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Autore: Athelye    31/07/2020    3 recensioni
'Non perdere tempo', dovrebbe essere il motto da seguire.
Ma è un'arma a doppio taglio, in quest'estate che corre veloce, fatta di ricordi da scolpire e note da ballare ridendo, al chiaro di una falce riflessa fra i flutti.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Jingyi, Lan Yuan/Lan Sizhui, Nuovo personaggio, Ouyang Zizhen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A Midsummer Night’s Dream


Capitolo XI – Come back and stay



I pigri raggi del sole di agosto scaldavano anche di rimbalzo, picchiando sul pavimento e riflettendosi nell’aria della biblioteca. Qualche gocciolina scivolava sulla condensa delle bottigliette d’acqua fredda che molti ragazzi avevano accanto, mentre l’unico suono di compagnia era il continuo frinire delle cicale. Jin Ling si chiese quante di loro avessero impugnato il proprio violino per cantare a un’amante.
Si era distratto di nuovo, e aveva iniziato a scarabocchiare con la penna sul quaderno, accanto agli schemi, per fingere di star studiando, o comunque di scrivere qualcosa. Alzò gli occhi dal foglio, con un’occhiata fugace al ragazzo seduto di fronte a lui. Il riflesso creava un bel gioco di luci sulla sua pelle chiara.
Jin Ling sorrise leggermente, pensando a come fosse possibile che, con tutto quel sole, Lan SiZhui non si fosse né abbronzato particolarmente, né scottato. Certo, aveva preso un po’ di colore, come chiunque dopo due mesi, ma neanche quanto lui, che invece aveva una doratura ben evidente sulla pelle.
Senza accorgersene, si era incantato a guardarlo. Si risvegliò da quel torpore solo quando allacciò lo sguardo con quelle due iridi color cenere, che gli sorrisero divertite.
Che c’è?
Ah. Niente, ho bisogno di una pausa.” Rispose velocemente, poi indicò la portafinestra poco distante. “Vado un secondo sul terrazzo a fumare, mi fai compagnia?
Quello annuì e lo accompagnò fuori. Una sottile carezza di aria fresca li accolse non appena misero piede sul terrazzo. A un tavolino poco distante da loro c’erano un ragazzo e una ragazza che sembravano molto in sintonia, forse erano fidanzati.
Jin Ling si accese una sigaretta, soffiando il fumo azzurrino che si vaporizzò nell’aria. “Aaah.. Mi ci voleva una pausa.”
Lan SiZhui ridacchiò, mentre si portava le mani dietro la testa per stiracchiarsi. “Ti senti pronto per gli esami?”
“Eeeh. Un sacco.” Si appoggiò alla ringhiera con la schiena. “Sono positivo, abbiamo ancora due intere settimane prima del test.”
Il moro rise di più, ma si bloccò all’istante quando, vedendo Jin Ling fare un cenno con la mano a qualcuno, lanciò uno sguardo alla soglia e vide Jin Chan.
“Guarda chi si vede.” Lo salutò il castano. Effettivamente non vedeva il ragazzo da almeno un paio di giorni, da quando erano stati sospesi gli allenamenti di tiro con l’arco in vista delle ultime prove d’esame, dato che dormiva sempre dalla sua pseudo-ragazza.
“Ehilà, cugino. Hai da accendere?” Gli rispose a sua volta con un cenno, afferrando poi al volo l’accendino che Jin Ling gli aveva tirato. Sbuffò una folata di fumo, poi si girò verso Lan SiZhui, appoggiato alla ringhiera ma guardando verso l’esterno. “Non mi saluti neanche?”
Le labbra di Jin Ling si incresparono con divertimento, quando vide il moro girarsi il minimo per squadrare l’altro da capo a piedi e far saltellare appena un sopracciglio con sguardo di sufficienza.
“Non sei corretto, però. Se dopo due mesi ce l’hai ancora con me, dovresti fare lo stesso con lui. Non siamo mica così diversi.” Indicò Jin Ling con la sigaretta stretta fra le dita.
Lan SiZhui non poteva negare di non averlo mai preso in simpatia, fin dal primo giorno, nello stanzino di musica. Era anche colpa sua se era quasi stato espulso. Il sentimento, però era reciproco, quindi non vedeva perché dover fingere.
Jin Chan rise, prima di parlare ancora. “O è perché ti porta sempre su un vassoio d’argento?”
Il cugino gli scoccò un’occhiata seria. Avrebbe voluto intimargli di tacere, ma l’altro ignorò totalmente il chiaro avvertimento nei suoi occhi.
“Insomma, per come ti tratta, chiunque potrebbe tranquillamente pensare che tu gli piaccia, quindi perché non approfittarsene, sbaglio? O forse è a te che piace lui? A questo punto potresti anche dichiararti, chissà, magari ti dice di sì.” Continuò, con una nota chiaramente derisoria nella voce.
Jin Ling spalancò gli occhi, incredulo e per un secondo senza più ossigeno nei polmoni. Iniziò a sentir vorticare la testa e il corpo debole, mentre il suo cuore continuava a battere a un ritmo sempre più veloce. Lo sentiva pulsare e rimbombare dentro di sé, quindi no, non stava morendo davvero.
 
Lan SiZhui serrò i denti. Sentì congelarsi la punta delle dita, mentre un brivido si diffondeva nelle sue vene ghiacciandogli il sangue, e il fiato bloccarglisi in gola. Una sensazione fredda invase ogni sua fibra.
Senza dire assolutamente niente, si voltò con uno scatto e si allontanò velocemente, rientrando nella biblioteca e raccogliendo frettolosamente le proprie cose, con le mani che tremavano leggermente e la testa che non la smetteva di girare.
Jin Ling ci mise un paio di secondi a registrare quell’azione. Spense rapidamente la sigaretta e la gettò, fulminando Jin Chan e fiondandosi dentro, subito dopo aver sibilato con livore. “Ma che cazzo hai nella testa?!”
Ma, una volta raggiunto il loro tavolo, lo sconforto prese possesso della sua mente. La soffocante realizzazione di essere stato rifiutato aggredì il suo stomaco, regalandogli delle fitte atroci che a cose normali l’avrebbero fatto piegare dal dolore.
Tutte le cose di Lan SiZhui erano già sparite.
 
Certo, quel pomeriggio avrebbe potuto inseguirlo, ma che senso avrebbe avuto?
Lan SiZhui, nel suo non dire nulla, era stato chiarissimo. E anche il modo in cui l’aveva evitato nei giorni successivi lasciava poco spazio all’immaginazione.
Anche gli altri se n’erano accorti, ma non si azzardavano a fare domande, solo Lan JingYi aspettava il momento giusto per chiedere spiegazioni al migliore amico, anche se questo ‘momento giusto’ non si presentava mai.
Una mattina finalmente, dopo diversi tentativi, Jin Ling riuscì a trovarlo solo, all’uscita da una delle ultime lezioni prima dei test, in cui Lan SiZhui si era attardato per chiedere alcune cose al professore.
“Lan SiZhui, parliamone un secondo. Per favore!”
“Cosa vuoi che ci sia da dire?” Rispose velocemente, mentre infilava alla rinfusa quaderno e penne nella tracolla per fuggire da quella situazione il più in fretta possibile. “Jin Chan ha ragione. Dovrei odiare anche te come odio lui, così dà solo un’impressione strana.”
Uscì di corsa dall’aula, ma Jin Ling gli era già affianco, senza perdere neanche uno dei suoi passi. Nel corridoio c’erano altri ragazzi che chiacchieravano allegramente.
“Ok, ma a me non interessa.” Il castano tenne il passo affrettato, inseguendolo. “Se mi hai perdonato, dov’è il problema? E se anche siamo amici, dov’è il problema?”
“Il problema è che non ti ho perdonato.” Sospirò, cercò di accelerare, saettando verso l’uscita e lanciandosi fra le persone nella speranza di non dover continuare il discorso.
Ma quello insisteva con foga. “Farò quello che vuoi, allora! Ma per favore, ti prego, non..
Lan SiZhui inchiodò per fronteggiarlo, alzando la voce. “Jin Ling!
Jin Ling si pietrificò, indietreggiando di mezzo passo, attonito. Intorno a loro calò il silenzio per un secondo, poi si levò un leggero brusio.
“Scusami. Hai ragione, ho passato il limite stavolta.”
Intanto, con quelle parole dell’arciere, il brusio aveva di nuovo lasciato il posto a un fitto chiacchiericcio e al normale viavai di ragazzi e ragazze.
Lan SiZhui sospirò, abbassando la testa, sentendosi orribile per ciò che provava. Oltre alla pelle a causa del sole, sentiva bruciare anche gli occhi per qualche altro motivo. Quando riaprì bocca, il suo tono era più calmo.
“Jin Ling, se devo essere totalmente onesto, io.. Io non riesco a fidarmi. Continuo a chiedermi se non sia un enorme scherzo, se tu non ti stia solo prendendo gioco di me. È sbagliato.” Quando sollevò lo sguardo, l’espressione che trovò sul viso dell’altro era un freddo terrore. Quello gli strinse il cuore ancora di più, ma era certo di star facendo la cosa giusta, anche se sentiva una crepa in più nel proprio cuore a ogni parola che lui stesso pronunciava. “È sbagliato per me e per te che io ti resti accanto se non riesco a non pensare che potresti pugnalarmi alle spalle ogni volta che penso di aprirmi con te.”
Jin Ling sentì aprirsi una voragine all’altezza del proprio sterno. Un sapore amaro si diffuse sulla sua lingua, mentre le sue labbra gli tremarono leggermente in un sorriso a malapena accennato e sofferente.
“Fra tutti quelli che mi stanno intorno, pensavo che almeno tu avessi capito che con te sono stato me stesso tutto il tempo, senza bisogno di maschere o di fingere.” Continuò, vedendo gli occhi di Lan SiZhui che si aprivano un po’ di più, mentre i suoi si facevano man mano più lucidi. “Evidentemente mi sbagliavo, e avrei dovuto immaginarlo, quindi te lo dirò chiaramente. Non l’avrei mai fatto. Non cercherei più di ferirti, in nessun modo, né ti prenderei in giro. Ma immagino tu non possa credermi neanche adesso, quindi non preoccuparti. Non mi avvicinerò più.”
Jin Ling lo superò a testa bassa e passo svelto. Lan SiZhui strinse di più presa intorno alla tracolla della borsa con i libri, mentre il suo cuore andava in mille pezzi con uno schianto che lui soltanto poteva sentire.
Aveva fatto la cosa giusta, ne era più che sicuro. Ma allora perché faceva così male?
 











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Note dell'Autrice
Macciaaaaao! Belle persone, come state? :D
Sì, ok, so che ho una mannaia che pende sulla mia nuca in questo momento, inutile fingere. Lo so. E sì, Jin Chan è una carogna anche in questa fic. Avevate dubbi?
Beh, che dire? Stava filando tutto troppo liscio, un po’ di drama ci voleva. Probabilmente voi non sarete d’accordo, ma la cosa dei primi giorni doveva saltare di nuovo fuori prima o poi.
 
So che vi sto lasciando con il fiato sospeso e un buco nel cuore (come Cocciante), ma questo è l’ultimo capitolo per cui dovrete aspettare una settimana (almeno per un po’, se non ricordo male), dal prossimo gli aggiornamenti inizieranno a essere più frequenti.
 
Detto ciò, passo ai saluti e ringraziamenti. Grazie come sempre alla mia insostituibile beta, alle mie DiscepolinE e a Mary che commentano con costanza ogni capitolo, luv you ladies <3
Grazie a chi aggiunge la storia alle raccolte e a chi legge in silenzio :3
 
Ora fuggo, un bacissimo e ci si legge venerdì prossimo con il primo capitolo di agosto!



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