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Autore: Barby_Ettelenie_91    11/08/2020    8 recensioni
Il demone si scusò dispiaciuto.
"Non ti devi scusare! Anzi sai cosa si dice? Staccando una piuma dall'ala di un angelo si scopre un dettaglio del proprio futuro... Che purtroppo però non può essere cambiato.”
"Dici sul serio?"

 
Questa storia partecipa all’iniziativa A scatola chiusa indetta sul gruppo Facebook Caffè e Calderotti
 
Buona lettura!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sabato sera, l'Apocalisse era appena stata sventata. Azraphel e Crowley stavano aspettando l'autobus che li avrebbe riportati a Londra.

"Puoi venire a stare da me se vuoi."

Azraphel sospirò, ai suoi capi non avrebbe di certo fatto piacere, ma in fondo era appena andato contro ogni regola per scongiurare l'Armageddon, quindi...

"Oh caro, mi farebbe molto piacere!"

*

 

"Benvenuto nella mia umile dimora!" esclamò Crowley ridendo.

"Ma che sbadato, mi sono dimenticato di dirti che io in realtà non ho una camera per gli ospiti! Ti dovrai accontentare del mio letto..." aggiunse fissando l'angelo in modo malizioso.

Azraphel arrossì distogliendo lo sguardo.

"Crowley smettila di prendermi in giro! Dopo tutto quello è successo non è il caso... ho avuto davvero paura di perderti!"

Quel volto innocente, quel sorriso imbarazzato che in realtà nascondeva secoli di sentimenti inespressi, gli stessi che stava provando anche lui...

Un attimo dopo, stretti l'uno tra le braccia dell'altro, si stavano baciando, dimenticando ogni paura, felici di essersi finalmente trovati.

Il passo dal salotto al letto fu breve e naturale.

La timidezza e le insicurezze di Azraphel si sciolsero sotto le mani esperte di Crowley, lasciando spazio ai gemiti appassionati e alla voglia di appartenersi per sempre.

Quando raggiunsero l'apice del piacere la loro natura ultraterrena però prese il sopravvento, le ali di entrambi comparvero sulle loro schiene in modo del tutto inaspettato.

Le mani di Crowley, avvinghiate alle spalle del compagno, si ritrovarono in mezzo alle sue candide piume e senza volerlo ne strapparono una.

Una volta che i loro corpi si staccarono, il demone, ancora ansante, si scusò dispiaciuto.

"Non è colpa tua, non ti devi scusare! Anzi lo sai cosa si dice? Staccando una piuma dall'ala di un angelo si scopre un dettaglio del proprio futuro... Che purtroppo però non può essere cambiato.”

"Dici sul serio?"

"Penso di sì, ma a me non è mai accaduto. Tu vedi qualcosa?" chiese l'angelo curioso accoccolandosi contro di lui.

Crowley strinse la candida piuma e socchiuse gli occhi. Fu questione di un attimo.

Le piume bianche di Azraphel bruciavano tra le fiamme infernali.

Il demone aprì gli occhi di scatto, sussultando sconvolto.

"Che cos'hai visto?" chiese l'angelo preoccupato.

"No niente... mi sa che non è vera questa cosa del vedere il futuro!" mentì il demone prima di baciarlo mettendo fine al discorso.

*

 

Azraphel riposava tranquillo e appagato, mentre Crowley, a sua insaputa, non si dava pace.

"Abbiamo fermato l'Armageddon, le schiere angeliche e quelle demoniache sono tornate da dove erano venute, finalmente stiamo insieme, abbiamo fatto l'amore... non può finire così! Darei qualsiasi cosa per salvarlo, sarei disposto anche a morire nell'acqua santa per lui! Che cosa posso fare, se il futuro non può essere cambiato?! Che destino crudele..."

*

 

La domenica pomeriggio angelo e demone passeggiavano tranquillamente al parco mangiando un gelato quando furono aggrediti e rapiti dai loro colleghi. Si scambiarono un ultimo sguardo con la morte nel cuore mentre venivano trascinati via.

*

 

Il giorno dopo si ritrovarono, sani e salvi, dove si erano lasciati. Sorrisero complici prima di ritornare ognuno nel proprio corpo.

Festeggiarono al Ritz la scampata condanna e brindarono alla salvezza del mondo prima di tornare a casa. In quel momento, finalmente liberi, avevano parecchi arretrati da recuperare.

*

 

Azraphel e Crowley, stanchi ma appagati dopo aver fatto l'amore, fissavano pigramente il soffitto lasciando calmare il respiro e il battito dei loro cuori.

"Angelo, lo sai cosa ho visto quando ho stretto la tua piuma?"

Azraphel si girò sul fianco fissandolo incuriosito e vagamente preoccupato.

"Ho visto te. Che bruciavi tra le fiamme del fuoco infernale."

L'angelo sussultò sconvolto.

"Allora è per questo che mi hai mentito! Dev'essere stato terribile!"

"Eh già... ma è stato questo che mi ha permesso di decifrare la profezia! È stato tutto merito tuo! Mi hai, no, ci hai salvato la vita!"

"Ma io non ho fatto niente!"

"Sì invece! Se non avessi visto il futuro nella tua piuma..."

"Allora è merito dell'Amore! Tutto questo è accaduto perché eravamo insieme!" sorrise dolcemente Azraphel prima di concludere la discussione con un bacio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Come ho detto nell’altro capitolo, questa è la versione estesa originale della storia, ispirata al prompt di Miryel:

“Staccando una piuma dall'ala di un angelo si scopre un dettaglio del proprio futuro... che, ahimè, non può essere cambiato.”

per l’iniziativa A scatola chiusa del gruppo Facebook Caffè e calderotti.

Alla prossima!

Barby

   
 
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