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Autore: Jaku    14/08/2009    4 recensioni
La vita di un signore oscuro non è tutta trionfi e gioie nel vedere il tuo nemico in rovina ai tuoi piedi. Anche ai migliori di loro capita di commettere piccoli errori di valutazione, o di essere perseguitati da quella nuvola nera fantozziana come ogni comune mortale.
Genere: Commedia, Parodia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fanfic

 

 

 Quando quelle stupide profezie dimostrano di aver ragione


 

“Oggi è un grande giorno miei compagni. Con la mia grande astuzia e il mio ineguagliabile potere sono riuscito a strappare il frammento mancante della profezia dalla testa di quel patetico Potter”.



Sottofondo di grida di giubilo, alcuni mangiamorte in fondo alla sala arrivano ad abbracciarsi, scoppia persino una rissa per chi avrà per primo l'onore di baciare il lembo della veste del futuro vincitore di questa guerra.



Un solo uomo, una nuova recluta, sembra riuscire a ritrovare l'uso della parola e a spezzare questo momento idilliaco.



“Quindi mio signore, se anche noi tutti cercassimo di uccidervi non saremmo in grado di farlo?”



“Siete i benvenuti a provarci. Inchinatevi davanti alla mia potenza!”



Una luce verdognola illumina la stanza e impatta con il Signore oscuro che cade a terra esanime.



Nella confusione generale il colpevole riesce a dileguarsi e ad apparire lontano da lì.



D'un tratto i suoi capelli biondo cenere si allungano per tingersi di nero, gli occhi diventano verde brillante e sulla fronte spunta una bella cicatrice a forma di lampo.







Quando gli ideali impallidiscono di fronte ad un mucchio di galeoni e a delle ferie pagate




Il signore oscuro era solo nella cosiddetta “stanza del trono” e a giudicare dalla sua posa miserabile e dal continuo flusso di maledizioni che gli uscivano dalla bocca non se la stava passando proprio così bene.



Le cose sembravano girare per il meglio dopo la morte di Silente, ma da quando quel...Potter aveva deciso di prendere le redini della situazione tutto aveva iniziato ad andare a rotoli.



Ora Voldemort si ritrova senza uno straccio di servo che potesse leccargli i piedi, e tutto per colpa di quell'impudente ragazzino.



Da quando aveva iniziato a blaterare panzanate riguardo paghe per i mangiamorte, ferie e malattie retribuite, ogni suo lacchè lo aveva abbandonato per entrare a far parte del, come l'aveva chiamato... sindacato di Harry Potter.



Come se lui, il più grande mago di tutti i tempi dovesse mettersi a dare uno stipendio ai suoi seguaci...solo l'onore derivante da quella posizione (prostrati ai suoi piedi) e dal fatto che stessero facendo fruttare le proprie fortune finanziandolo avrebbe dovuto ripagarli di tutto.



Aveva sempre pensato stupido affidare la salvaguardia della propria reggia a quell'inutile ratto, ma in un momento di bisogno non ci si può certo mettere a fare gli schizzinosi. Maledizione.







Quando il nemico del tuo nemico non è proprio il tuo nuovo compagnuccio di giochi


 

Ginny Weasley aveva i propri occhi incollati, per l'ennesima volta, sul bicchiere del giovane ragazzo-che-è-sopravvissuto.



Nessun risultato.



Per tutto l'anno aveva continuato a rifornire l'oggetto della sua ossess...ehm, infatuazione, di dosi sempre maggiori di amortentia, ed eccolo lì che flirta senza ritegno con una adorante Katie Bell. Le sue scappatelle stavano diventando l'oggetto di molti pettegolezzi per i corridoi della scuola. Luna Lovegood, Padma Patil, Susan Bones, Daphne Greengrass, Cho Chang e altri nomi erano ormai sulla bocca di tutti. Tutte tranne lei.



Non era possibile, quell'ultima dose conteneva una dose così concentrata di pozione da far cadere adoranti ai suoi piedi un intero branco d'ippogrifi.



D'un tratto le porte della sala grande si spalancarono per accogliere in tutta la sua tracotante magnificenza un Lord Voldemort che stringeva in mano...era un mazzo di rose rosse quello?



Il pandemonio nella stanza è totale, gli unici a indossare una maschera di calma erano Harry e Silente, pronti all'ennesimo scontro.



Ma gli occhi del signore oscuro erano incollati su una sola persona.



“Ginevra mia, non posso più vivere senza di te. C'ho provato, ma il mio amore per te aumenta di giorno in giorno. Non faccio altro che sognarti, ti prego scappa via con me. Ti amo!”



E quelle signori e signore furono le ultime parole di Tom Riddle. Una valanga di Diffindo e incantesimi vari si preoccupò che esse rimanessero tali.







Quando il tuo nemico non è così stupido quanto tu pensassi



 

“Sei veramente così stupido da presentarti davanti a me senza bacchetta Potter? Non avrai mica creduto alle baggianate che ti ha rifilato Silente vero?”



Il ragazzo era immobile, come se non avesse sentito neanche una parola di quello che gli era stato detto.



“Ti avevo sopravvalutato. Meglio così, salutami i tuoi genitori, Avada Kedavra



Quello che Voldemort non poteva sapere però era che quella particolare maledizione e un quintale di C4 non reagivano per il modo migliore.



L'esplosione che ne scaturì potè venir avvertita fin nel nascondiglio dove Harry Potter stava brindando alla salute di chiunque avesse inventato la trasfigurazione e il metodo per animare un oggetto inanimato.







Quando anche le...cose più insolite possono dimostrarsi tue nemiche



 

Non poteva essere altro che un orribile mostro quello che al momento attanagliava lo stomaco di Harry Potter.



La sola vista della sorella minore del suo migliore amico che succhiava via metà faccia al suo amico Dean Thomas era bastata perchè quella bestia si risvegliasse e iniziasse a ringhiare il proprio disappunto.



Eccola ora risarirgli nel petto, in gola, su su fino alla sua famosa cicatrice per poi scomparire nel nulla.



Harry rimase interdetto per qualche secondo, prima di scuotere la testa per tornare a pensare a quanto la divisa della scuola non facesse giustizia alle grazie di Padma e Calì.



Nelle sue stanze private, Lord Voldemort era stato costretto a dimenarsi sul pavimento da un dolore lancinante che gli aveva aggredito il cervello, proprio come se un mostro gli fosse penetrato in testa e gli stesse divorando famelico la mente.


 


 



NdA: Finita anche questa tranche. Non sono sicuro sul nome della sorella di Padma, non avendo sottomano i libri non mi ricordo come l'hanno rinominata nella traduzione italiana (in quella originale è Parvati). Sto lavoricchiando nel tempo perso a qualche mio progettino, ma appena mi metto davanti alla pagina bianca mi dico:”E ora che diavolo scrivo?” e finisco per lasciare tutto e andare a far altro. Vorrei poi scusarmi verso tutti coloro che amano il personaggio di Ginny Weasley visto quello che sembra un certo mio accanimento verso di lei in queste drabble. Non ho alcuna simpatia per lei, non credendo possibile che Harry si innamori tutto d'un botto di una ragazza con la quale avrà scambiato una parola si è no una dozzina di volte e realizzi la bella favoletta del principe azzurro, ma in ogni caso non sto avviando una mini persecuzione verso di lei, è solo che mi sono balzate in testa delle situazione dove il suo uso era per me perfetto. ^^

 

  
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