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Autore: Shaara_2    07/08/2020    3 recensioni
“Ben perché non sei tornato da me?” gli chiese, asciugando le lacrime.
Ma lui rimase immobile a guardarla, sorpreso e senza fiato.
“Rey? Sei tu?” le rispose, incredulo, aggrappandosi al cristallo kyber che lo teneva prigioniero. “Pensavo che non ti avrei più rivisto.”
***
Ciao a tutti. Ho deciso di scrivere questa breve storia REYLO (Ipotetica relazione sentimentale tra Rey e Ben Solo), per raccontare un possibile Epilogo “soddisfacente” dopo TROS. Come tutti i miei racconti, ci sarà il lieto fine. Questa storia è ispirata alla filosofia degli Je’Daii. Buona lettura
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Finn, Kylo Ren, Maz Kanata, Poe Dameron, Rey
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 27

Grazie infinite a Laura Barcali per aver realizzato questa immagine meravigliosa.
Grazie Laura, non vedevo l’ora di poter pubblicare il tuo disegno. 

⧫⧫⧫

Ho bisogno d’un amante che, ogni qual volta si levi,

produca finimondi di fuoco da ogni parte del mondo!

Voglio un cuore come inferno che soffochi il fuoco d’inferno

sconvolga duecento mari e non rifugga dall’onde!

Un amante che avvolga i cieli come lini attorno alla mano

 e appenda, come lampadario, il cero dell’eternità,

 entri in lotta come un leone, balente come Leviathan,

non lasci nulla che se stesso e con se stesso anche combatta,

e strappati con la sua luce i settecento veli del cuore,

dal suo trono eccelso scenda il grido di richiamo sul mondo.

(Rumi)

⧫⧫⧫

 

 

Rey riaprì gli occhi poco dopo. Era a riva, distesa per terra. Zuppa d’acqua e polvere di Kyber fin dentro all’anima, un fischio incessante nelle orecchie, il tanfo dello zolfo dentro al naso. Finn le stava accanto e le teneva una mano. L’aria incerta e il viso stanco. L'avevano portata a riva, chissà come, chissà quando. Non ricordava nulla.

 

“Respira Rey, respira…” le diceva l’amico, accarezzandole i capelli.

 

Cercò di parlare ma la sua gola era stretta. Guardò in alto, il volto contratto e terrorizzato di Finn, le nuvole che sembravano correre veloci e un prato verde colmo di fiori. Un ruscello con delle farfalle che volavano tutto intorno. Il profumo della primavera. La vita che tornava a splendere.

 

Tentò di mettersi a sedere.

 

“Dove siamo? Che cosa è successo?” domandò a Finn.

 

“Calma, stavi per annegare. Non so cosa sia stato, ma la grotta è esplosa, tutto è esploso a dire la verità, polverizzato per essere precisi, e ora c’è questa oasi, qui, in mezzo al deserto.”

 

“Io…” cercò di parlare mentre una marea calda d’acqua e vomito le risaliva dall’interno. Tossì con forti mosse convulse dello sterno. Tossì e sputò acqua per alcuni minuti. Poi riuscì a prendere un po’ d’ossigeno. Aria, aria, aria. Altra aria e il cuore cominciò a non darle più quella fitta pungente ad ogni battito. Aria, aria, aria. La voce strozzata e gli occhi ancora spalancati. Cercò il fiato per parlare a Finn che le stava accanto:

 

“Credevo di dover usare la Forza per liberare Ben Solo.” Scosse la testa con aria sconfitta. “Ma non potevo…”

 

Finn la guardò di nuovo con gli occhi spalancati, un leggero rossore sul volto.

 

“Rey, tu non hai la Forza. Non l’hai mai avuta… e Ben Solo è morto in missione, insieme a sua madre. L’ultima missione della Resistenza contro quel pazzo di tuo nonno, ti ricordi?”

 

Rey scattò in piedi, tossendo e prendendo aria, ma le forze le mancarono e cadde in ginocchio.

 

“Che… che cosa?”

 

“Il Principe Ben Solo è morto per salvarti, non ricordi niente?” I suoi occhi la fissarono con uno sguardo angosciato, mentre si piegava per aiutarla a rialzarsi.

 

“Principe?” disse tra feroci colpi di tosse. L’aria le mancò di nuovo. “Non era il Leader Supremo del Primo Ordine? Non si faceva chiamare Kylo Ren?” sussurrò Rey, domandandosi se fosse morta un’altra volta.

 

Finn strinse gli occhi, rendendoli piccoli piccoli.

 

“C’è stato un tempo, molto lontano, in cui il Principe venne rapito da Palpatine. Pare che volesse portarlo al lato oscuro, ma suo padre e suo zio Luke riuscirono a salvarlo e a riportarlo da Leia.”

 

Rey rimase stupita. Era viva, ma non aveva mai vissuto quella vita. Era come essere finita in una dimensione parallela, in cui tutte le cose erano andate diversamente da come lei le conosceva. Era evidente che il sogno che aveva fatto la notte prima non fosse poi così assurdo. Al contrario, quel breve momento in cui aveva preso il suo posto come Ahsla nella Forza, doveva essere bastato a cambiare il futuro. O il passato, o quell’altra dimensione. Insomma, non era chiaro che cosa avesse fatto, ma qualcosa doveva essersi sviluppata in un modo alternativo.

 

“E suo padre, e Luke, che fine hanno fatto?” domandò, sentendo una pressante fitta al petto.

 

“Luke è morto combattendo contro Palpatine, ha usato la sua lightsaber e quella di Leia e gli ha riversato contro la sua stessa energia oscura. Si dice che abbia sentito le voci di tutti i Jedi.”

 

Rey ricordò di aver sconfitto suo nonno allo stesso modo, ma non riuscì a dire altro. Ciononostante, nella sua mente, milioni di domande cominciarono a vorticare molto più freneticamente dei pesci in fondo alla sorgente.

 

“E Han Solo?” domandò timidamente.

 

In quel momento Poe e l’Aleena arrivarono di corsa, agitando le braccia in direzione di Finn.

 

“Finn, vieni a vedere, c’è qualcosa in fondo al torrente. Abbiamo bisogno del tuo aiuto.”

 

Rey sentì un nodo alla gola e quel laccio stretto intorno al cuore tornò a tirare.

 

“Sembra un uomo” gridò l’aliena. “È venuto fuori dall’acqua, dopo che il Kyber è esploso all’improvviso.”

 

Rey si paralizzò, ma una lieve speranza si accese nel suo cuore.

 

Cominciò a correre nonostante le gambe instabili, il fiato corto, sputando acqua dalla bocca e domandandosi se puzzasse più di zolfo o di sudore, ma con una speranza accesa nel cuore e un laccio di luce che la tirava e le dava la forza di avanzare.

 

“Rey, dove stai andando?”

 

Finn la seguì, prendendola sotto braccio.

 

“Certo che sei strana. L’avevo detto ad Han, che non dovevi andare a vivere da sola nella vecchia casa di Skywalker.”

 

Rey si fermò per un attimo, allargando un sorriso. Fece per parlare verso l’amico, sempre più preoccupato, ma una nave, a lei nota, sorvolò il cielo sopra di loro.

 

Un rombo conosciuto sollevò polvere e sabbia e il suo cuore riprese a battere velocemente per la sorpresa.

 

Osservò il Millennium Falcon mentre atterrava sul prato.

Notò che i suoi amici Je’daii, intanto, avevano cominciato ad usare la Forza per curare il malcapitato uscito dall’acqua sulfurea.

 

“Dev’essere rimasto incastrato sotto le macerie quando la cima della montagna è esplosa” disse Poe, rivolto verso l’Aleena.

 

Lei annuì e la guardò con un sorriso sbilenco.

 

Rey la osservò sorridere e sentì il cuore battere più forte. L'Aleena sapeva tutto. Le avrebbe anche fatto qualche domanda, ma Finn li raggiunse di corsa.

 

“È arrivato Han!”

 

Rey si voltò per guardare controluce. Sollevò una mano per proteggere gli occhi.

 

“Ehi, Rey!” gridò l’uomo, mentre scendeva dalla nave.

 

Al suono di quella voce sentì un forte senso di gioia. Un’emozione che non provava da tanto. Lo salutò con una mano, mentre lui avanzava a passo svelto verso di lei. Gli sorrise, ma non lo aspettò. Non poteva più aspettare. Il laccio la tirava talmente forte da non lasciarle la forza di pensare ad altro che non fosse Ben Solo. In qualche modo, un sottile legame dentro al cuore continuava ad alimentare quel senso di speranza che le faceva mancare il respiro, ma questa volta in modo positivo. 

 

“Ciao, Han!” Sollevò una mano, ma continuò a correre verso l’uomo svenuto, sperando, anzi sentendo il desiderio sempre più vivo che quell’uomo fosse proprio colui che attendeva.

 

“Rey” la chiamò Han.

 

Si girò e, questa volta, rallentò in modo che Han potesse correrle accanto, dirigendosi insieme verso il malcapitato.

 

“Come stai?” le disse l’uomo, affrettando il passo.

 

“Han, è lui…” balbettò, sentendo come un secondo battito pulsare nelle sue orecchie.

 

Han si fermò e le sorrise.

 

“Lo so…”

 

Rey spalancò gli occhi incredula.

 

Han Solo le sorrise ancora, questa volta abbassando lo sguardo e cambiando espressione, poi guardò l’uomo riverso con il viso contro i ciottoli della riva, inchinandosi per girarlo.

 

“Questa notte ho fatto sogno” le disse, senza togliere gli occhi dall’uomo agonizzante.

 

“Non respira, ma il suo cuore batte ancora” sussurrò Finn a voce bassa.

 

Rey e Han spalancarono gli occhi.

 

Senza pensarci due volte, Finn, Poe e l’Aleena tesero le mani con più energia verso l’uomo per terra e, in quel momento, Rey vide i ciondoli, con un pesce inciso, che pendevano dal collo dei suoi amici.

 

“Voi!” esclamò, guardando i pesci luccicare in rilievo nelle targhette argentate. “Voi avete preso il nostro posto! Ecco che cosa è cambiato!”

 

L’uomo svenuto cominciò a sputare acqua e Finn mosse le pupille velocemente come se lo stesse studiando, o forse stava solo cercando di metterlo a fuoco. Lo guardò per qualche secondo e rialzò lo sguardo verso di lei.

 

“Siamo Je’daii, Rey, non ricordi?” le disse Finn, guardandola con dolcezza. “Noi cerchiamo l’equilibrio nella Forza.”

 

L’uomo svenuto tossì, e Rey si piegò per fargli un massaggio al petto. Ad ogni suo tocco sembrava reagire con segni di vita sempre più evidenti. Decise di fargli la respirazione bocca a bocca e, preparando il respiro, gli spostò i capelli, scoprendo il suo viso.

 

“Ben!” gridò, aumentando l’energia del massaggio sul petto. “Ben, sei vivo?” Posò le labbra sulla sua bocca per soffiarci dentro.

 

Han afferrò una mano al ragazzo, portandola al petto, e lui reagì muovendo le dita.

 

Finn, Poe e l’Aleena si guardarono stupiti.

 

“Com'è possibile?” chiese Finn agli amici.

 

Poe aprì le braccia, mentre l’aliena sollevava da terra un grosso pezzo di Kyber azzurro.

 

“La Forza è un’energia misteriosa, che tutto lega e tutto unisce come se fosse una magia. Un mistero insondabile è nascosto dentro ognuno di noi e un piccolo miracolo è racchiuso in fondo al nostro cuore. Ma solo la fede può darci il coraggio di crederci davvero, e solo il vero amore può alimentare quella fede.”

 

Ben Solo aprì gli occhi. “Rey…”

 

Han si piegò verso di lui, aiutandolo a sedersi. “Coraggio, ragazzo, coraggio.” L’abbracciò senza riuscire a contenere le lacrime. “Pensavo di averti perso.”

 

Ben, mezzo tramortito, ancora scosso dalla tosse, lo abbracciò stretto e commosso, come se avesse attraversato l’inferno.

 

“Anche io, papà…” ma non disse altro, e sollevò i suoi intensi occhi scuri verso di lei.

 

Rey sentì tutto l’universo in quello sguardo. La Forza che non aveva più, l’energia che tutto unisce e tutto lega e l’amore, un amore che aveva attraversato lo spazio e il tempo e forse anche tutti i lati della Forza stessa. Tutto era compresso negli occhi di Ben Solo, mentre con uno sguardo profondo continuava fissarla.

 

“Ben” gli disse lei, piegandosi per abbracciarlo. “Sei tornato!”

 

Lui la strinse tra le sua braccia, ancora senza fiato, con le lacrime agli occhi e il cuore strabordante d’emozione. Un’emozione così forte che Rey riuscì a sentirne ogni battito. E, ad ogni rintocco del cuore del suo amato, pianse, ma con tutta la gioia e l’amore che aveva dentro. Un amore immenso, grande come la speranza.

 

“Mi sei mancata!” riuscì a dirle in un soffio, affondando le mani nei suoi capelli scarmigliati.

 

Tutti rimasero in silenzio e Rey lo fissò negli occhi. Il laccio nel cuore era tornato ad avvolgere il suo muscolo cardiaco come se fosse stato un fazzoletto. Non c’era più un solo punto che non pulsasse in accelerazione, mentre cercava immagini e parole per poter dire a Ben quanto l’amasse e quanto fosse felice di vederlo ancora. Lo guardava, gli sorrideva e, anche se non poteva più percepirlo nella Forza, non l'aveva mai sentito così vicino come in quel momento.

 

“È tutto finito” gli sussurrò lei in un orecchio e lui la strinse più forte con le sue mani calde e callose.

 

“Non ho la Forza” le disse sottovoce.

 

“Neanche io…”

 

Risero, continuando a fissarsi come se stessero per baciarsi incuranti di quello che avevano passato, della sensazione di morte che era rimasta intrisa nelle loro ossa e di tutta la luce che brillava nei loro occhi mentre si guardavano ancora increduli.

 

Poe allungò una mano verso di lui, per aiutarlo ad alzarsi.

 

“Bentornato, Solo.”

 

Ben afferrò la sua mano, guardandolo di sbieco. Rey capì che anche a lui sembrava strana tutta quella cordialità da parte dell’ex pilota della Resistenza, ma non disse nulla. Poi lo vide guardare verso il basso, sgranando gli occhi, come se avesse visto un fantasma.

 

“Aleena!”

 

“Hai fatto un buon viaggio?” gli domandò l’Aleena e Rey notò gli occhi di Ben lanciare uno sguardo incendiario mentre fissava la piccola aliena sorridente.

 

Da quello sguardo Rey fu certa che quello era lo stesso Ben Solo che conosceva, quello sbagliato e rotto che aveva distrutto mezza Galassia in cerca di se stesso, ma proprio quello di cui si era innamorata e per il quale aveva realizzato la Profezia.

 

Han prese Ben sotto braccio e Rey si sbrigò a sorreggerlo dall’altra parte.

 

Come se non fosse accaduto nulla, Han si avviò verso il Millennium Falcon, aiutando il figlio a salire la rampa. Guardò Rey sorridendo e le fece l’occhiolino. Poi rivolse un saluto ai tre Je’daii rimasti a guardarli, un po’ sbigottiti e po’ sorpresi.

 

“Ci vediamo in giro!” disse Han, sollevando una mano verso i tre maestri. Poi le fece cenno di entrare nella nave e Ben la strinse più forte.

 

“Dove vanno?” domandò Finn, toccandosi i vestiti bagnati e cercando di strizzarli.

 

“E che ne so?” rispose Poe.

 

“A vivere la loro vita” disse l’Aleena.

 

Poi la porta del Millennium Falcon si chiuse.

 

Un grugnito e un caldo abbraccio peloso li stritolò con forza.

 

“Chewie!” esclamò Ben, abbracciando il Wookie, ma non gli disse niente. Del resto, chissà che rapporto c’era stato tra loro in questa vita, ma tutto si sarebbe immaginata Rey tranne che il Wookie si sedesse dietro ad Han, lasciando il posto di copilota a Ben, che spalancò gli occhi per la sorpresa e si girò a guardarla, come se non sapesse che cosa fare.

 

Lei lo incoraggiò con la testa e Han si girò a guardarlo.

 

“Sei pronto, ragazzo?”

 

Ben sorrise, cominciando le manovre e fissando il padre con fare divertito.

 

“La prossima volta piloto io!”

 

Han e Chewie risero di gusto e Rey pensò che, forse, in quella vita, Ben dicesse sempre quella frase e Han si facesse delle grosse risate, lasciandogli il posto da copilota; e magari, sotto sotto, stava veramente valutando se non fosse il caso di lasciare quel posto a suo figlio. Ma subito dopo vide Han scuotere la testa e sorridere a Ben che, ancora incredulo, continuava fissare suo padre. Fu a quel punto che Han spostò la mano su quella di Ben. Lo guardò con amore e poi gli disse:

 

“Sei a casa, Ben.”

 

“Lo so.”

 

La nave prese il volo e Rey si sporse in avanti per baciare suo marito mentre sorrideva, si fissarono per un istante e finalmente si sentirono a casa.

 


Angolo della scrittrice:
 

Ciao a tutti, sono quasi incredula, questa è l'ultima puntata! La prossima settimana ci sarà l'epilogo. Penso che la storia vi sembrerà completa solo dopo la lettura dell'epilogo, vi giuro, non vedo l'ora di farvelo leggere.

Nonostante i miei sforzi, non ero mai riuscita ad arrivare a questo punto. Mai! Per ora non voglio dirvi di più, vi scriverò un lungo saluto la prossima settimana.

Vi aspetto martedì con l'epilogo.

Prima di salutarvi, voglio ringraziare 
IndianaJones25, senza il suo aiuto e il sostegno costante, forse, non sarei mai arrivata a questo punto. Sei il migliore IndyAle, grazie con tutto il cuore. Sei unico!

Per favore, andate a mostrare il vostro amore anche per i suoi racconti che sono bellissimi. Se cliccate qui, potrete andare a leggere l’ultima storia che sta scrivendo.

Carissimi, questa fan fiction è quasi finita, per favore fatemi sapere cosa ne pensate. Se la storia vi è piaciuta, potete anche condividerla su twitter o tumbrl. Se guardate in fondo vi lascio i miei riferimenti così, se vi va, potete passare a trovarmi.

Vi anticipo che ho già iniziato a lavorare su una nuova storia. Sarà una storia originale, il periodo sarà tra la fine della Rivoluzione Francese e l'ascesa di Napoleone e ci sarà un eroina, non troppo Mary Sue visto il periodo, e diversi cavalieri più o meno oscuri, ma soprattutto ci sarà l'amore e ci sarà la guerra. Niente più lune esplosive e Aleene, mi dispiace, ma saranno sostituite da una trama ricchissima di colpi di scena, amori impossibili, tradimenti... e lieto fine… Non vedo l'ora di farvi leggere quello che sto scrivendo. Spero di poter partire a settembre. Sto anche valutando di aprire un nuovo account per non mischiare il Fantasy con i romanzi originali, quindi se volete continuare a seguirmi o restare informati sulle prossime pubblicazioni scrivetemi o mandami la vostra mail tramite Twitter o Tumblr.

Se potete aggiungete questa storia tra quelle preferite, così anche altre persone decideranno di leggerla.

Vi aspetto martedì per l'epilogo.

Un abbraccio a tutti e grazie di aver letto la mia storia. Vi voglio bene <3

Shaara


Ps: ​Sono anche su Wattpad, venite a trovarmi 😉 my.w.tt/eNUA52GnA6
 


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NB: Ogni personaggio descritto, tranne quelli inventati da me, sono di proprietà della STAR WARS - LUCASFILM, ora Disney. Ogni onore e gloria è di proprietà del suo creatore George Lucas e degli autori del nuovo Canon Disney. Questa Fan Fiction è stata creata a scopo ludico, senza fini di lucro ed è il mio personale e misero dono per questo meraviglioso Fandom. Che la Forza sia con voi :)

   
 
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