro la strada che hanno scelto di
percorrere… se non saranno pronti, semplicemente potranno
smettere ed io non lo
impedirò… ma se hanno intenzione di andare
avanti, il torneo sarà solo
un’esperienza in più che li aiuterà a
crescere,
tutti e cinque!”
“Capisco…
tu hai sempre una fiducia incommensurabile nelle persone a cui vuoi
bene…”
comprese il mio amico, sorridendo soddisfatto.
Kairi, improvvisamente, si
alzò in piedi e si
voltò verso l’entrata dello stadio. Dalla cavea,
infatti, ci stava raggiungendo
un altro tizio, il quale si era voltato immediatamente verso la donna.
[Sword
of Kings –
CELTIC MUSIC]
“Dragon! Sono qui!”
“D-Dragon?! Lui è il Re Supremo del
dodicesimo universo?” esclamò
impietrito Jiren il Grigio, alzandosi dal
suo posto ed inchinandosi davanti a lui.
Io mi affrettai a compiere lo stesso
gesto,
sorpreso dall’agitazione del mio amico, al quale sussurrai a
bassa voce.
“E’…
è
molto potente?” domandai io, preoccupato.
“E’
considerato un guerriero quasi al pari degli angeli!”
dichiarò lui, a bassa
voce “Il suo nome e la sua storia
sono
molto conosciuti anche in tanti altri universi!”
“Urca…”
“A dire la verità…”
ammise quello
che, intuii, fosse il marito di Kairi, permettendoci di ritornare
diritti “… non sono
davvero così potente come
raccontano. E tecnicamente… l’unica
sovrana del regno di Hearts è lei!”
“Quello che sta cercando di spiegarvi Dragon,
è che lui, prima che i miei genitori lo portassero al
palazzo, era un semplice
bandito ricercato in tutto il nostro regno. Non ha alcuna discendenza
nobile”
spiegò la mia nuova amica, tirando scherzosamente un pugno
sulla spalla del suo
uomo, il quale era leggermente imbarazzato “Ma le storie che raccontano sono
tutte vere… lui è l’unico, del nostro
universo, ad aver affrontato alla pari
Geene, senza usare nemmeno il massimo della sua potenza…”
“…
tecnicamente non l’hai utilizzata nemmeno tu…”
affermò Dragon, facendo
intendere a me e Jiren che anche Kairi fosse molto forte.
“… ma io sono stata buttata fuori dal
ring,
pertanto non ho vinto!” ammise la donna,
alzando le braccia sconfitta e
continuando la sua spiegazione “Solo
quando è stato catturato, ancora giovane, da mio padre, il
precedente Re
Supremo, capimmo il perché questo testone compiesse quelle
gesta…”
“… purtroppo il nostro regno è
formato anche
da molte zone isolate dalla capitale, dove il cibo ed i beni di prima
necessità
scarseggiavano. Per questo, andavo a razziare nei palazzi dei conti
più ricchi
ma avidi di Hearts. Quando il Re scoprì tutto
ciò, decise semplicemente di
farmi diventare il tutore di Kairi…”
finì di spiegare Dragon,
voltandosi poi verso sua moglie “...
e
credo che voi sappiate già il resto della storia…
lei è diventata molto loquace
da quando ha imparato a parlare!”
“EHI!”
lo sgridò lei, imbarazzata, facendomi ridere, mentre Jiren
accennò un sorriso
divertito.
“Posso fartela una domanda, amore?”
le chiese lui, indicando la fronte di sua moglie e poi noi due
“Chi vi ha fatto quei scarabocchi?
Qualcuno
si è divertito a farne uno pure a me, dietro la nuca!”
“Non lo so!” ammise
Kairi, coprendosi
il viso per la vergogna.
“Chiunque sia stato, deve essere davvero in
gamba…” ammisi anche io,
sconsolato “… ha fatto lo
stesso scherzo anche agli Hakai-Shin!”
“Ho
uno scarabocchio?” domandò stupito
Jiren, notando un marchio sulla sua
divisa, formato dalla scritta ‘Pride
Troopers’ sul petto “Però…
non sta male con la divisa! Potrei
proporla anche agli altri membri come stemma del nostro gruppo!”
“UN
MOMENTO! LO HA FATTO ANCHE TE?!”
A noi si era avvicinato anche Belmod,
il cui
sguardo era palesemente scioccato. Poverino… lui
era già molto più debole di Jiren…
…
sapere che potesse esistere qualcun’altro di così
potente lo aveva scoraggiato.
[Strange
Friend –
FATE
OST]
Anche gli altri Hakai-Shin si erano
arresi,
sconsolati, e si erano avvicinati tutti a noi. Ci rendemmo conto della
gravità
della situazione quando notammo che gli scarabocchi sui loro vestiti
fossero
decisamente aumentati.
Una volta mia nipote Pan mi aveva
fatto
vedere un video su Youtube, dove c’era un ragazzo
completamente ricoperto di
tatuaggi sulla faccia che faceva versi strani. Mi aveva anche detto che
l’aveva
trovato sul computer di Goten.
Ecco…
loro assomigliavano esattamente a quel giovane! Persino i loro versi di
insoddisfazione erano gli stessi!
“Io mi arrendo… non ce la faccio
più!”
dichiarò Champa, sconsolato, sedendosi su un posto libero.
“Che
mi venga un colpo! Si è divertito anche con voi?”
A parlare era stato un nuovo arrivato,
di cui
nessuno si era reso conto della presenza. Con la faccia completamente
ricoperta
dalle bende, sul suo petto aveva uno scarabocchio enorme, con su
scritto
solamente le lettere H e W.
“H.W.!
Piacere di conoscervi!” dichiarò costui,
voltandosi verso gli Dei della
Distruzione ed affermando “Suppongo
che
voi stavate provando a cercare il responsabile…”
“Esattamente… ma quel bastardo
è scaltro come
una faina!” affermò Liquir,
con le code che poggiavano letteralmente a
terra “Ci siamo solamente fatti
prendere
in giro!”
“Capisco…
allora posso provare ad aiutarvi!”
affermò H.W., domandando loro “Avete
già un possibile sospettato?”
“Io forse ne ho uno…”
ammise Dragon,
voltandosi verso le divinità con sospetto “Per caso conoscete un
certo Mr.Satan? Lui si
è permesso di salirmi in groppa mentre ero
trasformato… è l’unico che si
è
avvicinato così tanto a me!”
“Satan!?
Quell’idiota?! Non sarebbe mai capace di fare una cosa
simile! E’ troppo
debole!” esclamò Beerus, sicuro di se
“No…
a fare degli scherzi del genere possono essere soltanto due
persone… una è
Whis-Sama!”
“Giusto!
Lui si divertiva a fare questi scherzi!” dissi io,
illuminandomi.
“Mi spiace, ma non può essere stato
lui…”
spiegò H.W., sincero, spiegando loro “Whis ha dato il cambio a
Cus subito dopo il
mio arrivo e tecnicamente ero il secondo ad aver passato la
prova… l’altra
persona, invece, chi sarebbe?”
“Quel
farabutto di Simon Kog!” urlò a
squarciagola Lord Beerus, facendo fatica a
trattenere la rabbia “E’
dal giorno in
cui l’ho conosciuto che continua a trattarmi a pesci in
faccia… mio fratello
ciccione testimone!”
“Concordo… EHI! NON SONO CICCIONE!”
affermò Champa, arrabbiandosi con suo fratello.
“Simon
Kog… per caso è un ragazzo dai capelli biondi e
lunghi?” domandò H.W.,
spiazzando tutti noi.
“S-sì!”
balbettò Beerus sorpreso.
“Ha
gli
occhi molto chiari?”
“E-esatto!”
confermò Champa, altrettanto sorpreso.
“…
e si
è allenato con un angelo, per caso?”
“Co-come
fai a saperlo?” domandai io, incredulo, senza
rendermi conto che Jiren e
Dragon stavano cercando, in tutti i modi, di trattenere le risate.
“…
e
tiro ad indovinare… è conosciuto anche come
Hunter Warrior!”
“TU
SAI DOVE SI TROVA?!” domandarono in coro tutti gli
Hakai-Shin ad H.W., il
quale sorrise loro, allontanandosi lentamente scendendo la cavea.
“No!
Mi spiace! Mai visto
prima!”
Potete soltanto immaginare lo sguardo
e la
bocca aperta da pesce lesso di tutti quanti loro, i quali sembravano
implorare
con le loro mani.
Fu a quel punto che tutti loro si
resero
conto di un altro scarabocchio sul dorso delle stesse.
“Un
altro… quando finirà questa sto…”
dichiarò Quitela sempre più stufo, prima
di spalancare la bocca e sgranarsi gli occhi, impietrito.
Anche gli altri avevano il suo stesso
sguardo.
Sul dorso della mano, infatti, era
stata
scritta una semplice parola.
Pollo
Bastò questo per far
rendere conto loro di
essere stati letteralmente presi in giro da H.W.!
Era stato lui a fare quelle scritte!
“EEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHHHHHHHHHHHH?!
Gggggggggggggrrrrrrrrrrrrrrrr…
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!
QUESTA E’
L’ULTIMA GOCCIA!”
Come se fossero alla ricerca di un
tesoro
nascosto, tutti e dodici si rianimarono e, colpiti in pieno
nell’orgoglio,
avevano ripreso la loro caccia, più incavolati che mai,
mentre io e tutti gli
altri non eravamo più riusciti a trattenere le risate.
Perfino Jiren non riuscì
a trattenere un ghigno di esaltazione.
“Ahahahahahahahahahahahahahah! H.W. è un
genio!” ammisi io, asciugandomi le
lacrime di divertimento.
“Ehm… Goku… anche tu hai la
parola ‘pollo’!”
mi rivelò Kairi, scoppiando nuovamente a ridere, mentre
Dragon e Jiren mi
passarono uno dei radar per permettermi di osservare il misfatto.
Era vero! Quel farabutto mi aveva
scritto
sopra le palpebre! Ogni volta che chiudevo gli occhi, la parola
‘pollo’ era
visibile!
“Ehi!
Perché lo hai fatto anche con me?!”
affermai io, offeso ed arrabbiato,
prima che la mia mente cominciasse, finalmente, a fare due
più due.
Come faceva H.W. a conoscere
perfettamente
tutte quelle informazioni su Simon? E come faceva a sapere degli
allenamenti
con Whis se non l’aveva mai visto…
…
oh… Hunter Warrior… H.W. …
…
mi tirai un ceffone sulla faccia, deriso dai miei amici.
Ero stato letteralmente preso per i
fondelli
da Simon senza che me ne rendessi conto…
… pollo… ero
davvero un pollo!
***
20:30
CHI
“… e dopo di ciò, possiamo
salutarci!”
annunciò Mike, davanti alle telecamere “Ringraziamo la nostra cara
Chi Miura, che
ritornerà domani mattina, completamente da sola, per
l’ultima trance della
prima fase di questo torneo eccezionale! Io ed il Sommo Sacerdote vi
diamo
appuntamento tra mezz’ora per la diretta serale di
‘POWER’S TOURNAMENT!’!”
“Ciak! Diretta interrotta!”
[Karen’s
Theme
–
FATE OST]
Io sospirai, decisamente esausta,
alzandomi
dolorante dalla sedia. Era finita, almeno per oggi. Avevo letteralmente
il culo
quadrato. Ci eravamo presi molte pause pubblicitarie, ma non ero ancora
abituata e si vedeva dal mio sguardo spento.
Ero
stanca morta…
“Sei
stata straordinaria, Chi! Sei nata per stare al centro delle
tele-camere!”
si complimentò con me Mike Moshimoshi, comprendendo la mia
stanchezza.
“Sono…
sono sfinita… devo… devo riprendere
fiato…”
“Allora ti riporto direttamente a casa”
mi propose il Sommo, ma io lo rassicurai subito.
“Non c’è bisogno!
Prenderò la metropolitana!
Ora che tutti i cattivi si trovano al Torneo, non correrò
pericoli durante il
tragitto! Mike…”
chiesi al
tele-cronista, curiosa “… a che ora devo stare, qui?”
“La
stessa di oggi” mi rispose lui, indicando il Sommo
“Sarebbe
saggio se venisse lui a
prenderti! Al ritorno posso capire, ma per venire da sola rischi di
svegliarti
troppo presto e di non riposarti a dovere! Domani sarà
un’altra giornataccia e
avrai bisogno di dormire!”
“Ti
consiglio di cenare prima di raggiungere la metropolitana, con un
panino. Non
appena torni a casa, fai una bella doccia calda e mettiti sotto le
coperte.
Svegliati presto e fai una colazione abbondante, prima di raggiungere
lo
studio. Per i copioni e per ciò che dovrai dire, ci pensiamo
noi” mi
consigliò il padre di Whis, decisamente divertito “Giusto, signor regista?”
“S… sì, giusto…”
ammise l’uomo,
leggermente imbarazzato davanti a quelle parole, prima di rassicurarmi
“… credimi,
Chi… te la sei davvero cavata
alla grande! Sai cosa
c’è? Mi è
venuta in mente un’idea… perché
non
porti la tua famiglia qui? Sono certo che troveremo qualcosa da fare
anche per
loro, così ti sentirai più a tuo agio!”
“Dice sul serio? Grazie infinite!”
risposi loro, felice, inchinandomi rispettosamente davanti a tutti i
presenti
della sala “Se
sono riuscita a darvi una mano, è solo grazie al vostro
aiuto!”
“Ma
figurati, Chi! Credimi… non tutti sono in grado di rimanere
così lucidi davanti
a fatti così sovrannaturali!”
dichiarò Mike, sincero “Hai
davvero una grandissima forza interiore!”
“No…
non è vero… in realtà è
l’esatto contrario… ci vediamo domani mattina! Buon
lavoro ed in bocca al lupo per la diretta serale...”
La mia ammissione aveva scosso tutti.
Il mio
umore si era abbassato davanti alle parole di Mike, al punto tale che
mi ero
voltata ed ero uscita dallo studio senza alcuna esitazione.
Il ricordo di quello che mi era
successo la
notte scorsa mi aveva nuovamente avvolto la mente. Le lacrime
ricominciarono ad
uscire inesorabili dal mio volto, costringendomi a raggiungere il bagno
delle
donne e chiudermi dentro di esso per sciacquarmi la faccia e recuperare
un po’
di contegno.
Percepivo ancora la sensazione della
carne mentre veniva lacerata e strappata via dal mio corpo,
l’atroce dolore che
avevo provato del farmi violentare da quell’arpia. Se non
fosse stato per Simon
ed i suoi alleati Jiren e Toppo (avevo scoperto quei nomi
perché
partecipavano al torneo anche loro) sarei morta lì, divorata
viva da quel mostro…
…
se non fosse stato per loro… nemmeno la mia anima sarebbe
stata più
riconoscibile nell’aldilà.
No… io non ero
forte… io avevo paura…
…
avevo paura che quei mostri dei Deadly Sins andassero ad attaccare la
mia
famiglia… che se la prendessero anche con mia madre, con mio
padre…
… con Naruto ed Hinata!
L’unica cosa che mi era
rimasta da fare,
purtroppo, era avere fiducia in Simon. Lui non mi avrebbe mai deluso,
lui
sarebbe sempre intervenuto per salvarmi…
…
ma sapere di non poter far nulla per difenderlo mi faceva stare
male…
…
di non poter far nulla per proteggere la mia famiglia con le mie sole
forze…
…
no… una cosa potevo farla…
… potevo rinunciare per
sempre a Simon.
Sarebbe stato molto più
semplice. Se io
avessi lasciato per sempre Simon, quella megera di Lilith non avrebbe
mai più
messo in pericolo la mia vita… queste erano state le sue
parole…
…
ma io mi rifiutavo di farlo…
preferivo diventare la sua succulenta preda, piuttosto che rinunciare a
vivere
quell’amore in grado di cambiarmi la vita…
…
preferivo farmi stuprare ed essere dilaniata come la carcassa di
un’antilope da
un branco di iene affamate…
…
preferivo vivere la mia vita senza alcun rimpianto e senza alcuno che
mi
obbligasse a fare ciò che non volevo, perché era
questo che volevo insegnare ai
miei fratelli e perché era questo che mi avevano insegnato
mamma e papà…
… anche se, a volte, mi
avrebbe fatto soffrire…
… anche se, a volte, avrei
perso la mia dignità…
… anche se, da quel momento
in avanti, il ricordo di ciò
che mi aveva fatto Lilith avrebbe macchiato per sempre la mia anima.
Sentendomi meglio, uscii dal bagno e
mi
accinsi ad uscire dal palazzo, stringendomi con forza il cuore.
L’unica persona alla quale
potevo affidarmi
era Simon Kog…
…
ed era a lui che stavo rivolgendo le mie preghiere…
…
riuscivo a sentire il sapore del suo bacio sulle mie labbra…
…
sentivo il suo tocco delicato ma sicuro sul mio viso…
…
il suo respiro profondo…
…
il suo intenso profumo…
… lo sentivo, mentre mi
sussurrava nell’orecchio che
sarebbe andato tutto bene e che non mi avrebbe mai lasciato da sola.
Mi bastò. Dopo aver inviato
un messaggio a
mia madre per comunicarle il mio ritorno, puntai decisa verso il primo
Fast
Food che avevo adocchiato, intenzionata a tornare a casa dalla mia
famiglia per
raccontare loro tutto quello che avevo provato a lavorare in
televisione, per
la prima volta nella mia vita, di fianco a Mike Moshimoshi ed al Sommo
Sacerdote…
…
il più grande tele-cronista a livello mondiale ed il
Consigliere del Dio
Supremo…
…
ma come ci ero finita al loro fianco?
***
21:00
H.W.
[For
The King – CELTIC MUSIC]
Alla fine la caccia degli Hakai-Shin
si
concluse con un pareggio. Semplicemente, facendo richiesta a
Vados-Sama, le
chiesi di dar loro un buono per il miglior ristorante del pianeta
Terra, come
scusa per essermi divertito con loro. Alla fine tutti e dodici si
dimenticarono
in fretta della loro rabbia, leccandosi i baffi e pensando a tutto il
buon cibo
che avrebbero mangiato al termine della prima fase del torneo.
Questo, però, non mi aveva
impedito di
continuare con quei giochetti. Il motivo per il quale li facevo, in
realtà, era
molto semplice. Intendevo valutare le capacità di tutti i
partecipanti che
erano passati.
Erano le nove di sera, ed in tutto
erano
stati promossi duecento quaranta tre partecipanti alla seconda fase.
Con mia
grande soddisfazione, tutti i miei amici erano passati senza alcuna
fatica.
Solo Ayumi non era ancora riuscita a raggiungerci, ma c’era
molto tempo a
disposizione.
Perfino Mr. Satan, che aveva imparato
a
controllare (seppur parzialmente) il suo KI, era riuscito a passare il
turno, e
stava ricevendo molti complimenti da parte di tutti i membri
dell’universo
sette. Venne elogiato anche da All Might (anche lui era passato e, come
il
nostro campione, aveva imparato a controllare il KI solo da pochi
giorni), col
quale si mise a parlare di ‘cose da eroi’.
Con mio grande disappunto, anche se
sarebbe
sembrato strano il contrario, erano passati anche i Deadly Sins, i
quali si
trovavano dall’altra parte dello stadio, isolati da tutti,
mentre mi tenevano
bene in vista. Non ero riuscito nemmeno a sfiorarli col
pennarello…
… nemmeno uno di loro.
Avevano
una percezione straordinaria, dovevo ammetterlo.
Tra i mortali, solo Kairi era riuscita
quantomeno a percepirmi, senza però riuscire a fermarmi. Al
suo livello si
erano avvicinati soltanto pochi guerrieri, che potevo contare con le
dita di
una mano: un tizio calvo di nome Saitama; un colosso alto due metri e
mezzo di
nome Broly; uno spilungone coi canini di nome Alucard; con mia grande
sorpresa,
vi stava la mia sorellina Ai; l’ultimo, infine, altri non era
che Hit.
Un’altra partecipante, in
realtà, aveva
tentato perfino di fregarmi il pennarello da sotto il naso! Se non
sbaglio si
chiamava Kale. Quando si era resa conto di essere stata scoperta, aveva
cercato
di allontanarsi ma io l’avevo bloccata. Sembrava una giovane
e timida donna, ed
aveva paura di ciò che avrei potuto farle. Non sentivo,
però, intenzioni
malvagie in lei e per questo decisi semplicemente di farle un segno
vicino agli
occhi e dirle, divertito, che l’avrei tenuta
d’occhio.
Avevo il dubbio, comunque, ci fosse
qualcuno
tra i partecipanti che si fosse fatto scrivere apposta quegli
scarabocchi. Uno
di questi, ne ero convinto, era Jiren. Quello lì nascondeva
una potenza che non
avevo mai percepito prima in nessun mortale, molto vicina a quella di
Whis. Vegeta,
subito dopo avergli fatto lo scarabocchio, aveva sogghignato quasi
fosse
rimasto colpito. Anche quel Dragon Oronar, a dire il vero, mi aveva
creato
degli enormi sospetti. Lui aveva percepito il tocco del pennarello sul
suo
corpo, ne ero sicuro, ma aveva erroneamente ipotizzato che a fargli
quello
scherzo fosse stato Mr. Satan.
Non ero convinto nemmeno di tutti gli
angeli.
Quando avevo fatto loro quel pasticcio, tutti si erano sorpresi ma
nessuno lo
sembrava sul serio. Nemmeno Cus-Sama era
stata
sincera con quella scenata.
D’altronde, però,
io non avevo usato nemmeno
un millesimo delle mie nuove capacità.
Notai Ai mentre cercava qualcuno tra
la
folla, ansiosa.
“Ma insomma… perché Simon non
è qui?!”
Fu Goku, comprensivo, ad avvicinarsi a
lei e
sussurrarle all’orecchio. La piccola, sorpresa, si
voltò verso di me e mi
indicò con le lacrime agli occhi.
[Freedom
– FLORIAN BUR]
“Ce ne hai messo di tempo per capirlo, eh?”
Scostai leggermente le bende per farmi
riconoscere da tutti i miei amici, i quali erano visibilmente a bocca
aperta.
“Siete stati davvero in gamba…
complim…”
Prima che potessi dire altro,
però, gran
parte di loro mi saltò letteralmente addosso, strizzandomi
in una morsa affettuosa
di abbracci e coccole. Ai era quella più felice di tutti e
mi stava
letteralmente singhiozzando sulla spalla.
“Mi…
sigh… mi sei mancato…”
“Anche tu, Ai… mi siete mancati da morire
tutti quanti!” dichiarai io, commosso,
afferrando in braccio la mia
sorellina e domandando a tutti “So che ve la siete vista brutta, ieri
notte…”
“Già… ma siamo riusciti a
respingere tutti i
nostri nemici con facilità!”
dichiarò Crilin, soddisfatto di se stesso
“Abbiamo salvato tanti giovani
ragazzi e
non è morto nessuno!”
“…
però…
Chi…” provò ad anticiparmi
Ai, affranta, ma io le rivelai tristemente.
“Lo so già… sono stato io a
riportarla a casa”
raccontai, stringendo i miei pugni per la rabbia “A Lilith non importava nulla di quei
ragazzi… era a Chi che puntava,
fin dall’inizio. Se fosse morta, a suo modo di pensare, Zero
si sarebbe
nuovamente innamorato di quella strega. Ha ricevuto una brutta
sorpresa,
invece… è vero che, se avessi potuto, avrei
preferito raggiungere Chi prima… ma
Lilith aveva creato una dimensione artificiale, completamente diversa
dalla
nostra, e mi ci è voluto un po’ di tempo per
trovarla ed entrarvi assieme a
Jiren e Toppo… quando sono
arrivato…
Lilith stava… stava letteralmente… non voglio
nemmeno pensarci!”
“Oh
no…” dichiarò Ran, orripilata.
“L’importante
è che però lei stia bene! Al termine del turno,
la riabbraccerò di nuovo e
stavolta nessuno proverà a torcerle un capello!”
dichiarai io, battendo un
pugno sul mio petto.
“Un
momento…” esclamò Ai,
impietrita, indicando un nuovo gruppo di partecipanti
che aveva passato il turno “… ma loro sono…”
Ebbene sì. Una cinquantina
di persone, a noi
ben note, erano appena entrate dentro lo stadio. Feci scendere la
piccola dalle
mie spalle e sogghignai soddisfatto.
Il motivo fu chiaro a tutti quanti.
[The
Devil – BEST
OST IN THE WORLD]
“Un
momento… Himiko! Cos’è quel disegnino
sul tuo collo?!”
“Un
disegnino?! Un attimo… ma lo hai anche tu! Hai un pisello
sulla guancia e punta
alla tua bocca!”
“Ma
che… OH CAZZO! E’ VERO!”
“Chiunque
sia stato pagherà quest’affronto!”
“Smettila, fratellone… il disegnino di un
culo sulla tua fronte non si noterà, vista la faccia che ti
ritrovi!”
“Non mi sembra il caso di litigare… a
proposito, guardate chi c’è da quella parte!”
Questi altri non erano che
l’Unione dei
Villain, i MIB ed i restanti membri della Yakuza! Anche loro erano
riusciti a
passare il turno, come prevedibile.
La loro aura era diventata
mastodontica ed
era perfettamente controllata. Il motivo mi fu chiaro fin da
subito… loro
avevano assunto il KI Power creato dai MIB, tutti quanti!
Mi sembrò subito strano il
fatto che non si
fossero avvicinati ai Deadly Sins, pertanto decisi di andare da loro io
stesso,
personalmente. Da quel gruppo se ne separarono sei, che si avvicinarono
a noi
con sicurezza. Costoro erano Gin e Urahara Zaraki, Tao-Pai-Pai, Tomura
Shigaraki, All for One e Cell.
“Per quale motivo non vi siete uniti ai
vostri cari amici demoni?”
domandò Crilin, squadrandoli tutti da capo a
piedi.
“Non vogliamo più avere niente a che fare
con… quegli esseri!”
dichiarò schifato Tomura, distogliendo lo sguardo
dai Deadly Sins “I loro obiettivi
sono
diversi dai nostri! Non ci faremo mettere nuovamente i piedi in testa!”
“Hanno
provato ad ucciderci… ma non ci sono riusciti. Non siamo
così scarsi come
credevano!” affermò Cell,
tranquillamente.
“Ma
hanno letteralmente distrutto tutti i nostri clan e le nostre
organizzazioni… e se non fosse
stato per me, a quest’ora
saremmo morti tutti quanti!”
affermò Urahara, livida di rabbia, portandosi
davanti al mio viso “Questa
è soltanto colpa
tua, Hunter Warrior… Simon Kog… Zero…
chi sei, adesso? Hai aggiunto qualche
altra personalità assassina dentro di te, mostro?!”
“Maledetta…”
strinse i denti Ai,
furibonda, ma venne immediatamente affrontata da Gin, il quale era
tornato lucido
e non la smetteva di fissare negli occhi la mia sorellina.
Strano… che sguardo era,
quello?
In effetti era tutto il loro
comportamento
che mi sembrava molto sospetto. Non sembravano minimamente credibili.
Ai lo avrebbe senz’altro
ammazzato
se io non l’avessi fermata.
“Non
preoccuparti, collega… alla fine del Torneo, dopo aver
vinto, potremo chiedere
la vita di quella mocciosa in cambio!”
affermò l’assassino, suscitando la
rabbia di Ai.
A rispondergli, tuttavia, fu
incredibilmente
C-17, il quale difese a spada tratta la madre biologica di Selena.
“PROVACI
SOLTANTO E SARAI CARNE MORTA!” lo
minacciò il cyborg, il quale venne
affrontato subito da Cell.
“Tu
non farai proprio niente fin quando ci sarò io!”
dichiarò il bio-androide,
sogghignando diabolicamente “Non vedo l’ora di poter assorbire te, tua
sorella ed i nuovi cyborg di Bulma…”
“Perché
non provi a farlo adesso, se ne hai il coraggio?”
affermò C-18, sicura di
se “Ti
assicuro che non ti andrà bene come l’ultima
volta…”
“Esatto!”
affermò C-16, portandosi
davanti all’androide perfetto “La nostra potenza, ora, è nettamente
superiore alla tua!”
“Non paragonate il mio nuovo corpo al
vecchio…” li avvisò
tutti Cell, indicando se stesso “…
quello che possiedo ora è più forte del
precedente! Non siate sicuri di
voi stessi, o potreste finire nuovamente a far parte dei miei organismi!”
“Sei
un essere disgustoso!” affermò All
Might, voltandosi nuovamente verso All
for One “Ringrazia
quei vermi insulsi dei Deadly Sins se sei nuovamente in
libertà… ma non ti aspettare di farla franca!”
“Tremo come una foglia, One for All…”
lo prese in giro il suo arci-nemico, prima di affermare con
divertimento “… ah
no… ora il tuo potere è passato a quel
giovane ragazzino! Quindi dovrò prendermela con lui,
ormai… non sei più una
minaccia, Toshinori!”
“Io
non ho paura di te!” gli urlò di rimando
Midoriya, seguito da Ochaco,
Bakugo e da tutti i compagni di classe del ragazzo dai capelli verdi, i
quali
avevano passato la prima fase senza alcuna fatica. Anche tutti i
ragazzi del Liceo
Shiketsu erano riusciti nell’impresa, ed avevano affiancato i
loro coetanei.
“Allora fatti sotto, moccioso… non vedo
l’ora
di disgregare te, la tua fidanzatina e la tua combriccola di sciocchi
incapaci…”
affermò Tomura, sorridendo malignamente “… e non vedo
l’ora di disgregare soprattutto
te… Bakugo Katsuki!”
“PROVACI
PURE, STRONZO! TI POLVERIZZO LA FACCIA!” lo
sfidò apertamente il giovane
rivale di Midoriya, trattenuto a stento dai suoi amici.
Io sospirai, sconsolato davanti alla
sicurezza di quegli stolti (ovviamente mi riferivo ai nostri nemici).
Tutto mi
facevano tranne che paura.
Perciò superai Cell e gli
altri cinque e mi
portai davanti a tutti i loro compari, e dichiarai apertamente.
“Vi dirò la verità…
la vedo molto dura per
voi. Come potete sperare di sconfiggermi… se non siete
nemmeno in grado di
notare qualcuno che vi scarabocchia addosso con una penna indelebile?
Chi di
voi se n’è reso conto? Fate un passo avanti, se ne
avete il coraggio! Avanti,
non siate timidi!”
Colpiti ed affondati, tutti loro!
Nemmeno
Cell si era permesso di dire una parola davanti a tale affermazione,
notando
solo in quel momento che io avevo tra le mani il pennarello colpevole.
Lui
stesso aveva un segno, sotto la sua coda, anche se non se
n’era reso ancora
conto.
Solo a quel punto decisi di portarmi
davanti
ad Urahara e Tao-Pai-Pai, mostrando loro gli occhi demoniaci di Zero ed
ammettendo, con soddisfazione.
“Hai proprio ragione,
Urahara… sono un vero mostro… io
sono il
vostro mostro! Ed ora smammate da qui… se non
volete già prenderle da ora!”
Stavolta sì che rimasero
tutti intimiditi!
Nessuno ebbe il coraggio di protestare, nemmeno il bio-androide, e
tutti si
allontanarono senza degnarci di uno sguardo. Urahara e la sua
combriccola della
Yakuza, tuttavia, si voltarono con preoccupazione verso di me.
In un solo colpo avevo messo loro in
chiaro
quale sarebbe stata la loro sorte nel torneo.
Prima che potessi rimettere a posto il
mio
pennarello, però, qualcuno mi parlò alle spalle.
[Merlin’s
Study
–
BEST OST IN THE WORLD]
“Lo sai, giovanotto… non è un
gesto educato
scarabocchiare sui corpi o vestiti altrui! Mi costringi a sequestrarti
il
pennarello!”
“Provaci
se ci riesci…” decisi di provocare il
mio avversario, voltandomi verso di
lui.
Lo riconobbi all’istante. Si
era presentato
all’accademia per aiutare i miei amici nella battaglia contro
i cattivi. Anche
lui era stato macchiato dalla mia penna. Doveva aver sentito il mio
discorso e
si era avvicinato a me per rimproverarmi.
Costui era accompagnato da una
compagna, una
ragazzina dai lunghi ed ondulati capelli, di un azzurro molto simile
alle
sfumature dell’oceano. Lei indossava una lunga veste bianca
ed era scalza.
Furono i suoi occhi a colpirmi. Erano molto grandi ed avevano soltanto
l’iride,
dello stesso colore dei suoi capelli. Ad ogni singolo movimento, le
sfumature
cambiavano colore, rendendola quasi mistica.
Se non sbaglio, l’uomo si
chiamava Gabor
Black e proveniva dal quinto universo…
…
un momento…
… ma come ci era finito il
pennarello di Whis sulla sua
mano?!
“Sono
il preside di una scuola di magia, ragazzino… con me non
puoi fare il furbo!”
affermò soddisfatto lui, mettendosi l’oggetto in
tasca e chiedendo alla sua
compagna “Aredhel… ci
pensi tu a
togliere i suoi disegni?”
“Sì,
preside…” obbedì lei,
giungendo le mani a mo’ di preghiera.
Quello che avvenne mi colse
letteralmente
alla sprovvista…
…
tutti i disegni sopra le persone che avevo macchiato iniziarono ad
evaporare
lentamente, dissolvendosi definitivamente.
Questa volta, lo ammetto, ci rimasi
letteralmente di sasso. Quello non era semplice controllo del
KI…
…
era qualcosa di ben superiore!
“Magia…”
compresi io, senza fiato “…
voi
sfruttate il KI per entrare in contatto con ciò che
desiderate. Per farlo, non
è solo necessario un controllo perfetto della propria
aura… ma bisogna
connetterla all’entità che volete in vostro
aiuto…”
“Devo
farti i complimenti, Simon Kog!” affermò
Gabor, soddisfatto, indicando la
sua allieva “Lei,
ad esempio, ha una vocazione naturale con i Semi-Dei
dell’Acqua… si
chiama Arehdel Tinuviel ed è, come penso tu abbia capito,
una dei miei tanti
studenti venuti qui al torneo. Quella che ha usato è una
magia donatale da
Perperuna, la Dea della Pioggia, che scioglie e cancella tutte le
impurità
presenti nei nostri corpi”
“I miei complimenti, davvero”
esclamai io, provando ad occhiare il pennarello.
Male…
ci aveva messo una barriera di protezione aerea per impedirmi di
toccarlo.
“Sei troppo giovane e curioso per ingannarmi,
ragazzo… a volte cercare troppo la conoscenza porta a
commettere errori
impagabili. Io preferisco affrontare la vita nell’ignoranza,
lasciandomi
cogliere sempre alla sprovvista”
dichiarò il mago, sorridendo divertito
“Solo
così lascerai che la tua vita sia piena di sorprese e
meraviglie. Tutte le
valutazioni che hai fatto fino ad ora sono inutili… nel
momento in cui ti
ritroverai davanti a qualcosa di inaspettato, non saprai comportarti a
dovere!
Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che
permette di girare a
testa alta con il viso coperto dalle lacrime”
“Ok…
questa non l’ho capita!” affermai io,
confuso, voltandomi verso gli altri
miei amici, i quali erano altrettanto interdetti “Cosa c’entrava l’ultima frase
con tutto il resto?”
“Chi ha detto che debba riguardare il discorso
precedente?” affermò lui,
mentre la sua giovane allieva iniziò a
giungere nuovamente le sue mani “Semplicemente
mi andava di dirti quella frase! Non limitare la tua mente soltanto ad
un'unica
linea… trasformala… crea un fascio
infinito… solo così potrai mostrare al mondo
chi sei veramente!”
Delle gocce di pioggia iniziarono a
cadere
sulla mia pelle, ed alzai il mio sguardo verso il cielo assieme a tutti
i
presenti, mentre Arehdel pronunciava una preghiera in una lingua che
mai e poi
mai mi sarei immaginato di sentire dalle labbra di un altro mortale.
La lingua degli Dei…
[Always
With You
in my Memories – BEST OST IN THE WORLD]
“O
artson anarvos… aeD alled aiggoiP… itnes el
ertson ereihgerp… avellosir i irouc
id ion irotaccep! assoP li out otnaip icreilgoics…
eraraihcsir al artson amina!
aF erednecs al aut aiggoip us ottut li odnom! allecnaC el ertson
ezzelobed!
icartsoM al aut asnemmi aidrociresim! AZNAD IED IRESSAP!”
La pioggia iniziò a farsi
sempre più
scrosciante, ma non vi stava alcuna nuvola sopra di noi. Per di
più le gocce
non davano alcun fastidio ne ci bagnarono. Semplicemente scivolavano
lentamente
sopra la nostra pelle, facendoci provare una sensazione stupenda ed
unica.
Poi
avvenne una magia ancora più bella e speciale…
ogni volta che una goccia cadeva
per terra, riuscivamo a sentire il suono di un passero…
… prima era uno…
poi decine… infine quel cinguettio si
moltiplicò fino a formare una maestosa melodia che fece
piangere dalla
meraviglia moltissimi tra i partecipanti.
La luna piena fece, inoltre, la sua
parte
illuminando le migliaia di gocce d’acqua, e grazie alla sua
fioca luce formò un
bellissimo arcobaleno notturno…
…
assistere ad un evento del genere era assolutamente unico.
Magnifico…
semplicemente magnifico…
La
pioggia terminò il suo corso pochi secondi dopo, senza
lasciare altra traccia
se non quella dentro ai nostri cuori. Aredhel sciolse le sue mani,
tirò un
leggero sospiro e si voltò contenta verso il suo insegnante,
il quale le
accarezzò soddisfatto i capelli.
Anche io, nella sua stessa situazione,
le
avrei fatto lo stesso. Ciò che aveva fatto Aredhel era una
tecnica di una
difficoltà e di una particolarità a dir poco
unica.
“Visto?
Che gusto c’è a scoprire le capacità
del tuo avversario prima del necessario…
lascia che sia lui a mostrarti di cosa è capace!”
affermò nuovamente Gabor,
ripetendo nuovamente ed indicando tutto ciò che vi stava
attorno “Alcuni
dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di
girare a testa
alta con il viso coperto dalle lacrime. Ed ecco la vostra amichetta!”
Solo a quel punto, in lontananza,
tutti noi
riconoscemmo la persona che Gabor Black stava indicando in lontananza.
“AYUMI!”
urlò contenta Ai, assieme a tutti i suoi compagni “Ce l’hai fatta
anche tu!”
“Già!
Ci avrei messo di meno… se la mia mappa non si fosse
bruciata nel deserto
infiammato!” ammise la bambina, gonfiando la
faccia, rossa di
insoddisfazione, prima però di indicare contenta Gabor ed
Aredhel “Per
fortuna loro stavano vicini a me e abbiamo raggiunto insieme la torre!”
“Fiù… meno male!”
dichiarai io,
vedendo che ormai vi stavano tutte le persone che conoscevo e a cui
volevo bene
“Da
questo momento vi sarà soltanto la parte riservata ai
combattimenti! Grazie,
Gabor, per averla accompagnata qui!” mi
affrettai a dire al mago, che
mi rispose gentilmente.
“Questo è il nostro dovere nei confronti
di
un bambino: gettare un raggio di luce e proseguire il nostro cammino.
Credimi,
ragazzo… quella bambina sarebbe arrivata qui anche senza il
nostro aiuto! Anche
se si è unita a noi, lei aveva già recuperato le
sue targhette e si era messa
in posizione di combattimento quando ci ha visto la prima volta”
Goku accarezzò
affettuosamente la testa della
sua piccola allieva, allegro. Era stata davvero in gamba. Essere tra i
primi
trecento a passare la prima fase era un risultato a dir poco
eccezionale,
soprattutto se a partecipare erano stati più di cinque
milioni di lottatori.
Tuttavia, però, notai
qualcosa di strano.
Una sottilissima cicatrice, attorno al
collo
della bambina. Avrei voluto controllarne l’origine, ma non
feci in tempo.
Un suono orripilante
squarciò l’aria e ci
fece impallidire tutti, dal primo all’ultimo…
[The
Devil – BEST OST IN THE WORLD]
…
poi se ne aggiunse un altro… poi un altro ancora…
…
urla disumane ci fecero letteralmente venire i brividi…
… mi voltai verso i Deadly
Sins, ma mi resi
conto immediatamente che loro non avessero nulla a che fare con tutto
questo.
Sembravano semplicemente meravigliati, ma non c’era traccia
di una loro colpa
in quello che stava accadendo.
Anche gli Hakai-Shin sembravano
piuttosto
confusi e preoccupati, tant’è che si avvicinarono
agli angeli presenti (Whis,
Vados e Cus) per chiedere spiegazioni.
Anche io, assieme a tanti altri, ci
avvicinammo a loro.
“COSA
SAREBBE A DIRE CHE QUELLE CREATURE HANNO UN'AURA DEMONIACA?!”
urlò in collera Arack
a Whis, il quale confermò le sue parole.
“Avete sentito benissimo. La maggior parte
dei guerrieri presenti al torneo è in grado di affrontare
mostri di qualsiasi
genere, ma solo quelli presenti nella nostra dimensione. Per questo i
due Zeno
hanno usato il loro KI Demoniaco per creare esseri molto più
potenti ed
assetati di sangue”
“Ma allora perché nessuno di noi ne ha
incontrato uno?” domandò
Beerus, confuso “Noi siamo
semplicemente stati attaccati da cataclismi naturali…”
“…
è
perché tutti voi siete stati molto più saggi e
veloci degli altri!”
dichiarò Cus, allegramente “Meno tempo ci mettevate a superare la prova,
meno pericoli avreste corso. Comunque non dovete
preoccuparvi… le creature non
entreranno dentro lo stadio! Non correrete alcun pericolo fin quando
rimarrete
qui…”
“… quanto sono potenti questi mostri?”
domandò Goku al suo angelo, ma fu Vados a rispondere loro.
“Ehm…
ecco… ovviamente dipende dai vari tipi! I più
deboli hanno la forza di un Saibaman…
ma le più potenti potrebbero perfino raggiungere la potenza
di un Angelo!”
Tutti noi spalancammo gli occhi,
orripilati.
In tanti ci eravamo immaginati potessero esistere ostacoli enormi per
passare
il turno…
…
ma questo era a dir poco esagerato!
Ci avevano sguinzagliato contro dei
demoni artificiali?!
Dei Majin?!
“Perché arrivare a tanto?”
domandò
Vegeta, storcendo le sue sopracciglia per la collera “Non che me freghi
tanto… ma mi
sembra decisamente troppo esagerato per un torneo di arti marziali!”
“E’
per
colpa nostra, non è così?”
Lilith si era portata vicino
all’angelo del
settimo universo, divertita, e veniva squadrata da capo a piedi dalle
altre
due.
“Il
ragionamento del Sommo Sacerdote è stato piuttosto
semplice… se i lottatori non
sono in grado di affrontare un demone, allora è inutile che
passino alla prima
fase! Per la maggior parte dei guerrieri come noi, occuparsi di una
sola di
quelle creature non è complicato… ma in pochi
sarebbero in grado di affrontarne
centinaia in un colpo solo! Tutti quelli che si trovano fuori dallo
stadio
hanno una condanna a morte stampata sulle loro fronti. Un ottimo
lavoro,
Whis-Sama… siete responsabili di un autentico sterminio! Gli
unici a passare in
questa fase saremo noi… gli altri patiranno le pene degli
inferi e non avranno
mai più una vita normale!”
“Ma senti chi parla…”
affermò Vados,
digrignando i denti furibonda.
Whis, tuttavia, non sembrava per
niente
intimorito dalle parole della Regina dei Demoni.
“Hai
detto benissimo, Lilith-Sama. Guerrieri che non sono in grado di
affrontare
anche solo un singolo demone, non possono sperare di vincere il II
Torneo del
Potere! Semplicemente non ci sarebbe partita, e dovremmo consegnarti le
Super
Sfere… ma tu non hai fatto una considerazione…
nessuno di voi partecipanti l’ha
fatta. Le regole stabiliscono che si passa la prima fase soltanto se si
ottengono due targhette di diverso colore, le si metta
all’interno di quel
salvadanaio all’esterno, e si entri dentro la Tower of
Victory entro e non oltre
le 21:00 di domani sera. Adesso vi
faccio una piccola domanda… non vi siete chiesti se sia
possibile abbandonare
questo edificio?”
“Un
momento! Possiamo anche lasciare lo stadio?”
domandò sorpreso Jiren.
“Esatto”
confermò l’angelo,
rivelandoci “Potete
decidere di uscire dalla T. of V. ma dovrete recuperare la
vostra targhetta completata e rimetterla nuovamente nel salvadanaio
entro e non
oltre l’orario prestabilito! Non vi siete resi conto
dell’altro foro dietro al
contenitore? Serve proprio a questo scopo!”
“Ma
a
quale scopo? A cosa servirebbe mettere a repentaglio la tua
partecipazione alla
fase successiva?” domandò interdetta Ai
“Un
lottatore che ha già vinto non
si auto escluderebbe… a meno che…”
“… Emerald… Cristal…”
Ci voltammo preoccupati verso la
regina Kairi,
la quale stava tremando per la paura.
Un
momento… lei aveva dei figli che stavano…
… merda…
“E’ per questo…”
compresi io,
voltandomi verso Whis con aria incredula “… voi sapevate che tanti di noi si
muovessero in gruppi. Avete compreso che, nel peggiore dei casi,
qualcuno dei
nostri amici sarebbe potuto finire in pericolo di vita… e
che noi non saremmo
mai rimasti qui con le mani in tasca. Devo ammetterlo, Whis…
la vostra mente,
quando volete, sa ideare piani disgustosamente macabri…”
Non c’era bisogno di andare
avanti a
discutere. Gli angeli erano stati scaltri e previdenti. Erano certi che
qualcuno di noi sarebbe uscito nuovamente fuori dallo stadio per
affrontare
tutti i demoni e salvare quante più persone possibili.
Non si stavano limitando a valutare le
nostre
capacità di combattimento…
…
stavano valutando anche il nostro spirito di sacrificio.
Chi aveva la forza necessaria per
affrontare quei demoni?
E perché ha deciso di restare dentro lo stadio, lasciando
che tante persone
venissero uccise?
Non persi tempo e mandai
l’anima di Zero
fuori dal mio corpo, per cercare di osservare quello che stava
accadendo attorno
allo stadio…
…
nemmeno un secondo dopo, io mi voltai da tutti e corsi come non mai,
raggiungendo il salvadanaio e recuperando la mia targhetta.
“SIMON! ASPETTA!”
Non ero stato l’unico. In
molti si erano
diretti verso l’uscita insieme a me. Tra questi, riconobbi
immediatamente Kairi
e Dragon, coi due che presero le loro targhette e volarono via alla
velocità
della luce, con la donna in groppa a suo marito trasformato in drago.
Assieme a
loro si erano uniti, con mia grande sorpresa, anche Goku e Jiren.
“Giovanotto!
Sei uscito fuori di senno? Stai mettendo a repentaglio la tua vita!”
mi
rispose Gabor, leggermente sorpreso dalla mia intraprendenza.
“Mi
spiace, Gabor… ma so personalmente cosa si prova ad aver a
che fare con un
demone! Anche un solo secondo assieme ad esso può
traumatizzarti e cambiare il
resto della tua vita! Non posso permettere che altri innocenti provino
quel
dolore!”
“Allora
io ed Aredhel verremo con te!” mi
rassicurò lui, con la giovane che annuì
con forza “Coi nostri poteri
possiamo
salvare tutti gli innocenti mentre tu affronti quelle creature con la
tua
potenza!”
Soddisfatto, annuii e partii in volo
assieme
ai due maghi.
Sotto di noi, dalla pianura
sottostante,
fuori uscì una creatura a dir poco mostruosa. La
attraversava come se si
trovasse in aperto mare, senza tuttavia lasciare alcun segno del suo
passaggio.
Molto simile ad un’orca,
grande una
sessantina di metri, aprì le sue enormi fauci ed
azzannò una decina di persone
in volo, la cui aura si azzerò
all’istante…
…
guerrieri che avevano passato la prima fase, perciò dotati
di grande esperienza,
erano stati divorati senza pietà da quella creatura assetata
di sangue. Se
fossero rimasti nello stadio avrebbero potuto partecipare alla seconda
fase…
… invece erano finiti
all’altro mondo!
Madre di Dio…
… il Sommo Sacerdote era andato fuori di testa!?
***
Capitolo scoppiettante, non è così?
Per chi se lo stesse chiedendo, la nuova categoria da aggiungere a questo crossover è quella di KINGDOM HEARTS. Chi ha letto gli epiloghi della mia storia precedente, avrà senz'altro intuito che anche quest'opera avrebbe contribuito, più di altre, alle vicende dei nostri protagonisti.
Per chi ha letto, tuttavia, KINGDOM HEARTS - THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR, avrà senz'altro notato qualche stranezza nei personaggi che ho presentato in questo capitolo. Ben presto avrete le risposte che cercate, in particolar modo per quanto riguarda Dragon Oronar, Kairi Wave e Gabor Black.
Ecco, perciò, la lista delle categorie presenti in questo Crossover:
-) DETECTIVE CONAN
-) DRAGON BALL (1 Serie, Z e Super per chi si adegua all'anime)
-) KARAKAI JOUZU NO TAKAGI SAN (Sia quella normale che versione MOTO)
-) BOKU NO HERO ACADEMIA
-) KINGDOM HEARTS
Ce ne saranno altre, ma le momentanee apparizioni in questo capitolo
diventeranno ufficiali in seguito.
Per il resto, non ho nient'altro da dire! Vi aspetto martedì 4 Agosto per un nuovo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!
ALLA PROSSIMA! ;-)