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Autore: DanceLikeAnHippogriff    11/10/2020    0 recensioni
Una normalissima gita in mezzo alla natura condurrà quattro studenti universitari in uno strano anfratto di mondo, fin troppo vicini a una realtà che non dovrebbe poter esistere nella nostra dimensione.
Genere: Angst, Comico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A distanza di mesi, ci sono ancora molti dettagli sulla nostra avventura in quel luogo che turbano i nostri sonni e le nostre giornate.

Uno fra tutti, il tempo.

Le ore sembravano non passare mai in quel tardo pomeriggio di metà febbraio. Le teorie che ci siamo scherzosamente scambiati in merito lasciavano sempre un alone di inquietudine nelle nostre menti, come un acquerello troppo umido che si allarga a macchia d’olio sul foglio, inesorabile, lento. Il viaggio non poteva essere durato più di due ore e il nostro arrivo a Sistiana sarà stato intorno a mezzogiorno. Avremo finito di camminare per le due e mezza di pomeriggio, massimo le tre, e ci siamo diretti verso quel posto maledetto per le quattro. Quel giorno, il tramonto era previsto per le 17:30. Abbiamo controllato più volte per esserne sicuri. Ma non possiamo averci messo così poco, siamo tutti concordi su questo punto. Né a giungere né a scappare da Portopiccolo. Nei nostri ricordi come nello spazio-tempo, rimane un buco che non sappiamo colmare.

In secondo luogo, le persone.

La totale assenza di forme di vita, a eccezion fatta per la commessa e la peculiare coppia che abbiamo incontrato nell’ascensore, è un elemento che non riusciamo a ignorare. Perfino la natura sembrava ammutolire in quel posto; più ci si allontanava dal mare e più l’unico accompagnamento che si aveva erano i propri passi e una costante tensione che intorpidiva la nuca. Come se sguardi aguzzi come aghi seguissero ogni movimento di chi si avventurava tra le dedaliche vie di quella cittadina. Eppure, allora eravamo coscienti di essere soli. Ora anche quella sicurezza si sgretola come un castello di sabbia asciutta.

In terzo luogo, la perfezione.

Non c’era un singolo elemento fuori posto, dalle case costruite come se uscite da una singola matrice alle pietre squadrate del selciato, della stessa grandezza e colore. I campanelli non avevano nome, le tavole nei ristoranti erano imbandite per clienti che chiaramente non erano lì. O che non erano ancora arrivati. La pulizia in quelle vie, sebbene piacevole a prima vista, denotava un che di malato e maniacale. Come se questo dettaglio dovesse distogliere da altro, da un segreto laido e immondo. Da qualcosa di indicibile, che rubava il sorriso dagli occhi di quella commessa fin troppo cordiale.

Se siamo qui a raccontare la nostra storia, è soprattutto per mettere in guardia il viaggiatore incauto che, meno fortunato di noi, potrebbe trovarsi perso tra le vie di Portopiccolo dopo il tramonto. Corri. Non guardare indietro e corri. Il tempo è qualcosa di misterioso e prima che sorga la luna a rischiarare la tua via, potrebbe essere troppo tardi. Tu, di tempo, non ne hai più.

 

Ma loro hanno tutta la notte.


 

Note dell'autrice: Ammetto di essere MOLTO, ma MOLTO felice di aver finalmente concluso questa storia. Anche perché si tratta della prima "storia" a capitoli che inizio e finisco (ed era anche ora!), quindi so' soddisfazioni!

Gli ultimi capitoli li ho scritti molto di getto, lo ammetto, ma mi piacevano così com'erano quindi non ho voluto ritoccarli più di tanto. Erano spontanei e tanto mi bastava. Spero che questa breve storiella vi sia piaciuta, che vi abbia divertito e, soprattutto, almeno leggermente inquietato <3

 

  
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