Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger
Genere: Generale
Raiting: Verde
Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Genere: Generale
Raiting: Verde
Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Ginny si gettò sulle poltrone vermiglie della Sala Comune Grifondoro. Tra gli allenamenti, i compiti e le esercitazioni dell'Esercito di Silente si sentiva sfiancata. Angelina era una brava allenatrice ma era piuttosto severa e pretenziosa poi, da quando Harry non poteva più ufficialmente giocare, era ancora più dura.
Ginny allungò le gambe, stirando i muscoli intorpiditi e doloranti, aveva solo voglia di farsi una doccia calda e dormire ma doveva ancora fare i compiti. Ancora pochi giorni e sarebbero iniziate le vacanze di Natale.
«Hai sentito quello che si dice in giro?» la voce di Calì Patil riecheggiò nella stanza facendola voltare. Decisa e non interessarsi al gossip tornò a concentrarsi sul fuoco. «Harry ha baciato Cho nella stanza delle Necessità! Proprio sotto il vischio!»
Ginny in quell'esatto momento percepì qualcosa rompersi dentro di sé, forse era il cuore, forse la speranza che prima o poi Harry l'avrebbe notata. Salì nel dormitorio e, sbattendo la porta, si chiuse in bagno.
Qualche ora dopo, mentre scriveva il suo tema di Erbologia, venne raggiunta da Hermione. «Ginny» la chiamò con voce soffice.
«Sto studiando» rispose lapidaria.
«Ti devo dire una cosa, e vorrei che lo sapessi da me».
«Che Harry ha baciato Cho sotto il vischio?» chiese retorica. «So già tutto, ringrazia Calì» aggiunse con un sorriso finto.
«Ginny, mi dispiace» sussurrò Hermione. Ginny scosse la testa guardandola.
«Non è colpa tua, sapevamo entrambe sarebbe successo prima o poi». Hermione annui. «E poi io sto con Michael, giusto? È a lui che devo pensare, non al migliore amico di mio fratello che non saprà mai che esisto» concluse con rabbia.
«Harry sa che esisti!» si oppose Hermione.
«Certo, e chi sono io per lui? La sorellina piccola e indifesa di Ron che ha dovuto essere salvata dalla Camera dei Segreti perché così stupida da aprire il suo cuore ad un diario parlante!»
«Non essere così dura con te stessa» tentò Hermione. Ginny girò la testa verso la finestra a guardare una leggera neve cadere. «Harry è un poco lento in queste cose. Però si è accorto che adesso parli». Ginny rise debolmente.
«Credi che si accorgerà di me, prima o poi?» domandò qualche minuto dopo speranzosa.
«Ti dirò di più, ne sono fermamente convinta» rispose sorridente.
Ginny allungò le gambe, stirando i muscoli intorpiditi e doloranti, aveva solo voglia di farsi una doccia calda e dormire ma doveva ancora fare i compiti. Ancora pochi giorni e sarebbero iniziate le vacanze di Natale.
«Hai sentito quello che si dice in giro?» la voce di Calì Patil riecheggiò nella stanza facendola voltare. Decisa e non interessarsi al gossip tornò a concentrarsi sul fuoco. «Harry ha baciato Cho nella stanza delle Necessità! Proprio sotto il vischio!»
Ginny in quell'esatto momento percepì qualcosa rompersi dentro di sé, forse era il cuore, forse la speranza che prima o poi Harry l'avrebbe notata. Salì nel dormitorio e, sbattendo la porta, si chiuse in bagno.
Qualche ora dopo, mentre scriveva il suo tema di Erbologia, venne raggiunta da Hermione. «Ginny» la chiamò con voce soffice.
«Sto studiando» rispose lapidaria.
«Ti devo dire una cosa, e vorrei che lo sapessi da me».
«Che Harry ha baciato Cho sotto il vischio?» chiese retorica. «So già tutto, ringrazia Calì» aggiunse con un sorriso finto.
«Ginny, mi dispiace» sussurrò Hermione. Ginny scosse la testa guardandola.
«Non è colpa tua, sapevamo entrambe sarebbe successo prima o poi». Hermione annui. «E poi io sto con Michael, giusto? È a lui che devo pensare, non al migliore amico di mio fratello che non saprà mai che esisto» concluse con rabbia.
«Harry sa che esisti!» si oppose Hermione.
«Certo, e chi sono io per lui? La sorellina piccola e indifesa di Ron che ha dovuto essere salvata dalla Camera dei Segreti perché così stupida da aprire il suo cuore ad un diario parlante!»
«Non essere così dura con te stessa» tentò Hermione. Ginny girò la testa verso la finestra a guardare una leggera neve cadere. «Harry è un poco lento in queste cose. Però si è accorto che adesso parli». Ginny rise debolmente.
«Credi che si accorgerà di me, prima o poi?» domandò qualche minuto dopo speranzosa.
«Ti dirò di più, ne sono fermamente convinta» rispose sorridente.