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Autore: ONLYKORINE    14/09/2020    1 recensioni
A Maple Town, dopo tanti anni ricompare la targa che premiava il paese come migliore produttore di sciroppo d'acero e che era scomparsa anni prima. Gli abitanti della cittadina pensavano che l'avessero rubata 130 anni prima i loro vicini, quelli di SapVille, e invece...
E ora? Ora si vedrà. Intanto si potrebbe fare una gara di cucina...
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2 - Susan Price
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Capitolo scritto dalla nostra GildaBellavita  

Maple Town era una tranquillissima cittadina americana, con tanto passato alle spalle, e molto mistero. Il più grande era forse quello che tutti stavano vivendo in quei giorni.

Tutti gli abitanti ormai erano a conoscenza della targa ricomparsa e ognuno di loro diceva la sua a tal proposito; tutti, tranne l'amante della cucina, difatti Susan era in trepidazione per la gara a colpi di pietanze. Certo, anche lei voleva sapere chi avesse ritrovato l'oggetto, perché proprio in quel momento? Dopo più di cent'anni.

Susan Pierce quella mattina si svegliò presto. La donna ormai in pensione si dilettava tra i fornelli e lo sciroppo d'acero: la sua città era famosa per quell'ingrediente.

L'anziana scese dal suo letto e, fissando la sua immagine allo specchio, sorrise. La vecchiaia non la spaventava, aveva vissuto bene, era stata felice, anche l'amore aveva riempito la sua vita con il marito, ormai defunto. Lei non aveva mai smesso di amarlo, nemmeno dopo la sua morte.

Si focalizzò sull'evento che era sulla bocca di tutti in quei giorni e ripensò alle parole di sua madre, e alle tante storie raccontate sulla sparizione della targa: rubata dai rivali della cittadina vicina. «Adesso ricomparsa» disse mentre infilò le ciabatte e si diresse verso la cucina.

Susan viveva in una casa piccola: un bagno, una camera da letto e poi il suo posto preferito, dove si dilettava tra farine, sciroppo d'acero, polli, tacchini e arrosti. Era stata sua nonna a trasmetterle tale passione, da piccola passava i pomeriggi a leggere le ricette della madre della progenitrice.

"Farò quella, speriamo che la memoria mi aiuti..." pensò mentre cercava di ricordare dove avesse riposto il ricettario. Scrutò ogni angolo della dimora. Storse il naso quando vide l'intonaco delle pareti rovinato. Doveva vincere quei soldi, le avrebbero fatto comodo per i lavori di ristrutturazione. «Ma sì, devo averlo messo lì... insieme alle foto di famiglia» si disse mentre ispezionava gli ambienti.

Con un caldo sorriso si avvicinò a un vecchio mobile in legno, fece girare la chiave e inspirò quel profumo familiare. Vi erano stipate vecchie foto. Susan sapeva bene cosa stava cercando, e infatti la trovò: Aprì una foto ripiegata su se stessa: era un'istantanea di lei da piccola davanti a un arrosto speziato. Era la ricetta che voleva presentare, la data incombeva e lei avrebbe dovuto creare un piatto sopraffino degno delle tradizioni di famiglia.

Insieme a tutto il resto c'era il ricettario, lo prese e diede un bacio al volto della madre, prima di riporlo al sicuro. "Pollo all'arancia, misto fritto, torta di mele..." Sbuffando proseguì tra le tante pagine. 
«Eccola: arrosto speziato allo sciroppo d'acero!» esultò felice come una bambina il giorno di Natale.

Poggiando la ricetta sul tavolo, ispezionò la credenza: doveva controllare di avere tutti gli ingredienti. La donna andava spesso a fare la spesa e quando non poteva per via della sua età chiedeva a qualche bambino di andarci al posto suo, in cambio di qualche mancia e di una gustosissima torta da mangiare con la famiglia. Era ben voluta in città. Certo come tutte le persone anziane bisognava avere pazienza con lei alcune volte

Susan si commosse nel leggere quella ricetta, i tanti ricordi le riaffiorarono alla mente 
Era una calda mattina primaverile, quel giorno di tanti anni prima, lei si trovava in cucina e sua nonna, ormai sull'ottantina, le stava spiegando come preparare l'arrosto. La piccola Susan ascoltava in silenzio e, sperimentando, ogni tanto sbagliava le dosi. Versò così tanto sciroppo d'acero, che la carne ormai era sparita sotto quell'ingrediente, la madre la rimproverò, ma la progenitrice rise e disse che non contava sbagliare, l'importante era tentare e sorridere degli errori, perché erano proprio gli errori a farci crescere.
La Susan adulta prese uno strofinaccio e si asciugò le lacrime, prendendo la carne dal frigo.

Cominciò a fare dei piccoli tagli sulla superficie, per poi spalmare sopra di essa quattro cucchiai di sciroppo d'acero. In seguito usò la stessa quantità di aceto di mele, un cucchiaino di peperoncino e uno di paprika dolce, immerse il filetto di maiale in una ciotola e lo lasciò riposare per qualche ora nel frigo, coperto con uno strato di pellicola.

Si dedicò alle pulizie, ascoltando la radio: anche lì parlavano della targa ritrovata. Tutti avevano sempre accusato la cittadina vicina, i loro rivali, gli abitanti di SapVille. Ma forse si erano sbagliati: l'oggetto lo avevano ritrovato a Maple. Non sapevano né come, né da chi, ma volevano saperlo e lo dimostrò anche la riunione di qualche giorno prima, dove ognuno disse la sua.

Certo abitavano lì e interessava tutti loro, infatti ogni volta che usciva per le vie della città si parlava solo della riapparizione dell'oggetto e della gara di cucina. Da piccola aveva ascoltato tante storie su quella targa, e ognuno menzionava gli stessi rivali. «Chissà qual è la verità?» 
Sistemò i vestiti dopo averli stirati e riprese la carne del frigo: i centoventi minuti erano trascorsi e poteva portare avanti la ricetta.

Quando tolse la pellicola, l'odore si espanse in tutta la cucina. "Sembra stia venendo bene, nonostante siano passati sette anni dall'ultima volta che l'ho preparata." 
Prese la carne e la tolse dalla ciotola poggiandola nel lavandino, mettendo un po' di acqua, e sapone: odiava il disordine. Poggiò il maiale su un piatto di ceramica bianca con decorazione floreali gialle e preparò la teglia da infornare.

Con un pennello da cucina e dell'olio mischiato con l'ingrediente principale bagnò la teglia e mise al suo interno l'arrosto. Accese il forno, dedicandosi ad altro mentre aspettava che l'elettrodomestico suonasse.

Si sedette sopra il divano, era bianco, in contrasto con la mobilia marrone scura, le pareti dipinte di grigio, ormai rovinate. 
Susan si appisolò qualche minuto, mentre altri ricordi invasero la sua mente. 
"Mia madre mi raccontò della scomparsa della targa, erano passati tanti anni, e nessuno ne seppe più nulla. Dov'era prima? Chi la teneva?" L'anziana ricordò che nella sua infanzia molti bambini giocavano a cercare il colpevole e sempre un povero malcapitato doveva fingere di essere della frazione opposta, veniva rincorso e doveva riconsegnare l'oggetto, ma non poteva farlo, perché il ladro non c'era mai. I suoinonni, e quelli dei suoi amici, narravano di liti con quelli di SapVille, di tante gare e sfide fatte con i rivali. Purtroppo nessuno sapeva come fosse andata veramente e adesso, a distanza di molti anni, la targa era ricomparsa, così, quasi per magia.

Susan però, non credeva alla magia, dietro doveva esserci una spiegazione logica, per forza, il problema era un altro: cercare la verità. Nessuno la conosceva solo il vero colpevole del misfatto. 
Il timer fece sobbalzare l'anziana che si alzò dal divano, si grattò i capelli bianchi e lavò le mani, asciugandole con un tovagliolo prima di spegnere il forno; indossò un guanto da cucina e prese l'arrosto. Sorrise quando lo mise sopra il tavolo: una deliziosa crosticina vi si era formata in superficie e l'odore le fece brontolare lo stomaco. Ne tagliò un pezzo e controllò quindi la cottura. «Sì, è pronto» confermò prima di assaggiarne una porzione, che le fece anche la pranzo. Il sapore le mandò in estasi le papille gustative. 
Fissò la sua immagine nello specchio posto di fronte il tavolo, nei pressi dell'ingresso. «Parteciperò a quella gara di cucina e il mio arrosto speziato allo sciroppo d'acero... vincerà! Parola di Susan Pierce.» Finì di mangiare e rassettò la dimora.

Nel pomeriggio indossò il suo capello preferito, una veste idonea alla sua età abbinata al copricapo, tutto giallo, e dei sandali neri. Uscì di casa per recarsi al parco e prendere un po' d'aria fresca, ma prima andò a registrarsi alla gara di cucina, che di lì a poco avrebbe forse messo fine alla faida tra Maple Town e SapVille.

Susan era pronta per dare battaglia a colpi di fornelli e soprattutto di sciroppo d'acero, era determinata anche a scoprire tutta la verità sulla targa finalmente ricomparsa.

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Eccoci con un nuovo capitolo!!! Scopriremo cosa sta succedendo in questa cittadina? Leggete leggete...

   
 
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